
I protagonisti del Giro 2012
- Camoscio madonita
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Re: I protagonisti del Giro 2012
In lutto per la scomparsa della mitica maglia verde 

Quando ero piccolo mi innamoravo di tutto, ma il primo vero amore non si scorda mai: Merano-Aprica, 5 giugno 1994.
Re: I protagonisti del Giro 2012
bisognerebbe protestare con mediolanum: credono di fare una bella figura con gli appassionati di ciclismo nel cambiare il colore della maglia che ha 80 anni di storia?
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Re: I protagonisti del Giro 2012
E poi quando sei in montagna è come essere alla banca mediolanum...è tutto intorno a te
Quindi giusto il blu...
...
scherzo ovviamente

Quindi giusto il blu...

scherzo ovviamente

Ultima modifica di Tour de Berghem il lunedì 16 aprile 2012, 23:10, modificato 1 volta in totale.
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Re: I protagonisti del Giro 2012
NON sono amico di Ennio Doris, ma smettetela di dare la colpa a Banca Mediolanum! La colpa è di Acquarone e soci!! Ricordatevi che con Preudhomme o con Torriani, poteva arrivare qualsiasi proposta ma la maglia restava verde...lo capite o no???
Re: I protagonisti del Giro 2012
senz'altro, però anche quelli di mediolanum mostrano quanto meno di non avere la minima idea di che cosa stanno sponsorizzando.
Re: I protagonisti del Giro 2012
ditemi se vedo bene: alla tipa hanno dipinto addosso la maglia rosa, poi le hanno fatto mettere un reggiseno rosa e poi le hanno attaccato sulla pelle gli adesivi degli sponsor????jumbo ha scritto:ecco acquarone alle prese con le nuove maglie del giro
stava guardando altrove, per quello che non ha visto bene il colore della maglia dei gpm (foto tratta dal suo twitter)

Re: I protagonisti del Giro 2012
sono deluso ...... il cambiamento di maglia non lo digerisco proprio
Re: I protagonisti del Giro 2012
Per la miseria che pecionata... una delle cose più brutte che il ciclismo (che pure ne ha viste tante) ricordi... se questa è la nuova frontiera del marketing, annamo bene.dietzen ha scritto:ditemi se vedo bene: alla tipa hanno dipinto addosso la maglia rosa, poi le hanno fatto mettere un reggiseno rosa e poi le hanno attaccato sulla pelle gli adesivi degli sponsor????jumbo ha scritto:ecco acquarone alle prese con le nuove maglie del giro
stava guardando altrove, per quello che non ha visto bene il colore della maglia dei gpm (foto tratta dal suo twitter)

Secondo me è andata così: volendo fare una cosa molto trasgressiva, hanno optato per il bodypainting delle maglie... ma poi, di fronte al risultato artistico, si saranno resi conto che, seppur dipinti, i capezzoli avrebbero rubato tutta la scena...

E allora le hanno coperte al volo, dopo aver intinto i reggiseni nella vernice...

Gli adesivi invece sono un colpo di genio che va al di là di qualsiasi fantasiosa spiegazione che possa provare a dare...

(Comunque oggi il team Acquarone mi ha ispirato due distopie: se ne parla, se ne parla sì, delle trovate di RcsSport.................................)
Pantani è una leggenda come Coppi e Bartali
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Re: I protagonisti del Giro 2012

Ecco tutte le maglie, si nota che sulla maglia rossa manca ancora il relativo sponsor...e infatti anche sul sito ufficiale a meno di tre settimane dall'inzio della corsa manca la pagina relativa ad essi, probabilmente ci sono ancora contatti in corso...
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Re: I protagonisti del Giro 2012
Io credo che il body painting col reggiseno addosso sia una delle cose più malinconiche mai viste in vita. Oltre, ma molto oltre, qualunque possibile definizione di "Vorrei, ma non posso".
Sulla maglia blu al posto della verde, ovviamente, m'associo:
Sulla maglia blu al posto della verde, ovviamente, m'associo:

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Aderii alla campagna di garbata moral suasion per cacciare Di Rocco. E infatti...
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Re: I protagonisti del Giro 2012
uno squallore senza precedenti... ho visto recite dell'oratorio con più attenzione al dettaglio estetico (e gli adesivi effettivamente sono un "tocco" inarrivabile).dietzen ha scritto:ditemi se vedo bene: alla tipa hanno dipinto addosso la maglia rosa, poi le hanno fatto mettere un reggiseno rosa e poi le hanno attaccato sulla pelle gli adesivi degli sponsor????
mi consolo sperando che sia l'annucio del trend futuro: al prossimo giro vedremo scarponi nudo dipinto di rosa con un reggiseno e degli adesivi addosso?

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Re: I protagonisti del Giro 2012
Ultimamente ai nostri amici legaiol/padani non ne va bene una...Camoscio madonita ha scritto:In lutto per la scomparsa della mitica maglia verde



Giorgio, malato di ciclismo
http://www.youtube.com/watch?v=CbG4xcmxduI
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1° De Ronde van Vlaanderen
1° Clásica San Sebastián.
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Re: I protagonisti del Giro 2012
Pat McQuaid ha scritto:NON sono amico di Ennio Doris, ma smettetela di dare la colpa a Banca Mediolanum! La colpa è di Acquarone e soci!! Ricordatevi che con Preudhomme o con Torriani, poteva arrivare qualsiasi proposta ma la maglia restava verde...lo capite o no???
avete ragione da vendere entrambi... pero' a me che mediolanum ci faccia una figura di merda (azzurra, s'intenda) mi frega poco, mentre che si infanghi la storia del giro d'italia mi fa girare un po' di piu' le palle.jumbo ha scritto:senz'altro, però anche quelli di mediolanum mostrano quanto meno di non avere la minima idea di che cosa stanno sponsorizzando.
ps- tra l'altro andatevi a leggere i (pochi) commenti all'articolo sul sito della gazzetta... se pure tra i cervelli all'ammasso dei commentatori gazzetta la contrarieta' e' al 100% forse l'ineffabile acquar-1 dovrebbe fare un pensierino su questa scelta...
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Re: I protagonisti del Giro 2012
Nota a margine: non riesco a capire perchè maglia rossa e bianca sono indosso a due graziose fanciulle mentre per la maglia di leader e la novità dell'annoTour de Berghem ha scritto:
Ecco tutte le maglie, si nota che sulla maglia rossa manca ancora il relativo sponsor...e infatti anche sul sito ufficiale a meno di tre settimane dall'inzio della corsa manca la pagina relativa ad essi, probabilmente ci sono ancora contatti in corso...


