Giro d'Italia 2023
Re: Giro d'Italia 2023
Oltre a Remco e Uran domani non partirà nemmeno Kung, per lui ritiro programmato in vista del Tour.
Devo dire che i corridori che partono già con l’idea di non finire il Giro secondo me non ci fanno una bella figura, per fortuna quest’anno (oltre a Kung) credo che solo Cavendish abbia un ritiro programmato in vista, magari dopo la seconda settimana.
Devo dire che i corridori che partono già con l’idea di non finire il Giro secondo me non ci fanno una bella figura, per fortuna quest’anno (oltre a Kung) credo che solo Cavendish abbia un ritiro programmato in vista, magari dopo la seconda settimana.
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Re: Giro d'Italia 2023
Il parere di Vegni sulla vicenda Covid. Intanto l'organizzazione ha reintrodotto l'obbligo della mascherina
Leggendo tra le righe si evince che anche Roglic sarebbe positivo, ma che ha scelto di correre
https://www.quibicisport.it/2023/05/15/ ... ema-covid/
https://www.quibicisport.it/2023/05/15/ ... corridori/
Leggendo tra le righe si evince che anche Roglic sarebbe positivo, ma che ha scelto di correre
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Mauro Facoltosi
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Re: Giro d'Italia 2023
Io non leggo acredine contro di lui. Leggo forte disappunto verso la decisione di ritirarsi e tempi e modi in cui è maturata.il_panta ha scritto: ↑lunedì 15 maggio 2023, 14:53Evidentemente gli staff medici e tecnici non la pensano come te. Se hanno ragione o hanno torto io non lo so, però non è colpa di Remco. Io sto contestando l'acredine che leggo nei confronti del corridore, la colpevolizzazione della vittima. Capace anche che questo clima faccia saltar fuori Beppesaronni dal posto in cui è andato a nascondersi ormai molto tempo fa, con un po' di anni di ritardo rispetto alle sue prime figuracce.herbie ha scritto: ↑lunedì 15 maggio 2023, 14:46con lo stesso metro , però, permettimi, finiscono il giro in 50. Più di metà dei corridori sempre prendono raffreddori, faringiti, tracheiti, bronchiti, virali o batteriche, durante il Giro soprattutto per via del freddo.il_panta ha scritto: ↑lunedì 15 maggio 2023, 14:38
Perché l'infezione l'ha appena contratta, perché stare in isolamento un giorno in più quando sai che ti ritirerai il giorno dopo per gli stessi motivi preventivi che lo hanno fatto ritirare ieri?
Evidentemente si tratta di forma lieve e non di quella di Ciccone, ma che fosse sottotono lo dicevano praticamente tutti, tanto che una settimana fa sembrava avesse chiuso la corsa per qualcuno (qualcuno che non conosce il Giro o ha la memoria corta, aggiungo) e invece dopo le prestazione "deludenti" (alla luce delle potenzialità su quel terreno) degli ultimi due giorni non era più nemmeno il favorito. Ma i sintomi ce li aveva, basta leggere le interviste. Poi sei libero di dire che non li aveva perché ti sta sul culo o credi che il covid sia una buffonata, ma ha solo rispettato un protocollo di squadra, ma credi che sia contento di ritirarsi con la maglia rosa dopo aver preparato questa corsa per sei mesi?
Capisco la frustrazione per la perdita del faro della corsa, ma Remco è la prima vittima, più di noi spettatori. Perché rovesciare su di lui la frustrazione? Io ho letto solo interviste a medici che sostengono che la scelta di Remco sia corretta, più per tutelare se stesso che per tutelare gli altri.
E' la normale vita del corridore.
E una bronchite conclamata continuando a correre è assai più pericolosa del Covid in un atleta di primo livello che sta benissimo ed è seguito quotidianamente da uno staff medico.
Ciononostante da sempre finiscono i grandi giri, magari con grande fatica, ma perfino facendo dei risultati.
Re: Giro d'Italia 2023
Neanche Ciccone aveva la peste, ma la sua positività risale a circa tre settimane fa. Se anche fosse in bici da due settimane, le velleità di far qualcosa di buono al Giro erano già andata dopo quella settimana di stop. La decisione di Ciccone è di natura sportiva, non di salute. La situazione di Remco è totalmente diversa, si tratta di una decisione di salute. Avessero detto che Remco in queste condizioni non può vincere sarebbe una valutazione di natura sportiva e sarei d'accordo con le obiezioni di chi dice che un giorno in più si poteva aspettare (ma anche tre o quattro, dato il disegno di corsa fino a venerdì). Però la decisione in questo caso non è di natura sportiva.Fabioilpazzo ha scritto: ↑lunedì 15 maggio 2023, 15:10Pour parler eh, però Ciccone, che poco prima del Giro era mezzo morto, è una settimanella che va a spasso. Sabato l'ho visto io al bar, ma già da giorni prima andava in giro. Che chiaramente non è correre il Giro, ma insomma. E, come dici tu, a lui aveva preso male.
2019 (1°): Giro d'Italia tp 4, 5, 20; Giro d'Italia classifica generale; Tour de France tp 1, 10; Tour of Britain;
Re: Giro d'Italia 2023
Non mi pare abbiano detto che necessita di cure immediate in ambito ospedaliero eh...il_panta ha scritto: ↑lunedì 15 maggio 2023, 15:24Neanche Ciccone aveva la peste, ma la sua positività risale a circa tre settimane fa. Se anche fosse in bici da due settimane, le velleità di far qualcosa di buono al Giro erano già andata dopo quella settimana di stop. La decisione di Ciccone è di natura sportiva, non di salute. La situazione di Remco è totalmente diversa, si tratta di una decisione di salute. Avessero detto che Remco in queste condizioni non può vincere sarebbe una valutazione di natura sportiva e sarei d'accordo con le obiezioni di chi dice che un giorno in più si poteva aspettare (ma anche tre o quattro, dato il disegno di corsa fino a venerdì). Però la decisione in questo caso non è di natura sportiva.Fabioilpazzo ha scritto: ↑lunedì 15 maggio 2023, 15:10Pour parler eh, però Ciccone, che poco prima del Giro era mezzo morto, è una settimanella che va a spasso. Sabato l'ho visto io al bar, ma già da giorni prima andava in giro. Che chiaramente non è correre il Giro, ma insomma. E, come dici tu, a lui aveva preso male.
Re: Giro d'Italia 2023
sì ma il punto oscuro è la positività senza sintomi.
nel senso che ci sono due pesi e due misure.
c'è chi la prende sul serio e chi meno.
altrimenti majka e jungels avrebbero dovuto non partire nel 22 e al giro dovrebbe essere l'organizzazione a fare i controlli se le sta a cuore sia la salute dell'atleta e sia il prodotto giro d'italia.
il baraccone giro volevo dire.
nel caso di jungels e majka è passato il messaggio che con la vaccinazione fine del circo. o meglio doveva passare questo messaggio percui al tour sono stati fatti correre in barba alle miocarditi.
nel senso che ci sono due pesi e due misure.
c'è chi la prende sul serio e chi meno.
altrimenti majka e jungels avrebbero dovuto non partire nel 22 e al giro dovrebbe essere l'organizzazione a fare i controlli se le sta a cuore sia la salute dell'atleta e sia il prodotto giro d'italia.
il baraccone giro volevo dire.
nel caso di jungels e majka è passato il messaggio che con la vaccinazione fine del circo. o meglio doveva passare questo messaggio percui al tour sono stati fatti correre in barba alle miocarditi.
Ultima modifica di castelli il lunedì 15 maggio 2023, 15:43, modificato 1 volta in totale.
