A meno che sia un'operazione stile cessione Sampdoria a Ferrero
![Very Happy :D](./images/smilies/icon_e_biggrin.gif)
Se volevano presentarsi nel peggior modo possibile ci sono riusciti pienamente.Basso ha scritto: ↑mercoledì 17 giugno 2020, 10:10 Occhio alla situazione Mitchelton/Manuela - e il posto di lavoro del responsabile comunicazione del team traballa pericolosamente...
http://www.cicloweb.it/2020/06/17/cambi ... n-manuela/
hanno addirittura pubblicato il nuovo kit da garaBasso ha scritto: ↑mercoledì 17 giugno 2020, 10:10 Occhio alla situazione Mitchelton/Manuela - e il posto di lavoro del responsabile comunicazione del team traballa pericolosamente...
http://www.cicloweb.it/2020/06/17/cambi ... n-manuela/
Ok, però non conoscendo lo spagnolo cerco e trovo articoli in italiano (o al massimo inglese). Si dice qualcosa di diverso?Basso ha scritto: ↑giovedì 18 giugno 2020, 9:56 Prendete la fonte originale, visto che è possibilehttps://www.marca.com/ciclismo/2020/06/ ... b462c.html
ho scoperto da poco quel sito e devo dire articoli sempre interessanti...Krisper ha scritto: ↑giovedì 18 giugno 2020, 14:45 Condivido con voi una riflessione e forse gusto.
https://www.suiveur.it/storie/lachlan-morton/
Leggendo questo articolo (molto interessante, complimenti all'autore Autieri), ho molto apprezzato la scelta della EF di cercare nuove vie di comunicazione, fuori dai normali circuiti del ciclismo professionale, sostenendo la "vena creativa" di Morton e cogliendone la forza.
Un qualcosa di simile la fa anche la Bora con i video di Daniel Oss.
Non a caso due marchi, con prodotti ben conosciuti, che mirano ad una narrazione più moderna, più in linea con una comunicazione social.
Questo tipo di comunicazione alcune case produttive di bici e di abbigliamento tecnico già lo utilizzano da tempo.
Ma è raro con gli sponsor classici del ciclismo.
La Movistar ad esempio ha puntato ad una linea narrativa classica, ma con uno strumento moderno come la docuserie di netflix e mini-documentari del suo canale televisivo spagnolo.
Credo che i timori dei potenziali sponsor italiani sia quello di esser associati ad una narrativa del doping e/o alla scarsa possibilità di fare valore economico aggiunto.
Questo per una visione vecchia del ciclismo e del mondo a pedali.
La multidisciplinarietà, il ciclismo urbano, l'ultracycling e cicloturismo sono facilmente accostabili al ciclismo pro su strada.
Meglio ancora con una webtv specifica.
Rimanere confinati al ciclismo su strada classico, magari anche solo maschile, è ovvio che poi ti renda tour dipendente.
Ampliare gli orizzonti e bacino di followers ti svincola anche dalla necessità della vittoria a tutti i costi per apparire.
In quest'ottica non solo un'azienda privata, ma anche un ente pubblico può entrare in gioco.
O forse è solo un mio gusto personale per le storie che mi fa vedere la realtà per quello che non è.
Condivido tante cose che hai scritto e in particolare esplorare a 360 gradi il mondo ciclistico , in forte espansione data anche l' attenzione ai temi ecologici/fitness, però temo che questa operazione non centri nulla con il tuo ragionamento.Krisper ha scritto: ↑giovedì 18 giugno 2020, 14:45 Condivido con voi una riflessione e forse gusto.
https://www.suiveur.it/storie/lachlan-morton/
Leggendo questo articolo (molto interessante, complimenti all'autore Autieri), ho molto apprezzato la scelta della EF di cercare nuove vie di comunicazione, fuori dai normali circuiti del ciclismo professionale, sostenendo la "vena creativa" di Morton e cogliendone la forza.
Un qualcosa di simile la fa anche la Bora con i video di Daniel Oss.
Non a caso due marchi, con prodotti ben conosciuti, che mirano ad una narrazione più moderna, più in linea con una comunicazione social.
Questo tipo di comunicazione alcune case produttive di bici e di abbigliamento tecnico già lo utilizzano da tempo.
Ma è raro con gli sponsor classici del ciclismo.