Se il tuo modo di lavorare è questo qui, compragli un casco a Sgarbozza e fallo fare a lui il Giro, perché io non lo faccio più (P.S.)
'Idea del Forum' per me non vuol dire assolutamente niente. (H.F.)
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Re: I protagonisti del Giro 2012
Prendo spunto dalla sostituzione della maglia verde con la maglia azzurra, per una - purtroppo - sintetica riflessione sulla direzione presa dal ciclismo.
Il nostro amato sport, è uno sport strano. È uno sport che si nutre in primis di passione, di attaccamento e di un morboso sentimento di affetto. Tale trasporto deriva dalla storia e dalla tradizione che il ciclismo ha. Il ciclismo è l’emblema, immutabile, del passere del tempo.
Quello che sta accadendo - la modernizzazione, rectius: la svendita di questo sport al miglior offerente - fa più male al ciclismo rispetto ai vari scandali doping. Infatti, si sta rinnegando la storia, per far diventare il ciclismo uno sport come tanti.
Ma il ciclismo - senza storia - è commercialmente perdente rispetto a molti altri sport. E così, se si proseguirà su questa strada, questo sport morirà.
Un esempio: lo sci di fondo. Lo hanno ridotto - in buona sostanza - ad una sorta di gara di velocità. Non vorrei mai vedere - come già si discute - un ciclismo chermes.
Già, pensate all’Amstel a turni di eliminazione consistenti nella scalata del Cauberg. Commercialmente avrebbe successo, ma è ciclismo? Era utopica questa affermazione qualche anno fa, ora non mi sembra tale.
Ecco, noi appassionati di ciclismo ci stiamo abituando a tutto, e forse lentamente, anche a seguire uno sport diverso da quello che ci ha fatto appassionare.
PS: chiedo scusa per la sinteticità e forse cripticità di alcune affermazioni, ma è una riflessione seria che mi propongo di approfondire in seguito.
Il nostro amato sport, è uno sport strano. È uno sport che si nutre in primis di passione, di attaccamento e di un morboso sentimento di affetto. Tale trasporto deriva dalla storia e dalla tradizione che il ciclismo ha. Il ciclismo è l’emblema, immutabile, del passere del tempo.
Quello che sta accadendo - la modernizzazione, rectius: la svendita di questo sport al miglior offerente - fa più male al ciclismo rispetto ai vari scandali doping. Infatti, si sta rinnegando la storia, per far diventare il ciclismo uno sport come tanti.
Ma il ciclismo - senza storia - è commercialmente perdente rispetto a molti altri sport. E così, se si proseguirà su questa strada, questo sport morirà.
Un esempio: lo sci di fondo. Lo hanno ridotto - in buona sostanza - ad una sorta di gara di velocità. Non vorrei mai vedere - come già si discute - un ciclismo chermes.
Già, pensate all’Amstel a turni di eliminazione consistenti nella scalata del Cauberg. Commercialmente avrebbe successo, ma è ciclismo? Era utopica questa affermazione qualche anno fa, ora non mi sembra tale.
Ecco, noi appassionati di ciclismo ci stiamo abituando a tutto, e forse lentamente, anche a seguire uno sport diverso da quello che ci ha fatto appassionare.
PS: chiedo scusa per la sinteticità e forse cripticità di alcune affermazioni, ma è una riflessione seria che mi propongo di approfondire in seguito.
Re: I protagonisti del Giro 2012
Tolta la mestizia per la scomparsa di un'altra maglia "storica" (oltretutto il triste azzurrino era già stato sperimentato per gloriose maglie quali intergiro e supercombinata); sottolineo come nel 2012 il Giro non abbia un dominio internet proprio. La fiera dell'amatore.
Re: I protagonisti del Giro 2012
Avevo ben 1 anno di vita, che accadde?lemond ha scritto:Se Andreas viene al Giro, lo fa con lo stesso spirito di Greg nel 1989.bartoli ha scritto:Secondo me non si da troppo peso a Henao, Uran e Kloden nell'articolo in HP
Soffrire, cadere, rialzarsi, vincere. Questo è il vocabolario del ciclismo e della vita
Re: I protagonisti del Giro 2012
in maniera molto impopolare dico
"chi se ne frega di cambiare il colore di una maglia che fondamentalmente ormai conta come il due di coppe quando la briscola è a denari!"
il giro ha bisogno di sponsor, ha bisogno di società e aziende disposte ad investire tanto per le sponsorizzazioni, ha bisogno di contare a livello di punteggi nella stessa misura del tour de france..tutto questo se vogliamo vedere giri d'italia con quei nomi per cui tanto si piange l'assenza... se un azienda è disposta ad investire più di un altra per le sponsorizzazioni e se tutto ciò può portare a riscontri importanti riguardanti la qualità del prodotto ben venga il cambio di maglia... il lustro e l'importanza di una corsa non lo fa il colore di una maglia riservata al vincitore di un gran premio della montagna... ma purtroppo la mentalità aziendale volta alla valorizzazione degli aspetti tecnici qui in italia è dominio di pochi... ed è uno dei motivi per cui lo sport in italia va a rotoli.. uno dei motivi per cui lo sport italiano non garantisce continuità a livello di risultati
"chi se ne frega di cambiare il colore di una maglia che fondamentalmente ormai conta come il due di coppe quando la briscola è a denari!"
il giro ha bisogno di sponsor, ha bisogno di società e aziende disposte ad investire tanto per le sponsorizzazioni, ha bisogno di contare a livello di punteggi nella stessa misura del tour de france..tutto questo se vogliamo vedere giri d'italia con quei nomi per cui tanto si piange l'assenza... se un azienda è disposta ad investire più di un altra per le sponsorizzazioni e se tutto ciò può portare a riscontri importanti riguardanti la qualità del prodotto ben venga il cambio di maglia... il lustro e l'importanza di una corsa non lo fa il colore di una maglia riservata al vincitore di un gran premio della montagna... ma purtroppo la mentalità aziendale volta alla valorizzazione degli aspetti tecnici qui in italia è dominio di pochi... ed è uno dei motivi per cui lo sport in italia va a rotoli.. uno dei motivi per cui lo sport italiano non garantisce continuità a livello di risultati
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Re: I protagonisti del Giro 2012
