Giro Bio (8-17 giugno 2012)
Giro Bio (8-17 giugno 2012)
Inizia domani il Giro Bio, Giro d'Italia per elite e under 23! 9 tappe con l'arrivo al penultimo giorno sul Gavia
ecco la lista partenti: http://files.photors.net/andrea/partenti_bio.pdf
da segnalare la presenza di una importante selezione USA con Joseph Dombrowski, Lawrence Warabasse e Ian Boswell.
Tra gli italiani Barbin, Formolo, Aru, Rosa, Villella, Zardini, Cecchin, Bongiorno, Pozzo, Boem, Simion, Penasa, Pantò, Pichetta, Miletta, Busato, Benfatto, Facchini, De Ieso e molti altri...insomma il meglio del ciclismo dilettantistico.
ecco la lista partenti: http://files.photors.net/andrea/partenti_bio.pdf
da segnalare la presenza di una importante selezione USA con Joseph Dombrowski, Lawrence Warabasse e Ian Boswell.
Tra gli italiani Barbin, Formolo, Aru, Rosa, Villella, Zardini, Cecchin, Bongiorno, Pozzo, Boem, Simion, Penasa, Pantò, Pichetta, Miletta, Busato, Benfatto, Facchini, De Ieso e molti altri...insomma il meglio del ciclismo dilettantistico.
- danilodiluca87
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Re: Giro Bio (8-17 giugno 2012)
il mio tifoo è tutto per farnese, d'angelo&antenucci, aran....ecc.ecc......anche se Michele Viola ee Mattia Marcelli sono gli unici che conoscoo!!!!!!
ma c'è Umbertone Di Giuseppe.....che è il meglio che possa esisteree
michele violaa lo sentivo spesso vincere volate, però non sò in che categoria.....non penso in questaa

c'è anche Di Luca....ma è il ragazzo teramanoo??????
FORZA RAGAZZII
ma c'è Umbertone Di Giuseppe.....che è il meglio che possa esisteree




michele violaa lo sentivo spesso vincere volate, però non sò in che categoria.....non penso in questaa




c'è anche Di Luca....ma è il ragazzo teramanoo??????
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Il KILLER di Spoltore
- danilodiluca87
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Re: Giro Bio (8-17 giugno 2012)
Michele Viola.....ci sò andaato vicinoo!!!!!!
ma nessunoo ne parla di sto giro bio......aohhhhhhhhhhh dove statee??????
ma nessunoo ne parla di sto giro bio......aohhhhhhhhhhh dove statee??????
Il KILLER di Spoltore
Re: Giro Bio (8-17 giugno 2012)
Tutti espertoni dei neo pro però il Giro Bio e le altre corse under 23 nemmeno le guardano, facile scoprire un giovane quando passa prof; per fortuna c'è DaniloDiLuca87 che segue il ciclismo giovanile e abruzzese.
- Deadnature
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Re: Giro Bio (8-17 giugno 2012)
Io non sono espertone, però credo che la tappa che finisce al Gavia può essere un ottimo trampolino per Fabio Aru. E il chilometraggio a cronometro molto ridotto può andare a suo favore.
http://www.spazidisimpatia.wordpress.com
Spazi di simpatia, nel nome dell'amore che regna nella nostra splendida Terra
Un blog consigliato da Basso, quello giusto.
Aderii alla campagna di garbata moral suasion per cacciare Di Rocco. E infatti...
Spazi di simpatia, nel nome dell'amore che regna nella nostra splendida Terra
Un blog consigliato da Basso, quello giusto.
Aderii alla campagna di garbata moral suasion per cacciare Di Rocco. E infatti...
Re: Giro Bio (8-17 giugno 2012)
C'e' una parte del forum dedicata agli Under 23..magari non ci hai fatto caso (gia' si parlava del Giro Bio prima che aprissi tu questa pagina)Pat McQuaid ha scritto:Tutti espertoni dei neo pro però il Giro Bio e le altre corse under 23 nemmeno le guardano, facile scoprire un giovane quando passa prof; per fortuna c'è DaniloDiLuca87 che segue il ciclismo giovanile e abruzzese.
Se Aru è in forma non ce n'e' per nessuno , al Delfinato ieri sarebbe stato facilmente con i primi
Re: Giro Bio (8-17 giugno 2012)
Winter ha scritto:C'e' una parte del forum dedicata agli Under 23..magari non ci hai fatto caso (gia' si parlava del Giro Bio prima che aprissi tu questa pagina)Pat McQuaid ha scritto:Tutti espertoni dei neo pro però il Giro Bio e le altre corse under 23 nemmeno le guardano, facile scoprire un giovane quando passa prof; per fortuna c'è DaniloDiLuca87 che segue il ciclismo giovanile e abruzzese.
Se Aru è in forma non ce n'e' per nessuno , al Delfinato ieri sarebbe stato facilmente con i primi
facilmente



Re: Giro Bio (8-17 giugno 2012)
si forse ho esagerato..
ma l'anno scorso in salita ha fatto delle cose incredibili
ma l'anno scorso in salita ha fatto delle cose incredibili
- Laura Grazioli
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Re: Giro Bio (8-17 giugno 2012)
Oggi si sale al Terminillo, è il momento degli scalatori.
I miei favoriti sono Manuel Bongiorno e Fabio Aru. Da vedere se Dombrowsky è in Italia per davvero vincerlo questo GiroBio perché deve già inseguire.
I miei favoriti sono Manuel Bongiorno e Fabio Aru. Da vedere se Dombrowsky è in Italia per davvero vincerlo questo GiroBio perché deve già inseguire.
