Deadnature ha scritto:Io stavolta sono un po' perplesso per gli elogi a Rolland e le critiche agli Sky, perché la situazione mi pare fosse davvero pericolosa. Voi dite che la scelta Sky di fermarsi in discesa è stata antecedente alla scoperta dei chiodi, ma in base a cosa? E in ogni caso l'attacco del francese è successivo, quando la notizia era già arrivata...
Non ho letto tutto il carteggio, ma mi pare che di assistere ad una interpretazione paradossale degli eventi.
Cadel Evans quarto in classifica fora e rimane dietro due minuti e passa.
La sky lo aspetta e lui rientra.
Interpretazione di parte del forum, in primis colui che ci ospita, il buon Marco:
- comportamento sky ipocrita, interessato, volto a neutralizzare la corsa
Dati oggettivi:
- solo un inguaribile ottimista potrebbe pensare che negli ultimi 38 km di discesa facilissima e pianura, qualche donchisciotte avrebbe portato un attacco all'armata degli antennisti
- stasera Cadel Evans rappresenta ancora un pericolo potenziale, se la Sky tirava a tutta, l'australiano prendeva 3 minuti e rimaneva il solo Nibali a rappresentare un pericolo credibile
Alla luce dei fatti oggettivi mi risulta alquanto difficile comprendere le posizioni di Marco Grassi, Jerrydrake e altri-
Non dico che la Sky meriti un encomio, questo assolutamente, ma nemmeno merita il trattamento opposto, manco fossero stati loro a gettare i chiodini.
Hanno valutato la situazione e hanno ritenuto giusto aspettare Cadel, rinunciando a mettere fuorigioco uno dei due rivali più pericolosi.
In cambio di cosa? Di una possibile, teorica, tutta da realizzare, promessa di non belligeranza nelle prossime discese.
(Anche fosse rientrerebbe in quelle politiche delle alleanze, spesso osannate dai cantori del ciclismo dei bei vecchi tempi, quando il gimondi di turno guidava l'armata italiana contro gli invasori barbari)
Se devo credere a Marco, Jerry, ecc. devo supporre che la sky ha rovesciato il proverbio e preferisce l'uovo domani alla gallina oggi.
Notte carissimi, vado a nanna.
Ci aggiorniamo a domani, lavoro permettendo.