Lu mammocce ?Abruzzese ha scritto: ↑domenica 7 maggio 2023, 18:04Peraltro quando parlava del "Guerriero di Capestrano" ha sbagliato la pronuncia del nomignolo dialettale che gli avevano affibbiato. Del resto se si ha esclusivamente "erudizione da Wikipedia preconfezionata" non si può pretendere che ci s'informi sul serio.martin eden ha scritto: ↑domenica 7 maggio 2023, 18:00Cassani ha un magnetismo incredibile, staresti ore ad ascoltarlo. Questo valeva anche per Martinello. Ma purtroppo ai vertici preferiscono sempre gli sfollagente alla Genovesi... È il "merito", bellezza!
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Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
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Re: Servizio Rai 2023
Esatto. Se fai lo sforzo di chiedere a gente del posto (magari forse bastava interpellare già solo Enrico Giancarli o Dario Cataldo) la pronuncia esatta la dai. Però deve fare il figo, nonostante tutti ormai conoscano il suo "stile".nino58 ha scritto: ↑domenica 7 maggio 2023, 19:03Lu mammocce ?Abruzzese ha scritto: ↑domenica 7 maggio 2023, 18:04Peraltro quando parlava del "Guerriero di Capestrano" ha sbagliato la pronuncia del nomignolo dialettale che gli avevano affibbiato. Del resto se si ha esclusivamente "erudizione da Wikipedia preconfezionata" non si può pretendere che ci s'informi sul serio.martin eden ha scritto: ↑domenica 7 maggio 2023, 18:00
Cassani ha un magnetismo incredibile, staresti ore ad ascoltarlo. Questo valeva anche per Martinello. Ma purtroppo ai vertici preferiscono sempre gli sfollagente alla Genovesi... È il "merito", bellezza!
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Re: Servizio Rai 2023
Prenderei un format Sky, uno qualsiasi, F1, Moto GP, Europa League, e lo copierei per il ciclismo in Rai. Se pensiamo non si possa applicare, sbagliamo di grosso, basta vedere cos'erano gli altri sport prima. La Rai è uguale a sé stessa per definizione.
Peccato che a Sky il ciclismo non interessa: se fosse, essendo un evento di interesse nazionale, sarebbe transmesso in chiaro, e sarebbe tutt'altra musica. Loro sarebbero capaci di attirare spettatori che del ciclismo non interessa una cippa
Peccato che a Sky il ciclismo non interessa: se fosse, essendo un evento di interesse nazionale, sarebbe transmesso in chiaro, e sarebbe tutt'altra musica. Loro sarebbero capaci di attirare spettatori che del ciclismo non interessa una cippa
Re: Servizio Rai 2023
Madonna ho letto ora di Fabrettimaglianera ha scritto: ↑domenica 7 maggio 2023, 18:53 Fabretti è penoso (mi ero ripromesso di guardare il meno possibile questo processo alla tappa, ma purtroppo mi ci sono soffermato), ma Garzelli e Bastianelli che, pur imbarazzati, non osano contraddirlo apertamente, deludono anche loro.
Al conduttore del processo si potrebbe rispondere lapidariamente che il ciclismo esisteva da molto prima che esistesse la televisione, e speriamo che continui a esistere anche dopo i ridicoli personaggi che infestano le televisioni attuali.
Che polemica del
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Re: Servizio Rai 2023
Imbarazzante Fabbretti, imbarazzante. Neanche si rende conto che sta criticando se stesso, che non è in grado di mettere in scena uno spettacolo degno di uno sport meraviglioso come il ciclismo. Se si annoia se ne può andare subito (a proposito, di che minchia di partito è Fabbretti, che non viene mai cacciato?)
Re: Servizio Rai 2023
Sta con CasiniBeppugrillo ha scritto: ↑domenica 7 maggio 2023, 21:12 Imbarazzante Fabbretti, imbarazzante. Neanche si rende conto che sta criticando se stesso, che non è in grado di mettere in scena uno spettacolo degno di uno sport meraviglioso come il ciclismo. Se si annoia se ne può andare subito (a proposito, di che minchia di partito è Fabbretti, che non viene mai cacciato?)
Re: Servizio Rai 2023
Fabretti è sempre stato così, fin dal primo giorno che ha messo piede in RAI molti anni fa, difficile trovarne uno peggiore nemmeno a cercarlo col lanternino.
È il classico esempio di come un totale incompetente stia a prendere uno stipendio pubblico senza il benché minimo merito, anzi facendo collezione di demeriti.
Ogni volta che lo vedo ho immediati pensieri relativi all'estinzione della specie umana. Sono quasi disposto al massimo sacrificio pur di non vederlo più.
È il classico esempio di come un totale incompetente stia a prendere uno stipendio pubblico senza il benché minimo merito, anzi facendo collezione di demeriti.
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Cos'ha detto fabretti?
FCC 2019/20: rit.
FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY
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Re: Servizio Rai 2023
"E' qui che mi alzo in piedi e applaudo il bravo giornalista. Senza problemi, un vero piacere dire qualcosa di buono anche a carico della Rai. Bravo Fabretti, grazie Fabretti, a nome dei telespettatori contribuenti."
Cristiano Gatti
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Re: Servizio Rai 2023
La rai paga RCS per i diritti televisivi del giro e poi si (fabretti) lamentano di aver fatto la diretta dal primo km, ma se non ti piace non la fare la diretta dal primo minuto. Mi immagino come l'abbia presa bene RCS
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Re: Servizio Rai 2023
Fabretti è sempre stato un buon giornalista sportivo, io lo seguo da quando commentava le corse di ciclismo in replica con Gigi Sgarbozza 20 anni fa, per me state esagerando. Semplicemente si è fatto prendere la mano, come può succedere a tutti quando si è in televisione.
Purtroppo c'è gente molto più "competente" di lui che lavora in federazione e che ha idee ancora più bislacche.
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pietro ha scritto: ↑domenica 7 maggio 2023, 21:17Sta con CasiniBeppugrillo ha scritto: ↑domenica 7 maggio 2023, 21:12 Imbarazzante Fabbretti, imbarazzante. Neanche si rende conto che sta criticando se stesso, che non è in grado di mettere in scena uno spettacolo degno di uno sport meraviglioso come il ciclismo. Se si annoia se ne può andare subito (a proposito, di che minchia di partito è Fabbretti, che non viene mai cacciato?)
