jumbo ha scritto: ↑venerdì 29 maggio 2020, 16:10
Felice, quelli della Juve o dell'Inter o della Roma o del Napoli sono soldi privati. Quelli della cassa integrazione sono soldi pubblici. Winter evidentemente parlava di ospedali costruiti dallo stato, quindi con soldi presi dallo stesso fondo che finanzia anche la cassa integrazione.
Sì, però se i soldi dei privati sono dei privati, lo stato i soldi per costruire il famoso ospedale non li avrà mai. Il mio esempio stava lì a dimostrare che mentre qui ci si domanda se non si debba decurtare lo stipendio a chi guadagna mille euro, c'è chi sguazza nei milioni e non ci si chiede se per caso i soldi non sia opportuno andare a cercarli lì.
jumbo ha scritto: ↑venerdì 29 maggio 2020, 16:10
Infine, non è che se uno è favorevole ad una economia liberale e meno statale di quanto ci sia in Italia, allora perde diritto di parola su ogni intervento dello Stato. Come cittadino e contribuente, ho tutto il diritto di dire la mia su come lo Stato spende i soldi che gli do con le mie tasse.
Uno può dire tutto quello che vuole, ma deve anche sapere che le risorse lo stato non le fabbrica dal nulla. Al più può ritornare, sotto forma di servizi, quello che riceve. Se uno le tasse non le paga, poi non può arrivare in ospedale e lamentarsi perchè non c'è il respiratore. Se si fa campagna per anni per tagli e economie, poi non ci si può chiedere come mai si sia impreparati a fronteggiare un'emergenza. Allo stato puoi chiedere tanto se tu, a tua volta, dai tanto. Se dai poco, e se vorresti dargli nulla, allora non puoi pretendere proprio nulla.
jumbo ha scritto: ↑venerdì 29 maggio 2020, 16:10
"Privatizzare i profitti e socializzare le perdite" non c'entra niente.
Centra, e come se centra. Dove sta scritto tra i principi liberali che quando un'impresa è in difficoltà, allora lo stato deve volare in suo soccorso? Perchè se lo stato cerca d'immischiarsi in economia, magari regolamentando le transazioni finanziarie, gli viene detto "tu levati di mezzo" e poi quando le cose vanno male si corre da lui a implorare aiuto? Rovesciando il tuo discorso, se in caso di bisogno i privati chiedono aiuto allo stato, allora quest'ultimo non ha forse il diritto d'impicciarsi di quello che i privati fanno nei tempi fausti? Perchè quando gli aiuti vengono dati, vengono dati con fondi pubblici, fondi che sono stati forniti in parte da gente che con quelle imprese non avevano nulla a che vedere. Ovvero, sono state socializzate le perdite. E allora bisogna socializzare pure i profitti, in particolare pagando le tasse fino all'ultimo centesimo e retribuendo in maniera corretta chi, con il suo lavoro, quei profitti contribuisce a generare.
jumbo ha scritto: ↑venerdì 29 maggio 2020, 16:10
Qui si tratta di una disparità di trattamento tra lavoratori statali e lavoratori privati a fronte di situazioni del tutto analoghe.
Sì però mi sembra che nella società ci siano disparità ben più importanti. Mi sembra pure che ci si attacchi a delle inezie e che nei confronti degli "statali" ci siano pregiudizi troppo diffusi, come la gaffe che ha dato inizio a questa discussione, quella riguardante gli insegnanti, sta a dimostrare. In un periodo come quello che stiamo vivendo, alcuni a causa del confinamento lavorano meno e magari nulla, altri lavorano di più. Chinanski diceva che sua madre fa il lavoro che faceva prima, ma per farlo le ci vuole tre volte più tempo. Cosa facciamo allora? La paghiamo il triplo? Ecco, il lavoro in più che fa lei compensa per un paio di bidelli cha stanno a casa.