Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑domenica 14 maggio 2023, 19:25
Remco probabilmente dopo le botte prese non è ancora al meglio, sta di fatto che in questo weekend ha mostrato delle difficoltà, onestamente imprevedibili fino a qualche giorno fa. Forse in questo momento dovrebbe anche gestire meglio le forze. Ieri ad un certo punto ha fatto un fuorigiri per provare a rientrare su Roglic, uno sforzo che ha poi pagato. Oggi è partito fortissimo, calando vistosamente nel finale.
A dire il vero nel finale ha salvato la crono (perderla sarebbe stata una cocente sconfitta ), cosa nient'affatto scontata, dopo aver perso il vantaggio dell'inizio nella parte centrale, invertendo la tendenza a perdere sensibilmente dopo la prima parte. Questo secondo me è un ottimo segnale.
La nota negativa per lui è che invece Roglic è andato costantemente in recupero, guadagnando su di lui e su tutti quasi una decina di secondi anche nell'ultimo tratto e dando un segnale ottimo.
Concordo che nella tappa del Gran Sasso, se dovesse vincere il Giro, è riuscito ad ingannare veramente tutti su una condizione probabilmente menomata dalle botte.
Aggiungo che non mi sembrava difficile da prevedere una sua possibile difficoltà, senza farsi ingannare da due palleggi e un passaggio in testa al gruppo per una quindicina di minuti su una salita facile come il Chiunzi.
Non ricordo chi lo notava, forse Krisper, ma non di rado l'approccio specialistico , tecnicistico nella preparazione e nell'analisi, al ciclismo di oggi ottunde in maniera piuttosto clamorosa delle facili deduzioni, che deriverebbero da una più prosaica esperienza complessiva e dal buon senso. E torniamo ai fatti del Giro 2019...
