Felice ha scritto: ↑sabato 2 maggio 2020, 23:01
Scattista ha scritto: ↑sabato 2 maggio 2020, 22:31
Felice ha scritto: ↑sabato 2 maggio 2020, 21:47
Un mio amico d'infanzia, oggi primario in un ospedale di Genova, ha detto che nell'ospedale in cui lavora si sta liberando un intero reparto, riservato fino ad ora ai malati di covid. Quello che pensa lui però è che fra un mese e mezzo quel reparto sarà di nuovo pieno, proprio perchè molti, troppi, interpreteranno la fine del confinamento proprio come indicato qui sopra, un "liberi tutti!". Spero sinceramente che si sbagli. Io però condivido le sue preoccupazioni.
se avessi letto sopra, avresti visto che io ho sempre scritto che per me il diritto alla libertà è sacrosanto, ma che sono super incazzato perché la gente per strada se ne strafrega delle distanze.
E sono convinto che quelli che ora ti passano ad 1 cm son gli stessi che prima si tappavano in casa e criticavano chi non lo faceva.
Faccio un esempio: nelle gite "clandestine" in periodo di massima quarantena sui monti dietro la mia città qualche rara volta ho incontrato qualcuno sul sentiero. Qualcuno come me! Quando è successo, in modo spontaneo, ognuno si è buttato di lato, uscendo anche dal sentiero e passando a 5 metri l'uno dall'altro, pur scambiandoci un saluto e un bel cenno con la mano.
Oggi sul sentiero ho incontrato un mucchio di persone, mountain bike e pure moto da enduro. Alcune persone erano a gruppi di tre o quattro. Io mi son buttato da parte, e questi han tirato dritto rimanendo affiancati, e passandomi a 10 cm. Questo è lo stato delle cose. Poi a me non me ne frega più di tanto, ma un pò mi delude questa mancanza di civiltà, di buon senso, di rispetto comunitario. E mi fa pensare male per altri ambiti..
No, ho letto quanto hai scritto in precedenza, e sono perfettamente convinto che tu fai e farai come dici. Il mio post non era riferito a te, anche se ho ripreso la tua frase. Qui in Francia è uguale. C'è aria di deconfinamento, e nella testa di molti si è installato un certo "laissez aller". Oggi sono andato al supermercato. Fila lunghissima in attesa di entrare, tutti a distanza. Poi hanno aperto le porte e a quel punto, entrando, tutti ammucchiati. E' da idioti. Cosa stavamo in fila a fare allora prima? Eppure è così. I discorsi che facevi, "iostoadunmetro", l'importante è il comportamento, il rispetto delle distanze, ecc., erano tutti giusti. Però non entrano nella testa di tanti. Molti, moltissimi, fanno attenzione. Ma tanti altri proprio non ci arrivano. E sono loro che faranno casino.
non entrano nella testa di molti? Ma se fino a ieri bastava che ti vedessero in giro a piedi i vicini di casa, affinchè telefonassero alla polizia, iniziando una serie interminabile di litigi...non facciamoci ingannare dalle foto terroristiche pubblicate col solito sistema propagandistico dai media. Siamo nell'epoca della pro-duzione della notizia: ovvero la notizia che non c'è, che serve, viene mediaticamente prodotta. Notizia pro-dotta esattamente come viene pro-dotto il bisogno, quando è necessario vendere qualcosa che risponde ad un bisogno che ancora non c'è.
Mi riferisco a quelle foto fatte con lo schiacciamento prospettico, pubblicate senza alcuna contestualizzazione, in maniera da far pensare che la stessa situazione del momento di maggiore affollamento (20 persone lungo 100 metri...)sul Naviglio Grande fosse quella identica di tutta la Lombardia.
Per quanto mi riguarda, già in bicicletta è quasi impossibile creare una situazione di possibile contagio, figuriamoci ora che per sorpassarsi si va nell'altra corsia, insieme a tutta una lunga serie di accorgimenti, corretti, che personalmente ho sempre adottato, e per i quali fino a due mesi fa passavo per ipocondriaco.
Ma già il fatto che due persone che si incrociano su un sentiero di montagna, soli in un'area di ettari, con la mascherina, immagino, automaticamente escano dal sentiero per passarsi a 5 metri, è significativa del livello a cui siamo.