sto grafico è un'offesa per chi come me è laureato in statistica
scusa per l’offesa.
Puoi postare quello corretto?
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Inviato: lunedì 11 agosto 2025, 15:13
da Trullo
Da fonte ufficiale palestinese. https://www.pcbs.gov.ps/statisticsIndic ... ble_id=676
Nel 97 vivevano nella striscia di Gaza meno di un milione di persone. Secondo l'equivalente palestinese dell'ISTAT le proiezioni parlavano di una stima di oltre 2 300 000 abitanti per il 2025, opolazione quindi piu che raddoppiata in meno di trent'anni (ripeto, fonte palestinese) come se l'Italia oggi avesse 130 miloini di abitanti dato che ne aveva 60 trent'anni fa
Ovviamente e' in corso una guerra, e in guerra non si riescono a censire le persone.Comunque, l''equivalemte palestinese dell'istat riporta un disclaimer, che riporto per i piu pigri
*Population estimates were prepared before the Israeli aggression against Gaza Strip on October 7th, 2023. As a result of the aggression, and considering the increasing number of martyrs and missing persons, and the number of those who left Gaza Strip in addition to the decrease in the number of births, population estimates indicate a decrease in the population of Gaza Strip to (2,129,724) persons, a decrease of 6% from what was estimated for mid 2024. The population of Gaza Strip also decreased to (2,114,301) persons, a decrease of 10% from what was estimated for mid 2025.
Parla quindi di una diminuzione di popolazione del 10 per cento rispetto alle stime previste
Ora al di la' del fatto, evidente, che anche una vittima civile sola e' troppa (vale anche per le vittime degli attentati, che a differenza di Ira, Eta e Brigate rosse che avevano obiettivi "politici", e invece similmente al terrorismo stragista di casa nostra di matrice neofascista, nel caso delle organizzazioni guerrigliere e/o terroriste palestinesi sono di solito civili presi a caso) stiamo parlando di cifre di una "normale", per quanto deprecabile e intollerabile, guerra, e non di un piano sistematico di sterminio di una popolazione
sto grafico è un'offesa per chi come me è laureato in statistica
By Gimbatbu
Sul mio libro di geografia delle medie ce ne sono tanti così. Solo che ho fatto le medie negli anni 60...
e ciò spiega tante cose di come è venuta su una generazione di italiani
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Inviato: lunedì 11 agosto 2025, 18:54
da bicycleran
Trullo ha scritto: ↑lunedì 11 agosto 2025, 15:13
Da fonte ufficiale palestinese. https://www.pcbs.gov.ps/statisticsIndic ... ble_id=676
Nel 97 vivevano nella striscia di Gaza meno di un milione di persone. Secondo l'equivalente palestinese dell'ISTAT le proiezioni parlavano di una stima di oltre 2 300 000 abitanti per il 2025, opolazione quindi piu che raddoppiata in meno di trent'anni (ripeto, fonte palestinese) come se l'Italia oggi avesse 130 miloini di abitanti dato che ne aveva 60 trent'anni fa
Ovviamente e' in corso una guerra, e in guerra non si riescono a censire le persone.Comunque, l''equivalemte palestinese dell'istat riporta un disclaimer, che riporto per i piu pigri
*Population estimates were prepared before the Israeli aggression against Gaza Strip on October 7th, 2023. As a result of the aggression, and considering the increasing number of martyrs and missing persons, and the number of those who left Gaza Strip in addition to the decrease in the number of births, population estimates indicate a decrease in the population of Gaza Strip to (2,129,724) persons, a decrease of 6% from what was estimated for mid 2024. The population of Gaza Strip also decreased to (2,114,301) persons, a decrease of 10% from what was estimated for mid 2025.
