ilgiulio90 ha scritto: ↑venerdì 23 luglio 2021, 11:11
el_condor ha scritto: ↑venerdì 23 luglio 2021, 10:38
matteo9502 ha scritto: ↑venerdì 23 luglio 2021, 0:13
Il Purito Rodriguez dei tempi d'oro è stato il miglior scalatore della storia secondo questo ragionamento
una salita di 1 km non è uno strappetto ,poi come qualunque sportivo onesto sa, nel 2014 Contador ha sbaragliato il campo su salite impegnative alla Tirreno, al Delfinato e alla Vuelta. Al Tour gli è bastato un km a far la differenza. Chiaramente chi dopo 900 metri è entrato in affanno su una salita lunga sarebbe andato alla deriva..
Difficile capirlo per il tifoso cha ha allucinazioni e scambia le sue fantasie per realtà. C'e' un ciclista che è a Tokyo e che domani, se non si ritira, arriverà disperso e ancora oggi c'è chi fantastica pensando a un suo podio.
Questo ha corso il tour come allenamento, beccando venti minuti al colpo nelle tappe dure, si è ritirato per prepararsi mentre gli altri soffrivano il caldo e le pendenze dure: se non arriva nemmeno nei 15 gli conviene andare in vacanza magari in attesa che qualche sprovveduto lo ingaggi per il 2022.
Quindi Viviani che al Campionato Italiano 2018 ha tenuto il ritmo di Pozzovivo su 2 km di salita perchè fino a qualche giorno prima prendeva carrellate di minuti al Giro 2018 sulla grandi salite dallo stesso Pozzovivo?
Ricordo a riguardo un'ottima spiegazione dello sforzo su salite brevi e lunghe fatto da nibali san baronto penso un paio di anni fa, non ricordo in quale thread.
Paragonare i "distacchi" su una salita di 2km (pur dura che sia) a quelli su una di 10/15km è semplicemente una cosa senza senso ciclistico
Che bello sapere che qualcuno se lo ricorda ancora.
Erano le prime pagine del "mio" thread, ovvero Il ciclismo visto con gli occhi di un ciclista, inattivo da quando Marco mi ha arruolato come opinionista.
Tra l'altro vorrei ricordare a el_condor, con massimo rispetto, che leggendo quel thread lo definì uno dei migliori in circolazione. Risintetizzo qua il concetto, esprimendolo anche con una base scientifica più solida: sono sforzi diversi, perché non contano solo i watt, ma anche per quanto tempo riesci a sostenerli (si chiama critical power, ovvero la potenza esprimibile in funzione all'intervallo di tempo).
La differenza tra un velocista puro e un uomo da GT funziona come due parabole in cui quella del velocista è molto più pendente di quella del GTista. Il primo esprime wattaggi molto più alti sul breve termine, ma con l'aumentare della durata viene rapidamente superato dal secondo, che sarà sempre più superiore all'aumentare della durata. Per inciso: ecco perché Van Aert è un mostro. Tornando a noi. Contador e Nibali sono corridori relativamente simili, ma il primo è sicuramente più esplosivo del secondo. Nessuno può dire con certezza se la critical power di Nibali per sforzi uguali o maggiori di mezz'ora fosse superiore o inferiore a quella di Contador in quel Tour. Stando all'ordine d'arrivo di Gerardmer era leggermente inferiore su uno sforzo di 10 minuti, forse anche meno. Applicare su una salita come Hautacam (posta dopo il Tourmalet) la critical power di Gerardmer sarebbe molto semplicemente infondato da un punto di vista scientifico.
Per chi si volesse rileggere la spiegazione con l'aneddoto di Cipollini e Della Santa può ricercarsi il thread da me citato precedentemente. Ricordo bene che pochi giorni dopo, manco a volerlo, Viviani resse Pozzovivo su una rampa al 20% a Boario, proprio come dice ilgiulio90. Ma nessuno ha mai chiesto a Viviani di staccare Pozzovivo sullo Zoncolan.