Giro d'Italia 2022
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Re: Giro d'Italia 2022
Tour 2017 , a parte l'attacco abortito al mont di chat, che già di per sé era sconcertante fu un vero mortorio. Imbarazzante.
Re: Giro d'Italia 2022
Chi vedeva Yates lontano dalla corsa diceva che zoppicava vistosamente. Anche dopo Torino ha detto lui stesso che faticava ad alzarsi sui pedali. Non credo fossero scuse, dato che con grande onestà dopo il Blockhaus ha detto che il ginocchio gli aveva dato fastidio, ma in ogni caso non si sentiva benissimo neppure organicamente e non pensava che sarebbe stato coi primi neppure senza fastidi al ginocchio.Obim23 ha scritto: ↑venerdì 27 maggio 2022, 18:36 Oggi hanno detto in Rai che dagli esami fatti a Yates e' emerso che aveva un ematoma al ginocchio dovuto dovuto alla caduta. A questo punto penso che andrebbe rivalutata tutta la sua prestazione a questo giro, e' stato sfortunato come e' stato sfortunato Bardet e come lo e' stato Almeida (che comunque non avrebbe potuto vincere). Lui pero' malgrado la sfortuna e con il dolore ha fatto una grande vittoria a Torino, quindi tanto di cappello.
Io spero che corridori come lui continuino a cercare la classifica e che lo facciano al Giro. In fondo anche in una corsa difficile ha vinto due tappe alla grande.
2019 (1°): Giro d'Italia tp 4, 5, 20; Giro d'Italia classifica generale; Tour de France tp 1, 10; Tour of Britain;
Re: Giro d'Italia 2022
Manca il tour 2020chinaski89 ha scritto: ↑venerdì 27 maggio 2022, 19:50Tour 2016 me lo ricordo meglio di questo, non bello anzi abbastanza osceno, ma con alcuni finali inaspettati.Walter_White ha scritto: ↑venerdì 27 maggio 2022, 19:44Giro 2012chinaski89 ha scritto: ↑venerdì 27 maggio 2022, 19:37 Per fortuna oggi sono andato ad arrampicare evitando lo smaronamento. Per ora ( e ne manca una in linea) di gran lunga il GT più schifoso che ho seguito. Ritiro ogni opinione passata, 21 classiche meno salite cecchini lungo il percorso che abbattono partecipanti, qualsiasi novità dopo sta roba mi va bene
Tour 2016
Giro 2022
I peggiori dal 2010 in poi
2012 rivaleggia con questo, ma lo ricordo meno
Noiosissimo. Tranne l ultima crono
Re: Giro d'Italia 2022
Purtroppo è il ciclismo modernoJohnCipollina ha scritto: ↑venerdì 27 maggio 2022, 17:47 Forse noi che seguiamo il ciclismo siamo troppo romantici , ma non ricordo di aver sentito mai dire a Pantani : "eh oggi centellino le energie"
Corridori , almeno voi , osate non centellinate !!!
Non c'è un corridore che il giorno prima dica .. domani attacchero'
Che siano quelli delle classiche o quelli dei gt
Anzi uno c è , sta correndo in norvegia
Re: Giro d'Italia 2022
Però non ha tutti i torti..barrychinaski89 ha scritto: ↑venerdì 27 maggio 2022, 8:51Dove era palesemente dieci volte più morto per una stagione folle e intensissima e pur in calo ha vinto. Ma discutere è inutile nessuno cambierà idea, se tutti considerano uno sloveno sopra tutti e l'altro dietro di lui ma nettamente avanti a tutti gli altri saranno tutti scemi che te devo dì.barrylyndon ha scritto: ↑venerdì 27 maggio 2022, 8:49 Roglic chisuo la pratica? e dove?
Sinceramente non me lo vedo staccare Carapaz in modo deciso.
Basta vedere la Vuelta 2020..
Tour 2020
Prima della crono finale
Roglic
Pogacar a 57
Lopez a 1 e 27
Il 35enne Porte a 3 minuti
Se togliamo gli abbuoni..
Lopez è a meno di un minuto
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Re: Giro d'Italia 2022
Winter ha scritto: ↑venerdì 27 maggio 2022, 20:46Manca il tour 2020chinaski89 ha scritto: ↑venerdì 27 maggio 2022, 19:50Brutto ma imho non cosìWalter_White ha scritto: ↑venerdì 27 maggio 2022, 19:44
Giro 2012
Tour 2016
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Tour 2016 me lo ricordo meglio di questo, non bello anzi abbastanza osceno, ma con alcuni finali inaspettati.
2012 rivaleggia con questo, ma lo ricordo meno
Noiosissimo. Tranne l ultima crono
Re: Giro d'Italia 2022
giorgio ricci ha scritto: ↑venerdì 27 maggio 2022, 17:33 Ci sarebbero così tante cose da dire sul Giro che non saprei dove iniziare .
Innanzitutto il percorso . Manca la crono lunga e un vero secondo fine settimana.
Mancano i 2000 metri che fanno la differenza come recupero .
Oggi doveva essere un tappone dolomitico , e la tappa di martedì doveva avere il vero mortirolo con il finale del 94 .
Re: Giro d'Italia 2022
Prendo le salite più famose e dure..
Fauniera
Sampeyre
Agnello
Finestre
Lombarda
San Carlo
Gavia
Stelvio
San Pellegrino in Alpe
Zoncolan
Rombo
Gran san bernardo
Montecampione
C è stato il mortirolo dal versante più facile a 70 dall arrivo..
E il fedaia domani
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E il fedaia domani
Re: Giro d'Italia 2022
Il Blockhaus dovrebbe stare tra queste e c'era. Col Gran San Bernardo sei un po'... campanilistaWinter ha scritto: ↑venerdì 27 maggio 2022, 21:26 Prendo le salite più famose e dure..
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Re: Giro d'Italia 2022
Son duemila metri di dislivelloil_panta ha scritto: ↑venerdì 27 maggio 2022, 21:32Il Blockhaus dovrebbe stare tra queste e c'era. Col Gran San Bernardo sei un po'... campanilistaWinter ha scritto: ↑venerdì 27 maggio 2022, 21:26 Prendo le salite più famose e dure..
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Vuol dire un'ora e un quarto di salita
Il blockhaus ci può stare
Re: Giro d'Italia 2022
Stavo proprio per riproporre l'idea di un GT diverso dagli altri a lustrochinaski89 ha scritto: ↑venerdì 27 maggio 2022, 19:37 Per fortuna oggi sono andato ad arrampicare evitando lo smaronamento. Per ora ( e ne manca una in linea) di gran lunga il GT più schifoso che ho seguito. Ritiro ogni opinione passata, 21 classiche meno salite cecchini lungo il percorso che abbattono partecipanti, qualsiasi novità dopo sta roba mi va bene
Che poi le salite vorrei anche inserirle ovviamente, ma non come arrivo di tappa
Re: Giro d'Italia 2022
Sì, ma uscire di ruota sul Gran San Bernardo al giorno d'oggi è davvero dura, la salita è pedalabilissima. Ci sono molte salite alpine secondo me più interessanti del Gran San Bernardo, il cui unico ruolo ormai potrebbe essere rendere dura la tappa. Comunque non voleva essere il punto focale del discorso, mi premeva solo inserire il Blockhaus.Winter ha scritto: ↑venerdì 27 maggio 2022, 21:43Son duemila metri di dislivelloil_panta ha scritto: ↑venerdì 27 maggio 2022, 21:32Il Blockhaus dovrebbe stare tra queste e c'era. Col Gran San Bernardo sei un po'... campanilistaWinter ha scritto: ↑venerdì 27 maggio 2022, 21:26 Prendo le salite più famose e dure..
