Erinnerung ha scritto: ↑martedì 25 maggio 2021, 9:16
il_panta ha scritto: ↑martedì 25 maggio 2021, 7:38
Luca90 ha scritto: ↑martedì 25 maggio 2021, 0:25
pure l'accoppiata giro-vuelta non l'hanno fatta molti...
Ma è un puro dato statistico, non c'è nessuna difficoltà aggiuntiva in ottica Vuelta nell'aver corso ad alti livelli il giro, col calendario attuale.
Beh la difficoltà è che correre per la classifica e portare a termine due GT in una stagione non è mai facile.. Sia fisicamente sia mentalmente, anche se sono distanziati come Giro e Vuelta.
Ci vogliono gambe ma anche fortuna, tenuta mentale e fisica (penso ai problemi alla schiena avuti) ecc..
Certo Giro-Tour resta il non plus ultra.
Fossi in Bernal quest'anno (lo dico a malincuore), con i due sloveni mentalizzati totalmente sul Tour, punterei alla Vuelta. Ha tempo e capacità per gestire al meglio la doppietta Giro-Tour nei prossimi anni, se vorrà.
Ho un po' esagerato, ma la gran parte dei corridori che va alla Vuelta per la classifica si divide in due categorie: chi ha fatto il Tour e chi ha fatto il Giro, e molti di questi hanno provato a far classifica. C'è infine una categoria di corridori che non ha fatto né l'uno né l'altro e che probabilmente è favorita, ma raramente sono i fari della corsa: Carthy, Martin e Carapaz lo scorso anno (anno comunque particolare), Pogacar nel 2019, Mas nel 2018, Kelderman nel 2017, nessuno nel 2016, Dumoulin e Chaves nel 2015, e così via fino al clamoroso caso di Horner 2013. Si tratta perlopiù di giovani che si affacciano al mondo dei grandi giri, e in rari casi di corridori di prima fascia (Carapaz mi pare l'unico). Tutti gli altri hanno fatto classifica a Giro o Tour, e sono avvantaggiati quelli che l'hanno fatta al Giro. Il fatto che ci siano riusciti in pochi dipende secondo me dal fatto che vincere un GT è sempre difficile e quindi vincerne due nello stesso anno è statisticamente improbabile, non dal fatto che vincere il primo rende più difficile vincere il secondo. Anzi, io credo che ci sia una correlazione positiva tra buone prestazioni a Giro e a Vuelta: un corridore che fa un bel Giro spesso ha una stagione positiva a tutto tondo ed è più facile che abbia un ottimo rendimento anche quattro mesi dopo alla Vuelta. Esempi di questo sono Yates, che ha fatto i suoi migliori GT nella stagione, Aru che ne ha fatti due ottimi nel 2015, Lopez che ha fatto i suoi migliori GT nel 2018, Zakarin che ha fatto i suoi migliori GT nel 2017, e penso che se ne potrebbero trovare altri. Invece a un buon Giro generalmente corrisponde un Tour sotto le proprie potenzialità, e penso si possa dire lo stesso anche dell'accoppiata Tour-Vuelta, anche se in misura minore. Tornando a Bernal, la decisione logica sarebbe fare la Vuelta, non ci piove, l'ambizione invece porterebbe al Tour, ma questo mio desiderio non tiene conto di due fattori: la schiena e gli equilibri interni Ineos. In Ineos sapranno fare le valutazioni corrette.