A chi ?
Ai ciclisti ?
Siccome non riesci a menare Putin allora meni Malucelli ?
Sei da studiare.
A chi ?
Per me da studiare è la gente che mentre c'è una guerra pensa a Malucelli
Totalmente d'accordo... i ciclisti vanno dove offrono loro un contratto, non si aspettavano una guerra, prima della guerra come diritti umani UAE o Bahrain non erano meglio della Russia di Putin della Gazprom. La stessa uci non si fa problemi in accettare gare in Arabia Saudita, che non solo maltratta ogni diritto umano, ma bombarda lo Yemen.
Se c'è una guerra si sospende tutto lo sport, non si appiedano i primi quattro che ti capitano davanti.
Sei troppo razionale.torcia86 ha scritto: ↑mercoledì 2 marzo 2022, 15:31Ma il paradosso della porcheria fatta dall’UCI è che vlasov può correre mentre Rivera o malucelli no (detto che per me basterebbe bandire l’uso dello sponsor e far lavorare chi con questa situazione non c’entra niente)M*A*S*H ha scritto: ↑mercoledì 2 marzo 2022, 15:05concordo al 100%Ciclista54 ha scritto: ↑martedì 1 marzo 2022, 16:43 È assurdo che nella situazione attuale con la Russia in guerra sul territorio Ucraino nel ciclismo continui a esistere un team come la Gazprom emanazione diretta della federazione russa e gestita da un oligarca putiniano, è una provocazione e la partecipazione alle corse oltre che indegno potrebbe portare a gravi reazioni da parte del pubblico se vedesse passare atleti con la maglia Gazprom rusvelo
fuori dai co... tutti i russi finchè sono in ucraina.
Mi pare che De Luca abbia riportato un'informazione del genere in cronaca.
Se ho ben capito l'UCI è allo studio di una soluzione ponte, ovvero riaffiliare altrove le squadre e farle correre con altra bandiera (e maglia). Non sarebbe una cattiva idea.nino58 ha scritto: ↑mercoledì 2 marzo 2022, 16:25Sei troppo razionale.
Se non fai il loro copia-incolla ti bollano come amico di Putin.
Il pregiudizio è una malattia difficilmente curabile.
eh ma devono pure cambiare nome perchè gazprom è gazprom, minsk è la capitale della bielorussia...Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑mercoledì 2 marzo 2022, 16:46Se ho ben capito l'UCI è allo studio di una soluzione ponte, ovvero riaffiliare altrove le squadre e farle correre con altra bandiera (e maglia). Non sarebbe una cattiva idea.
E soprattutto trovare qualcuno che ci metta i soldiLuca90 ha scritto: ↑mercoledì 2 marzo 2022, 16:56eh ma devono pure cambiare nome perchè gazprom è gazprom, minsk è la capitale della bielorussia...Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑mercoledì 2 marzo 2022, 16:46Se ho ben capito l'UCI è allo studio di una soluzione ponte, ovvero riaffiliare altrove le squadre e farle correre con altra bandiera (e maglia). Non sarebbe una cattiva idea.
Allora beneLeonardo Civitella ha scritto: ↑mercoledì 2 marzo 2022, 16:44Mi pare che De Luca abbia riportato un'informazione del genere in cronaca.
Vuoi una lista di tutte le sanzioni che sono in atto contro gli interessi russi all'estero ?
Alle Olimpiadi estive ed invernali del 1948 e ai Campionati del Mondo di calcio del 1950 Germania e Giappone furono esclusi.Gattorantolo ha scritto: ↑mercoledì 2 marzo 2022, 19:06 Se dovremmo vietare ad ogni paese che ha avuto un passato cupo una manifestazione sportiva o sponsorizzazioni potremmo chiudere baracca. La Germania per esempio...ha avuto un dittatore carnefice ma nessuno esclude o vieta eventi in questo paese.
Il Sudafrica fu escluso dalla fifa per trent anni..Gattorantolo ha scritto: ↑mercoledì 2 marzo 2022, 19:06 Se dovremmo vietare ad ogni paese che ha avuto un passato cupo una manifestazione sportiva o sponsorizzazioni potremmo chiudere baracca. La Germania per esempio...ha avuto un dittatore carnefice ma nessuno esclude o vieta eventi in questo paese.
se malucelli e gli altri ragionassero come te potrebbero dire che se ne strabattono il cazzo dei civili a loro interessa il lavoro visto che non sono gente da 100 k all'anno, facile fare il bucaiolo col culo dell'altri quando non si han problemi a mettere insieme pranzo e cena......Cthulhu ha scritto: ↑mercoledì 2 marzo 2022, 17:15Vuoi una lista di tutte le sanzioni che sono in atto contro gli interessi russi all'estero ?
