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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Inviato: giovedì 28 agosto 2025, 15:46
da Antares
Ho la netta sensazione che la fuga di notizie delle scorse settimane circa la partecipazione ridotta in Rwanda abbia messo non poco in imbarazzo la nostra federazione, che ora ha scelto di correggere il tiro annunciando la partecipazione piena nelle massime categorie con uomini e donne.

Stando alle ultime dichiarazioni fatte da Villa in mondiale Ciccone ovvio capitano, Tiberi probabile seconda punta e Caruso (sperando che recuperi bene dall' infortunio) regista della formazione, con lo stesso Tiberi, Cattaneo e Sobrero probabilmente impegnati nella cronometro. Pellizzari inizialmente era in dubbio ma dovrebbe esserci con l' obiettivo di fare esperienza, in vista di un ruolo da leader nelle prossime edizioni.

Se poi ho capito bene Ciccone non dovrebbe doppiare l'impegno con l'Europeo (si corre il giorno dopo l'Emilia e Giulio dovrebbe correre in Italia, facendo poi anche il Lombardia),per cui Villa vorrebbe puntare su un blocco di atleti dell' Astana.

Re: Il futuro del ciclismo italiano

Inviato: giovedì 28 agosto 2025, 16:14
da nino58
Ottima notizia quella del contingente pieno

Re: Il futuro del ciclismo italiano

Inviato: giovedì 28 agosto 2025, 16:36
da Tommeke92
Antares ha scritto: giovedì 28 agosto 2025, 15:46 Ho la netta sensazione che la fuga di notizie delle scorse settimane circa la partecipazione ridotta in Rwanda abbia messo non poco in imbarazzo la nostra federazione, che ora ha scelto di correggere il tiro annunciando la partecipazione piena nelle massime categorie con uomini e donne.

Stando alle ultime dichiarazioni fatte da Villa in mondiale Ciccone ovvio capitano, Tiberi probabile seconda punta e Caruso (sperando che recuperi bene dall' infortunio) regista della formazione, con lo stesso Tiberi, Cattaneo e Sobrero probabilmente impegnati nella cronometro. Pellizzari inizialmente era in dubbio ma dovrebbe esserci con l' obiettivo di fare esperienza, in vista di un ruolo da leader nelle prossime edizioni.

Se poi ho capito bene Ciccone non dovrebbe doppiare l'impegno con l'Europeo (si corre il giorno dopo l'Emilia e Giulio dovrebbe correre in Italia, facendo poi anche il Lombardia),per cui Villa vorrebbe puntare su un blocco di atleti dell' Astana.
Meno male!

Re: Il futuro del ciclismo italiano

Inviato: giovedì 28 agosto 2025, 18:55
da Atlantic
nino58 ha scritto: giovedì 28 agosto 2025, 16:14 Ottima notizia quella del contingente pieno
Più o meno
Pieno per gli elite (uomini e donne)
Le categorie giovanili notevolmente rimaneggiate

Re: Il futuro del ciclismo italiano

Inviato: giovedì 28 agosto 2025, 19:30
da luketaro
Antares ha scritto: giovedì 28 agosto 2025, 15:46 Ho la netta sensazione che la fuga di notizie delle scorse settimane circa la partecipazione ridotta in Rwanda abbia messo non poco in imbarazzo la nostra federazione, che ora ha scelto di correggere il tiro annunciando la partecipazione piena nelle massime categorie con uomini e donne.

Stando alle ultime dichiarazioni fatte da Villa in mondiale Ciccone ovvio capitano, Tiberi probabile seconda punta e Caruso (sperando che recuperi bene dall' infortunio) regista della formazione, con lo stesso Tiberi, Cattaneo e Sobrero probabilmente impegnati nella cronometro. Pellizzari inizialmente era in dubbio ma dovrebbe esserci con l' obiettivo di fare esperienza, in vista di un ruolo da leader nelle prossime edizioni.

Se poi ho capito bene Ciccone non dovrebbe doppiare l'impegno con l'Europeo (si corre il giorno dopo l'Emilia e Giulio dovrebbe correre in Italia, facendo poi anche il Lombardia),per cui Villa vorrebbe puntare su un blocco di atleti dell' Astana.
Secondo me il tiro lo hanno corretto vedendo Ciccone...

Re: Il futuro del ciclismo italiano

Inviato: giovedì 28 agosto 2025, 21:14
da Antares
luketaro ha scritto: giovedì 28 agosto 2025, 19:30
Antares ha scritto: giovedì 28 agosto 2025, 15:46 Ho la netta sensazione che la fuga di notizie delle scorse settimane circa la partecipazione ridotta in Rwanda abbia messo non poco in imbarazzo la nostra federazione, che ora ha scelto di correggere il tiro annunciando la partecipazione piena nelle massime categorie con uomini e donne.

Stando alle ultime dichiarazioni fatte da Villa in mondiale Ciccone ovvio capitano, Tiberi probabile seconda punta e Caruso (sperando che recuperi bene dall' infortunio) regista della formazione, con lo stesso Tiberi, Cattaneo e Sobrero probabilmente impegnati nella cronometro. Pellizzari inizialmente era in dubbio ma dovrebbe esserci con l' obiettivo di fare esperienza, in vista di un ruolo da leader nelle prossime edizioni.

Se poi ho capito bene Ciccone non dovrebbe doppiare l'impegno con l'Europeo (si corre il giorno dopo l'Emilia e Giulio dovrebbe correre in Italia, facendo poi anche il Lombardia),per cui Villa vorrebbe puntare su un blocco di atleti dell' Astana.
Secondo me il tiro lo hanno corretto vedendo Ciccone...
Qualunque sia la motivazione che ha portato a rivedere i piani è molto meglio così. Starà a noi essere all' altezza dell'obiettivo minimo (che con Giulio in ottime condizioni deve poter essere la top 5).

Re: Il futuro del ciclismo italiano

Inviato: giovedì 28 agosto 2025, 21:35
da herbie
luketaro ha scritto: giovedì 28 agosto 2025, 19:30
Antares ha scritto: giovedì 28 agosto 2025, 15:46 Ho la netta sensazione che la fuga di notizie delle scorse settimane circa la partecipazione ridotta in Rwanda abbia messo non poco in imbarazzo la nostra federazione, che ora ha scelto di correggere il tiro annunciando la partecipazione piena nelle massime categorie con uomini e donne.

Stando alle ultime dichiarazioni fatte da Villa in mondiale Ciccone ovvio capitano, Tiberi probabile seconda punta e Caruso (sperando che recuperi bene dall' infortunio) regista della formazione, con lo stesso Tiberi, Cattaneo e Sobrero probabilmente impegnati nella cronometro. Pellizzari inizialmente era in dubbio ma dovrebbe esserci con l' obiettivo di fare esperienza, in vista di un ruolo da leader nelle prossime edizioni.