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Re: Giro d'Italia 2022
Dopo saint rhemy non son così pedalabili
Son al 7 di media
E diversi oltre i 2mila metri..
E ci arrivi dopo 50 minuti di salita
Tornando al giro..
Probabilmente finiranno il giro in 86 ore
Nel 1949 Coppi vinse in quasi 126 ore..
È l un terzo in piu
Nel 1968.. merckx 106 ore
Visto che si va più forte..non sarebbe meglio far più km..invece di diminuirli
Son al 7 di media
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Re: Giro d'Italia 2022
Teoricamente sì, ma c'è Demare che a Morbegno ha minacciato di iniziare a doparsi. A parte la battuta e senza entrare nell'argomento proibito...Winter ha scritto: ↑venerdì 27 maggio 2022, 22:13 Dopo saint rhemy non son così pedalabili
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Io lo dico da mesi che questo Giro era più fumo negli occhi che altro e sono anni che sostengo che non ha senso ridurre le ore di sforzo, per un semplice fatto intrinseco: il ciclismo su strada è uno sport di resistenza.
Se vogliamo corse più esplosive ci guardiamo il ciclocross e la corsa a punti, che già sono spettacolari così. Altrimenti dovremmo metterci a fare le maratone di 5 km.
Re: Giro d'Italia 2022
Morbegno è stata la dimostrazione di come i percorsi di oggi abbiano plasmato i corridori di oggi.nibali-san baronto ha scritto: ↑venerdì 27 maggio 2022, 22:25Teoricamente sì, ma c'è Demare che a Morbegno ha minacciato di iniziare a doparsi. A parte la battuta e senza entrare nell'argomento proibito...Winter ha scritto: ↑venerdì 27 maggio 2022, 22:13 Dopo saint rhemy non son così pedalabili
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Io lo dico da mesi che questo Giro era più fumo negli occhi che altro e sono anni che sostengo che non ha senso ridurre le ore di sforzo, per un semplice fatto intrinseco: il ciclismo su strada è uno sport di resistenza.
Se vogliamo corse più esplosive ci guardiamo il ciclocross e la corsa a punti, che già sono spettacolari così. Altrimenti dovremmo metterci a fare le maratone di 5 km.
Che poi molti di loro fuori dalle corse hanno la mentalità da "fachiro" del ciclismo eroico.
Rivoluzionare i GT, non solo nel percorso (ciclocomputer e radioline out) significherebbe creare anche un nuovo corridore, meno monotono, meno programmato a seguire un determinato watt su una salita.
Questo brutto Giro, Torino esclusa, è la dimostrazione che siamo alla frutta.
Sono anni che vediamo brutti GT, un tempo si dava la colpa al trenino SKY, oggi vediamo e capiamo che il problema è strutturale.
Anche l'appassionato deve essere meno integralista, se manca Zoncolan e Mortirolo in un Giro, non è una tragedia.
L'importante è che le montagne, che ci devono essere, debbano essere "equilibrate" con le tappe mosse e tecniche (simil classica) e le crono.
Così che il passista si difenda, lo scalatore attacchi, il classicomane sopravviva.
Poi viceversa nelle tappe mosse e nelle crono.
Il solo crono Vs montagna non basta più, perché restringe il parco vincitori ad un solo tipo di corridore, a volte ad un solo corridore che ammazza la corsa.
Invece bisogna allargare la contesa a corridori con caratteristiche molto differenti tra loro.
Il rettilineo infernale di Malga Ciapela ha ucciso il Giro2022!
Speriamo che almeno oggi si faccia perdonare!
La Tribuna del Sarto, luogo esterno alla Plaza de Toros occupato da chi segue la corrida ascoltando le voci del pubblico; un'eco, ago e filo di una narrazione, un “restar qui sullo stradone impolverato” a descrivere il silenzio tra una moto e l’altra
Re: Giro d'Italia 2022
Ma due crono una piatta e una cronoscalata servirebbero, creano distacchi tra il passista scalatore e lo scalatore puro. A 20000 euro per il vincitore ci possono arrivare, gli abbuoni sono auspicabili.Krisper ha scritto: ↑sabato 28 maggio 2022, 7:32Morbegno è stata la dimostrazione di come i percorsi di oggi abbiano plasmato i corridori di oggi.nibali-san baronto ha scritto: ↑venerdì 27 maggio 2022, 22:25Teoricamente sì, ma c'è Demare che a Morbegno ha minacciato di iniziare a doparsi. A parte la battuta e senza entrare nell'argomento proibito...Winter ha scritto: ↑venerdì 27 maggio 2022, 22:13 Dopo saint rhemy non son così pedalabili
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Io lo dico da mesi che questo Giro era più fumo negli occhi che altro e sono anni che sostengo che non ha senso ridurre le ore di sforzo, per un semplice fatto intrinseco: il ciclismo su strada è uno sport di resistenza.
Se vogliamo corse più esplosive ci guardiamo il ciclocross e la corsa a punti, che già sono spettacolari così. Altrimenti dovremmo metterci a fare le maratone di 5 km.
Che poi molti di loro fuori dalle corse hanno la mentalità da "fachiro" del ciclismo eroico.
Rivoluzionare i GT, non solo nel percorso (ciclocomputer e radioline out) significherebbe creare anche un nuovo corridore, meno monotono, meno programmato a seguire un determinato watt su una salita.
Questo brutto Giro, Torino esclusa, è la dimostrazione che siamo alla frutta.
Sono anni che vediamo brutti GT, un tempo si dava la colpa al trenino SKY, oggi vediamo e capiamo che il problema è strutturale.
Anche l'appassionato deve essere meno integralista, se manca Zoncolan e Mortirolo in un Giro, non è una tragedia.
L'importante è che le montagne, che ci devono essere, debbano essere "equilibrate" con le tappe mosse e tecniche (simil classica) e le crono.
Così che il passista si difenda, lo scalatore attacchi, il classicomane sopravviva.
Poi viceversa nelle tappe mosse e nelle crono.
Il solo crono Vs montagna non basta più, perché restringe il parco vincitori ad un solo tipo di corridore, a volte ad un solo corridore che ammazza la corsa.
Invece bisogna allargare la contesa a corridori con caratteristiche molto differenti tra loro.
Il rettilineo infernale di Malga Ciapela ha ucciso il Giro2022!
Speriamo che almeno oggi si faccia perdonare!
Ma se i top non vengono siamo qui ad esaltare lo scattino di Hidley l’ultimo km con la fuga già arrivata da 6 minuti.
Re: Giro d'Italia 2022
Semplicemente un grande giro deve essere come una dieta equilibrata: di tutto un po', nelle giuste proporzioni.
Re: Giro d'Italia 2022
È la sesta tappa consecutiva nella quale è arrivata la fuga, non penso sia mai successo. Nemmeno al Tour o alla Vuelta.
VINCITORE DEL FANTATOUR 2016 SUL CAMPO: certe fantaclassifiche verranno riscritte...