La Movistar ad esempio ha puntato ad una linea narrativa classica, ma con uno strumento moderno come la docuserie di netflix e mini-documentari del suo canale televisivo spagnolo.
Credo che i timori dei potenziali sponsor italiani sia quello di esser associati ad una narrativa del doping e/o alla scarsa possibilità di fare valore economico aggiunto.
Questo per una visione vecchia del ciclismo e del mondo a pedali.
La multidisciplinarietà, il ciclismo urbano, l'ultracycling e cicloturismo sono facilmente accostabili al ciclismo pro su strada.
Meglio ancora con una webtv specifica.
Rimanere confinati al ciclismo su strada classico, magari anche solo maschile, è ovvio che poi ti renda tour dipendente.
Ampliare gli orizzonti e bacino di followers ti svincola anche dalla necessità della vittoria a tutti i costi per apparire.
In quest'ottica non solo un'azienda privata, ma anche un ente pubblico può entrare in gioco.
O forse è solo un mio gusto personale per le storie che mi fa vedere la realtà per quello che non è.
Adesso Garzelli chiederà di essere riassunto in RAI ?Basso ha scritto: ↑giovedì 18 giugno 2020, 16:04 Arriva la parola fine sulla trattativa più appassionante degli ultimi dieci giorni... http://www.cicloweb.it/2020/06/18/colpo ... fundacion/
Ma... ora che fa la Mitchelton?Basso ha scritto: ↑giovedì 18 giugno 2020, 16:04 Arriva la parola fine sulla trattativa più appassionante degli ultimi dieci giorni... http://www.cicloweb.it/2020/06/18/colpo ... fundacion/
Prima cosa che ho pensatoTour de Berghem ha scritto: ↑giovedì 18 giugno 2020, 16:15Adesso Garzelli chiederà di essere riassunto in RAI ?Basso ha scritto: ↑giovedì 18 giugno 2020, 16:04 Arriva la parola fine sulla trattativa più appassionante degli ultimi dieci giorni... http://www.cicloweb.it/2020/06/18/colpo ... fundacion/![]()
![]()
![]()
si ma i mezzi già pittati?Basso ha scritto: ↑giovedì 18 giugno 2020, 16:04 Arriva la parola fine sulla trattativa più appassionante degli ultimi dieci giorni... http://www.cicloweb.it/2020/06/18/colpo ... fundacion/
Ah cercheranno un altro sponsor...vero stavolta.pietro ha scritto: ↑giovedì 18 giugno 2020, 16:19Ma... ora che fa la Mitchelton?Basso ha scritto: ↑giovedì 18 giugno 2020, 16:04 Arriva la parola fine sulla trattativa più appassionante degli ultimi dieci giorni... http://www.cicloweb.it/2020/06/18/colpo ... fundacion/
Comunque piuttosto imbarazzante tutto questo.
Non ci si fa una bella figura.
sceriffo ha scritto: ↑giovedì 18 giugno 2020, 16:24si ma i mezzi già pittati?Basso ha scritto: ↑giovedì 18 giugno 2020, 16:04 Arriva la parola fine sulla trattativa più appassionante degli ultimi dieci giorni... http://www.cicloweb.it/2020/06/18/colpo ... fundacion/
aitutaki1 ha scritto: ↑giovedì 18 giugno 2020, 15:39Condivido tante cose che hai scritto e in particolare esplorare a 360 gradi il mondo ciclistico , in forte espansione data anche l' attenzione ai temi ecologici/fitness, però temo che questa operazione non centri nulla con il tuo ragionamento.Krisper ha scritto: ↑giovedì 18 giugno 2020, 14:45 Condivido con voi una riflessione e forse gusto.
https://www.suiveur.it/storie/lachlan-morton/
Leggendo questo articolo (molto interessante, complimenti all'autore Autieri), ho molto apprezzato la scelta della EF di cercare nuove vie di comunicazione, fuori dai normali circuiti del ciclismo professionale, sostenendo la "vena creativa" di Morton e cogliendone la forza.
Un qualcosa di simile la fa anche la Bora con i video di Daniel Oss.
Non a caso due marchi, con prodotti ben conosciuti, che mirano ad una narrazione più moderna, più in linea con una comunicazione social.
Questo tipo di comunicazione alcune case produttive di bici e di abbigliamento tecnico già lo utilizzano da tempo.
