Tour 2024 - 9a tappa: Troyes - Troyes (199 Km)

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
Babylon
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Re: Tour 2024 - 9a tappa: Troyes - Troyes (199 Km)

Messaggio da leggere da Babylon »

lucks83 ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 11:05
Tranchée d'Arenberg ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 9:47
lucks83 ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 9:44
Esatto.
Vingegaard va fortissimo pure a crono e sul passo, lo scorso anno a Laruns nella pianura dopo il Marie Blanque ha guadagnato su un gruppo di inseguitori che tirava a tutta.

Si è dato per scontato che sullo sterrato non fosse in grado, quando nessuno poi lo aveva mai visto affrontarlo prima.
Se uno è un fenomeno è un fenomeno, non si capisce perché dovrebbe essere solo Pogacar a sapersi districare bene su ogni terreno e a lui sia preclusa questa possibilità.
Sono d'accordo. Vingegaard ha un gran motore, mi pare che lo abbia più volte dimostrato nelle crono degli ultimi Tour. Solo che quest'anno per ovvi motivi non è al massimo e per il momento deve pensare a difendersi più che ad attaccare. Ma se ragioniamo in generale il tuo post è da incorniciare.
Guarda, io cerco sempre di vedere le cose da ogni prospettiva.
Prima del Tour, al netto dei discorsi sulla condizione fisica che poteva avere Jonas, sentivo dire che Pogacar sarebbe stato avvantaggiato nella tappa di Bologna col San Luca e in quella con gli sterrati.
Perché ovviamente ha dimostrato sul campo di saper andar forte sui terreni da classicomani e da gravel bike.
Non includo la tappa di Rimini perché alla fine le salite interessanti erano davvero troppo lontane dal traguardo.

Allo stesso tempo, in tempi non sospetti e molto tempo prima del Tour 2024, ho letto moltissimi commenti sul fatto che Vingegaard è un delitto che non faccia la Liegi, perché sarebbe adattissimo a corse di quel tipo.
Inoltre ha dimostrato negli ultimi anni di andare fortissimo anche in pianura, al netto del peso piuma.

Non capisco allora come poteva essere così sbilanciato il pronostico verso Pogacar in queste due tappe: Vingegaard ha tutte le caratteristiche e ha dimostrato di poter primeggiare pure su questi terreni, ok prima d'ora non lo avevamo mai visto sugli sterrati, ma molti avevano dedotto non fosse in grado di sopprtarli.
Ma siamo davvero sicuri che non sia in grado di vincere una Strade Bianche, se lo volesse?
C'é riuscito Pidcock, che pesa quanto, e non può riuscirci Jonas?

Inoltre quello che aveva il team più adatto alla corsa di ieri era proprio il danese, mentre mi ricordo benissimo le critiche espresse da molti sul forum per la selezione UAE , che è piena zeppa di scalatori ma leggerina in pianura.
Non capisco come si possa allora definire Pogacar come lo sconfitto del giorno: se lo è, è solo per il fatto di non aver guadagnato nulla su un rivale la cui condizione pare non essere al 100%, non certo per le sue caratteristiche tecniche o per la composizione della sua squadra.

Aggiungo che parlare di vincitori o di sconfitti per ora ha poco senso, visto i dubbi che aleggiano per diversi motivi sulla tenuta fisica di entrambi: per quello che penso io, però, la tappa di ieri era potenzialmente pericolosa per entrambi e, se si fossero verificate alcune condizioni, forse lo era più per Pogacar.
Capisco il ragionamento di fondo, ma qua stiamo paragonando un Vingegaard che per caratteristiche mostrate in altri contesti (crono, montagna, tracciati misti) si ipotizzava potesse andare forte sugli sterrati ad uno che ha vinto due Strade Bianche, ovvero LA classica degli sterrati, di cui l'ultima quest'anno con 80km di fuga individuale. Pogacar poteva pagare qualcosa solo in caso di incidenti meccanici o cadute, impossibile pensare di staccarlo in altra maniera.
Ed è per questo che lo sloveno è considerato il più forte ciclista al mondo, perchè va fortissimo dalle salite più tradizionali ai tracciati da classicomani, senza perdere nulla in termini di prestazione: aspettarsi le medesime cose, al medesimo livello, da Vingegaard dimostra quanto il danese sia forte, ma al contempo è ingeneroso nei suoi confronti.
Pogacar si è presentato solo soletto a Siena con due azioni di altri tempi, guida benissimo la bici, si è dimostrato un fenomeno anche su terreni come il pavè del Fiandre o quello del Tour, di inverno partecipa ad un paio di corse di CX in patria per divertimeno e le vince per dispersione.
La Liegi di quest'anno l'ha vinta con autorità assoluta. Sugli strappi tipo San Luca, Huy, Redoute e compagnia è indubbiamente nella top 2 al mondo.
Anche qui, Jonas ha tutte le qualità per fare benissimo alla Liegi, io l'ho sempre sostenuto ed in caso vi si cimentasse al top della forma non lo escluderei mai dalla vittoria finale, ma il favorito assoluto sarebbe Tadej, con Remco poco sotto. Ovvero due corridori che quelle qualità lì le hanno espresse sul campo.
D'altro canto è un fatto che pure essendo fenomenale su tutti i tipi di salite non ha la stessa esplosività dell'avversario, quindi sul San Luca avrebbe potuto pagare dazio (San Luca che tra l'altro Pogacar ormai conosce bene visti i numerosi Giri dell'Emilia corsi).
Direi che questi sono i motivi per i quali si pensava che tali tappe fossero pro-Pogacar, cui si aggiungevano i dubbi sulle condizioni post infortunio di Vingegaard.
lucks83
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Re: Tour 2024 - 9a tappa: Troyes - Troyes (199 Km)