Defensor Froomey. dal 28/5/19 FORZA ROGLIC
Puntò il 20/5/19 10 euro su s.yates dato a 12. 5 euro su nibali dato a 3.
mancò il coraggio per puntare 20 euro su landa dato a 66.
non credette alla tenuta di rogla fino a verona.
Puntò il 20/5/19 10 euro su s.yates dato a 12. 5 euro su nibali dato a 3.
mancò il coraggio per puntare 20 euro su landa dato a 66.
non credette alla tenuta di rogla fino a verona.
Re: Giro d'Italia 2023
Probabilmente è inutile scannarci tra noi o adombrare chissà quale teoria nascosta
Può anche darsi che semplicemente Lefevere, Remco e famiglia siano fortemente ipocondriaci (come già visto nella scorsa Vuelta)
Può anche darsi che semplicemente Lefevere, Remco e famiglia siano fortemente ipocondriaci (come già visto nella scorsa Vuelta)
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Re: Giro d'Italia 2023
E proprio per quello io dico che faccio fatica a comprendere i protocolli.
Hanno senso i protocolli se il COVID non è più un'emergenza, visto che ormai è classificabile come un'influenza/raffreddore (e lo dice l'OMS)?
Hanno senso i protocolli se poi, come dice pure Castelli, in base a non si sa cosa c'è chi corre e chi no (come dicevo in un altro thread, ricordiamoci Ayuso alla Vuelta, terzo)?
Se non si fosse chiamato COVID, ma BIRUBIRU, o raffreddore, Remco sarebbe stato fermato lo stesso o no?
Se il COVID attualmente può provocare un maggior rischio di miocarditi, polmoniti o quello che è (io non lo so, ma mi pare leggendo che non sia vero), perché non c'è una regola a monte targata UCI e ci si deve affidare ai protocolli?
Io credo che siano domande legittime. Il che non significa sminuire la tutela della salute o la gravità del COVID stesso, ma semplicemente cercare di capire come l'aspetto della tutela della salute e quello sportivo abbiano in questo caso interagito (ammesso che abbiano interagito). Così come è da capire come, pare, abbiano deciso la cosa in praticamente solo un'oretta (Remco rientrato in hotel alle 20, comunicato uscito poco dopo le 22), e quali fossero i pareri del medico di gara e del direttore medico dell'UCI, che da direttiva UCI dovrebbero essere interpellati.
Oh poi come dicesimon89 magari sono tutti ipocondriaci: a me va benissimo, per carità. Ma basta saperlo.
- presa 2 del Montello
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Re: Giro d'Italia 2023
Anche Dagnoni interviene sulla questione COVID: https://www.sportmediaset.mediaset.it/a ... 302k.shtml
Re: Giro d'Italia 2023
Domani altra giornatina delicata con pioggia a dirotto e allerta rossa in ER.
Vediamo se avrà senso prendere 5h di acqua, salire e scendere in appennino...
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Re: Giro d'Italia 2023
Infatti Remco lo ritirano dal giro in maglia rosa e non gli dicono con superficialità di tenere duro e andare a lavorare che tanto si è sempre fatto così.
Il personale medico di un team wt immagino che conosca bene gli studi sugli atleti di sport di resistenza e che a differenza del medico della mutua che annaspa tra numero di pazienti e burocrazia abbia tutto il tempo da dedicare all'osservazione e analisi clinica del paziente.
Esuliamo dal thread ma anche adesso che emergenza obblighi insensati e interessi di parte sono finiti si moltiplicano studi su sequele su sistema immunitario e apparato circolatorio anche negli asintomatici, vaccinati o non, e quindi diverse da influenza e virus respiratori prima conosciuti.
Il personale medico di un team wt immagino che conosca bene gli studi sugli atleti di sport di resistenza e che a differenza del medico della mutua che annaspa tra numero di pazienti e burocrazia abbia tutto il tempo da dedicare all'osservazione e analisi clinica del paziente.
Esuliamo dal thread ma anche adesso che emergenza obblighi insensati e interessi di parte sono finiti si moltiplicano studi su sequele su sistema immunitario e apparato circolatorio anche negli asintomatici, vaccinati o non, e quindi diverse da influenza e virus respiratori prima conosciuti.
da sempre più di metà dei corridori contraggono varie forme di infezioni alle alte vie respiratorie durante un grande giro, ma spesso anche tracheiti e bronchiti, curate,perfino gareggiando con antibiotici.
Da sempre: è la normalità.
Nel caso del Covid, per altro, esiste un antivirale specifico che può essere assunto nell'immediatezza dell'esordio dell'infezione, come in questo caso.
Bisogna anche sapere che significa andare in bicicletta, per esprimersi, a ragion veduta, nel merito.
Un ciclista ha meccanismi di risposta fisici, biologici,. immunitari, TOTALMENTE differenti da quelli di un individuo che fa l'impiegato, generati da una lunghissima pratica di una attività di natura aerobica in condizioni climatiche difficili, ad esempio ha meccanismi metabolici che tendono al massimo risparmio, diversissimi da quelli di una persona normale, motivo per il quale le normali diete, col ciclista anche amatoriale, non funzionano. Curarli con lo stesso metro e gli stessi sistemi, è una grave superficialità, da un punto di vista clinico.
Un tempo la medicina curava efficacemente calibrando i sistemi di cura sull'analisi clinica del paziente, che era imprescindibile, poichè ogni organismo funziona, nel dettaglio, a suo modo e risponde anche in maniera molto differente alle stesse sostanze. Oggi viene applicato un protocollo spesso alla cieca. Situazione deprimente.
Re: Giro d'Italia 2023
Quel che si capisce è che una squadra fa una cosa, un'altra fa l'opposto, e una terza fa una via di mezzo.tracciolino ha scritto: ↑lunedì 15 maggio 2023, 16:06 Infatti Remco lo ritirano dal giro in maglia rosa e non gli dicono con superficialità di tenere duro e andare a lavorare che tanto si è sempre fatto così.
Il personale medico di un team wt immagino che conosca bene gli studi sugli atleti di sport di resistenza e che a differenza del medico della mutua che annaspa tra numero di pazienti e burocrazia abbia tutto il tempo da dedicare all'osservazione e analisi clinica del paziente.
Esuliamo dal thread ma anche adesso che emergenza obblighi insensati e interessi di parte sono finiti si moltiplicano studi su sequele su sistema immunitario e apparato circolatorio anche negli asintomatici, vaccinati o non, e quindi diverse da influenza e virus respiratori prima conosciuti.
da sempre più di metà dei corridori contraggono varie forme di infezioni alle alte vie respiratorie durante un grande giro, ma spesso anche tracheiti e bronchiti, curate,perfino gareggiando con antibiotici.
Da sempre: è la normalità.
Nel caso del Covid, per altro, esiste un antivirale specifico che può essere assunto nell'immediatezza dell'esordio dell'infezione, come in questo caso.
Bisogna anche sapere che significa andare in bicicletta, per esprimersi, a ragion veduta, nel merito.
Un ciclista ha meccanismi di risposta fisici, biologici,. immunitari, TOTALMENTE differenti da quelli di un individuo che fa l'impiegato, generati da una lunghissima pratica di una attività di natura aerobica in condizioni climatiche difficili, ad esempio ha meccanismi metabolici che tendono al massimo risparmio, diversissimi da quelli di una persona normale, motivo per il quale le normali diete, col ciclista anche amatoriale, non funzionano. Curarli con lo stesso metro e gli stessi sistemi, è una grave superficialità, da un punto di vista clinico.