Re: Servizio Rai 2023
Buon giornalista???gampenpass ha scritto: ↑domenica 7 maggio 2023, 22:39 Fabretti è sempre stato un buon giornalista sportivo, io lo seguo da quando commentava le corse di ciclismo in replica con Gigi Sgarbozza 20 anni fa, per me state esagerando. Semplicemente si è fatto prendere la mano, come può succedere a tutti quando si è in televisione.
Purtroppo c'è gente molto più "competente" di lui che lavora in federazione e che ha idee ancora più bislacche.
Fabretti è una disgrazia d'Iddio.
Mica solo da oggi, da sempre.
Re: Servizio Rai 2023
L'ho sentito in diretta, ma per comodità ti riporto questo estratto da un post su Facebook, può darsi che non sia tutto preciso alla lettera ma rende l'idea:
Poco dopo la vittoria di Milan, il conduttore del "Processo alla tappa" Alessandro Fabretti ha scatenato un'inattesa polemica in diretta su RAI 2.
Queste le sue parole: "La millesima tappa vissuta così, 5 ore di niente di niente e ora mi sono davvero stancato!
Il solito cliché della fuga organizzata da subito, controllata e poi ripresa! Andiamo da Pancani e Petacchi per chiedere se loro si sono divertiti a stare 5 ore a guardare e commentare questo spettacolo".
E ancora: "Non c'è rispetto del telespettatore che non può fare altro che stancarsi davanti a queste tappe. Bisogna ridurre i chilometraggi delle tappe di pianura o altrimenti cacciamo letteralmente i telespettatori dal ciclismo".
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Re: Servizio Rai 2023
Pensavo che la campagna anti-cronometro di Gregorio sarebbe rimasta la più imbarazzante del Giro, invece Fabretti è riuscito a rilanciare in meno di 24 ore.
Re: Servizio Rai 2023
Tra tanti posti in Abruzzo dove si può mangiare degnamente devono essere finiti entrambi a pranzare in una squallida trattoria di quart'ordine.
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Re: Servizio Rai 2023
Eh beh, il buon Petacchi ricorda sicuramente quello del 2004 come il Giro più bello della sua vita ma evidentemente al tempo, quando era il velocista più forte del mondo e andava spesa la retorica, Fabretti non s'annoiava .Tommeke92 ha scritto: ↑lunedì 8 maggio 2023, 0:30 Queste le sue parole: "La millesima tappa vissuta così, 5 ore di niente di niente e ora mi sono davvero stancato!
Il solito cliché della fuga organizzata da subito, controllata e poi ripresa! Andiamo da Pancani e Petacchi per chiedere se loro si sono divertiti a stare 5 ore a guardare e commentare questo spettacolo".
E ancora: "Non c'è rispetto del telespettatore che non può fare altro che stancarsi davanti a queste tappe. Bisogna ridurre i chilometraggi delle tappe di pianura o altrimenti cacciamo letteralmente i telespettatori dal ciclismo".
Più che altro è stata una polemica idiota perché arrivata alla prima (e risottolineo PRIMA) tappa in linea di questa edizione. Avessimo visto cinque o sei tappe filate così, stile prime settimane dei Tour di metà anni Novanta, primi anni Duemila, si sarebbe potuto anche stare a discutere ma francamente fare piazzate del genere al solo gusto d'inventare una polemica lì dove non esiste mi è sembrato inopportuno.
Capisco che l'era dei Van Aert, Van Der Poel e compagnia bella, delle classiche sfolgoranti abbia abituato benissimo ma qualche volta si deve collegare anche il cervello quando si parla, soprattutto in relazione al contesto.
Altra cosa: si continua a parlare all'infinito delle riduzioni di chilometraggi (una volta usando il paravento del fantomatico "ciclismo più umano", adesso perorando la vendibilità del prodotto), tralasciando il fondamentale fattore che un conto è fare le volate in tappe lunghe 140-150 km e un conto è farle dopo 200 e passa chilometri (a maggior ragione, come mi auguro, con una tappa come quella di Melfi in cui ci saranno delle asperità a complicare le operazioni dopo aver coperto già una considerevole distanza). Su queste pagine c'è gente che ha passato anni a dire che corridori come Guardini o Mareczko, tralasciando le ataviche difficoltà quando i percorsi proponevano delle salite appena decenti in tappe da volata, erano buoni solo a vincere le tappette con chilometraggi da dilettanti e adesso qualcuno ci viene a dire che quella sarebbe la soluzione al problema? E se poi, per bilanciare, mettessero il tappone dolomitico di 240 km, ci si dovrebbe sorbire i pipponi sulle processioni in salita, il mancato coraggio e, non ultimo, il fatto che cose simili sarebbero il principale incentivo al doping perché affrontare fatiche del genere sarebbe al limite, se non oltre, del disumano.
Le polemiche e le discussioni ci stanno ma buttarla in caciara così, tanto per, è veramente roba da osteria piuttosto che buon giornalismo.
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Re: Servizio Rai 2023
Ma veramente??Tommeke92 ha scritto: ↑lunedì 8 maggio 2023, 0:30L'ho sentito in diretta, ma per comodità ti riporto questo estratto da un post su Facebook, può darsi che non sia tutto preciso alla lettera ma rende l'idea:
Poco dopo la vittoria di Milan, il conduttore del "Processo alla tappa" Alessandro Fabretti ha scatenato un'inattesa polemica in diretta su RAI 2.
Queste le sue parole: "La millesima tappa vissuta così, 5 ore di niente di niente e ora mi sono davvero stancato!
Il solito cliché della fuga organizzata da subito, controllata e poi ripresa! Andiamo da Pancani e Petacchi per chiedere se loro si sono divertiti a stare 5 ore a guardare e commentare questo spettacolo".
E ancora: "Non c'è rispetto del telespettatore che non può fare altro che stancarsi davanti a queste tappe. Bisogna ridurre i chilometraggi delle tappe di pianura o altrimenti cacciamo letteralmente i telespettatori dal ciclismo".
Che poi, è quasi superfluo dirlo, la lunghezza delle tappe dipende anche dalle località di partenza e arrivo che sganciano i soldini…
Ma che si può dire sulla successione di tappe della prima settimana? questa era l’unica davvero piatta praticamente, oggi ci sono due salite nel finale, domani Lago Laceno, Salerno è per ruote veloci ma ha una morfologia totalmente diversa!
Mi sembra una polemica a dir poco sterile.