"Stufano è un Peter Sagan che ha smesso di sognare (E.Vittone) "
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Re: Giro d'Italia 2022
sarebbe bastata una crono di 35 -40 km prima del blockhaus e ci sarebbe stato uno svolgimento di corsa molto piu dinamico
con tutti ad attaccare almeyda e con dei distacchi fra gli scalatori tali da non puntare tutto sull'ultimo arrivo in salita
con tutti ad attaccare almeyda e con dei distacchi fra gli scalatori tali da non puntare tutto sull'ultimo arrivo in salita
Re: Giro d'Italia 2022
Pure oggi lenta processione
Fino a 5 dall arrivo
Un Giro che si riduce a quello
I giri 2009 , 2012 e 2020 erano stati brutti
Questo li batte tutti
Unica tappa decente , quella di Torino
Troppo poco
Fino a 5 dall arrivo
Un Giro che si riduce a quello
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Questo li batte tutti
Unica tappa decente , quella di Torino
Troppo poco
- chinaski89
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Re: Giro d'Italia 2022
Io ho iniziato a vederlo dal 1984
Un'edizione così brutta non l ho mai vista
A me piacciono i corridori che vanno in fuga
Però con oggi son dieci tappe vinte da fughe bidone (quelle d inizio tappa..)
Un'edizione così brutta non l ho mai vista
A me piacciono i corridori che vanno in fuga
Però con oggi son dieci tappe vinte da fughe bidone (quelle d inizio tappa..)
Re: Giro d'Italia 2022
anch'io mi trovo d'accordo.
non so se è stato il peggiore, ma certo grande noia e, in ambito classifica generale, pochissimi spunti tecnici.
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Re: Giro d'Italia 2022
la cosa peggiore e che dalla presentazione del percorso si sono materializzati in corsa tutti i dubbi che il percorso mostrava
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Re: Giro d'Italia 2022
pereiro2982 ha scritto: ↑sabato 28 maggio 2022, 21:29 la cosa peggiore e che dalla presentazione del percorso si sono materializzati in corsa tutti i dubbi che il percorso mostrava
[/
Questo è indubbio, però vi sono concause, capitani ritirati, alcune squadre più deboli, altre molto forti, tutto sommato ottimi corridori da fughe (Ciccone Bouwan Buitrago) di cui risentiremo parlare, direi che il percorso dovrà essere più dinamico ma scordiamoci i tapponi sopra i 200, al massimo uno, la tendenza è quella in tutti i GT, però, se non lo spettacolo, la durezza complessiva del percorso penso ci sia stata e ritengo che Carapaz abbia perso proprio sulla resistenza alle fatiche complessive...
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Re: Giro d'Italia 2022
Analizzando questo Giro , comparandolo con lo scorso Tour ,non vedo differenze significative escluso Pogacar . Diciamo che Hindley può essere paragonato a Vingergaard ,e che fra i vari O'Connor , keldermann, Mas e Lutsenko chi avrebbe dato di più alla corsa ?
Anzi ,alcuni erano presenti e per esempio keldermann e Buchmann ottimi piazzati nei GT
Anche il percorso ,crono a parte ,non era banale, al Tour fanno peggio.
Se andiamo a vedere sia il 2020 che il 21 ,i primi arrivavano sempre assieme ,e a parte le Alpi scorse dove Pogacar ha dominato vi era grande equilibrio.
Non possiamo lamentarci dei protagonisti,ottimi corridori da fughe , classiche e volate ,e neanche dell'incertezza .
Dunque ,qual'è il problema .
Immaginiamo se i primi si fossero giocati le tappe di Aprica , Lavarone e fedaia ,con lo sconquasso finale di Hindley oggi che faceva tappa e maglia . Immaginiamo che Lopez Bardet e Almeida non si fossero ritirati. Sono sicuro che staremmo parlando di un Giro diverso ,combattuto ,incerto , spettacolare.che nulla aveva da invidiare al Tour . La sfortuna ha giocato la sua parte in questo Giro ,ma è normale ,ciò avviene sempre in un GT di tre settimane ( malanni,cadute )
La differenza con il Tour è data dalle squadre ,più deboli ,meno organizzate , che non possono tenere una fuga a tre minuti e riprenderla .Al Giro vi erano tre corazzate ,ineos,Bahrein e bora ,e poi stop. Alle altre interessava mettere ogni tanto un uomo in fuga e giocarsela . Uae ,jumbo e Quick step non erano attrezzate per tenere la corsa e con solo tre squadre il risultato si è visto.
Però non parliamo di Giro 2004 a altre amenità , gli uomini da fughe erano ottimi e si è visto pure a Treviso,dove passistoni di tutto rispetto sono arrivati .Allora ,e ricordo pure nel 2012 il livello generale era più basso.
Comunque le corse a tappe oramai ricalcano lo stesso canovaccio ,o dominatore o equilibrio noioso che si risolve all'ulrima tappa utile .
Anzi ,alcuni erano presenti e per esempio keldermann e Buchmann ottimi piazzati nei GT
Anche il percorso ,crono a parte ,non era banale, al Tour fanno peggio.
Se andiamo a vedere sia il 2020 che il 21 ,i primi arrivavano sempre assieme ,e a parte le Alpi scorse dove Pogacar ha dominato vi era grande equilibrio.
Non possiamo lamentarci dei protagonisti,ottimi corridori da fughe , classiche e volate ,e neanche dell'incertezza .
Dunque ,qual'è il problema .
Immaginiamo se i primi si fossero giocati le tappe di Aprica , Lavarone e fedaia ,con lo sconquasso finale di Hindley oggi che faceva tappa e maglia . Immaginiamo che Lopez Bardet e Almeida non si fossero ritirati. Sono sicuro che staremmo parlando di un Giro diverso ,combattuto ,incerto , spettacolare.che nulla aveva da invidiare al Tour . La sfortuna ha giocato la sua parte in questo Giro ,ma è normale ,ciò avviene sempre in un GT di tre settimane ( malanni,cadute )
La differenza con il Tour è data dalle squadre ,più deboli ,meno organizzate , che non possono tenere una fuga a tre minuti e riprenderla .Al Giro vi erano tre corazzate ,ineos,Bahrein e bora ,e poi stop. Alle altre interessava mettere ogni tanto un uomo in fuga e giocarsela . Uae ,jumbo e Quick step non erano attrezzate per tenere la corsa e con solo tre squadre il risultato si è visto.
Però non parliamo di Giro 2004 a altre amenità , gli uomini da fughe erano ottimi e si è visto pure a Treviso,dove passistoni di tutto rispetto sono arrivati .Allora ,e ricordo pure nel 2012 il livello generale era più basso.
Comunque le corse a tappe oramai ricalcano lo stesso canovaccio ,o dominatore o equilibrio noioso che si risolve all'ulrima tappa utile .
Ultima modifica di giorgio ricci il sabato 28 maggio 2022, 23:53, modificato 1 volta in totale.
Re: Giro d'Italia 2022
Diciamo che i problemi più evidenti del percorso sono 2:
1) Mancanza di almeno altri 30 km a cronometro
2) Le tappe di montagna sono tutte uguali a se stesse, a prescindere sul discorso dei km e dei tapponi:
Etna - monosalita
Blockhaus - 5 salite categorizzate, con un dislivello ampiamente superiore ai 4k metri, eppure la salita finale è la più dura di gran lunga
Aprica - 220 km trasferimento compreso, 4 salite e 5000 metri di ascensione verticale, eppure il Santa Cristina a chiudere i giochi presenta 6 km finali in doppia cifra di media in pendenza
Lavarone - Tonale, Vetriolo, si arriva dopo la tappa più dura per cifre del Giro ma la frazione termina a distanza ravvicinata rispetto a una salita di 8 km al 10% di media, sede stradale ristretta, roba da distacchi pronunciati
Marmolada - qua basta il nome per far capire tutto
L'unica frazione di alta montagna, cosi denotata dagli organizzatori, che non terminava sull'ascesa più dura di giornata è quella di Cogne, più di 20 km più di 3/4 della quale rappresentano un falsopiano, un'Aprica raddoppiata ma senza il Mortirolo prima.
