Stavolta non sono riuscito ad alzarmi. Leggo però di un canovaccio simile agli ottavi: il pubblico contro Djokovic, un inizio non perfetto, poi alza l'asticella e diventa la solita velocissima macchina elastica piglia-tutto che ha anche la curiosa abilità di sparare bombe sulle righe. "E ma il rovescio e l'eleganza di Federer...", meraviglioso, ci mancherebbe, infatti non entro nel giochino de "chi è il migliore!?!", perché dopo aver avuto negli occhi il Federer di 15 anni fa è dura pensare a un'estetica e varietà tanto perfetta quanto completa ed efficace. Ma Nole quando alza il ritmo sembra che giochi a ping pong contro a un tennista: la mette dove vuole al ritmo che vuole, con una capacità non solo atletica, ma anche strategica, straordinaria. C'è poi un colpo unico che Nole gioca spesso e che io fatico a trovare in altri con tale perfezione: la palla corta giocata col dritto. La approccia con la stessa carica con cui fa il dritto lungolinea, per chiuderla e smorzarla negli ultimi 2 cm di colpo in un incrocio loffio e spento. Hai il dubbio se essere 5 metri fuori dal campo verso sinistra o in campo a correre verso rete a destra fino a quando non vedi effettivamente la palla uscire dal piatto delle corde, perché il solo movimento del braccio quasi non basta a percepirla.
Poi sì, è un elastico Dalshim piglia-tutto; ma chi riduce Nole a questo è in malafede.