Messaggio da leggere da lucks83 »

Babylon ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 11:53
lucks83 ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 11:05
Tranchée d'Arenberg ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 9:47

Sono d'accordo. Vingegaard ha un gran motore, mi pare che lo abbia più volte dimostrato nelle crono degli ultimi Tour. Solo che quest'anno per ovvi motivi non è al massimo e per il momento deve pensare a difendersi più che ad attaccare. Ma se ragioniamo in generale il tuo post è da incorniciare.
Guarda, io cerco sempre di vedere le cose da ogni prospettiva.
Prima del Tour, al netto dei discorsi sulla condizione fisica che poteva avere Jonas, sentivo dire che Pogacar sarebbe stato avvantaggiato nella tappa di Bologna col San Luca e in quella con gli sterrati.
Perché ovviamente ha dimostrato sul campo di saper andar forte sui terreni da classicomani e da gravel bike.
Non includo la tappa di Rimini perché alla fine le salite interessanti erano davvero troppo lontane dal traguardo.

Allo stesso tempo, in tempi non sospetti e molto tempo prima del Tour 2024, ho letto moltissimi commenti sul fatto che Vingegaard è un delitto che non faccia la Liegi, perché sarebbe adattissimo a corse di quel tipo.
Inoltre ha dimostrato negli ultimi anni di andare fortissimo anche in pianura, al netto del peso piuma.

Non capisco allora come poteva essere così sbilanciato il pronostico verso Pogacar in queste due tappe: Vingegaard ha tutte le caratteristiche e ha dimostrato di poter primeggiare pure su questi terreni, ok prima d'ora non lo avevamo mai visto sugli sterrati, ma molti avevano dedotto non fosse in grado di sopprtarli.
Ma siamo davvero sicuri che non sia in grado di vincere una Strade Bianche, se lo volesse?
C'é riuscito Pidcock, che pesa quanto, e non può riuscirci Jonas?

Inoltre quello che aveva il team più adatto alla corsa di ieri era proprio il danese, mentre mi ricordo benissimo le critiche espresse da molti sul forum per la selezione UAE , che è piena zeppa di scalatori ma leggerina in pianura.
Non capisco come si possa allora definire Pogacar come lo sconfitto del giorno: se lo è, è solo per il fatto di non aver guadagnato nulla su un rivale la cui condizione pare non essere al 100%, non certo per le sue caratteristiche tecniche o per la composizione della sua squadra.

