le idee di Mik ACQUARONE

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
Mad
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Iscritto il: sabato 11 dicembre 2010, 8:48
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Re: le idee di Mik ACQUARONE

Messaggio da leggere da Mad »

bove ha scritto:
Mad ha scritto:
bove ha scritto:Vado OT, ma non troppo.
La scorsa estate conosco un ragazzo di 17 anni che da poco si è appassionato al ciclismo. Non pedala male, mi dice che di km ne fa. Ovviamente si vede che è un po rigido, non ha la malizia di uno che va in bici da anni, insomma è agli inizi ma si vede che è appassionato. Morale mi chiede se conosco qualche squadra per provare a correre. Gli do il tel. di un amico che allena gli allievi della squadra in cui ho corso tutte le giovanili. Purtroppo questo mi dice che non tengono più la cat. Juniores perchè troppo impegnativa. Il ragazzo non demorde e si da da fare per trovare un team. Sembrerà assurdo ma in tutta la mia provincia esiste solo una squadra juniores, lui si propone, ma gli rispondono che è troppo tardi per cominciare, che loro hanno l'organico già al completo, budget stabilito, ecc. ecc. Insomma la classica porta in faccia. Ma dico io, sicuramente non sarà un talento, sicuramente è vero che buttarsi in gruppo a 18 anni per la prima volta non è semplice. Ma questo ragazzo ha già bici, casco e scarpini, ha solo bisogno di un tesserino, maglia e pantaloncini per provare a fare ciò che gli piace. Avanti così, bravi :clap: . Tra 10 -15 anni le corse le vedremo solo in tv ed in inglese, ed ovviamente ci domanderemo come mai.

Ne abbiamo tesserati diversi con una storia simile, non me ne ricordo uno che sia andato oltre il finirle le gare. E quando sei Juniores e questo è il tuo massimo, puoi appenderla quando vuoi.
Non ho dubbi, ma almeno li avete fatti provare e per questo "chapeau". Quello che faccio fatica a digerire è negare ad un ragazzo di 17-18 anni ( talentuoso o meno ) la possibilità di provarci. Poi però in tv sentiamo di questo o quel corridore australiano, inglese o americano che ha cominciato a correre a 18-19 anni.

Non sono assolutamente paragonabili il 18enne italiano e il suo coetaneo australiano, che cominciano un nuovo sport: il primo è uno scarto la cui abilità motoria è minima e le ore dedicate allo sport pari a zero, il secondo è un ragazzo che da più di 10 anni pratica vari sport al fine di poter apprendere il maggior numero di abilità motorie. ne possiamo riparlare il giorno in cui la scuola modificherà il suo approccio verso l'educazione fisica.
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Subsonico
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Re: le idee di Mik ACQUARONE

Messaggio da leggere da Subsonico »

Ahò, prendete Tuft: ha cominciato a correre su strada a 22 anni. Prima solo passeggiate into the wild. Nessun altro background....
VINCITORE DEL FANTATOUR 2016 SUL CAMPO: certe fantaclassifiche verranno riscritte...

"Stufano è un Peter Sagan che ha smesso di sognare (E.Vittone) "
Gianluca Avigo - bove

Re: le idee di Mik ACQUARONE

Messaggio da leggere da Gianluca Avigo - bove »

Forse non mi ho spiegato. :lol:
A parte che un ragazzo di 17 anni se non è un rincoglionito dopo 4-5 mesi che corre tute le domeniche, impara e molto alla svelta. Il punto è un altro. Cosa cambia ad una squadra che ha già 7-8 ragazzi averne uno in più? Deve solo dargli l'abbigliamento per correre. Lo fanno per gli amatori ma per un ragazzino no. Qual'è il problema? Che farà fatica a finire le prime gare? E allora? Hanno paura di fare brutta figura? Non capisco. A 17 anni contano solo i risultati? Giusto per la cronaca. Io ho fatto dai 9 anni fino a juniores, quindi so che non è semplice. Ma secondo me è molto miope e triste un atteggiamento del genere.
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