Questo non è vero, digitando http://www.giroditalia.it si viene indirizzati direttamente al sito ufficiale della corsa, e in molte grafiche delle dirette tv del giro (per esempio quelle delle classifiche) in fondo è riportato sempre l'indirizzo del sito web.Viscera ha scritto:Tolta la mestizia per la scomparsa di un'altra maglia "storica" (oltretutto il triste azzurrino era già stato sperimentato per gloriose maglie quali intergiro e supercombinata); sottolineo come nel 2012 il Giro non abbia un dominio internet proprio. La fiera dell'amatore.
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Re: I protagonisti del Giro 2012
sì, ma è una sottopagina di www.gazzetta.it. Onestamente inaccettabile per una corsa che ha la pretesa di essere la seconda corsa a tappe per importanza. Dà molto l'idea del provincialismo.Tour de Berghem ha scritto:Questo non è vero, digitando http://www.giroditalia.it si viene indirizzati direttamente al sito ufficiale della corsa, e in molte grafiche delle dirette tv del giro (per esempio quelle delle classifiche) in fondo è riportato sempre l'indirizzo del sito web.Viscera ha scritto:Tolta la mestizia per la scomparsa di un'altra maglia "storica" (oltretutto il triste azzurrino era già stato sperimentato per gloriose maglie quali intergiro e supercombinata); sottolineo come nel 2012 il Giro non abbia un dominio internet proprio. La fiera dell'amatore.
Giorgio, malato di ciclismo
http://www.youtube.com/watch?v=CbG4xcmxduI
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1° De Ronde van Vlaanderen
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Re: I protagonisti del Giro 2012
e aggiungo che non riesco a capire questo romanticismo da quattro soldi!
il ciclismo è uno sport come gli altri! e come gli altri può più o meno appassionare a prescindere da una scalata in più o in meno a prescindere da una maglia di un colore piuttosto che di un altro... si ama il ciclismo perchè si ama assistere a quel tipo di competizione.. no al fanatismo please! l'amore per uno sport è qualcosa di soggettivo! come tutti gli altri sport il ciclismo è in evoluzione... oggi non è più ristretto a quelle 4-5 nazioni ma c'è molta più competitività.. sono nate nuove scuole e a riguardo mi vengono in mente la scuola britannica e quella americana.. sono nate nuove corse che probabilmente con gli anni andranno a sostituire come importanza le corse "storiche"... lo sport però resterà quello... e un giorno probabilmente si guarderà il giro di california con lo stesso interesse ed entusiasmo di un giro ed una vuelta... e quindi? sti grandi cazzi! non credo che chi ama il ciclismo smetterà di guardarlo perchè non c'è più l'amstel gold race o la tirreno adriatico... come chi non ama il calcio non ha smesso di guardarsi il calcio quando è morta la coppa delle coppe piuttosto che la coppa uefa.. la passione l'amore bla bla bla....io non guardo il ciclismo per vedere paesaggi o perchè mi emoziono nel guardare una verde rossa viola o marrone, guardo il ciclismo perchè mi piace vedere sfidarsi atleti in bicicletta
mi scuso per essere uscito fuori tema qui si parla di "protagonisti del giro" però certi post sono deprimenti
il ciclismo è uno sport come gli altri! e come gli altri può più o meno appassionare a prescindere da una scalata in più o in meno a prescindere da una maglia di un colore piuttosto che di un altro... si ama il ciclismo perchè si ama assistere a quel tipo di competizione.. no al fanatismo please! l'amore per uno sport è qualcosa di soggettivo! come tutti gli altri sport il ciclismo è in evoluzione... oggi non è più ristretto a quelle 4-5 nazioni ma c'è molta più competitività.. sono nate nuove scuole e a riguardo mi vengono in mente la scuola britannica e quella americana.. sono nate nuove corse che probabilmente con gli anni andranno a sostituire come importanza le corse "storiche"... lo sport però resterà quello... e un giorno probabilmente si guarderà il giro di california con lo stesso interesse ed entusiasmo di un giro ed una vuelta... e quindi? sti grandi cazzi! non credo che chi ama il ciclismo smetterà di guardarlo perchè non c'è più l'amstel gold race o la tirreno adriatico... come chi non ama il calcio non ha smesso di guardarsi il calcio quando è morta la coppa delle coppe piuttosto che la coppa uefa.. la passione l'amore bla bla bla....io non guardo il ciclismo per vedere paesaggi o perchè mi emoziono nel guardare una verde rossa viola o marrone, guardo il ciclismo perchè mi piace vedere sfidarsi atleti in bicicletta
mi scuso per essere uscito fuori tema qui si parla di "protagonisti del giro" però certi post sono deprimenti
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Re: I protagonisti del Giro 2012
Dissento garbatamente. A mio avviso permettere a uno sponsor di intervenire su un aspetto storico come il colore di una maglia è un'esplicita ammissione di debolezza, che non è detto affatto risulti vincente sul lungo periodo. E non bistratterei così tanto l'elemento "tradizione", perché il pubblico più appassionato è per sua natura molto tradizionalista.
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Re: I protagonisti del Giro 2012
Segnalo questa lunga intervista ad Acquarone su Cyclingnews http://www.cyclingnews.com/features/acq ... g-the-giro
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Re: I protagonisti del Giro 2012
lacabala io sono una delle persone meno tradizionaliste che ci siano però dissento sulle maglie (anche più che sulle corse). La maglia è qualcosa a cui ci si affeziona : pensa chessò alla juventus che per volere dello sponsor fa diventare le strisce gialle e nere. Non si fa, non ha senso (magari ci possono essere delle modifiche sulla seconda maglia, ma mai sulla prima).
La maglia serve per riconoscere il leader di una classifica in mezzo al gruppo, se la maglia cambia colore di continuo (oppure cambia dopo tanti anni) chi segue si disorienta e magari, chi non segue molto, può pensare addirittura che non ci sia più la maglia dello scalatore.
La maglia serve per riconoscere il leader di una classifica in mezzo al gruppo, se la maglia cambia colore di continuo (oppure cambia dopo tanti anni) chi segue si disorienta e magari, chi non segue molto, può pensare addirittura che non ci sia più la maglia dello scalatore.