Aggiungo che parlare di vincitori o di sconfitti per ora ha poco senso, visto i dubbi che aleggiano per diversi motivi sulla tenuta fisica di entrambi: per quello che penso io, però, la tappa di ieri era potenzialmente pericolosa per entrambi e, se si fossero verificate alcune condizioni, forse lo era più per Pogacar.
Capisco il ragionamento di fondo, ma qua stiamo paragonando un Vingegaard che per caratteristiche mostrate in altri contesti (crono, montagna, tracciati misti) si ipotizzava potesse andare forte sugli sterrati ad uno che ha vinto due Strade Bianche, ovvero LA classica degli sterrati, di cui l'ultima quest'anno con 80km di fuga individuale. Pogacar poteva pagare qualcosa solo in caso di incidenti meccanici o cadute, impossibile pensare di staccarlo in altra maniera.
Ed è per questo che lo sloveno è considerato il più forte ciclista al mondo, perchè va fortissimo dalle salite più tradizionali ai tracciati da classicomani, senza perdere nulla in termini di prestazione: aspettarsi le medesime cose, al medesimo livello, da Vingegaard dimostra quanto il danese sia forte, ma al contempo è ingeneroso nei suoi confronti.
Pogacar si è presentato solo soletto a Siena con due azioni di altri tempi, guida benissimo la bici, si è dimostrato un fenomeno anche su terreni come il pavè del Fiandre o quello del Tour, di inverno partecipa ad un paio di corse di CX in patria per divertimeno e le vince per dispersione.
La Liegi di quest'anno l'ha vinta con autorità assoluta. Sugli strappi tipo San Luca, Huy, Redoute e compagnia è indubbiamente nella top 2 al mondo.
Anche qui, Jonas ha tutte le qualità per fare benissimo alla Liegi, io l'ho sempre sostenuto ed in caso vi si cimentasse al top della forma non lo escluderei mai dalla vittoria finale, ma il favorito assoluto sarebbe Tadej, con Remco poco sotto. Ovvero due corridori che quelle qualità lì le hanno espresse sul campo.
D'altro canto è un fatto che pure essendo fenomenale su tutti i tipi di salite non ha la stessa esplosività dell'avversario, quindi sul San Luca avrebbe potuto pagare dazio (San Luca che tra l'altro Pogacar ormai conosce bene visti i numerosi Giri dell'Emilia corsi).
Direi che questi sono i motivi per i quali si pensava che tali tappe fossero pro-Pogacar, cui si aggiungevano i dubbi sulle condizioni post infortunio di Vingegaard.
Infatti io ho sempre detto che le prime tappe potevano avvantaggiare Pogacar più per i dubbi sulla condizione di Vingegaard, che per il percorso in sé.

Se avete seguito Vingo a inizio anno, avreste notato fin da O Gran Camino che gli bastava uno strappo di 2 km per scavare i solchi, cosa che ha fatto anche alla Tirreno.
Un km di San Giacomo e aveva già messo in ghiaccio il risultato.
Non capisco perché non sia un corridore adatto al San Luca, quando ha dimostrato di essere esplosivo pure lui.
In pianura va fortissimo, e ha la squadra più forte su quel terreno.
Inoltre, come si è già visto più volte, guida benissimo la bicicletta, pure meglio di Pogacar.
La riprova sono le discese dello Spandelles, quella del Joux Plane lo scorso anno, dove ad ogni curva arrivava quasi a tamponare Tadej dal margine che aveva, e pure quella del Galibier di pochi giorni fa, visto che in cima, nel tratto tecnico, gli ha recuperato qualcosa, per poi perdere quando la discesa si è fatta dritta e da rapportone.


Se abbiamo questa concezione di Pogacar e non di Vingegaard sui terreni misti è solo perché (per me) il danese non si è mai cimentato in certe gare o per lo meno non lo ha mai fatto seriamente come alla Liegi.
Ritengo sia possibilissimo che anche lui vinca una corsa come le Strade Bianche, per esempio.
E sempre parlando di Strade Bianche, c'è un abisso tra la classica italiana e la tappa di ieri: basti pensare che per vincere Pogacar è sempre partito sulla salita di Monte Sante Marie, ieri semplicemente una salita del genere...non c'era.
Babylon
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Re: Tour 2024 - 9a tappa: Troyes - Troyes (199 Km)

Messaggio da leggere da Babylon »

lucks83 ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 12:10
Babylon ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 11:53
lucks83 ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 11:05

Guarda, io cerco sempre di vedere le cose da ogni prospettiva.
Prima del Tour, al netto dei discorsi sulla condizione fisica che poteva avere Jonas, sentivo dire che Pogacar sarebbe stato avvantaggiato nella tappa di Bologna col San Luca e in quella con gli sterrati.
Perché ovviamente ha dimostrato sul campo di saper andar forte sui terreni da classicomani e da gravel bike.
Non includo la tappa di Rimini perché alla fine le salite interessanti erano davvero troppo lontane dal traguardo.

Allo stesso tempo, in tempi non sospetti e molto tempo prima del Tour 2024, ho letto moltissimi commenti sul fatto che Vingegaard è un delitto che non faccia la Liegi, perché sarebbe adattissimo a corse di quel tipo.
Inoltre ha dimostrato negli ultimi anni di andare fortissimo anche in pianura, al netto del peso piuma.

