
E' proprio un Giro d'Itaglia ?
Pagare 75.000 euro per ospitare l' arrivo e 50.000 per ospitare la partenza che cosa significano ?, siamo in tempi di crisi, ma è la Gazzetta che vuole di più!!!Laura Grazioli ha scritto:A me spiace un certo punto doverlo dire, ma il Giro lo devono volere anche i comuni del sud: ieri forse il direttore di Gazzetta è stato un po' duro però è la verità. Se non si vuole il Giro, non lo vogliono i comuni (abbiamo visto l'anno scorso i problemi in Sicilia dove l'organizzazione voleva fare molte più tappe ma ha dovuto rinunciare perché i comuni non si proponevano) il Giro non può andare al Sud.
La frase "c'è gente che lo vuole" non è sufficiente, bisogna imporre alle casse dei comuni di tirare fuori i danè.
O.T.Laura Grazioli ha scritto:... bisogna imporre alle casse dei comuni di tirare fuori i danè.
Ci sta sicuramente anche il patto di stabilità per carità, però il fatto delle tappe siciliane dello scorso anno non ve lo potete già essere dimenticati...nino58 ha scritto:O.T.Laura Grazioli ha scritto:... bisogna imporre alle casse dei comuni di tirare fuori i danè.
Bisogna prima abolire il patto di stabilità per far tirare fuori i danè ai Comuni.
Lo facciamo chiedere da TIC e da Strong al Professor Monti.
75.000 Sono un'enormità se non hai la lungimiranza di guardare oltre il tuo naso.Serpa ha scritto:Secondo me il discorso dei soldi è relativo, un comune lo sponsor può trovarlo tra le aziende del luogo, garantendo loro la presenza del marchio nella tappa (lo so gli sponsor sono vincolati dalla rcs credo, ma siamo in Italia, il paese delle deroghe, il modo di aggirare questo ostacolo si trova, mettendo ad esempio i marchi degli sponsor locali insieme agli altri nel pannello del processo alla tappa ad esempio).
75000 o 50000 soprattutto per i piccoli comuni, sono una enormità a bilancio.
molto bello e sentito l'articolo in questione.jumbo ha scritto:comunque il confronto tra l'articolo di sansonetti e quello su cicloweb sul ciclismo in cui i protagonisti sono i saxo, i garmin, gli sky, denota quanto provinciali siamo in questo nostro paese.
il discorso non salta proprio per niente: al di là della dimensione, i soldi si recuperano se qualcuno li recupera. si vede che a rocca di cambio nonostante siano un comune molto piccolo hanno trovato le risorse (del resto l'altopiano delle rocche è una località sciistica, quindi non è difficile intuire dove li abbiamo trovati).Serpa ha scritto:Se però salta il discorso economico (dite giustamente che i soldi si recuperano ecc...) allora il problema resta prettamente organizzativo.
Appunt: sta nella volontà o capacità di recuperarli!jumbo ha scritto:il discorso non salta proprio per niente: al di là della dimensione, i soldi si recuperano se qualcuno li recupera. si vede che a rocca di cambio nonostante siano un comune molto piccolo hanno trovato le risorse (del resto l'altopiano delle rocche è una località sciistica, quindi non è difficile intuire dove li abbiamo trovati).Serpa ha scritto:Se però salta il discorso economico (dite giustamente che i soldi si recuperano ecc...) allora il problema resta prettamente organizzativo.
se in un analoogo comune calabrese non trovano le risorse, che siano del comune o della provincia o di chissà chi altro, la tappa non si fa.
poi si tratta di mettere insieme le proposte. se avessi tutte offerte da napoli in su, se poi si proponesse come sede di arrivo ragusa, la tappa non riesci a farla ugualmente anche se i soldi ci sono.
Reggio Calabria sarà Città Europea dello Sport nel 2013.mastraa ha scritto:Appunt: sta nella volontà o capacità di recuperarli!jumbo ha scritto:il discorso non salta proprio per niente: al di là della dimensione, i soldi si recuperano se qualcuno li recupera. si vede che a rocca di cambio nonostante siano un comune molto piccolo hanno trovato le risorse (del resto l'altopiano delle rocche è una località sciistica, quindi non è difficile intuire dove li abbiamo trovati).Serpa ha scritto:Se però salta il discorso economico (dite giustamente che i soldi si recuperano ecc...) allora il problema resta prettamente organizzativo.
se in un analoogo comune calabrese non trovano le risorse, che siano del comune o della provincia o di chissà chi altro, la tappa non si fa.
poi si tratta di mettere insieme le proposte. se avessi tutte offerte da napoli in su, se poi si proponesse come sede di arrivo ragusa, la tappa non riesci a farla ugualmente anche se i soldi ci sono.
Se a Falzes, località sciistica (o in zona di sci insomma) riesco a recuperare i soldi a metà maggio perchè riesco a richiamare migliaia di persone, perchè a Reggio Calabria dove abbiamo il mare e a metà maggio ci si può tranquillamente fare il bagno non riesco ad organizzare qualcosa che attiri qualche famiglia a fare un week end in zona e vedersi richiamata anche dal Giro?