Un tempo la medicina curava efficacemente calibrando i sistemi di cura sull'analisi clinica del paziente, che era imprescindibile, poichè ogni organismo funziona, nel dettaglio, a suo modo e risponde anche in maniera molto differente alle stesse sostanze. Oggi viene applicato un protocollo spesso alla cieca. Situazione deprimente.
Quindi siccome ci sono medici di squadra in tutte e tre, evidentemente la medicina sportiva non è che in generale abbia proprio un'idea così univoca.
- Dr. Solma Di Cormano
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Re: Giro d'Italia 2023
Statisticamente i virus più associati con le miocarditi sono virus influenzali, ma potenzialmente anche un virus gastrointestinale può causarla...NibalAru ha scritto: ↑lunedì 15 maggio 2023, 12:36Si, ma generalmente, se si è asintomatici, nessuno si mette a fare tamponi agli atleti professionisti tutti i giorni per vedere se si è positivi asintomatici ad uno dei milioni di virus presenti sul pianeta terra.Dr. Solma Di Cormano ha scritto: ↑lunedì 15 maggio 2023, 12:24Ecco, questo è il punto più critico, in cui appare più marcata la dissonanza cognitiva tra addetti ai lavori e appassionati ed esperti di salute dell'atleta.panta2 ha scritto: ↑lunedì 15 maggio 2023, 8:25 La scelta della Maglia Rosa è inspiegabile per numerosi motivi:
1) il ritiro è avvenuto prima del giorno di riposo, quindi senza una prognosi adeguata;
2) il ritiro per Covid è facoltativo, non obbligatorio;
3) chi guida la classifica generale di un Grande Giro dovrebbe ponderare certe decisioni con migliore attenzione rispetto agli altri atleti, specie se asintomatico o paucisintomatico;
4) le dichiarazioni del dopo tappa di Evenepoel, in cui ha riferito di aver ecceduto di 15 W nella prima parte della cronometro esprimendo una potenza pari a quella della prima cronometro, fanno pensare che il risultato non eccezionale sia imputabile più a questo errore di valutazione che non ad una sintomatologia severa;
5) l'impazienza nel comunicare il ritiro lascia necessariamente spazio a dubbi circa la veridicità del fatto, per fugarli sarebbe bastato attendere la ripresa della corsa ovvero la 10ª tappa;
6) da che mondo è mondo i ciclisti professionisti hanno sempre corso con malanni e infortuni, anche da questo fatto deriva la grandezza e la natura mitica di questo sport. Ricordate Pantani a Morzine?
7) i grandi campioni della storia di questo sport sceglievano di gareggiare anche in condizioni precarie e anche se questo comportava una diminuzione delle loro prestazioni. Le sconfitte, o le non-vittorie, hanno contribuito a renderli grandi; in questa disciplina non contano solo i successi.
Gareggiare (o comunque praticare sport ad elevato impegno cardiovascolare) in corso di stato infettivo, specie se virale, è quanto di più sbagliato si possa fare. Le miocarditi acute sono per lo più secondarie ad eventi infettivi apparentemente blandi (se non asintomatici). Non esiste alcuna proporzionalità tra i sintomi e il rischio di questa complicanza. Pur trattandosi di eventi rari, è comunque la terza causa per frequenza di morte improvvisa sport-correlata tra i giovani under 35. E ovviamente, non c'è visita d'idoneità agonistica che aiuti in questo caso (almeno nella fase acuta). In realtà, sono molti più numerosi i casi in cui vediamo aritmie persistenti e, indagando a fondo, scopriamo esiti cronici di vecchie infezioni "prese sotto gamba". Serve solo educazione e informazione alle persone, che in NUMEROSISSIMI casi ancora non hanno piena coscienza di questi rischi che corrono facendo, ad esempio, una partitella a pallone con 38 di febbre e una tachipirina in corpo. Posso concedere al massimo un margine di discussione in una situazione come quella di Remco: vale la pena rischiare qualcosa in cambio della vittoria di un Grande Giro? Da medico, faccio comunque fatica a ritenere eticamente accettabile una risposta positiva, anche i grandi campioni sono uomini, e una vittoria non vale il rischio della vita.
Viceversa, anche tutti i ragionamenti fatti in questi anni sul doping dovrebbero essere rivisti: non val la pena di rischiare con 60 di ematocrito, per poter vincere?
Spero che anche da questo punto di vista la mentalità possa progressivamente cambiare, da parte mia cerco di profondere tutto l'impegno possibile in questo senso.
Non sono uno esperto perchè non sono un medico, però volevo chiederle se il discorso che ha appena fatto lei vale solo per il Covid o se vale per qualsiasi tipo di virus. Perchè da quando seguo questo sport ho letto innumerevoli volte di corridori che hanno proseguito la corsa con virus intestinali, o altre influenze di vario tipo in atto, e sintomatiche in molti casi di questi.
In noi la follia esiste ed è presente come lo è la ragione. La società dovrebbe accettare tanto la ragione quanto la follia. Invece accetta la follia come parte della ragione, la fa diventare ragione attraverso una scienza che si incarica di eliminarla.
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Re: Giro d'Italia 2023
Perché lo sforzo fisico intenso ha un effetto immunodepressivo, che agevola l'attecchimento di un virus che magari sta semplicemente nelle vie aeree, ma che avendone l'opportunità (=immunodepressione) ha la capacità di attaccarsi e danneggiare anche le cellule del cuore.Maìno della Spinetta ha scritto: ↑lunedì 15 maggio 2023, 12:54Ma uno che ha sviluppato un'infezione vince una crono di 30 km al Giro d'Italia?il_panta ha scritto: ↑lunedì 15 maggio 2023, 12:40 Dove avete letto che non aveva sintomi? Io ho letto che ne aveva, dalla sua famiglia, che si sentiva in uno stato influenzale ed era raffreddato, già prima della crono. Il tampone era di routine, cioè tutti i membri della squadra lo hanno fatto, ma questo non significa che non avesse sintomi.
Comunque leggo veramente tanta acredine verso Remco per una scelta che è competenza dello staff medico. Secondo me ci dovremmo dare tutti una calmata.
Fosse arrivato 87ismo a 3 minuti dal primo capisco. Ma in questo caso ha vinto.
Uno vince.
"Sto bene, ho vinto, ma in un controllo random abbiamo notato che ho un virus in corpo che se mi fa venire un'infezione al cuore è brutta". Ma l'infezione non c'è. Cosa fai, la previeni? Perché ritirarsi prima del giorno di riposo aiuterebbe a prevenire una miocardite?
In noi la follia esiste ed è presente come lo è la ragione. La società dovrebbe accettare tanto la ragione quanto la follia. Invece accetta la follia come parte della ragione, la fa diventare ragione attraverso una scienza che si incarica di eliminarla.
Re: Giro d'Italia 2023
In sostanza, fare sport fa male, mica come stare tutto il giorno in poltrona.
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Re: Giro d'Italia 2023
Questo é il punto su cui, ammetto, é più difficile prendere una decisione. Perché se sul piano medico la decisione é elementare (hai un'infezione virale? Niente sport intenso finché non guarisci bene), nello sport professionistico le dinamiche sono sicuramente più complesse. Ci sono i risultati, ma anche i soldi in mezzo, che non sono un dettaglio per l'atleta ma il motore fondamentale di tutto quanto. Quindi, se guadagni abbastanza dal tuo lavoro, può avere un senso prendersi dei rischi, anche grossi (che siano una discesa tecnica, piuttosto che una volata, piuttosto che decidere di gareggiare avendo un'infezione in corso). Non é comunque una scelta banale.NibalAru ha scritto: ↑lunedì 15 maggio 2023, 13:08 Ma poi lo sport in generale, ed il ciclismo in particolare, comporta dei rischi anche quando stai benissimo di salute. In uno sport come questo non ci vuole niente a cadere, a sbattere la testa in maniera violenta e a rimetterci la pelle o a spaccarti qualche osso se ti va meglio.