Poi ci aggiungiamo i demeriti e le paure dei corridori e di chi li guida in ammiraglia, che hanno calpestato sportivamente salite come Viggiano o Kolovrat, senza fantasia, sacrificando corridori di secondo rango sull'altare di capitani di lega più o meno discutibile in alcuni casi.
1) Mancanza di almeno altri 30 km a cronometro
2) Le tappe di montagna sono tutte uguali a se stesse, a prescindere sul discorso dei km e dei tapponi:
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Blockhaus - 5 salite categorizzate, con un dislivello ampiamente superiore ai 4k metri, eppure la salita finale è la più dura di gran lunga
Aprica - 220 km trasferimento compreso, 4 salite e 5000 metri di ascensione verticale, eppure il Santa Cristina a chiudere i giochi presenta 6 km finali in doppia cifra di media in pendenza
Lavarone - Tonale, Vetriolo, si arriva dopo la tappa più dura per cifre del Giro ma la frazione termina a distanza ravvicinata rispetto a una salita di 8 km al 10% di media, sede stradale ristretta, roba da distacchi pronunciati
Marmolada - qua basta il nome per far capire tutto
L'unica frazione di alta montagna, cosi denotata dagli organizzatori, che non terminava sull'ascesa più dura di giornata è quella di Cogne, più di 20 km più di 3/4 della quale rappresentano un falsopiano, un'Aprica raddoppiata ma senza il Mortirolo prima.
Poi ci aggiungiamo i demeriti e le paure dei corridori e di chi li guida in ammiraglia, che hanno calpestato sportivamente salite come Viggiano o Kolovrat, senza fantasia, sacrificando corridori di secondo rango sull'altare di capitani di lega più o meno discutibile in alcuni casi.
Re: Giro d'Italia 2022
Siamo riusciti a far diventare Hindley un fuoriclasse. Ha meritato, indubbiamente ma va detto che Landa è andato piano, Carapaz ancora di più, gli rientravano da dietro. Senza nulla togliere all'Australiano, non è nemmeno il lontano parente di Vingeegard, l'ultimo a mollare Pogacar al Tour.
Un giro di scarsissima qualità, o ci mettono una pezza e convincono qualcuno di classifica veramente spettacolare, altrimenti tra scarso interesse, calo di spettatori, audience piuttosto bassini, finiamo dietro la Vuelta, cento km dietro il Tour.
Possibile che Jumbo Visma non abbia mandato almeno un uomo di classifica(Tom lo sappiamo tutti che non c'entra più nulla con le classifiche GT)?
Un giro di scarsissima qualità, o ci mettono una pezza e convincono qualcuno di classifica veramente spettacolare, altrimenti tra scarso interesse, calo di spettatori, audience piuttosto bassini, finiamo dietro la Vuelta, cento km dietro il Tour.
Possibile che Jumbo Visma non abbia mandato almeno un uomo di classifica(Tom lo sappiamo tutti che non c'entra più nulla con le classifiche GT)?
Re: Giro d'Italia 2022
Completamente d'accordo. Quello che caratterizza un grande giro è la varietà, deve esserci terreno buono per tutti, in modo che i valori possano rimescolarsi da una tappa all'altra. Magari chi va in difficoltà in tappe nervose (tipo Torino) si trova meglio in una tappa in cui si sale di passo, mentre qualcun altro ha migliori doti di fondo e preferisce un tappone, altri preferiscono la modalità o la tappa breve. Secondo me quello che si concluderà domani non era un buon giro in partenza proprio perché non offriva tipi diversi di terreno.udra ha scritto: ↑sabato 28 maggio 2022, 23:53 Diciamo che i problemi più evidenti del percorso sono 2:
1) Mancanza di almeno altri 30 km a cronometro
2) Le tappe di montagna sono tutte uguali a se stesse, a prescindere sul discorso dei km e dei tapponi:
Etna - monosalita
Blockhaus - 5 salite categorizzate, con un dislivello ampiamente superiore ai 4k metri, eppure la salita finale è la più dura di gran lunga
Aprica - 220 km trasferimento compreso, 4 salite e 5000 metri di ascensione verticale, eppure il Santa Cristina a chiudere i giochi presenta 6 km finali in doppia cifra di media in pendenza
Lavarone - Tonale, Vetriolo, si arriva dopo la tappa più dura per cifre del Giro ma la frazione termina a distanza ravvicinata rispetto a una salita di 8 km al 10% di media, sede stradale ristretta, roba da distacchi pronunciati
Marmolada - qua basta il nome per far capire tutto
L'unica frazione di alta montagna, cosi denotata dagli organizzatori, che non terminava sull'ascesa più dura di giornata è quella di Cogne, più di 20 km più di 3/4 della quale rappresentano un falsopiano, un'Aprica raddoppiata ma senza il Mortirolo prima.
Poi ci aggiungiamo i demeriti e le paure dei corridori e di chi li guida in ammiraglia, che hanno calpestato sportivamente salite come Viggiano o Kolovrat, senza fantasia, sacrificando corridori di secondo rango sull'altare di capitani di lega più o meno discutibile in alcuni casi.
Proviamo però a vedere cosa salvare di questo giro:
- Le tappe cittadine nel weekend, sia Napoli che Torino sono state spettacolari, con un notevole seguito di pubblico sul percorso. Sicuramente promosse e da ripetere.
- La prima tappa con arrivo in salita e seguita da crono: aiuta moltissimo a sfoltire il campo partenti dai wannabe uomini di classifica che altrimenti affollerebbero gli arrivi in volata: di fatto in questo giro non ricordo tremendi monti di corridori come ogni anno si vedono alle prime tappe del tour.
- Un'ottima e moderna gestione dei social, se non erro merito di una nostra vecchia conoscenza.
Re: Giro d'Italia 2022
A livello prestazionale il giro è buono, e la vuelta in Spagna se la filano ancora meno di noi col giro.sceriffo ha scritto: ↑domenica 29 maggio 2022, 0:09 Siamo riusciti a far diventare Hindley un fuoriclasse. Ha meritato, indubbiamente ma va detto che Landa è andato piano, Carapaz ancora di più, gli rientravano da dietro. Senza nulla togliere all'Australiano, non è nemmeno il lontano parente di Vingeegard, l'ultimo a mollare Pogacar al Tour.
Un giro di scarsissima qualità, o ci mettono una pezza e convincono qualcuno di classifica veramente spettacolare, altrimenti tra scarso interesse, calo di spettatori, audience piuttosto bassini, finiamo dietro la Vuelta, cento km dietro il Tour.
Possibile che Jumbo Visma non abbia mandato almeno un uomo di classifica(Tom lo sappiamo tutti che non c'entra più nulla con le classifiche GT)?
