È difficile ricordarsi tutte le gare che si guardano, ma Albanese mi impressiono al Sicilia con quella sparata e al Limousin fece la stessa azione con successo. il livello non era WT ma il carattere dell´azione mostrava personalità. Sono convinto se ieri avesse fatto il furbo come Leknsund e Auriel Pentre avrebbe avuto qualche possibilità di successo. Speriamo nella piena maturazione, perché secondo me il potenziale, Albanese c´é l´ha .Abruzzese ha scritto: ↑mercoledì 10 maggio 2023, 20:22Esatto, mi era sfuggito ma andò esattamente così. A maggior ragione avvalora ciò che dicevo. Purtroppo, soprattutto nei massimi contesti, è diventato pressoché impossibile mettere a segno colpi del genere. Va però detto che spesso non sempre nei finali si vede un'organizzazione impeccabile dei treni, se si riuscisse a far leva su quello, armandosi di un po' di coraggio chissà...IlLince ha scritto: ↑mercoledì 10 maggio 2023, 20:17Se non mi ricordo male al Tour du Limousin del 2022 fece una sparata da finnieseur stupenda con vittoria, e poi mi ricordo un azione simile anche al Giro di Sicilia che però non ebbe successo (mi sembra sempre 2022).Abruzzese ha scritto: ↑mercoledì 10 maggio 2023, 19:59
Io ti dico questo: Vincenzo un colpo per poter eccellere o comunque provare veramente ce l'avrebbe potuto avere (adesso, col fatto che ha modificato un po' le sue caratteristiche, non saprei dire se gli sia rimasta la stessa esplosività): la sparata da finisseur. Io ricordo quando vinse il Matteotti da stagista con quel colpo nel finale e ricordo anche quando provò una cosa simile in una corsa spagnola, venendo ripreso a poca distanza dal traguardo. Purtroppo quella del finisseur è un'altra di quelle figure malamente "uccise" dal ciclismo moderno. Con quel tipo di soluzione e in un altro momento storico secondo me avrebbe potuto vincere qualche corsa in più.
La crisi del ciclismo italiano
Re: La crisi del ciclismo italiano
Re: La crisi del ciclismo italiano
Sarebbe stata comunque dura. Paret-Peintre è uno che ha già finito nei 20 sia il Giro che il Tour, l'unico che sembrava metterlo in difficoltà era Leknessund che però ha voluto strafare ma ha ottenuto ugualmente lo scopo. Servivano compagni d'avventura meno forti in salita per sperare di giocarsi il successo.IlLince ha scritto: ↑mercoledì 10 maggio 2023, 22:44È difficile ricordarsi tutte le gare che si guardano, ma Albanese mi impressiono al Sicilia con quella sparata e al Limousin fece la stessa azione con successo. il livello non era WT ma il carattere dell´azione mostrava personalità. Sono convinto se ieri avesse fatto il furbo come Leknsund e Auriel Pentre avrebbe avuto qualche possibilità di successo. Speriamo nella piena maturazione, perché secondo me il potenziale, Albanese c´é l´ha .Abruzzese ha scritto: ↑mercoledì 10 maggio 2023, 20:22Esatto, mi era sfuggito ma andò esattamente così. A maggior ragione avvalora ciò che dicevo. Purtroppo, soprattutto nei massimi contesti, è diventato pressoché impossibile mettere a segno colpi del genere. Va però detto che spesso non sempre nei finali si vede un'organizzazione impeccabile dei treni, se si riuscisse a far leva su quello, armandosi di un po' di coraggio chissà...
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Chiedo scusa, ho controllato ed ho detto una cazzata, praticamente ho cercato con google l'edizione 2023 e lui l'ha interpretato come il 23 di under 23 e mi ha dato un vecchio percorso che io credevo fosse quello di quest'anno
Ora ho controllato meglio ed effettivamente faranno lo Stelvio
Re: La crisi del ciclismo italiano
Nessun problemaMicchan ha scritto: ↑mercoledì 10 maggio 2023, 23:45Chiedo scusa, ho controllato ed ho detto una cazzata, praticamente ho cercato con google l'edizione 2023 e lui l'ha interpretato come il 23 di under 23 e mi ha dato un vecchio percorso che io credevo fosse quello di quest'anno
Ora ho controllato meglio ed effettivamente faranno lo Stelvio
Peraltro la tappa di Pian del Cansiglio,nel complesso, è anche più dura di quella.
