Mathieu Van Der Poel stradista

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Winter
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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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I 300 km e la tirata di Ganna l han un po imballato
Per una volta gara anonima
Nessuno scatto sul poggio ne in salita ne in discesa
Al fiandre sarà un altro
pietro
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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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Ma corre ad Harelbeke?
Perché nel programma pubblicato dalla Alpecin era prevista la sua partecipazione, ma non lo vedo nella startlist :uhm:
pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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herbie
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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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Winter ha scritto: sabato 20 marzo 2021, 17:10 I 300 km e la tirata di Ganna l han un po imballato
Per una volta gara anonima
Nessuno scatto sul poggio ne in salita ne in discesa
Al fiandre sarà un altro
secondo me si è bruciato qualche watt di troppo in autocannibalismo muscolare in quella giornata di grande richiesta energetica, col freddo, alla TIrreno. Per fare una vittoria che cambia poco e nulla nella sua carriera.
Potrebbe pure essere in calo, a questo, punto, oppure necessitare di un po' di tempo per ritrovare i suoi watt.
Oggi ha sempre dato l'impressione di non avere potenza sufficiente. Un corridore che sente la gamba sta agevolmente, e quasi con una specie di piacere, nelle prime posizioni del gruppo. Tipo Ewan sul Poggio.
Filarete
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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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Piccola consolazione per VDP: con il quinto posto di oggi può vantare la top 10 in quattro monumento diverse, l'unico in attività insieme a Gilbert e Valverde.
herbie ha scritto: sabato 20 marzo 2021, 17:31
Winter ha scritto: sabato 20 marzo 2021, 17:10 I 300 km e la tirata di Ganna l han un po imballato
Per una volta gara anonima
Nessuno scatto sul poggio ne in salita ne in discesa
Al fiandre sarà un altro
secondo me si è bruciato qualche watt di troppo in autocannibalismo muscolare in quella giornata di grande richiesta energetica, col freddo, alla TIrreno. Per fare una vittoria che cambia poco e nulla nella sua carriera.
Potrebbe pure essere in calo, a questo, punto, oppure necessitare di un po' di tempo per ritrovare i suoi watt.
Oggi ha sempre dato l'impressione di non avere potenza sufficiente. Un corridore che sente la gamba sta agevolmente, e quasi con una specie di piacere, nelle prime posizioni del gruppo. Tipo Ewan sul Poggio.
Qualcuno aveva previsto questo possibile esito, molto probabile che sia così. Dovrà maturare sotto questo aspetto.
Ultima modifica di Filarete il sabato 20 marzo 2021, 17:57, modificato 1 volta in totale.
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udra
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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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Winter ha scritto: sabato 20 marzo 2021, 17:10 I 300 km e la tirata di Ganna l han un po imballato
Per una volta gara anonima
Nessuno scatto sul poggio ne in salita ne in discesa
Al fiandre sarà un altro
Prende il Poggio a metà gruppo, da solo o quasi, con davanti Ganna a blocco.
Quando si riporta in una posizione dignitosa, parte Alaphilippe praticamente.
Poi deve chiudere il buco lasciato lì dal suo allungo, che altrimenti sarebbe diventata uno spazio destinato ad allargarsi una volta che Van Aert si sarebbe accorto della cosa.
Volata disperata, ma inutile.
È una gara troppo lineare per lui, bisogna stare attenti al millimetro in ogni cosa che fai e forza che spendi e in questo è ancora troppo approssimativo così come la squadra è disorganizzata.
Lo han portato davanti troppo presto e chiaramente è stato risucchiato dalla marea che risaliva.
Fosse stato nella posizione buona da inizio Poggio, sarebbe stato un finale diverso secondo me: non avremmo visto un gruppo così folto dietro e giochi tattici.
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udra
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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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E aggiungo anche che dal Berta in poi spesso e volentieri si è trovato davanti a limare sostanzialmente da solo, cosa in cui non è esattamente un fenomeno.
nikybo85
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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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herbie ha scritto: sabato 20 marzo 2021, 17:31
Winter ha scritto: sabato 20 marzo 2021, 17:10 I 300 km e la tirata di Ganna l han un po imballato
Per una volta gara anonima
Nessuno scatto sul poggio ne in salita ne in discesa
Al fiandre sarà un altro
secondo me si è bruciato qualche watt di troppo in autocannibalismo muscolare in quella giornata di grande richiesta energetica, col freddo, alla TIrreno. Per fare una vittoria che cambia poco e nulla nella sua carriera.
Potrebbe pure essere in calo, a questo, punto, oppure necessitare di un po' di tempo per ritrovare i suoi watt.
Oggi ha sempre dato l'impressione di non avere potenza sufficiente. Un corridore che sente la gamba sta agevolmente, e quasi con una specie di piacere, nelle prime posizioni del gruppo. Tipo Ewan sul Poggio.
Potresti aver ragione sul lato scientifico, non né so abbastanza per rispondere a questo. Hai ragione sulla vittoria di Pirro se il primo punto è corretto. Però ragazzi io penso conti anche il modo e quel numero, seppur solo alla Tirreno ce lo ricorderemo più di altre vittorie più importanti di tanti altri ciclisti anonimi.
Il Complottista
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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

Messaggio da leggere da Il Complottista »

