pacho ha scritto:d'accordissimo con robby e seb.
altra considerazione: il fatto che pozzato prima della vuelta (non) si sia allenato da cani e dopo 20 tappe stia finalmente uscendo con una condizione almeno sufficiente mostra la differenza tra uno che ha (ancora) il motore, e chi no (un suo compagno di squadra famoso), che essendo arrivato in condizioni simili al giro, ne è uscito ancora peggio.
Detto questo: credo che pozzato sia sia ancora lontano dalla condizione migliore (ho appena visto la replica). Sull'ultima salita anche se in 6 o 7 posizione era li attaccato con lo sputo e non aveva un bel ghigno. Ad ogni modo ci sono ancora 2 settimane + la tappa di oggi. Se fa le cose fatte bene (ne dubito) c'è la remota possibilità che arrivi quasi a puntino.
Mi allaccio un attimo a questo discorso.
Pozzato ha fatto per 2 volte la Vuelta in carriera prima di questo 2014. Nel 2008, e in quell'occasione non partecipò al Mondiale ma fece secondo sia alla Coppa Sabatini che al Giro del Lazio, quindi aveva una buona condizione. Nel 2010 invece arrivò quarto al Mondiale dopo una gara che io mi ricordo molto dispendiosa da parte sua dato che di fatto aveva il compito di marcare un Gilbert immarcabile che infatti se ne andò da solo sull'ultimo strappo con Pippo che, sempre se non ricordo male, fu l'ultimo ad arrendersi.
Probabilmente i 20 giorni di allenamento 'forzato' lontano da casa e in corsa lo aiutano molto a trovare la forma che lui spesso e volentieri fatica a trovare da solo (non voglio entrare in merito della vita personale). Il motore secondo me c'è ancora, si vede a sprazzi ma quando inizia a carburare poi gli permette di fare ottime cose.
Detto questo, provo ad ipotizzare 9 nomi per l'Italia considerando anche quanto visto negli ultimi giorni.
Nibali, Aru, Giampaolo Caruso, Bennati, De Marchi, Pozzato, Quinziato, Trentin e Visconti.
In questo momento mi 'preoccupa' la condizione fisica di Trentin che secondo me dall'essere capitano quasi designato a fine Tour ora rischia l'esclusione. Potrebbe comunque lavorare come gregario che come compito gli riesce bene, ma nell'ultimo periodo si è ridimensionato dato che comunque è difficile preparare le classiche, il tour e poi anche il mondiale.