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Con il ritiro di Pozzovivo e la scomparsa dai radar di Fortunato, ci rimane solo il buon vecchio Damiano.
In un Giro per pochi intimi, e quei pochi rimasti non sono nemmeno si supertop, tanta, tanta tanta tristezza...
In un Giro per pochi intimi, e quei pochi rimasti non sono nemmeno si supertop, tanta, tanta tanta tristezza...
Re: La crisi del ciclismo italiano
Speriamo arrivi a Roma Caruso
2 italiani nei primi 24
Verranno giorni migliori
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Caruso sembra avere un buon colpo di pedale e la concorrenza non è mostruosa. Salvo incidenti o problemi la top 5 è alla portata e meritata. Certo che all’orizzonte non c’è nulla
Re: La crisi del ciclismo italiano
La nota positiva è Milan. Sembra avere dei numeri importanti come velocista, con anche un minimo di tenuta in salita. Come velocista su strada in senso stretto, potrebbe essere superiore ai migliori Viviani, Nizzolo ecc.
Re: La crisi del ciclismo italiano
Neanche la minitappa non aiuta i nostri
Primi 20 di tappa..solo caruso
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Fortunato pure almeno ha provato a muoversi, anche se la cosa è stata poco redditizia. Stando fermo magari un miglior piazzamento l'avrebbe portato a casa.
Zana pure potrebbe fare una discreta figura ma deve principalmente lavorare per Dunbar. Questo è.
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Mi viene da pensare che con i vari ritiri forzati una top five l'avrebbe potuta strappare anche quest'anno Vincenzino
Re: La crisi del ciclismo italiano
Siamo a due sole vittorie di tappa
E ne mancano 7 (con il lussari che possiamo pure togliere)
Il record negativo si avvicina
E ne mancano 7 (con il lussari che possiamo pure togliere)
Il record negativo si avvicina
Re: La crisi del ciclismo italiano
Peggio del 2017 non si può fare
In quell'anno gli italiani avevano vinto una sola tappa, quest'anno sono già a quota due.
FC 2018: Gp de Montreal, Giro di Turchia.
FC 2019: GP di Francoforte, Tour a Tempo, Coppa Bernocchi.
FC 2020: Tour Down Under, Tour a Tempo a Squadre.
FC 2021: Gand - Wevelgem, Obiettivo Zero Punti Tour de France, 1° Obiettivo Zero Punti, Trofeo Matteotti.
FC 2022: Saudi Tour, Etoile de Bessèges, Tour de Pologne.
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Negli ultimi anni abbiamo pochi exploit sporadici non in grado di ripetersi. Bravo Milan .... ma il contesto italiano molto al di sotto del livello di guardia. Squadre, atleti e soprattutto soldi sempre meno. Tolta la pista, futuro nero. I soliti discorsi
2024. amstel, romandia, Mondiale in linea Zurigo
Re: La crisi del ciclismo italiano
Vero
Me n ero dimenticato
Almeno allora c era nibali che lottava per la vittoria finale
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Preoccupante che siano passati i due giorni di riposo e la Eolo non abbia annunciato nessuna novità sugli sponsor. La situazione si fa assai critica. Il ciclismo italiano è agonizzante
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Le ultime paiono indicare che la Eolo ci sará il prossimo anno, anche se probabilmente avremo un altro ridimensionamento. Infatti, secondo Scognamiglio, dovrebbe partire Albanese, mentre dovrebbe arrivare Restrepo e rinnovare i due fratelli Bais.