Se correndo con poca gamba fa quinto in una corsa ostile per lui ...
Io lo critico a volte perchè pare cercare la magata - fenomenata quando ha la gamba ( pure quando è andato a segno alla Tirreno) ma leggere da alcuni media sul web che è una sorta di Durand Olandese più talentuoso e che non sa perdere perchè corre male mi fa accapponare la pelle .
Stessa gente che critica poi i bilancini , cercassero di capire che corridori vogliono .
nikybo85
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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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E' l'unico che forse avrebbe potuto fare qualcosina in più con maggiore accortezza nei posizionamenti, ma magari non è così facile neanche per i fenomeni, non solo supponenza o distrazione.
IlLince
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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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nikybo85 ha scritto: sabato 20 marzo 2021, 18:20 E' l'unico che forse avrebbe potuto fare qualcosina in più con maggiore accortezza nei posizionamenti, ma magari non è così facile neanche per i fenomeni, non solo supponenza o distrazione.
In realtà lui dice che non c´era spazio per fare la differenza
https://sporza.be/nl/2021/03/20/van-der ... 255380761/
Ma sinceramente anche a me sembrava che avesse le polveri un po' bagnate.
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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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IlLince ha scritto: sabato 20 marzo 2021, 18:33
nikybo85 ha scritto: sabato 20 marzo 2021, 18:20 E' l'unico che forse avrebbe potuto fare qualcosina in più con maggiore accortezza nei posizionamenti, ma magari non è così facile neanche per i fenomeni, non solo supponenza o distrazione.
In realtà lui dice che non c´era spazio per fare la differenza
https://sporza.be/nl/2021/03/20/van-der ... 255380761/
Ma sinceramente anche a me sembrava che avesse le polveri un po' bagnate.
Grazie per aver riportato la sua testimonianza. Sì piccoli particolari forse lo avrebbero visto più avanti sul Poggio, ma ha ragione lui sul fatto non ci fosse spazio ma anche noi a vederlo meno top del solito....alla fine 300km son sempre 300km dai..
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cauz.
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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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IlLince ha scritto: sabato 20 marzo 2021, 18:33
nikybo85 ha scritto: sabato 20 marzo 2021, 18:20 E' l'unico che forse avrebbe potuto fare qualcosina in più con maggiore accortezza nei posizionamenti, ma magari non è così facile neanche per i fenomeni, non solo supponenza o distrazione.
In realtà lui dice che non c´era spazio per fare la differenza
https://sporza.be/nl/2021/03/20/van-der ... 255380761/
Ma sinceramente anche a me sembrava che avesse le polveri un po' bagnate.
e stavolta ha ragione al 100%, con una corsa così veloce e con un poggio fatto a questa andatura non c'era davvero modo di scattare.
l'unica possibilità era cercare di rompere un po' i cambi, impostare un'andatura più a strappi così da mettere in difficoltà velocisti e gregari altrui, ma è una di quelle cose che sono facilissime da dire ma pressoché impossibili da fare.

l'alternativa era fare la magata alla stuyven, solo che la puoi fare se sei stuyven. se sei uno dei dioscuri ti trovi tutti alle calcagna in un batter di ciglia.

mathieu non ha provato nulla sul poggio, verissimo. ma chi ci ha provato ha preso 5 metri e poi è stato riassorbito.
tutto sommato alla fine i favoriti erano tutti lì, solo alaphilippe ha pagato un po' di più (nel senso che è arrivato con gli altri ma non ha avuto la forza di sprintare) ma è stato anche chiaramente quello che più ha speso.

dal punto di vista delle gambe io oggi do una sufficienza a tutti, ma è una sufficienza che sa di S.V. - non c'è stato il modo per scontrarsi.
dal punto di vista della tattica ho qualcosa da ridire su queste squadre, ma rischio di suonare come un disco rotto quindi mi taccio.
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jan80
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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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a preso il Poggio dietro,obbiettivamente pensare che potesse pure scattare sul Poggio mi sembra fantascienza,il suo errore e' stato finire dietro nel Poggio
IlLince
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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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cauz. ha scritto: sabato 20 marzo 2021, 21:28
IlLince ha scritto: sabato 20 marzo 2021, 18:33
nikybo85 ha scritto: sabato 20 marzo 2021, 18:20 E' l'unico che forse avrebbe potuto fare qualcosina in più con maggiore accortezza nei posizionamenti, ma magari non è così facile neanche per i fenomeni, non solo supponenza o distrazione.
In realtà lui dice che non c´era spazio per fare la differenza
https://sporza.be/nl/2021/03/20/van-der ... 255380761/
Ma sinceramente anche a me sembrava che avesse le polveri un po' bagnate.
e stavolta ha ragione al 100%, con una corsa così veloce e con un poggio fatto a questa andatura non c'era davvero modo di scattare.
l'unica possibilità era cercare di rompere un po' i cambi, impostare un'andatura più a strappi così da mettere in difficoltà velocisti e gregari altrui, ma è una di quelle cose che sono facilissime da dire ma pressoché impossibili da fare.

l'alternativa era fare la magata alla stuyven, solo che la puoi fare se sei stuyven. se sei uno dei dioscuri ti trovi tutti alle calcagna in un batter di ciglia.