Re: Servizio Rai 2023
Ha ragione, se ci si vuole avvicinare al Tour dove la fuga di per se è una gara a se stante anche solo per farla partire, bisogna piantarla con questi teatrini per portare in giro gli sponsor delle squadre secondarie, Tanta pena.Tommeke92 ha scritto: ↑lunedì 8 maggio 2023, 0:30L'ho sentito in diretta, ma per comodità ti riporto questo estratto da un post su Facebook, può darsi che non sia tutto preciso alla lettera ma rende l'idea:
Poco dopo la vittoria di Milan, il conduttore del "Processo alla tappa" Alessandro Fabretti ha scatenato un'inattesa polemica in diretta su RAI 2.
Queste le sue parole: "La millesima tappa vissuta così, 5 ore di niente di niente e ora mi sono davvero stancato!
Il solito cliché della fuga organizzata da subito, controllata e poi ripresa! Andiamo da Pancani e Petacchi per chiedere se loro si sono divertiti a stare 5 ore a guardare e commentare questo spettacolo".
E ancora: "Non c'è rispetto del telespettatore che non può fare altro che stancarsi davanti a queste tappe. Bisogna ridurre i chilometraggi delle tappe di pianura o altrimenti cacciamo letteralmente i telespettatori dal ciclismo".
Re: Servizio Rai 2023
Qui dentro c’è gente che desidera 260 km con 6000 mt/dislivello. Siam sempre lì, 150 km di traferimento in montagna, oppure vince un granfondista di 55 anni. Il giro ha paura ad essere moderno, fa le cose a metà per non scontentare nessuno e così nessuno gode.Erinnerung ha scritto: ↑lunedì 8 maggio 2023, 8:12Ma veramente??Tommeke92 ha scritto: ↑lunedì 8 maggio 2023, 0:30L'ho sentito in diretta, ma per comodità ti riporto questo estratto da un post su Facebook, può darsi che non sia tutto preciso alla lettera ma rende l'idea:
Poco dopo la vittoria di Milan, il conduttore del "Processo alla tappa" Alessandro Fabretti ha scatenato un'inattesa polemica in diretta su RAI 2.
Queste le sue parole: "La millesima tappa vissuta così, 5 ore di niente di niente e ora mi sono davvero stancato!
Il solito cliché della fuga organizzata da subito, controllata e poi ripresa! Andiamo da Pancani e Petacchi per chiedere se loro si sono divertiti a stare 5 ore a guardare e commentare questo spettacolo".
E ancora: "Non c'è rispetto del telespettatore che non può fare altro che stancarsi davanti a queste tappe. Bisogna ridurre i chilometraggi delle tappe di pianura o altrimenti cacciamo letteralmente i telespettatori dal ciclismo".
Che poi, è quasi superfluo dirlo, la lunghezza delle tappe dipende anche dalle località di partenza e arrivo che sganciano i soldini…
Ma che si può dire sulla successione di tappe della prima settimana? questa era l’unica davvero piatta praticamente, oggi ci sono due salite nel finale, domani Lago Laceno, Salerno è per ruote veloci ma ha una morfologia totalmente diversa!
Mi sembra una polemica a dir poco sterile.
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Secondo me c’è poco da dire sul percorso di quest’anno. La tappa più lunga è 219 Km, mica 260. Dislivello maggiore alle Tre Cime, poco più di 5000 m su 183 Km.Bike65 ha scritto: ↑lunedì 8 maggio 2023, 8:26Qui dentro c’è gente che desidera 260 km con 6000 mt/dislivello. Siam sempre lì, 150 km di traferimento in montagna, oppure vince un granfondista di 55 anni. Il giro ha paura ad essere moderno, fa le cose a metà per non scontentare nessuno e così nessuno gode.Erinnerung ha scritto: ↑lunedì 8 maggio 2023, 8:12Ma veramente??Tommeke92 ha scritto: ↑lunedì 8 maggio 2023, 0:30
L'ho sentito in diretta, ma per comodità ti riporto questo estratto da un post su Facebook, può darsi che non sia tutto preciso alla lettera ma rende l'idea:
Poco dopo la vittoria di Milan, il conduttore del "Processo alla tappa" Alessandro Fabretti ha scatenato un'inattesa polemica in diretta su RAI 2.
Queste le sue parole: "La millesima tappa vissuta così, 5 ore di niente di niente e ora mi sono davvero stancato!
Il solito cliché della fuga organizzata da subito, controllata e poi ripresa! Andiamo da Pancani e Petacchi per chiedere se loro si sono divertiti a stare 5 ore a guardare e commentare questo spettacolo".
E ancora: "Non c'è rispetto del telespettatore che non può fare altro che stancarsi davanti a queste tappe. Bisogna ridurre i chilometraggi delle tappe di pianura o altrimenti cacciamo letteralmente i telespettatori dal ciclismo".
Che poi, è quasi superfluo dirlo, la lunghezza delle tappe dipende anche dalle località di partenza e arrivo che sganciano i soldini…
Ma che si può dire sulla successione di tappe della prima settimana? questa era l’unica davvero piatta praticamente, oggi ci sono due salite nel finale, domani Lago Laceno, Salerno è per ruote veloci ma ha una morfologia totalmente diversa!
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Un paio di tappe di pianura potevano essere più corte, questo sì.
Però i tre tapponi sono giusti e compensati dalle tre crono.
Su due tappe abbiamo visto due degni vincitori, e poi come diceva qualcuno in telecronaca (forse Moreno Moser ieri) i corridori ogni tanto potranno pure cazzeggiare in una tappa a inizio Giro che tanto si sa che finirà in volata…visto che vanno a tutta quasi sempre! nessuno obbliga a fare o a seguire la diretta integrale.
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Re: Servizio Rai 2023
Aggiungo che la modernità del Giro, secondo me, è proprio quella di andare in direzione opposta a Tour e Vuelta e non uniformarsi, per mantenere una propria identità.Bike65 ha scritto: ↑lunedì 8 maggio 2023, 8:26Qui dentro c’è gente che desidera 260 km con 6000 mt/dislivello. Siam sempre lì, 150 km di traferimento in montagna, oppure vince un granfondista di 55 anni. Il giro ha paura ad essere moderno, fa le cose a metà per non scontentare nessuno e così nessuno gode.Erinnerung ha scritto: ↑lunedì 8 maggio 2023, 8:12Ma veramente??Tommeke92 ha scritto: ↑lunedì 8 maggio 2023, 0:30
L'ho sentito in diretta, ma per comodità ti riporto questo estratto da un post su Facebook, può darsi che non sia tutto preciso alla lettera ma rende l'idea:
Poco dopo la vittoria di Milan, il conduttore del "Processo alla tappa" Alessandro Fabretti ha scatenato un'inattesa polemica in diretta su RAI 2.