Azzerare i rischi nello sport, ed in particolare nel ciclismo, è impossibile. Altrimenti dovrebbero evitare ai corridori di correre sul pavè, sulle Alpi in discesa quando magari diluvia e fa troppo fredo, sugli sterrati, ecc. ecc. Per non parlare dei rischi di far assumere ai corridori alcune sostanze di cui dovremmo parlare in un'altra sezione di questo forum per regolamento.
Poi come detto prima ognuno con la sua salute può decidere in piena autonomia. Scelta legittima di Remco e della sua squadra. Ma capisco pure chi si assume il rischio di correre in una situazione simile. Perchè si rischia comunque ogni giorno praticando questo sport.
In noi la follia esiste ed è presente come lo è la ragione. La società dovrebbe accettare tanto la ragione quanto la follia. Invece accetta la follia come parte della ragione, la fa diventare ragione attraverso una scienza che si incarica di eliminarla.
Re: Giro d'Italia 2023
[quote=maurofacoltosi post_id=976454 time=1684156707 user_id=216]
Il parere di Vegni sulla vicenda Covid. Intanto l'organizzazione ha reintrodotto l'obbligo della mascherina
Leggendo tra le righe si evince che anche Roglic sarebbe positivo, ma che ha scelto di correre.
https://www.quibicisport.it/2023/05/15/ ... ema-covid/
[/quote]
Mia mamma, a cui piace il ciclismo ma che certo non segue i dettagli tipo noi sul forum (e che quindi avrà parlato solo col buon senso), appena ha visto del ritiro di Remco ha commentato più o meno così: "ma non le mettono le mascherine? In un appuntamento così importante dovrebbero (in primis le squadre, direi io) comunque prendere precauzioni".
Ed effettivamente Vegni è andato proprio su questi punti: cosa può imporre l'organizzatore? Noi potremmo dire: imponi mascherine e/o tamponi, è facile. Ma se poi non può?
Il paradosso è che con questa situazione il Giro rischia di essere danneggiato più che nei due anni precedenti, il che sarebbe assurdo. E non c'entra - per quanto ne capisco io - la gravità della malattia, il punto secondo me è sempre la contagiosità: fosse anche un raffreddore, se lo prende mezzo gruppo il rischio che qualcuno si ritiri è alto.
Insomma, è un casino.
Sul ritiro di Remco, magari comunicazione un attimo frettolosa, ma io sto con chi dà ragione alla squadra: dobbiamo considerare che gli atleti professionisti, e dunque le squadre, i medici, l'entourage vario, mettono nel conto anche infortuni/sfighe varie, e sono abituati a gestirli come un fatto possibile, come un aspetto della vita professionale da gestire in modo 'distaccato': immagino che guardino sempre alla prospettiva dell'atleta a tutto tondo, più che alla mancata vittoria nel singolo evento.
In ogni caso va a finire che il Giro è la corsa più sfigata. Casi come questo invogliano a dire che si dovrebbe correre tra giugno e settembre, con caldo assicurato.
Il parere di Vegni sulla vicenda Covid. Intanto l'organizzazione ha reintrodotto l'obbligo della mascherina
Leggendo tra le righe si evince che anche Roglic sarebbe positivo, ma che ha scelto di correre.
https://www.quibicisport.it/2023/05/15/ ... ema-covid/
[/quote]
Mia mamma, a cui piace il ciclismo ma che certo non segue i dettagli tipo noi sul forum (e che quindi avrà parlato solo col buon senso), appena ha visto del ritiro di Remco ha commentato più o meno così: "ma non le mettono le mascherine? In un appuntamento così importante dovrebbero (in primis le squadre, direi io) comunque prendere precauzioni".
Ed effettivamente Vegni è andato proprio su questi punti: cosa può imporre l'organizzatore? Noi potremmo dire: imponi mascherine e/o tamponi, è facile. Ma se poi non può?
Il paradosso è che con questa situazione il Giro rischia di essere danneggiato più che nei due anni precedenti, il che sarebbe assurdo. E non c'entra - per quanto ne capisco io - la gravità della malattia, il punto secondo me è sempre la contagiosità: fosse anche un raffreddore, se lo prende mezzo gruppo il rischio che qualcuno si ritiri è alto.
Insomma, è un casino.
Sul ritiro di Remco, magari comunicazione un attimo frettolosa, ma io sto con chi dà ragione alla squadra: dobbiamo considerare che gli atleti professionisti, e dunque le squadre, i medici, l'entourage vario, mettono nel conto anche infortuni/sfighe varie, e sono abituati a gestirli come un fatto possibile, come un aspetto della vita professionale da gestire in modo 'distaccato': immagino che guardino sempre alla prospettiva dell'atleta a tutto tondo, più che alla mancata vittoria nel singolo evento.
In ogni caso va a finire che il Giro è la corsa più sfigata. Casi come questo invogliano a dire che si dovrebbe correre tra giugno e settembre, con caldo assicurato.
Ultima modifica di Claudio84 il lunedì 15 maggio 2023, 16:47, modificato 1 volta in totale.
Re: Giro d'Italia 2023
La policy delle squadre riguardo alle infezioni da Covid è volta a preservare la salute futura degli atleti, considerati i pochi dati raccolti riguardo a sforzi notevoli e stress al sistema cardiocircolatorio mentre si è infetti. Se ti fidi dei medici che ti curano che non sono sicuri riguardo alla tua salute futura, l'ultimo pensiero è la maglia rosa, è giovane , ha tempo.
Re: Giro d'Italia 2023
La domanda che mi sono fatti io è: ma fanno ancora i tamponi?Claudio84 ha scritto: ↑lunedì 15 maggio 2023, 16:42Mia mamma, a cui piace il ciclismo ma che certo non segue i dettagli tipo noi sul forum (e che quindi avrà parlato solo col buon senso), appena ha visto del ritiro di Remco ha commentato più o meno così: "ma non le mettono le mascherine? In un appuntamento così importante dovrebbero (in primis le squadre, direi io) comunque prendere precauzioni".maurofacoltosi ha scritto: ↑lunedì 15 maggio 2023, 15:18 Il parere di Vegni sulla vicenda Covid. Intanto l'organizzazione ha reintrodotto l'obbligo della mascherina
Leggendo tra le righe si evince che anche Roglic sarebbe positivo, ma che ha scelto di correre
https://www.quibicisport.it/2023/05/15/ ... ema-covid/
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Ed effettivamente Vegni è andato proprio su questi punti: cosa può imporre l'organizzatore? Noi potremmo dire: imponi mascherine e/o tamponi, è facile. Ma se poi non può?
Il paradosso è che con questa situazione il Giro rischia di essere danneggiato più che nei due anni precedenti, il che sarebbe assurdo. E non c'entra - per quanto ne capisco io - la gravità della malattia, il punto secondo me è sempre la contagiosità: fosse anche un raffreddore, se lo prende mezzo gruppo il rischio che qualcuno si ritiri è alto.
Insomma, è un casino.