mathieu non ha provato nulla sul poggio, verissimo. ma chi ci ha provato ha preso 5 metri e poi è stato riassorbito.
tutto sommato alla fine i favoriti erano tutti lì, solo alaphilippe ha pagato un po' di più (nel senso che è arrivato con gli altri ma non ha avuto la forza di sprintare) ma è stato anche chiaramente quello che più ha speso.

dal punto di vista delle gambe io oggi do una sufficienza a tutti, ma è una sufficienza che sa di S.V. - non c'è stato il modo per scontrarsi.
dal punto di vista della tattica ho qualcosa da ridire su queste squadre, ma rischio di suonare come un disco rotto quindi mi taccio.
Sono d´accordo con te che una azione alla Stuyven per lui (e aggiungerei Wout e Julian) era impossibile, gli sarebbero saltati tutti addosso.
Il mio riferimento alle polveri bagnate era per quanto riguarda lo sprint. Normalmente 250 metri li regge benissimo ( ok dopo 300 km può essere un altro discorso), ma oggi in sostanza ha solamente tirato la volata a Wout. Si rifarà in terra Fiamminga.
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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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Mathieu perde soprattutto perché Ganna mette tutti n fila sul Poggio e di fatto depotenzia chi aveva intenzione di scattare, tattica della Ineos quantomeno opinabile soprattutto se indirizzata a favorire Kwiatowsky che in caso di volata con quelli arrivati oggi vince solo se gli altri sbagliano strada. L' unico modo per la Ineos di vincere oggi era far fare a Ganna quello che ha fatto Stuyven, ma è pur vero che senza la sua andatura probabilmente sul Poggio si sarebbe scatenata una bagarre diversa.
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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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IlLince ha scritto: sabato 20 marzo 2021, 18:33
nikybo85 ha scritto: sabato 20 marzo 2021, 18:20 E' l'unico che forse avrebbe potuto fare qualcosina in più con maggiore accortezza nei posizionamenti, ma magari non è così facile neanche per i fenomeni, non solo supponenza o distrazione.
In realtà lui dice che non c´era spazio per fare la differenza
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Ma sinceramente anche a me sembrava che avesse le polveri un po' bagnate.
Io invece avrei voluto vedere l'arrivo a Piazza del Campo per vedere quali polveri foosero bagnate? Le sue o quelle di Ewan :dubbio: :no:
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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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nikybo85 ha scritto: sabato 20 marzo 2021, 18:41
IlLince ha scritto: sabato 20 marzo 2021, 18:33
nikybo85 ha scritto: sabato 20 marzo 2021, 18:20 E' l'unico che forse avrebbe potuto fare qualcosina in più con maggiore accortezza nei posizionamenti, ma magari non è così facile neanche per i fenomeni, non solo supponenza o distrazione.
In realtà lui dice che non c´era spazio per fare la differenza
https://sporza.be/nl/2021/03/20/van-der ... 255380761/
Ma sinceramente anche a me sembrava che avesse le polveri un po' bagnate.
Grazie per aver riportato la sua testimonianza. Sì piccoli particolari forse lo avrebbero visto più avanti sul Poggio, ma ha ragione lui sul fatto non ci fosse spazio ma anche noi a vederlo meno top del solito....alla fine 300km son sempre 300km dai..
Vero che Hegel ci ha insegnato che la quantità ... si trasforma in qualità, ma nel caso specifico ti sembrano più selettivi quei 300 o i 180 circa (non so di preciso, ma non m'importa) della più grande classica del mondo?
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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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cauz. ha scritto: sabato 20 marzo 2021, 21:28 ... quindi mi taccio.
Non credo che tacere abbia il riflessivo, a differenza di chetare, ma posso sbagliare. :) :cincin:
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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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lemond ha scritto: domenica 21 marzo 2021, 9:44
nikybo85 ha scritto: sabato 20 marzo 2021, 18:41
IlLince ha scritto: sabato 20 marzo 2021, 18:33
In realtà lui dice che non c´era spazio per fare la differenza
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Ma sinceramente anche a me sembrava che avesse le polveri un po' bagnate.
Grazie per aver riportato la sua testimonianza. Sì piccoli particolari forse lo avrebbero visto più avanti sul Poggio, ma ha ragione lui sul fatto non ci fosse spazio ma anche noi a vederlo meno top del solito....alla fine 300km son sempre 300km dai..
Vero che Hegel ci ha insegnato che la quantità ... si trasforma in qualità, ma nel caso specifico ti sembrano più selettivi quei 300 o i 180 circa (non so di preciso, ma non m'importa) della più grande classica del mondo?
Selettivi, quei 180, ma questi 300, fatti a tutta, in cui già ai -90 occorreva limare perché il gruppo era allungatissimo, ingolfano il motore.
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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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Come mai non fa la Gand?
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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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Walter_White ha scritto: domenica 21 marzo 2021, 10:31 Come mai non fa la Gand?
Non l'ho capito nemmeno io. Lascerà spazio a Merlier e Philipsen ma :dubbio: :boh:
E a questo punto non ho nemmeno compreso se disputerà Harelbeke
pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

Messaggio da leggere da Walter_White »

pietro ha scritto: domenica 21 marzo 2021, 10:47
Walter_White ha scritto: domenica 21 marzo 2021, 10:31 Come mai non fa la Gand?
Non l'ho capito nemmeno io. Lascerà spazio a Merlier e Philipsen ma :dubbio: :boh:
E a questo punto non ho nemmeno compreso se disputerà Harelbeke
Spero vivamente sia al via
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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

Messaggio da leggere da El Chava »

Continuo a pensare che Van der Poel sia troppo avulso dalla sua stessa squadra, il che rappresenta, specie in contesti come la Sanremo, un limite piuttosto considerevole.