Avranno altri interessi, non lo metto in dubbio, ma non ha senso ed è sbagliato lamentarsi che il Giro non arriva. Se gli altri hanno volontà o capacità di fare più di te è inutile battere i piedi per terra, guarda, impara e poi mettiti all'opera!
A mio avviso nessuna, bisogna guardare alle competenze e anche alla loro volontà (non si sa mai che alla fine dietro ci siano interessi anche loro nel tenerla al nord, interessi al di là del fatto che al nord i comuni hanno più soldi).Serpa ha scritto:Ok allora quali sarebbero le colpe della RCS se non arriva al sud?
Dai seriamente ? Diretta di 3 ore non ti è venuta la tentazione di girare ? io dopo 5 minutipeek ha scritto:
Poi, effettivamente, è questione di gusti. Io mi diverto di più a vedere un cronoprologo come quello di ieri che la salita di punta veleno. E mi piacciono di più come atleti i cronomen degli scalatori puri.
a Rocca di Cambio avra' sicuramente pagato la Regione e la Provinciajumbo ha scritto:il discorso non salta proprio per niente: al di là della dimensione, i soldi si recuperano se qualcuno li recupera. si vede che a rocca di cambio nonostante siano un comune molto piccolo hanno trovato le risorse (del resto l'altopiano delle rocche è una località sciistica, quindi non è difficile intuire dove li abbiamo trovati).Serpa ha scritto:Se però salta il discorso economico (dite giustamente che i soldi si recuperano ecc...) allora il problema resta prettamente organizzativo.
se in un analoogo comune calabrese non trovano le risorse, che siano del comune o della provincia o di chissà chi altro, la tappa non si fa.
poi si tratta di mettere insieme le proposte. se avessi tutte offerte da napoli in su, se poi si proponesse come sede di arrivo ragusa, la tappa non riesci a farla ugualmente anche se i soldi ci sono.
Patto di stabilita' ?nino58 ha scritto:O.T.Laura Grazioli ha scritto:... bisogna imporre alle casse dei comuni di tirare fuori i danè.
Bisogna prima abolire il patto di stabilità per far tirare fuori i danè ai Comuni.
Lo facciamo chiedere da TIC e da Strong al Professor Monti.
Mastraa, dici cose sacrosante. I 75mila dell'investimento, se sai promuovere in maniera decente l'evento, rientrano tutti già con le presenze (alberghi tutti esauriti FUORI STAGIONE nelle zone delle tappe, questa è la realtà), in più aggiungici il ritorno di immagine che è ENORME.mastraa ha scritto:75.000 Sono un'enormità se non hai la lungimiranza di guardare oltre il tuo naso.Serpa ha scritto:Secondo me il discorso dei soldi è relativo, un comune lo sponsor può trovarlo tra le aziende del luogo, garantendo loro la presenza del marchio nella tappa (lo so gli sponsor sono vincolati dalla rcs credo, ma siamo in Italia, il paese delle deroghe, il modo di aggirare questo ostacolo si trova, mettendo ad esempio i marchi degli sponsor locali insieme agli altri nel pannello del processo alla tappa ad esempio).
75000 o 50000 soprattutto per i piccoli comuni, sono una enormità a bilancio.
E comunque non si parla di piccoli comuni, è raro che sia un piccolo comune a ospitare una carovana del genere che magari dalla prima macchina all'ultima magari nemmeno ci sta nel territorio urbano. Piccoli comuni potrebbero pure creare delle sinergie facendo una partenza in una zona limitrofa ai due e spartendosi corridori e carovana nel territorio.
Con tutta la gente che muovi 75.000 li recuperi! Il problema è metterci la volontà di organizzare una cosa fatta bene.
Quando hai creato una manifestazione che inizia il giorno prima e finisce il giorno dopo, dove puoi chiamare stand sponsorizzati e gastronomici, concerto, giostre e quant'altro...magari la accorpi alla sagra di paese. Insomma i modi per fare le cose ci sono e 75.000 non sono per nulla tantissimi. Soprattutto se parliamo di comuni medio-grossi. Nessuno chiede che sia un comune di 3.000 abitanti a organizzare!!!
Se si mettono 2-3 capoluoghi di provincia e si organizzano coi comuni limitrofi spartendosi il gran numero di persone mosse ridurrebbero il rischi e migliorerebbero il servizio. Poi ovvio che se non sei in grado di accordarti su chi deve piantare il tal cartello c'è poco da fare
Serpa ha scritto:Comunque i motivi per criticare Sansonetti sono altri, e ce ne stanno n'armadio intero.