Se poi ho capito bene Ciccone non dovrebbe doppiare l'impegno con l'Europeo (si corre il giorno dopo l'Emilia e Giulio dovrebbe correre in Italia, facendo poi anche il Lombardia),per cui Villa vorrebbe puntare su un blocco di atleti dell' Astana.
Secondo me il tiro lo hanno corretto vedendo Ciccone...
sono d'accordo.

Re: Il futuro del ciclismo italiano

Inviato: sabato 30 agosto 2025, 19:19
da Beppugrillo
Il futuro del ciclismo italiano non so, ma il futuro del ciclismo della Provincia di Macerata è roseo: Pellizzari maglia bianca alla Vuelta e Ciabocco quarta all'Avenir

Re: Il futuro del ciclismo italiano

Inviato: lunedì 1 settembre 2025, 18:28
da Antares
Per completezza d'informazione, visto che si era dato conto dell' intenzione della Federazione di competere coi massimi contingenti nelle gare Elite ai prossimi mondiali, diamo conto anche di ciò che avverrà tra gli Under 23: la scelta di presentarsi al completo nelle maggiori categorie qualche riflesso sulle altre doveva necessariamente averlo ed è per questo che tra gli Under schiereremo due atleti in meno rispetto a quelli che il ranking ci permetterebbe (4 invece che 6). Amadori ha già comunicato le sue scelte: in Rwanda andranno Finn, Gualdi, Borgo e Mattio. Facile prevedere che Lorenzo sia il leader indiscusso, con Gualdi pronto ad agire in seconda battuta. Borgo potrebbe agire in alcuni frangenti di corsa mentre Mattio servirà per il lavoro sporco o per essere a sua volta gettato in fuga. Finn, assieme a Borgo, disputerà anche la cronometro.

Inoltre è stata annunciata l' intenzione di correre in quattro anche gli Europei in Francia della settimana successiva, in cui al momento sono certi del posto solo Finn e Gualdi. I cronomen invece saranno diversi (possibile che gareggi il campione italiano di specialità Donati e forse Nicolas Milesi).

Re: Il futuro del ciclismo italiano

Inviato: lunedì 1 settembre 2025, 20:06
da Atlantic
Ma come in 4 per gli europei ??
Ok il ruanda..ma non c sono i soldi manco per andare in Francia? Tra l altro nella drome mica in Bretagna

Re: Il futuro del ciclismo italiano

Inviato: lunedì 1 settembre 2025, 20:44
da Antares
Atlantic ha scritto: lunedì 1 settembre 2025, 20:06 Ma come in 4 per gli europei ??
Ok il ruanda..ma non c sono i soldi manco per andare in Francia? Tra l altro nella drome mica in Bretagna
Su questo non sono state fornite spiegazioni di natura economica, potrei azzardare che potrebbe subentrare una sorta di ponziopilatismo in merito alle scelte da fare e ai pochi giorni di distanza dal mondiale da gestire. In ogni modo oggi, su bici.pro, si legge questo:

[...]"All’europeo, invece, ci presenteremo con la squadra al completo?
No. La decisione, presa in accordo con la Federazione è di correre in quattro anche l’europeo in Francia. Anche perché il percorso sarà ancora più duro del mondiale, con una salita vera di sette chilometri da ripetere tre volte. Verrà fuori una gara individuale, se fatta a certi ritmi. Le uniche due certezze saranno Lorenzo Finn e Simone Gualdi, gli altri due nomi li capiremo strada facendo con le gare di settembre (Giro del Friuli, Pantani e Matteotti, ndr).

Si correrà una settimana dopo Kigali, tempi stretti…
Strettissimi. Anche qui ci sarà da capire come rientreranno i nostri dal viaggio in Ruanda. Il ritorno è previsto per il 29 di settembre, quattro giorni prima dell’europeo. La cronometro non sarà un problema perché porteremo nomi diversi da quelli che correranno su strada, visto che si tratta di un percorso per specialisti pensavo a Davide Donati e Nicolas Milesi. Ma ci sarà modo di capire."

Re: Il futuro del ciclismo italiano

Inviato: lunedì 1 settembre 2025, 23:27
da Tranchée d'Arenberg
Antares ha scritto: giovedì 28 agosto 2025, 15:46 Ho la netta sensazione che la fuga di notizie delle scorse settimane circa la partecipazione ridotta in Rwanda abbia messo non poco in imbarazzo la nostra federazione, che ora ha scelto di correggere il tiro annunciando la partecipazione piena nelle massime categorie con uomini e donne.

Stando alle ultime dichiarazioni fatte da Villa in mondiale Ciccone ovvio capitano, Tiberi probabile seconda punta e Caruso (sperando che recuperi bene dall' infortunio) regista della formazione, con lo stesso Tiberi, Cattaneo e Sobrero probabilmente impegnati nella cronometro. Pellizzari inizialmente era in dubbio ma dovrebbe esserci con l' obiettivo di fare esperienza, in vista di un ruolo da leader nelle prossime edizioni.

Se poi ho capito bene Ciccone non dovrebbe doppiare l'impegno con l'Europeo (si corre il giorno dopo l'Emilia e Giulio dovrebbe correre in Italia, facendo poi anche il Lombardia),per cui Villa vorrebbe puntare su un blocco di atleti dell' Astana.


E per fortuna che ancora c'è dell'imbarazzo. L'Italia è il secondo paese al mondo, dopo il Belgio, per numero di mondiali in linea vinti tra i professionisti. Non esiste nessun valido motivo per cui la federazione possa decidere di presentarsi anche con un solo uomo in meno rispetto al massimo contingente che può essere schierato. Poco importa se l'italia sta vivendo un momento poco felice. Tolto Pogacar, Vdp, Evenepoel e Van Aert, Pedersen e Vingegaard (che non ci sarà) non è che le altre nazionali siano così superiori all'Italia.

Detto ciò, Ciccone capitano tutta la vita. Poi bisognerà valutare una rosa di cui fanno parte Pellizzari, Scaroni, Fortunato, Bettiol, Velasco, Tiberi, Zambanini, Bagioli, Covi, Frigo, Caruso (se si riprende dalla frattura), Zana, Ulissi.