Non capisco allora come poteva essere così sbilanciato il pronostico verso Pogacar in queste due tappe: Vingegaard ha tutte le caratteristiche e ha dimostrato di poter primeggiare pure su questi terreni, ok prima d'ora non lo avevamo mai visto sugli sterrati, ma molti avevano dedotto non fosse in grado di sopprtarli.
Ma siamo davvero sicuri che non sia in grado di vincere una Strade Bianche, se lo volesse?
C'é riuscito Pidcock, che pesa quanto, e non può riuscirci Jonas?

Inoltre quello che aveva il team più adatto alla corsa di ieri era proprio il danese, mentre mi ricordo benissimo le critiche espresse da molti sul forum per la selezione UAE , che è piena zeppa di scalatori ma leggerina in pianura.
Non capisco come si possa allora definire Pogacar come lo sconfitto del giorno: se lo è, è solo per il fatto di non aver guadagnato nulla su un rivale la cui condizione pare non essere al 100%, non certo per le sue caratteristiche tecniche o per la composizione della sua squadra.

Aggiungo che parlare di vincitori o di sconfitti per ora ha poco senso, visto i dubbi che aleggiano per diversi motivi sulla tenuta fisica di entrambi: per quello che penso io, però, la tappa di ieri era potenzialmente pericolosa per entrambi e, se si fossero verificate alcune condizioni, forse lo era più per Pogacar.
Capisco il ragionamento di fondo, ma qua stiamo paragonando un Vingegaard che per caratteristiche mostrate in altri contesti (crono, montagna, tracciati misti) si ipotizzava potesse andare forte sugli sterrati ad uno che ha vinto due Strade Bianche, ovvero LA classica degli sterrati, di cui l'ultima quest'anno con 80km di fuga individuale. Pogacar poteva pagare qualcosa solo in caso di incidenti meccanici o cadute, impossibile pensare di staccarlo in altra maniera.
Ed è per questo che lo sloveno è considerato il più forte ciclista al mondo, perchè va fortissimo dalle salite più tradizionali ai tracciati da classicomani, senza perdere nulla in termini di prestazione: aspettarsi le medesime cose, al medesimo livello, da Vingegaard dimostra quanto il danese sia forte, ma al contempo è ingeneroso nei suoi confronti.
Pogacar si è presentato solo soletto a Siena con due azioni di altri tempi, guida benissimo la bici, si è dimostrato un fenomeno anche su terreni come il pavè del Fiandre o quello del Tour, di inverno partecipa ad un paio di corse di CX in patria per divertimeno e le vince per dispersione.
La Liegi di quest'anno l'ha vinta con autorità assoluta. Sugli strappi tipo San Luca, Huy, Redoute e compagnia è indubbiamente nella top 2 al mondo.
Anche qui, Jonas ha tutte le qualità per fare benissimo alla Liegi, io l'ho sempre sostenuto ed in caso vi si cimentasse al top della forma non lo escluderei mai dalla vittoria finale, ma il favorito assoluto sarebbe Tadej, con Remco poco sotto. Ovvero due corridori che quelle qualità lì le hanno espresse sul campo.
D'altro canto è un fatto che pure essendo fenomenale su tutti i tipi di salite non ha la stessa esplosività dell'avversario, quindi sul San Luca avrebbe potuto pagare dazio (San Luca che tra l'altro Pogacar ormai conosce bene visti i numerosi Giri dell'Emilia corsi).
Direi che questi sono i motivi per i quali si pensava che tali tappe fossero pro-Pogacar, cui si aggiungevano i dubbi sulle condizioni post infortunio di Vingegaard.
Infatti io ho sempre detto che le prime tappe potevano avvantaggiare Pogacar più per i dubbi sulla condizione di Vingegaard, che per il percorso in sé.

Se avete seguito Vingo a inizio anno, avreste notato fin da O Gran Camino che gli bastava uno strappo di 2 km per scavare i solchi, cosa che ha fatto anche alla Tirreno.
Un km di San Giacomo e aveva già messo in ghiaccio il risultato.
Non capisco perché non sia un corridore adatto al San Luca, quando ha dimostrato di essere esplosivo pure lui.
In pianura va fortissimo, e ha la squadra più forte su quel terreno.
Inoltre, come si è già visto più volte, guida benissimo la bicicletta, pure meglio di Pogacar.
La riprova sono le discese dello Spandelles, quella del Joux Plane lo scorso anno, dove ad ogni curva arrivava quasi a tamponare Tadej dal margine che aveva, e pure quella del Galibier di pochi giorni fa, visto che in cima, nel tratto tecnico, gli ha recuperato qualcosa, per poi perdere quando la discesa si è fatta dritta e da rapportone.