Sul ritiro di Remco, magari comunicazione un attimo frettolosa, ma io sto con chi dà ragione alla squadra: dobbiamo considerare che gli atleti professionisti, e dunque le squadre, i medici, l'entourage vario, mettono nel conto anche infortuni/sfighe varie, e sono abituati a gestirli come un fatto possibile, come un aspetto della vita professionale da gestire in modo 'distaccato': immagino che guardino sempre alla prospettiva dell'atleta a tutto tondo, più che alla mancata vittoria nel singolo evento.
In ogni caso va a finire che il Giro è la corsa più sfigata. Casi come questo invogliano a dire che si dovrebbe correre tra giugno e settembre, con caldo assicurato.
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Re: Giro d'Italia 2023
Gia',tanta acredine.il_panta ha scritto: ↑lunedì 15 maggio 2023, 12:40 Dove avete letto che non aveva sintomi? Io ho letto che ne aveva, dalla sua famiglia, che si sentiva in uno stato influenzale ed era raffreddato, già prima della crono. Il tampone era di routine, cioè tutti i membri della squadra lo hanno fatto, ma questo non significa che non avesse sintomi.
Comunque leggo veramente tanta acredine verso Remco per una scelta che è competenza dello staff medico. Secondo me ci dovremmo dare tutti una calmata.
Era il mio favorito,anche dopo la crono di ieri, Spero ci riprovi l'anno prossimo.
PALESTINA LIBERA !
Re: Giro d'Italia 2023
Però Dottore, c'è un'altra questione delicata oltre a questa fatta notare da lei ora. E sto parlando ovviamente di atleti positivi asintomatici ad altri tipi di virus diversi dal covid e per cui non possono essere sottoposti giornalmente a tamponi che ne accertano la positività o negatività in tempi rapidi.Dr. Solma Di Cormano ha scritto: ↑lunedì 15 maggio 2023, 16:37Questo é il punto su cui, ammetto, é più difficile prendere una decisione. Perché se sul piano medico la decisione é elementare (hai un'infezione virale? Niente sport intenso finché non guarisci bene), nello sport professionistico le dinamiche sono sicuramente più complesse. Ci sono i risultati, ma anche i soldi in mezzo, che non sono un dettaglio per l'atleta ma il motore fondamentale di tutto quanto. Quindi, se guadagni abbastanza dal tuo lavoro, può avere un senso prendersi dei rischi, anche grossi (che siano una discesa tecnica, piuttosto che una volata, piuttosto che decidere di gareggiare avendo un'infezione in corso). Non é comunque una scelta banale.NibalAru ha scritto: ↑lunedì 15 maggio 2023, 13:08 Ma poi lo sport in generale, ed il ciclismo in particolare, comporta dei rischi anche quando stai benissimo di salute. In uno sport come questo non ci vuole niente a cadere, a sbattere la testa in maniera violenta e a rimetterci la pelle o a spaccarti qualche osso se ti va meglio.
Azzerare i rischi nello sport, ed in particolare nel ciclismo, è impossibile. Altrimenti dovrebbero evitare ai corridori di correre sul pavè, sulle Alpi in discesa quando magari diluvia e fa troppo fredo, sugli sterrati, ecc. ecc. Per non parlare dei rischi di far assumere ai corridori alcune sostanze di cui dovremmo parlare in un'altra sezione di questo forum per regolamento.
Poi come detto prima ognuno con la sua salute può decidere in piena autonomia. Scelta legittima di Remco e della sua squadra. Ma capisco pure chi si assume il rischio di correre in una situazione simile. Perchè si rischia comunque ogni giorno praticando questo sport.
In altre parole siamo potenzialmente positivi asintomatici a tanti tipi di virus ogni santo giorno delle nostre esistenze senza esserne a conoscenza. A quel punto dovremmo rinunciare di principio a praticare sport perchè si corre qualche rischio in ogni caso.
Ovviamente do per scontato che Remco abbia corso la tappa ieri da positivo asintomatico, perchè se non fosse stato così ed era già sintomatico dalla partenza a quel punto tutti i discorsi sul far ritirare il ragazzo per non correre rischi andrebbero a farsi benedire a mio avviso. A quel punto subentrerebbero altre questioni in gioco, anche di tipo sportivo. Perchè magari avranno valutato che guadagnare così poco a cronometro per uno come Remco avrebbe significato alte probabilità di perdere il Giro nelle prossime settimane pure se il ragazzo poi si riprendeva dall'infezione nel giro di poco tempo.
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Re: Giro d'Italia 2023
Infatti il commento di Vegni è ben calibrato e intelligente, si sapeva che in gruppo c'era il virus perché cavolo non hanno usato mascherine e bolla. Fanno ritiri di preparazione per mesi e poi non stanno attenti per 3 settimane. Molto meno intelligenti le parole di Dagnoni. Vuole obbligare i ciclisti con influenza e covid a correre? Ma Dagnoni ogni volta che apre bocca dice cose che mi mandano in bestia.Claudio84 ha scritto: ↑lunedì 15 maggio 2023, 16:42Mia mamma, a cui piace il ciclismo ma che certo non segue i dettagli tipo noi sul forum (e che quindi avrà parlato solo col buon senso), appena ha visto del ritiro di Remco ha commentato più o meno così: "ma non le mettono le mascherine? In un appuntamento così importante dovrebbero (in primis le squadre, direi io) comunque prendere precauzioni".=maurofacoltosi post_id=976454 time=1684156707 user_id=216]
Il parere di Vegni sulla vicenda Covid. Intanto l'organizzazione ha reintrodotto l'obbligo della mascherina
Leggendo tra le righe si evince che anche Roglic sarebbe positivo, ma che ha scelto di correre
https://www.quibicisport.it/2023/05/15/ ... ema-covid/
https://www.quibicisport.it/2023/05/15/ ... corridori/
Ed effettivamente Vegni è andato proprio su questi punti: cosa può imporre l'organizzatore? Noi potremmo dire: imponi mascherine e/o tamponi, è facile. Ma se poi non può?
Il paradosso è che con questa situazione il Giro rischia di essere danneggiato più che nei due anni precedenti, il che sarebbe assurdo. E non c'entra - per quanto ne capisco io - la gravità della malattia, il punto secondo me è sempre la contagiosità: fosse anche un raffreddore, se lo prende mezzo gruppo il rischio che qualcuno si ritiri è alto.
Insomma, è un casino.
Sul ritiro di Remco, magari comunicazione un attimo frettolosa, ma io sto con chi dà ragione alla squadra: dobbiamo considerare che gli atleti professionisti, e dunque le squadre, i medici, l'entourage vario, mettono nel conto anche infortuni/sfighe varie, e sono abituati a gestirli come un fatto possibile, come un aspetto della vita professionale da gestire in modo 'distaccato': immagino che guardino sempre alla prospettiva dell'atleta a tutto tondo, più che alla mancata vittoria nel singolo evento.
In ogni caso va a finire che il Giro è la corsa più sfigata. Casi come questo invogliano a dire che si dovrebbe correre tra giugno e settembre, con caldo assicurato.
Poi io, senza essere un medico e essendo ricercatore di ambiti del tutto differente, leggo costantemente Nature e sui possibili effetti del covid, anche in forma leggera, c'è un dibattito scientifico piuttosto aperto. Io non me la sento di criticare dei medici che scelgono di non far fare uno sforzo fisico enorme a un atleta agonista che è positivo al covid.
Aggiungo che, da quello che racconta suo padre, il test non era di routine. Remco ha detto finita la crono di essere molto stanco. A quel punto gli hanno fatto il test ed è risultato positivo.
