I vostri messaggi a C. Salvato e A. Hansen - Muro del pianto
- Maìno della Spinetta
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I vostri messaggi a C. Salvato e A. Hansen - Muro del pianto
via libera, aprite le gabbie
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The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
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Re: I vostri messaggi a C. Salvato e A. Hansen - Muro del pianto
Mi sospende admin se scrivo ciò che penso
Re: I vostri messaggi a C. Salvato e A. Hansen - Muro del pianto
"vaffanculo!"
"siii, siii. vaffanculo anche a voi!"
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Re: I vostri messaggi a C. Salvato e A. Hansen - Muro del pianto
Datevi alla segreteria del PD!
VINCITORE DEL FANTATOUR 2016 SUL CAMPO: certe fantaclassifiche verranno riscritte...
"Stufano è un Peter Sagan che ha smesso di sognare (E.Vittone) "
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Re: I vostri messaggi a C. Salvato e A. Hansen - Muro del pianto
Cristian, Adam, ogni decisione che prendete aiuta la legittimità del turbocapitalismo. Fate più danno che altro, tacete, ridateci gli sceriffi del gruppo che almeno hanno il numero appeso dietro alla schiena
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Re: I vostri messaggi a C. Salvato e A. Hansen - Muro del pianto
se vegni diceva: la tappa è quella chi non parte è ritirato... in quanti secondo voi non sarebbero partiti?
2015:TreValliVaresine
2016:Giro (primi5), Tour t11-14, ParigiTours
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2018:Tour of Guangxi
2019:Dwars,Tour t18, Vuelta t8, 'Emilia
2020:CoppiBartali, BinckBanktour, Giro t1, Vuelta t1-2
2021:Larciano, Dwars, Turchia, Tour t16, Primus Classic
2022:La marseillaise, Vuelta t3-10, Japan Cup
2023 :FrecciaVallone, Giro t20, Vuelta(primi5)
2024: MuscatClassic, Hageland,ZLM
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Re: I vostri messaggi a C. Salvato e A. Hansen - Muro del pianto
Una cosa la posso dire
Oggi, a quaranta anni suonati, ho imparato che il ciclismo è uno sport che si fa su strada, col sole
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Re: I vostri messaggi a C. Salvato e A. Hansen - Muro del pianto
Sarebbe stato fantastico. Anche a costo di vedere Matthews vincere il Giro
Re: I vostri messaggi a C. Salvato e A. Hansen - Muro del pianto
sorprende la decisione presa da quello che 10 anni fa era lo stakanovista dei GT
Re: I vostri messaggi a C. Salvato e A. Hansen - Muro del pianto
vabbè ma penso sia un fantoccio lui, comunica solo non prende decisioni...
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Re: I vostri messaggi a C. Salvato e A. Hansen - Muro del pianto
"Avete falsato il fantaciclismo"
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Campionato del mondo gara in linea 2021.
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Re: I vostri messaggi a C. Salvato e A. Hansen - Muro del pianto
Caro Salvato, non so chi l'ha messa lì, sfrutti bene il suo quarto d'ora di celebrità, non credo che avrà altre occasioni per mettersi in mostra.
Re: I vostri messaggi a C. Salvato e A. Hansen - Muro del pianto
Oggi si è toccato uno dei punti più bassi del più o meno recente passato della storia del ciclismo.
Un precedente, gravissimo
(anche Marco si sarà rivoltato nella tomba, un Tour vinto in un giorno da tregenda ..)
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Re: I vostri messaggi a C. Salvato e A. Hansen - Muro del pianto
Mi state uccidendo la passione per il ciclismo
Re: I vostri messaggi a C. Salvato e A. Hansen - Muro del pianto
Esci le app meteo che usano le squadre
- Tranchée d'Arenberg
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Re: I vostri messaggi a C. Salvato e A. Hansen - Muro del pianto
Senza nulla togliere a nessuno, io mi sarei anche accollato l'onere di vedere in maglia rosa Arashiro o Vergaerde, altro che Matthews
Pietro, il punto è che i corridori sanno benissimo che Vegni di fronte a questo tipo di ricatti, cede. Lo sanno e agiscono di conseguenza millantando una compattezza che verrebbe sicuramente meno se Vegni avesse il coraggio di sfidarli dicendo: mi avete rotto il cazzo, adesso si va alla partenza e chi c'è c'è, chi non c'è se ne va affanculo. Sai quale sarebbe il risultato? Che il presunto fronte unito dei corridori, si sfalderebbe come un pomodoro marcio lanciato dal 10° piano di un grattacielo. Un pò come quando a scuola si decideva di non entrare per un non meglio precisato motivo (strumentale, ovviamente) e poi alle prime sgridate del vicepreside ci mettevamo tutti la coda in mezzo alle gambe e alle 8.15 entravamo 'codardamente' tutti in aula.
Invece Vegni accetta supinamente ogni maledetto anno queste vigliaccate che gli vengono propinate. Vorrei avere la possibilità di parlarci con Mauro una volta
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- Maìno della Spinetta
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Re: I vostri messaggi a C. Salvato e A. Hansen - Muro del pianto
Peggio di quanto visto al Gran Sasso e oggi non si può fare: no contest in Abruzzo, con tappa lunga. No contest oggi, con tappa brevissima e sconti accordati.
Quindi, se accordare porta a no contest, tanto vale non scontare.
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Re: I vostri messaggi a C. Salvato e A. Hansen - Muro del pianto
Almeno oggi uno scattino d'orgoglio l'ha avuto. Fossi in lui domani sul Sempione mi munirei di pomodoriTranchée d'Arenberg ha scritto: ↑venerdì 19 maggio 2023, 21:59Senza nulla togliere a nessuno, io mi sarei anche accollato l'onere di vedere in maglia rosa Arashiro o Vergaerde, altro che Matthews
Pietro, il punto è che i corridori sanno benissimo che Vegni di fronte a questo tipo di ricatti, cede. Lo sanno e agiscono di conseguenza millantando una compattezza che verrebbe sicuramente meno se Vegni avesse il coraggio di sfidarli dicendo: mi avete rotto il cazzo, adesso si va alla partenza e chi c'è c'è, chi non c'è se ne va affanculo. Sai quale sarebbe il risultato? Che il presunto fronte unito dei corridori, si sfalderebbe come un pomodoro marcio lanciato dal 10° piano di un grattacielo. Un pò come quando a scuola si decideva di non entrare per un non meglio precisato motivo (strumentale, ovviamente) e poi alle prime sgridate del vicepreside ci mettevamo tutti la coda in mezzo alle gambe e alle 8.15 entravamo 'codardamente' tutti in aula.