Un uomo comincerà a comportarsi in maniera ragionevole solo quando avrà esaurito ogni altra possibile soluzione
Re: Giro Bio (8-17 giugno 2012)
Ma questa gara va bene qua o nell'altra stanza? Guardando il regolamento è un pateracchio che in Italia starebbe qua, ma per l'Uci dovrebbe stare di là.
- Laura Grazioli
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Re: Giro Bio (8-17 giugno 2012)
Davvero, sono indecisa anche io... però dai teniamola qui per favorire la discussione.
Magari una volta finita la corsa rimetto il 3D nell'altra sezione.
Magari una volta finita la corsa rimetto il 3D nell'altra sezione.
Un uomo comincerà a comportarsi in maniera ragionevole solo quando avrà esaurito ogni altra possibile soluzione
Re: Giro Bio (8-17 giugno 2012)
Qua (da Ciclismo-Online) è spiegato il perchè del dubbio, che ovviamente non riguarda solo l'ordine del forum
ma proprio della Fci.
GiroBio: una categoria che non esiste e troppe squadre non all'altezza
“Il GiroBio è fuorilegge”, non lo diciamo noi o qualche altro sito web a cui patron Brocci sta magari poco simpatico, a dirlo è stato il Presidente Remo Mosole in un’intervista esclusiva a ciclismoweb.net. All’imprenditore trevigiano non è andata giù la presenza al via di numerosi corridori Elite.
Dal punto di vista normativo, Mosole ha ragione. Per l’UCI, a livello internazionale, le categorie sono due: Under 23 ed Elite. I primi devono avere meno di 23 anni, per i secondi non c’è limite d’età. L’anno scorso, nel mese di marzo, l’Unione Ciclistica Internazionale aveva intimato ai due organizzatori che in Italia si ostinavano a limitare il loro Giro a corridori Under 27, di scegliere quale strada percorrere tra le due possibili: Under 23 o Elite senza limiti anagrafici. Il Giro della Valle d’Aosta ha optato per la strada degli Under 23, mentre il GiroBio avrebbe scelto di restare per Elite, il condizionale è dovuto al fatto che nella realtà, nonostante il sollecito dell’UCI è ancora una gara per Under 27, categoria che non esiste, creata appositamente da Brocci per il GiroBio. Non sappiamo quale santo in “paradiso” abbia consentito tutto questo, se sia merito della presenza in un gruppo di lavoro UCI dello stesso Brocci, oppure se si sia merito del Presidente Di Rocco, che è anche vice presidente UCI, oppure se i meriti siano da ricercare altrove. Sappiamo solo che queste sono regole che l’UCI stessa aveva scritto non essere più intenzionata a tollerare. L’aspetto veramente curioso è che anche nel Comunicato della Struttura Tecnica del 16 settembre 2011 si parla di Under23 e non di Under 27.
Detto questo, non ci interessa continuare ad evidenziare che questa sia una regola “ad personam”, ci interessa più che altro andare ad analizzare i risvolti che questa norma potrebbe avere sulla corsa e sul ciclismo italiano.
Il regolamento federale fissa in 28 il numero di squadre partecipanti, indicando che 20 debbano essere italiane e 8 straniere. Le venti italiane dovrebbero essere invitate secondo i seguenti criteri: squadra vincitrice del Giro Bio 2011, le tre squadre meglio posizionate nella Coppa Italia e le prime tredici squadre del ranking federale che tiene conto di tutte le gare, comprese quelle regionali. Solo 3 inviti (di cui uno ad una squadra del sud) sono a disposizione dell’organizzazione. Come è facile comprendere, il potere dell’organizzatore è assai limitato, anche se in questo caso l’organizzazione non ha neppure completato le otto squadre straniere lasciandone al via solamente cinque.
Questo criterio di selezione delle squadre non può garantire la qualità di partecipazione perchè la graduatoria andrebbe stilata tenendo conto solo delle competizioni internazionali (come il GiroBio), e, se possibile, solo di quelle competizioni con un percorso simile a quello del GiroBio.
Purtroppo, l’illogica logica elettorale della Federazione vuole accontentare il maggior numero di squadre senza andare a pensare al bene della corsa e del ciclismo italiano. Sarebbe molto più utile puntare sulle 10 migliori squadre consentendo loro di confrontarsi con i migliori del mondo offrendo anche agli sportivi italiani una vera e propria anteprima di Giro d’Italia professionisti.
Invece, tutte le migliori squadre del mondo sono all’ International Thüringen-Rundfahrt U23 e al GiroBio dobbiamo accontentarci di avere 5 squadre straniere, 7 squadre buone (ottime) italiane e 16 formazioni senza arte né parte, incapaci di confrontarsi con il ciclismo che conta.
Se il GiroBio è l’università del ciclismo dilettantistico, come si fa ad ammettere all’università squadre che non hanno superato le elementari ?
La crescita del ciclismo passa proprio di qui, ma alla Federazione quanto importa della crescita del ciclismo?



GiroBio: una categoria che non esiste e troppe squadre non all'altezza
“Il GiroBio è fuorilegge”, non lo diciamo noi o qualche altro sito web a cui patron Brocci sta magari poco simpatico, a dirlo è stato il Presidente Remo Mosole in un’intervista esclusiva a ciclismoweb.net. All’imprenditore trevigiano non è andata giù la presenza al via di numerosi corridori Elite.
