chinaski89 ha scritto: ↑mercoledì 24 luglio 2019, 9:11
Ma anche senza Ineos, basta un Pinot versione Pirenei (se sta così gli basta partire ai - 3 sul Galibier facendo fare ritmo alto prima), una Lotto che vuole dare battaglia se Kru sta bene o i Movistar che vogliono fare casino. Qui un po' tutti devono far saltare Ala e levarsi il pensiero
Pinot che parte ai -3 non ce lo vedo per un semplice motivo: la discesa. Guadagnare 30 secondi col concreto rischio d'essere ripreso lungo la discesa, mi pare una scelta poco sensata considerando anche le tappe di venerdì e sabato che attendono il gruppo.
Sono invece d'accordo con Castelli :
castelli ha scritto: ↑mercoledì 24 luglio 2019, 9:04
l'izoard è la chiave della tappa.
una tappa impostata duramente da ineos cambia gli scenari della classifica già da questa tappa.
Questa è una signora tappa se interpretata con giusto piglio prima del Galibier. Vars e Izoard son pezzi di storia del ciclismo, salite molto dure e nel caso dell'Izoard anche lunghe. Se qualcuno ha intenzione di prendere di petto l'Izoard, o meglio ancora già il Vars, può venire fuori un discreto macello. Viceversa, se le prime due salite di gioranta verranno affrontate con calma, allora c'è anche il rischio che la montagna poi partorisca un topolino. Dico questo perchè il Galibier viene affrontato dal suo versante più semplice. I primi 2/3 della salita, ovvero i 14 km che portano al Col du Lautaret, sono un'autostrada di montagna. Siamo sempre intorno al 4-5% di pendenza media. Qui non stacchi nessuno. Negli ultimi 8 km le pendeze si fanno un pò più severe, ma in realtà i km tosti sono pochi: il 18°, il 20° e l'ultimo. Scattare quassù secondo me è difficile proprio perchè poi ci sono altri 19 km di discesa dove restare da soli con un gruppetto che ti insegue, può vanificare quanto guadagnato in precedenza. Inoltre bisogna pensare che questa tappa ne precede altre due di montagna e quindi potrebbe prevalere anche l'idea di risparmiari o di non rischiare troppo.
Pinot, di cui si parlava prima, si è dimostrato il migliore in salita, ma conosciamo anche le sue problematiche in discesa. Potrebbe anche pensare di risparmiare energie e di dare il tutto tra Tignes e Val Thorens visto che adesso il suo ritardo in classifica non è più così alto come prima dei Pirenei.