Invece Vegni accetta supinamente ogni maledetto anno queste vigliaccate che gli vengono propinate. Vorrei avere la possibilità di parlarci con Mauro una volta
- chinaski89
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Re: I vostri messaggi a C. Salvato e A. Hansen - Muro del pianto
Siamo sicuri che sia sano correre per 21 giorni con questo tempo? Io chiuderei il giro a Bergamo per precauzione. Chiaramente sforbiciando quelle perigliosissime discese
Re: I vostri messaggi a C. Salvato e A. Hansen - Muro del pianto
Ricordando Rominger, grande atleta "postdatato" di Ferrari..
..va bé..
..poteva ricordare qualcosa di più nobile, comunque..
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Re: I vostri messaggi a C. Salvato e A. Hansen - Muro del pianto
Avevo Ben Healy al Fanta perché è un uomo da oltre 250 km.
E mi fate una tappa di 70!!!!!
Vi denuncio per danno procurato!
E mi fate una tappa di 70!!!!!
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Re: I vostri messaggi a C. Salvato e A. Hansen - Muro del pianto
Ho letto l'articolo che Marco ha pubblicato or ora
https://www.cicloweb.it/news/1630990863 ... schiavismo
Mi permetto di dissentire. I ciclisti sono lavoratori, è vero, ed è giusto che i lavoratori difendano la propria salute. Però a questo punto perchè accettare la tappa modificata oggi, che conservava il punto più pericoloso e tagliava il punto meno significativo?
https://www.cicloweb.it/news/1630990863 ... schiavismo
Mi permetto di dissentire. I ciclisti sono lavoratori, è vero, ed è giusto che i lavoratori difendano la propria salute. Però a questo punto perchè accettare la tappa modificata oggi, che conservava il punto più pericoloso e tagliava il punto meno significativo?
- chinaski89
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Re: I vostri messaggi a C. Salvato e A. Hansen - Muro del pianto
Tocca andare in modalità nascosta e leggere
Re: I vostri messaggi a C. Salvato e A. Hansen - Muro del pianto
Finiamola con queste pagliacciate, è lo sport professionistico che fa male. Aboliamo lo sport professionistico allora. E con esso, i professionisti
Re: I vostri messaggi a C. Salvato e A. Hansen - Muro del pianto
Non vi era pioggia gelata
Non vi era discesa ghiacciata
Non vi era strada pericolosa
Poi il protocollo sarei tanto felice di averlo sotto gli occhi, ma anche nelle emittenti dicevano che non vi erano i punti messi in evidenza per la richiesta.
Garzelli e Cassani , ma anche Magrini, ad esempio che ne conosceranno meglio il protocollo, si sono lamentati, e definiti molto delusi.
Questo mi basta, poi ognuno ha la sua opinione
Non vi era discesa ghiacciata
Non vi era strada pericolosa
Poi il protocollo sarei tanto felice di averlo sotto gli occhi, ma anche nelle emittenti dicevano che non vi erano i punti messi in evidenza per la richiesta.
Garzelli e Cassani , ma anche Magrini, ad esempio che ne conosceranno meglio il protocollo, si sono lamentati, e definiti molto delusi.
Questo mi basta, poi ognuno ha la sua opinione
Ultima modifica di Pino_82 il venerdì 19 maggio 2023, 22:34, modificato 1 volta in totale.
- chinaski89
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Re: I vostri messaggi a C. Salvato e A. Hansen - Muro del pianto
Ecco volevo scriverlo io. Fare sport a questo livello fa male. E non è manco obbligatorio. Meno sacrifici, meno rischi e via in fabbrica.
- chinaski89
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Re: I vostri messaggi a C. Salvato e A. Hansen - Muro del pianto
Comunque non si può parlare di professionisti di uno sport come di normali lavoratori, è semplicemente ridicolo senza farci tanti ragionamenti suBomby ha scritto: ↑venerdì 19 maggio 2023, 22:21 Ho letto l'articolo che Marco ha pubblicato or ora
https://www.cicloweb.it/news/1630990863 ... schiavismo
Mi permetto di dissentire. I ciclisti sono lavoratori, è vero, ed è giusto che i lavoratori difendano la propria salute. Però a questo punto perchè accettare la tappa modificata oggi, che conservava il punto più pericoloso e tagliava il punto meno significativo?
- Maìno della Spinetta
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Re: I vostri messaggi a C. Salvato e A. Hansen - Muro del pianto
Bomby ha scritto: ↑venerdì 19 maggio 2023, 22:21 Ho letto l'articolo che Marco ha pubblicato or ora
https://www.cicloweb.it/news/1630990863 ... schiavismo
Mi permetto di dissentire. I ciclisti sono lavoratori, è vero, ed è giusto che i lavoratori difendano la propria salute. Però a questo punto perchè accettare la tappa modificata oggi, che conservava il punto più pericoloso e tagliava il punto meno significativo?
L'articolo di admin non ha senso, fa acqua da tutte le parti. Stiamo parlando di gente che fa 40/50 giorni di gara, con massaggiotori, pullman e cuochi al seguito.admin ha scritto:
Poi basta leggere la storia di Alitalia per farsi due domande sul mondo che admin descrive per farci sopra una risata
I corridori comunque oggi hanno scioperato, linko qua il mio messaggio in altro thread sulla tappa di oggi
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Re: I vostri messaggi a C. Salvato e A. Hansen - Muro del pianto
Non è ridicolo ma il rischio di passare dalla giusta tutela dei diritti alla tutela dei privilegi è alto.chinaski89 ha scritto: ↑venerdì 19 maggio 2023, 22:34Comunque non si può parlare di professionisti di uno sport come di normali lavoratori, è semplicemente ridicolo senza farci tanti ragionamenti suBomby ha scritto: ↑venerdì 19 maggio 2023, 22:21 Ho letto l'articolo che Marco ha pubblicato or ora
https://www.cicloweb.it/news/1630990863 ... schiavismo
Mi permetto di dissentire. I ciclisti sono lavoratori, è vero, ed è giusto che i lavoratori difendano la propria salute. Però a questo punto perchè accettare la tappa modificata oggi, che conservava il punto più pericoloso e tagliava il punto meno significativo?