Parla quindi di una diminuzione di popolazione del 10 per cento rispetto alle stime previste
Ora al di la' del fatto, evidente, che anche una vittima civile sola e' troppa (vale anche per le vittime degli attentati, che a differenza di Ira, Eta e Brigate rosse che avevano obiettivi "politici", e invece similmente al terrorismo stragista di casa nostra di matrice neofascista, nel caso delle organizzazioni guerrigliere e/o terroriste palestinesi sono di solito civili presi a caso) stiamo parlando di cifre di una "normale", per quanto deprecabile e intollerabile, guerra, e non di un piano sistematico di sterminio di una popolazione
Non condivido l'interpretazione finale. Il piano genocidiario non si vede dalle variazioni demografiche, che dipendono da tante variabili, ad esempio dal tasso di natalità. A Srebrenica sono state trucidate 8.000 persone, che è un numero poco influente sul totale della guerra e sul numero di abitanti della Bosnia, ciononostante la corte ha sentenziato: "genocidio". A Gaza abbiamo elementi come i bombardamenti a tappeto e il numero di case distrutte, i piani di ricostruzione che non comprendono la popolazione palestinese, le dichiarazioni di certi ministri del governo Netanyahu, la chiusura delle vie d'uscita, il blocco degli aiuti umanitari, gli spari sulle persone in coda per il cibo con decine di assassinati al giorno, il bombardamento degli ospedali. Nessuno ha attuato niente di simile per combattere i neofascisti o la mafia, o i jihadisti in paesi occidentali. I civili palestinesi invece sono sacrificabili perché sussiste un pregiudizio razziale nei loro confronti.
Inoltre dall'altra parte non c'è un esercito regolare, ma civili e qualche organizzazione con armi rudimentali. Non è certo una classica guerra. E infatti anche in questo caso l'accusa pendente (all'Aia, non a CasaPound o al Leoncavallo) è la stessa. Non è la Shoah, non è il Ruanda (800.000 uccisi in 100 giorni, da cristiani che li fucilavano nelle chiese, giusto per ricordarlo), ma è una situazione non dissimile da altre chiamate genocidio. Qui secondo me la differenza sostanziale è che viene attuato prevalentemente con bombardamenti a tappeto, e quindi è più difficile da identificare come tale nell'immaginario collettivo.
Dopodiché, se si tratta invece di crimini di guerra o pulizia etnica, per quanto mi riguarda cambia poco. Solo che intravedo in tanti che fanno distinzioni speciose un intento riduzionista e giustificazionista.
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Inviato: lunedì 11 agosto 2025, 20:32
da bicycleran
Questa è una testimonianza diretta. Consiglio di ascoltarla interamente e poi decidere come definire tutto ciò.
Ovviamente i vari Fortissimamente Volli diranno che è tutto inventato.
Disclaimer: ISPI è un think tank vicino ad ambienti NATO
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Inviato: lunedì 11 agosto 2025, 21:15
da aitutaki1
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Inviato: lunedì 11 agosto 2025, 21:58
da bicycleran
aitutaki1 ha scritto: ↑lunedì 11 agosto 2025, 21:15
Repubblica ha già scritto che uno di loro è un giornalista-terrorista
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Inviato: lunedì 11 agosto 2025, 22:38
da Trullo
bicycleran ha scritto: ↑lunedì 11 agosto 2025, 18:54Dopodiché, se si tratta invece di crimini di guerra o pulizia etnica, per quanto mi riguarda cambia poco.
Condivido
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Inviato: lunedì 11 agosto 2025, 22:39
da aitutaki1
bicycleran ha scritto: ↑lunedì 11 agosto 2025, 21:58
Repubblica ha già scritto che uno di loro è un giornalista-terrorista
Terrorista è questa esecuzione , francamente il gruppo Gedi è uno strumento di propaganda
non mi potrebbe stupire nulla, la realtà è che non vogliono testimoni
dopo tutte le atrocità Israeliane, dalle torture alle esecuzioni sommarie alle fosse comuni
bombardamenti al fosforo, tiro a segno sui civili, civili al guinzaglio nei tunnel etc etc
hanno la stessa concezione dei nazi verso gli untermensch
del resto è uno stato fondato sul suprematismo etnico religioso
Quello che non mi spiego è perchè non si riesca a coagularsi nel non spendere 1 cent
in tutte le attività collegate al genocidio, io personalmente evito qualsiasi spesa anche digitale
che possa finanziare Israele.
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Inviato: lunedì 11 agosto 2025, 22:48
da Scattista
aitutaki1 ha scritto: ↑lunedì 11 agosto 2025, 22:39
bicycleran ha scritto: ↑lunedì 11 agosto 2025, 21:58
Repubblica ha già scritto che uno di loro è un giornalista-terrorista
Terrorista è questa esecuzione , francamente il gruppo Gedi è uno strumento di propaganda
non mi potrebbe stupire nulla, la realtà è che non vogliono testimoni
dopo tutte le atrocità Israeliane, dalle torture alle esecuzioni sommarie alle fosse comuni
bombardamenti al fosforo, tiro a segno sui civili, civili al guinzaglio nei tunnel etc etc
hanno la stessa concezione dei nazi verso gli untermensh
del resto è uno stato fondato sul suprematismo etnico religioso
Quello che non mi spiego è perchè non si riesca a coagularsi nel non spendere 1 cent
in tutte le attività collegate al genocidio, io personalmente evito qualsiasi spesa anche digitale
che possa finanziare Israele.