Re: Il futuro del ciclismo italiano

Inviato: martedì 2 settembre 2025, 0:29
da Antares
Tranchée d'Arenberg ha scritto: lunedì 1 settembre 2025, 23:27 Detto ciò, Ciccone capitano tutta la vita. Poi bisognerà valutare una rosa di cui fanno parte Pellizzari, Scaroni, Fortunato, Bettiol, Velasco, Tiberi, Zambanini, Bagioli, Covi, Frigo, Caruso (se si riprende dalla frattura), Zana, Ulissi.
Per assurdo, la difficoltà nel gestire, anche a livello logistico,due appuntamenti importanti così ravvicinati quest'anno permetterà di accontentare praticamente tutti quelli che dimostreranno di meritare una chiamata in azzurro (e la cosa sarebbe valsa anche se il Ct fosse stato diverso da Villa). Ogni anno infatti sappiamo che si finisce sempre per discutere su almeno un paio di convocazioni, su chi dovrà stare fuori come riserva e cose simili. La particolarità del calendario di quest'anno, in cui per una volta l' Europeo arriva dopo il mondiale e con un percorso in cui possono misurarsi corridori dalle caratteristiche affini a coloro che andranno a correre a Kigali, permetterà agli atleti di stare sul chi va là e al commissario tecnico di distribuire anche meglio le scelte.

Esempio pratico: Ciccone, salvo cambi di programma, dovrebbe fare solo il Mondiale e non l' Europeo, ergo Villa in Francia affiderà la responsabilità del ruolo di capitano e il peso del fare la corsa ad altri e non è neanche detto che quel qualcuno rientri nella rosa del convocati per il Rwanda. In questo modo avremo sicuramente meno scontenti che in passato, visto che chi non sarà preso in considerazione per il mondiale, potrebbe esserlo per l'Europeo senza nessuna preclusione. In questo modo potrebbe essere ben più semplice rispetto al passato far mantenere alte le motivazioni.

Re: Il futuro del ciclismo italiano

Inviato: mercoledì 10 settembre 2025, 20:03
da Antares
Pantani the best ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 19:56 E a proposito di talenti italiani, io dopo il 2018 avevo altissime aspettative nei confronti di Moscon purtroppo disilluse.
Rispondo qui per non generare off topic nel thread di Pellizzari: purtroppo Moscon nella sua situazione ci si è messo pressoché da solo, in primis con colpi di testa che poteva tranquillamente risparmiarsi (oggi ho visto usati epiteti verso Riccò che aveva la nomea fin dalle categorie giovanili, ma il trentino ne ha combinate anche di peggio, se proprio vogliamo buttarla su un certo tipo di morale) e poi nel momento di votarsi a fare completamente il mulo da traino (e adesso è già molto se riesca a fare anche quello).

Certo, resterà il gran rammarico ripensando anche al fatto che negli ultimi due lustri è stato uno dei nostri corridori che meglio sapeva interpretare una corsa come il mondiale. Un Moscon al massimo delle sue possibilità in luogo di Bettiol (che pure fece un'azione che a me piacque, per quanto molti l'abbiano ritenuta scriteriata) a Glasgow sarebbe stato sicuramente da podio.

Re: Il futuro del ciclismo italiano

Inviato: mercoledì 10 settembre 2025, 20:09
da Pantani the best
Antares ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 20:03
Pantani the best ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 19:56 E a proposito di talenti italiani, io dopo il 2018 avevo altissime aspettative nei confronti di Moscon purtroppo disilluse.
Rispondo qui per non generare off topic nel thread di Pellizzari: purtroppo Moscon nella sua situazione ci si è messo pressoché da solo, in primis con colpi di testa che poteva tranquillamente risparmiarsi (oggi ho visto usati epiteti verso Riccò che aveva la nomea fin dalle categorie giovanili, ma il trentino ne ha combinate anche di peggio, se proprio vogliamo buttarla su un certo tipo di morale) e poi nel momento di votarsi a fare completamente il mulo da traino (e adesso è già molto se riesca a fare anche quello).

Certo, resterà il gran rammarico ripensando anche al fatto che negli ultimi due lustri è stato uno dei nostri corridori che meglio sapeva interpretare una corsa come il mondiale. Un Moscon al massimo delle sue possibilità in luogo di Bettiol (che pure fece un'azione che a me piacque, per quanto molti l'abbiano ritenuta scriteriata) a Glasgow sarebbe stato sicuramente da podio.
Su Riccò definendolo un montato bastardo sono stato pure soft.
Quello che ha fatto alla buon'anima di Sassi e alla sua ex moglie fa capire che questo si sarebbe pure venduto l'anima al diavolo pur di raggiungere i suoi scopi.
Non c'è nulla di male ad etichettarlo in quel modo, anche Armstrong era un bastardo.

Re: Il futuro del ciclismo italiano

Inviato: mercoledì 10 settembre 2025, 20:40
da Antares
Pantani the best ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 20:09
Antares ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 20:03
Pantani the best ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 19:56 E a proposito di talenti italiani, io dopo il 2018 avevo altissime aspettative nei confronti di Moscon purtroppo disilluse.
Rispondo qui per non generare off topic nel thread di Pellizzari: purtroppo Moscon nella sua situazione ci si è messo pressoché da solo, in primis con colpi di testa che poteva tranquillamente risparmiarsi (oggi ho visto usati epiteti verso Riccò che aveva la nomea fin dalle categorie giovanili, ma il trentino ne ha combinate anche di peggio, se proprio vogliamo buttarla su un certo tipo di morale) e poi nel momento di votarsi a fare completamente il mulo da traino (e adesso è già molto se riesca a fare anche quello).

Certo, resterà il gran rammarico ripensando anche al fatto che negli ultimi due lustri è stato uno dei nostri corridori che meglio sapeva interpretare una corsa come il mondiale. Un Moscon al massimo delle sue possibilità in luogo di Bettiol (che pure fece un'azione che a me piacque, per quanto molti l'abbiano ritenuta scriteriata) a Glasgow sarebbe stato sicuramente da podio.
Su Riccò definendolo un montato bastardo sono stato pure soft.
Quello che ha fatto alla buon'anima di Sassi e alla sua ex moglie fa capire che questo si sarebbe pure venduto l'anima al diavolo pur di raggiungere i suoi scopi.
Non c'è nulla di male ad etichettarlo in quel modo, anche Armstrong era un bastardo.
Invece uno che usa determinati epiteti verso colleghi di colore e che alza le mani in corsa come lo etichettiamo? Giusto per sapere eh...

P.S.: per onestà intellettuale bisogna comunque ammettere che il "bastardo", al netto di qualche sparata ad effetto, sta riuscendo a rifarsi una vita.