Ieri notavo come tra i big fosse l'unico a non avere copertura sin dall'approccio alla Cipressa, con il solo De Bondt che si è visto davanti per una tirata, tra l'altro abbastanza inutile, nel tratto di Aurelia prima del Poggio. Gli stessi Vermeersch e Sbaragli con un minimo di compattezza di squadra in più sarebbero potuti essere decisivi per piazzarlo più avanti possibile sul Poggio, invece hanno fatto quasi una corsa a sé stante.

Ora capisco il suo spirito anarchico, ma muoversi sistematicamente da isolato dentro un gruppo di oltre 150 unità è davvero un autogol, sia in termini di rischi che di spesa di energie. Non riesco a capire in che misura tutto ciò sia dovuto ad una questione di affiatamento, di attitudine dei singoli o, addirittura, di volontà del diretto interessato. Di certo se fossi un DS della Alpecin cercherei di lavorare molto su questo aspetto, perché la squadra con Mathieu corre molto peggio di quando ad esempio è guidata da solo Merlier.
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marc
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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

Messaggio da leggere da marc »

Walter_White ha scritto: domenica 21 marzo 2021, 10:31 Come mai non fa la Gand?

Anche io spero faccia la Gand, classica ovviamente nelle sue corde. Di Harelbeke mi interessa relativamente essendo una (bella) semiclassica.

Non so nulla di preparazione, ma forse saltare un weekend di gare in ottica Fiandre/Roubaix può avere un senso visto che nel cross in passato saltava l'ultimo weekend di Cdm in vista del Mondiale. Boh

:uhm:
perché per me il ciclismo non è ancora una passione onanistica, ma è un pezzo di cultura popolare e familiare.
pietro
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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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La Gand la salta al 99%, Harelbeke ancora non si sa.
Penso la scelta di saltarla/e sia dovuta ad altri motivi
pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

Messaggio da leggere da nikybo85 »

Butto lì una mia opinione sulla squadra. Dovrebbero provare ad utilizzare meglio Vermersch, è sempre lì, appena dietro i primi, io lo vedrei come una bella carta da giocare d'anticipo...che è poi quello che stavano provando a fare alla Strade bianche..ma in corse più tattiche forse sarebbe ancora più utile.
AndreiTchmil
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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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Buonasera a tutti. Qualora si fosse corsa la Roubaix quest'anno (ma la vedo dura a sto punto) chi avreste visto come favorito numero uno tra Van Aert e Van der Poel? E in generale nel futuro chi credete possa vincerla più facilmente?
pietro
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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

Messaggio da leggere da pietro »

AndreiTchmil ha scritto: martedì 23 marzo 2021, 17:41 Buonasera a tutti. Qualora si fosse corsa la Roubaix quest'anno (ma la vedo dura a sto punto) chi avreste visto come favorito numero uno tra Van Aert e Van der Poel? E in generale nel futuro chi credete possa vincerla più facilmente?
Darei loro pari possibilità, anche se WVA mi sembra che si adatti al 100% alla Roubaix. È proprio la sua corsa
pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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AndreiTchmil ha scritto: martedì 23 marzo 2021, 17:41 Buonasera a tutti. Qualora si fosse corsa la Roubaix quest'anno (ma la vedo dura a sto punto) chi avreste visto come favorito numero uno tra Van Aert e Van der Poel? E in generale nel futuro chi credete possa vincerla più facilmente?
la Roubaix è un ciclocross a tappe di lunga durata, con qualche risvolto strategico dato dai tratti in asfalto. In linea generale vedrei meglio quello che è stato in generale un po' più forte nel cross fin qui, ovvero Van Der Poel. Però ancora non è chiarissimo chi abbia le migliori doti sul fondo molto lungo.
In pista non saprei chi è più tecnico. In generale Van Der Poel non eccelle (eufemismo) quando si tratta di calcolare i possibili scenari di corsa. Alla Roubaix tutto sommato può servire, anche se meno che altrove.
Più in generale io ho la personale sensazione che se Van Der Poel è al 100% non la perde mai, perchè può rimediare anche agli errori, Se invece sono un po' al di sotto entrambi, come alla Sanremo, Van Aert sbaglia di meno ed è favorito.
AndreiTchmil
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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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herbie ha scritto: mercoledì 24 marzo 2021, 1:27
AndreiTchmil ha scritto: martedì 23 marzo 2021, 17:41 Buonasera a tutti. Qualora si fosse corsa la Roubaix quest'anno (ma la vedo dura a sto punto) chi avreste visto come favorito numero uno tra Van Aert e Van der Poel? E in generale nel futuro chi credete possa vincerla più facilmente?