Io sono pure iscritto al sindacato di categoria, e questo nonostante ne veda gravi manchevolezze, sono convinto che i corridori abbiano la necessità di una rappresentanza con più voce in capitolo, e direi più autorevole di quella avuta anni addietro, ma l'articolo non mi convince del tutto, anzi.
Le tutele del ciclista lavoratore non passano dallo stravolgere i percorsi senza plausibili motivi ma da ben altre rivendicazioni.
Salvato è ampiamente inadeguato, ogni volta che parla da l'impressione di cercare di pararsi il c.
Re: I vostri messaggi a C. Salvato e A. Hansen - Muro del pianto
Sempre a proposito dell'articolo, non si può applicare le categorie del lavoro a quelle dello sport.
Nel ciclismo, e nello sport, c'è uno che vince e uno o tanti che perdono, non ci può essere l'ammortizzatore sociale in corsa.
Se io ciclista sono spossato non posso far togliere le salite così non rischio la salute, ma devo necessariamente andare più piano o ritirarmi.
Se non ce la faccio mai a stare in gruppo, l'ammortizzatore sociale sarà passare ad altro ruolo, meccanico, ds, ecc. se sono in grado di farlo.
Non tutti i fisici vanno a lavorare al Cern di Ginevra, andranno da un'altra parte, l'importante è che la società civile non lasci indietro nessuno, ma lo sport lascia indietro per forza, altrimenti perderebbe il senso del confronto.
Nel ciclismo, e nello sport, c'è uno che vince e uno o tanti che perdono, non ci può essere l'ammortizzatore sociale in corsa.
Se io ciclista sono spossato non posso far togliere le salite così non rischio la salute, ma devo necessariamente andare più piano o ritirarmi.
Se non ce la faccio mai a stare in gruppo, l'ammortizzatore sociale sarà passare ad altro ruolo, meccanico, ds, ecc. se sono in grado di farlo.
Non tutti i fisici vanno a lavorare al Cern di Ginevra, andranno da un'altra parte, l'importante è che la società civile non lasci indietro nessuno, ma lo sport lascia indietro per forza, altrimenti perderebbe il senso del confronto.
Re: I vostri messaggi a C. Salvato e A. Hansen - Muro del pianto
Quei due,fanno più danni della febbre gialla in una colonia di lebbrosi
Re: I vostri messaggi a C. Salvato e A. Hansen - Muro del pianto
Secondo me Marco è stato volutamente provocatorio. Hansen ti sei investito di una missione virtuosamente salvifica? Allora mettici la faccia, ma a 360°. Ti vogliamo attentissimo a quel c...o di passaggio in mezzo al mare che ogni tanto mettono al Tour, a quei maniaci della Roubaix che aggiungono pezzi di pavé, a quelle corse imbecilli nel deserto a rischio di tempeste di sabbia. Quando abolirono il tandem in pista noi e i francesi avevamo il diritto di essere incazzati, avevamo vinto una fracca di titoli nella specialità, ma giustamente fu riconosciuto estremamente pericoloso. E quindi caro Adam Hansen, quando al Tour si sfioreranno i 40°, piuttosto che qualche lobotomico esponga Opiomi e quei dementi corranno appresso ai corridori in salita lanciando dannosissimi fumogeni a puro scopo social, ti vogliamo lì, intrepido, sul pezzo pronto a portare per primo le giuste rivendicazioni.
Re: I vostri messaggi a C. Salvato e A. Hansen - Muro del pianto
mi sembra uno degli articoli più squinternati che abbia mai letto su cicloweb.Bomby ha scritto: ↑venerdì 19 maggio 2023, 22:21 Ho letto l'articolo che Marco ha pubblicato or ora
https://www.cicloweb.it/news/1630990863 ... schiavismo
Mi permetto di dissentire. I ciclisti sono lavoratori, è vero, ed è giusto che i lavoratori difendano la propria salute. Però a questo punto perchè accettare la tappa modificata oggi, che conservava il punto più pericoloso e tagliava il punto meno significativo?
lo sport di altissimo livello non fa bene alla salute, lo dicevamo proprio su queste pagine nelle scorse settimane.
correre un grande giro di tre settimane di sicuro fa piuttosto male, proprio perché porta il fisico allo stremo (ma è sull'epica dello sforzo e della sofferenza che si basa la gran parte della narrazione dello sport).
se dovessimo prendere alla lettera quello che dice hansen, eliminare tutti i rischi per i corridori, l'unica è gareggiare su zwift. magari fra qualche anno ci arriveremo.
Re: I vostri messaggi a C. Salvato e A. Hansen - Muro del pianto
ho letto l'articolo di Admin e posso dire che vi trovo l'idealismo della giovinezza, un atteggiamento libero, di apertura verso il giusto e la difesa di ciò che è coerente con le proprie idee.galliano ha scritto: ↑venerdì 19 maggio 2023, 23:35Non è ridicolo ma il rischio di passare dalla giusta tutela dei diritti alla tutela dei privilegi è alto.chinaski89 ha scritto: ↑venerdì 19 maggio 2023, 22:34Comunque non si può parlare di professionisti di uno sport come di normali lavoratori, è semplicemente ridicolo senza farci tanti ragionamenti suBomby ha scritto: ↑venerdì 19 maggio 2023, 22:21 Ho letto l'articolo che Marco ha pubblicato or ora
https://www.cicloweb.it/news/1630990863 ... schiavismo
Mi permetto di dissentire. I ciclisti sono lavoratori, è vero, ed è giusto che i lavoratori difendano la propria salute. Però a questo punto perchè accettare la tappa modificata oggi, che conservava il punto più pericoloso e tagliava il punto meno significativo?