Re: Il futuro del ciclismo italiano

Inviato: mercoledì 10 settembre 2025, 20:58
da Pantani the best
Antares ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 20:40
Pantani the best ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 20:09
Antares ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 20:03

Rispondo qui per non generare off topic nel thread di Pellizzari: purtroppo Moscon nella sua situazione ci si è messo pressoché da solo, in primis con colpi di testa che poteva tranquillamente risparmiarsi (oggi ho visto usati epiteti verso Riccò che aveva la nomea fin dalle categorie giovanili, ma il trentino ne ha combinate anche di peggio, se proprio vogliamo buttarla su un certo tipo di morale) e poi nel momento di votarsi a fare completamente il mulo da traino (e adesso è già molto se riesca a fare anche quello).

Certo, resterà il gran rammarico ripensando anche al fatto che negli ultimi due lustri è stato uno dei nostri corridori che meglio sapeva interpretare una corsa come il mondiale. Un Moscon al massimo delle sue possibilità in luogo di Bettiol (che pure fece un'azione che a me piacque, per quanto molti l'abbiano ritenuta scriteriata) a Glasgow sarebbe stato sicuramente da podio.
Su Riccò definendolo un montato bastardo sono stato pure soft.
Quello che ha fatto alla buon'anima di Sassi e alla sua ex moglie fa capire che questo si sarebbe pure venduto l'anima al diavolo pur di raggiungere i suoi scopi.
Non c'è nulla di male ad etichettarlo in quel modo, anche Armstrong era un bastardo.
Invece uno che usa determinati epiteti verso colleghi di colore e che alza le mani in corsa come lo etichettiamo? Giusto per sapere eh...

P.S.: per onestà intellettuale bisogna comunque ammettere che il "bastardo", al netto di qualche sparata ad effetto, sta riuscendo a rifarsi una vita.
Ma su Moscon mica ho contestato il tuo giudizio.
Sul Riccò di oggi sono contento per lui che sia riuscito a rifarsi una vita, il mio giudizio era circostanziato al Riccò versione ciclista professionista.
E a scanso di equivoci, io stravedevo per il primo Riccò, e forse è proprio per questo motivo che non gli ho mai perdonato quanto fatto successivamente.
Il caso CERA visto che ormai ci si era fatti il callo ai casi di doping lo si poteva anche soprassedere, ma quello successivo è stato inqualificabile sia eticamente nell'ambito sportivo che umanamente.

Re: Il futuro del ciclismo italiano

Inviato: mercoledì 10 settembre 2025, 21:28
da Fiammingo
Pantani the best ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 20:09
Antares ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 20:03
Pantani the best ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 19:56 E a proposito di talenti italiani, io dopo il 2018 avevo altissime aspettative nei confronti di Moscon purtroppo disilluse.
Rispondo qui per non generare off topic nel thread di Pellizzari: purtroppo Moscon nella sua situazione ci si è messo pressoché da solo, in primis con colpi di testa che poteva tranquillamente risparmiarsi (oggi ho visto usati epiteti verso Riccò che aveva la nomea fin dalle categorie giovanili, ma il trentino ne ha combinate anche di peggio, se proprio vogliamo buttarla su un certo tipo di morale) e poi nel momento di votarsi a fare completamente il mulo da traino (e adesso è già molto se riesca a fare anche quello).

Certo, resterà il gran rammarico ripensando anche al fatto che negli ultimi due lustri è stato uno dei nostri corridori che meglio sapeva interpretare una corsa come il mondiale. Un Moscon al massimo delle sue possibilità in luogo di Bettiol (che pure fece un'azione che a me piacque, per quanto molti l'abbiano ritenuta scriteriata) a Glasgow sarebbe stato sicuramente da podio.
Su Riccò definendolo un montato bastardo sono stato pure soft.
Quello che ha fatto alla buon'anima di Sassi e alla sua ex moglie fa capire che questo si sarebbe pure venduto l'anima al diavolo pur di raggiungere i suoi scopi.
Non c'è nulla di male ad etichettarlo in quel modo, anche Armstrong era un bastardo.
Cosa fece a Sassi e alla sua ex-moglie?

Re: Il futuro del ciclismo italiano

Inviato: mercoledì 10 settembre 2025, 21:45
da Antares
Io sinceramente tutta questa santificazione del Centro Mapei non la farei, poi ognuno pensi quello che vuole.

Per inciso su questo forum è presente gente ben più spregevole di Riccó. Da anni purtroppo.

Re: Il futuro del ciclismo italiano

Inviato: mercoledì 10 settembre 2025, 21:52
da Antares
Pantani the best ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 20:58
Antares ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 20:40
Pantani the best ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 20:09

Su Riccò definendolo un montato bastardo sono stato pure soft.
Quello che ha fatto alla buon'anima di Sassi e alla sua ex moglie fa capire che questo si sarebbe pure venduto l'anima al diavolo pur di raggiungere i suoi scopi.
Non c'è nulla di male ad etichettarlo in quel modo, anche Armstrong era un bastardo.
Invece uno che usa determinati epiteti verso colleghi di colore e che alza le mani in corsa come lo etichettiamo? Giusto per sapere eh...

P.S.: per onestà intellettuale bisogna comunque ammettere che il "bastardo", al netto di qualche sparata ad effetto, sta riuscendo a rifarsi una vita.
Ma su Moscon mica ho contestato il tuo giudizio.
Sul Riccò di oggi sono contento per lui che sia riuscito a rifarsi una vita, il mio giudizio era circostanziato al Riccò versione ciclista professionista.
E a scanso di equivoci, io stravedevo per il primo Riccò, e forse è proprio per questo motivo che non gli ho mai perdonato quanto fatto successivamente.
Il caso CERA visto che ormai ci si era fatti il callo ai casi di doping lo si poteva anche soprassedere, ma quello successivo è stato inqualificabile sia eticamente nell'ambito sportivo che umanamente.
Non l' hai contestato ma neppure ti sei espresso in maniera netta come hai fatto su Riccó, c'è questa sostanziale differenza.

Poi se devo essere sincero io non volevo neppure portarla completamente su questi binari la discussione, però è un dato di fatto che Moscon si sia rovinato la carriera anche a causa di determinati episodi.

Re: Il futuro del ciclismo italiano

Inviato: mercoledì 10 settembre 2025, 22:24
da Pantani the best
Fiammingo ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 21:28
Pantani the best ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 20:09
Antares ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 20:03

Rispondo qui per non generare off topic nel thread di Pellizzari: purtroppo Moscon nella sua situazione ci si è messo pressoché da solo, in primis con colpi di testa che poteva tranquillamente risparmiarsi (oggi ho visto usati epiteti verso Riccò che aveva la nomea fin dalle categorie giovanili, ma il trentino ne ha combinate anche di peggio, se proprio vogliamo buttarla su un certo tipo di morale) e poi nel momento di votarsi a fare completamente il mulo da traino (e adesso è già molto se riesca a fare anche quello).