Se abbiamo questa concezione di Pogacar e non di Vingegaard sui terreni misti è solo perché (per me) il danese non si è mai cimentato in certe gare o per lo meno non lo ha mai fatto seriamente come alla Liegi.
Ritengo sia possibilissimo che anche lui vinca una corsa come le Strade Bianche, per esempio.
E sempre parlando di Strade Bianche, c'è un abisso tra la classica italiana e la tappa di ieri: basti pensare che per vincere Pogacar è sempre partito sulla salita di Monte Sante Marie, ieri semplicemente una salita del genere...non c'era.
Guarda ho seguito quello che ha fatto da inizio anno all'incidente, e posso dire che a mio avviso pareva aver fatto uno step in più anche rispetto all'inizio 2023. Alla Tirreno è stato impressionante.
Comunque non dico che Vingegaard non sia adatto, anzi è adattissimo e fa paura in ogni tipo di salita, ma Pogacar sugli strappi brevi è il migliore al mondo (con Roglic quando è in condizione, probabilmente). Penso fosse normale aspettarsi un diverso esito sul San Luca, considerato tutto.

Guidare bene la bicicletta sull'asfalto e fare lo stesso sullo sterrato non è scontato, specie se non si è abituati o se non si sono potuti fare sopralluoghi a causa dell'infortunio patito (cosa che Remco e Pogacar hanno invece potuto fare). Infatti ieri ad ogni curva sugli attacchi di Pogacar perdeva un paio di metri che lo costringevano a rilanciare, e che ne denotavano le difficoltà. Inoltre nel tratto con fondo sdrucciolevole è andato in visibile difficoltà, ed è stato salvato da Laporte e Jorgenson.
Sulla Strade Bianche: possibile che Vingegaard possa vincerne una, per caratteristiche è abbastanza affine ed ha certamente più watt nelle gambe del 99,5 % del gruppo. Il problema è che si dovrebbe confrontare con lo sloveno, ed in uno duello vis a vis sullo sterrato io lo vedo con molte meno speranze che, per dire, ad una Liegi.
Giusto difendersi per lui ieri, ed ottimo risultato essere arrivati assieme.
herbie
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Iscritto il: sabato 26 febbraio 2011, 17:19

Re: Tour 2024 - 9a tappa: Troyes - Troyes (199 Km)

Messaggio da leggere da herbie »

lucks83 ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 9:48
herbie ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 7:35
Winter ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 7:33 La tappa è stata spettacolare
Però penso al Pirata
Tappa come oggi.. perdeva 10 minuti
ma infatti Vingegaard, che secondo me peserà tre chili meno del Pirata a vederlo in bici, e quindi sullo sterrato dovrebbe soffrire ancora di più, è stato prodigioso.
Tre kg in più.
Il Pirata pesava 57 kg quando era al top, Vingegaard 60.

Ma Marco non è mai stato un forte passista, non ha mai fatto crono strepitose per usare un eufemismo (a parte lugano 98) e non ha mai avuto una squadra come la Visma, così forte in pianura.
Direi che il paragone non è molto azzeccato.
mah, delle fonti che si trovano riguardo il peso degli atleti non mi fido mai....nessuno dichiara meno chili, spessissimo di più. Una volta trovai che Federica Pellegrini pesasse 5 o 6 chili più me, che magro non sono e nemmeno più basso di lei. Ora che ha smesso hanno rimesso un peso congruo con quello che è realmente.
rododendro
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Re: Tour 2024 - 9a tappa: Troyes - Troyes (199 Km)

Messaggio da leggere da rododendro »

lucks83 ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 9:48
herbie ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 7:35
Winter ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 7:33 La tappa è stata spettacolare
Però penso al Pirata
Tappa come oggi.. perdeva 10 minuti
ma infatti Vingegaard, che secondo me peserà tre chili meno del Pirata a vederlo in bici, e quindi sullo sterrato dovrebbe soffrire ancora di più, è stato prodigioso.
Tre kg in più.
Il Pirata pesava 57 kg quando era al top, Vingegaard 60.