Dal punto di vista normativo, Mosole ha ragione. Per l’UCI, a livello internazionale, le categorie sono due: Under 23 ed Elite. I primi devono avere meno di 23 anni, per i secondi non c’è limite d’età. L’anno scorso, nel mese di marzo, l’Unione Ciclistica Internazionale aveva intimato ai due organizzatori che in Italia si ostinavano a limitare il loro Giro a corridori Under 27, di scegliere quale strada percorrere tra le due possibili: Under 23 o Elite senza limiti anagrafici. Il Giro della Valle d’Aosta ha optato per la strada degli Under 23, mentre il GiroBio avrebbe scelto di restare per Elite, il condizionale è dovuto al fatto che nella realtà, nonostante il sollecito dell’UCI è ancora una gara per Under 27, categoria che non esiste, creata appositamente da Brocci per il GiroBio. Non sappiamo quale santo in “paradiso” abbia consentito tutto questo, se sia merito della presenza in un gruppo di lavoro UCI dello stesso Brocci, oppure se si sia merito del Presidente Di Rocco, che è anche vice presidente UCI, oppure se i meriti siano da ricercare altrove. Sappiamo solo che queste sono regole che l’UCI stessa aveva scritto non essere più intenzionata a tollerare. L’aspetto veramente curioso è che anche nel Comunicato della Struttura Tecnica del 16 settembre 2011 si parla di Under23 e non di Under 27.
Detto questo, non ci interessa continuare ad evidenziare che questa sia una regola “ad personam”, ci interessa più che altro andare ad analizzare i risvolti che questa norma potrebbe avere sulla corsa e sul ciclismo italiano.
Il regolamento federale fissa in 28 il numero di squadre partecipanti, indicando che 20 debbano essere italiane e 8 straniere. Le venti italiane dovrebbero essere invitate secondo i seguenti criteri: squadra vincitrice del Giro Bio 2011, le tre squadre meglio posizionate nella Coppa Italia e le prime tredici squadre del ranking federale che tiene conto di tutte le gare, comprese quelle regionali. Solo 3 inviti (di cui uno ad una squadra del sud) sono a disposizione dell’organizzazione. Come è facile comprendere, il potere dell’organizzatore è assai limitato, anche se in questo caso l’organizzazione non ha neppure completato le otto squadre straniere lasciandone al via solamente cinque.
Questo criterio di selezione delle squadre non può garantire la qualità di partecipazione perchè la graduatoria andrebbe stilata tenendo conto solo delle competizioni internazionali (come il GiroBio), e, se possibile, solo di quelle competizioni con un percorso simile a quello del GiroBio.
Purtroppo, l’illogica logica elettorale della Federazione vuole accontentare il maggior numero di squadre senza andare a pensare al bene della corsa e del ciclismo italiano. Sarebbe molto più utile puntare sulle 10 migliori squadre consentendo loro di confrontarsi con i migliori del mondo offrendo anche agli sportivi italiani una vera e propria anteprima di Giro d’Italia professionisti.
Invece, tutte le migliori squadre del mondo sono all’ International Thüringen-Rundfahrt U23 e al GiroBio dobbiamo accontentarci di avere 5 squadre straniere, 7 squadre buone (ottime) italiane e 16 formazioni senza arte né parte, incapaci di confrontarsi con il ciclismo che conta.
Se il GiroBio è l’università del ciclismo dilettantistico, come si fa ad ammettere all’università squadre che non hanno superato le elementari ?
La crescita del ciclismo passa proprio di qui, ma alla Federazione quanto importa della crescita del ciclismo?
- Laura Grazioli
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Re: Giro Bio (8-17 giugno 2012)
Si si ho già letto il pezzo stamattina sul sito di Matteo.
Però tornando alla corsa direi che è meglio tenerlo qui per ora.
A parte le solite mxxxxxxe FCI anche la corsa ha una sua dignità tecnica. Ricordiamoci che il ciclismo è anche pedalato, grazie a dio.
Però tornando alla corsa direi che è meglio tenerlo qui per ora.
A parte le solite mxxxxxxe FCI anche la corsa ha una sua dignità tecnica. Ricordiamoci che il ciclismo è anche pedalato, grazie a dio.
Un uomo comincerà a comportarsi in maniera ragionevole solo quando avrà esaurito ogni altra possibile soluzione
- Laura Grazioli
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Re: Giro Bio (8-17 giugno 2012)
Nel frattempo Palazzago e USA provano a sganciare i gregari nei primi chilometri con Bazhkou e con Warbasse.
Un uomo comincerà a comportarsi in maniera ragionevole solo quando avrà esaurito ogni altra possibile soluzione
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Re: Giro Bio (8-17 giugno 2012)
Stefano Bertolotti ci regala un'immagine di tempo clemente su al Terminillo


Un uomo comincerà a comportarsi in maniera ragionevole solo quando avrà esaurito ogni altra possibile soluzione
Re: Giro Bio (8-17 giugno 2012)
A 5 km dal traguardo Dombrowsky è solo in testa con 35'' su Aru, Bongiorno e Zakarin. Villella perde 1'55''
Re: Giro Bio (8-17 giugno 2012)
1. Dombrowski
2. Aru a 50''
3. Zakarin a 55''
5- Bongiorno a 1'14''
I 3 favoriti piu' Zakarin che non conoscevo
Ma sara' dura per Aru recuperare sull'americano
2. Aru a 50''
3. Zakarin a 55''
5- Bongiorno a 1'14''
I 3 favoriti piu' Zakarin che non conoscevo
Ma sara' dura per Aru recuperare sull'americano
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Re: Giro Bio (8-17 giugno 2012)
Ragazzi... battere in salita questo è quasi impossibile! Finalmente un vero scalatore americano!