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Re: La crisi del ciclismo italiano
le vittorie di Milan e Zana non sono casuali, son forti
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Re: La crisi del ciclismo italiano
E nemmeno quella di Dainese.Maìno della Spinetta ha scritto: ↑giovedì 25 maggio 2023, 17:09 le vittorie di Milan e Zana non sono casuali, son forti
- jerrydrake
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Tutte belle vittorie, ma rimaniamo il nulla come movimento da Grandi Giri. Poi se troviamo dei buoni velocisti ben vengano, però a parte il 150enne Caruso, non ne mettiamo uno nei 20 (sia in termini di posizione che di minuti). E all'orizzonte il nulla. (Magari primeggeremo nel Tiro al Gatto)Fabioilpazzo ha scritto: ↑giovedì 25 maggio 2023, 17:11E nemmeno quella di Dainese.Maìno della Spinetta ha scritto: ↑giovedì 25 maggio 2023, 17:09 le vittorie di Milan e Zana non sono casuali, son forti
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Quello sicuro, e non credo ci salveranno Zana e Frigo, come stanno cercando di far passare al Processo. I migliori auguri a loro, intendiamoci, e almeno altri 2, 3 anni per migliorare li hanno sicuramente, però io ci andrei molto cauto.jerrydrake ha scritto: ↑giovedì 25 maggio 2023, 17:21 Tutte belle vittorie, ma rimaniamo il nulla come movimento da Grandi Giri. Poi se troviamo dei buoni velocisti ben vengano, però a parte il 150enne Caruso, non ne mettiamo uno nei 20 (sia in termini di posizione che di minuti). E all'orizzonte il nulla. (Magari primeggeremo nel Tiro al Gatto)
Re: La crisi del ciclismo italiano
Chi in questo giro davvero non ho capito è Lorenzo Fortunato. Non si è mai visto fare nulla nelle "sue" tappe, cioè in salita, è andato in fuga solo una volta in una tappa in cui dall'ultimo GPM al traguardo c'erano 30km e infatti ha vinto Denz. Giusto a Crans Montana ha provato la fagianata ai piedi della salita finale, con i fuggitivi ormai irraggiungibili. Non ha mai provato a lottare per i GPM che pure potevano essere un suo obiettivo. Non ha ovviamente capitani da aiutare.
Non è malato o completamente fuori forma, in montagna arriva di solito intorno alla 20-30a posizione, non coi velocisti. Domani ultima occasione, non penso possa competere coi migliori nella cronoscalata, soprattutto con un inizio pianeggiante un cui Thomas gli da 1 minuto e mezzo.
Per lui quest'anno era la vetrina più importante e mi sembra la stia lasciando passare correndo in maniera del tutto passiva. Confrontare ad esempio col giro di Zana.
Non è malato o completamente fuori forma, in montagna arriva di solito intorno alla 20-30a posizione, non coi velocisti. Domani ultima occasione, non penso possa competere coi migliori nella cronoscalata, soprattutto con un inizio pianeggiante un cui Thomas gli da 1 minuto e mezzo.
Per lui quest'anno era la vetrina più importante e mi sembra la stia lasciando passare correndo in maniera del tutto passiva. Confrontare ad esempio col giro di Zana.
Re: La crisi del ciclismo italiano
Secondo Roberto Reverberi Zana non era ancora pronto per il passaggio nel WT e avrebbe fatto meglio a restare un altro anno in Bardiani, l'ha ripetuto anche recentemente in un episodio di SmartCycling.
Mi sa che Zana ha fatto bene a non ascoltarlo
Mi sa che Zana ha fatto bene a non ascoltarlo
Re: La crisi del ciclismo italiano
A me sembra che stia gareggiando sui livelli espressi negli anni scorsi al Giro; quest'anno si è avuta la definitiva conferma del tipo di corridore: molto bravo nelle brevi corse a tappe con tappe difficili e senza cronometro.Lopi90 ha scritto: ↑giovedì 25 maggio 2023, 17:47 Chi in questo giro davvero non ho capito è Lorenzo Fortunato. Non si è mai visto fare nulla nelle "sue" tappe, cioè in salita, è andato in fuga solo una volta in una tappa in cui dall'ultimo GPM al traguardo c'erano 30km e infatti ha vinto Denz. Giusto a Crans Montana ha provato la fagianata ai piedi della salita finale, con i fuggitivi ormai irraggiungibili. Non ha mai provato a lottare per i GPM che pure potevano essere un suo obiettivo. Non ha ovviamente capitani da aiutare.
Non è malato o completamente fuori forma, in montagna arriva di solito intorno alla 20-30a posizione, non coi velocisti. Domani ultima occasione, non penso possa competere coi migliori nella cronoscalata, soprattutto con un inizio pianeggiante un cui Thomas gli da 1 minuto e mezzo.
Per lui quest'anno era la vetrina più importante e mi sembra la stia lasciando passare correndo in maniera del tutto passiva. Confrontare ad esempio col giro di Zana.