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Re: Giro d'Italia 2023
Infatti ormai é concetto assodato in medicina preventiva quello di "j-shaped curve" nella relazione tra rischio di eventi avversi e intensità dell'esercizio fisico. Ovvero fare sport a moderata intensità riduce il rischio di eventi cardiovascolari rispetto che stare sul divano, ma fare sport ad alta intensità aumenta di nuovo questo rischio. Questo perché la medicina preventiva, a differenza di quello che pensa qualcuno, é materia in continua evoluzione e non é più quella del 1940.
In noi la follia esiste ed è presente come lo è la ragione. La società dovrebbe accettare tanto la ragione quanto la follia. Invece accetta la follia come parte della ragione, la fa diventare ragione attraverso una scienza che si incarica di eliminarla.
Re: Giro d'Italia 2023
A prescindere dal Covid, anche solo pensare di far ritirare un corridore perché in due tappe ha reso meno del previsto mi sembra una follia. Se il medico ritiene che non si possa correre col covid lo fa ritirare anche con 10' di vantaggio.
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Re: Giro d'Italia 2023
L'osservazione é corretta, ma parliamo di eventi complessivamente molto rari. Di sicuro quello che dico é fattuale in presenza di sintomi oggettivi. Sui virus che non danno sintomi ovviamente condivido anch'io il concetto che non serva una caccia alle streghe.NibalAru ha scritto: ↑lunedì 15 maggio 2023, 16:49Però Dottore, c'è un'altra questione delicata oltre a questa fatta notare da lei ora. E sto parlando ovviamente di atleti positivi asintomatici ad altri tipi di virus diversi dal covid e per cui non possono essere sottoposti giornalmente a tamponi che ne accertano la positività o negatività in tempi rapidi.Dr. Solma Di Cormano ha scritto: ↑lunedì 15 maggio 2023, 16:37Questo é il punto su cui, ammetto, é più difficile prendere una decisione. Perché se sul piano medico la decisione é elementare (hai un'infezione virale? Niente sport intenso finché non guarisci bene), nello sport professionistico le dinamiche sono sicuramente più complesse. Ci sono i risultati, ma anche i soldi in mezzo, che non sono un dettaglio per l'atleta ma il motore fondamentale di tutto quanto. Quindi, se guadagni abbastanza dal tuo lavoro, può avere un senso prendersi dei rischi, anche grossi (che siano una discesa tecnica, piuttosto che una volata, piuttosto che decidere di gareggiare avendo un'infezione in corso). Non é comunque una scelta banale.NibalAru ha scritto: ↑lunedì 15 maggio 2023, 13:08 Ma poi lo sport in generale, ed il ciclismo in particolare, comporta dei rischi anche quando stai benissimo di salute. In uno sport come questo non ci vuole niente a cadere, a sbattere la testa in maniera violenta e a rimetterci la pelle o a spaccarti qualche osso se ti va meglio.
Azzerare i rischi nello sport, ed in particolare nel ciclismo, è impossibile. Altrimenti dovrebbero evitare ai corridori di correre sul pavè, sulle Alpi in discesa quando magari diluvia e fa troppo fredo, sugli sterrati, ecc. ecc. Per non parlare dei rischi di far assumere ai corridori alcune sostanze di cui dovremmo parlare in un'altra sezione di questo forum per regolamento.
Poi come detto prima ognuno con la sua salute può decidere in piena autonomia. Scelta legittima di Remco e della sua squadra. Ma capisco pure chi si assume il rischio di correre in una situazione simile. Perchè si rischia comunque ogni giorno praticando questo sport.
In altre parole siamo potenzialmente positivi asintomatici a tanti tipi di virus ogni santo giorno delle nostre esistenze senza esserne a conoscenza. A quel punto dovremmo rinunciare di principio a praticare sport perchè si corre qualche rischio in ogni caso.
Ovviamente do per scontato che Remco abbia corso la tappa ieri da positivo asintomatico, perchè se non fosse stato così ed era già sintomatico dalla partenza a quel punto tutti i discorsi sul far ritirare il ragazzo per non correre rischi andrebbero a farsi benedire a mio avviso. A quel punto subentrerebbero altre questioni in gioco, anche di tipo sportivo. Perchè magari avranno valutato che guadagnare così poco a cronometro per uno come Remco avrebbe significato alte probabilità di perdere il Giro nelle prossime settimane pure se il ragazzo poi si riprendeva dall'infezione nel giro di poco tempo.
In noi la follia esiste ed è presente come lo è la ragione. La società dovrebbe accettare tanto la ragione quanto la follia. Invece accetta la follia come parte della ragione, la fa diventare ragione attraverso una scienza che si incarica di eliminarla.
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Re: Giro d'Italia 2023
Io non me la sento di giudicare Remco, che giustamente segue anche le indicazioni della squadra e dei medici.
Però il comunicato della squadra non è stato il massimo ed è stato frettoloso. Anche Vegni ha detto che non hanno ricevuto nessuna comunicazione preventiva…
Si sono anche contraddetti (dalla squadra è emerso che non ci fossero sintomi, mentre il padre ha detto che Remco non si sentiva bene all’arrivo della crono).
Insomma avrebbero dovuto gestirla meglio…avevano la maglia rosa dopotutto!
Però il comunicato della squadra non è stato il massimo ed è stato frettoloso. Anche Vegni ha detto che non hanno ricevuto nessuna comunicazione preventiva…
Si sono anche contraddetti (dalla squadra è emerso che non ci fossero sintomi, mentre il padre ha detto che Remco non si sentiva bene all’arrivo della crono).
Insomma avrebbero dovuto gestirla meglio…avevano la maglia rosa dopotutto!
Re: Giro d'Italia 2023
secondo me è tutta colpa della cover belga dei ricchi e poveri!
scherzi a parte, condivido (ovviamente) ciò che ha scritto il collega nella pagine precedenti.
scherzi a parte, condivido (ovviamente) ciò che ha scritto il collega nella pagine precedenti.
La Tribuna del Sarto, luogo esterno alla Plaza de Toros occupato da chi segue la corrida ascoltando le voci del pubblico; un'eco, ago e filo di una narrazione, un “restar qui sullo stradone impolverato” a descrivere il silenzio tra una moto e l’altra
Re: Giro d'Italia 2023
Sì lo so.Dr. Solma Di Cormano ha scritto: ↑lunedì 15 maggio 2023, 16:53Infatti ormai é concetto assodato in medicina preventiva quello di "j-shaped curve" nella relazione tra rischio di eventi avversi e intensità dell'esercizio fisico. Ovvero fare sport a moderata intensità riduce il rischio di eventi cardiovascolari rispetto che stare sul divano, ma fare sport ad alta intensità aumenta di nuovo questo rischio. Questo perché la medicina preventiva, a differenza di quello che pensa qualcuno, é materia in continua evoluzione e non é più quella del 1940.
Però visto che in qualunque momento potremmo essere infettati da un virus in modo asintomatico, la conseguenza logica dell'intervento precedente sul fatto che sotto sforzo intenso si sia immunodepressi e quindi suscettibili di infezioni al cuore sarebbe quella di non fare mai sforzi intensi, cioè mai fare sport (considerando sport qualcosa in più della camminata cardio fitness).
Re: Giro d'Italia 2023
A proposito di covid, Bystrom dell’Intermarché ha annunciato che continuerà il Giro nonostante un tampone positivo, perché ha sintomi lievi (un po’ di stanchezza) e in diminuzione.
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Re: Giro d'Italia 2023
Pagine e pagine di discussione quando alla fine questa è la spiegazione più ovvia.
Pensate davvero che Remco si sarebbe ritirato se fosse stato in testa prima dell'ultima tappa?