Per quanto riguarda la jumbo, credo che abbiano il pallino della vittoria del tour sfumata all'ultimo. Finché non risolvono quella credo proprio che concentreranno tutte le energie sulla Francia: neanche 3 vuelte hanno lenito la ferita...
- barrylyndon
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Re: Giro d'Italia 2022
A dire il vero sulla Marmolada ha fatto il secondo miglior tempo di sempre..sceriffo ha scritto: ↑domenica 29 maggio 2022, 0:08 Siamo riusciti a far diventare Hindley un fuoriclasse. Ha meritato, indubbiamente ma va detto che Landa è andato piano, Carapaz ancora di più, gli rientravano da dietro. Senza nulla togliere all'Australiano, non è nemmeno il lontano parente di Vingeegard, l'ultimo a mollare Pogacar al Tour.
Un giro di scarsissima qualità, o ci mettono una pezza e convincono qualcuno di classifica veramente spettacolare, altrimenti tra scarso interesse, calo di spettatori, audience piuttosto bassini, finiamo dietro la Vuelta, cento km dietro il Tour.
Possibile che Jumbo Visma non abbia mandato almeno un uomo di classifica(Tom lo sappiamo tutti che non c'entra più nulla con le classifiche GT)?
Anche visivamente non ricordavo nessuno che sia andato cosi forte nei tornanti dopo Capanna Bill
Non sara' un fuoriclasse, ma in salita e' andato forte..al pari di Landa e Carapaz...fino a ieri
"non ho mai visto uno andare cosi forte in salita...ma non ho mai visto nessuno andare cosi piano in discesa"
Re: Giro d'Italia 2022
Se prendiamo i dati e li leggiamo si.
Da parte di pochissimi ma si.
Se prendiamo i dati e li analizziamo, invece, anche avuto riguardo all'andamento delle tappe, le prestazioni restano buone ma non hanno veramente niente di speciale.
E il fatto che le prestazioni su sforzi secchi siano diffusamente buone, in questo ciclismo, non è una roba che necessariamente può farci parlare di livello generale alto.
È un discorso molto complesso.
- Maìno della Spinetta
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Re: Giro d'Italia 2022
udra ha scritto: ↑sabato 28 maggio 2022, 23:53 Diciamo che i problemi più evidenti del percorso sono 2:
1) Mancanza di almeno altri 30 km a cronometro
2) Le tappe di montagna sono tutte uguali a se stesse, a prescindere sul discorso dei km e dei tapponi:
Etna - monosalita
Blockhaus - 5 salite categorizzate, con un dislivello ampiamente superiore ai 4k metri, eppure la salita finale è la più dura di gran lunga
Aprica - 220 km trasferimento compreso, 4 salite e 5000 metri di ascensione verticale, eppure il Santa Cristina a chiudere i giochi presenta 6 km finali in doppia cifra di media in pendenza
Lavarone - Tonale, Vetriolo, si arriva dopo la tappa più dura per cifre del Giro ma la frazione termina a distanza ravvicinata rispetto a una salita di 8 km al 10% di media, sede stradale ristretta, roba da distacchi pronunciati
Marmolada - qua basta il nome per far capire tutto
L'unica frazione di alta montagna, cosi denotata dagli organizzatori, che non terminava sull'ascesa più dura di giornata è quella di Cogne, più di 20 km più di 3/4 della quale rappresentano un falsopiano, un'Aprica raddoppiata ma senza il Mortirolo prima.
Poi ci aggiungiamo i demeriti e le paure dei corridori e di chi li guida in ammiraglia, che hanno calpestato sportivamente salite come Viggiano o Kolovrat, senza fantasia, sacrificando corridori di secondo rango sull'altare di capitani di lega più o meno discutibile in alcuni casi.
IL MiO post era di novembre - incomprensibile avvilimento del percorso che una volta era duro e fantasiosoMaìno della Spinetta ha scritto: ↑mercoledì 17 novembre 2021, 9:21 Blockhaus sono 7km al 10% (parte centrale da Roccamorice).
Santa Cristina siamo lì.
Menador un filo sotto.
Fedaia 6 km al 10 e passa.
Sono 4 arrivi molto simili.
Duri, belli, ma molto simili. Non si è largheggiato nella varietà e nella fantasia in questo Giro.
“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
Re: Giro d'Italia 2022
Mettere 4 delle 5 tappe più dure e la crono negli ultimi sei giorni di corsa e la salita più dura alla fine della penultima tappa è un chiaro invito all'attendismo ad oltranza.
Già dal Blockhaus avevano capito che si decideva tutto sul Fedaia e hanno agito di conseguenza.
Sulla partecipazione che qualcuno si ostina ad illudersi a definire di alto livello ripeto: 21 dei primi 100 della classifica UCI, quasi metà gruppo fuori dai 500, punteggio PCS che valuta il valore delle start list basandosi sulla formula The points per rider are based upon the riders position in the PCS ranking at that moment. A top-10 rider counts for 50 points, a top-25 rider 35 points and so on according to this scale: top10: 50, top25: 35, top50: 20, top100: 10, top200: 5, top500: 2, top1000: 1 : 826 - il Tour dell'anno scorso aveva 1585, la Vuelta 1027.
Si. lo so già, queste classifiche non vanno bene per questo e per quello, vander pincopallino dovrebbe essere tra i cento e non c'è e bla-bla-bla, ma la realtà è che questi sono dati oggettivi, basati sul rendimento di centinaia di corridori, valgono un pelo di più delle illusioni di chi non riesce ad ammettere che il re è nudo.
Fra l'altro il punteggio PCS 826 è il quinto peggiore del secolo: di peggio solo nel 2003, 2004, 2017 e 2020.
Già dal Blockhaus avevano capito che si decideva tutto sul Fedaia e hanno agito di conseguenza.
Sulla partecipazione che qualcuno si ostina ad illudersi a definire di alto livello ripeto: 21 dei primi 100 della classifica UCI, quasi metà gruppo fuori dai 500, punteggio PCS che valuta il valore delle start list basandosi sulla formula The points per rider are based upon the riders position in the PCS ranking at that moment. A top-10 rider counts for 50 points, a top-25 rider 35 points and so on according to this scale: top10: 50, top25: 35, top50: 20, top100: 10, top200: 5, top500: 2, top1000: 1 : 826 - il Tour dell'anno scorso aveva 1585, la Vuelta 1027.
Si. lo so già, queste classifiche non vanno bene per questo e per quello, vander pincopallino dovrebbe essere tra i cento e non c'è e bla-bla-bla, ma la realtà è che questi sono dati oggettivi, basati sul rendimento di centinaia di corridori, valgono un pelo di più delle illusioni di chi non riesce ad ammettere che il re è nudo.
Fra l'altro il punteggio PCS 826 è il quinto peggiore del secolo: di peggio solo nel 2003, 2004, 2017 e 2020.
Re: Giro d'Italia 2022
Non mi parebarrylyndon ha scritto: ↑domenica 29 maggio 2022, 0:26
A dire il vero sulla Marmolada ha fatto il secondo miglior tempo di sempre..