Admin ha scritto:Mastraa, dici cose sacrosante. I 75mila dell'investimento, se sai promuovere in maniera decente l'evento, rientrano tutti già con le presenze (alberghi tutti esauriti FUORI STAGIONE nelle zone delle tappe, questa è la realtà), in più aggiungici il ritorno di immagine che è ENORME.mastraa ha scritto:Serpa ha scritto:
Sono meridionale, ma non cieco. Non si può volere la luna se non si sa nemmeno guardarla.
Infatti furono trovati molti più soldi per il campionato italiano uscito dal cilindro di Di Rocco, ed organizzato così così. Chiediamoci il perchè.CicloSprint ha scritto:Pagare 75.000 euro per ospitare l' arrivo e 50.000 per ospitare la partenza che cosa significano ?, siamo in tempi di crisi, ma è la Gazzetta che vuole di più!!!
E vedete anche il campionato italiano in Sicilia organizzato....male!!!!
Citi tutte realtà private, e la ricchezza di una provincia a statuto speciale.CicloSprint ha scritto:Cervere e Cherasco sono nel percorso del Giro grazie al Col Cuneo di Dardadello, Falzes grazie a un ricco presidente della provincia di Bolzano, Vedelago grazie a Pinarello e in ricordo di Andrea Pinarello.
Sono sicuro che nel 2013 ci sarà Vicenza per i 80 anni della Campagnolo e i 30 anni della morte di Tullio Campagnolo l' uomo che con il cambio cambio per sempre il ciclismo, quando le strade ancora erano sterrate.
Questo me lo devi dire tu:CicloSprint ha scritto:Allora ci sono i soldi per organizzare una tappa in Sila ?
L' anno scorso Marsala dovette rinunciare perché il Giro costava caro.
e io aggiungo: ci sono soldi (e volontà) per le tappe per arrivare in Sila o si fanno due trasferimenti (tipo da e per Napoli), uno prima e uno dopo la tappa silana? perché anche questo è un problema, non basta la volontà di una singola zona..Maìno della Spinetta ha scritto:Questo me lo devi dire tu:CicloSprint ha scritto:Allora ci sono i soldi per organizzare una tappa in Sila ?
L' anno scorso Marsala dovette rinunciare perché il Giro costava caro.
ci sono i soldi per una tappa in Sila?
Non saprei...Maìno della Spinetta ha scritto:Questo me lo devi dire tu:CicloSprint ha scritto:Allora ci sono i soldi per organizzare una tappa in Sila ?
L' anno scorso Marsala dovette rinunciare perché il Giro costava caro.
ci sono i soldi per una tappa in Sila?
Non so che dire, l' anno scorso da Tropea a Messina ci sono voluti 112 km di trasferimento.Spartacus ha scritto:e io aggiungo: ci sono soldi (e volontà) per le tappe per arrivare in Sila o si fanno due trasferimenti (tipo da e per Napoli), uno prima e uno dopo la tappa silana?Maìno della Spinetta ha scritto:Questo me lo devi dire tu:CicloSprint ha scritto:Allora ci sono i soldi per organizzare una tappa in Sila ?
L' anno scorso Marsala dovette rinunciare perché il Giro costava caro.
ci sono i soldi per una tappa in Sila?
Esatto. Ci vuole l'appoggio prima. Quest'anno c'è Lago Laceno, una tappa verso la Sila /Pollino da lì si poteva fare tagliando qualcosa altrove. Non vedo alcun intento punitivo per il Sud.Spartacus ha scritto:e io aggiungo: ci sono soldi (e volontà) per le tappe per arrivare in Sila o si fanno due trasferimenti (tipo da e per Napoli), uno prima e uno dopo la tappa silana? perché anche questo è un problema, non basta la volontà di una singola zona..Maìno della Spinetta ha scritto:Questo me lo devi dire tu:CicloSprint ha scritto:Allora ci sono i soldi per organizzare una tappa in Sila ?
L' anno scorso Marsala dovette rinunciare perché il Giro costava caro.
ci sono i soldi per una tappa in Sila?
Macché tre ore, ho guardato la Dunkerque, quelli da vedere a cronometro sono una quindicina e se c'è una corsa del nord guardo sempre quella. Ma, ripeto, il confronto lo facevo con punta veleno che a molti provoca orgasmi multipli e io la trovo noiosa.Winter ha scritto:Dai seriamente ? Diretta di 3 ore non ti è venuta la tentazione di girare ? io dopo 5 minutipeek ha scritto:
Poi, effettivamente, è questione di gusti. Io mi diverto di più a vedere un cronoprologo come quello di ieri che la salita di punta veleno. E mi piacciono di più come atleti i cronomen degli scalatori puri.
Ho guardato Dunkerque molto piu' divertente di un noiosissimo prologo
Saro' per il ciclismo antico ma il prologo di ieri di emozioni non me ne ha date nessuna , al contrario di Dunkerque
Deadnature ha scritto:Per dirgli cosa? "Dura passare da Porta a Porta a Calabria Ora, eh?"
Non volermene, Ciclosprint, ma nella mia giovane vita ho imparato una sola cosa: se una battaglia è sostenuta da Sansonetti, è sbagliata.