la Roubaix è un ciclocross a tappe di lunga durata, con qualche risvolto strategico dato dai tratti in asfalto. In linea generale vedrei meglio quello che è stato in generale un po' più forte nel cross fin qui, ovvero Van Der Poel. Però ancora non è chiarissimo chi abbia le migliori doti sul fondo molto lungo.
In pista non saprei chi è più tecnico. In generale Van Der Poel non eccelle (eufemismo) quando si tratta di calcolare i possibili scenari di corsa. Alla Roubaix tutto sommato può servire, anche se meno che altrove.
Più in generale io ho la personale sensazione che se Van Der Poel è al 100% non la perde mai, perchè può rimediare anche agli errori, Se invece sono un po' al di sotto entrambi, come alla Sanremo, Van Aert sbaglia di meno ed è favorito.
Bellissima quest'analisi, pensandoci sembra proprio così. Un duello tra VDP e VA entrambi al 90% avrebbe un solo epilogo a favore di VA mentre con entrambi al 100% sarebbe l'opposto.
Il percorso del mondiale di Leuven a chi lo vedi più adatto tra i due?
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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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herbie ha scritto: mercoledì 24 marzo 2021, 1:27
AndreiTchmil ha scritto: martedì 23 marzo 2021, 17:41 Buonasera a tutti. Qualora si fosse corsa la Roubaix quest'anno (ma la vedo dura a sto punto) chi avreste visto come favorito numero uno tra Van Aert e Van der Poel? E in generale nel futuro chi credete possa vincerla più facilmente?
la Roubaix è un ciclocross a tappe di lunga durata, con qualche risvolto strategico dato dai tratti in asfalto. In linea generale vedrei meglio quello che è stato in generale un po' più forte nel cross fin qui, ovvero Van Der Poel. Però ancora non è chiarissimo chi abbia le migliori doti sul fondo molto lungo.
In pista non saprei chi è più tecnico. In generale Van Der Poel non eccelle (eufemismo) quando si tratta di calcolare i possibili scenari di corsa. Alla Roubaix tutto sommato può servire, anche se meno che altrove.
Più in generale io ho la personale sensazione che se Van Der Poel è al 100% non la perde mai, perchè può rimediare anche agli errori, Se invece sono un po' al di sotto entrambi, come alla Sanremo, Van Aert sbaglia di meno ed è favorito.
Be' non è proprio una gara di cross allungata.
Non bisogna rilanciare continuamente, ma piuttosto tenere un'alta andatura dalla Foresta in poi
pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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Approfitto per aprire un'altra riflessione sul tema VDP-Roubaix. Volevo chiedervi, visto che a questo punto pare certo l'annullamento anche quest'anno della Roubaix, non sarebbe un po' tardi per VDP per provare a vincerla a sto punto? Se la corresse il prossimo anno sarebbe la prima volta per lui e avrebbe 27 anni. Non ho mai sentito di nessuno che l'ha vinta al primo o secondo tentativo. Almeno non nel ciclismo moderno. Persino il grande Tommeke l'ha vinta al quarto tentativo. Il migliore é stato Gilbert che l'ha vinta alla terza partecipazione. Arrivare a 27 anni senza esperienza alla Roubaix non sarebbe un bene, rischierebbe di non vincerla mai. Al contrario Van Aert ne ha già corse due. Voi cosa ne pensate?
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Penso che per un fenomeno come Mathieu non sia un grande problema. Ha nel sangue il pavé, non credo abbia nulla da tenere se non la (s)fortuna. In una corsa con gli stessi ciottoli della Roubaix, il GP Denain, ha dominato. Il chilometraggio lo gestisce benissimo. Certo, è un peccato che inizi a correrla a 27 anni, perché avrà meno edizioni da vincere. Ma lo stesso discorso vale anche per WVA
pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Io la penso esattamente come Herbie sulla Roubaix e lui mi ha tolto anche le parole "un cross allungato". Nei tratti in asfalto dove sta la difficoltà nel tenere un passo normalizzato? Se è solo, significa che gli altri non lo hanno seguito e se no si va insieme, provando comunque ad ogni tratto duro (o quasi) la consueta accelerazione. ;) E poi, se va male, sprint al velodromo: primo il Kaiser, secondo Wout e degli altri ... nessuna traccia. :) :cincin:
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pietro ha scritto: mercoledì 24 marzo 2021, 8:59 Penso che per un fenomeno come Mathieu non sia un grande problema. Ha nel sangue il pavé, non credo abbia nulla da tenere se non la (s)fortuna. In una corsa con gli stessi ciottoli della Roubaix, il GP Denain, ha dominato. Il chilometraggio lo gestisce benissimo. Certo, è un peccato che inizi a correrla a 27 anni, perché avrà meno edizioni da vincere. Ma lo stesso discorso vale anche per WVA
Io il GP Denain non l'ho mai seguito ma credevo che i tratti in pavé di tale corsa non fossero nemmeno paragonabili a quelli della Roubaix...
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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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pietro ha scritto: mercoledì 24 marzo 2021, 8:59 Penso che per un fenomeno come Mathieu non sia un grande problema. Ha nel sangue il pavé, non credo abbia nulla da tenere se non la (s)fortuna. In una corsa con gli stessi ciottoli della Roubaix, il GP Denain, ha dominato. Il chilometraggio lo gestisce benissimo. Certo, è un peccato che inizi a correrla a 27 anni, perché avrà meno edizioni da vincere. Ma lo stesso discorso vale anche per WVA
Beh, paragonare il pavè della Roubaix a quello del GP Denain mi sembra una gran boutade. Non mi pare che al GP Denain edizione 2019 ci siano ne la Foresta di Arenberg, ne Mons-en-Pevele, ne in Carrefour de l'Arbre. Gli unici tratti in comune erano quello di Wallers – Hélesmes (classificato 3 stelle alla Roubaix) e Wallers a Haveluy (4 stelle). Un pò poco per poter fare certi paragoni.
Aggiungiamo pure che la concorrenza era di una dozzina di spanne inferiore: al GP Denain Mvdp ha battuto i 'temibili' Sarreau, Dupont e Moschetti. In 5a posizione il grande Emiel Vermeulen :diavoletto:
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Non avendo mai disputato la Roubaix ci dobbiamo accontentare di quello. E con i pochi settori presenti ha disintegrato la concorrenza, nonostante l'andamento di gara fosse favorevole ad una volata di gruppo (e infatti dal secondo in poi...). Mi pare non ci possano essere dubbi sulle qualità di MVDP sul pavé, nonostante le pochissime gare disputate
pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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pietro ha scritto: mercoledì 24 marzo 2021, 9:54 Non avendo mai disputato la Roubaix ci dobbiamo accontentare di quello. E con i pochi settori presenti ha disintegrato la concorrenza, nonostante l'andamento di gara fosse favorevole ad una volata di gruppo (e infatti dal secondo in poi...). Mi pare non ci possano essere dubbi sulle qualità di MVDP sul pavé, nonostante le pochissime gare disputate
Continui a fare un paragone che non sta ne in cielo ne in terra. Denain e Roubaix sono come la Serie C e la Champions League, sia in termini di percorso che di concorrenza. Non bastano 2 settori di pavè in comune su 28 e una manciata di corridori di buon livello per poter estrapolare quel risultato e ribaltarlo sulla Roubaix. E' una cosa che non sta ne in cielo ne in terra ne in un altro luogo. Non avendo disputato una Roubaix, non mi accontento di un Denain qualunque, ma aspetto che la corra sta benedetta Roubaix.