CI PIACEEEE
CI PIACEEEE
Un uomo comincerà a comportarsi in maniera ragionevole solo quando avrà esaurito ogni altra possibile soluzione
Re: Giro Bio (8-17 giugno 2012)
Hampsten era un velocista ?Laura Grazioli ha scritto:... Finalmente un vero scalatore americano...
- Laura Grazioli
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Re: Giro Bio (8-17 giugno 2012)
Scusa è che non avere sto 3D nella sezione giovani mi fa scrivere cose che sembrano adatte a tutte le età.
No mi riferivo al giovane movimento americano: alla fine TJ Van Garderen è un passista scalatore ma non uno scalatore puro.
Anche tutti gli altri giovani vanno meglio sul passo o a crono piuttosto che in salita, questo invece è un vero scalatore.
No mi riferivo al giovane movimento americano: alla fine TJ Van Garderen è un passista scalatore ma non uno scalatore puro.
Anche tutti gli altri giovani vanno meglio sul passo o a crono piuttosto che in salita, questo invece è un vero scalatore.
Un uomo comincerà a comportarsi in maniera ragionevole solo quando avrà esaurito ogni altra possibile soluzione
Re: Giro Bio (8-17 giugno 2012)
Vecchio Hampsten? Ha un anno piu' di me, attenzione a non offendere...Laura Grazioli ha scritto:Scusa è che non avere sto 3D nella sezione giovani mi fa scrivere cose che sembrano adatte a tutte le età.
- Laura Grazioli
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Re: Giro Bio (8-17 giugno 2012)
Ahahahahah vabbè dai... non vecchio... maturo 

Un uomo comincerà a comportarsi in maniera ragionevole solo quando avrà esaurito ogni altra possibile soluzione
Re: Giro Bio (8-17 giugno 2012)
Al gpm Aru aveva 30 '', gli altri 20'' li ha persi in discesa - pianura
Vediamo se sapra' reagire.
Vediamo se sapra' reagire.
- Laura Grazioli
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Re: Giro Bio (8-17 giugno 2012)
Direttamente dall'arrivo mi confermano che Dombrowsky è anche la nuova maglia Rosa
Un uomo comincerà a comportarsi in maniera ragionevole solo quando avrà esaurito ogni altra possibile soluzione
Re: Giro Bio (8-17 giugno 2012)
Mi auguro che continuino così, con questi distacchi sino al Gaviolo. Eppoi lì, spade e coltelli!Laura Grazioli ha scritto:Direttamente dall'arrivo mi confermano che Dombrowsky è anche la nuova maglia Rosa
Chissà se lo spettacolo continuerà nei prossimi anni. Ci vogliono veri lupi per scannare il gregge.
Ps. eccetto un lupo abruzzese, cattivo e rincoglionito.

Re: Giro Bio (8-17 giugno 2012)
E' vero, come è sbagliato l'articolo quando dice che le migliori squadre al mondo sono al Giro di Turingia U23 visto che sono presenti i migliori italiani ed una nazionale USA che è il meglio che può presentare quella nazione (stando anche alle tue parole). Il problema è che le solite mxxxxxxe FCI rischiano in futuro di far saltare la gara se all'UCI gli girerà e la FCI e Brocci non possono dire niente perché sono completamente nel torto; ecco com'è inserito il GiroBio nell'Europe Tour 2012 (e non è mai stato modificato):Laura Grazioli ha scritto:A parte le solite mxxxxxxe FCI anche la corsa ha una sua dignità tecnica. Ricordiamoci che il ciclismo è anche pedalato, grazie a dio.
From To Event Ctry Class
08.06.2012 17.06.2012 Giro Ciclistico d'Italia ITA 2.2
Il Giro Ciclistico d'Italia (detto anche GiroBio) è inserito nel calendario internazionale dell'UCI e perciò deve sottostare alle sue regole anche per quanto riguarda la partecipazione; in questo caso le regole sono chiare: max 200 partecipanti (nessun limite al numero delle squadre) con un minimo di 4 ed un massimo di 10 componenti per squadra (a discrezione dell'organizzatore), per le gare di cat. 2 (a discrezione dell'organizzatore) partecipazione possibile alle professional di quel paese (Acqua&Sapone, Androni e Colnago-CSF per esempio), squadre continental, squadre regionali e di club (dilettanti) del paese dove si disputa la gara, squadre Nazionali e obbligo di invito alle tre migliori squadre continental europee che risultano dal ranking fittizio europeo. In questo caso se alla Christina Watches di Schumacher e Rasmussen, l'Endura Racing di JTL e la Salcano-Arnavutkoy di Ivan Stevic gli giravano di partecipare l'organizzazione aveva l'obbligo di iscriverli alla faccia del tetto delle 28 squadre, dei criteri di qualificazione, degli 8 inviti e compagnia cantante.
Poi sul fatto che la partecipazione al Giro di Turingia U23 sia complessivamente migliore, che il GiroBio sia in concomitanza, che alla gara a tappe tedesca, che è una delle competizioni più qualificate della categoria, non ci sia la nazionale italiana (visto che nessun'altra formazione di U23 potrebbe partecipare) penso che ci sia da discutere parecchio e non solamente in questo topic.
Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, primo medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, primo medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
- Laura Grazioli
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Re: Giro Bio (8-17 giugno 2012)
Ecco la foto della vittoria di Dombrowski

Per Slegar: io non penso che il livello del Turingia sia migliore di quella del GiroBio (non l'ho mai detto), seguo con attenzione entrambe le gare perché ho una passione per il ciclismo under23 internazionale. Ho fatto quella puntualizzazione perché vorrei che il 3D del GiroBio venisse anche ricordato per il ciclismo. Io so quanto sono gravi le minchxxxe della FCI però non dimentichiamoci che esiste anche il ciclismo pedalato, quello che dobbiamo difendere a tutti i costi.

Per Slegar: io non penso che il livello del Turingia sia migliore di quella del GiroBio (non l'ho mai detto), seguo con attenzione entrambe le gare perché ho una passione per il ciclismo under23 internazionale. Ho fatto quella puntualizzazione perché vorrei che il 3D del GiroBio venisse anche ricordato per il ciclismo. Io so quanto sono gravi le minchxxxe della FCI però non dimentichiamoci che esiste anche il ciclismo pedalato, quello che dobbiamo difendere a tutti i costi.
Un uomo comincerà a comportarsi in maniera ragionevole solo quando avrà esaurito ogni altra possibile soluzione
Re: Giro Bio (8-17 giugno 2012)
il fatto di scriverlo ovunque è una strategia per agevolare l'indicizzazione di google?alfiso ha scritto:Mi auguro che continuino così, con questi distacchi sino al Gaviolo. Eppoi lì, spade e coltelli!Laura Grazioli ha scritto:Direttamente dall'arrivo mi confermano che Dombrowsky è anche la nuova maglia Rosa
Chissà se lo spettacolo continuerà nei prossimi anni. Ci vogliono veri lupi per scannare il gregge.
Ps. eccetto un lupo abruzzese, cattivo e rincoglionito.
i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
Re: Giro Bio (8-17 giugno 2012)
In verità ci sono due post odierni e basta, oltre al pezzo di Marco.Strong ha scritto:il fatto di scriverlo ovunque è una strategia per agevolare l'indicizzazione di google?
Debbo dire che io lo vedo più come un coccodrillo il dittarocco. In fondo vedere in lui un lupo finisce per essere un complimento. Bellissimo poi il lupo soggetto del pezzo di Marco.
Perchè il lupo citato oggi due volte? Perchè avevo visto un video con il quale avrei voluto scherzare amabilmente con Marco, un video bellissimo girato in un inimmaginabile luogo della natura ancora incontaminata italiana:
UN VIDEO BELLISSIMO. Con tanto rispetto per il lupo (ma solo per quello particolare). Colonna sonora emozionante e stra-azzeccata.
Molto bio.
Ps. Strong, maestro di tormentoni, gridi "al lupo" al secondo post inviato? Spero che adesso non ti metta a trollare per il dittarocco abruzzese.
E' una battaglia più persa della NetApp (o Argos Oil al Tour).
Ultima modifica di alfiso il lunedì 11 giugno 2012, 22:28, modificato 2 volte in totale.
Re: Giro Bio (8-17 giugno 2012)
alfiso ha scritto: Ps. Strong, maestro di tormentoni, gridi "al lupo" al secondo post inviato? Spero che adesso non ti metta a trollare per il dittarocco abruzzese.
E' una battaglia più persa della NetApp (o Argos Oil al Tour).
guarda che ero serio...da uno come te me lo sarei aspettato

i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
Re: Giro Bio (8-17 giugno 2012)
Quelle erano le reali e basiche motivazioni dei miei post. Non so che dirti di più. Chiudo l'OT (sorry GiroBio).
Re: Giro Bio (8-17 giugno 2012)
Non preoccuparti che non me lo dimentico, anzi per fortuna che esiste il ciclismo pedalato altrimenti il GiroBio avrebbe chiuso da un pezzo; parafrasando gli sport da stadio si può dire che la presenza di Aru e Dombrowski valgano da soli il prezzo del biglietto. Con il 2012 per la terza volta la gara passa dalle mie parti e ti posso assicurare (tanto lo sai già) che il GiroBio è una gran bella cosa per ciclismo mondiale e gli albi d'oro delle ultime edizioni (mettiamoci pure anche quello di quest'anno) sono li a dimostrarlo. Quello che mi rompe le scatole è non vedere alla partenza ciclisti come Hofland, van Baarle, Stigmiller, Dennis, McCarthy, Guérin, Le Bon, Arndt, Kamyshev e altri U23 presenti in Turingia.Laura Grazioli ha scritto:Per Slegar: io non penso che il livello del Turingia sia migliore di quella del GiroBio (non l'ho mai detto), seguo con attenzione entrambe le gare perché ho una passione per il ciclismo under23 internazionale. Ho fatto quella puntualizzazione perché vorrei che il 3D del GiroBio venisse anche ricordato per il ciclismo. Io so quanto sono gravi le minchxxxe della FCI però non dimentichiamoci che esiste anche il ciclismo pedalato, quello che dobbiamo difendere a tutti i costi.
Per come la vedo io penso che le minchxxxe della FCI sono molto più gravi di come le percepisci. Secondo me il GiroBio ha delle potenzialità enormi e gli elite senza contratto sono una palla al piede che rischiano di castrare gli sviluppi futuri della corsa. Il GiroBio, correggimi se sbaglio, è potenzialmente l'unica corsa per U23 che copre l'arco temporale di due fine settimana e, come ho scritto prima, chi riesce ad emergere si ritrova con la patente di probabile campione.