evidentemente non tutti hanno le tue stesse priorità, e per fortuna aggiungo io
aitutaki1 ha scritto: ↑lunedì 11 agosto 2025, 22:39
bicycleran ha scritto: ↑lunedì 11 agosto 2025, 21:58
Repubblica ha già scritto che uno di loro è un giornalista-terrorista
Terrorista è questa esecuzione , francamente il gruppo Gedi è uno strumento di propaganda
non mi potrebbe stupire nulla, la realtà è che non vogliono testimoni
dopo tutte le atrocità Israeliane, dalle torture alle esecuzioni sommarie alle fosse comuni
bombardamenti al fosforo, tiro a segno sui civili, civili al guinzaglio nei tunnel etc etc
hanno la stessa concezione dei nazi verso gli untermensch
del resto è uno stato fondato sul suprematismo etnico religioso
Quello che non mi spiego è perchè non si riesca a coagularsi nel non spendere 1 cent
in tutte le attività collegate al genocidio, io personalmente evito qualsiasi spesa anche digitale
che possa finanziare Israele.
Perché è impossibile. L'elenco delle corporation da boicottare secondo il bds è talmente lungo che bisognerebbe vivere in eremitaggio e facendo vita da cacciatori-agricoltori di preistorica memoria.
Credo sia più fattibile agire altrimenti, controinformazione, manifestazioni, pressione sui governi, scioperi/sabotaggi per chi ne ha la possibilità, tipo i portuali che si oppongono all'invio di armi. Un po' di consumo critico si può fare, ma il boicottaggio totale dal lato dei consumatori è oggettivamente infattibile.
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Inviato: martedì 12 agosto 2025, 21:06
da lemond
Scattista ha scritto: ↑lunedì 11 agosto 2025, 17:15
A Tel Aviv le proteste degli ex piloti e riservisti contro la nuova escalation nella Striscia: “In guerra ci sono delle leggi e le abbiamo sempre rispettate. Ora è completamente diverso: 60mila morti sono una vergogna”
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Inviato: mercoledì 13 agosto 2025, 16:53
da nemecsek.
Kill Jews, Get Your Own State
A Hamas leader says new global recognition for Palestinian statehood is a reward for the Oct. 7 massacre.
How Hamas Fools the World
The terror group has perfected the war-crimes playbook on how to win antisemitic friends and influence useful idiots.
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Inviato: domenica 17 agosto 2025, 16:45
da aitutaki1
bicycleran ha scritto: ↑lunedì 11 agosto 2025, 23:21
aitutaki1 ha scritto: ↑lunedì 11 agosto 2025, 22:39
bicycleran ha scritto: ↑lunedì 11 agosto 2025, 21:58
Repubblica ha già scritto che uno di loro è un giornalista-terrorista
Terrorista è questa esecuzione , francamente il gruppo Gedi è uno strumento di propaganda
non mi potrebbe stupire nulla, la realtà è che non vogliono testimoni
dopo tutte le atrocità Israeliane, dalle torture alle esecuzioni sommarie alle fosse comuni
bombardamenti al fosforo, tiro a segno sui civili, civili al guinzaglio nei tunnel etc etc
hanno la stessa concezione dei nazi verso gli untermensch
del resto è uno stato fondato sul suprematismo etnico religioso
Quello che non mi spiego è perchè non si riesca a coagularsi nel non spendere 1 cent
in tutte le attività collegate al genocidio, io personalmente evito qualsiasi spesa anche digitale
che possa finanziare Israele.
Perché è impossibile. L'elenco delle corporation da boicottare secondo il bds è talmente lungo che bisognerebbe vivere in eremitaggio e facendo vita da cacciatori-agricoltori di preistorica memoria.
Credo sia più fattibile agire altrimenti, controinformazione, manifestazioni, pressione sui governi, scioperi/sabotaggi per chi ne ha la possibilità, tipo i portuali che si oppongono all'invio di armi. Un po' di consumo critico si può fare, ma il boicottaggio totale dal lato dei consumatori è oggettivamente infattibile.
Sarà difficile ma credo sia importante anche come valore etico