Anche Zana sta confermando, in proporzione, l'andamento espresso nelle stagioni precedenti: paracarro a cronometro, termina il Giro in crescendo di condizione ed a giugno ottiene sempre ottimi risultati. Speriamo di vederlo in Svizzera.
Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, primo medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, primo medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
Re: La crisi del ciclismo italiano
Be a oggi dumbar è quarto in classificajerrydrake ha scritto: ↑giovedì 25 maggio 2023, 17:21Tutte belle vittorie, ma rimaniamo il nulla come movimento da Grandi Giri. Poi se troviamo dei buoni velocisti ben vengano, però a parte il 150enne Caruso, non ne mettiamo uno nei 20 (sia in termini di posizione che di minuti). E all'orizzonte il nulla. (Magari primeggeremo nel Tiro al Gatto)Fabioilpazzo ha scritto: ↑giovedì 25 maggio 2023, 17:11E nemmeno quella di Dainese.Maìno della Spinetta ha scritto: ↑giovedì 25 maggio 2023, 17:09 le vittorie di Milan e Zana non sono casuali, son forti
Quindi nei prossimi anni c è speranza anche x i nostri
Oggi grande vittoria
Re: La crisi del ciclismo italiano
Si certo con Remco e Tao dove sarebbe? Dai, Zana è un buonissimo corridore, già scritto ieri. Ha la forma della vita, vince se va in fuga, o meglio ha vinto una volta. Mettilo lì con Rogla e Thomas sulla penultima salita, fa la fine di un Formolo a casoWinter ha scritto: ↑giovedì 25 maggio 2023, 20:19Be a oggi dumbar è quarto in classificajerrydrake ha scritto: ↑giovedì 25 maggio 2023, 17:21Tutte belle vittorie, ma rimaniamo il nulla come movimento da Grandi Giri. Poi se troviamo dei buoni velocisti ben vengano, però a parte il 150enne Caruso, non ne mettiamo uno nei 20 (sia in termini di posizione che di minuti). E all'orizzonte il nulla. (Magari primeggeremo nel Tiro al Gatto)
Quindi nei prossimi anni c è speranza anche x i nostri
Oggi grande vittoria
Re: La crisi del ciclismo italiano
Zana 1999 24 anni
Vediamo dove erano..a quell'età roglic e thomas
Thomas 1986 nel 2010.. era arrivato 67esimo al tour
Roglic 1989 nel 2013.. era stato battuto l anno prima dal quasi 50enne Chiappucci nel giro del Friuli amatori in salita..e dal 39enne cigana a crono
Chi pensava di vederli lottare per la vittoria nel giro? Nessuno
Poi son capitati nella squadra giusta e adesso son I primi due della classifica
Se ce l han fatta loro.. ce la può fare anche Zana
Vediamo dove erano..a quell'età roglic e thomas
Thomas 1986 nel 2010.. era arrivato 67esimo al tour
Roglic 1989 nel 2013.. era stato battuto l anno prima dal quasi 50enne Chiappucci nel giro del Friuli amatori in salita..e dal 39enne cigana a crono
Chi pensava di vederli lottare per la vittoria nel giro? Nessuno
Poi son capitati nella squadra giusta e adesso son I primi due della classifica
Se ce l han fatta loro.. ce la può fare anche Zana
Re: La crisi del ciclismo italiano
Bella vittoria per Zana ma secondo me stanno rischiando di creare un Ciccone 2.0 o un nuovo Fortunato. Io firmerei per vederlo vincere le tappe anche in futuro, ce ne facciamo poco (e se ne fa poco anche lui) di qualche settimo-ottavo posto.
Re: La crisi del ciclismo italiano
Quando ti lanci in queste analisi così dettagliate e per nulla di parte mi fai impazzireWinter ha scritto: ↑giovedì 25 maggio 2023, 21:31 Zana 1999 24 anni
Vediamo dove erano..a quell'età roglic e thomas
Thomas 1986 nel 2010.. era arrivato 67esimo al tour
Roglic 1989 nel 2013.. era stato battuto l anno prima dal quasi 50enne Chiappucci nel giro del Friuli amatori in salita..e dal 39enne cigana a crono
Chi pensava di vederli lottare per la vittoria nel giro? Nessuno
Poi son capitati nella squadra giusta e adesso son I primi due della classifica
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Quello che fate finta di non capire, perché non posso proprio credere che un appassionato di ciclismo non comprende, è che andare in fuga e vincere è un'ottima cosa, stare con Roglic o Thomas, per non dire Remco, Pogacar, Vinge, Tao, Ayuso tra qualche mese, Pidcok idem quando danno gas, è tutt'altro
Re: La crisi del ciclismo italiano
No sei tu che fai finta di non capiresceriffo ha scritto: ↑giovedì 25 maggio 2023, 22:01 Quello che fate finta di non capire, perché non posso proprio credere che un appassionato di ciclismo non comprende, è che andare in fuga e vincere è un'ottima cosa, stare con Roglic o Thomas, per non dire Remco, Pogacar, Vinge, Tao, Ayuso tra qualche mese, Pidcok idem quando danno gas, è tutt'altro
I primi 3 di questo giro in che squadre corrono?