Non ci vorrebbe molto per trovare un accordo tra gli organizzatori; il GiroBio potrebbe anticipare di una settimana (sfruttando anche a livello mediatico il traino del Giro d'Italia) mentre il Giro di Turingia posticipare di una settimana. Si offrirebbe agli U23 una vetrina a livello internazionale di livello assoluto e tutte e due le manifestazioni ne trarrebbero giovamento (diciamo che 1+1=3).
Pensaci: con le sue caratteristiche il GiroBio potrebbe diventare per gli U23 l'equivalente del Tour de France per i professionisti.
Continuiamo goderci la corsa.
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Re: Giro Bio (8-17 giugno 2012)
Si l'idea di spostare le date non sarebbe male.
Detto questo penso che la FCI (e con questo intendo soprattutto le squadre dilettanti) vogliano supertutelarsi, la presenza, per esempio della Rabo CT, della Jayco, della Thuringen Energie, della Davo, della Pomme rischierebbe di oscurare le squadre italiane. Non dico che è giusto, dico che secondo me questa cosa c'è: al GiroBio sono alla partenza squadre che non hanno la capacità tecnica per sopportare una competizione così dura, però (anche per potere di voto, non dimentichiamocelo) partecipano lasciando a casa la Jayco di Calvin Watson e la Rabobank CT di Dylan Van Baarle.
Aggiungiamo che il GiroBio non è l'unica manifestazione ad occupare 2 weekend, esiste anche il Tour de l'Avenir che però essendo a nazionali è un po' diverso.
Forse l'unica soluzione è quella che dici tu, che diventi una manifestazione riservata ad Under23.
Detto questo penso che la FCI (e con questo intendo soprattutto le squadre dilettanti) vogliano supertutelarsi, la presenza, per esempio della Rabo CT, della Jayco, della Thuringen Energie, della Davo, della Pomme rischierebbe di oscurare le squadre italiane. Non dico che è giusto, dico che secondo me questa cosa c'è: al GiroBio sono alla partenza squadre che non hanno la capacità tecnica per sopportare una competizione così dura, però (anche per potere di voto, non dimentichiamocelo) partecipano lasciando a casa la Jayco di Calvin Watson e la Rabobank CT di Dylan Van Baarle.
Aggiungiamo che il GiroBio non è l'unica manifestazione ad occupare 2 weekend, esiste anche il Tour de l'Avenir che però essendo a nazionali è un po' diverso.
Forse l'unica soluzione è quella che dici tu, che diventi una manifestazione riservata ad Under23.
Un uomo comincerà a comportarsi in maniera ragionevole solo quando avrà esaurito ogni altra possibile soluzione
Re: Giro Bio (8-17 giugno 2012)
E' ovvio che la crescita del GiroBio passi attraverso l'esclusiva partecipazione della categoria U23; negli ultimi anni, compreso il 2012, i protagonisti della gara provengono quasi tutti da quella fascia d'età.
Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, primo medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, primo medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
Re: Giro Bio (8-17 giugno 2012)
Non posso non quotare il post di Slegar. Peraltro le osservazioni sulla "ibrida ed ambigua classificazione", come avete ben detto, non inficiano affatto il valore ed i risultati sportivi, comunque bollati ampiamente dagli "under 23".
Perchè il GiroBio del "sodale mondiale" del dittarocco federale è aperto a questa formula ibrida?
Perchè in questo modo vengono accontentati molti amici dello stesso, particolarmente necessari in questo momento in cui al vertice politico viene a mancare la sabbia sotto ai piedi. Il motivo è semplice. In questo bacino vi sono molte delle società che gestiscono i benedetti tre, quattro voti, molto importanti nella conta finale dell'assemblea. Triste che i valori di un evento sportivo così importante siano inquinati da esigenza di così bassa bottega.
Come avevamo scritto in altro 3d questo è uno di quegli esempi che dimostrano tristemente come la politica (sportiva) possano bloccare la naturale, logica evoluzione di uno sport. Ma in un Paese dove un iperattivo procuratore federale vuole comprare il marchio glorioso del Giro del Lazio per abbinarlo ad una Granfondo di sua "proprietà organizzativa" ci può stare proprio tutto.
Tornando alla gara, va detto che il Turingia ha pure la concorrenza di una prova tedesca di due giorni in Baviera. A dimostrazione che di mancanza di razionalità noi italiani abbondiamo, ma pure che il mondo è paese.
Perchè il GiroBio del "sodale mondiale" del dittarocco federale è aperto a questa formula ibrida?
Perchè in questo modo vengono accontentati molti amici dello stesso, particolarmente necessari in questo momento in cui al vertice politico viene a mancare la sabbia sotto ai piedi. Il motivo è semplice. In questo bacino vi sono molte delle società che gestiscono i benedetti tre, quattro voti, molto importanti nella conta finale dell'assemblea. Triste che i valori di un evento sportivo così importante siano inquinati da esigenza di così bassa bottega.
Come avevamo scritto in altro 3d questo è uno di quegli esempi che dimostrano tristemente come la politica (sportiva) possano bloccare la naturale, logica evoluzione di uno sport. Ma in un Paese dove un iperattivo procuratore federale vuole comprare il marchio glorioso del Giro del Lazio per abbinarlo ad una Granfondo di sua "proprietà organizzativa" ci può stare proprio tutto.
Tornando alla gara, va detto che il Turingia ha pure la concorrenza di una prova tedesca di due giorni in Baviera. A dimostrazione che di mancanza di razionalità noi italiani abbondiamo, ma pure che il mondo è paese.
- Laura Grazioli
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Re: Giro Bio (8-17 giugno 2012)
Nel frattempo il gruppo non ne vuol sapere di far partire la fuga, sono al km 95 e tra circa 15 km inizieranno le Strade Bianche.