Io sono pure iscritto al sindacato di categoria, e questo nonostante ne veda gravi manchevolezze, sono convinto che i corridori abbiano la necessità di una rappresentanza con più voce in capitolo, e direi più autorevole di quella avuta anni addietro, ma l'articolo non mi convince del tutto, anzi.
Le tutele del ciclista lavoratore non passano dallo stravolgere i percorsi senza plausibili motivi ma da ben altre rivendicazioni.
Salvato è ampiamente inadeguato, ogni volta che parla da l'impressione di cercare di pararsi il c.
Tuttavia, quando passano gli anni, ti accorgi che il compromesso, il buon senso, non fanno così schifo come quando li guardavi da giovane....
Ora, questi chiari e giusti problemi che rilevano i corridori con certe temperature, maltempo, e conseguenti ed inevitabili malanni (e meno male che il giro a metà ottobre secondo alcuni sarebbe stato un toccasana...) fanno a pugni con la natura stessa di uno sport che nella resistenza ha la sua cifra , da sempre, e in quello ha scolpito le sue storie più belle.
Si può trovare un modo per conciliare le cose, venendosi incontro a vicenda? Secondo me sì.
Un esempio era , quest'anno , la tappa del Passo delle Radici: era chiaro fin dal giorno prima che ci sarebbe stata tanta pioggia in partenza, e temperature difficili a 1600 metri di altezza in Appennino.
Lo scrissi: sacrificare mezza tappa quel giorno, e in generale lasciare solo un paio d'ore di corsa ai corridori in tappe CHE HANNO POCO DA DIRE , con salite all'inizio e 70 chilometri di pianura o quasi per andare all'arrivo, sinceramente, cambia poco o nulla della sostanza del Giro, dell'interesse.
Viceversa ridurre uno dei tre tapponi di montagna ad un unipuerto cambia sostanzialmente la corsa, fa scemare l'interesse, fa spegnere la tv.
Sacrificare tappe di poco interesse, barattando invece uno svolgimento integrale delle tre o quattro tappe che possono dare senso ad un Giro, secondo me , è la via. Per salvare ciò che conta, ed andare incontro ai corridori su ciò che meno conta.
Una tappa durissima in condizioni proibitive me la posso fare, se so che nei giorni seguenti in caso di maltempo faccio due ore e sono sul bus a leccarmi le ferite.
La levata di scudi , ad esempio, per salvare la tappa di Morbegno, una tappa pressochè insignificante, mi parve assurdo, con quelle temperature, quel tempo, quella discesa gelida dalla Stelvio il giorno prima.
Re: I vostri messaggi a C. Salvato e A. Hansen - Muro del pianto
Se ho ben capito il tuo pensiero, sei convinto che il togliere il Passo delle Radici quel giorno avrebbe potuto integralmente salvare la tappa di ieri (dato che poi tutti hanno sostanzialmente sostenuto che si potesse fare e che, addirittura, i corridori hanno accettato nel compromesso proprio la sezione di tappa che avrebbero voluto eliminare, poiché ritenuta più rischiosa). Può darsi, come può darsi di no.herbie ha scritto: ↑sabato 20 maggio 2023, 1:35 Lo scrissi: sacrificare mezza tappa quel giorno, e in generale lasciare solo un paio d'ore di corsa ai corridori in tappe CHE HANNO POCO DA DIRE , con salite all'inizio e 70 chilometri di pianura o quasi per andare all'arrivo, sinceramente, cambia poco o nulla della sostanza del Giro, dell'interesse.
Viceversa ridurre uno dei tre tapponi di montagna ad un unipuerto cambia sostanzialmente la corsa, fa scemare l'interesse, fa spegnere la tv.
Sacrificare tappe di poco interesse, barattando invece uno svolgimento integrale delle tre o quattro tappe che possono dare senso ad un Giro, secondo me , è la via. Per salvare ciò che conta, ed andare incontro ai corridori su ciò che meno conta.
Una tappa durissima in condizioni proibitive me la posso fare, se so che nei giorni seguenti in caso di maltempo faccio due ore e sono sul bus a leccarmi le ferite.
La levata di scudi , ad esempio, per salvare la tappa di Morbegno, una tappa pressochè insignificante, mi parve assurdo, con quelle temperature, quel tempo, quella discesa gelida dalla Stelvio il giorno prima.
La cosa di cui però sono certo è che di polemiche ne avremmo lette e sentite tante, esattamente come per la tappa di Morbegno, anche per la frazione tosco-emiliana. I discorsi sui "corridori lavativi" si sarebbero sprecati lo stesso e a livello d'immagine si sarebbero avuti ugualmente problemi.
Adesso, facendo anche una buona dose di corna, mi viene da pensare questo: è possibile e auspicabile attendersi l'adeguato risarcimento per questa giornata in una delle prossime tappe alpine (che sia il Bondone, la Val di Zoldo o le Tre Cime)? Mi è venuto da pensarci ripensando alla tappa di Val Martello saltata nel 2013, con i corridori che poi accettarono senza problemi il correre e arrivare sotto la neve il giorno dopo proprio alle Tre Cime di Lavaredo. Forse però lì il compromesso dell'impresa è possibile che fosse dettato dal fatto che servisse qualcosa d'incredibilmente forte per tenere incollati gli appassionati davanti alla tv, in quanto il giorno prima non solo ci fu l'annullamento della tappa ma, se ben ci si ricorda, anche l'annuncio della nuova positività di Danilo Di Luca con le ovvie conseguenze mediatiche. Ecco, mi piace pensare che, in un modo o nell'altro, anche in questo Giro disastrato possa esserci almeno una giornata di vero e autentico scatto d'orgoglio, fatto di lotta senza quartiere e di corridori che danno più del massimo per poter ricucire quello strappo che in una giornata come quella di ieri si è, per certi versi, venuto a creare.
"L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L'importante è ciò che provi mentre corri" (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")
"qui c'è gente che è totalmente avulsa dalla realtà e nociva al forum"
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Re: I vostri messaggi a C. Salvato e A. Hansen - Muro del pianto
Ma vediamo, è uno sport professionistico o amatoriale?
Quando in un cross di atletica o in una corsa su pista dei 10.000, o in una maratona urbana, piove o ci sono 40ºC, il percorso viene accorciato?
