Principe ha scritto:
Ma dai sù, sai che palle avere 3 gt da 3 settimane ciascuno ogni anno... sono uno la copia dell'altro (le alpi, i pirenei... sempre la stessa cosa...). Francamente non vedo che problema ci sarebbe ad eliminare 3 giorni di corsa (quelle tappe di spostamento che non dicono niente e abbassano lo share medio delle dirette) e a sperimentare un format innovativo. E poi non sarebbe una Tirreno-Adriatico qualsiasi perchè: (a) manterrebbe il brand "Giro d'Italia" e (b) avrebbe un primo e un secondo tempo (la Tirreno dura soltanto una settimana!).
Ma che palle lo dirai tu! Sono corse che hanno un grandissimo seguito e ognuna delle peculiarità di percorso tutte sue.
Le corse da tre settimane hanno delle peculiarità tutte loro che non sarebbero tali se le si snaturasse. Mancherebbe l'elemento della lotta lunga tre settimane che si rinnova ogni giorno, mancherebbe il premiare la costanza delle prestazioni e la capacità di resistenza alle fatiche di questo genere di corsa, mancherebbe l'altalena di prestazioni che rende incerto questo tipo di corsa, mancherebbero le rivalità che inevitabilmente si creano lungo le tre settimane e così via. Tutte cose che spezzando la corsa senza alcuna continuità perdi. E' per questo che il brand giro d'italia non conterebbe più niente, perchè il brand ha un valore se legato a un qualcosa che ha un valore particolare e che è riconoscibile. Se perdi la sostanza di ciò che è rappresentato dal marchio, il marchio resta una scatola vuota.
Principe ha scritto:
Mica vero. Anzi. Mettendo il girone d'andata a ridosso delle Ardenne e quello di ritorno tra mondiale e Lombardia (o prima del mondiale) i corridori sarebbero motivatissimi a fare i due tronconi di giro per trovare la gamba per questi appuntamenti. Il girone di ritorno del Giro dovrebbe diventare la prima metà di Vuelta che viene fatta da tutti per preparare il mondiale. Non ci sarebbe più bisogno di prepararsi specificatamente per il Giro ma la partecipazione a questa corsa diventerebbe una logica conseguenza del calendario.
Come detto sopra diviene una Tirreno-Adriatico che non viene preparata per sè ma come preparazione a qualcos'altro, e direi che abbiamo tutti negli occhi lo spettacolo triste delle ultime vuelte funzionalizzate al mondiale, con metà dei corridori che si ritirano dopo due settimane. Tu dici che il Giro non diviene una Tirreno-Adriatico, ma poi dici tu stessa che è una "conseguenza" del calendario, il che per me è assurdo, e anche se avesse senso per qualcuno questi non sarebbe certo una persona desiderosa di valorizzare la competizione.
Principe ha scritto:
Anche questo non è vero. La Champions League è spezzata in due. La formula 1 si corre durante 9 mesi. Ragionando come ragioni tu soltanto l'ultima tappa del Giro dovrebbe avere pathos. Con la formula sudamericana il pathos non verrebbe meno ma raddoppierebbe. ?
Poi ci potrebbero essere vari metodi per rendere la prima parte interessante (magari dando 30/40 secondi di abbuono in classifica generale a chi vince il girone d'andata). Infortuni e cali di condizione diventerebbero fattori da tenere in considerazione e renderebbero la corsa più incerta e avvincente. Per non parlare poi del fatto che si potrebbero limitare gli spostamenti e concentrare il girone d'andata nel centro-sud e il girone di ritorno al centro-nord. Così, ogni anno, il Giro attraverserebbe tutta l'Italia. Inoltre, ora il Giro d'Italia dura soltanto 3 settimane. Con la formula sudamericana, invece, si parlerebbe di Giro per oltre sei mesi con la possibilità di sviluppare rubriche settimanali dedicate al Giro su giornali e televisioni.
La formula 1 si corre durante 9 mesi, ma in maniera continuativa, e comunque se ne parla più o meno solo nei weekend delle gare. Che poi è assurdo paragonare competizioni che hanno natura e tempi naturalmente diversi, allora io ti dico che a Wimbledon e in NBA si gioca ogni giorno, quindi?
Infortuni e cali di condizione avrebbero il solo effetto di disincentivare gli atleti alla partecipazione, quale pathos dovrebbe mai creare vedere l'atleta primo in classifica non più competitivo o proprio non presente perchè con problemi fisici? Mi sembra poi del tutto assurdo (per non usare termini poco gentili) sostenere che per 6 mesi si parlerebbe di qualcosa che non c'è, che non è presente agli spettatori. Quali novità li affascinerebbero? A cosa dovrebbero interessarsi? Di cosa dovrebbero parlare i giornali per mantenere vivo l'interesse degli spettatori? Nulla, difatti durante la sosta invernale di formula 1 non c'è praticamente traccia.
Principe ha scritto:Poi, purtroppo, su questo sito mancate tutti di vision. Vi opponete per principio a qualsiasi innovazione senza capire che anche il ciclismo deve mantenersi al passo con i tempi. 3 GT di 3 settimane di fila con le stesse montagne non sono più proponibili al grande pubblico.
Credo che tu abbia scelto la persona sbagliata da tacciare di conservatorismo. Il problema è che le innovazioni che tu propugni andrebbero a distruggere una gara dal fascino antico e dalla tradizione centenaria per sostituirla con qualcosa senza capo nè coda. Qualsiasi sport ha alle spalle tradizioni e simboli che ne costituiscono il valore intrinseco, che non ha senso buttare a mare perchè, in base a non si sa quale ragionamento, non sarebbero più proponibili a un grande pubblico.
Detto questo, siamo OT, quindi direi di chiudere anche qui, ché questo discorso non c'entra nulla con i protagonisti del giro.