Su una cosa posso darti ragione, non ti ci dovresti mettere nella discussione.Pino_82 ha scritto: ↑sabato 16 ottobre 2021, 11:10Si ragazzi, ma questo discorso della lunghezza della salita, e lo Stelvio è tra i massimi (da Prato allo Stelvio), vale per voi, non mi ci metto io che un duemila non l'ho mai fatto : mi spiego ; si parte da Merano si fa la gamba fino prato e poi si fanno i più di 25km dello Stelvio, si sentono tutti, perché il ritmo lo perdi dopo sei / sette km e poi vai avanti di fondo.il_panta ha scritto: ↑venerdì 15 ottobre 2021, 21:21Ma una salita non è solo la sua pendenza media. Contano anche la larghezza delle curve, il caldo, la scorrevolezza dell'asfalto. Comunque credevo che gli ultimi km dello Stelvio fossero all'8% a esagerare, probabilmente l'ho sottostimata io.nibali-san baronto ha scritto: ↑venerdì 15 ottobre 2021, 21:05
Il Granon sono 11.5 km al 9%
Gli ultimi 11.5 km dello Stelvio da Prato sono al 8.7%, quindi appena più lievi. Peccato che la strada salga già da 12/13 km.
Mi dispiace ma lo Stelvio per me rimane imbattibile.
EDIT: Sono dati calcolati dai profili di Cyclingcols. Per correttezza riporto il dato di ASO sul Granon: 11.3 km al 9.2%.
I corridori, anche i velocisti, in mezz'ora più dei migliori, fanno anche Castrin e Carlo Magno, e danno tutto sulla salita successiva , come è stato nel 2020, Cancano.
Per questo il Delle Erbe farà più selezione dello Stelvio, il Finestre, il Gavia, il Fedaia, San Marco ; poi valutato tutto lo Stelvio sarà lo sforzo maggiore , ma a chi è abituato a fare 3500km in appena tre settimana, nell'ottica di tutte queste difficoltà, la differenza sulla singola salita la sente sulla pendenza più che sulla lunghezza, e per certi tipi di scalatori, vi è il vantaggio dell'altitudine.
Ora, 0,5% di pendenza in più è molto, nell'ottica di fare distacchi, per chi come i corridori li fanno a tutta.
Una squadra attrezzata bene, può arrivare a controllare un Bales, negli ultimi dieci km intorno l'otto abbondante, se non l'ultima salita.
Qui abbiamo l'ultima, similare per altitudine (diciamo che sopra i 2200 l'altitudine incide), e tredici km con passaggi ripetuti intorno il dieci , km interi, a meno di quaranta km dalla vetta del Galibier (altro similare per altitudine); vi è un km all'undici appena iniziata la salita, non si va mai sotto il nove di un km intero per tutta la salita.
Il tredici è già un massimo che va rispettato (ecco perché mi avvicinavo più al Duran, ma anche Stelvio e Giau hanno il 14% in massima), insomma io quasi 12 km al 9 abbondante non me li auguro mai.
Non salgo mai a Rocca di Papà (ha il 15%in pavé in massima), la Tolfa che ha il dieci in massima la faccio anche due volte la settimana.
A noi il sette per cento medio di una salita di dieci km comincia a mettere a prova il fondo, ad un professionista gli serve l'otto e mezzo almeno.
Dieci km all'8eMezzo li trovo sullo Spandelles, certo non v'è l'altitudine, sul Bales, sul Tourmalet da Luz dopo Bareges, sul Pailheres; e i corridori riescono a mantenersi uniti.
Il nove per cento (medio) comincia ad essere un tu a tu, per dire la stessa pendenza del Finestre (9.2, cinque km più lunga, meno alta), è sempre un salire come si riesce , e vedere all'arrivo dei distacchi stile Zoncolan, anche meglio se giá dal Galibier i corridori saranno a tutta messi alla prova già dieci km prima della vetta, al primo passaggio duro dopo Valloire.
I Lacets e il Telegraphe avrà un po' indurito le gambe (ad un amatore quasi rischierebbero di non fare arrivare in vetta sul Galibier, per intendere la differenza di cilindrata; stile di vita, concentrazione, costanza di allenamento, migliore età possibile etc).
Il Monviso 8 km al nove per cento li ha, è più basso, il punto che gli si arriva sempre in piano (non dopo un passaggio sopra i 2500mt), infatti credo proprio che quattrocento metri più su, quelli che sono quattro km in più dell'impennata da Crissolo, ma soprattutto gli ultimi km sopra i 2000, saranno un supplizio .
E i distacchi si amplieranno, anche più di un Zoncolan da Ovaro, basso con i suoi 1700.
Un duemila in bicicletta non lo hai mai fatto, come non hai mai fatto un mortirolo.
Né un San Marco.
Non sai quello che dici.
Non nominare il Finestre, poi, al cospetto del Granon.
Perché tu guardi i grafici e le altitudini, nient'altro e per te la lunghezza di una salita conta poco (falli 20 km in salita anche solo al 5% medio, poi mi dici), e ti fissi sui 2400 metri del granon, che non è l'everest ma sono 220 metri in più del finestre, non poi così tanti.
Guardi il Granon e il Finestre e pensi che siano uguali, anche per i professionisti iper allenati sul ritmo (che poi chissà cosa intendi per ritmo): se solo avessi mai fatto mezza pedalata su una salita alpina sapresti che gli ultimi 9 del finestre, al 9% medio, sono terribili.
Lo sai che la bicicletta non la riesci a far scorrere sullo sterrato, rispetto all'asfalto?
Lo sai che sullo sterrato, in uscita dai tornanti, non puoi alzarti sui pedali perché ti slitta la ruota posteriore?
No, non lo sai e dai giudizi su salite che hai visto solo in cartolina, il bello è che pretendi pure di avere ragione.