Dopodichè, parlare genericamente di pavè è fuoriviante. Sicuramente MvdP va fortissimo sui muri in pavè delle Fiandre. Ne abbiamo già avuto ampiamente dimostrazione. Ma quel tipò di pavè ha poco a che vedere co quello pianeggiate ma molto più sconnesso della Roubaix. Spesso anche gente che ne sa di ciclismo commette questo enorme errore. Eppure di esempi di corridori che andavano forte da una parte e piano dall'altra ne abbiamo. Uno degli ultimi è Kristoff. Il norvegese al Fiandre va che è una meraviglia, ne ha vinto uno, è arrivato a podio due volte e nelle altre occasioni in cui ha corso, raramente lo abbiamo visto fuori dai 10. Il pavè della Roubaix invece lo digerisce molto meno bene, tant'è che è arrivato una volta 9°, una 10° e negli altri casi lontanissimo.
Poi sicuramente Mathieu diventerà il mattatore della Roubaix e ne vincerà 4 o 5. E' uno scenario assolutamente plausibile visto il fenomeno di cui stiamo parlando. Non è mica Ciccino D'Avane (cit. Magrini). Però, se permetti, qualche piccola riserva sulle prestazioni di MvdP in una corsa che non ha mai disputato è normale averle.
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Io non sono d'accordo.
Penso ci si possa sbilanciare sin da ora sulle possibilità di MVDP alla Roubaix. Se poi bisogna per forza vederlo su quelle pietre allora lo vedremo, ma non lo ritengo necessario. Ha già dimostrato a sufficienza, secondo me
pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Tranchée d'Arenberg ha scritto: mercoledì 24 marzo 2021, 10:47 a)Poi sicuramente Mathieu diventerà il mattatore della Roubaix e ne vincerà 4 o 5. E' uno scenario assolutamente plausibile visto il fenomeno di cui stiamo parlando. Non è mica Ciccino D'Avane (cit. Magrini).
b) Però, se permetti, qualche piccola riserva sulle prestazioni di MvdP in una corsa che non ha mai disputato è normale averle.
La prima che hai scritto. :D :cincin:
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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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pietro ha scritto: mercoledì 24 marzo 2021, 11:27 Io non sono d'accordo.
Penso ci si possa sbilanciare sin da ora sulle possibilità di MVDP alla Roubaix. Se poi bisogna per forza vederlo su quelle pietre allora lo vedremo, ma non lo ritengo necessario. Ha già dimostrato a sufficienza, secondo me
Se la questione è arrivare ad affermare che MvdP è un fuoriclasse, siamo d'accordo. Bastano e avanzano i 4 mondiali e le tantissime gare dominate nel ciclocross, il Fiandre, l'Amstel, il numero fatto alla Tirreno, quello al BinckBank Tour. Nessuna persona ha dubbi su quest'aspetto.