Media intorno ai 43 km orari.
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Un uomo comincerà a comportarsi in maniera ragionevole solo quando avrà esaurito ogni altra possibile soluzione
- Laura Grazioli
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Re: Giro Bio (8-17 giugno 2012)
Ilnur Zakarin vince la tappa delle strade bianche e prende anche la Maglia Rosa.
Dombrowski è stato anche vittima di una foratura, così come Manuel Bongiorno.
I distacchi dati dal russo sono impressionanti, sarà veramente difficile ora togliergli la maglia a meno di risultati clamorosi sul Gavia ma Zakarin è anche un ottimo sclatore, il terzo posto al Giro della Valle d'Aosta dell'anno scorso è lì a dimostrarlo.
Non nego che sono molto delusa.
Dombrowski è stato anche vittima di una foratura, così come Manuel Bongiorno.
I distacchi dati dal russo sono impressionanti, sarà veramente difficile ora togliergli la maglia a meno di risultati clamorosi sul Gavia ma Zakarin è anche un ottimo sclatore, il terzo posto al Giro della Valle d'Aosta dell'anno scorso è lì a dimostrarlo.
Non nego che sono molto delusa.
Un uomo comincerà a comportarsi in maniera ragionevole solo quando avrà esaurito ogni altra possibile soluzione
Re: Giro Bio (8-17 giugno 2012)
Zakarin non e' under 23. Neanche l'anno scorso all'Aosta lo era.Laura Grazioli ha scritto:Ilnur Zakarin vince la tappa delle strade bianche e prende anche la Maglia Rosa.
Dombrowski è stato anche vittima di una foratura, così come Manuel Bongiorno.
I distacchi dati dal russo sono impressionanti, sarà veramente difficile ora togliergli la maglia a meno di risultati clamorosi sul Gavia ma Zakarin è anche un ottimo sclatore, il terzo posto al Giro della Valle d'Aosta dell'anno scorso è lì a dimostrarlo.
Non nego che sono molto delusa.
Re: Giro Bio (8-17 giugno 2012)
Pensavo fosse un '88, invece e nato il 15/09/1989 .alfiso ha scritto:Zakarin è un under 23. Ti sbagli
Dunque l'anno scorso all'Aosta era under 23, ora no. Beh, non cambia tanto in effetti.
Re: Giro Bio (8-17 giugno 2012)
Questo sterrato ha rotto le p...e!!! Se vogliono percorsi sterrati allora che vadano a organizzare le gare in mtb, qui si parla di ciclismo su strada e nel 2012 penso ci siano abbastanza strade asfaltate per fare una corsa, è una vergogna, i corridori vengono trattati come degli attori di un teatro e non si pensa mai che una foratura potrebbe risultare decisiva e vanificare mesi e mesi di sacrifici per vincere una gara a tappe come il Giro Bio.
- eliacodogno
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Re: Giro Bio (8-17 giugno 2012)
Scusami, si fora solo sugli sterrati, che a volte (parlo dell'unico che ho visto dal vivo, ovvero quello del Finestre) sono più lisci di tanti asfalti? Di che parliamo?Pat McQuaid ha scritto:non si pensa mai che una foratura potrebbe risultare decisiva e vanificare mesi e mesi di sacrifici per vincere una gara a tappe come il Giro Bio.
Giovedì a Radiocorsa vedrò (spero) sto sterrato e mi farò un'idea, nel caso sia scandalosamente pericoloso come dici, non avrò difficoltà a tornare sull'argomento e a darti ragione, ma in generale una tappa che presenta tratti sterrati può starci...
Se il tuo modo di lavorare è questo qui, compragli un casco a Sgarbozza e fallo fare a lui il Giro, perché io non lo faccio più (P.S.)
'Idea del Forum' per me non vuol dire assolutamente niente. (H.F.)
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Re: Giro Bio (8-17 giugno 2012)
Al Giro d'Italia va bene così, anche perchè l'assistenza era perfetta. Lo spettacolo ci guadagna ed il Giro di quest'anno senza la tappa di Porto Sant'Elpidio sarebbe stato avvincente come la tribuna politica.Pat McQuaid ha scritto:Questo sterrato ha rotto le p...e!!! Se vogliono percorsi sterrati allora che vadano a organizzare le gare in mtb, qui si parla di ciclismo su strada e nel 2012 penso ci siano abbastanza strade asfaltate per fare una corsa, è una vergogna, i corridori vengono trattati come degli attori di un teatro e non si pensa mai che una foratura potrebbe risultare decisiva e vanificare mesi e mesi di sacrifici per vincere una gara a tappe come il Giro Bio.
Viene invece il dubbio che qua al GiroBio Presto abbiano fatto il cambio troppo tardi.
Re: Giro Bio (8-17 giugno 2012)
Non può starci! Tu hai mai preparato una corsa a tappe? Beh io ti dico, buttare secondi o minuti per una foratura in un tratto di sterrato è veramente una cosa inaccettabile, da queste tappe si capisce che i corridori sono l'ultima ruota del carro nonostante siano i veri protagonisti del ciclismo!eliacodogno ha scritto:Scusami, si fora solo sugli sterrati, che a volte (parlo dell'unico che ho visto dal vivo, ovvero quello del Finestre) sono più lisci di tanti asfalti? Di che parliamo?Pat McQuaid ha scritto:non si pensa mai che una foratura potrebbe risultare decisiva e vanificare mesi e mesi di sacrifici per vincere una gara a tappe come il Giro Bio.