Queste le sue parole: "La millesima tappa vissuta così, 5 ore di niente di niente e ora mi sono davvero stancato!
Il solito cliché della fuga organizzata da subito, controllata e poi ripresa! Andiamo da Pancani e Petacchi per chiedere se loro si sono divertiti a stare 5 ore a guardare e commentare questo spettacolo".
E ancora: "Non c'è rispetto del telespettatore che non può fare altro che stancarsi davanti a queste tappe. Bisogna ridurre i chilometraggi delle tappe di pianura o altrimenti cacciamo letteralmente i telespettatori dal ciclismo".
Che poi, è quasi superfluo dirlo, la lunghezza delle tappe dipende anche dalle località di partenza e arrivo che sganciano i soldini…
Ma che si può dire sulla successione di tappe della prima settimana? questa era l’unica davvero piatta praticamente, oggi ci sono due salite nel finale, domani Lago Laceno, Salerno è per ruote veloci ma ha una morfologia totalmente diversa!
Mi sembra una polemica a dir poco sterile.
Sennò fare 3 GT uguali a chi gioverebbe? Sempre e solo al Tour…quindi non cambierebbe nulla
Re: Servizio Rai 2023
Esatto, sono d'accordo su tutto.Abruzzese ha scritto: ↑lunedì 8 maggio 2023, 4:18Eh beh, il buon Petacchi ricorda sicuramente quello del 2004 come il Giro più bello della sua vita ma evidentemente al tempo, quando era il velocista più forte del mondo e andava spesa la retorica, Fabretti non s'annoiava .Tommeke92 ha scritto: ↑lunedì 8 maggio 2023, 0:30 Queste le sue parole: "La millesima tappa vissuta così, 5 ore di niente di niente e ora mi sono davvero stancato!
Il solito cliché della fuga organizzata da subito, controllata e poi ripresa! Andiamo da Pancani e Petacchi per chiedere se loro si sono divertiti a stare 5 ore a guardare e commentare questo spettacolo".
E ancora: "Non c'è rispetto del telespettatore che non può fare altro che stancarsi davanti a queste tappe. Bisogna ridurre i chilometraggi delle tappe di pianura o altrimenti cacciamo letteralmente i telespettatori dal ciclismo".
Più che altro è stata una polemica idiota perché arrivata alla prima (e risottolineo PRIMA) tappa in linea di questa edizione. Avessimo visto cinque o sei tappe filate così, stile prime settimane dei Tour di metà anni Novanta, primi anni Duemila, si sarebbe potuto anche stare a discutere ma francamente fare piazzate del genere al solo gusto d'inventare una polemica lì dove non esiste mi è sembrato inopportuno.
Capisco che l'era dei Van Aert, Van Der Poel e compagnia bella, delle classiche sfolgoranti abbia abituato benissimo ma qualche volta si deve collegare anche il cervello quando si parla, soprattutto in relazione al contesto.
Altra cosa: si continua a parlare all'infinito delle riduzioni di chilometraggi (una volta usando il paravento del fantomatico "ciclismo più umano", adesso perorando la vendibilità del prodotto), tralasciando il fondamentale fattore che un conto è fare le volate in tappe lunghe 140-150 km e un conto è farle dopo 200 e passa chilometri (a maggior ragione, come mi auguro, con una tappa come quella di Melfi in cui ci saranno delle asperità a complicare le operazioni dopo aver coperto già una considerevole distanza). Su queste pagine c'è gente che ha passato anni a dire che corridori come Guardini o Mareczko, tralasciando le ataviche difficoltà quando i percorsi proponevano delle salite appena decenti in tappe da volata, erano buoni solo a vincere le tappette con chilometraggi da dilettanti e adesso qualcuno ci viene a dire che quella sarebbe la soluzione al problema? E se poi, per bilanciare, mettessero il tappone dolomitico di 240 km, ci si dovrebbe sorbire i pipponi sulle processioni in salita, il mancato coraggio e, non ultimo, il fatto che cose simili sarebbero il principale incentivo al doping perché affrontare fatiche del genere sarebbe al limite, se non oltre, del disumano.
Le polemiche e le discussioni ci stanno ma buttarla in caciara così, tanto per, è veramente roba da osteria piuttosto che buon giornalismo.
Re: Servizio Rai 2023
Il Tour un percorso come quello del giro di quest'anno se lo sogna.Bike65 ha scritto: ↑lunedì 8 maggio 2023, 8:24Ha ragione, se ci si vuole avvicinare al Tour dove la fuga di per se è una gara a se stante anche solo per farla partire, bisogna piantarla con questi teatrini per portare in giro gli sponsor delle squadre secondarie, Tanta pena.Tommeke92 ha scritto: ↑lunedì 8 maggio 2023, 0:30L'ho sentito in diretta, ma per comodità ti riporto questo estratto da un post su Facebook, può darsi che non sia tutto preciso alla lettera ma rende l'idea:
Poco dopo la vittoria di Milan, il conduttore del "Processo alla tappa" Alessandro Fabretti ha scatenato un'inattesa polemica in diretta su RAI 2.
Queste le sue parole: "La millesima tappa vissuta così, 5 ore di niente di niente e ora mi sono davvero stancato!
Il solito cliché della fuga organizzata da subito, controllata e poi ripresa! Andiamo da Pancani e Petacchi per chiedere se loro si sono divertiti a stare 5 ore a guardare e commentare questo spettacolo".
E ancora: "Non c'è rispetto del telespettatore che non può fare altro che stancarsi davanti a queste tappe. Bisogna ridurre i chilometraggi delle tappe di pianura o altrimenti cacciamo letteralmente i telespettatori dal ciclismo".
Re: Servizio Rai 2023
Sono d'accordo con , ci vogliono più tappe come la Sonderborg -? vinta da Jakobsen, con la prestigiosa fuga di 1 corridore e lo spasmodico inseguimento del gruppo terrorizzato da 1 corridore.