Radici???, dove Caruso, Pasqualon, Milan e Sivakov hanno attaccato in discesa e i fuggitivi hanno tenuto il polso del gruppo fino al traguardo?
Non puoi correre?
E il giorno dopo, e quello dopo, e quello dopo, beh, devi fare altre tappe e accumulare sforzi e infortuni chiunque li abbia, perché questo è un grande tour di 3 settimane.
Per fortuna adesso hanno due giorni liberi, altre volte non c'erano.
Che arrivino più grassi alla partenza se pensano che si raffredderanno, che anche le gare sono in gioco in quelle decisioni strategiche di preparazione.
La tappa di Crans-Montana avrebbe dovuto essere realizzata nella sua interezza, e ha sofferto come eroi se lo sono, come dice Adam Hansen. E quello che non lo sopporta, per casa. E se domani mattina il gruppo non si alza dal letto, allora fateli salire e scendere dal Sempione in autobus.
Questo sport vive degli introiti del passato, del sacrificio delle generazioni passate. Con decisioni come quella di ieri, gli affitti scadranno molto presto e non lasceranno uno spazio vuoto (molto comodo, sì) per le giovani generazioni che verranno dopo.
Quando in un cross di atletica o in una corsa su pista dei 10.000, o in una maratona urbana, piove o ci sono 40ºC, il percorso viene accorciato?
Radici???, dove Caruso, Pasqualon, Milan e Sivakov hanno attaccato in discesa e i fuggitivi hanno tenuto il polso del gruppo fino al traguardo?
Non puoi correre?
E il giorno dopo, e quello dopo, e quello dopo, beh, devi fare altre tappe e accumulare sforzi e infortuni chiunque li abbia, perché questo è un grande tour di 3 settimane.
Per fortuna adesso hanno due giorni liberi, altre volte non c'erano.
Che arrivino più grassi alla partenza se pensano che si raffredderanno, che anche le gare sono in gioco in quelle decisioni strategiche di preparazione.
La tappa di Crans-Montana avrebbe dovuto essere realizzata nella sua interezza, e ha sofferto come eroi se lo sono, come dice Adam Hansen. E quello che non lo sopporta, per casa. E se domani mattina il gruppo non si alza dal letto, allora fateli salire e scendere dal Sempione in autobus.
Questo sport vive degli introiti del passato, del sacrificio delle generazioni passate. Con decisioni come quella di ieri, gli affitti scadranno molto presto e non lasceranno uno spazio vuoto (molto comodo, sì) per le giovani generazioni che verranno dopo.
- Tranchée d'Arenberg
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Re: I vostri messaggi a C. Salvato e A. Hansen - Muro del pianto
dietzen è uno dei forumisti che più apprezzo sia per i contenuti che veicola sia per la capacità di farlo con un solo post senza doversi ripetersi (difetto che invece mi appartiene). Bene, mai come stavolta sono d'accordo con lui. Voglio sperare che Marco fosse seriamente provocatorio quando ha scritto st'articolo perchè il contenuto è sconcertante.dietzen ha scritto: ↑sabato 20 maggio 2023, 0:31mi sembra uno degli articoli più squinternati che abbia mai letto su cicloweb.Bomby ha scritto: ↑venerdì 19 maggio 2023, 22:21 Ho letto l'articolo che Marco ha pubblicato or ora
https://www.cicloweb.it/news/1630990863 ... schiavismo
Mi permetto di dissentire. I ciclisti sono lavoratori, è vero, ed è giusto che i lavoratori difendano la propria salute. Però a questo punto perchè accettare la tappa modificata oggi, che conservava il punto più pericoloso e tagliava il punto meno significativo?
lo sport di altissimo livello non fa bene alla salute, lo dicevamo proprio su queste pagine nelle scorse settimane.
correre un grande giro di tre settimane di sicuro fa piuttosto male, proprio perché porta il fisico allo stremo (ma è sull'epica dello sforzo e della sofferenza che si basa la gran parte della narrazione dello sport).
se dovessimo prendere alla lettera quello che dice hansen, eliminare tutti i rischi per i corridori, l'unica è gareggiare su zwift. magari fra qualche anno ci arriveremo.
Lo sport professionistico fa male quasi in tutti i casi, figuriamoci se parliamo di uno sport estremo come il ciclismo. Peggio ancora se si tratta di un Giro d'Italia o un Tour (visto il clima, specialmente il primo) che rappresentano la sublimazione di questo concetto. Dunque, se l'obiettivo è salvaguardare la salute dei corridori tout-court, la soluzione ideale è abolire il ciclismo professionistico. La cosa più ipocrita a mio avviso è che a scrivere quest'articolo sia la stessa persona che per anni nella sua firma scriveva "esiste doping dove c'è antidoping". Allora mi chiedo: il doping va bene, il freddo però no.
Se vogliamo paragonare i ciclisti (gli sportivi in toto) a dei comuni lavoratori, allora bisogna levarsi ogni velo dagli occhi ed essere onesti fino in fondo, ragionare con gli stessi paradigmi del mondo del lavoro, applicare le stesse logiche del capitalismo (sistema che odio, m in cui purtroppo tutti siamo ad oggi costretti a sottostare). Se il panettiere inzia a produrre un pane di merda, nessuno lo comprerà più e il panificio chiuderà; se il cuoco non sa fare la carbonare, il ristorante perderà tutti i clienti. Analogamente, se lo spettacolo offerto dal ciclismo diventa sta porcheria qua, i tifosi troveranno di meglio da fare nei pomeriggi di maggio. Se lo spettacolo è questo, io non sono più disposto a rischiare un richiamo ufficiale dall'ICT perchè intaso la rete del mio ufficio (cosa che è successa durante la tappa del Granon allo scorso Tour). E come me ci sono tanti altri cornuti che fanno la stessa cosa. Mio padre invece di vedere sto spettacolo, andrà a cercare origano per le colline calabresi. E se l'andazzo è questo, gli sponsor andranno via. Poi a novembre faremo i conti coi corridori rimasti a piedi. Altro che sindacalismo.
A me il ciclismo è sempre piaciuto per il suo alone di anacronismo ed eroismo che lo distingue da tutti gli altri sport. Se si perde quest'aspetto, io il pomeriggio farò altro e magari eviterò di incorrere in guai a lavoro.