Giovedì a Radiocorsa vedrò (spero) sto sterrato e mi farò un'idea, nel caso sia scandalosamente pericoloso come dici, non avrò difficoltà a tornare sull'argomento e a darti ragione, ma in generale una tappa che presenta tratti sterrati può starci...
Lo sterrato ci sta solo ed esclusivamente in gare di 1 giorno come la Monte Paschi Eroica, ma in una gara con classifica generale a tempi non dovrebbe nemmeno essere permesso lo sterrato, altrimenti l'anno prossimo Brocci può organizzare la gara di mountain bike nelle colline toscane se vuole!
Lo sterrato potrà essere stato quanto liscio vuoi, quanto tenuto bene vuoi, ma la probabilità di foratura aumenta in modo esponenziale tra asfalto e sterrato, qui non si parla di pericolosità.
La componente pericolo la si può controllare con prudenza o tirando i freni, la componete sfortuna con una foratura non si può controllare in nessun modo, e mi stupisco che questi organizzatori si ostinino con gli sterrati a una corsa cosi importante.
Ah poi se non bastasse, ricordatevi che molti di questi corridori sono in cerca di un contratto da professionista, e arrivare anche quarto anzichè terzo per pochi secondi potrebbe pregiudicare la visibilità e di conseguenza il loro futuro ciclistico...meditate
Re: Giro Bio (8-17 giugno 2012)
Quale sarà la prossima frontiera del ciclismo? Correre con i tubolari intorno alla schiena?
Non mi sembra che negli altri sport si sia tutta questa smania di tornare alle origini, anche perchè non vedo la necessità di tornare agli sterrati 70 anni dopo...per che motivo? Spettacolo? Ma allora ditelo che conta solo lo spettacolo e i corridori non valgono più nulla, stiamo diventando come il calcio conta solo lo spettacolo.
Qua stiamo tornando indietro anzichè andare avanti e progredire.
Non mi sembra che negli altri sport si sia tutta questa smania di tornare alle origini, anche perchè non vedo la necessità di tornare agli sterrati 70 anni dopo...per che motivo? Spettacolo? Ma allora ditelo che conta solo lo spettacolo e i corridori non valgono più nulla, stiamo diventando come il calcio conta solo lo spettacolo.
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- eliacodogno
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Re: Giro Bio (8-17 giugno 2012)
No, mai fatto ciclismo agonistico, quindi mi fido del tuo parere; il mio era basato su quanto visto sugli sterrati del Giro (a confronto ha fatto molti più danni, quando proposto, il pavè al Tour...), mentre per quanto riguarda sta gara vedrò (spero) qualche immagine nei prossimi giorniPat McQuaid ha scritto:Non può starci! Tu hai mai preparato una corsa a tappe?
Se il tuo modo di lavorare è questo qui, compragli un casco a Sgarbozza e fallo fare a lui il Giro, perché io non lo faccio più (P.S.)
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Re: Giro Bio (8-17 giugno 2012)
@PMQ
Il tuo ragionamento per quanto riguarda una gara under 23 (mi sforzo) può essere corretto. In effetti essendo la gara più breve del Giro, il peso della tappa di strade bianche è davvero notevole. E' una opinione ragionevole in effetti.
Riguardo al grande Giro, però ribadisco che la tappa antica ci sta. Dà un tocco in più, come la tappa in pavè al Tour. Poi è vero che qualcuno smadorna, perchè aumenta l'aleatorietà ma una gara pro è anche, piaccia o non piaccia, uno spettacolo, e come tale va accettato.
Il tuo ragionamento per quanto riguarda una gara under 23 (mi sforzo) può essere corretto. In effetti essendo la gara più breve del Giro, il peso della tappa di strade bianche è davvero notevole. E' una opinione ragionevole in effetti.
Riguardo al grande Giro, però ribadisco che la tappa antica ci sta. Dà un tocco in più, come la tappa in pavè al Tour. Poi è vero che qualcuno smadorna, perchè aumenta l'aleatorietà ma una gara pro è anche, piaccia o non piaccia, uno spettacolo, e come tale va accettato.
Re: Giro Bio (8-17 giugno 2012)
Uno degli esclusi dal Giro per fuori tempo massimo di oggi ha scritto su FB:
''Essere mandati a casa dal giro per 9 secondi dopo aver fatto 5 km di strade bianche con la ruota bucata e aver aspettato l'ammiraglia 5 min perché non c'era nemmeno il cambio ruote nè nulla girano altamente le palle....''
''Essere mandati a casa dal giro per 9 secondi dopo aver fatto 5 km di strade bianche con la ruota bucata e aver aspettato l'ammiraglia 5 min perché non c'era nemmeno il cambio ruote nè nulla girano altamente le palle....''
Re: Giro Bio (8-17 giugno 2012)
Team Idea su Facebook:
''Oggi 48 atleti fuori tempo massimo.....domanda: era necessario fare una tappa così? Ci sono team che domani partono con 1 atleta ed altri che hanno ritirato l'ammiraglia......che bella cosa....purtroppo noi per pochi secondi finiscono fuori tempo massimo 2 atleti Corna vittima di foratura e Alberio di caduta''
''Oggi 48 atleti fuori tempo massimo.....domanda: era necessario fare una tappa così? Ci sono team che domani partono con 1 atleta ed altri che hanno ritirato l'ammiraglia......che bella cosa....purtroppo noi per pochi secondi finiscono fuori tempo massimo 2 atleti Corna vittima di foratura e Alberio di caduta''