I primi 3 dell ultimo tour? Stesse squadre (Uno solo è lo stesso..lo cambiavamo con tao.. non cambiava nulla)
Il primo professional in che posizione è?
Re: La crisi del ciclismo italiano
Saranno di parte
Ma quasi vent anni fa , Savoldelli vinceva il giro con l index Alexia..
Perché Zana non può esser un possibile top5 in futuro al Giro?
A 29 (non 24) che risultati avevano i due citati da sceriffo?
Meno di Zana
Re: La crisi del ciclismo italiano
Con percorsi e caratteristiche del tutto diverse da Zana...
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Re: La crisi del ciclismo italiano
insommajerrydrake ha scritto: ↑giovedì 25 maggio 2023, 17:21Tutte belle vittorie, ma rimaniamo il nulla come movimento da Grandi Giri. Poi se troviamo dei buoni velocisti ben vengano, però a parte il 150enne Caruso, non ne mettiamo uno nei 20 (sia in termini di posizione che di minuti). E all'orizzonte il nulla. (Magari primeggeremo nel Tiro al Gatto)Fabioilpazzo ha scritto: ↑giovedì 25 maggio 2023, 17:11E nemmeno quella di Dainese.Maìno della Spinetta ha scritto: ↑giovedì 25 maggio 2023, 17:09 le vittorie di Milan e Zana non sono casuali, son forti
zana ha vinto oggi una grande tappa
pinot in definitiva è 5° in classifica e tuttora, quando è in giornata, ce ne sono pochi migliori di lui in salita
ha dimostrato anche martedi di non essere inferiore a dumbar suo capitano
milan maglia ciclamino una vittoria, due secondi posti che potevano essere vittorie con una gestione più accorta
frigo non va in discesa, ed è un problema, ma è un bel corridore
boh se vogliamo proprio vedere nero non mi sembra il caso di questo giro
Saint Gervais - Sestriere 1992
unforgettable memories
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Zana mi ha toccato il cuore, mi pare una persona con cui avrei una empatia immediata. Però starei molto calmo con i conti sugli altri corridori, Pinot da tempo non è più su livelli da classifica nei GT, ha recuperato la posizione guadagnando nelle fughe del mattino. In questo Giro secondo me Zana potrebbe valere una top 10 in salita, ma non a crono.nurseryman ha scritto: ↑giovedì 25 maggio 2023, 23:01insommajerrydrake ha scritto: ↑giovedì 25 maggio 2023, 17:21Tutte belle vittorie, ma rimaniamo il nulla come movimento da Grandi Giri. Poi se troviamo dei buoni velocisti ben vengano, però a parte il 150enne Caruso, non ne mettiamo uno nei 20 (sia in termini di posizione che di minuti). E all'orizzonte il nulla. (Magari primeggeremo nel Tiro al Gatto)
zana ha vinto oggi una grande tappa
pinot in definitiva è 5° in classifica e tuttora, quando è in giornata, ce ne sono pochi migliori di lui in salita
ha dimostrato anche martedi di non essere inferiore a dumbar suo capitano
milan maglia ciclamino una vittoria, due secondi posti che potevano essere vittorie con una gestione più accorta
frigo non va in discesa, ed è un problema, ma è un bel corridore
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Comunque CIccone rispetto a Fortunato ha fatto molto di più, per quanto sia facile buttare melma su Ciccone non dimentichiamoci che ha avuto parecchia sfortuna nei suoi momenti migliori tra malanni e cadute(due anni fa fra Giro e Vuelta potevano essere due top 10 invece nulla). Il Giro di Zana ricalca in parte il Giro 2019 di Ciccone, meno la maglia azzurra(di miglior scalatore non italiana ).