Un uomo comincerà a comportarsi in maniera ragionevole solo quando avrà esaurito ogni altra possibile soluzione
Re: I protagonisti del Giro 2012
Deadnature ha scritto:Dissento garbatamente. A mio avviso permettere a uno sponsor di intervenire su un aspetto storico come il colore di una maglia è un'esplicita ammissione di debolezza, che non è detto affatto risulti vincente sul lungo periodo. E non bistratterei così tanto l'elemento "tradizione", perché il pubblico più appassionato è per sua natura molto tradizionalista.
che il pubblico più appassionato sia per sua natura molto tradizionalista è tutto da dimostrare e dipende enormemente da quale sia il tuo concetto di "tradizione"... credo che la passione per uno sport nasca per il fascino del suo aspetto agonistico reso ancor più avvincente da un bel percorso e non per una maglia fucsia verde o amaranto oppure per una pietra della roubaix o per il passo del mortirolo in se.
-
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Re: I protagonisti del Giro 2012
Si può scaricare il "garibaldi" del Giro da internet ?
- eliacodogno
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Re: I protagonisti del Giro 2012
Non so se il pubblico che scrive qui sia appassionato, senz'altro è mediamente tradizionalista. Naturalmente noi siamo una goccia nel mare, però....lacabala ha scritto:che il pubblico più appassionato sia per sua natura molto tradizionalista è tutto da dimostrare e dipende enormemente da quale sia il tuo concetto di "tradizione"... credo che la passione per uno sport nasca per il fascino del suo aspetto agonistico reso ancor più avvincente da un bel percorso e non per una maglia fucsia verde o amaranto oppure per una pietra della roubaix o per il passo del mortirolo in se.
Comunque io non mi aggrappo troppo alla questione di principio, sta di fatto che il Tour mantiene tutti i suoi simboli da un secolo ed è la corsa che tutti coloro che si mettono in sella ad ogni latitudine sognano di vincere, mentre vedere il Giro arretrare così spiace un pochino... Naturalmente non tutti i cambiamenti sono sbagliati per principio ma questo non trova neanche me troppo d'accordo...
Il discorso delle pietre di Roubaix o del Mortirolo sono invece questioni che fanno anche un po' la differenza di per sè, visto che a questi luoghi simbolo si lega una passione ed un interesse che in altri continenti solo a volte si trova.
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Re: I protagonisti del Giro 2012
Si, ma cliccando il link (è in basso a sinistra su tutte le pagine del sito) si scarica ancora quello dell'anno scorso, probabilmente devono ancora caricare quello nuovo...CicloSprint ha scritto:Si può scaricare il "garibaldi" del Giro da internet ?
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Re: I protagonisti del Giro 2012
credo sia una questione prettamente di abitudine ma che esula poi dalla possibilità che uno spettatore "appassionato" si disaffezioni a questo sport...in spagna la maglia del leader è tornata ad essere rossa dopo una vita di amarillo.. tra dieci anni nessuno ricorderà più la maglia amarillo o farà più caso a questo cambiamento... credo che il paragone con il calcio non sia poi così calzante per il fatto che qui parliamo di sport individuali e che la maglia di un capoclassifica di una corsa a tappe non rappresenti un aspetto primario,nel senso che ogni corridore è nel ciclismo identificato con se stesso, al contrario invece del calcio in cui si identifica una squadra con la propria identità contraddistinta da una maglia.. ecco in sintesi la maglia sta nel ciclismo come una coppa sta nel calcio... se cambiassi la forma della coppa della champions league cambierebbe la coppa ma la competizione rimarrebbe tale...sono comunque d'accordo sul non cambiare ogni anno... però che non si faccia passare cambiamenti di questo tipo come la fine del mondoLaura Grazioli ha scritto:lacabala io sono una delle persone meno tradizionaliste che ci siano però dissento sulle maglie (anche più che sulle corse). La maglia è qualcosa a cui ci si affeziona : pensa chessò alla juventus che per volere dello sponsor fa diventare le strisce gialle e nere. Non si fa, non ha senso (magari ci possono essere delle modifiche sulla seconda maglia, ma mai sulla prima).
La maglia serve per riconoscere il leader di una classifica in mezzo al gruppo, se la maglia cambia colore di continuo (oppure cambia dopo tanti anni) chi segue si disorienta e magari, chi non segue molto, può pensare addirittura che non ci sia più la maglia dello scalatore.
Re: I protagonisti del Giro 2012
ufficializzata la fdj-big mat
manca jeannesson leader per le corse a tappe
notizia tra l'altro abbastanza prevedibile.. nel complesso una squadra senza infamia e senza lode con casar demare come uomini di spicco
la fonte è l'equipe.fr
Arnaud Démare, grand espoir du sprint français, aura une équipe FDJ-BigMat organisée pour l'essentiel autour de lui dans le prochain Tour d'Italie (5 au 27 mai), selon le manager général Marc Madiot. Le Picard de 20 ans reçoit là une belle preuve de confiance pour son premier grand tour, qui débutera par trois étapes au Danemark.
L'équipe FDJ-BigMat
William Bonnet (FRA), Sandy Casar (FRA), Mickaël Delage (FRA), Arnaud Démare (FRA), Francis Mourey (FRA), Gabriel Rasch (NOR), Dominique Rollin (CAN), Geoffrey Soupe (FRA), Jussi Veikkanen (FIN).
manca jeannesson leader per le corse a tappe
notizia tra l'altro abbastanza prevedibile.. nel complesso una squadra senza infamia e senza lode con casar demare come uomini di spicco
la fonte è l'equipe.fr
Arnaud Démare, grand espoir du sprint français, aura une équipe FDJ-BigMat organisée pour l'essentiel autour de lui dans le prochain Tour d'Italie (5 au 27 mai), selon le manager général Marc Madiot. Le Picard de 20 ans reçoit là une belle preuve de confiance pour son premier grand tour, qui débutera par trois étapes au Danemark.
L'équipe FDJ-BigMat
William Bonnet (FRA), Sandy Casar (FRA), Mickaël Delage (FRA), Arnaud Démare (FRA), Francis Mourey (FRA), Gabriel Rasch (NOR), Dominique Rollin (CAN), Geoffrey Soupe (FRA), Jussi Veikkanen (FIN).