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Re: Servizio Rai 2023
Ma il Tour resta immensamente più importante e straseguito anche se fa un percorso di merda. Il Giro no è questo il punto.Tommeke92 ha scritto: ↑lunedì 8 maggio 2023, 9:02Il Tour un percorso come quello del giro di quest'anno se lo sogna.Bike65 ha scritto: ↑lunedì 8 maggio 2023, 8:24Ha ragione, se ci si vuole avvicinare al Tour dove la fuga di per se è una gara a se stante anche solo per farla partire, bisogna piantarla con questi teatrini per portare in giro gli sponsor delle squadre secondarie, Tanta pena.Tommeke92 ha scritto: ↑lunedì 8 maggio 2023, 0:30
L'ho sentito in diretta, ma per comodità ti riporto questo estratto da un post su Facebook, può darsi che non sia tutto preciso alla lettera ma rende l'idea:
Poco dopo la vittoria di Milan, il conduttore del "Processo alla tappa" Alessandro Fabretti ha scatenato un'inattesa polemica in diretta su RAI 2.
Queste le sue parole: "La millesima tappa vissuta così, 5 ore di niente di niente e ora mi sono davvero stancato!
Il solito cliché della fuga organizzata da subito, controllata e poi ripresa! Andiamo da Pancani e Petacchi per chiedere se loro si sono divertiti a stare 5 ore a guardare e commentare questo spettacolo".
E ancora: "Non c'è rispetto del telespettatore che non può fare altro che stancarsi davanti a queste tappe. Bisogna ridurre i chilometraggi delle tappe di pianura o altrimenti cacciamo letteralmente i telespettatori dal ciclismo".
In più è vero che al Tour i 3/4 di tappa scampagnata-mode e fughe di figure di terzo piano che se ne vanno nell'indifferenza più totale praticamente non esistono
Re: Servizio Rai 2023
Ragazzi, Fabretti non si può sentire ma nel merito non mi sento di dargli addosso.
Oggettivamente le tappe per velocisti sono roba anacronistica, se non ci metti del pepe, dal punto di vista dello spettatore occasionale ma anche quello abituale, quindi più lunghe sono peggio è se sono tracciate così.
Le tappe danesi dello scorso anno se le ricorda qualcuno? Uno strazio clamoroso al pari di Tropea.
Cuneo o Treviso molto meglio ad esempio, non hai bisogno di avere in fuga i fantastici 4 per creare un po' di pathos.
E non è questione di Giro o Tour, se fai una tappa chiamata per le ruote veloci non c'è spettacolo anche se in corsa hai van der Poel, van Aert etc.
Per fortuna le prossime sono movimentate, qualcosa può succedere oltre a un inseguimento farsa.
Oggettivamente le tappe per velocisti sono roba anacronistica, se non ci metti del pepe, dal punto di vista dello spettatore occasionale ma anche quello abituale, quindi più lunghe sono peggio è se sono tracciate così.
Le tappe danesi dello scorso anno se le ricorda qualcuno? Uno strazio clamoroso al pari di Tropea.
Cuneo o Treviso molto meglio ad esempio, non hai bisogno di avere in fuga i fantastici 4 per creare un po' di pathos.
E non è questione di Giro o Tour, se fai una tappa chiamata per le ruote veloci non c'è spettacolo anche se in corsa hai van der Poel, van Aert etc.
Per fortuna le prossime sono movimentate, qualcosa può succedere oltre a un inseguimento farsa.
Re: Servizio Rai 2023
Ma al Tour puoi fare anche un percorso insulso, sono i corridori e il prestigio di vincere una tappa che fanno del Tour una competizione inarrivabile, però ci si può difendere, ma se fai partire il giro in località simili hai già perso,in partenza il pubblico. Poi sulle fughe decise due mesi prima si fa un discorso a parte.Tommeke92 ha scritto: ↑lunedì 8 maggio 2023, 9:02Il Tour un percorso come quello del giro di quest'anno se lo sogna.Bike65 ha scritto: ↑lunedì 8 maggio 2023, 8:24Ha ragione, se ci si vuole avvicinare al Tour dove la fuga di per se è una gara a se stante anche solo per farla partire, bisogna piantarla con questi teatrini per portare in giro gli sponsor delle squadre secondarie, Tanta pena.Tommeke92 ha scritto: ↑lunedì 8 maggio 2023, 0:30
L'ho sentito in diretta, ma per comodità ti riporto questo estratto da un post su Facebook, può darsi che non sia tutto preciso alla lettera ma rende l'idea:
Poco dopo la vittoria di Milan, il conduttore del "Processo alla tappa" Alessandro Fabretti ha scatenato un'inattesa polemica in diretta su RAI 2.
Queste le sue parole: "La millesima tappa vissuta così, 5 ore di niente di niente e ora mi sono davvero stancato!
Il solito cliché della fuga organizzata da subito, controllata e poi ripresa! Andiamo da Pancani e Petacchi per chiedere se loro si sono divertiti a stare 5 ore a guardare e commentare questo spettacolo".
E ancora: "Non c'è rispetto del telespettatore che non può fare altro che stancarsi davanti a queste tappe. Bisogna ridurre i chilometraggi delle tappe di pianura o altrimenti cacciamo letteralmente i telespettatori dal ciclismo".
Re: Servizio Rai 2023
Allora non saremmo qui a discuterne, Fabretti stava zitto e tutti nelle proprie stanze.Erinnerung ha scritto: ↑lunedì 8 maggio 2023, 8:55Aggiungo che la modernità del Giro, secondo me, è proprio quella di andare in direzione opposta a Tour e Vuelta e non uniformarsi, per mantenere una propria identità.Bike65 ha scritto: ↑lunedì 8 maggio 2023, 8:26Qui dentro c’è gente che desidera 260 km con 6000 mt/dislivello. Siam sempre lì, 150 km di traferimento in montagna, oppure vince un granfondista di 55 anni. Il giro ha paura ad essere moderno, fa le cose a metà per non scontentare nessuno e così nessuno gode.Erinnerung ha scritto: ↑lunedì 8 maggio 2023, 8:12
Ma veramente??
Che poi, è quasi superfluo dirlo, la lunghezza delle tappe dipende anche dalle località di partenza e arrivo che sganciano i soldini…
Ma che si può dire sulla successione di tappe della prima settimana? questa era l’unica davvero piatta praticamente, oggi ci sono due salite nel finale, domani Lago Laceno, Salerno è per ruote veloci ma ha una morfologia totalmente diversa!
Mi sembra una polemica a dir poco sterile.
Sennò fare 3 GT uguali a chi gioverebbe? Sempre e solo al Tour…quindi non cambierebbe nulla
Invece bisogna avere il coraggio di usare il senso critico. Ma vediamo tra qualche tappa se il trend solito cambia un po’.