Re: La crisi del ciclismo italiano
Ma Tiberi chi lo ingaggia ?
O dobbiamo considerare perso pure lui ?
O dobbiamo considerare perso pure lui ?
Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Siamo stati sfortunati perche Ciccone stava facendo la miglior annata della carriera con un Catalunya sontuoso, però, pur circondati da fenomen altruii, secondo me il movimento ha bisogno non solo di vittorie di tappa, e già non è poco, ma anche di corridori che ambiscano ad una top 10 nei GT, specialmente al Giro, è Zana, dopo aver corso in questo modo, mi pare possa avanzare la sua candidatura....ormai il movimento è globale, emergere non è facile, basta vedere per esempio quanto tengano i francesi a questo Giro, Pinot Barguil ParetPeintre Admirail...
Re: La crisi del ciclismo italiano
Ma Ciccone è forte a mio parere, i media lo hanno solo incalzato troppo pretendendo cose che non può oggettivamente fare tipo podi ai GT. Poi se ci riesce io sono il primo a fare il tifo per lui eh, ma se già fosse meno sfortunato e avesse qualcosa da dire nelle classiche dure tipo Liegi e Lombardia più vittorie di tappa ai GT e piazzamenti in corse di una settimana sarebbe di fatto un riferimento per il movimento.TheArchitect99 ha scritto: ↑giovedì 25 maggio 2023, 23:21Comunque CIccone rispetto a Fortunato ha fatto molto di più, per quanto sia facile buttare melma su Ciccone non dimentichiamoci che ha avuto parecchia sfortuna nei suoi momenti migliori tra malanni e cadute(due anni fa fra Giro e Vuelta potevano essere due top 10 invece nulla). Il Giro di Zana ricalca in parte il Giro 2019 di Ciccone, meno la maglia azzurra(di miglior scalatore non italiana ).
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Re: La crisi del ciclismo italiano
vs bnsceriffo ha scritto: ↑giovedì 25 maggio 2023, 22:01 Quello che fate finta di non capire, perché non posso proprio credere che un appassionato di ciclismo non comprende, è che andare in fuga e vincere è un'ottima cosa, stare con Roglic o Thomas, per non dire Remco, Pogacar, Vinge, Tao, Ayuso tra qualche mese, Pidcok idem quando danno gas, è tutt'altro
ma zana al bondone dopo 180 km di fuga si è messo a tirare per dumbar e lo stesso dumbar gli chiedeva di rallentare
oggi ha vinto dopo un finale di giro corso all'attacco
gestendosi meglio secondo me una top 5 è alla sua portata
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Cignala?Winter ha scritto: ↑giovedì 25 maggio 2023, 21:31 Zana 1999 24 anni
Vediamo dove erano..a quell'età roglic e thomas
Thomas 1986 nel 2010.. era arrivato 67esimo al tour
Roglic 1989 nel 2013.. era stato battuto l anno prima dal quasi 50enne Chiappucci nel giro del Friuli amatori in salita..e dal 39enne cigana a crono
Chi pensava di vederli lottare per la vittoria nel giro? Nessuno
Poi son capitati nella squadra giusta e adesso son I primi due della classifica
Se ce l han fatta loro.. ce la può fare anche Zana
Re: La crisi del ciclismo italiano
Su Pinot non sarei così categorico. Si è giovato di fughe a lunga gittata, ma quante energie ha sprecato tra tattiche discutibili, GPM e aiuti ad Armirail in rosa? Sicuramente a lui non interessava, ma se avesse fatto classifica dall' inizio non sarebbe stato inferiore a Dunbar o Caruso, ne sono certo.herbie ha scritto: ↑giovedì 25 maggio 2023, 23:21Zana mi ha toccato il cuore, mi pare una persona con cui avrei una empatia immediata. Però starei molto calmo con i conti sugli altri corridori, Pinot da tempo non è più su livelli da classifica nei GT, ha recuperato la posizione guadagnando nelle fughe del mattino. In questo Giro secondo me Zana potrebbe valere una top 10 in salita, ma non a crono.nurseryman ha scritto: ↑giovedì 25 maggio 2023, 23:01insommajerrydrake ha scritto: ↑giovedì 25 maggio 2023, 17:21