Re: I protagonisti del Giro 2012
casar è un bravo scalatore.
Re: I protagonisti del Giro 2012
ok. e quindi?lacabala ha scritto:in maniera molto impopolare dico
"chi se ne frega di cambiare il colore di una maglia che fondamentalmente ormai conta come il due di coppe quando la briscola è a denari!"
il giro ha bisogno di sponsor, ha bisogno di società e aziende disposte ad investire tanto per le sponsorizzazioni, ha bisogno di contare a livello di punteggi nella stessa misura del tour de france..tutto questo se vogliamo vedere giri d'italia con quei nomi per cui tanto si piange l'assenza... se un azienda è disposta ad investire più di un altra per le sponsorizzazioni e se tutto ciò può portare a riscontri importanti riguardanti la qualità del prodotto ben venga il cambio di maglia... il lustro e l'importanza di una corsa non lo fa il colore di una maglia riservata al vincitore di un gran premio della montagna... ma purtroppo la mentalità aziendale volta alla valorizzazione degli aspetti tecnici qui in italia è dominio di pochi... ed è uno dei motivi per cui lo sport in italia va a rotoli.. uno dei motivi per cui lo sport italiano non garantisce continuità a livello di risultati
io di marketing e di aziende sono proprio ignorante, mi occupo da sempre di tutt'altro, quindi fammi un favore, spiegami un attimo questa "mentalità aziendale volta alla valorizzazione degli aspetti tecnici" che non ho capito esattamente cosa sia. e magari cosa c'entra con il colore della maglia verde/azzurra/marrone.
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Re: I protagonisti del Giro 2012
Credo passi attraverso la colorazione a pennarello di reggiseni. Non sembra granché, ma l'idea è che anno dopo anno i reggiseni abbiano misura crescente.
Simpatia a parte, ribadisco il concetto: sponsor ben vengano, però partendo dal presupposto che io, Corsa Prestigiosa ,offro a te, Sponsor, la possibilità di avere una ribalta prestigiosa, che tu giustamente paghi. A me pare che la maglia azzurra sia più emblema del contrario: io, Corsa non così certa delle mie qualità, concedo a te Sponsor, di fare il bello e il cattivo tempo in casa mia, perché di te non posso fare assolutamente a meno.
Non mi piace la maglia azzurra, ma meno ancor mi piace questa percezione (che magari è errata, eh? Di marketing nulla so).
Simpatia a parte, ribadisco il concetto: sponsor ben vengano, però partendo dal presupposto che io, Corsa Prestigiosa ,offro a te, Sponsor, la possibilità di avere una ribalta prestigiosa, che tu giustamente paghi. A me pare che la maglia azzurra sia più emblema del contrario: io, Corsa non così certa delle mie qualità, concedo a te Sponsor, di fare il bello e il cattivo tempo in casa mia, perché di te non posso fare assolutamente a meno.
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Spazi di simpatia, nel nome dell'amore che regna nella nostra splendida Terra
Un blog consigliato da Basso, quello giusto.
Aderii alla campagna di garbata moral suasion per cacciare Di Rocco. E infatti...
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Re: I protagonisti del Giro 2012
jumbo ha scritto:casar è un bravo scalatore.
Beh e' arrivato anche sesto o settimo nel 2006 anche se con l' aiuto di una fuga....
#JeSuisNizzolo
Re: I protagonisti del Giro 2012
bene tutto molto bello, adesso però torniamo alla realtà.Deadnature ha scritto:Credo passi attraverso la colorazione a pennarello di reggiseni. Non sembra granché, ma l'idea è che anno dopo anno i reggiseni abbiano misura crescente.
Simpatia a parte, ribadisco il concetto: sponsor ben vengano, però partendo dal presupposto che io, Corsa Prestigiosa ,offro a te, Sponsor, la possibilità di avere una ribalta prestigiosa, che tu giustamente paghi. A me pare che la maglia azzurra sia più emblema del contrario: io, Corsa non così certa delle mie qualità, concedo a te Sponsor, di fare il bello e il cattivo tempo in casa mia, perché di te non posso fare assolutamente a meno.
Non mi piace la maglia azzurra, ma meno ancor mi piace questa percezione (che magari è errata, eh? Di marketing nulla so).
se non si trovano gli sponsor non si organizzano le corse
gli sponsor sono sempre meno per cui si possono permettere di dettare le condizioni.
va benissimo dire di no alla maglia azzurra ma poi il posto della mediolanum lo prendete tu e cauz?
non dovrebbe accadere ma accade
i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
Re: I protagonisti del Giro 2012
anche dal punto di vista delle sponsorizzazioni, una maglia che cambia colore anno dopo anno perde di fascino e di attrattiva e diventa meno vendibile gli anni successivi.
Re: I protagonisti del Giro 2012
ahahahahahahcauz. ha scritto:ok. e quindi?lacabala ha scritto:in maniera molto impopolare dico
"chi se ne frega di cambiare il colore di una maglia che fondamentalmente ormai conta come il due di coppe quando la briscola è a denari!"
il giro ha bisogno di sponsor, ha bisogno di società e aziende disposte ad investire tanto per le sponsorizzazioni, ha bisogno di contare a livello di punteggi nella stessa misura del tour de france..tutto questo se vogliamo vedere giri d'italia con quei nomi per cui tanto si piange l'assenza... se un azienda è disposta ad investire più di un altra per le sponsorizzazioni e se tutto ciò può portare a riscontri importanti riguardanti la qualità del prodotto ben venga il cambio di maglia... il lustro e l'importanza di una corsa non lo fa il colore di una maglia riservata al vincitore di un gran premio della montagna... ma purtroppo la mentalità aziendale volta alla valorizzazione degli aspetti tecnici qui in italia è dominio di pochi... ed è uno dei motivi per cui lo sport in italia va a rotoli.. uno dei motivi per cui lo sport italiano non garantisce continuità a livello di risultati
io di marketing e di aziende sono proprio ignorante, mi occupo da sempre di tutt'altro, quindi fammi un favore, spiegami un attimo questa "mentalità aziendale volta alla valorizzazione degli aspetti tecnici" che non ho capito esattamente cosa sia. e magari cosa c'entra con il colore della maglia verde/azzurra/marrone.