Ma è raro con gli sponsor classici del ciclismo.
La Movistar ad esempio ha puntato ad una linea narrativa classica, ma con uno strumento moderno come la docuserie di netflix e mini-documentari del suo canale televisivo spagnolo.
Credo che i timori dei potenziali sponsor italiani sia quello di esser associati ad una narrativa del doping e/o alla scarsa possibilità di fare valore economico aggiunto.
Questo per una visione vecchia del ciclismo e del mondo a pedali.
La multidisciplinarietà, il ciclismo urbano, l'ultracycling e cicloturismo sono facilmente accostabili al ciclismo pro su strada.
Meglio ancora con una webtv specifica.
Rimanere confinati al ciclismo su strada classico, magari anche solo maschile, è ovvio che poi ti renda tour dipendente.
Ampliare gli orizzonti e bacino di followers ti svincola anche dalla necessità della vittoria a tutti i costi per apparire.
In quest'ottica non solo un'azienda privata, ma anche un ente pubblico può entrare in gioco.
O forse è solo un mio gusto personale per le storie che mi fa vedere la realtà per quello che non è.
Non dico che sia una truffa o un caso Manenti 2.0, però già il fatto che la sponsorizzazione sia pagata ex post sa tanto di salvo buon fine, bisognerebbe conoscere in maniera approfondita la fiscalità spagnola, tradizionalmente simile a quella italiana* , e quella delle fondazioni è una invenzione fittizia per eludere il fisco di solito usata per scopi molto diversi da quelli fatti percepire.
* All' epoca della transizione all euro in combinazione con il regime IVA comunitario la Spagna ha inizialmente accordato i rimborsi per le società a debito, con il risultato che comprando in loco e vendendo in esenzione è diventata la patria dei mariuoli, non credo si sia trattata di una svista o di un errore.
Purtroppo era il tema caldo. invece come sottolineavi , a prescindere dal fatto che mi piaccia dalla pista alla MTB al ciclocross anche femminili, c'è veramente tutto un mondo intorno. Dai ragazzi con la fissa a chi usa la bici per tenersi in forma, al cicloturismo che un tempo era riservato ai nordici e sta rifiorendo in veste ecochic , alle escursione in mountain bike il tutto favorito dall' assistenza elettrica, e anche rimanendo sulla BDC non mancano gli amatori.Krisper ha scritto: ↑giovedì 18 giugno 2020, 17:15aitutaki1 ha scritto: ↑giovedì 18 giugno 2020, 15:39Condivido tante cose che hai scritto e in particolare esplorare a 360 gradi il mondo ciclistico , in forte espansione data anche l' attenzione ai temi ecologici/fitness, però temo che questa operazione non centri nulla con il tuo ragionamento.Krisper ha scritto: ↑giovedì 18 giugno 2020, 14:45 Condivido con voi una riflessione e forse gusto.
https://www.suiveur.it/storie/lachlan-morton/
Leggendo questo articolo (molto interessante, complimenti all'autore Autieri), ho molto apprezzato la scelta della EF di cercare nuove vie di comunicazione, fuori dai normali circuiti del ciclismo professionale, sostenendo la "vena creativa" di Morton e cogliendone la forza.
Un qualcosa di simile la fa anche la Bora con i video di Daniel Oss.
Non a caso due marchi, con prodotti ben conosciuti, che mirano ad una narrazione più moderna, più in linea con una comunicazione social.
Questo tipo di comunicazione alcune case produttive di bici e di abbigliamento tecnico già lo utilizzano da tempo.
Ma è raro con gli sponsor classici del ciclismo.
La Movistar ad esempio ha puntato ad una linea narrativa classica, ma con uno strumento moderno come la docuserie di netflix e mini-documentari del suo canale televisivo spagnolo.
Credo che i timori dei potenziali sponsor italiani sia quello di esser associati ad una narrativa del doping e/o alla scarsa possibilità di fare valore economico aggiunto.
Questo per una visione vecchia del ciclismo e del mondo a pedali.
La multidisciplinarietà, il ciclismo urbano, l'ultracycling e cicloturismo sono facilmente accostabili al ciclismo pro su strada.
Meglio ancora con una webtv specifica.
Rimanere confinati al ciclismo su strada classico, magari anche solo maschile, è ovvio che poi ti renda tour dipendente.