A Gasprom non hanno tolto il sistema di interscambio bancario ma per il resto è stata cancellata da tutto, non può più sponsorizzare nulla.
Se poi in mezzo a questo ci rimettono Malucelli e i suoi compagni, sono le vittime innocente di cui me ne frega meno in questa guerra.
Mentre sembra che tu tu indigni più per lui che poverino non può più fare le sue due corsettine del cazzo che per le bombe a grappolo sui civili.
Su diritti umani sono uguali ma in politica estera sono molto diversi. Gli uae sono assai prudenti e cercano di avere ottime relazioni con occidente, Russia e Cina. L'Arabia di fatto è ultra filo yankee, pur supportando gruppi islamisti armati.
Angela è stata un leader discusso ma forse ci vai giù un po' pesante con le accuseGattorantolo ha scritto: ↑mercoledì 2 marzo 2022, 19:06 Se dovremmo vietare ad ogni paese che ha avuto un passato cupo una manifestazione sportiva o sponsorizzazioni potremmo chiudere baracca. La Germania per esempio...ha avuto un dittatore carnefice ma nessuno esclude o vieta eventi in questo paese.
Ma che stai a dire?Ciclista54 ha scritto: ↑martedì 1 marzo 2022, 16:46 assurdo che nella situazione attuale con la Russia in guerra sul territorio Ucraino nel ciclismo continui a esistere un team come la Gazprom emanazione diretta della federazione russa e gestita da un oligarca putiniano, è una provocazione e la partecipazione alle corse oltre che indegno potrebbe portare a gravi reazioni da parte del pubblico se vedesse passare atleti con la maglia Gazprom rusvelo
al di là dell'ironia, tirare in ballo persino Hitler fa parte del solito benaltrismo fuori luogo. Qui non si tratta di passato cupo, ma di presente oggi. Neppure ha molto senso continuare a richiamare i comportamenti recenti della Nato nei confronti di altri paesi. Per reagire alla violenta prepotenza dell'attuale Russia di Putin ci sono tre modi: fargli la guerra militarmente, che vorrebbe dire terza guerra mondiale e probabile olocausto nucleare; arrendersi o fare finta di niente - che è la stessa cosa-, e lasciarlo fare; oppure, ed è quello che mi pare si stia facendo, colpire la Russia con una serie di sanzioni non solo economiche, che mirano soprattutto ad alimentare un forte scontento verso Putin e i suoi nella speranza che si arrivi a un cambio di politica (difficile) o meglio di leadership. Nel fare ciò, è inevitabile che si creino forti disagi anche ai normali cittadini russi (anche degli sportivi) che non hanno colpa delle decisioni dei loro vertici, ma ciò è inevitabile. Quindi, a mio parere, è giusto che anche il ciclismo faccia la sua (piccola) parte. Per quanto riguarda la Gazprom, io sarei per una iniziativa dell'UCI che punti a trovare uno sponsor provvisorio che si faccia carico almeno della parte non russa della squadra, personale compreso, per fargli continuare la stagione. Qualcosa di simile, anche se per motivi non politici, era successo una ventina di anni fa con il Team Coast di Ullrich, che, causa fallimento dello sponsor, era stato preso in carico, dopo intervento UCI se non ricordo male, dalla Bianchi.cycling_chrnicles ha scritto: ↑mercoledì 2 marzo 2022, 21:29Angela è stata un leader discusso ma forse ci vai giù un po' pesante con le accuseGattorantolo ha scritto: ↑mercoledì 2 marzo 2022, 19:06 Se dovremmo vietare ad ogni paese che ha avuto un passato cupo una manifestazione sportiva o sponsorizzazioni potremmo chiudere baracca. La Germania per esempio...ha avuto un dittatore carnefice ma nessuno esclude o vieta eventi in questo paese.
Eccellente osservazioneKrisper ha scritto: ↑mercoledì 2 marzo 2022, 20:44 Mi permetto di esprimere un punto di vista diverso.
In questo conflitto stiamo osservano una diversa relazione tra sport e politica.
Nel passato lo sport è sempre stato strumentalizzato dalla politica, sfruttata la vetrina con boicottaggi, attentati, manifestazioni simboliche, propaganda.
In questi anni stiamo assistendo ad un salto di qualità.
Lo sport è Politica, vedi il gesto di Abramovich di oggi.
Le scelte dell'UCI e di altre federazioni rientrano in questo fenomeno.
Non è una questione di ipocrisia, di figli e figliastri, ma di scelte politiche, di ruolo politico, di prassi politica.
Lo sport siede nel tavolo politico.
P.S.
Non so se è chiaro quello che voglio esprimere.
Comunque non nego e non sottovaluto il ruolo dello sport nella Storia, ma di un salto di qualità.