Slegar ha scritto: ↑venerdì 5 agosto 2022, 17:13
lucks83 ha scritto: ↑giovedì 4 agosto 2022, 20:19
Slegar ha scritto: ↑mercoledì 3 agosto 2022, 16:28
Premessa: dopo la caduta di Evenepoel avevo scritto qui sul forum che in queste condizioni la discesa dalla Colma andava tolta; sportivamente dispiace, però dalla parte dell'organizzatore è una scelta logica: vista la casistica di quel tratto di percorso, prima di dover affrontare un risarcimento economico che potrebbe mettere in ginocchio RCS meglio evitare i problemi.
Più che il ponte dov'è volato Remco, che con qualche centinaio di euro lo si mette in sicurezza per il giorno della gara, è la conformazione delle barriere di sicurezza che è pericolosa per le velocità affrontate in gara; una tipologia del genere di barriere, posate in quel modo, adesso è assolutamente vietata.
Pongo una domanda: è più pericolosa una discesa senza o con scarse protezioni oppure una con protezioni che mostrano una sicurezza che in realtà non c'é?
Ne pongo un'altra che feci dopo il Lombardia di due anni fa e a cui nessuno ha risposto, rivolta soprattutto a chi ha praticato il ciclismo agonistico: una discesa in cui ci sono delle protezioni "alte" come quella dalla Colma verrebbe affrontata nello stesso modo con protezioni scarse o inesistenti?
Capisco il tuo discorso.
Effettivamente affrontare una discesa che si pensa essere messa in sicurezza, con protezioni inadeguate, può essere ancora più pericoloso, perché porta i corridori a rischiare di più.
Quello che fatico a capire è in base a cosa una discesa venga considerata off limits o meno.
Perché se la colma è troppo pericolosa, non capisco come abbiano potuto far scendere gli atleti dal crocedomini, dal mortirolo verso grosio e dal santa cristina nella stessa tappa, che (li conosco) per me sono pure peggio.
Il concetto è che deve capitare l'incidente, per far capire se una discesa si può fare o meno?
Se guardiamo in che situazione di gara è morto Casartelli (i paracarri in pietra sono ancora li) o la discesa dov'è morto Weylandt verrebbe da dire che l'unico modo sicuro di affrontare le discese è il teletrasporto. A mio avviso l'unica discriminante da prendere in considerazione è lo stato delle barriere di sicurezza metalliche, se sono presenti, se presenti e come sono nei punti molto pericolosi.
Prendo come esempio sempre la discesa dalla Colma di Sormano. Oltre che essere completamente sbagliati, percorrendola con Street Wiew ho visto che ci sono tantissimi punti in cui mancano i terminali: finire addosso al guard rail in quei punti vuol dire andare incontro a delle lame taglienti. Il punto dov'è uscito Evenepoel non è pericoloso per il ponte ma perché attraversa una valle scoscesa; fosse solo quello il punto critico, come ho già scritto, con qualche centinaio di euro lo si metterebbe in sicurezza. Nella crono di Roccamadour, prima di affrontare l'ultimo tratto di salita, si percorreva un ponte che sembrava il fratello di quello della discesa dalla Colma (mancava solamente il rientro); percorrendolo con Street Wiew la differenza è che se un ciclista sbagliava e cadeva giù dal ponte al massimo faceva un volo di un paio di metri giù nell'erba.
A mio avviso se i punti realmente critici sono pochi conviene metterli in sicurezza e farci passare la gara, altrimenti è meglio passare da un'altra parte.
Guarda, io la discesa della colma l'ho fatta molte volte e non l'ho guardata su Street view.
La conosco bene.
Proprio oggi ho fatto Mortirolo (da Grosio
) e Gavia.
Memore dei discorsi sulla pericolosità della colma, ho affrontato le discese (e la salita da grosio dove di solito scendono) con calma per guardarle bene, di nuovo visto che già le conoscevo.
Ebbene, fossi un professionista, preferirei di gran lunga far la discesa della colma in gara rispetto al Gavia verso santa caterina, la mortirolo verso monno e allo stesso mortirolo verso grosio.
La strada è stretta, molto, in tutti e tre i casi.
Giù dal Gavia la discesa è tecnicissima, con curve che si affacciano sul burrone e l'asfalto pessimo.
Il mortirolo, in entrambi i versanti ha pendenze notevoli, curve cieche, muri, quasi nessun guard rail e il bosco appena fuori dalla strada.
Uscire lì a una certa velocità vuol dire impastarsi (male) contro un albero.
La colma non mi fa così paura.
Ripeto il concetto: non capisco perché quella è diventata off limits e queste no....
Fondamentalmente quando capita l'incidente la colpa è sempre del corridore e non della strada (se il fondo stradale è ok).
Il bracco è una discesa normale, il povero weyland mi ricordo che si disse che si giró, a 80 orari, per controllare chi gli stava dietro e impattò contro un muretto, finendo sbalzato.