L han fatta molto piano
Tranne gli ultimi 5 km
D altronde Covi ha perso in 13 km , quindici secondi al km..non trenta
Pordoi e San Pellegrino pianissimo
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Re: Giro d'Italia 2022
Senza entrare troppo nel merito, perché dal mio punto di vista sta storia del livello basso è vera fino a un certo punto (tanto per dire Guillaume Martin ha reso esattamente come al Tour, oscillando sulle stesse posizioni e andando in fuga... Se le dinamiche sono le stesse e riguardano gli stessi atleti non può esserci un abisso di differenza). Però questa storia dei punteggi PCS secondo me non deve essere sopravvalutata, soprattutto per un piccolo dettaglio essenzialmente matematico. In questo punteggio Hindley, che ha vinto, valeva praticamente meno di 0 perché stava merdesimo nelle classifiche di rendimento. Se poi quest'anno va alla Vuelta invece sarà uno che darà punti alla startlist, perché dopo il Giro sarà più in alto nelle classifiche di rendimento. Praticamente lo stesso corridore nella stessa stagione abbassa la qualità della corsa che vince ma alza quella a cui partecipa successivamente. Anche per questo è normalissimo che la Vuelta abbia spesso più punti del Giro. Perché il prestigio del primo condiziona la startlist del secondo.Cthulhu ha scritto: ↑domenica 29 maggio 2022, 4:20 Sulla partecipazione che qualcuno si ostina ad illudersi a definire di alto livello ripeto: 21 dei primi 100 della classifica UCI, quasi metà gruppo fuori dai 500, punteggio PCS che valuta il valore delle start list basandosi sulla formula The points per rider are based upon the riders position in the PCS ranking at that moment. A top-10 rider counts for 50 points, a top-25 rider 35 points and so on according to this scale: top10: 50, top25: 35, top50: 20, top100: 10, top200: 5, top500: 2, top1000: 1 : 826 - il Tour dell'anno scorso aveva 1585, la Vuelta 1027.
Si. lo so già, queste classifiche non vanno bene per questo e per quello, vander pincopallino dovrebbe essere tra i cento e non c'è e bla-bla-bla, ma la realtà è che questi sono dati oggettivi, basati sul rendimento di centinaia di corridori, valgono un pelo di più delle illusioni di chi non riesce ad ammettere che il re è nudo.
Fra l'altro il punteggio PCS 826 è il quinto peggiore del secolo: di peggio solo nel 2003, 2004, 2017 e 2020.
Qualcuno potrebbe rispondermi che il Giro trae lo stesso vantaggio da chi si è piazzato alla Vuelta l'anno precedente, ma è statisticamente più raro, oltre al fatto che di solito la Vuelta, o conferma i soliti atleti, oppure fa emergere corridori meno dotati ma più freschi. Molto più alto il numero di quelli che al Giro si riscattano o addirittura tornano a vincere (vedi lo stesso Hindley o Landa o Nibali, tutti corridori che alzeranno i punteggi delle prossime corse grazie al Giro).
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Re: Giro d'Italia 2022
Comunque la caduta di Yates (che era partito fortissimo), il virus di Bardet (che era nella forma migliore da tanti anni) e poi il ritiro di Almeida hanno condizionato lo spettacolo. Con Yates in testa e con il suo probabilissimo calo nella seconda parte avremmo visto attacchi al leader, con Almeida lì vicino avrebbero dovuto distanziarlo di più e Bardet sarebbe stato un cliente scomodo per il podio ed è un ciclista generoso che rischia.
La Ineos e Carapaz, in modalità minore, hanno fatto l'errore di Roglic al Tour, limitarsi a controllare confidando nella crono finale.
Per quanto riguarda il percorso, una bella crono nella seconda settimana con Almeida lanciato in piena lotta per la rosa avrebbe reso la lotta molto più divertente, con gli scalatori costretti ad attaccarlo già ben prima dell'ultima tappa.
La Ineos e Carapaz, in modalità minore, hanno fatto l'errore di Roglic al Tour, limitarsi a controllare confidando nella crono finale.
Per quanto riguarda il percorso, una bella crono nella seconda settimana con Almeida lanciato in piena lotta per la rosa avrebbe reso la lotta molto più divertente, con gli scalatori costretti ad attaccarlo già ben prima dell'ultima tappa.
Re: Giro d'Italia 2022
I ranking di PCS e cq ranking sono roba utile per chi non ha voglia di guardare le corse, spiace ma non faccio io le regole
Re: Giro d'Italia 2022
Il ciclismo oggi è questo, non è il Giro il problema.
Abbiamo parlato tanto in queste settimane qui sul forum del Giro 2004: Honcar, Cunego, Simoni, Popovich, Mazzoleni e simili cosa hanno mai fatto di concreto fuori dall’Italia a parte singoli exploit?
Al Tour prendevano minuti di solito.
Qui alla fine gli uomini di classifica erano alcuni dei “soliti” top 10 ai vari GT: questo ci offre il panorama attuale a parte Pogacar e Roglic (che nel 2019 ha comunque sofferto al Giro).
Io temo, da appassionato, che sia lo sport ad essere diventato troppo lento rispetto ai tempi attuali che si manifestano nelle stories, nei reels, nei tik tok e simili e piacciono poco a chi non ama stare come noi a seguire per ore.
Abbiamo parlato tanto in queste settimane qui sul forum del Giro 2004: Honcar, Cunego, Simoni, Popovich, Mazzoleni e simili cosa hanno mai fatto di concreto fuori dall’Italia a parte singoli exploit?
Al Tour prendevano minuti di solito.
Qui alla fine gli uomini di classifica erano alcuni dei “soliti” top 10 ai vari GT: questo ci offre il panorama attuale a parte Pogacar e Roglic (che nel 2019 ha comunque sofferto al Giro).
Io temo, da appassionato, che sia lo sport ad essere diventato troppo lento rispetto ai tempi attuali che si manifestano nelle stories, nei reels, nei tik tok e simili e piacciono poco a chi non ama stare come noi a seguire per ore.
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Re: Giro d'Italia 2022
Io, magari sbaglio, ma penso che il Giro di Carapaz sia stato sbagliato ab origine. Una cosa del genere avevo il sentore che succedesse da quando, ad aprile, iniziavano ad uscire le voci dell'andare a Movistar o EF per fare Giro e Tour da capitano. Poi queste sensazioni si sono confermate sul Blockhaus, dove aveva l'occasione per uccidere Hindley, ma l'ha fatto rinascere. Io penso, fermo restando che come si suol dire è facile parlare dal divano di persone che non conosci e che non voglio assolitamente giudicare nessuno, che Richie abbia peccato di supponenza. Pensava con questo Giro di strappare il contrattone, di stravincere e ha corso con questa supponenza per tutta la corsa. L'unica volta che ha attaccato ho rivisto la Liegi 21 per il rimbalzo che ha preso. Per me la colpa non è di Ineos, che comunque, al netto di sfighe ha sacrificato Elia sull'altare di Richie, ma di un'eccessiva sicurezza che lo hanno portato a fare tutto ciò. E come aumentano i rimpianti per Simon Yates. Quest'anno sarebbe dovuto essere suo....ciclistapazzo ha scritto: ↑domenica 29 maggio 2022, 7:53
La Ineos e Carapaz, in modalità minore, hanno fatto l'errore di Roglic al Tour, limitarsi a controllare confidando nella crono finale.
Sparo una sentenza su Remco per me lui è un Benoot che ci crede di più. Cioè non sarà lui il futuro dei belgi nei GT ma mi da sempre più la sensazione di essere quelli che per me sono i "classici mezzi corridori belga". Sono forti, però la salita non è roba per loro.
Io, 4 febbraio 2022
Io, 4 febbraio 2022
Re: Giro d'Italia 2022
damr ha scritto: ↑domenica 29 maggio 2022, 9:30 Il ciclismo oggi è questo, non è il Giro il problema.