Certo, resterà il gran rammarico ripensando anche al fatto che negli ultimi due lustri è stato uno dei nostri corridori che meglio sapeva interpretare una corsa come il mondiale. Un Moscon al massimo delle sue possibilità in luogo di Bettiol (che pure fece un'azione che a me piacque, per quanto molti l'abbiano ritenuta scriteriata) a Glasgow sarebbe stato sicuramente da podio.
Su Riccò definendolo un montato bastardo sono stato pure soft.
Quello che ha fatto alla buon'anima di Sassi e alla sua ex moglie fa capire che questo si sarebbe pure venduto l'anima al diavolo pur di raggiungere i suoi scopi.
Non c'è nulla di male ad etichettarlo in quel modo, anche Armstrong era un bastardo.
Cosa fece a Sassi e alla sua ex-moglie?
Sassi esattamente come fece in precedenza con Basso investì su Riccò cercando di riabilitarlo dopo il caso CERA e il modenese tradì la sua fiducia.
Mentre alla sua ex moglie dopo avergli fatto passare anni d'inferno la abbondonò assieme al figlio piccolo per dedicarsi al ciclocross.

Re: Il futuro del ciclismo italiano

Inviato: mercoledì 10 settembre 2025, 22:26
da Pantani the best
Antares ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 21:52
Pantani the best ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 20:58
Antares ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 20:40

Invece uno che usa determinati epiteti verso colleghi di colore e che alza le mani in corsa come lo etichettiamo? Giusto per sapere eh...

P.S.: per onestà intellettuale bisogna comunque ammettere che il "bastardo", al netto di qualche sparata ad effetto, sta riuscendo a rifarsi una vita.
Ma su Moscon mica ho contestato il tuo giudizio.
Sul Riccò di oggi sono contento per lui che sia riuscito a rifarsi una vita, il mio giudizio era circostanziato al Riccò versione ciclista professionista.
E a scanso di equivoci, io stravedevo per il primo Riccò, e forse è proprio per questo motivo che non gli ho mai perdonato quanto fatto successivamente.
Il caso CERA visto che ormai ci si era fatti il callo ai casi di doping lo si poteva anche soprassedere, ma quello successivo è stato inqualificabile sia eticamente nell'ambito sportivo che umanamente.
Non l' hai contestato ma neppure ti sei espresso in maniera netta come hai fatto su Riccó, c'è questa sostanziale differenza.

Poi se devo essere sincero io non volevo neppure portarla completamente su questi binari la discussione, però è un dato di fatto che Moscon si sia rovinato la carriera anche a causa di determinati episodi.
Su Riccò ho puntualizzato perché facendo riferimento agli epiteti mi sono sentito chiamato in causa.
Su Moscon di solito si dice che chi tace acconsente, quindi non capisco cos'altro avrei dovuto aggiungere.

Re: Il futuro del ciclismo italiano

Inviato: mercoledì 10 settembre 2025, 22:27
da Antares
Pantani the best ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 22:24 Mentre alla sua ex moglie dopo avergli fatto passare anni d'inferno la abbondonò assieme al figlio piccolo per dedicarsi al ciclocross.
Veramente Riccó fece il ciclocross solamente negli anni giovanili. Era Vania Rossi che era una campionessa del ciclocross. Ti sei espresso sicuramente male.

Re: Il futuro del ciclismo italiano

Inviato: mercoledì 10 settembre 2025, 22:29
da Antares
Pantani the best ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 22:26
Antares ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 21:52
Pantani the best ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 20:58

Ma su Moscon mica ho contestato il tuo giudizio.
Sul Riccò di oggi sono contento per lui che sia riuscito a rifarsi una vita, il mio giudizio era circostanziato al Riccò versione ciclista professionista.
E a scanso di equivoci, io stravedevo per il primo Riccò, e forse è proprio per questo motivo che non gli ho mai perdonato quanto fatto successivamente.
Il caso CERA visto che ormai ci si era fatti il callo ai casi di doping lo si poteva anche soprassedere, ma quello successivo è stato inqualificabile sia eticamente nell'ambito sportivo che umanamente.
Non l' hai contestato ma neppure ti sei espresso in maniera netta come hai fatto su Riccó, c'è questa sostanziale differenza.

Poi se devo essere sincero io non volevo neppure portarla completamente su questi binari la discussione, però è un dato di fatto che Moscon si sia rovinato la carriera anche a causa di determinati episodi.
Su Riccò ho puntualizzato perché facendo riferimento agli epiteti mi sono sentito chiamato in causa.
Su Moscon di solito si dice che chi tace acconsente, quindi non capisco cos'altro avrei dovuto aggiungere.
Se è così ok, siccome nel primo messaggio non avevi fatto minimamente accenno alle vicende di Moscon e avevi usato quegli epiteti verso Riccó ho pensato che volessi minimizzare o che comunque le giudicassi cose meno gravi.

Re: Il futuro del ciclismo italiano

Inviato: mercoledì 10 settembre 2025, 22:38
da Pantani the best
Antares ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 22:27
Pantani the best ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 22:24 Mentre alla sua ex moglie dopo avergli fatto passare anni d'inferno la abbondonò assieme al figlio piccolo per dedicarsi al ciclocross.
Veramente Riccó fece il ciclocross solamente negli anni giovanili. Era Vania Rossi che era una campionessa del ciclocross. Ti sei espresso sicuramente male.
No, non mi sono espresso male ma più semplicemente ricordavo male (che poi a pensarci bene non avrebbe neanche potuto essendo radiato).
Però che l'abbia abbandonata assieme al figlio questo è certo.

Re: Il futuro del ciclismo italiano

Inviato: mercoledì 10 settembre 2025, 22:40
da Antares
Pantani the best ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 22:38
Antares ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 22:27
Pantani the best ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 22:24 Mentre alla sua ex moglie dopo avergli fatto passare anni d'inferno la abbondonò assieme al figlio piccolo per dedicarsi al ciclocross.
Veramente Riccó fece il ciclocross solamente negli anni giovanili. Era Vania Rossi che era una campionessa del ciclocross. Ti sei espresso sicuramente male.
No, non mi sono espresso male ma più semplicemente ricordavo male (che poi a pensarci bene non avrebbe neanche potuto essendo radiato).
Però che l'abbia abbandonata assieme al figlio questo è certo.
Si quello si, però per come l'hai raccontata hai creato molta confusione in coloro che non conoscono la vicenda.

Che poi credo di doverti correggere anche su una cosa: non mi pare che lui e Vania si fossero mai sposati. Hanno avuto un figlio ma non credo siano arrivati al matrimonio, per cui lei era semplicemente la sua compagna.

