Si è chiusa la prima fase di un Mondiale che non sarà ricordato come il più spettacolare della storia ma che sta regalando qualche bella vicenda.
Si va vorticosamente, oggi partono gli ottavi, per cui non c'è nemmeno il tempo di fare un primo bilancio, ma del resto chi avrebbe mai voluto leggerlo da me, nel caso?

Le partite di ieri: contro l'autolesionismo della Serbia non c'è cabala che tenga (anche se sul 2-1 di Vlahovic ci stavo sperando davvero), ma la Svizzera si conferma una delle bestie più complicate da domare, e il Portogallo avrà il suo bel daffare. Certo Stojkovic, togliermi così SMS sul più bello... non si fa!
Il Brasile B le ha buscate immeritatamente dal Camerun, partita pleonastica se non per regalare una bella gioia alla nazionale africana e ai suoi tifosi, tra cui rientriamo un po' tutti noi che vivemmo l'epopea di Omam-Biyik, Makanaki, N'Kono e Roger Milla a Italia '90 e che una lacrimuccia la versammo per quel 2-3 ai quarti contro Lineker.
Più pathos nel gruppo H, laddove l'Uruguay ha chiuso nel segno della iella scarogna che ha accompagnato il suo intero girone (con l'highlight dell'assurdo rigore subito contro il Portogallo, e con un corposo computo di pali presi). La Celeste è a pieno titolo nel club delle squadre forti o belle che hanno inopinatamente (e in generale immeritatamente) mancato gli ottavi, con Ecuador, Messico, Tunisia e Germania. Ma i posti al turno successivo sono solo 16, è normale che qualche bella formazione resti fuori; del resto, Polonia a parte, non mi pare ci siano grandi intruse agli ottavi.
Il Ghana quando incontra l'Uruguay si sente in dovere di sbagliare i rigori e ieri non ha derogato alla regola. Comunque vittoria meritata per i sudamericani. Così come meritata (oltre che emozionalmente bellissima) è stata la vittoria della Corea del Sud contro il Portogallo. La Corea è una squadra che gioca sempre un bel calcio, dinamico, è una presenza costante ai Mondiali e merita di passare un turno ogni tanto (l'ultima volta era stata nel 2010).
Quanto al Portogallo, la presenza di CR7 si sta facendo gara dopo gara sempre più imbarazzante. Sempre col braccio alzato a chiamare palla ma poi spesso incapace di fare una giocata sensata quando gliela passano, passeggia per il campo molte volte in posizione di fuorigioco salvo rientrare in tempo per ricevere un assist buono (che però, se gli arriva, trasforma di rado in gol). Ha ragione Vivian, Fernando Santos dovrebbe farsi un paio di domande prima di farsi buttare fuori dalla Svizzera (eventualità molto più che possibile).
"Farsi buttare fuori dalla Svizzera" è un brutto club ma ultimamente sempre più frequentato, ci siamo noi, c'è la Francia, c'è (reiteratamente) la Serbia, insomma non scherzerei tanto col fuoco.
Statistica di fine gironi. Hanno passato il turno:
100% Oceania (1/1)
61.5% Europa (8/13)
50% Sudamerica (2/4)
40% Africa (2/5)
40% Asia (2/5)
25% ConcaCaf (1/4)
Ben 6 0-0 su 48 partite, nel 2018 (in un Mondiale tra i più spettacolari che ricordi*) ce ne fu solo 1, nel 2014, nel 2010 e nel 2006 (parlo sempre della prima fase) furono 5, non vado più indietro perché non mi va. Fin qui 2,5 gol per incontro, quattro anni fa a fine torneo furono 2,64, nel 2014 2,67, nel 2010 2,27 più o meno come nel 2006 (2,3). Speriamo che le partite a eliminazione diretta ci portino a una media finale prossima a quella degli ultimi due Mondiali e non a quella dei due precedenti.
*Credo che quanto a spettacolarità il 2018, nei miei ricordi, sia inferiore solo al 1986 (il primo che seguii, ma non integralmente a causa del fuso orario che respingeva un decenne quale io ero; le partite importanti però le vidi tutte, e c'erano un mucchio di squadre che giocavano benissimo o che avevano campioni destinati alle hall of fame: Argentina, Danimarca, URSS, Belgio, Spagna, Inghilterra, Francia, Brasile, la stessa Germania. Squadroni clamorosi). Abbastanza tremendi il 1990 e il 1994, bellino il 1998, house of horror 2002 e 2006, promossi il 2010 e il 2014. Naturalmente per ciascuna delle edizioni bocciate ci sono le dovute eccezioni, rappresentate da due o tre squadre per volta, sulle quali mi pare inutile dilungarmi.
Il 1982, ovvero il mio primo approccio calcistico, non fa testo in quanto trascolora nel romanticismo di indelebili ricordi d'infanzia che però non c'entrano troppo col calcio guardato/capito. ("Ah perché, vorresti dire che ora ne capisci?").
I pronostici di oggi. Superata la fase a gironi, nella quale riesco a tenere un filo e un ordine mentale delle cose, per me tutto diventa una grande roulette. Da qui alla fine li farò tanto per continuare a giocare, ma non aspettatevi la scientificità

Olanda-USA 2-1 dts (1-1)
Argentina-Australia 4-0 (tripletta di Messi + Totti su rigore)