kokkelkoren ha scritto: ↑mercoledì 19 luglio 2023, 8:33
Temo che dopo la tappa di ieri anche in casa UAE si consideri ormai il Tour andato.
Escluderei quasi sicuramente un attacco kamikaze, come anche lo sganciamento di Yates nella fuga del mattino (con 9' ai Jumbo farebbe il solletico)
lo scenario più probabile è che la UAE faccia ritmo sul Loze (riprendendo eventuali fuggitivi) e Pogi proverà a dare una botta negli ultimi km di salita
Se lo staccasse tirerà dritto e vede quanto guadagna (difficile più di 1'), altrimenti andran via loro due (stavolta senza surplace) e lo sloveno si vince la tappa. Obiettivo minimo di giornata ormai.
Se anche Pogacar saltasse per aria, allora avrebbero Yates pronto a salire sul podio.
A livello di squadra cambierebbe nulla, un podio di Pogacar o un podio di Yates.
A Tadej di arrivare secondo o quinto dopo aver provato a fare saltare il banco,credo gliene freghi relativamente, per lui non fa una gran differenza.
L'unico modo che ha per PROVARE a ribaltare il Tour è attaccare da lontano, sul Roselend (ma sul primo tratto duro prima del falsopiano che porta al lago), e provare a restare da solo con Vingegaard, per portare lo scontro su un terreno inesplorato per entrambi.
Vedi mai che al danese possa venire una cotta, in stile Indurain a Sestriere 92, quando, messo alla frusta fin da subito, gli si spense la luce nell'ultimo km e mezzo e andò in bambola.
Certo, può essere molto probabile che alla fine quello che salti per aria sia Pogacar, ma da perdere cosa ha?