Re: Il futuro del ciclismo italiano

Inviato: mercoledì 10 settembre 2025, 22:42
da Pantani the best
Antares ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 22:40
Pantani the best ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 22:38
Antares ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 22:27

Veramente Riccó fece il ciclocross solamente negli anni giovanili. Era Vania Rossi che era una campionessa del ciclocross. Ti sei espresso sicuramente male.
No, non mi sono espresso male ma più semplicemente ricordavo male (che poi a pensarci bene non avrebbe neanche potuto essendo radiato).
Però che l'abbia abbandonata assieme al figlio questo è certo.
Si quello si, però per come l'hai raccontata hai creato molta confusione in coloro che non conoscono la vicenda.
A mia parziale discolpa sono passati tanti anni.

Re: Il futuro del ciclismo italiano

Inviato: mercoledì 10 settembre 2025, 22:43
da Antares
Pantani the best ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 22:42
Antares ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 22:40
Pantani the best ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 22:38

No, non mi sono espresso male ma più semplicemente ricordavo male (che poi a pensarci bene non avrebbe neanche potuto essendo radiato).
Però che l'abbia abbandonata assieme al figlio questo è certo.
Si quello si, però per come l'hai raccontata hai creato molta confusione in coloro che non conoscono la vicenda.
A mia parziale discolpa sono passati tanti anni.
Certo. Comunque poi ho aggiunto una postilla per dire che lui e Vania non si sono mai sposati.

Re: Il futuro del ciclismo italiano

Inviato: mercoledì 10 settembre 2025, 22:49
da Pantani the best
Antares ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 22:43
Pantani the best ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 22:42
Antares ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 22:40

Si quello si, però per come l'hai raccontata hai creato molta confusione in coloro che non conoscono la vicenda.
A mia parziale discolpa sono passati tanti anni.
Certo. Comunque poi ho aggiunto una postilla per dire che lui e Vania non si sono mai sposati.
Hai fatto bene, giusto specificarlo.
Si è sposato dopo, ovviamente con un'altra.

Re: Il futuro del ciclismo italiano

Inviato: mercoledì 10 settembre 2025, 22:50
da UribeZubia
Però ragazzi,penso che di cazzate ne abbiamo commesse tutti nella vita, e può capitare che ne abbiano commesse anche Moscon o Ricco' o chiunque altro. Eviterei questi facili moralismi.

Re: Il futuro del ciclismo italiano

Inviato: mercoledì 10 settembre 2025, 22:57
da Antares
UribeZubia ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 22:50 Però ragazzi,penso che di cazzate ne abbiamo commesse tutti nella vita, e può capitare che ne abbiano commesse anche Moscon o Ricco' o chiunque altro. Eviterei questi facili moralismi.
A me non pare di aver fatto moralismo, semmai invitavo a pesare bene le parole, visto che anche altri si sono resi protagonisti di comportamenti riprovevoli.

Poi già oggi era uscito fuori il discorso di Riccó, Panta aveva citato Moscon nel thread di Pellizzari ed io ho spostato la discussione qui per non mandare off topic l' altra. Si discuteva sulle attese non rispettate da Gianni ed io ho fatto notare che la carriera se l' è in parte rovinata anche a causa dei suoi comportamenti. Questo è quanto, le lezioni di vita vorrei capire dove le ho date.

Re: Il futuro del ciclismo italiano

Inviato: mercoledì 10 settembre 2025, 23:00
da UribeZubia
Antares ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 22:57
UribeZubia ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 22:50 Però ragazzi,penso che di cazzate ne abbiamo commesse tutti nella vita, e può capitare che ne abbiano commesse anche Moscon o Ricco' o chiunque altro. Eviterei questi facili moralismi.
A me non pare di aver fatto moralismo, semmai invitavo a pesare bene le parole, visto che anche altri si sono resi protagonisti di comportamenti riprovevoli.

Poi già oggi era uscito fuori il discorso di Riccó, Panta aveva citato Moscon nel thread di Pellizzari ed io ho spostato la discussione qui per non mandare off topic l' altra. Si discuteva sulle attese non rispettate da Gianni ed io ho fatto notare che la carriera se l' è in parte rovinata anche a causa dei suoi comportamenti. Questo è quanto, le lezioni di vita vorrei capire dove le ho date.
E chi ha detto che hai dato lezioni di vita?

Re: Il futuro del ciclismo italiano

Inviato: mercoledì 10 settembre 2025, 23:04
da Antares
UribeZubia ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 23:00
Antares ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 22:57
UribeZubia ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 22:50 Però ragazzi,penso che di cazzate ne abbiamo commesse tutti nella vita, e può capitare che ne abbiano commesse anche Moscon o Ricco' o chiunque altro. Eviterei questi facili moralismi.
A me non pare di aver fatto moralismo, semmai invitavo a pesare bene le parole, visto che anche altri si sono resi protagonisti di comportamenti riprovevoli.

Poi già oggi era uscito fuori il discorso di Riccó, Panta aveva citato Moscon nel thread di Pellizzari ed io ho spostato la discussione qui per non mandare off topic l' altra. Si discuteva sulle attese non rispettate da Gianni ed io ho fatto notare che la carriera se l' è in parte rovinata anche a causa dei suoi comportamenti. Questo è quanto, le lezioni di vita vorrei capire dove le ho date.
E chi ha detto che hai dato lezioni di vita?
Beh hai chiuso il messaggio dicendo "eviterei facili moralismi", come se nel nostro discorso ci fossimo eretti da chissà quale pulpito. Poi io parlo per me, Panta risponderà per conto suo, se ha voglia.

Re: Il futuro del ciclismo italiano

Inviato: mercoledì 10 settembre 2025, 23:08
da UribeZubia
Non ci capiamo. Va bene così.

Re: Il futuro del ciclismo italiano

Inviato: mercoledì 10 settembre 2025, 23:10
da herbie
Pantani the best ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 22:24
Fiammingo ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 21:28
Pantani the best ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 20:09

Su Riccò definendolo un montato bastardo sono stato pure soft.
Quello che ha fatto alla buon'anima di Sassi e alla sua ex moglie fa capire che questo si sarebbe pure venduto l'anima al diavolo pur di raggiungere i suoi scopi.
Non c'è nulla di male ad etichettarlo in quel modo, anche Armstrong era un bastardo.
Cosa fece a Sassi e alla sua ex-moglie?
Sassi esattamente come fece in precedenza con Basso investì su Riccò cercando di riabilitarlo dopo il caso CERA e il modenese tradì la sua fiducia.
Mentre alla sua ex moglie dopo avergli fatto passare anni d'inferno la abbondonò assieme al figlio piccolo per dedicarsi al ciclocross.
ah meno male, pensavo alla ex moglie di Sassi. :(
Per fortuna, nulla che non si sapesse già.
PS: il moralismo è uno dei mali maggiori della nostra società...in misura tale da far impallidire l'epoca vittoriana, in realtà. Alle volte rivaluto il Catechismo di Pio X, che è avanti anni luce, al confronto.
Però, opinioni.