Ma poi dico Tour e Vuelta si modernizzano e noi? Facciamo qualcosa di diverso continuando a sbagliare. È inutile che cazz vai a fare al sud se non hai pubblico, che servono tappe da 199/201/207 km in un non senso tecnico?
Francia e Spagna nei loro percorsi saltano ampie porzioni del territorio proprio perché non ha senso andarci.
Ultima modifica di Bike65 il lunedì 8 maggio 2023, 9:47, modificato 1 volta in totale.
Re: Servizio Rai 2023
Ma certo che è più importante, occorre dirlo? Non credo.chinaski89 ha scritto: ↑lunedì 8 maggio 2023, 9:21Ma il Tour resta immensamente più importante e straseguito anche se fa un percorso di merda. Il Giro no è questo il punto.
In più è vero che al Tour i 3/4 di tappa scampagnata-mode e fughe di figure di terzo piano che se ne vanno nell'indifferenza più totale praticamente non esistono
Ti pare che abbia scritto il contrario da qualche parte?
Soprattutto, ci incastra qualcosa con le critiche al discorso di Fabretti?
E casomai dirai che non ci sono state al Tour dell'anno scorso, che di Tour con sei tappe di fila tutte in volata io ne ricordo anche troppi. Come i giri in cui Cipollini o Petacchi facevano filotto. Ma Fabretti non si lamentava ovviamente. Comunque lo ha già scritto meglio di me Abruzzese poco sopra.
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Re: Servizio Rai 2023
Sì ma non è che cambi molto se la tappa dura 3 o 5 ore…se è piatta è comunque noiosa per uno spettatore non abituato..udra ha scritto: ↑lunedì 8 maggio 2023, 9:34 Ragazzi, Fabretti non si può sentire ma nel merito non mi sento di dargli addosso.
Oggettivamente le tappe per velocisti sono roba anacronistica, se non ci metti del pepe, dal punto di vista dello spettatore occasionale ma anche quello abituale, quindi più lunghe sono peggio è se sono tracciate così.
Le tappe danesi dello scorso anno se le ricorda qualcuno? Uno strazio clamoroso al pari di Tropea.
Cuneo o Treviso molto meglio ad esempio, non hai bisogno di avere in fuga i fantastici 4 per creare un po' di pathos.
E non è questione di Giro o Tour, se fai una tappa chiamata per le ruote veloci non c'è spettacolo anche se in corsa hai van der Poel, van Aert etc.
Per fortuna le prossime sono movimentate, qualcosa può succedere oltre a un inseguimento farsa.
O elimini del tutto i piattoni, e costruisci anche tutte le tappe per velocisti con qualche trabocchetto altimetrico che movimenti la corsa..però diventa anche pesante sulle tre settimane per chi vuole curare la classifica..
In questo Giro di piattoni ci sono S.Salvo e Caorle praticamente. Due…
Invece sul discorso della partenza penso anch’io che, pur essendo stato tecnicamente un bel tracciato quello della crono, avrebbe potuto essere fatto in una località di maggio prestigio e che garantisse più pubblico.
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Re: Servizio Rai 2023
Ieri il pubblico c’era però.Bike65 ha scritto: ↑lunedì 8 maggio 2023, 9:43Allora non saremmo qui a discuterne, Fabretti stava zitto e tutti nelle proprie stanze.Erinnerung ha scritto: ↑lunedì 8 maggio 2023, 8:55Aggiungo che la modernità del Giro, secondo me, è proprio quella di andare in direzione opposta a Tour e Vuelta e non uniformarsi, per mantenere una propria identità.Bike65 ha scritto: ↑lunedì 8 maggio 2023, 8:26
Qui dentro c’è gente che desidera 260 km con 6000 mt/dislivello. Siam sempre lì, 150 km di traferimento in montagna, oppure vince un granfondista di 55 anni. Il giro ha paura ad essere moderno, fa le cose a metà per non scontentare nessuno e così nessuno gode.
Sennò fare 3 GT uguali a chi gioverebbe? Sempre e solo al Tour…quindi non cambierebbe nulla
Invece bisogna avere il coraggio di usare il senso critico. Ma vediamo tra qualche tappa se il trend solito cambia un po’.
Ma poi dico Tour e Vuelta si modernizzano e noi? Facciamo qualcosa di diverso continuando a sbagliare. È inutile che cazz vai a fare al sud se non hai pubblico, che servono tappe da 199/201/207 km in un non senso tecnico?
Francia e Spagna nei loro percorsi saltano ampie porzioni del territorio proprio perché non ha senso andarci.
Nella prima crono meno, e anche secondo me non è stata azzeccata la scelta della località di partenza del Giro.
Ti dò ragione sul non senso tecnico di un piattone da 200 Km, però, ripeto, bisogna vedere anche chi paga, trasferimenti ecc..
Re: Servizio Rai 2023
Non sono d'accordo che siano anacronistiche. Qualche tappa per i velocisti puri su tre settimane ci sta secondo me. Non cinque, sei, sette, otto, nove(!!). In questo giro sono tre, le altre due nell'ultima settimana.udra ha scritto: ↑lunedì 8 maggio 2023, 9:34 Ragazzi, Fabretti non si può sentire ma nel merito non mi sento di dargli addosso.
Oggettivamente le tappe per velocisti sono roba anacronistica, se non ci metti del pepe, dal punto di vista dello spettatore occasionale ma anche quello abituale, quindi più lunghe sono peggio è se sono tracciate così.
Le tappe danesi dello scorso anno se le ricorda qualcuno? Uno strazio clamoroso al pari di Tropea.
Cuneo o Treviso molto meglio ad esempio, non hai bisogno di avere in fuga i fantastici 4 per creare un po' di pathos.
E non è questione di Giro o Tour, se fai una tappa chiamata per le ruote veloci non c'è spettacolo anche se in corsa hai van der Poel, van Aert etc.
Per fortuna le prossime sono movimentate, qualcosa può succedere oltre a un inseguimento farsa.
Per fortuna le prossime sono movimentate, e sono d'accordissimo con te. Si può semmai discutere sul fatto che sia stata messa di domenica questa tappa, come ha detto Marco nel video di ieri, quello sicuramente, però lo sappiamo che ci sono tante motivazioni da tenere in conto nel disegno delle singole tappe e nella loro successione, Francesco ce lo ricorda sempre.
