pietro ha scritto: ↑giovedì 3 aprile 2025, 11:39
Qui però entra in gioco il vero elefante nella stanza, ovvero la condizione atletica (o forse sarebbe meglio dire psico-fisica) di Van Aert
Ecco, hai sintetizzato tutto in una riga.
E' da ieri che leggo e sento processi alla tattica della Visma senza un minimo di considerazione del contesto, senza pensare a quello che è successo prima della corsa e quello che ci si aspettava dopo.
La Dwars non è la corsa che cambia una stagione alla Visma. Se quella di ieri fosse stata una cosa più importante tutte le critiche lette e sentite sarebbero assolutamente giuste.
Il punto è che ieri la Visma ha corso con il deliberato scopo di far vincere Van Aert perchè Wout aveva un bisogno matto di una botta di fiducia enorme dopo tutto quello che ha passato. Per me hanno fatto benissimo a correre tutti per lui. Se Wout avesse avuto la gamba dei giorni migliori, la volata l'avrebbe vinta per distacco, senza nulla togliere al pur bravo Powless.
Qui, purtroppo per noi che tifiamo Van Aert, entra in gioco l'elefante nella stanza di cui parli tu: una condizione deficitaria che lo ha sostanzialmente messo in croce.
Ora, io sono convinto che questo Wout non sia assolutamente al massimo della condizione. Sbaglierò, ma sono strasicuro che hanno fatto degli errori enormi in fase di preparazione, spinto da un preparatore incapace che andrebbe allontanato da Wout. Mi pare altrettanto chiaro che anche al 100% farebbe fatica a tenere Mathieu e Pogacar al Fiandre, ma in queste condizioni è veramente improponibile.
La scelta di sacrificare la prima parte di primavera per concentrarsi su Fiandre e Roubaix per poi arrivarci in queste condizioni terribili, per me è una cosa allucinante. Peraltro, rinunciare deliberatamente alla Sanremo dicendo che lo faceva per arrivare al massimo alle altre due classiche non ha fatto altro che caricarlo ancora di più di inutili pressioni. Una follia da non ripetere mai più!
Spero che dopo questa ennesima deludentissima primavera, cambi approccio da un punto di vista mentale. Dovrà fare un passo indietro e accettare di essere non più uno dei favoriti, ma un outsider. Magari, pensando ad una primavera come quella di Jorgenson, potrebbe arrivare al Fiandre e alla Roubaix con una gran gamba e a fari spenti e piazzare finalmente il colpo.