Per me una corsa ciclistica assume valori tecnici rilevanti nel momento in cui si riesce a raggiungere un livello di partecipazioni di rilievo mondiale. Nel momento in cui i corridori migliori fanno di questa corsa un obbiettivo e non un ripiego.D'altronde converrai con me sul fatto le corse le fanno i corridori, perchè se io e te andiamo a scalare lo zoncolan ho qualche dubbio sul seguito che potremo ricevere. Comunque al tour andranno A.Schleck, F.Schleck, Valverde, Cobo, Wiggins, Nibali, Van den Broek, Gesink, Moellema, Evans, Brijkovic, Samuel Sanchez, Menchov.. alla fine ne vincerà soltanto uno e quelli che ho citato sono tutti corridori potenzialmente da podio in un giro come quello di quest anno.. morale della favola si preferisce un settimo/ottavo posto al tour ad un terzo secondo e non metterei neanche la mano sul fuoco sul primo posto al giro.. il tour è attualmente il ciclismo... ed è il ciclismo non solo perchè è la corsa a tappe più antica ma anche perchè negli anni chi ha gestito quest evento ha saputo vendere il prodotto tour de france curando il marketing curando la diffusione curando la valorizzazione e l'estetica dell'evento.. attirando a se sponsorizzazioni del calibro di coca cola nike ecc. organizzando giri del quatar e garantendosi sponsorizzazioni.. Oggi si piange la perdita della maglia verde.. ma ben venga se questo può servire ad incentivare uno sponsor ad investire su questa manifestazione... questa è per me la mentalità aziendale volta alla valorizzazione degli aspetti tecnici... e visto che ho parlato di sport e non solo di ciclismo per chi segue il calcio (spero mi perdonerete il fuori tema) la mentalità aziendale volta alla valorizzazione degli aspetti tecnici è il modello barcellona è il modello arsenal è il calcio inglese e spagnolo in senso generale... in italia si investe male e spesso si utilizza una mentalità aziendale volta alla valorizzazione del proprio portafoglio.. spero di aver espresso meglio il concetto
Re: I protagonisti del Giro 2012
cambiare colore di una maglia che ha 80 anni di storia è esattamente il contrario che curare
il tour ha saputo conservare dei simboli come le maglie senza restyling annuali e senza cambiare colore, e anche per quello quelle maglie sono diventate più valorizzabili.la valorizzazione e l'estetica dell'evento
Re: I protagonisti del Giro 2012
con "estetica dell'evento" non parlavo di magliejumbo ha scritto:cambiare colore di una maglia che ha 80 anni di storia è esattamente il contrario che curareil tour ha saputo conservare dei simboli come le maglie senza restyling annuali e senza cambiare colore, e anche per quello quelle maglie sono diventate più valorizzabili.la valorizzazione e l'estetica dell'evento
Re: I protagonisti del Giro 2012
Ecco, personalmente (magari sbaglio) mi dà l'impressione che scelte come quella che si discute in questi giorni (maglia sponsorizzata/cambio di colore), vadano proprio nella direzione che hai ben esplicitato in questo passaggio.lacabala ha scritto:in italia [...] spesso si utilizza una mentalità aziendale volta alla valorizzazione del proprio portafoglio
Re: I protagonisti del Giro 2012
potresti non aver torto io la verità non la conosco... di certo però oggi un colosso come la banca mediolanum ha ottenuto l'adeguamento della maglia ai colori della sua sponsorizzazione... oggi potrebbe essersi arricchito qualcuno, potrebbe essere aumentato il fondo cassa del giro, oppure potrebbe esser stato dato un incentivo ad investire su questa manifestazione..Huck Finn ha scritto:Ecco, personalmente (magari sbaglio) mi dà l'impressione che scelte come quella che si discute in questi giorni (maglia sponsorizzata/cambio di colore), vadano proprio nella direzione che hai ben esplicitato in questo passaggio.lacabala ha scritto:in italia [...] spesso si utilizza una mentalità aziendale volta alla valorizzazione del proprio portafoglio
Re: I protagonisti del Giro 2012
vedi, è proprio qui il problema. Perchè ogni vero appassionato, quelli che invocavi poco pià sopra direbbe: "per me una corsa ciclistica assume VALORI TECNICI RILEVANTI nel momento in cui il suo svolgimento favorisce il DIVERTIMENTO dello spettatore" . Molto più semplice.lacabala ha scritto: ...Per me una corsa ciclistica assume valori tecnici rilevanti nel momento in cui si riesce a raggiungere un livello di partecipazioni di rilievo mondiale...
Può venire anche il padreterno a correre e mettere miss mondo a premiare il vincitore ma se il percorso non favorisce gli attacchi, se non si muove nessuno, il gruppo è compatto per il 100% della manifestazione, il divertimento è ZERO.
Il ciclismo si evolve? benissimo su questo siamo d'accordo. Ma il divertimento nell'assistere ad una corsa è maggiore dopo questa evoluzione, oppure lo era prima? Questo bisogna chiedersi. L'evoluzione di questo sport ha portato a ridurre di molto il "tempo vivace" e ad incrementare i "tempi morti" (che sono anche quelli dove il gruppo controlla una fuga di comprimari il cui esito è scontato), rispetto anche solo agli anni 80, figuriamoci quando sul primo colle partiva Coppi. Questo, marketta tutto quello che vuoi, porta meno spettacolo, meno spettatori, e alla lunga meno guadagni per chiunque investa. Dunque PRIMA viene l'attenzione agli aspetti tecnici, di cui parte fondamentale è il percorso ed il regolamento di corsa che si può anche cambiare se non stimola più le azioni da lontano (la maglia verde conta come il due di picche? benissimo, cominciamo a dare degli abbuoni sui colli per la generale insieme ai punti per la maglia verde, tanto per fare un esempio....).
Non è questione di romanticismo o tradizionalismo, è questione di quanto ci si diverte a guardare una corsa rispetto anche solo a 20 anni fa.
Se ci sono i grandi protagonisti è più facile che la corsa sia divertente, ma potrebbe anche darsi il contrario, se a questi grandi nomi, proponi Valcava, Sormano, Ghisallo ma prima del traguardo ci sono 40 chilometri da pedalare in pianura o discesa pedalabile, intercalati da uno strappo di un chilometro, il primo anno attacca qualcuno, il secondo nessuno e la gente si addormenta fino agli ultimi 10 minuti. Che soldi chiedi agli sponsor se la gente cambia canale e si collega solo per gli ultimi 10 minuti? PRIMA viene l'attenzione agli aspetti tecnici della corsa, in modo che la corsa sia appassionante A LUNGO, come era un tempo e come è nella natura di questo sport, poi al contorno.
Re: I protagonisti del Giro 2012
ti sembra una risposta la tua?lacabala ha scritto:con "estetica dell'evento" non parlavo di magliejumbo ha scritto:cambiare colore di una maglia che ha 80 anni di storia è esattamente il contrario che curareil tour ha saputo conservare dei simboli come le maglie senza restyling annuali e senza cambiare colore, e anche per quello quelle maglie sono diventate più valorizzabili.la valorizzazione e l'estetica dell'evento
e di cosa parli, delle gnocche sul palco del vincitore? o del body painting della maglia rosa con acquarone?
non vedo perchè le maglie non possano rientrare nel tuo ragionamento. se non ce le fai rientrare, sbagli.
non si capisce perchè per organizzare una "bella" corsa si debba rinunciare alla storia delle maglie. la storia delle maglie anzi è un ulteriore valore aggiunto "estetico".
Re: I protagonisti del Giro 2012
