matter1985 ha scritto:
beh non c'era tutta questa grande scelta dal ritiro di jalabert,offredo e chavanel sono esplosi nelle ultime stagioni
Voeckler , Casar e Fedrigo tanto scarsi non sono
Han pagato molto l'affaire Festina e il ciclismo a due velocita'
parlavo di classiche i 3 che hai citato sono principalmente cacciatori di tappe nelle corse a tappe.Non me ne ero assolutamente scordato,i primi 2 mi stanno simpatici,sopratutto il primo,il terzo per niente visto che si e' costruito una buona carriera battendo corridori italiani Voeckler da quest' anno mi sembra veramente competitivo nelle classiche che contano,ha ottenuto una top ten al fiandre,ha vinto il brabante e spero in buoni risultati anche sulle ardenne.Fedrigo mi ricordo che vinse nel 2008 a Plouay,ma altri risultati di rilievo nelle classiche non li ricordo...
matter1985 ha scritto:
beh non c'era tutta questa grande scelta dal ritiro di jalabert,offredo e chavanel sono esplosi nelle ultime stagioni
Voeckler , Casar e Fedrigo tanto scarsi non sono
Han pagato molto l'affaire Festina e il ciclismo a due velocita'
parlavo di classiche i 3 che hai citato sono principalmente cacciatori di tappe nelle corse a tappe.Non me ne ero assolutamente scordato,i primi 2 mi stanno simpatici,sopratutto il primo,il terzo per niente visto che si e' costruito una buona carriera battendo corridori italiani Voeckler da quest' anno mi sembra veramente competitivo nelle classiche che contano,ha ottenuto una top ten al fiandre,ha vinto il brabante e spero in buoni risultati anche sulle ardenne.Fedrigo mi ricordo che vinse nel 2008 a Plouay,ma altri risultati di rilievo nelle classiche non li ricordo...
Visti i livelli di allora (con gli anni abbiam saputo come..) , alle classiche ci avevan messo una pietra sopra
Dedicandosi a vittorie piu' possibili come le tappe al Tour o le prove della Coupe de France
Ma gia allora eran corridori di livello , solo che non partivano alla pari
Hai accennato il Giro 2001 , quello del Blitz di Sanremo.. su venti squadre solo a due non venne riscontrato nulla (ovviamente una di quelle era la squadra di Voeckler). Mele marce ce ne avevano anche loro , ma meno che gli altri
Winter ha scritto:
Visti i livelli di allora (con gli anni abbiam saputo come..) , alle classiche ci avevan messo una pietra sopra
Dedicandosi a vittorie piu' possibili come le tappe al Tour o le prove della Coupe de France
Ma gia allora eran corridori di livello , solo che non partivano alla pari
Siamo OT, magari ci spostiamo di là, però mi viene una domanda.
visto che Voeckler vince, presumo che ora partono alla pari: perché son saliti i francesi, o sono scesi tutti gli altri?
Un giorno potremo raccontare ai nipotini che noi siamo stati fortunati a veder correre Sagan
Winter ha scritto:
Hai accennato il Giro 2001 , quello del Blitz di Sanremo.. su venti squadre solo a due non venne riscontrato nulla (ovviamente una di quelle era la squadra di Voeckler). Mele marce ce ne avevano anche loro , ma meno che gli altri
Winter ha scritto:
Visti i livelli di allora (con gli anni abbiam saputo come..) , alle classiche ci avevan messo una pietra sopra
Dedicandosi a vittorie piu' possibili come le tappe al Tour o le prove della Coupe de France
Ma gia allora eran corridori di livello , solo che non partivano alla pari
Siamo OT, magari ci spostiamo di là, però mi viene una domanda.
visto che Voeckler vince, presumo che ora partono alla pari: perché son saliti i francesi, o sono scesi tutti gli altri?
Rispondo nell'apposita sezione
Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì
"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.
"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono."
Il gruppetto dei cinque entra in un piccolo centro abitato, la strada si snoda con leggere svolte. Le bici si piegano, la velocità appare altissima, forse un po’ di vento spira nella direzione di gara. Pozzato, dalla testa, si sposta a sinistra per per il cambio, Terpstra gli scivola davanti e si sposta a sua volta, superato da Boonen. A ruota di Tom non c’è però nessuno. Ballan si è infilato dietro al rinculante Pippo, nella tipica manovra di chi vuole saltare il cambio. Turgot a ruota di Ballan non accenna a “entrare”. La scena dura due o tre secondi: Pozzato vede la ruota vuota di Tom, si volta, il duo Omega Quick Step guadagna dieci metri, Pozzato allarga un braccio, (fa il buco, Pozzato fa il buco. Guido guarda!) quindici metri, smette di pedalare, Ballan scuote la testa, (se davanti se ne accorgono…) venti metri, Tom si volta, vede il buco, Pozzato e Ballan, sullo sfondo, si parlano rallentando l’azione, trenta metri, (Noo, cosa fanno, cosa fanno? Sibila Guido) Boonen urla qualcosa a Terpstra si voltano entrambi senza smettere la pedalata, quaranta metri, Boonen compie un gesto rapido roteando collo, una specie di colpo di testa da centravanti, ma che vuole dire: Via, ora! (Ecco, hanno visto) Passa in testa incrementando la spinta, Nicky gli salta nella ruota, cinquanta metri. A cinquanta metri, nei colori giallo e rosso, due macchie vengono risucchiate indietro, da qualcosa. (Vanno, sono andati, ecco, ecco…).
Guido continua a dire: “Beh, è buona. Voglio dire, con Terpstra, direi che è buona. Eh, non è buona Claudio? Cioè, azzardata d’accordo, ma buona. Due compagni di squadra. Come la Mapei, senza Bortolami. Eh?”.
“Sì. Non li prendono più. Guarda, sono i due più forti. 50 chilometri, se li bevono. Che errore Pozzato…che pirla. No, chi li prende. Dietro faticano. E perdono, vedrai.”
Lo stacco successivo mostra la schiena lunga e dritta di Nicky. La sagoma di Boonen rimpicciolisce nell’angolo alto a sinistra del tv. Guido sbianca. Pancani in diretta prende l’ennesima cantonata primaverile certificando la foratura di Terpstra. Sono sgomento. Non c’è nemmeno bisogno di dirlo, chè entrambi abbiamo visto che i palmer dell’olandese sembrano ancora due fustelle nere, regolari e piene. Niente appiattimenti nel punto di contatto col terreno, tutt’altro che a terra. Spinge a tutta, Nicky, ma l’asso belga si allontana da lui.
“Lo stacca. Va da solo. Ne mancano 53. Ancora 53…”
“Io, io…cinquanta chilometri. Da solo. Io penso che….cioè, è troppo presto! Cinquanta chilometri. Può saltare. Rischia di saltare….Oh, ma perché? Con Terpstra era al sicuro. Ma così….uff.”
“Forse non l’ha fatto nemmeno apposta. Forse gli sembrava di andare troppo piano, con Terpstra…”.
Ancora non ne siamo certi, ma il volo più ardito, meraviglioso e folle della carriera di Tom Boonen è appena incominciato. Guido si beve il caffe rimanendo con la bocca mezza aperta. Io mi alzo e vado prendere le patatine. Non saranno le inverosimili, leggendarie “Tornado Tom Frits” dello striscione rosa che punteggia le classiche del nord, ma io, per la prossima oretta, ho ancora bisogno di sgranocchiare nervosamente.