Ma Marco non è mai stato un forte passista, non ha mai fatto crono strepitose per usare un eufemismo (a parte lugano 98) e non ha mai avuto una squadra come la Visma, così forte in pianura.
Direi che il paragone non è molto azzeccato.
Il paragone ci può stare solo e soltanto nel senso che entrambi hanno dato e danno il meglio nelle grandi tappe di montagna dei GT, per me la crono più stupefacente del Panta fu quella della 20 tappa al Tour 98, terzo di tappa a quasi 48 di media in una crono pianeggiante di 53 km, certo a fine Tour in genere vanno forte gli uomini di classifica ma rimane una prestazione incredibile.
lucks83
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Iscritto il: sabato 18 maggio 2013, 13:11

Re: Tour 2024 - 9a tappa: Troyes - Troyes (199 Km)

Messaggio da leggere da lucks83 »

Babylon ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 12:52
lucks83 ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 12:10
Babylon ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 11:53

Capisco il ragionamento di fondo, ma qua stiamo paragonando un Vingegaard che per caratteristiche mostrate in altri contesti (crono, montagna, tracciati misti) si ipotizzava potesse andare forte sugli sterrati ad uno che ha vinto due Strade Bianche, ovvero LA classica degli sterrati, di cui l'ultima quest'anno con 80km di fuga individuale. Pogacar poteva pagare qualcosa solo in caso di incidenti meccanici o cadute, impossibile pensare di staccarlo in altra maniera.
Ed è per questo che lo sloveno è considerato il più forte ciclista al mondo, perchè va fortissimo dalle salite più tradizionali ai tracciati da classicomani, senza perdere nulla in termini di prestazione: aspettarsi le medesime cose, al medesimo livello, da Vingegaard dimostra quanto il danese sia forte, ma al contempo è ingeneroso nei suoi confronti.
Pogacar si è presentato solo soletto a Siena con due azioni di altri tempi, guida benissimo la bici, si è dimostrato un fenomeno anche su terreni come il pavè del Fiandre o quello del Tour, di inverno partecipa ad un paio di corse di CX in patria per divertimeno e le vince per dispersione.
La Liegi di quest'anno l'ha vinta con autorità assoluta. Sugli strappi tipo San Luca, Huy, Redoute e compagnia è indubbiamente nella top 2 al mondo.
Anche qui, Jonas ha tutte le qualità per fare benissimo alla Liegi, io l'ho sempre sostenuto ed in caso vi si cimentasse al top della forma non lo escluderei mai dalla vittoria finale, ma il favorito assoluto sarebbe Tadej, con Remco poco sotto. Ovvero due corridori che quelle qualità lì le hanno espresse sul campo.
D'altro canto è un fatto che pure essendo fenomenale su tutti i tipi di salite non ha la stessa esplosività dell'avversario, quindi sul San Luca avrebbe potuto pagare dazio (San Luca che tra l'altro Pogacar ormai conosce bene visti i numerosi Giri dell'Emilia corsi).
Direi che questi sono i motivi per i quali si pensava che tali tappe fossero pro-Pogacar, cui si aggiungevano i dubbi sulle condizioni post infortunio di Vingegaard.
Infatti io ho sempre detto che le prime tappe potevano avvantaggiare Pogacar più per i dubbi sulla condizione di Vingegaard, che per il percorso in sé.

Se avete seguito Vingo a inizio anno, avreste notato fin da O Gran Camino che gli bastava uno strappo di 2 km per scavare i solchi, cosa che ha fatto anche alla Tirreno.
Un km di San Giacomo e aveva già messo in ghiaccio il risultato.
Non capisco perché non sia un corridore adatto al San Luca, quando ha dimostrato di essere esplosivo pure lui.
In pianura va fortissimo, e ha la squadra più forte su quel terreno.
Inoltre, come si è già visto più volte, guida benissimo la bicicletta, pure meglio di Pogacar.
La riprova sono le discese dello Spandelles, quella del Joux Plane lo scorso anno, dove ad ogni curva arrivava quasi a tamponare Tadej dal margine che aveva, e pure quella del Galibier di pochi giorni fa, visto che in cima, nel tratto tecnico, gli ha recuperato qualcosa, per poi perdere quando la discesa si è fatta dritta e da rapportone.


Se abbiamo questa concezione di Pogacar e non di Vingegaard sui terreni misti è solo perché (per me) il danese non si è mai cimentato in certe gare o per lo meno non lo ha mai fatto seriamente come alla Liegi.
Ritengo sia possibilissimo che anche lui vinca una corsa come le Strade Bianche, per esempio.
E sempre parlando di Strade Bianche, c'è un abisso tra la classica italiana e la tappa di ieri: basti pensare che per vincere Pogacar è sempre partito sulla salita di Monte Sante Marie, ieri semplicemente una salita del genere...non c'era.
Guarda ho seguito quello che ha fatto da inizio anno all'incidente, e posso dire che a mio avviso pareva aver fatto uno step in più anche rispetto all'inizio 2023. Alla Tirreno è stato impressionante.
Comunque non dico che Vingegaard non sia adatto, anzi è adattissimo e fa paura in ogni tipo di salita, ma Pogacar sugli strappi brevi è il migliore al mondo (con Roglic quando è in condizione, probabilmente). Penso fosse normale aspettarsi un diverso esito sul San Luca, considerato tutto.