Se però mi dici, come hai fatto qualche post fa, che andrà forte alla Roubaix portando come 'prova' la vittoria al GP di Denain davanti a Marc Sarreau e Timothy Dupont e con due tratti di pavè della Roubaix, io non sono affatto d'accordo. Non è certamente quello il banco di prova da prendere in esame.
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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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Dal mio punto di vista è l'unica prova che si possa avere finché non correrà la Roubaix.
Essendo un fuoriclasse e avendo già vinto tantissime corse, la sola cosa che può temere è il fondo (nel senso delle pietre, non il chilometraggio :hammer:). Ma ha dimostrato in quell'unica corsa di saperlo digerire più che bene (ok, non era il pavé del Carrefour de l'Arbre, ma neanche quello finale pre-velodromo).
Ci sono tantissime doti da possedere per vincere una Parigi-Roubaix e Mathieu sembra averle tutte
pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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herbie ha scritto: mercoledì 24 marzo 2021, 1:27 la Roubaix è un ciclocross a tappe di lunga durata, con qualche risvolto strategico dato dai tratti in asfalto. In linea generale vedrei meglio quello che è stato in generale un po' più forte nel cross fin qui, ovvero Van Der Poel. Però ancora non è chiarissimo chi abbia le migliori doti sul fondo molto lungo.
In pista non saprei chi è più tecnico. In generale Van Der Poel non eccelle (eufemismo) quando si tratta di calcolare i possibili scenari di corsa. Alla Roubaix tutto sommato può servire, anche se meno che altrove.
Più in generale io ho la personale sensazione che se Van Der Poel è al 100% non la perde mai, perchè può rimediare anche agli errori, Se invece sono un po' al di sotto entrambi, come alla Sanremo, Van Aert sbaglia di meno ed è favorito.

io non sono molto d'accordo su questa.

un po' per la dinamica di corsa: nel ciclocross attualmente si corre pressoché sempre fuori soglia, spingendo sempre al 100%, e quando sei al massimo devi dare delle strappate per superare i tratti più ostici. in una corsa lunga come la roubaix hai tanti momenti di "recupero" (virgoletto perché è chiaro che non stiamo parlando di una scampagnata) e questo va incontro a chi magari ha la sparata ma non ha la tenuta dello sforzo massimo sul medio-lungo. non è un caso che i ciclocrossisti spesso abbiano faticato a roubaix, anche gente come nys o boom.

in aggiunta c'è una differenza sostanziale anche nel tipo di terreno che si affronta. nel ciclocross si pedala su sterrato: erba, fango, sabbia... tutti terreni che ti rallentano, ti risucchiano, ti obbligano a far convivere potenza e tecnica. da questo punto di vista MvdP è un maestro assoluto, uno dei massimi interpreti di sempre della disciplina. La Roubaix (ad eccezione delle edizioni umide) si corre sul fondo più duro del mondo: la pietra. La tecnica conta sempre tanto, perché c'è da scegliere traiettorie, evitare le cadute e via andare, ma il versante della potenza pura è preponderante.

detto ciò, Mathieu è un fenomeno assoluto e può vincere più o meno qualsiasi corsa. quindi se uno mi chiedesse se è adatto alla roubaix risponderei sì a occhi chiusi, se mi chiedesse se è il favorito pure perché per me è il favorito in qualsiasi corsa si schiera al via. (ma alla roubaix io i due li metto alla pari, anzi forse leggera preponderanza per WvA a questo giro perché ha l'esperienza dalla sua. L'ho già scritto un paio di anni fa: WvA può tranquillamente diventare un nuovo boonen).
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Con VWA e VDP in gara, il tratto di Arenberg potrebbe tornare ad essere lo spartiacque decisivo della corsa? Alla Sanremo tanti si aspettavano attacchi prima del Poggio e sono rimasti delusi, varrà lo stesso per la Roubaix?
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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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Gabriele 99 ha scritto: mercoledì 24 marzo 2021, 12:28 Con VWA e VDP in gara, il tratto di Arenberg potrebbe tornare ad essere lo spartiacque decisivo della corsa? Alla Sanremo tanti si aspettavano attacchi prima del Poggio e sono rimasti delusi, varrà lo stesso per la Roubaix?
Alla Sanremo lo spazio per fare una qualunque azione prima del Poggio non c'era.
Secondo me provare un attacco ad Arenberg è un rischio da correre. Nemmeno al Fiandre, pur con il Muur ai meno 100, c'è la possibilità di far la differenza così presto
pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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cauz. ha scritto: mercoledì 24 marzo 2021, 12:10
herbie ha scritto: mercoledì 24 marzo 2021, 1:27 la Roubaix è un ciclocross a tappe di lunga durata, con qualche risvolto strategico dato dai tratti in asfalto. In linea generale vedrei meglio quello che è stato in generale un po' più forte nel cross fin qui, ovvero Van Der Poel. Però ancora non è chiarissimo chi abbia le migliori doti sul fondo molto lungo.
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Più in generale io ho la personale sensazione che se Van Der Poel è al 100% non la perde mai, perchè può rimediare anche agli errori, Se invece sono un po' al di sotto entrambi, come alla Sanremo, Van Aert sbaglia di meno ed è favorito.

io non sono molto d'accordo su questa.