Re: Il futuro del ciclismo italiano

Inviato: mercoledì 10 settembre 2025, 23:18
da Antares
UribeZubia ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 23:08 Non ci capiamo. Va bene così.
Se la prossima volta ti spieghi meglio nell' entrare nelle discussioni, allora fai capire meglio anche agli altri a chi e a cosa ti riferisci.

Re: Il futuro del ciclismo italiano

Inviato: mercoledì 10 settembre 2025, 23:21
da Pantani the best
Ma nessuno vuole ergersi a moralista in quel senso, semplicemente essendo personaggi pubblici sono più esposti a giudizi sui loro comportamenti.
Pur definendo Riccò un bastardo non è che l'ho dipinto come una reincarnazione di Hitler.
Cerchiamo di tarare tutto ciò che viene scritto in questo ambito, altrimenti anche quando si giudicano deludenti le performance di un corridore con lo stesso ragionamento gli stessi dovrebbero essere fuoriluogo visto che chi esprime quel giudizio (me compreso) non sarebbe neanche in grado di tenere per "un metro" la ruota "dell'imputato".
Le cavolate le abbiamo fatti tutti nella vita, ma in questo forum in linea teorica si dovrebbe parlare d'altro (anche perché dubito che a qualcuno interessi cosa gli altri utenti fanno nella sfera privata o meno privata).

Re: Il futuro del ciclismo italiano

Inviato: mercoledì 10 settembre 2025, 23:26
da UribeZubia
Antares ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 23:18
UribeZubia ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 23:08 Non ci capiamo. Va bene così.
Se la prossima volta ti spieghi meglio nell' entrare nelle discussioni, allora fai capire meglio anche agli altri a chi e a cosa ti riferisci.
Volevo intendere che nel giudicare un corridore mi limiterei alle vicende sportive,non se si è lasciato dalla moglie (non conoscendo poi ovviamente i motivi) . Questo è quanto.

Re: Il futuro del ciclismo italiano

Inviato: mercoledì 10 settembre 2025, 23:55
da Antares
UribeZubia ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 23:26
Antares ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 23:18
UribeZubia ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 23:08 Non ci capiamo. Va bene così.
Se la prossima volta ti spieghi meglio nell' entrare nelle discussioni, allora fai capire meglio anche agli altri a chi e a cosa ti riferisci.
Volevo intendere che nel giudicare un corridore mi limiterei alle vicende sportive,non se si è lasciato dalla moglie (non conoscendo poi ovviamente i motivi) . Questo è quanto.
Ah ok, ma lì come hai visto non sono stato io a tirare fuori l'argomento. In ogni modo ci siamo spiegati tutti nella discussione.

Re: Il futuro del ciclismo italiano

Inviato: giovedì 11 settembre 2025, 0:02
da cycling_chrnicles
Pantani the best ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 22:24 Mentre alla sua ex moglie dopo avergli fatto passare anni d'inferno la abbondonò assieme al figlio piccolo per dedicarsi al ciclocross.
Qui siamo di fronte alla rilevazione sicura della BU-GI-A!

BU-GI-A! IN-VEN-ZIO-NE!

Re: Il futuro del ciclismo italiano

Inviato: giovedì 11 settembre 2025, 0:13
da Pantani the best
cycling_chrnicles ha scritto: giovedì 11 settembre 2025, 0:02
Pantani the best ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 22:24 Mentre alla sua ex moglie dopo avergli fatto passare anni d'inferno la abbondonò assieme al figlio piccolo per dedicarsi al ciclocross.
Qui siamo di fronte alla rilevazione sicura della BU-GI-A!

BU-GI-A! IN-VEN-ZIO-NE!
Ma quale bugia, ma poi a quale pro?
Come se nella vicenda la questione deprecabile fosse quella di dedicarsi al ciclocross piuttosto che l'abbandono della compagna con un figlio piccolo al seguito.

Re: Il futuro del ciclismo italiano

Inviato: giovedì 11 settembre 2025, 0:13
da Pantani the best
cycling_chrnicles ha scritto: giovedì 11 settembre 2025, 0:02
Pantani the best ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 22:24 Mentre alla sua ex moglie dopo avergli fatto passare anni d'inferno la abbondonò assieme al figlio piccolo per dedicarsi al ciclocross.
Qui siamo di fronte alla rilevazione sicura della BU-GI-A!

BU-GI-A! IN-VEN-ZIO-NE!
Ma quale bugia, ma poi a quale pro?
Come se nella vicenda la questione deprecabile fosse quella di dedicarsi al ciclocross piuttosto che l'abbandono della compagna con un figlio piccolo al seguito.

Re: Il futuro del ciclismo italiano

Inviato: giovedì 11 settembre 2025, 20:44
da Antares
Ieri mi era capitato di leggere un'intervista ad Andrea Vendrame, a proposito del suo trasferimento alla Jayco e tra gli obiettivi per la prossima stagione, oltre al ritorno alla Milano-Sanremo (la cui partecipazione quest'anno gli è stata inspiegabilmente negata, nonostante fosse uscito alla grande dalla Tirreno-Adriatico), ci sarebbe anche l'esordio all'Amstel Gold Race e alla Liegi-Bastogne-Liegi (soprattutto la prima potrebbe essere molto adatta a lui).

Debuttare sulle Ardenne a quasi 32 anni non sarà semplice ma, se dovesse far bene, nel prossimo autunno potrebbe essere anche lui uno dei corridori di punta che potremo schierare al mondiale canadese (che dovrebbe avere caratteristiche perfette per un corridore come lui).

Re: Il futuro del ciclismo italiano

Inviato: giovedì 11 settembre 2025, 21:53
da Fiammingo
Pantani the best ha scritto: giovedì 11 settembre 2025, 0:13
cycling_chrnicles ha scritto: giovedì 11 settembre 2025, 0:02
Pantani the best ha scritto: mercoledì 10 settembre 2025, 22:24 Mentre alla sua ex moglie dopo avergli fatto passare anni d'inferno la abbondonò assieme al figlio piccolo per dedicarsi al ciclocross.
Qui siamo di fronte alla rilevazione sicura della BU-GI-A!