Tutte belle vittorie, ma rimaniamo il nulla come movimento da Grandi Giri. Poi se troviamo dei buoni velocisti ben vengano, però a parte il 150enne Caruso, non ne mettiamo uno nei 20 (sia in termini di posizione che di minuti). E all'orizzonte il nulla. (Magari primeggeremo nel Tiro al Gatto)
zana ha vinto oggi una grande tappa
pinot in definitiva è 5° in classifica e tuttora, quando è in giornata, ce ne sono pochi migliori di lui in salita
ha dimostrato anche martedi di non essere inferiore a dumbar suo capitano
milan maglia ciclamino una vittoria, due secondi posti che potevano essere vittorie con una gestione più accorta
frigo non va in discesa, ed è un problema, ma è un bel corridore
boh se vogliamo proprio vedere nero non mi sembra il caso di questo giro
Re: La crisi del ciclismo italiano
Pinot sul Bondone ha provato a fare corsa con i migliori. La tappa era dopo il giorno di riposo, con le due precedenti che sono state la scampagnata di ritorno dalla Svizzera ed il Lombardia annacquato dove non si sono mossi. Pinot è arrivato a 3 minuti dal vincitore, e a 2 dal gruppo del resto della top 10.Gimbatbu ha scritto: ↑venerdì 26 maggio 2023, 8:13Su Pinot non sarei così categorico. Si è giovato di fughe a lunga gittata, ma quante energie ha sprecato tra tattiche discutibili, GPM e aiuti ad Armirail in rosa? Sicuramente a lui non interessava, ma se avesse fatto classifica dall' inizio non sarebbe stato inferiore a Dunbar o Caruso, ne sono certo.herbie ha scritto: ↑giovedì 25 maggio 2023, 23:21Zana mi ha toccato il cuore, mi pare una persona con cui avrei una empatia immediata. Però starei molto calmo con i conti sugli altri corridori, Pinot da tempo non è più su livelli da classifica nei GT, ha recuperato la posizione guadagnando nelle fughe del mattino. In questo Giro secondo me Zana potrebbe valere una top 10 in salita, ma non a crono.nurseryman ha scritto: ↑giovedì 25 maggio 2023, 23:01
insomma
zana ha vinto oggi una grande tappa
pinot in definitiva è 5° in classifica e tuttora, quando è in giornata, ce ne sono pochi migliori di lui in salita
ha dimostrato anche martedi di non essere inferiore a dumbar suo capitano
milan maglia ciclamino una vittoria, due secondi posti che potevano essere vittorie con una gestione più accorta
frigo non va in discesa, ed è un problema, ma è un bel corridore
boh se vogliamo proprio vedere nero non mi sembra il caso di questo giro
Re: La crisi del ciclismo italiano
Almirante in rosa deve avergli effettivamente fatto sprecare un sacco di energie.
Nervose, soprattutto.
Nervose, soprattutto.
Re: La crisi del ciclismo italiano
Pensavo curasse più l'altra classifica, quella della maglia nera
O fuzil de Lampião, tem cinco laços de fita
O lugar que ele habita, não falta moça bonita
O lugar que ele habita, não falta moça bonita
Re: La crisi del ciclismo italiano
Zana e Frigo sono davvero due belle novità di questo giro.
(Intendo a questo livello).
Milan forse è uno dei più forti velocisti al mondo, ma c'è da lavorare molto sul treno e sua posizione in gruppo negli ultimi km.
Un quadro meno fosco di quanto avevamo immaginato, ma non idilliaco di certo.
Conferma che le buone prestazioni all'avenir non erano casuali.
Se dovessi scommettere, punterei su Frigo, non per vincere un GT, ma cacciatore di tappe e per le classiche.
Zana, come per Ciccone, se non migliora parecchio a crono, meglio che non punti ai GT dove i km a crono sono decisivi.
Poi anche le top 10 non si buttano.
Ora meglio lasciarli tranquilli, non iniziare ad ogni processo e radiocorsa a citarli e mettergli sulle spalle il peso di un movimento (speranza vana non accada).
Manca una squadra italiana WT dove possano maturare e strutturarsi, il discorso che sono sempre quelle le squadre in testa ai GT, anche con corridori diversi, ha molto senso secondo me.
Io non darei per finiti due talenti, Tiberi e Baroncini. Per mille ragioni non si sono espressi ad alti livelli, ma l'età è ancora dalla loro parte.