Abbiamo parlato tanto in queste settimane qui sul forum del Giro 2004: Honcar, Cunego, Simoni, Popovich, Mazzoleni e simili cosa hanno mai fatto di concreto fuori dall’Italia a parte singoli exploit?
Però è veramente frustrante quando qualcuno prova a spiegare come i big stranieri che facevano bene al Tour
capitava che arrivassero in Italia e prendevano mazzate.
Si spende tempo e fatica per provare a collocare storicamente un certo tipo di ciclismo e a spiegarlo insieme con le dinamiche dell'epoca, diverse da quelle attuali, ma vedo che si torna sempre alla vulgata.
Il tentativo di fare un confronto tra Giro 2004 e Giro 2022 non era volto a stabilire la supremazia del primo sul secondo per dire che una volta era tutto più bello e yeah!!
Avuto riguardo ai deficit di quel Giro, riconosciuti tali dal sottoscritto ma riconosciuti tali anche dagli appassionati, il solo fatto di poter reggere un confronto col Giro attuale soddisfa la provocazione di non avere poi dei contesti così dissimili.
Non so se fossi tu quello che rideva della Landbowkredit Colnago, ma forse non hai memoria (e devi averne, per tornare al momento, altrimenti non puoi cogliere nulla) del fatto che tanto dopo il passaggio al professionismo, quanto dopo il primo podio, Yaro Popovich era accompagnato da un filo più di hype rispetto quello che si poteva avere [edit: alla vigilia di questo Giro] per Dumoulin.
Parlo di hype concreto, non le stupidaggini degli strilloni che non sanno distinguere un fisico martoriato e ormai improduttivo per certe cose (corse) da un fattore concreto.
E la Jumbo, per dire, quella si che fa veramente ridere se si pensa agli scarti di lavorazione che hanno mandato qui rispetto al potenziale di fuoco di cui effettivamente dispongono.
Non è che Sijmens, Jacky Durand e Duma facessero così tanto più ridere, in proporzione.
Semplicemente non si voleva auspicare un ritorno a 18 anni fa.
Ma solo paventare la possibilità di essere caduti in un coacervo di difficoltà comparabili, coperte da foglie di fico che venivano usate, allora, allo stesso modo (i tuttapposter di allora vendevano Cunego piccolo Pantani, la guerra fredda con Simoni ecc. ecc.).
In ultimo. Il problema, a parere dello scrivente, è che questa internazionalizzazione abbia omologato le difficoltà e le mancanze, una volta diversificate e più riconoscibili.
Che poi, internazionalizzazione e abbiamo perso per strada profili come quelli di Perez Cuapio, di Parra, e di Ardila ma abbiamo perso anche gli Honchar e gli Olano, per dire.
Accade questo in un ciclismo delle corse a tappe che sembra essersi definitivamente aperto al mondo ma che, in realtà, sta completando il cammino opposto, quello di privazione di una globalizzazione tecnica.
Re: Giro d'Italia 2022
Ti leggo sempre con interesse Primo86, per questo mi permetto di chiederti cosa intendi per (privazione) di una "globalizzazione tecnica" riferito al Giro o ai GT in generale? Che si svolgono seguendo sempre lo stesso (prevedibile) canovaccio? Scusa se semplifico
Re: Giro d'Italia 2022
Top ten Giro 2017
1 Paesi Bassi Tom Dumoulin Sunweb 90h34'54"
2 Colombia Nairo Quintana Movistar a 31"
3 Italia Vincenzo Nibali Bahrain-Mer. a 40"
4 Francia Thibaut Pinot FDJ a 1'17"
5 Russia Il'nur Zakarin Katusha a 1'56"
6 Italia Domenico Pozzovivo AG2R a 3'11"
7 Paesi Bassi Bauke Mollema Trek a 3'41"
8 Lussemburgo Bob Jungels Quick-Step a 7'04"
9 Gran Bretagna Adam Yates Orica a 8'10"
10 Italia Davide Formolo Cannondale a 15'17"
Non fu un giro super spettacolare ma il parterre era di alto livello (alla partenza c'erano anche Geraint Thomas e Landa per la classifica).
Re: Giro d'Italia 2022
Si è letto, in questi giorni, che nel 2004 i forti (rectius: quelli che facevano altre velocità ) facevano il Tour, gli italiani facevano il Giro e gli spagnoli la Vuelta.aleph ha scritto: ↑domenica 29 maggio 2022, 10:20 Ti leggo sempre con interesse Primo86, per questo mi permetto di chiederti cosa intendi per (privazione) di una "globalizzazione tecnica" riferito al Giro o ai GT in generale? Che si svolgono seguendo sempre lo stesso (prevedibile) canovaccio? Scusa se semplifico
Adesso, invece, tutti vanno ovunque.
Da ciò internazionalizzazione e discorsi annessi e connessi. Sembra essersi fatto un passo avanti dal punto di vista della globalizzazione (adesso arriva cycling_chronicles e spiega che storicamente non è che sia proprio tutto giusto, visto che, lo cito "per nuove parti del mondo coinvolte ce ne sono altre escluse, per nuovi movimenti nati ce ne sono altri, morti").
Se vogliamo però svolgere un'indagine dal punto di vista tecnico, a questa globalizzazione/internazionalizzazione corrisponde una parallela apertura dal punto di vista tecnico o, all'opposto, la strada che si sta seguendo (da tempo) è quella che porta alla creazione di profili tutti molto simili, tutti molto omologabili?
A me pare la seconda.
Prendiamo ancora ad esempio il Giro 2004, solo per comodità.
Se diamo un'occhiata tanto al podio quanto, più generalmente, alla top ten, ci troviamo gente con caratteristiche diverse.
Il trio che si è giocato questo Giro, oltre ad avere caratteristiche sommariamente comparabili (e Yates, Bardet e Lopez, che sarebbero finiti davanti, non è che fossero così dissimili) ha dimostrato uno stupefacente adattamento a un canovaccio tecnico/tattico che prevedeva di fare una sola cosa.
Uscendo dalla retorica dell'equilibrio, e per quanto possa far sorridere, il motivo narrativo di principale interesse, fin tanto che è rimasto in corsa, lo si è avuto, se ci pensi, grazie ad Almeida. No, dico : Almeida! Che non è Indurain ma non è Zulle, non è Dumo, non è Olano, non è neppure Honchar, forse.
Ma basta un profilo diverso e anche solo 17 km a cronometro per stimolare una minima variazione sullo spartito che, fino alla fine, e coerentemente, si è visto che musica prevedesse quando terreno e caratteristiche dei protagonisti si sono agglomerate in una orrida armonia.
Ma basta dare un'occhiata agli attrezzi che circolano e alla magrezza come comune denominatore di tanti, troppi gtisti, per capire fino a che punto è stata ridotta la contesa, e che tipo di strada è stata tracciata.
L'abbattimento dei profili sta raggiungendo il suo apice, se negli passati è stata riservata qualche apertura a corridori diversi, nonostante fosse già in itinere l'opera di omologazione, questo Giro, con il suo podio finale e con la summenzionata vicenda Almeida, svela chiaramente il volto del problema.
Va da se che individuare i problemi equivale a ripetersi.
Togliere la crono e usare come perno tecnico una quantità spropositata di arrivi in salita vuol dire ammazzare la categoria dei passisti scalatori.