Guidare bene la bicicletta sull'asfalto e fare lo stesso sullo sterrato non è scontato, specie se non si è abituati o se non si sono potuti fare sopralluoghi a causa dell'infortunio patito (cosa che Remco e Pogacar hanno invece potuto fare). Infatti ieri ad ogni curva sugli attacchi di Pogacar perdeva un paio di metri che lo costringevano a rilanciare, e che ne denotavano le difficoltà. Inoltre nel tratto con fondo sdrucciolevole è andato in visibile difficoltà, ed è stato salvato da Laporte e Jorgenson.
Sulla Strade Bianche: possibile che Vingegaard possa vincerne una, per caratteristiche è abbastanza affine ed ha certamente più watt nelle gambe del 99,5 % del gruppo. Il problema è che si dovrebbe confrontare con lo sloveno, ed in uno duello vis a vis sullo sterrato io lo vedo con molte meno speranze che, per dire, ad una Liegi.
Giusto difendersi per lui ieri, ed ottimo risultato essere arrivati assieme.
Ma infatti non ho mica detto che abbia sbagliato completamente approccio alla corsa.
Per esempio, giusto non collaborare con Tadej e Remco sull'azione ai meno 80.
Dove si sarebbe trovato solo.

Meno giusto non farlo ai meno 20, con gli sterrati quasi finiti e uno Jorgenson e un Laporte stellari, che lo avrebbero riportato comunque dentro dopo ogni scatto di Pogacar.
Ha guardato solo Pogacar, ma di Remco per ora mi fiderei poco.
Sia mai che faccia il sorpresone, con la gamba che ha.

Il fatto che sia stato salvato dai compagni, è ulteriore conferma che ieri aveva la squadra migliore del lotto per il tipo di percorso e che se avessero fatto un altro tipo di corsa, isolando la maglia gialla, sarebbe potuto succedere di tutto.

Sul fatto che Pogacar sia il migliore al mondo negli strappi secchi posso concordare, il fatto è che se Vingegaard ci si cimentasse come lui, con costanza, non so se avremmo la stessa opinione, perché come ci siamo detti, in questo 2024 ha fatto un ulteriore step anche su quel terreno.
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Cervinia4478
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Re: Tour 2024 - 9a tappa: Troyes - Troyes (199 Km)

Messaggio da leggere da Cervinia4478 »

Però con i “se” si fa poco.

Se Vingegaard non si è ancora cimentato nella classiche è perché evidentemente non ha la mentalità per farlo, rispettabilissimo, ma è il motivo per cui Pogacar è considerato globalmente inarrivabile.
lucks83
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Re: Tour 2024 - 9a tappa: Troyes - Troyes (199 Km)

Messaggio da leggere da lucks83 »

Cervinia4478 ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 13:32 Però con i “se” si fa poco.

Se Vingegaard non si è ancora cimentato nella classiche è perché evidentemente non ha la mentalità per farlo, rispettabilissimo, ma è il motivo per cui Pogacar è considerato globalmente inarrivabile.
Ovviamente sono d'accordo.
Io sto parlando a livello puramente tecnico e di caratteristiche.
Vingegaard ha tutte le caratteristiche adatte (scatto bruciante, forza in pianura, forza in salita, squadra fortissima), per competere nelle classiche con Pogacar .
Eccetto il Fiandre.
E forse, ma dico forse, qualcosa in meno dopo i 220 km delle classiche.

Stavo riportando questo discorso all'interno del contesto di un Tour o un GT in generale, dove queste caratteristiche non me lo fanno considerare inferiore a Pogacar su ogni terreno, eccetto il pavè.

Che poi non abbia la testa e la voglia per fare le classiche con ambizioni di vittoria, alla fine è un problema suo ed il motivo perché globalmente gli viene preferito Pogacar.
Babylon
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Re: Tour 2024 - 9a tappa: Troyes - Troyes (199 Km)

Messaggio da leggere da Babylon »

lucks83 ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 13:04
Babylon ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 12:52
lucks83 ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 12:10

Infatti io ho sempre detto che le prime tappe potevano avvantaggiare Pogacar più per i dubbi sulla condizione di Vingegaard, che per il percorso in sé.