mi citi travisando le parole.. non ho mai parlato di divertimento e non mi sono mai permesso di dare una definizione secca di appassionato... qui stiamo parlando di protagonisti al giro e in tanti hanno espresso il loro dissenso per la mancanza di corridori di un certo livello... poi però si iniziano a fare tragedie per il cambio di colore di una maglia.. secondo me le due affermazioni precedenti, per i motivi che ho spiegato precedentemente, cadono in forte contraddizione di intenti... se poi ti dovesse capitare di rileggere qualche mio post precedente ho scritto che la presenza di protagonisti di prestigio deve essere accompagnata da un bel percorso.. ma a riguardo ti faccio un esempio.. e l'esempio è il percorso del giro d'italia dello scorso anno.. bello, spettacolare ok, eppure la corsa a tappe per eccellenza resta il tour .. contador se non fosse stato costretto non avrebbe mai pensato di sacrificare il tour per correre un giro... allora prova a pensare al giro dello scorso anno senza contador.. bello spettacolare ok, ma alla fine poi una lotta tra nibali scarponi e gadret.. ottimi corridori ci mancherebbe.. però nulla rispetto ad una corsa in cui a lottare ci sono a.schleck f.schleck contador evans ecc.ecc... perchè li c'è il top e inevitabilmente la corsa assume contenuti tecnici più elevati perchè a lottare ci sono i migliori al mondo...e come se mi dicessi che un europa league può avere gli stessi contenuti tecnici di una champions league cambiando un po' il regolamento... abbiamo un differente concetto di contenuto tecnico o meglio, per me quegli aspetti di cui parli riguardano la vivacità della corsa che è importante ci mancherebbe, però non è sufficiente a garantirne il prestigio.herbie ha scritto: vedi, è proprio qui il problema. Perchè ogni vero appassionato, quelli che invocavi poco pià sopra direbbe: "per me una corsa ciclistica assume VALORI TECNICI RILEVANTI nel momento in cui il suo svolgimento favorisce il DIVERTIMENTO dello spettatore" . Molto più semplice.
Può venire anche il padreterno a correre e mettere miss mondo a premiare il vincitore ma se il percorso non favorisce gli attacchi, se non si muove nessuno, il gruppo è compatto per il 100% della manifestazione, il divertimento è ZERO.
Il ciclismo si evolve? benissimo su questo siamo d'accordo. Ma il divertimento nell'assistere ad una corsa è maggiore dopo questa evoluzione, oppure lo era prima? Questo bisogna chiedersi. L'evoluzione di questo sport ha portato a ridurre di molto il "tempo vivace" e ad incrementare i "tempi morti" (che sono anche quelli dove il gruppo controlla una fuga di comprimari il cui esito è scontato), rispetto anche solo agli anni 80, figuriamoci quando sul primo colle partiva Coppi. Questo, marketta tutto quello che vuoi, porta meno spettacolo, meno spettatori, e alla lunga meno guadagni per chiunque investa. Dunque PRIMA viene l'attenzione agli aspetti tecnici, di cui parte fondamentale è il percorso ed il regolamento di corsa che si può anche cambiare se non stimola più le azioni da lontano (la maglia verde conta come il due di picche? benissimo, cominciamo a dare degli abbuoni sui colli per la generale insieme ai punti per la maglia verde, tanto per fare un esempio....).
Non è questione di romanticismo o tradizionalismo, è questione di quanto ci si diverte a guardare una corsa rispetto anche solo a 20 anni fa.
Se ci sono i grandi protagonisti è più facile che la corsa sia divertente, ma potrebbe anche darsi il contrario, se a questi grandi nomi, proponi Valcava, Sormano, Ghisallo ma prima del traguardo ci sono 40 chilometri da pedalare in pianura o discesa pedalabile, intercalati da uno strappo di un chilometro, il primo anno attacca qualcuno, il secondo nessuno e la gente si addormenta fino agli ultimi 10 minuti. Che soldi chiedi agli sponsor se la gente cambia canale e si collega solo per gli ultimi 10 minuti? PRIMA viene l'attenzione agli aspetti tecnici della corsa, in modo che la corsa sia appassionante A LUNGO, come era un tempo e come è nella natura di questo sport, poi al contorno.
Re: I protagonisti del Giro 2012
ti sembra una risposta la tua?jumbo ha scritto:
e di cosa parli, delle gnocche sul palco del vincitore? o del body painting della maglia rosa con acquarone?
non vedo perchè le maglie non possano rientrare nel tuo ragionamento. se non ce le fai rientrare, sbagli.
non si capisce perchè per organizzare una "bella" corsa si debba rinunciare alla storia delle maglie. la storia delle maglie anzi è un ulteriore valore aggiunto "estetico".[/quote]
l'estetica di un evento consiste nella cura dei dettagli al contorno... e possono essere stronzate come ad esempio le borracce coca cola uguali per tutti di qualche anno fa.... è la cura di tuo ciò che riguarda il visibile..e se vuoi puoi metterci dentro anche le maglie.. ma non parlavo prettamente di quelle
Re: I protagonisti del Giro 2012
scusa ma finchè dici che l'interesse della corsa è dato dai contenuti tecnici (percorso, partecipanti) ti seguo, poi però ti metti a parlare del colore delle borracce...
Re: I protagonisti del Giro 2012
io invece vado per la definizione secca, anzi cronometrica.
Se i vari prestigiosissimi Contador, Schleck ed Evans se ne stanno in gruppo fino ai 5 chilometri dall'arrivo facendo fare alle rispettive squadre un ritmo sostenuto ma regolare, io mi diverto sul serio per circa 10 minuti (2 minuti al chilometro a 30 all'ora...). Questo fanno di solito purtroppo, per quanto prestigiosi siano.
Se invece Schleck mi attacca sull'Izoard subito dopo il rettilineo a 10 chilometri dalla cima e l'arrivo è in cima al Galibier, mi diverto sul serio per quasi due ore, non tanto perchè vedo il gesto, per l'estetica conta anche quello ovviamente, ma perchè la corsa diventa appassionante.
Che sia Pozzovivo o Schleck a fare questo, se c'è in palio la maglia rosa o gialla o amarillo ( o verde dollaro che siano, come potrebbero anche diventare a questo punto) io mi diverto perchè sono le imprese prestigiose che rendono prestigiosi i corridori, non i corridori prestigiosi che rendono prestigiosi gli scattini.
Il Giro è una corsa diversa dal Tour anche e soprattutto per il suo peculiare percorso, una serie di congiuture storico-economico-sportive ha determinato una maggiore celebrità per la corsa francese. Benissimo, non sarà certo un programma di marketing a cambiare le cose o la partecipazione di tutto l'olimpo al completo, compresa la dea dell'amore; semmai qualche anno, ma tanti, in cui le grandi "giocate" si susseguiranno sulle strade del Giro, favorite da percorsi e/o regolamenti che queste giocate le "chiamino", mentre invece magari il solito controllo soporifero (ma comunque assai logorante per i corridori perchè il ritmo è sempre alto) regnerà sovrano al Tour.
Io non ambirei a ribaltare questa priorità d'oltralpe però. Per richiamare gli sponsor basterebbe molto meno, ma la gente deve ricominciare ad accendere la tv e, casualmente, a qualunque ora, ritrovarsi in una fase decisiva della corsa. Questo accade naturalmente quando il Coppi di turno attacca al mattino sul primo colle e per il tutto resto della giornata è un confronto a distanza tra i migliori. Se il gruppo dei migliori rimane compatto e si sgretola negli ultimi 10 minuti, è molto più raro che questo accada.
Se i vari prestigiosissimi Contador, Schleck ed Evans se ne stanno in gruppo fino ai 5 chilometri dall'arrivo facendo fare alle rispettive squadre un ritmo sostenuto ma regolare, io mi diverto sul serio per circa 10 minuti (2 minuti al chilometro a 30 all'ora...). Questo fanno di solito purtroppo, per quanto prestigiosi siano.
Se invece Schleck mi attacca sull'Izoard subito dopo il rettilineo a 10 chilometri dalla cima e l'arrivo è in cima al Galibier, mi diverto sul serio per quasi due ore, non tanto perchè vedo il gesto, per l'estetica conta anche quello ovviamente, ma perchè la corsa diventa appassionante.