Colpire la componente fondo, la componente principale di uno sport di endurance, vuol dire semplicemente rimescolare tutte le skills fisiche necessarie per primeggiare in questo sport. E se da oggi a domani mi dici che per essere competitivo ho bisogno di corridori con un fisico diverso, domani io inizierò a costruirmi quei corridori.
Cominciando col dire al cuoco di buttare la pasta. Nel bidone dell'immondizia però.
Quindi tecnicamente si è chiuso il country club , invece di aprirlo.
Poi ci sarebbe la questione delle dirette integrali di cui ha già detto cycling_chronicles, lo trovo un discorso molto interessante perché effettivamente è un nocumento per una certa categoria di corridori.
Ma il dato preoccupante, imho, è che è talmente tanto ampia la pletora di corridori con queste caratteristiche che gli stessi, adesso, rappresenterebbero la principale resistenza al cambiamento.
Cioè se domani facciamo il comitato cycling_chronicles o l'associazione cicloweb e andiamo a imporre un ritorno a un ciclismo dignitoso, e convinciamo Vegni, Maurone deve poi convincere sta gente che si devono nuovamente affrontare 150 km a crono e una maggiorazione di chilometraggio complessivo e quelli probabilmente gli diranno:"ma scusa, signor Mauro Vegni, dopo che ci avete detto di diventare così adesso ci dite che dobbiamo mangiare o riprendere le appendici? Ma non ci pensiamo proprio".
Ed ecco a te i Grandi Giri del mondo moderno.
E anche il motivo per cui qualche tempo fa ho avuto un'epifania e ho capito che Remco è Gesù Cristo in bicicletta.
Re: Giro d'Italia 2022
Grazie per l’intervento ma hai detto, argomentando meglio, la stessa cosa che ho detto io e cioè che il problema dello spettacolo è dello sport in generale, non deriva dal lotto partenti che sarebbe più scarso.Primo86 ha scritto: ↑domenica 29 maggio 2022, 11:10Si è letto, in questi giorni, che nel 2004 i forti (rectius: quelli che facevano altre velocità ) facevano il Tour, gli italiani facevano il Giro e gli spagnoli la Vuelta.aleph ha scritto: ↑domenica 29 maggio 2022, 10:20 Ti leggo sempre con interesse Primo86, per questo mi permetto di chiederti cosa intendi per (privazione) di una "globalizzazione tecnica" riferito al Giro o ai GT in generale? Che si svolgono seguendo sempre lo stesso (prevedibile) canovaccio? Scusa se semplifico
Adesso, invece, tutti vanno ovunque.
Da ciò internazionalizzazione e discorsi annessi e connessi. Sembra essersi fatto un passo avanti dal punto di vista della globalizzazione (adesso arriva cycling_chronicles e spiega che storicamente non è che sia proprio tutto giusto, visto che, lo cito "per nuove parti del mondo coinvolte ce ne sono altre escluse, per nuovi movimenti nati ce ne sono altri, morti").
Se vogliamo però svolgere un'indagine dal punto di vista tecnico, a questa globalizzazione/internazionalizzazione corrisponde una parallela apertura dal punto di vista tecnico o, all'opposto, la strada che si sta seguendo (da tempo) è quella che porta alla creazione di profili tutti molto simili, tutti molto omologabili?
A me pare la seconda.
Prendiamo ancora ad esempio il Giro 2004, solo per comodità.
Se diamo un'occhiata tanto al podio quanto, più generalmente, alla top ten, ci troviamo gente con caratteristiche diverse.
Il trio che si è giocato questo Giro, oltre ad avere caratteristiche sommariamente comparabili (e Yates, Bardet e Lopez, che sarebbero finiti davanti, non è che fossero così dissimili) ha dimostrato uno stupefacente adattamento a un canovaccio tecnico/tattico che prevedeva di fare una sola cosa.
Uscendo dalla retorica dell'equilibrio, e per quanto possa far sorridere, il motivo narrativo di principale interesse, fin tanto che è rimasto in corsa, lo si è avuto, se ci pensi, grazie ad Almeida. No, dico : Almeida! Che non è Indurain ma non è Zulle, non è Dumo, non è Olano, non è neppure Honchar, forse.
Ma basta un profilo diverso e anche solo 17 km a cronometro per stimolare una minima variazione sullo spartito che, fino alla fine, e coerentemente, si è visto che musica prevedesse quando terreno e caratteristiche dei protagonisti si sono agglomerate in una orrida armonia.
Ma basta dare un'occhiata agli attrezzi che circolano e alla magrezza come comune denominatore di tanti, troppi gtisti, per capire fino a che punto è stata ridotta la contesa, e che tipo di strada è stata tracciata.
L'abbattimento dei profili sta raggiungendo il suo apice, se negli passati è stata riservata qualche apertura a corridori diversi, nonostante fosse già in itinere l'opera di omologazione, questo Giro, con il suo podio finale e con la summenzionata vicenda Almeida, svela chiaramente il volto del problema.
Va da se che individuare i problemi equivale a ripetersi.
Togliere la crono e usare come perno tecnico una quantità spropositata di arrivi in salita vuol dire ammazzare la categoria dei passisti scalatori.
Colpire la componente fondo, la componente principale di uno sport di endurance, vuol dire semplicemente rimescolare tutte le skills fisiche necessarie per primeggiare in questo sport. E se da oggi a domani mi dici che per essere competitivo ho bisogno di corridori con un fisico diverso, domani io inizierò a costruirmi quei corridori.
Cominciando col dire al cuoco di buttare la pasta. Nel bidone dell'immondizia però.
Quindi tecnicamente si è chiuso il country club , invece di aprirlo.
Poi ci sarebbe la questione delle dirette integrali di cui ha già detto cycling_chronicles, lo trovo un discorso molto interessante perché effettivamente è un nocumento per una certa categoria di corridori.
Ma il dato preoccupante, imho, è che è talmente tanto ampia la pletora di corridori con queste caratteristiche che gli stessi, adesso, rappresenterebbero la principale resistenza al cambiamento.
Cioè se domani facciamo il comitato cycling_chronicles o l'associazione cicloweb e andiamo a imporre un ritorno a un ciclismo dignitoso, e convinciamo Vegni, Maurone deve poi convincere sta gente che si devono nuovamente affrontare 150 km a crono e una maggiorazione di chilometraggio complessivo e quelli probabilmente gli diranno:"ma scusa, signor Mauro Vegni, dopo che ci avete detto di diventare così adesso ci dite che dobbiamo mangiare o riprendere le appendici? Ma non ci pensiamo proprio".
Ed ecco a te i Grandi Giri del mondo moderno.
E anche il motivo per cui qualche tempo fa ho avuto un'epifania e ho capito che Remco è Gesù Cristo in bicicletta.
Sono io che ha fatto la battuta sulla squadra di Popovich che era forte ma era un ciclismo diverso, non c’era il WT che monopolizzava e infatti pure savio e reverberi avevano gente decente.
Ricordo forse persino una sanremo dove la panaria tirava per figueras, oggi impossibile.
Re: Giro d'Italia 2022
Vegni al microfono di Martini: "Avete visto che alla fine qualcosa e' successo? Neanche all'ultima tappa, ma negli ultimi 3 km".
Secondo me e' pure dispiaciuto che la crono di oggi e' diventata superflua per la vittoria finale.
Secondo me e' pure dispiaciuto che la crono di oggi e' diventata superflua per la vittoria finale.