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Re: I vostri messaggi a C. Salvato e A. Hansen - Muro del pianto
A me disturba molto il metodo con cui si è arrivati alla decisione: la "contrattazione". Noi non vogliamo fare la Croix de Coeur, io voglio che facciate tutta la tappa, troviamo un compromesso e non facciamo il Gran San Bernardo. Invece di tagliare il pericolo hanno tagliato lo spettacolo e la fatica. Palesemente è una follia. Allora forse non è il caso che la decisione vada delegata a un organismo terzo? L'organizzazione presenta il percorso, i corridori le loro eventuali critiche e un terzo (l'UCI, evidentemente) decide. Ai corridori rimane la possibilità di "scioperare", che come immagine secondo me sarebbe migliore di questo compromesso di cui si sono pentiti tutti un secondo dopo.
Re: I vostri messaggi a C. Salvato e A. Hansen - Muro del pianto
Grazie Adam,grazie Cristian ,senza di voi verosimilmente avrei guardato la tappa ed invece ho portato il cane dal veterinario.
Re: I vostri messaggi a C. Salvato e A. Hansen - Muro del pianto
Ma che è poi quello che hanno sempre fatto i predecessori di Vegni.
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Re: I vostri messaggi a C. Salvato e A. Hansen - Muro del pianto
Ho letto con interesse l’articolo di Admin: https://www.cicloweb.it/news/1630990863 ... schiavismo
A parte alcuni punti controversi per i quali non è facile nemmeno farsi un’opinione precisa (salvaguardia della salute vs ricerca della massima performance vs componente “epica” che caratterizza più di altri questi sport), e che altri meglio di me hanno già trattato o possono trattare, quello che al tifoso medio quale sono io dà più fastidio in vicende come la tappa di ieri è l’approssimazione e il pessimo tempismo con cui vengono tirate a galla le questioni.
- Perché si deve sempre arrivare al GIORNO PRIMA DELLA TAPPA per mettere in discussione la percorribilità di una strada in discesa?
- Perché non ci sono dei protocolli più precisi per quanto riguarda le condizioni meteo?
- Perché dei gruppi sportivi si possono svegliare una mattina e guardando le previsioni orarie su meteo.it decidere che la tappa non si può fare?…
Allora, benissimo che i corridori possano avere con maggior forza voce in capitolo sulle proprie condizioni lavorative e possano richiedere maggiori tutele, ma ci devono essere dei vincoli ben precisi, che non mi sembra neanche utopia introdurre!
Le prime cose che mi vengono in mente:
- protocolli più precisi e regole per tutte le corse WordTour sugli arrivi in volata (neutralizzazione ai 5 Km, tipologia di transenne, segnaletica orizzontale sul rettilineo d’arrivo, curve o rotonde negli ultimi Km, tratti in pavè ecc..) a cui gli organizzatori si devono attenere anche per mettersi al riparo da polemiche e incidenti nel post-evento.
- percorribilità dei percorsi e delle strade di montagna: per esempio si potrebbe stabilire che i corridori o le squadre abbiano facoltà di chiedere la modifica del percorso agli organizzatori FINO E NON OLTRE LA PARTENZA DELLA PRIMA TAPPA.
Un arrivo o una discesa pericolosa si può valutare anche 15/20 giorni prima della tappa e quindi prima dell’inizio del Giro! SI VA A VISIONARE PER TEMPO in modo da non avere sorprese!
Questo potrebbe fare da deterrente affinché lo sgombero della neve invernale venga fatto quando va fatto (entro fine aprile).
È un problema per il Giro d’Italia avere le strade pulite sugli alti passi entro fine aprile? Benissimo! Si sposti la partenza del Giro di due settimane, e questo andrebbe a sua volta a tutela dei corridori per le condizioni meteo!
- sul meteo si è già detto! Indicazioni più precise sulla temperatura, umidità, vento ecc…
Non mi dilungo oltre, in pratica quello che non è accettabile sono le sorprese dell’ultimo minuto, o degli ultimi giorni a proposito del Gran San Bernardo. Queste questioni vanno semplicemente RISOLTE PRIMA.
A parte alcuni punti controversi per i quali non è facile nemmeno farsi un’opinione precisa (salvaguardia della salute vs ricerca della massima performance vs componente “epica” che caratterizza più di altri questi sport), e che altri meglio di me hanno già trattato o possono trattare, quello che al tifoso medio quale sono io dà più fastidio in vicende come la tappa di ieri è l’approssimazione e il pessimo tempismo con cui vengono tirate a galla le questioni.
- Perché si deve sempre arrivare al GIORNO PRIMA DELLA TAPPA per mettere in discussione la percorribilità di una strada in discesa?
- Perché non ci sono dei protocolli più precisi per quanto riguarda le condizioni meteo?
- Perché dei gruppi sportivi si possono svegliare una mattina e guardando le previsioni orarie su meteo.it decidere che la tappa non si può fare?…
Allora, benissimo che i corridori possano avere con maggior forza voce in capitolo sulle proprie condizioni lavorative e possano richiedere maggiori tutele, ma ci devono essere dei vincoli ben precisi, che non mi sembra neanche utopia introdurre!
Le prime cose che mi vengono in mente:
- protocolli più precisi e regole per tutte le corse WordTour sugli arrivi in volata (neutralizzazione ai 5 Km, tipologia di transenne, segnaletica orizzontale sul rettilineo d’arrivo, curve o rotonde negli ultimi Km, tratti in pavè ecc..) a cui gli organizzatori si devono attenere anche per mettersi al riparo da polemiche e incidenti nel post-evento.
- percorribilità dei percorsi e delle strade di montagna: per esempio si potrebbe stabilire che i corridori o le squadre abbiano facoltà di chiedere la modifica del percorso agli organizzatori FINO E NON OLTRE LA PARTENZA DELLA PRIMA TAPPA.
Un arrivo o una discesa pericolosa si può valutare anche 15/20 giorni prima della tappa e quindi prima dell’inizio del Giro! SI VA A VISIONARE PER TEMPO in modo da non avere sorprese!
Questo potrebbe fare da deterrente affinché lo sgombero della neve invernale venga fatto quando va fatto (entro fine aprile).
