Hanno intervistato uno degli organizzatori - non ricordo il nome - della tappa di Cortina, che ha sottolineato l'importanza del ritorno d'immagine


Alcuni punti interessanti:
- Il valore in termini appunto di ritorno di immagine della cronometro del Prosecco dello scorso anno, sempre organizzata da lui, è stato circa di 2,5 - 3 milioni.
- La cronometro costa di più per le località ospitanti, perché ci sono continuamente immagini sia dalla partenza che dall'arrivo, a differenza delle altre tappe ( non ci avevo pensato)
- per le tappe in Veneto, metà costi li mettono i Comuni ospitanti e metà la Regione.
- il giornalista in studio ha detto che ospitare un arrivo costa circa 200mila euro. In realtà pensavo di più, per la Grande partenza con due/tre tappe non si parlava di 2 milioni?
- i costi di una tappa si coprono con i soldi degli sponsor che coinvolge il comitato organizzatore locale. Questo ok, non è una novità. Domanda: ma i Comuni in se stessi di solito mettono soldi oppure no?
- Hanno parlato di un valore del Giro intorno ai 70 milioni (non ho capito però se è una stima del ritorno d'immagine, degli introiti pubblicitari o cos'altro), mentre il Tour ne varrebbe 150.
Sicuramente molti di voi ne sapranno di più.
PS. Mi pare l'anno scorso, admin ha fatto una puntata di SmartCycling tutta sul valore economico del Giro, con due ricercatori che hanno scritto un libro sul tema.