La Bardiani è un discorso a parte. Non è vero che non riescono a pescare dei buoni under, è che tutti quelli che passano con loro poi vanno pianissimo.rododendro ha scritto: ↑lunedì 11 aprile 2022, 11:58Credo paghino il fatto che oggi le Pro-Tour spazzolino quasi tutto lo spazzolabile anche a livello di giovani, mettiamoci poi alcune corazzate Professional e la coperta diventa corta....purtroppo per la primavera (e non solo) il nostro uomo era Sonny....Trentin, Bettiol e Moscon problemi fisici anche loro.....ciclistapazzo ha scritto: ↑lunedì 11 aprile 2022, 11:54 A me inquieta il livello delle nostre professional, specie la Bardiani, da anni disastrosa. Ieri il migliore Fiorelli 92simo a 11 min, gli altri ritirati.
Guaradate Luca Colnaghi quest'anno che non finisce una corsa, guardate Albanese che si sta riprendendo solo ora, Carboni bruciato, Lonardi desaparecido, Rota che con loro andava pianissimo, Covili e Romano passati con buone prospettive mai visti neanche in fuga nelle 2.1 italiane. E mi dispiace, ma credo che il discorso si ripeterà anche con Zana terzo al Tour de l'Avenir che se la giocava in salita con Carlos Rodriguez e Johannessen e guardate cosa fanno questi due oggi, mentre Zana non finisce l'Amstel.
Il problema credo siano metodi di preparazione che andavano bene negli anni 2000, oggi sono deleteri.
Io noto tutti corridori piccoli fisicamente, poco potenti, atleti poco strutturati in generale. Vogliono il corridore magro per andare forte in salita e hanno invece atleti poco "forti" in generale che patiscono ritmi elevati.
Non c'è n'è uno che riesca a non prendere 10-15 secondi al km a crono tanto per dire (lo so che c'entrano molto i materiali e la preparazione specifica, ma è anche un buon indice di poca gente che sa "spingere" vento in faccia)