- Maìno della Spinetta
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Re: Giro d'Italia 2023
PAZZO! PAZZO! Domenica pensavo di fare la Valcava ma mia figlia ha lo streptococco e nel dubbio di averlo asintomatico e con una possibilità di rimetterci il cuore ho deciso di andare per vialoni a Grumello. Fascia Polar, 120 massimo, e via...
“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
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Re: Giro d'Italia 2023
Untore cattivo pussa via
Re: Giro d'Italia 2023
Ma dai?ciclistapazzo ha scritto: ↑lunedì 15 maggio 2023, 16:50Infatti il commento di Vegni è ben calibrato e intelligente, si sapeva che in gruppo c'era il virus perché cavolo non hanno usato mascherine e bolla. Fanno ritiri di preparazione per mesi e poi non stanno attenti per 3 settimane. Molto meno intelligenti le parole di Dagnoni. Vuole obbligare i ciclisti con influenza e covid a correre? Ma Dagnoni ogni volta che apre bocca dice cose che mi mandano in bestia.Claudio84 ha scritto: ↑lunedì 15 maggio 2023, 16:42Mia mamma, a cui piace il ciclismo ma che certo non segue i dettagli tipo noi sul forum (e che quindi avrà parlato solo col buon senso), appena ha visto del ritiro di Remco ha commentato più o meno così: "ma non le mettono le mascherine? In un appuntamento così importante dovrebbero (in primis le squadre, direi io) comunque prendere precauzioni".=maurofacoltosi post_id=976454 time=1684156707 user_id=216]
Il parere di Vegni sulla vicenda Covid. Intanto l'organizzazione ha reintrodotto l'obbligo della mascherina
Leggendo tra le righe si evince che anche Roglic sarebbe positivo, ma che ha scelto di correre
https://www.quibicisport.it/2023/05/15/ ... ema-covid/
https://www.quibicisport.it/2023/05/15/ ... corridori/
Ed effettivamente Vegni è andato proprio su questi punti: cosa può imporre l'organizzatore? Noi potremmo dire: imponi mascherine e/o tamponi, è facile. Ma se poi non può?
Il paradosso è che con questa situazione il Giro rischia di essere danneggiato più che nei due anni precedenti, il che sarebbe assurdo. E non c'entra - per quanto ne capisco io - la gravità della malattia, il punto secondo me è sempre la contagiosità: fosse anche un raffreddore, se lo prende mezzo gruppo il rischio che qualcuno si ritiri è alto.
Insomma, è un casino.
Sul ritiro di Remco, magari comunicazione un attimo frettolosa, ma io sto con chi dà ragione alla squadra: dobbiamo considerare che gli atleti professionisti, e dunque le squadre, i medici, l'entourage vario, mettono nel conto anche infortuni/sfighe varie, e sono abituati a gestirli come un fatto possibile, come un aspetto della vita professionale da gestire in modo 'distaccato': immagino che guardino sempre alla prospettiva dell'atleta a tutto tondo, più che alla mancata vittoria nel singolo evento.
In ogni caso va a finire che il Giro è la corsa più sfigata. Casi come questo invogliano a dire che si dovrebbe correre tra giugno e settembre, con caldo assicurato.
Poi io, senza essere un medico e essendo ricercatore di ambiti del tutto differente, leggo costantemente Nature e sui possibili effetti del covid, anche in forma leggera, c'è un dibattito scientifico piuttosto aperto. Io non me la sento di criticare dei medici che scelgono di non far fare uno sforzo fisico enorme a un atleta agonista che è positivo al covid.
Aggiungo che, da quello che racconta suo padre, il test non era di routine. Remco ha detto finita la crono di essere molto stanco. A quel punto gli hanno fatto il test ed è risultato positivo.
Era stanco dopo 35 km di cronometro a tutta?
Pazzesco.
Comunque la critica non è per il ritiro in seguito a una malattia debilitante che dà sintomi ma per il ritiro in assenza di sintomi, essendo in maglia rosa, avendo appena vinto una tappa, essendo il favorito insieme a Roglic ed essendoci davanti un giorno di riposo e poi 3 giornate teoricamente tranquille (anche se nei grandi giri mai dire mai).
Poi non capisco chi ha fatto il riferimento a Colbrelli?
Hanno dimostrato che il suo problema sia dovuto al fatto di avere fatto sforzi mentre aveva il covid asintomatico?
A me non risulta, poi boh.
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Re: Giro d'Italia 2023
Credo sia il punto per tutti, va bene la pericolosità di correre in queste condizioni per sé e per gli altri, ma è stato fatto tutto di fretta alla vigilia di un giorno di riposo, dopo avere appena conquistato la maglia rosa.Tour de Berghem ha scritto: ↑lunedì 15 maggio 2023, 9:56E' proprio questo il punto per me...ciclistapazzo ha scritto: ↑lunedì 15 maggio 2023, 9:48 Che poi potessero aspettare stanotte o anche domani mattina per vedere come evoluzionava il virus è un altro discorso
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Re: Giro d'Italia 2023
comunque lascia l'albergo domani, magari ci ripensano sta notte e domani parte ovviamente scherzo, non voglio dare illusioni a nessuno.Cervinia4478 ha scritto: ↑lunedì 15 maggio 2023, 17:46Credo sia il punto per tutti, va bene la pericolosità di correre in queste condizioni per sé e per gli altri, ma è stato fatto tutto di fretta alla vigilia di un giorno di riposo, dopo avere appena conquistato la maglia rosa.Tour de Berghem ha scritto: ↑lunedì 15 maggio 2023, 9:56E' proprio questo il punto per me...ciclistapazzo ha scritto: ↑lunedì 15 maggio 2023, 9:48 Che poi potessero aspettare stanotte o anche domani mattina per vedere come evoluzionava il virus è un altro discorso
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Re: Giro d'Italia 2023
Mi spiace, non credo che la "reductio ad absurdum" sia un valido approccio. Il mio parere l'ho precedentemente espresso, non si può andare a caccia degli asintomatici per nessun virus (ivi compreso il sara-cov-2), ma, in presenza di sintomi con riscontro oggettivo di infezione virale (che sia sars-cov-2 o per esempio mononucleosi), é consigliabile stare a riposo.jumbo ha scritto: ↑lunedì 15 maggio 2023, 17:07Sì lo so.Dr. Solma Di Cormano ha scritto: ↑lunedì 15 maggio 2023, 16:53Infatti ormai é concetto assodato in medicina preventiva quello di "j-shaped curve" nella relazione tra rischio di eventi avversi e intensità dell'esercizio fisico. Ovvero fare sport a moderata intensità riduce il rischio di eventi cardiovascolari rispetto che stare sul divano, ma fare sport ad alta intensità aumenta di nuovo questo rischio. Questo perché la medicina preventiva, a differenza di quello che pensa qualcuno, é materia in continua evoluzione e non é più quella del 1940.
Però visto che in qualunque momento potremmo essere infettati da un virus in modo asintomatico, la conseguenza logica dell'intervento precedente sul fatto che sotto sforzo intenso si sia immunodepressi e quindi suscettibili di infezioni al cuore sarebbe quella di non fare mai sforzi intensi, cioè mai fare sport (considerando sport qualcosa in più della camminata cardio fitness).
In noi la follia esiste ed è presente come lo è la ragione. La società dovrebbe accettare tanto la ragione quanto la follia. Invece accetta la follia come parte della ragione, la fa diventare ragione attraverso una scienza che si incarica di eliminarla.