BU-GI-A! IN-VEN-ZIO-NE!
Ma quale bugia, ma poi a quale pro?
Come se nella vicenda la questione deprecabile fosse quella di dedicarsi al ciclocross piuttosto che l'abbandono della compagna con un figlio piccolo al seguito.
Ma di questo abbandono come lo sai? c'è stato un processo e ha letto la sentenza? Dichiarazioni di Ricco. " ho abbandonato mio figlio e la mia campagna?" ?

Re: Il futuro del ciclismo italiano

Inviato: giovedì 11 settembre 2025, 23:18
da Antares
Fiammingo ha scritto: giovedì 11 settembre 2025, 21:53
Pantani the best ha scritto: giovedì 11 settembre 2025, 0:13
cycling_chrnicles ha scritto: giovedì 11 settembre 2025, 0:02

Qui siamo di fronte alla rilevazione sicura della BU-GI-A!

BU-GI-A! IN-VEN-ZIO-NE!
Ma quale bugia, ma poi a quale pro?
Come se nella vicenda la questione deprecabile fosse quella di dedicarsi al ciclocross piuttosto che l'abbandono della compagna con un figlio piccolo al seguito.
Ma di questo abbandono come lo sai? c'è stato un processo e ha letto la sentenza? Dichiarazioni di Ricco. " ho abbandonato mio figlio e la mia campagna?" ?
Ieri sera Panta si era già corretto con me, ammettendo di ricordare male la vicenda. Per farla breve: Riccardo e Vania non si sono mai sposati ma fecero un figlio assieme e ad un certo punto Riccò lasciò la compagna, adesso non ricordo con esattezza se dopo la vicenda in cui anche Vania risultò positiva all' antidoping. Però mi pare di ricordare che fu una vicenda come ne succedono tante nelle coppie, non ci furono delle violenze o cose simili. Riccardo potrà essere stato stronzo quanto si vuole ma a certi livelli non è mai arrivato, da quel che ne so.

Inoltre, come ho detto, si è comunque rifatto una vita, dal momento che oggi fa il gelataio (è tornato dalle sue parti dopo aver vissuto a Tenerife qualche anno, se ben ricordo). Inoltre ha una nuova compagna con cui mi pare vada d'amore e d'accordo. Ogni tanto fa qualche sparata sui social in linea col suo personaggio ma per il resto mi pare che stia conducendo una vita assolutamente normale.

Re: Il futuro del ciclismo italiano

Inviato: venerdì 12 settembre 2025, 9:46
da Fiammingo
Antares ha scritto: giovedì 11 settembre 2025, 23:18
Fiammingo ha scritto: giovedì 11 settembre 2025, 21:53
Pantani the best ha scritto: giovedì 11 settembre 2025, 0:13

Ma quale bugia, ma poi a quale pro?
Come se nella vicenda la questione deprecabile fosse quella di dedicarsi al ciclocross piuttosto che l'abbandono della compagna con un figlio piccolo al seguito.
Ma di questo abbandono come lo sai? c'è stato un processo e ha letto la sentenza? Dichiarazioni di Ricco. " ho abbandonato mio figlio e la mia campagna?" ?
Ieri sera Panta si era già corretto con me, ammettendo di ricordare male la vicenda. Per farla breve: Riccardo e Vania non si sono mai sposati ma fecero un figlio assieme e ad un certo punto Riccò lasciò la compagna, adesso non ricordo con esattezza se dopo la vicenda in cui anche Vania risultò positiva all' antidoping. Però mi pare di ricordare che fu una vicenda come ne succedono tante nelle coppie, non ci furono delle violenze o cose simili. Riccardo potrà essere stato stronzo quanto si vuole ma a certi livelli non è mai arrivato, da quel che ne so.

Inoltre, come ho detto, si è comunque rifatto una vita, dal momento che oggi fa il gelataio (è tornato dalle sue parti dopo aver vissuto a Tenerife qualche anno, se ben ricordo). Inoltre ha una nuova compagna con cui mi pare vada d'amore e d'accordo. Ogni tanto fa qualche sparata sui social in linea col suo personaggio ma per il resto mi pare che stia conducendo una vita assolutamente normale.
Esatto, io lo "conosco" per vie indirette e mi torna quello che dici. Per quello dicevo a Panta che prima di lanciare accuse pesanti "Ha abbandonato il figlio" bisogna pensarci due volte , sia per rispetto altrui che per auto-tutela (su questo punto penso che puoi andare tranquillo, Riccardo ne ha gia avuto abbastanza di avvocati, e non penso voglia querelarti per un messaggio su cicloweb..)

Re: Il futuro del ciclismo italiano

Inviato: venerdì 12 settembre 2025, 13:26
da Salvatore77


c'è stata una fase in cui V. Rossi lo diceva.

Re: Il futuro del ciclismo italiano

Inviato: venerdì 12 settembre 2025, 15:25
da herbie
Salvatore77 ha scritto: venerdì 12 settembre 2025, 13:26

c'è stata una fase in cui V. Rossi lo diceva.
certo, ecco come era andata, ora mi ricordo anch'io. Quanta tenerezza in questo video..
Era l'anno in cui RIccò era rientrato alle gare con la Flaminia. Inizialmente la squadra aveva delle garanzie di andare alle corse RCS e quindi al Giro, da lì sponsor e la costruzione di una squadra di tutto rispetto (ricordo alcuni corridori varesini in quella squadra quell'anno). Poi in primavera venne fuori la positività (mirata? Sempre tanti dubbi sulle manovre dell'antidoping di quegli anni) di Vania Rossi, notoriamente fidanzata di Riccò da tempo e nel giro di pochi giorni venne ufficializzato che la Flaminia non sarebbe stata invitata alle corse RCS.
RIccò deve aver dato ingiustamente tutta la colpa a Vania, arrabbiato per non poter andare al Giro, invece di aiutarla a passare una situazione che aveva passato anche lui, e da lì il detto e non detto di questa bella intervista.
Come al solito, i veri stronzi sono quelli che stanno nell'ombra.

Re: Il futuro del ciclismo italiano

Inviato: lunedì 15 settembre 2025, 17:15
da fabiotrb
Sarebbe uscita oggi la notizia che, secondo le statistiche , Pellizzari e' il più giovane corridore di sempre a finire in top 10 almeno 2 grandi giri nell'anno solare, migliorando di non poco il record precedente .. lui a nemmeno 22 anni. Peccato veramente per quella debacle sull' ultima salita che gli ha tolto la maglia bianca. Al giro per caso era riuscito ad ottenerla ?

Re: Il futuro del ciclismo italiano

Inviato: lunedì 15 settembre 2025, 17:24
da Salvatore77
Del Toro maglia bianca al giro.