un po' per la dinamica di corsa: nel ciclocross attualmente si corre pressoché sempre fuori soglia, spingendo sempre al 100%, e quando sei al massimo devi dare delle strappate per superare i tratti più ostici. in una corsa lunga come la roubaix hai tanti momenti di "recupero" (virgoletto perché è chiaro che non stiamo parlando di una scampagnata) e questo va incontro a chi magari ha la sparata ma non ha la tenuta dello sforzo massimo sul medio-lungo. non è un caso che i ciclocrossisti spesso abbiano faticato a roubaix, anche gente come nys o boom.

in aggiunta c'è una differenza sostanziale anche nel tipo di terreno che si affronta. nel ciclocross si pedala su sterrato: erba, fango, sabbia... tutti terreni che ti rallentano, ti risucchiano, ti obbligano a far convivere potenza e tecnica. da questo punto di vista MvdP è un maestro assoluto, uno dei massimi interpreti di sempre della disciplina. La Roubaix (ad eccezione delle edizioni umide) si corre sul fondo più duro del mondo: la pietra. La tecnica conta sempre tanto, perché c'è da scegliere traiettorie, evitare le cadute e via andare, ma il versante della potenza pura è preponderante.

detto ciò, Mathieu è un fenomeno assoluto e può vincere più o meno qualsiasi corsa. quindi se uno mi chiedesse se è adatto alla roubaix risponderei sì a occhi chiusi, se mi chiedesse se è il favorito pure perché per me è il favorito in qualsiasi corsa si schiera al via. (ma alla roubaix io i due li metto alla pari, anzi forse leggera preponderanza per WvA a questo giro perché ha l'esperienza dalla sua. L'ho già scritto un paio di anni fa: WvA può tranquillamente diventare un nuovo boonen).
Mi inchino alla tua sapienza crossistica, anche se spero che l'ordine di arrivo sia come al Fiandre. :cincin:
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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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AndreiTchmil ha scritto: mercoledì 24 marzo 2021, 7:27
Bellissima quest'analisi, pensandoci sembra proprio così. Un duello tra VDP e VA entrambi al 90% avrebbe un solo epilogo a favore di VA mentre con entrambi al 100% sarebbe l'opposto.
Il percorso del mondiale di Leuven a chi lo vedi più adatto tra i due?
grazie, amico. Mi dispiace, ma non ho ancora visto com'è....di solito però appena riesco a farmi una idea precisa sul percorso del Mondiale di ciclismo, non resisto alla tentazione di scriverla.
Ricordo ad esempio lunghe discussioni su questo forum riguardo al fatto che alcuni tra cui il sottoscritto ritenevano il mondiale di Ponferrada più duro di quello che generalmente veniva reputato, sul percorso di Rio, che invece ritenevo non per soli scalatori, sul percorso di Innsbruck, che invece reputavo molto duro ecc.ecc.....si accendono sempre grandi diatribe sui percorsi delle manifestazioni internazionali di ciclismo su strada, è una cosa che probabilmente attrae gli utenti di questo forum, il litigio riguardo ai percorsi :D :D
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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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cauz. ha scritto: mercoledì 24 marzo 2021, 12:10 WvA può tranquillamente diventare un nuovo boonen
Sono d'accordo, a patto che si disputino le prossime 6-7 Roubaix... :diavoletto:
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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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Tranchée d'Arenberg ha scritto: giovedì 25 marzo 2021, 0:31
cauz. ha scritto: mercoledì 24 marzo 2021, 12:10 WvA può tranquillamente diventare un nuovo boonen
Sono d'accordo, a patto che si disputino le prossime 6-7 Roubaix... :diavoletto:
Effettivamente, Tom a 22 anni era già sul podio, all'età di Wout ne aveva già in cascina una più due Fiandre (e un Mondiale).

Mai come in questo periodo si sono sprecati gli epiteti di "fenomeni" "alieni" "che rescriveranno le classifiche" del ciclismo, e poi, se ci si ferma un po' a pensare, di fenomeni veri che hanno riscritto la storia del ciclismo ce ne sono stati ben 4 negli ultimi vent'anni, a due a due rivali tra loro (Cancellara e Boonen, Contador e Froome) e che da poco hanno appeso la la bici al chiodo o devono ancora appenderla. Bravi Van Aert e Van der Poel, bravi Pogacar e Bernal, però...però non bisogna tornare molto indietro per avere dei riferimenti di veri fenomeni, fenomeni anche nell'ottenere risultati, concreti. E nel citato Boonen per esempio, in quanto palmares, i nostri due Van, di cui ho sentito ripetere la parola "fenomeno" nell'ultimo anno più di quanto io abbia sentito per l'intera carriera per Boonen e Cancellara, sono già in ritardo.
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Re: Mathieu Van Der Poel stradista

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Ma se Van der Poel ha corso 2 Fiandre e 0 Roubaix che paragone vuoi fare a livello di palmares con Boonen e Cancellara?
Sono 2 anni, e questo è il terzo, che pratica attività su strada allo scopo di fare risultati di primo piano e ha vinto Fiandre, Strade Bianche, Amstel, Brabante, Dwars, due campionati nazionali e ha 4 top 10 in 4 diverse classiche monumento.
Per Van Aert vale lo stesso ragionamento con un anno di praticantato in più con la Veranda's Willems.
Nel 2017 uno batteva Gilbert al Giro del Belgio e un anno prima l'altro Tony Martin (!) in un prologo, e si presentavano solo per fare km in vista della stagione di cross.
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