È un problema per il Giro d’Italia avere le strade pulite sugli alti passi entro fine aprile? Benissimo! Si sposti la partenza del Giro di due settimane, e questo andrebbe a sua volta a tutela dei corridori per le condizioni meteo!
- sul meteo si è già detto! Indicazioni più precise sulla temperatura, umidità, vento ecc…
Non mi dilungo oltre, in pratica quello che non è accettabile sono le sorprese dell’ultimo minuto, o degli ultimi giorni a proposito del Gran San Bernardo. Queste questioni vanno semplicemente RISOLTE PRIMA.
Ultima modifica di Erinnerung il sabato 20 maggio 2023, 9:12, modificato 6 volte in totale.
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Re: I vostri messaggi a C. Salvato e A. Hansen - Muro del pianto
Adam Hansen
Avesse fatto il proprio lavoro in maniera eccelsa ieri il gruppo non sarebbe dovuto proprio partire, ma vabbè. Scendere a patti con Vegni e lasciarsi lanciare in una discesa assassina come quella della Croix de Coeur è stato da stolti
Avesse fatto il proprio lavoro in maniera eccelsa ieri il gruppo non sarebbe dovuto proprio partire, ma vabbè. Scendere a patti con Vegni e lasciarsi lanciare in una discesa assassina come quella della Croix de Coeur è stato da stolti
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Re: I vostri messaggi a C. Salvato e A. Hansen - Muro del pianto
Il problema dell'articolo di Marco secondo me sono proprio le primissime righe: il cambio di prospettiva che auspica non può esistere adesso e non potrà esistere mai
Re: I vostri messaggi a C. Salvato e A. Hansen - Muro del pianto
a me non pare che gli sponsor del ciclismo, sponsor di squadra intendo, spingano per correre in condizioni non buone.
nel senso che essendo diventati multinazionali, e avendo annusato l'aria da tempo, del ciclismo come sport con una sua storia non frega nulla.
gli sponsor sono multinazioniali non è ernesto colnago che i corridori che hanno paura del freddo li manderebbe benevolmente a cagare.
ho scritto colnago come pure esempio, ma avrei scritto costantino rozzi. voglio dire: finché ti paga un tipo ruspante hai sempre il rischio che gli scappi la verità.
in questo ciclismo gli sponsor non vogliono rogne. sanno che il ciclismo vale 80 attualmente e si accontentano di 80, di quello che hanno preventivato a tavolino.
loro hanno investito sul patrimonio evenepoel e tutelano l'investimento non permettendogli infortuni che ne potrebbero pregiudicare la visibilità futura. specie in una corsa che loro ritengono di valore inferiore come il giro. il giro vale tot e il nostro pratrimonio vale tre volte questo tot.
la cosa degli sponsor di squadra va in cortocircuito quando altri soggetti che sul giro fanno profitto come rcs hanno interessi contrapposti agli sponsor di squadra. gli stracci volano.
il corridore si adegua a chi lo paga. del resto ha 23 anni (non è solo evenepoel ovviamente) e per forza di cose segue quel che gli dicono.
nel senso che essendo diventati multinazionali, e avendo annusato l'aria da tempo, del ciclismo come sport con una sua storia non frega nulla.
gli sponsor sono multinazioniali non è ernesto colnago che i corridori che hanno paura del freddo li manderebbe benevolmente a cagare.
ho scritto colnago come pure esempio, ma avrei scritto costantino rozzi. voglio dire: finché ti paga un tipo ruspante hai sempre il rischio che gli scappi la verità.
in questo ciclismo gli sponsor non vogliono rogne. sanno che il ciclismo vale 80 attualmente e si accontentano di 80, di quello che hanno preventivato a tavolino.
loro hanno investito sul patrimonio evenepoel e tutelano l'investimento non permettendogli infortuni che ne potrebbero pregiudicare la visibilità futura. specie in una corsa che loro ritengono di valore inferiore come il giro. il giro vale tot e il nostro pratrimonio vale tre volte questo tot.
la cosa degli sponsor di squadra va in cortocircuito quando altri soggetti che sul giro fanno profitto come rcs hanno interessi contrapposti agli sponsor di squadra. gli stracci volano.
il corridore si adegua a chi lo paga. del resto ha 23 anni (non è solo evenepoel ovviamente) e per forza di cose segue quel che gli dicono.
Defensor Froomey. dal 28/5/19 FORZA ROGLIC
Puntò il 20/5/19 10 euro su s.yates dato a 12. 5 euro su nibali dato a 3.
mancò il coraggio per puntare 20 euro su landa dato a 66.
non credette alla tenuta di rogla fino a verona.
Puntò il 20/5/19 10 euro su s.yates dato a 12. 5 euro su nibali dato a 3.
mancò il coraggio per puntare 20 euro su landa dato a 66.
non credette alla tenuta di rogla fino a verona.
Re: I vostri messaggi a C. Salvato e A. Hansen - Muro del pianto
Ho letto l'articolo di Marco, alcune cose sono condivisibili e spunto di riflessione.
Il problema, però, è che tutto questo casino messo in piedi ieri nasconde un'amara verità, dietro la scusa della tutela della salute dei corridori.
La verità, come ammesso da molti protagonisti della vicenda, Vegni in primis, è quella che i corridori, spinti dal pensiero principale di un certo team inglese, non volevano fare la discesa della Croix de Coeur, perché la ritenevano pericolosa.
Alcuni media e social inglesi, già dalla sera prima pubblicavano post in cui si definiva "Crazy" o "terribile" quel tratto di strada.
Dopo varie peripezie, sono arrivati a un accordo ed è andata come è andata, ma allora i corridori e il loro sindacato ne escono ancora peggio, a livello di immagine.
Protesti perché rischi la salute sotto l'acqua e ad alte quote, dopo 2 settimana di corsa sotto il maltempo?
E allora che senso ha tagliare la salita a quota più bassa, con le condizioni stradali migliori, e accettare di percorrere quella che dà più problemi per la salute e rischi in discesa?
No Admin, no Adam, no Salvato.
Non ci siamo.
Noi tifosi non abbiamo l'anello al naso e certe dinamiche le comprendiamo, anche se le volete tenere nascoste dietro la scusa "la salute dei corridori".