Re: Giro d'Italia 2023
Credo che sia già nelle Fiandre a casa sua, a quest'ora.ciclistapazzo ha scritto: ↑lunedì 15 maggio 2023, 17:52comunque lascia l'albergo domani, magari ci ripensano sta notte e domani parte ovviamente scherzo, non voglio dare illusioni a nessuno.Cervinia4478 ha scritto: ↑lunedì 15 maggio 2023, 17:46Credo sia il punto per tutti, va bene la pericolosità di correre in queste condizioni per sé e per gli altri, ma è stato fatto tutto di fretta alla vigilia di un giorno di riposo, dopo avere appena conquistato la maglia rosa.
A proposito, tutte queste cautele e poi sale su un aereo da positivo?
Re: Giro d'Italia 2023
Se un nuovo tampone risultasse negativo, nulla vieta ....
Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
Re: Giro d'Italia 2023
Il tema è che non è nemmeno chiaro se fosse sintomatico. A fronte di una dichiarazione del padre che lo dava per soggetto a un po' di raffreddore, riferite fonti della squadra lo davano per asintomatico.Dr. Solma Di Cormano ha scritto: ↑lunedì 15 maggio 2023, 17:56Mi spiace, non credo che la "reductio ad absurdum" sia un valido approccio. Il mio parere l'ho precedentemente espresso, non si può andare a caccia degli asintomatici per nessun virus (ivi compreso il sara-cov-2), ma, in presenza di sintomi con riscontro oggettivo di infezione virale (che sia sars-cov-2 o per esempio mononucleosi), é consigliabile stare a riposo.jumbo ha scritto: ↑lunedì 15 maggio 2023, 17:07Sì lo so.Dr. Solma Di Cormano ha scritto: ↑lunedì 15 maggio 2023, 16:53
Infatti ormai é concetto assodato in medicina preventiva quello di "j-shaped curve" nella relazione tra rischio di eventi avversi e intensità dell'esercizio fisico. Ovvero fare sport a moderata intensità riduce il rischio di eventi cardiovascolari rispetto che stare sul divano, ma fare sport ad alta intensità aumenta di nuovo questo rischio. Questo perché la medicina preventiva, a differenza di quello che pensa qualcuno, é materia in continua evoluzione e non é più quella del 1940.
Però visto che in qualunque momento potremmo essere infettati da un virus in modo asintomatico, la conseguenza logica dell'intervento precedente sul fatto che sotto sforzo intenso si sia immunodepressi e quindi suscettibili di infezioni al cuore sarebbe quella di non fare mai sforzi intensi, cioè mai fare sport (considerando sport qualcosa in più della camminata cardio fitness).
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Re: Giro d'Italia 2023
Viaggio in macchina, pare, se verso il Belgio o la Spagna non è dato saperlo.
Re: Giro d'Italia 2023
da quel che capisco un positivo deve stare in isolamento 5 giorni.
certo se ha fatto un test ufficiale.
però è assurda questa cosa.
byrstom praticamente potrebbe correre da positivo
Ultima modifica di castelli il lunedì 15 maggio 2023, 18:13, modificato 1 volta in totale.
Defensor Froomey. dal 28/5/19 FORZA ROGLIC
Puntò il 20/5/19 10 euro su s.yates dato a 12. 5 euro su nibali dato a 3.
mancò il coraggio per puntare 20 euro su landa dato a 66.
non credette alla tenuta di rogla fino a verona.
Puntò il 20/5/19 10 euro su s.yates dato a 12. 5 euro su nibali dato a 3.
mancò il coraggio per puntare 20 euro su landa dato a 66.
non credette alla tenuta di rogla fino a verona.
Re: Giro d'Italia 2023
A vedere le foto postate sulla pagina Facebook della Soudal-Quick Step, sembra invece che sia già partito.ciclistapazzo ha scritto: ↑lunedì 15 maggio 2023, 17:52comunque lascia l'albergo domani, magari ci ripensano sta notte e domani parte ovviamente scherzo, non voglio dare illusioni a nessuno.Cervinia4478 ha scritto: ↑lunedì 15 maggio 2023, 17:46Credo sia il punto per tutti, va bene la pericolosità di correre in queste condizioni per sé e per gli altri, ma è stato fatto tutto di fretta alla vigilia di un giorno di riposo, dopo avere appena conquistato la maglia rosa.
Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
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Re: Giro d'Italia 2023
Tra l'altro il padre ha detto esplicitamente "non possiamo rischiare un altro caso Colbrelli". Io aggiungerei anche Goolaerts, anche se credo che i buontemponi qui sopra neanche ricordino chi fosse.
Credo in termini generali che una maggiore consapevolezza dei rischi (sia sportivi che di salute) associati allo sport di alto livello (che riguarda non solo le infezioni, ma anche ad esempio la sicurezza in gara, oppure l'uso di sostanze vietate) non possano che fare del bene agli atleti stessi.
Credo in termini generali che una maggiore consapevolezza dei rischi (sia sportivi che di salute) associati allo sport di alto livello (che riguarda non solo le infezioni, ma anche ad esempio la sicurezza in gara, oppure l'uso di sostanze vietate) non possano che fare del bene agli atleti stessi.
In noi la follia esiste ed è presente come lo è la ragione. La società dovrebbe accettare tanto la ragione quanto la follia. Invece accetta la follia come parte della ragione, la fa diventare ragione attraverso una scienza che si incarica di eliminarla.
Re: Giro d'Italia 2023
Verso il Belgio, ho letto.Fabioilpazzo ha scritto: ↑lunedì 15 maggio 2023, 17:59Viaggio in macchina, pare, se verso il Belgio o la Spagna non è dato saperlo.
Perché dovrebbe andare in Spagna?
Re: Giro d'Italia 2023
Ha preso la residenza in Spagna.dietzen ha scritto: ↑lunedì 15 maggio 2023, 18:15Verso il Belgio, ho letto.Fabioilpazzo ha scritto: ↑lunedì 15 maggio 2023, 17:59Viaggio in macchina, pare, se verso il Belgio o la Spagna non è dato saperlo.
Perché dovrebbe andare in Spagna?
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Re: Giro d'Italia 2023
Tutto condivisibile, devo quindi concludere che Remco si sottoporrà a tampone prima di ogni singola tappa o corsa a cui parteciperà per il resto della sua carriera e si ritirerà in caso di esito positivo, giusto?Dr. Solma Di Cormano ha scritto: ↑lunedì 15 maggio 2023, 18:05 Tra l'altro il padre ha detto esplicitamente "non possiamo rischiare un altro caso Colbrelli".
Re: Giro d'Italia 2023
la passerella finale in maglia gialla non la farebbe mai da positivo asintomatico.kreuziger80 ha scritto: ↑lunedì 15 maggio 2023, 19:01Tutto condivisibile, devo quindi concludere che Remco si sottoporrà a tampone prima di ogni singola tappa o corsa a cui parteciperà per il resto della sua carriera e si ritirerà in caso di esito positivo, giusto?Dr. Solma Di Cormano ha scritto: ↑lunedì 15 maggio 2023, 18:05 Tra l'altro il padre ha detto esplicitamente "non possiamo rischiare un altro caso Colbrelli".
la vicenda può essere letta in molte maniere.
vediamo se chiariscono.
Defensor Froomey. dal 28/5/19 FORZA ROGLIC
Puntò il 20/5/19 10 euro su s.yates dato a 12. 5 euro su nibali dato a 3.
mancò il coraggio per puntare 20 euro su landa dato a 66.
non credette alla tenuta di rogla fino a verona.
Puntò il 20/5/19 10 euro su s.yates dato a 12. 5 euro su nibali dato a 3.
mancò il coraggio per puntare 20 euro su landa dato a 66.
non credette alla tenuta di rogla fino a verona.