E comunque udra un conto è fare una valutazione sulla necessità o meno di tappe come quella di ieri, come hai fatto tu, ma quello che ha detto Fabretti è un'altra cosa, nei toni sicuramente ma anche nel merito secondo me.
Lui ha attaccato il gruppo per mancanza di rispetto nei confronti del pubblico e del Giro (e probabilmente della Rai e di se stesso, avrebbe voluto aggiungere).
Mi pare proprio una cosa totalmente differente.
Re: Servizio Rai 2023
Torno sui percorsi in Danimarca.
Forse Udra non ci è stato, ma trovare un cavalcavia è davvero difficile, eppure sono state tre tappe con un pubblico impressionante, li la bicicletta è più di un mezzo di trasporto è una religione, in Belgio pure, da noi dipende dove. L’unico plauso che posso fare è che son riusciti a far correre insieme due top come Rogla e Remco. Se mancava uno due…
Forse Udra non ci è stato, ma trovare un cavalcavia è davvero difficile, eppure sono state tre tappe con un pubblico impressionante, li la bicicletta è più di un mezzo di trasporto è una religione, in Belgio pure, da noi dipende dove. L’unico plauso che posso fare è che son riusciti a far correre insieme due top come Rogla e Remco. Se mancava uno due…
Re: Servizio Rai 2023
Non ho ascoltato nessuna parola del sommo, ho colto dai vostri messaggi il senso generale, anche perchè il processo non ho intenzione di guardarlo neanche sotto tortura, visto il livello delle edizioni passate .
Re: Servizio Rai 2023
E fai bene, ma sai c'è chi è masochista come me... o chi aspetta la lettera finale di Genovesi, che ieri Fabretti ha detto che è attesa da milioni di italiani
Tra l'altro a me non dispiace in quel momento Genovesi, lo voglio precisare.
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Re: Servizio Rai 2023
Ah questo idem io, manco se mi pagano mi guardo il processo per carità.
La lettera finale di Genovesi potrebbe essere il colpo di grazia in caso facessi l'insano gesto di guardarlo. Peraltro ho acceso la tv mentre stava finendo di fare il suo pippone Wikistyle e ho sentito per l'ennesima volta la stucchevole teoria della natura che fa le cose per bene e bisogna lasciarla fare e banalità assortite. No la natura non è ne buona ne gentile e se la lasciassimo fare creperemmo ancora a 40 anni ad andar di lusso, ste tirate buoniste sulla natura dolce e carina mi fanno sempre venir voglia di diventare un devastatore ambientale (poi mi passa subito per fortuna)
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Re: Servizio Rai 2023
Certo che se già alla prima tappa in linea ci si lamenta della noia perchè si finisce in volata allora non ha senso guardare i GT, una volta le tappe insulse già scritte erano molte di più(vedi il numero di vittorie di Petacchi o Cipollini), adesso sono 3/4 scontate e alla prima si monta una polemica infinita. Sono 21 tappe che attraversano l'Italia, non tutte e 21 devono essere spettacolari altrimenti si va verso la direzione della F1 in cui si cerca a tutti i costi l'artifizio per movimentare che poi ha l'effetto contrario.
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Re: Servizio Rai 2023
Sarebbe più logico non farle di domenica ste tappe. Poi ovvio che qualcuna tocca metterla per forza, ma mi sia consentito dire che sono una robaccia inguardabile che nessuno che non abbia vocazione al martirio guarda prima dei -10TheArchitect99 ha scritto: ↑lunedì 8 maggio 2023, 11:30 Certo che se già alla prima tappa in linea ci si lamenta della noia perchè si finisce in volata allora non ha senso guardare i GT, una volta le tappe insulse già scritte erano molte di più(vedi il numero di vittorie di Petacchi o Cipollini), adesso sono 3/4 scontate e alla prima si monta una polemica infinita. Sono 21 tappe che attraversano l'Italia, non tutte e 21 devono essere spettacolari altrimenti si va verso la direzione della F1 in cui si cerca a tutti i costi l'artifizio per movimentare che poi ha l'effetto contrario.
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Re: Servizio Rai 2023
Premesso che non ho niente in particolare contro Fabretti, a me sembra follia, come se i telecronisti di una semifinale di Champions finita 0-0 dicessero scusate per l'orrendo spettacolo spero non vogliate più guardarlo in fururo, è proprio in queste tappe (ero ad un parco giochi ed ho visto solo un po' di replica con tanta gente, a me garba molto lo strapaese comunque) che deve uscire l'abilità del giornalista sportivo, puoi parlare di tutto, dei singoli ciclisti iscritti al Giro, uno per uno, delle promesse, delle squadre, delle possibili gerarchie, di come si sviluppa il movimento nel mondo, del paesaggio, della storia delle tappe di trasferimento dove in genere non succede niente ma guai a distrarsi, delle bellezza di uno sport dove si fa festa per le strade e nei paesi (troppo genovesiano lo so) ed invece gli fai uno spot contro da commentatore che casca dal.pero come se non avesse mai frequentato il Giro ??
Senza parole.....
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Re: Servizio Rai 2023
TheArchitect99 ha scritto: ↑lunedì 8 maggio 2023, 11:30 Certo che se già alla prima tappa in linea ci si lamenta della noia perchè si finisce in volata allora non ha senso guardare i GT, una volta le tappe insulse già scritte erano molte di più(vedi il numero di vittorie di Petacchi o Cipollini), adesso sono 3/4 scontate e alla prima si monta una polemica infinita. Sono 21 tappe che attraversano l'Italia, non tutte e 21 devono essere spettacolari altrimenti si va verso la direzione della F1 in cui si cerca a tutti i costi l'artifizio per movimentare che poi ha l'effetto contrario.
È un concetto semplice tra l'altro
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Re: Servizio Rai 2023
rododendro ha scritto: ↑lunedì 8 maggio 2023, 11:57 Premesso che non ho niente in particolare contro Fabretti, a me sembra follia, come se i telecronisti di una semifinale di Champions finita 0-0 dicessero scusate per l'orrendo spettacolo spero non vogliate più guardarlo in fururo, è proprio in queste tappe (ero ad un parco giochi ed ho visto solo un po' di replica con tanta gente, a me garba molto lo strapaese comunque) che deve uscire l'abilità del giornalista sportivo, puoi parlare di tutto, dei singoli ciclisti iscritti al Giro, uno per uno, delle promesse, delle squadre, delle possibili gerarchie, di come si sviluppa il movimento nel mondo, del paesaggio, della storia delle tappe di trasferimento dove in genere non succede niente ma guai a distrarsi, delle bellezza di uno sport dove si fa festa per le strade e nei paesi (troppo genovesiano lo so) ed invece gli fai uno spot contro da commentatore che casca dal.pero come se non avesse mai frequentato il Giro ??