Ampliare gli orizzonti e bacino di followers ti svincola anche dalla necessità della vittoria a tutti i costi per apparire.
In quest'ottica non solo un'azienda privata, ma anche un ente pubblico può entrare in gioco.
O forse è solo un mio gusto personale per le storie che mi fa vedere la realtà per quello che non è.
Non dico che sia una truffa o un caso Manenti 2.0, però già il fatto che la sponsorizzazione sia pagata ex post sa tanto di salvo buon fine, bisognerebbe conoscere in maniera approfondita la fiscalità spagnola, tradizionalmente simile a quella italiana* , e quella delle fondazioni è una invenzione fittizia per eludere il fisco di solito usata per scopi molto diversi da quelli fatti percepire.
* All' epoca della transizione all euro in combinazione con il regime IVA comunitario la Spagna ha inizialmente accordato i rimborsi per le società a debito, con il risultato che comprando in loco e vendendo in esenzione è diventata la patria dei mariuoli, non credo si sia trattata di una svista o di un errore.
Non c'era alcun riferimento alla fondazione spagnola nel mio discorso.
Era un discorso più in generale sugli sponsor nel ciclismo.
Grazie per condividere la visione a 360gradi.
![]()
Bravi! Era esattamente quello che volevo sentireBasso ha scritto: ↑giovedì 18 giugno 2020, 18:19 Tema Manuela Fundación, sentiamo direttamente (e in esclusiva) dalla voce di uno dei protagonisti della vicenda il commento sul tema
http://www.cicloweb.it/2020/06/18/garze ... in-regola/
Bisognerebbe sapere se è un contratto definitivo o un preliminare, se vincolato a qualche condizione, se è stato registrato e nel caso doveStylus ha scritto: ↑giovedì 18 giugno 2020, 19:33Bravi! Era esattamente quello che volevo sentireBasso ha scritto: ↑giovedì 18 giugno 2020, 18:19 Tema Manuela Fundación, sentiamo direttamente (e in esclusiva) dalla voce di uno dei protagonisti della vicenda il commento sul tema
http://www.cicloweb.it/2020/06/18/garze ... in-regola/![]()
E se, come dice lui, il contratto è stato firmato, la cosa si fa interessante. Piuttosto non capisco ora il potere, se ha potere, contrattuale, di Ryan
grazie per il servizio che fate al ciclismo, cicloweb.Basso ha scritto: ↑giovedì 18 giugno 2020, 18:19 Tema Manuela Fundación, sentiamo direttamente (e in esclusiva) dalla voce di uno dei protagonisti della vicenda il commento sul tema
http://www.cicloweb.it/2020/06/18/garze ... in-regola/
Bell'articolo, complimenti. Il succo della questione è: chi ha potere di firma tra Ryan e Bannon?Basso ha scritto: ↑giovedì 18 giugno 2020, 18:19 Tema Manuela Fundación, sentiamo direttamente (e in esclusiva) dalla voce di uno dei protagonisti della vicenda il commento sul tema
http://www.cicloweb.it/2020/06/18/garze ... in-regola/
Io credo che se il contratto è firmato, Garzelli&co, oltre che a pretendere che sia rispettato, possano pretendere delle penali, quindi danno34x27 ha scritto: ↑venerdì 19 giugno 2020, 7:56Bell'articolo, complimenti. Il succo della questione è: chi ha potere di firma tra Ryan e Bannon?Basso ha scritto: ↑giovedì 18 giugno 2020, 18:19 Tema Manuela Fundación, sentiamo direttamente (e in esclusiva) dalla voce di uno dei protagonisti della vicenda il commento sul tema
http://www.cicloweb.it/2020/06/18/garze ... in-regola/
fino a che non si sa sta cosa ci sara' incertezza, onestamente spero non si vada avanti, ma Garzelli sembra molto convinto..34x27 ha scritto: ↑venerdì 19 giugno 2020, 7:56Bell'articolo, complimenti. Il succo della questione è: chi ha potere di firma tra Ryan e Bannon?Basso ha scritto: ↑giovedì 18 giugno 2020, 18:19 Tema Manuela Fundación, sentiamo direttamente (e in esclusiva) dalla voce di uno dei protagonisti della vicenda il commento sul tema
http://www.cicloweb.it/2020/06/18/garze ... in-regola/