Lo dico fuori dai denti, così è più chiaro.
Thomas e la Ineos, forse scottati dal ritiro di Tao, non avevano nessun interesse e nessuna voglia di fare la croix de coeur e hanno organizzato il golpe, un po' come face la coppia Riis/contador con il Crostis nel 2011.
E tutto il resto del gruppo gli è andato dietro.
Vegni si è impuntato e ha ottenuto una mezza vittoria, gliel'ha fatta fare lo stesso, ma a che costo?
E il rispetto per la gente della valle d'Aosta che ha addobbato a festa tutti i paesi e si è trovata tutto il giorno con le strade bloccate dove sta?
Aggiungo che, come detto da qualcuno qui sopra, è ridicolo e assurdo che i team e i corridori si riducano SEMPRE al giorno prima o a pochissimi giorni prima,nel presentare le proprie lamentele su un determinato colle o una determinata discesa da affrontare.
Possibile che nessuno, nemmeno il team più ricco e potente del WT, abbia mandato un uomo o un corridore a visionare una salita e una discesa inedite e sconosciute, quando hanno presentato il Giro?
O è una tattica precisa, quella di chiedere il taglio di un punto chiave dell'intera corsa, poche ore prima di percorrerlo, vista la situazione di classifica che ti riguarda?
Concludo dicendo che, comunque, la presa in giro è stata doppia.
Vegni ha detto che, in cambio della gentile concessione dei corridori nel fare il Croix de Coeur, i suddetti si sarebbero impegnati per dare spettacolo?
Bè, a parte pinot e compagni di fuga, mi pare che il resto del plotone abbia scioperato tutto il giorno, una cosa davvero irrispettosa.
Quindi Admin, Adam Hansen, Salvato, non veniteci a raccontare la bella storia della tutela della salute dei corridori.
Su quello sarei anche d'accordo.
E solo che non mi piace essere preso in giro, e quello che è successo lo abbiamo capito tutti, sapete?
Il problema, però, è che tutto questo casino messo in piedi ieri nasconde un'amara verità, dietro la scusa della tutela della salute dei corridori.
La verità, come ammesso da molti protagonisti della vicenda, Vegni in primis, è quella che i corridori, spinti dal pensiero principale di un certo team inglese, non volevano fare la discesa della Croix de Coeur, perché la ritenevano pericolosa.
Alcuni media e social inglesi, già dalla sera prima pubblicavano post in cui si definiva "Crazy" o "terribile" quel tratto di strada.
Dopo varie peripezie, sono arrivati a un accordo ed è andata come è andata, ma allora i corridori e il loro sindacato ne escono ancora peggio, a livello di immagine.
Protesti perché rischi la salute sotto l'acqua e ad alte quote, dopo 2 settimana di corsa sotto il maltempo?
E allora che senso ha tagliare la salita a quota più bassa, con le condizioni stradali migliori, e accettare di percorrere quella che dà più problemi per la salute e rischi in discesa?
No Admin, no Adam, no Salvato.
Non ci siamo.
Noi tifosi non abbiamo l'anello al naso e certe dinamiche le comprendiamo, anche se le volete tenere nascoste dietro la scusa "la salute dei corridori".
Lo dico fuori dai denti, così è più chiaro.
Thomas e la Ineos, forse scottati dal ritiro di Tao, non avevano nessun interesse e nessuna voglia di fare la croix de coeur e hanno organizzato il golpe, un po' come face la coppia Riis/contador con il Crostis nel 2011.
E tutto il resto del gruppo gli è andato dietro.
Vegni si è impuntato e ha ottenuto una mezza vittoria, gliel'ha fatta fare lo stesso, ma a che costo?
E il rispetto per la gente della valle d'Aosta che ha addobbato a festa tutti i paesi e si è trovata tutto il giorno con le strade bloccate dove sta?
Aggiungo che, come detto da qualcuno qui sopra, è ridicolo e assurdo che i team e i corridori si riducano SEMPRE al giorno prima o a pochissimi giorni prima,nel presentare le proprie lamentele su un determinato colle o una determinata discesa da affrontare.
Possibile che nessuno, nemmeno il team più ricco e potente del WT, abbia mandato un uomo o un corridore a visionare una salita e una discesa inedite e sconosciute, quando hanno presentato il Giro?
O è una tattica precisa, quella di chiedere il taglio di un punto chiave dell'intera corsa, poche ore prima di percorrerlo, vista la situazione di classifica che ti riguarda?
Concludo dicendo che, comunque, la presa in giro è stata doppia.
Vegni ha detto che, in cambio della gentile concessione dei corridori nel fare il Croix de Coeur, i suddetti si sarebbero impegnati per dare spettacolo?
Bè, a parte pinot e compagni di fuga, mi pare che il resto del plotone abbia scioperato tutto il giorno, una cosa davvero irrispettosa.
Quindi Admin, Adam Hansen, Salvato, non veniteci a raccontare la bella storia della tutela della salute dei corridori.
Su quello sarei anche d'accordo.
E solo che non mi piace essere preso in giro, e quello che è successo lo abbiamo capito tutti, sapete?
Re: I vostri messaggi a C. Salvato e A. Hansen - Muro del pianto
Come ha detto Belli sono sempre i corridori che fanno la corsa, che giustamente mira ai passaggi più spettacolari.
Come fai la discesa del Fauniera, piuttosto che del Crostis o quel trattino della Croix de Coeur, la fai piano.
Dico a trenta allora la facciamo tutti, pure i bambini col triciclo, quindi si scende piano (come ha fatto il gruppo che infatti ha preso un minuto e mezzo in quei cinque km) e pace.
Come fai la discesa del Fauniera, piuttosto che del Crostis o quel trattino della Croix de Coeur, la fai piano.
Dico a trenta allora la facciamo tutti, pure i bambini col triciclo, quindi si scende piano (come ha fatto il gruppo che infatti ha preso un minuto e mezzo in quei cinque km) e pace.
Re: I vostri messaggi a C. Salvato e A. Hansen - Muro del pianto
Nessuna censura. Non sono che la faccia di un movimento ciclistico in declino. Come molti politici italiani lo sono di una Italia in declino. Inverno demografico per entrambi.