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Fabretti: queste cose si pensano ma non si dicono apertamente in TV. In America si cuccano le partite di Baseball che certo non sono il massimo del divertimento. Le maratone, le marce, il nuoto? La F1 (almeno fino a 3 anni fa) era soporifera. Se non ti piace lo sport guardati Barbara d'Urso o Geo & Geo, o le gare di biliardino su Rai Sport.
Ma che dici Fabretti? MA che fai in Rai?
E tu Rai, che fai? Basterebbe copiare format su Sky per dare un impronta diversa...
Ma finchè c'abbiamo i Fabretti di turno...
Ah ho trovato, una tappa pianeggiante la facciam correre in gruppo a Fabretti, forse ci divertiamo...
Ma che dici Fabretti? MA che fai in Rai?
E tu Rai, che fai? Basterebbe copiare format su Sky per dare un impronta diversa...
Ma finchè c'abbiamo i Fabretti di turno...
Ah ho trovato, una tappa pianeggiante la facciam correre in gruppo a Fabretti, forse ci divertiamo...
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Re: Servizio Rai 2023
E su questo sono anche d'accordo, infatti io ho acceso ai -20 tipo, ma non per questo mi sono sentito deluso o incazzato per il mancato spettacolo che sapevo non ci sarebbe stato.chinaski89 ha scritto: ↑lunedì 8 maggio 2023, 11:38Sarebbe più logico non farle di domenica ste tappe. Poi ovvio che qualcuna tocca metterla per forza, ma mi sia consentito dire che sono una robaccia inguardabile che nessuno che non abbia vocazione al martirio guarda prima dei -10TheArchitect99 ha scritto: ↑lunedì 8 maggio 2023, 11:30 Certo che se già alla prima tappa in linea ci si lamenta della noia perchè si finisce in volata allora non ha senso guardare i GT, una volta le tappe insulse già scritte erano molte di più(vedi il numero di vittorie di Petacchi o Cipollini), adesso sono 3/4 scontate e alla prima si monta una polemica infinita. Sono 21 tappe che attraversano l'Italia, non tutte e 21 devono essere spettacolari altrimenti si va verso la direzione della F1 in cui si cerca a tutti i costi l'artifizio per movimentare che poi ha l'effetto contrario.
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Re: Servizio Rai 2023
È sempre stato così . Anzi , il Giro ,negli anni 70 e 80 proponeva tappe lunghissime per giorni senza difficoltà altimetriche . Si parlava pure di corse all'italiana ,perché si andava a passeggio per 180 km per poi cambiare totalmente il ritmo in favore di telecamere.
E al Tour quante dormite abbiamo fatto ?
Il problema è la diretta integrale. Da un estremo all'altro .Certe tappe li puoi trasmettere per 50 Km ,mentre per altre ci vuole l'integrale . Esempio , questa settimana solo Lago Laceno ,gran sasso ,la tappa marchigiana per 100 km, il resto anche no.
E al Tour quante dormite abbiamo fatto ?
Il problema è la diretta integrale. Da un estremo all'altro .Certe tappe li puoi trasmettere per 50 Km ,mentre per altre ci vuole l'integrale . Esempio , questa settimana solo Lago Laceno ,gran sasso ,la tappa marchigiana per 100 km, il resto anche no.
Re: Servizio Rai 2023
Nessuno è obbligato a vedere la tappa integralmente.
Io condivido ciò che scrive Giovanni
https://girodiruota.com/giro-ditalia-2a ... o-pianura/
Io condivido ciò che scrive Giovanni
https://girodiruota.com/giro-ditalia-2a ... o-pianura/
La Tribuna del Sarto, luogo esterno alla Plaza de Toros occupato da chi segue la corrida ascoltando le voci del pubblico; un'eco, ago e filo di una narrazione, un “restar qui sullo stradone impolverato” a descrivere il silenzio tra una moto e l’altra
Re: Servizio Rai 2023
QuotoKrisper ha scritto: ↑lunedì 8 maggio 2023, 15:20 Nessuno è obbligato a vedere la tappa integralmente.
Io condivido ciò che scrive Giovanni
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Re: Servizio Rai 2023
Krisper ha scritto: ↑lunedì 8 maggio 2023, 15:20 Nessuno è obbligato a vedere la tappa integralmente.
Io condivido ciò che scrive Giovanni
https://girodiruota.com/giro-ditalia-2a ... o-pianura/
E aggiungo che intrattenere il pubblico è mestiere di chi fa televisione, non dell'UCI.
Se non si è in grado di farlo (e non mi sembra è il caso della Rai, per inciso), cavoli della televisione.
VINCITORE DEL FANTATOUR 2016 SUL CAMPO: certe fantaclassifiche verranno riscritte...
"Stufano è un Peter Sagan che ha smesso di sognare (E.Vittone) "
"Stufano è un Peter Sagan che ha smesso di sognare (E.Vittone) "
Re: Servizio Rai 2023
Non Quoto. Le persone vivono o meglio sopravvivono per più di 70 anni. Ma non vuol dire che questo sia un bene per l'umanità nè per l'universo mondo naturale. La natura è natura e noi ne facciamo parte ma abbiamo la supponenza di esserne al di sopra calpestando la medesima, detta in flora e fauna ma soprattutto calpestando i nostri simili. Sempre in nome del progresso.chinaski89 ha scritto: ↑lunedì 8 maggio 2023, 11:16Ah questo idem io, manco se mi pagano mi guardo il processo per carità.
La lettera finale di Genovesi potrebbe essere il colpo di grazia in caso facessi l'insano gesto di guardarlo. Peraltro ho acceso la tv mentre stava finendo di fare il suo pippone Wikistyle e ho sentito per l'ennesima volta la stucchevole teoria della natura che fa le cose per bene e bisogna lasciarla fare e banalità assortite. No la natura non è ne buona ne gentile e se la lasciassimo fare creperemmo ancora a 40 anni ad andar di lusso, ste tirate buoniste sulla natura dolce e carina mi fanno sempre venir voglia di diventare un devastatore ambientale (poi mi passa subito per fortuna)
Saluti