Che sia Pozzovivo o Schleck a fare questo, se c'è in palio la maglia rosa o gialla o amarillo ( o verde dollaro che siano, come potrebbero anche diventare a questo punto) io mi diverto perchè sono le imprese prestigiose che rendono prestigiosi i corridori, non i corridori prestigiosi che rendono prestigiosi gli scattini.
Il Giro è una corsa diversa dal Tour anche e soprattutto per il suo peculiare percorso, una serie di congiuture storico-economico-sportive ha determinato una maggiore celebrità per la corsa francese. Benissimo, non sarà certo un programma di marketing a cambiare le cose o la partecipazione di tutto l'olimpo al completo, compresa la dea dell'amore; semmai qualche anno, ma tanti, in cui le grandi "giocate" si susseguiranno sulle strade del Giro, favorite da percorsi e/o regolamenti che queste giocate le "chiamino", mentre invece magari il solito controllo soporifero (ma comunque assai logorante per i corridori perchè il ritmo è sempre alto) regnerà sovrano al Tour.
Io non ambirei a ribaltare questa priorità d'oltralpe però. Per richiamare gli sponsor basterebbe molto meno, ma la gente deve ricominciare ad accendere la tv e, casualmente, a qualunque ora, ritrovarsi in una fase decisiva della corsa. Questo accade naturalmente quando il Coppi di turno attacca al mattino sul primo colle e per il tutto resto della giornata è un confronto a distanza tra i migliori. Se il gruppo dei migliori rimane compatto e si sgretola negli ultimi 10 minuti, è molto più raro che questo accada.
Re: I protagonisti del Giro 2012
lacabala ha scritto: ma ben venga se questo può servire ad incentivare uno sponsor ad investire su questa manifestazione... questa è per me la mentalità aziendale volta alla valorizzazione degli aspetti tecnici...
umm... continui a ripetere il mantra del "valorizzare gli aspetti tecnici" ma poi continui a parlarmi di valorizzazione degli aspetti economici.
che aspetti tecnici ha valorizzato la maglia azzurra/verde/marrone? maglia che tra l'altro non vede al via il suo detentore in carica (e vincitore in 2 delle 3 ultime edizioni) per un'altra scelta volta a valorizzare gli aspetti tecnici...
mi dirai: il colore e' una scusa per ingabbiare doris.
allora, a parte che se hai una minima di palle dici a doris che la sua sponsorizzazione e' benvenuta ma il colore della maglia non si tocca (come immagino che il tanto valorizzato tour avra' sempre risposto a qualsiasi sponsor) ma comunque: che valorizzazione tecnica ha portato banca mediolanum? i partenti al via sono quelli che hai elencato, le difficolta' economiche del giro sono le stesse...
ad oggi mi pare che l'unico risultato colto sia il fastidio da parte di un gran numero di appassioanti (commentatori di raisport inclusi, sento oggi in diretta).
il calcio spagnolo e' il piu' indebitato del mondo, mi pare veramente azzardato citarla come "mentalità aziendale modello"... vai a controllare i bilanci di real madrid e barcelona (che poi degli investimenti rientrano anche) o ancora di piu' di valencia, atletico madrid, villarreal, ecc...e visto che ho parlato di sport e non solo di ciclismo per chi segue il calcio (spero mi perdonerete il fuori tema) la mentalità aziendale volta alla valorizzazione degli aspetti tecnici è il modello barcellona è il modello arsenal è il calcio inglese e spagnolo in senso generale... in italia si investe male e spesso si utilizza una mentalità aziendale volta alla valorizzazione del proprio portafoglio.. spero di aver espresso meglio il concetto
che si sia arricchito qualcuno non ho dubbi, a partire (forse) dalla banca. e dico forse perche' in queste 24 ore per ora questa scelta gli ha portato solo pubblicita' negativa, ma non dubito che a maggio gli vada meglio.potresti non aver torto io la verità non la conosco... di certo però oggi un colosso come la banca mediolanum ha ottenuto l'adeguamento della maglia ai colori della sua sponsorizzazione... oggi potrebbe essersi arricchito qualcuno, potrebbe essere aumentato il fondo cassa del giro, oppure potrebbe esser stato dato un incentivo ad investire su questa manifestazione..
piu' che un incentivo ad investire mi pare un incentivo ad abusare del giro d'italia. e' come se RCS avesse esposto in una vetrine del quartiere a luci rosse la sua miglior prostituta: venite tutti e spendete soldi su di lui, potete farne cio' che volete, a noi ci basta incassare.
(e meno male che era banca mediolanum... fosse stato un fondo di dubai forse avremmo visto l'arrivo del giro in riva al golfo persico)
"Il male trionfa sempre, perche' il bene e' stupido" [Lord Casco]
@cauz_ | bidonmagazine.org | confindustrial.noblogs.org
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Re: I protagonisti del Giro 2012
d'altronde non mi aspettavo molto più da uno che con "estetica dell'evento" intende le magliejumbo ha scritto:scusa ma finchè dici che l'interesse della corsa è dato dai contenuti tecnici (percorso, partecipanti) ti seguo, poi però ti metti a parlare del colore delle borracce...
Re: I protagonisti del Giro 2012
è una tua opinione che rispetto molto ma che non condivido... ormai l'evoluzione del ciclismo ha portato ad un tatticismo e ad un livellamento di un certo tipo.. il coppi di turno non può esistere nel ciclismo moderno.. il coppi di turno nel ciclismo moderno avrebbe l'ematocrito a 8000... lo spettacolo prescinde dai valori tecnici.. non sto dicendo che una corsa con "l'olimpo del ciclismo" sia più divertente da vedere ma solo che una corsa con "l'olimpo del ciclismo" abbia valori tecnici più elevatiherbie ha scritto:io invece vado per la definizione secca, anzi cronometrica.
Se i vari prestigiosissimi Contador, Schleck ed Evans se ne stanno in gruppo fino ai 5 chilometri dall'arrivo facendo fare alle rispettive squadre un ritmo sostenuto ma regolare, io mi diverto sul serio per circa 10 minuti (2 minuti al chilometro a 30 all'ora...). Questo fanno di solito purtroppo, per quanto prestigiosi siano.
Se invece Schleck mi attacca sull'Izoard subito dopo il rettilineo a 10 chilometri dalla cima e l'arrivo è in cima al Galibier, mi diverto sul serio per quasi due ore, non tanto perchè vedo il gesto, per l'estetica conta anche quello ovviamente, ma perchè la corsa diventa appassionante.
Che sia Pozzovivo o Schleck a fare questo, se c'è in palio la maglia rosa o gialla o amarillo ( o verde dollaro che siano, come potrebbero anche diventare a questo punto) io mi diverto perchè sono le imprese prestigiose che rendono prestigiosi i corridori, non i corridori prestigiosi che rendono prestigiosi gli scattini.
Il Giro è una corsa diversa dal Tour anche e soprattutto per il suo peculiare percorso, una serie di congiuture storico-economico-sportive ha determinato una maggiore celebrità per la corsa francese. Benissimo, non sarà certo un programma di marketing a cambiare le cose o la partecipazione di tutto l'olimpo al completo, compresa la dea dell'amore; semmai qualche anno, ma tanti, in cui le grandi "giocate" si susseguiranno sulle strade del Giro, favorite da percorsi e/o regolamenti che queste giocate le "chiamino", mentre invece magari il solito controllo soporifero (ma comunque assai logorante per i corridori perchè il ritmo è sempre alto) regnerà sovrano al Tour.
Io non ambirei a ribaltare questa priorità d'oltralpe però. Per richiamare gli sponsor basterebbe molto meno, ma la gente deve ricominciare ad accendere la tv e, casualmente, a qualunque ora, ritrovarsi in una fase decisiva della corsa. Questo accade naturalmente quando il Coppi di turno attacca al mattino sul primo colle e per il tutto resto della giornata è un confronto a distanza tra i migliori. Se il gruppo dei migliori rimane compatto e si sgretola negli ultimi 10 minuti, è molto più raro che questo accada.