Sappiamo bene tutti che è un'epoca dura per il ciclismo italiano, la concorrenza è di livello stratosferico, immaginare un GT vinto da un italiano nei prossimi anni è utopia; non basta più un talento alla Aru per vincere, l'asticella è molto più alta oggi.
(Intendo a questo livello).
Milan forse è uno dei più forti velocisti al mondo, ma c'è da lavorare molto sul treno e sua posizione in gruppo negli ultimi km.
Un quadro meno fosco di quanto avevamo immaginato, ma non idilliaco di certo.
Conferma che le buone prestazioni all'avenir non erano casuali.
Se dovessi scommettere, punterei su Frigo, non per vincere un GT, ma cacciatore di tappe e per le classiche.
Zana, come per Ciccone, se non migliora parecchio a crono, meglio che non punti ai GT dove i km a crono sono decisivi.
Poi anche le top 10 non si buttano.
Ora meglio lasciarli tranquilli, non iniziare ad ogni processo e radiocorsa a citarli e mettergli sulle spalle il peso di un movimento (speranza vana non accada).
Manca una squadra italiana WT dove possano maturare e strutturarsi, il discorso che sono sempre quelle le squadre in testa ai GT, anche con corridori diversi, ha molto senso secondo me.
Io non darei per finiti due talenti, Tiberi e Baroncini. Per mille ragioni non si sono espressi ad alti livelli, ma l'età è ancora dalla loro parte.
Sappiamo bene tutti che è un'epoca dura per il ciclismo italiano, la concorrenza è di livello stratosferico, immaginare un GT vinto da un italiano nei prossimi anni è utopia; non basta più un talento alla Aru per vincere, l'asticella è molto più alta oggi.
La Tribuna del Sarto, luogo esterno alla Plaza de Toros occupato da chi segue la corrida ascoltando le voci del pubblico; un'eco, ago e filo di una narrazione, un “restar qui sullo stradone impolverato” a descrivere il silenzio tra una moto e l’altra
Re: La crisi del ciclismo italiano
Qualcuno chiama Thomas col nome di un fiore, io chiamo Armirail col nome di un politico.
Se mi sveglio male domani diventerà l'Ammiraglio Nelson.
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Re: La crisi del ciclismo italiano
Siete un po' fissati in questo forum su questa concorrenza stratosferica del ciclismo attuale, non è che in passato i concorrenti fossero cicloamatori della domenica. Bugno e Chiappucci si sono confrontati con Lemond, Fignon, Indurain, Rominger...Krisper ha scritto: ↑venerdì 26 maggio 2023, 11:09 Zana e Frigo sono davvero due belle novità di questo giro.
(Intendo a questo livello).
Milan forse è uno dei più forti velocisti al mondo, ma c'è da lavorare molto sul treno e sua posizione in gruppo negli ultimi km.
Un quadro meno fosco di quanto avevamo immaginato, ma non idilliaco di certo.
Conferma che le buone prestazioni all'avenir non erano casuali.
Se dovessi scommettere, punterei su Frigo, non per vincere un GT, ma cacciatore di tappe e per le classiche.
Zana, come per Ciccone, se non migliora parecchio a crono, meglio che non punti ai GT dove i km a crono sono decisivi.
Poi anche le top 10 non si buttano.
Ora meglio lasciarli tranquilli, non iniziare ad ogni processo e radiocorsa a citarli e mettergli sulle spalle il peso di un movimento (speranza vana non accada).
Manca una squadra italiana WT dove possano maturare e strutturarsi, il discorso che sono sempre quelle le squadre in testa ai GT, anche con corridori diversi, ha molto senso secondo me.
Io non darei per finiti due talenti, Tiberi e Baroncini. Per mille ragioni non si sono espressi ad alti livelli, ma l'età è ancora dalla loro parte.
Sappiamo bene tutti che è un'epoca dura per il ciclismo italiano, la concorrenza è di livello stratosferico, immaginare un GT vinto da un italiano nei prossimi anni è utopia; non basta più un talento alla Aru per vincere, l'asticella è molto più alta oggi.
Pantani da giovane con Indurain e poi con Armstrong, Ullrich, Tonkov... non credo fossero inferiori a Roglic e Thomas!!!
In tutte le epoche ci sono corridori forti, solo che in Italia al momento attuale non li abbiamo.