pacho ha scritto:Un paio di questioni riguardanti la costruzione del tuo modello predittivo:
a) la quantificazione di diverse variabili (ad es. condotte di gara particolari and so on)
b) l'aspetto di gran lunga più importante: la valutazione del comportamento umano --->funzione obiettivo dei corridori/squadre. Gli atleti sono individui mossi da una razionalità ottimizzante? se così fosse, le gare sarebbero di una noia mortale e il tutto si risolverebbe tranquillamente con l'ausilio della teoria dei giochi (=a mio modesto avviso, una cagata pazzesca).. Lo stesso discorso vale adottando una prospettiva macro a' la Douglass North (le squadre non sono altro che l'aggregazione dei singoli atleti. Pertanto, la loro razionalità/funzione obiettivo rimane microfondata e quindi sostanzialmente la stessa).
Se stai facendo una cosa seria e vuoi discutere, ci si becca in ptv.
Uhm, sento parlare di cose mai viste nei miei studi. Interessante! Intanto ti dico come ho pensato, per il momento, di pianificare il modello:
Osservazioni: le tappe dei GT (escludendo per il momento le cronometro, per le quali onestamente il discorso della spettacolarità non ha senso).
Variabile spiegata: SPETTACOLARITA'. Tipo ordinale, 3 categorie (scarsa/media/alta). La assegnerei tramite un giudizio soggettivo (e non c'è altra maniera, purtroppo)
Variabili esplicative:
- Lunghezza della tappa (quantitativa)
- Difficoltà (ordinale da 1 a 5, seguendo il disegno offerto dagli organizzatori dei GT)
- Qualità dei corridori presenti (ordinale da 1 a 5. Anche qui temo che il giudizio sarà soggettivo, ma potrei studiare qualche sistema per renderlo oggettivo)
- Collocazione della tappa della corsa (ordinale da 1 a 21)
-Clima (nominale. Ci metterei come condizioni Caldo, Maltempo, Normale)
-Coinvolgimento Emotivo (ordinale da 1 a 5. Misura lo stato di tensione in corsa. Anche qui giudizio soggettivo)
- Numero cadute significative (quantitativa)
- Presenza/Assenza abbuoni (variabile dummy)
- Controllo manifestato da parte della squadra del leader (ordinale da 1 a 5 e soggettiva)
- Altri fattori ai quali pensare, possibilmente organizzabili in variabili dummies (per chi non lo sapesse, sono quelle variabili che hanno solo realizzazioni dicotomiche del tipo si/no, presenza/assenza)
Raccolta dati:
Dai GT degli ultimi 10 anni (vedrò in base ai miei ricordi se tenere o escludere la Vuelta)
Modello:
Come modello ho pensato a un Logit: è un modello di regressione che consente di relazionare variabili esplicative e variabile predetta in termini di probabilità al posto della classica relazione funzionale. In pratica si tratta di misurare di quanto, in termini di probabilità, un cambiamento delle variabili esplicative incrementa/decrementa la spettacolarità della tappa. Ovviamente, a patto che tali variabili risultino significative.
Scopo:
trovare fattori sui quali organizzatori ed altri enti possono incidere per render massima la spettacolarità delle corse a tappe. Il punto debole di questo modello, al momento, è che i fattori umani ai quali tu fai riferimento son considerati quasi nulli. Ma d'altro canto, anche se trovassi relazioni tra spettacolarità e comportamento umano, sarebbe più difficile incidere su di esso, dato che è soggettivo per definizione.
Se la mia intenzione fosse invece "Spiegare quali comportamenti rendono spettacolare una tappa", beh allora studiare il comportamento umano sarebbe di gran lunga più proficuo. Ma mi rendo conto che ho delle conoscenze troppo limitate per fare una cosa del genere. Forse i tuoi studi danno maggiori indicazioni a riguardo
