Caffettone finito, yogurt lavoro, lavoro chiuso,
ci siamo quasi,
pronti all'ascesa finale?
Arosa, una cittadina bellissima nell'incanto latino, dove i montanari parlano una lingua tutta loro, e dove le montagne sembrano fatte di spesso velluto verde.
Una salita assurda, lunghissima, che i tornanti li ha anche in pianura, con un finale che farà del male.
Ci si arriva senza nessun tatticismo, nessuna fuga importante in appoggio ai leader, con Valverde, Gesing, Kreuziger e Rui Costa a sfidarsi per la maglia, e qualche incognita per la tappa finale (Gadret? Mi gioco il francese).
Buona salita a tutti,
specie a Trifase, che qua, forse con qualche allenamento più mirato, ci sarebbe arrivato con la gialla addosso.