![Diavoletto :diavoletto:](./images/smilies/icon_diavoletto.gif)
Dunque, riprendendo a pedalare, e facendolo spesso in solitudine per la necessità di andare tranquillo, essendo ancora sotto esami medici di controllo, mi è capitato, anche sulla base della mia disavventura, di rimuginare il seguente pensiero:
- Perché, se penso a Merckx, Anquetil, Poulidor, Aimar, Pingeon, Gimondi, Adorni, Zoetemelk, Janssen, Pettersson, Zilioli, Dancelli, Bitossi, Battaglin, Bertoglio, Thévenet, Hinault, magari arrivando pure fino a Lemond e Fignon, non mi viene in mente un solo episodio traumatico che abbia impedito a qualcuno di questi, protagonisti delle corse a tappe e tutti attivi negli anni ‘60 e ‘70, con propaggini negli ‘80, di concludere un Grande Giro da vincitore o da protagonista? (con la sola e notevole eccezione di Ocaña, che però a ben vedere dalla caduta si era alzato ancora quasi indenne)
- E perché invece negli ultimi 10 anni abbiamo assistito anche a più di un episodio del genere subìto dai protagonisti del nuovo millennio, e cioè Froome, Nibali, Contador (questi ultimi qui si possono scrivere insieme, credo!
![Diavoletto :diavoletto:](./images/smilies/icon_diavoletto.gif)
![Very Happy :D](./images/smilies/icon_e_biggrin.gif)
Scartando l’ipotesi che i ciclisti del “ventennio d’oro” (facciamo 1965-1985?) sapessero guidare meglio la bici (oh, magari invece sì?
![Che confusione :dubbio:](./images/smilies/icon_confused.gif)
- Casualità degli episodi (non credo...).
- In subordine, il fatto che almeno nell’era Merckx, e forse anche in quelle Hinault/Lemond, avendo la corsa un “faro” assoluto, le discese o i tratti pericolosi si facessero con più calma? (guarda caso, quando il dominio era in discussione, l’episodio Ocaña)
- Le strade: che siano peggiorate oggi, rispetto a quegli anni, in nazioni all’epoca in forte boom economico? (infatti se guardiamo al periodo eroico ancora precedente, chiamiamolo dopoguerra, qualche episodio dovuto a strade non in ordine c’era stato, spesso a spese di Coppi, il caso Magni 1956, arrivando fino al dramma Rivière, ma qui siamo nel 1961).
- Le bici: in teoria dovrebbero essere migliorate, e pure di molto. Può essere però che prima fossero meno nervose e reattive?
- La struttura fisica generale e complessiva dei fuoriclasse di un tempo, in rapporto a quelli di oggi?
Qui mi pare siamo dalle parti di un’ipotesi molto sostenibile, anche se “ex post”. Si presuppone insomma che a livello quantitativo si cadesse in quel periodo tanto quanto oggi, anche se la mia memoria selettiva mi fa sembrare che oggi si cada di più.
Insomma, la magrezza a tutti i costi, conta anche e soprattutto per quel che riguarda una diminuita resistenza ai traumi, ossei e/o muscolari?
In altre parole, i protagonisti odierni nun cianno er fisico?
![Diavoletto :diavoletto:](./images/smilies/icon_diavoletto.gif)
Commenti, altre ipotesi? Gradite anche correzioni o integrazioni, compresi eventuali episodi eclatanti che la mia amnesia potrebbe aver cancellato...
![Sdeng :hammer:](./images/smilies/icon_hammer.gif)
PS: spero infine di non averla “tirata” a qualcuno ancora in gara nei prossimi giorni...
![Wink ;)](./images/smilies/icon_e_wink.gif)