Se avete seguito Vingo a inizio anno, avreste notato fin da O Gran Camino che gli bastava uno strappo di 2 km per scavare i solchi, cosa che ha fatto anche alla Tirreno.
Un km di San Giacomo e aveva già messo in ghiaccio il risultato.
Non capisco perché non sia un corridore adatto al San Luca, quando ha dimostrato di essere esplosivo pure lui.
In pianura va fortissimo, e ha la squadra più forte su quel terreno.
Inoltre, come si è già visto più volte, guida benissimo la bicicletta, pure meglio di Pogacar.
La riprova sono le discese dello Spandelles, quella del Joux Plane lo scorso anno, dove ad ogni curva arrivava quasi a tamponare Tadej dal margine che aveva, e pure quella del Galibier di pochi giorni fa, visto che in cima, nel tratto tecnico, gli ha recuperato qualcosa, per poi perdere quando la discesa si è fatta dritta e da rapportone.


Se abbiamo questa concezione di Pogacar e non di Vingegaard sui terreni misti è solo perché (per me) il danese non si è mai cimentato in certe gare o per lo meno non lo ha mai fatto seriamente come alla Liegi.
Ritengo sia possibilissimo che anche lui vinca una corsa come le Strade Bianche, per esempio.
E sempre parlando di Strade Bianche, c'è un abisso tra la classica italiana e la tappa di ieri: basti pensare che per vincere Pogacar è sempre partito sulla salita di Monte Sante Marie, ieri semplicemente una salita del genere...non c'era.
Guarda ho seguito quello che ha fatto da inizio anno all'incidente, e posso dire che a mio avviso pareva aver fatto uno step in più anche rispetto all'inizio 2023. Alla Tirreno è stato impressionante.
Comunque non dico che Vingegaard non sia adatto, anzi è adattissimo e fa paura in ogni tipo di salita, ma Pogacar sugli strappi brevi è il migliore al mondo (con Roglic quando è in condizione, probabilmente). Penso fosse normale aspettarsi un diverso esito sul San Luca, considerato tutto.

Guidare bene la bicicletta sull'asfalto e fare lo stesso sullo sterrato non è scontato, specie se non si è abituati o se non si sono potuti fare sopralluoghi a causa dell'infortunio patito (cosa che Remco e Pogacar hanno invece potuto fare). Infatti ieri ad ogni curva sugli attacchi di Pogacar perdeva un paio di metri che lo costringevano a rilanciare, e che ne denotavano le difficoltà. Inoltre nel tratto con fondo sdrucciolevole è andato in visibile difficoltà, ed è stato salvato da Laporte e Jorgenson.
Sulla Strade Bianche: possibile che Vingegaard possa vincerne una, per caratteristiche è abbastanza affine ed ha certamente più watt nelle gambe del 99,5 % del gruppo. Il problema è che si dovrebbe confrontare con lo sloveno, ed in uno duello vis a vis sullo sterrato io lo vedo con molte meno speranze che, per dire, ad una Liegi.
Giusto difendersi per lui ieri, ed ottimo risultato essere arrivati assieme.
Ma infatti non ho mica detto che abbia sbagliato completamente approccio alla corsa.
Per esempio, giusto non collaborare con Tadej e Remco sull'azione ai meno 80.
Dove si sarebbe trovato solo.

Meno giusto non farlo ai meno 20, con gli sterrati quasi finiti e uno Jorgenson e un Laporte stellari, che lo avrebbero riportato comunque dentro dopo ogni scatto di Pogacar.
Ha guardato solo Pogacar, ma di Remco per ora mi fiderei poco.
Sia mai che faccia il sorpresone, con la gamba che ha.

Il fatto che sia stato salvato dai compagni, è ulteriore conferma che ieri aveva la squadra migliore del lotto per il tipo di percorso e che se avessero fatto un altro tipo di corsa, isolando la maglia gialla, sarebbe potuto succedere di tutto.

Sul fatto che Pogacar sia il migliore al mondo negli strappi secchi posso concordare, il fatto è che se Vingegaard ci si cimentasse come lui, con costanza, non so se avremmo la stessa opinione, perché come ci siamo detti, in questo 2024 ha fatto un ulteriore step anche su quel terreno.
Penso Vingegaard veda gli altri eventuali avversari più come degli alleati: attacca Remco, attende che sia Pogacar a muoversi per riportarsi sotto. Finchè il belga e Roglic rimangono in classifica Pogacar si deve curare di loro, in termini psico-fisici non deve essere piacevole. Vingegaard invece basa tutto su un cavallo solo, immagino che arrivare secondo o terzo a sto punto non gli faccia grande differenza.
Comunque che vinca o meno il Tour spero proprio che il prossimo anno corra una, almeno una, classica delle Ardenne. Preferibilmente la Liegi ma andrebbe bene pure l'Amstel.
lucks83
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Re: Tour 2024 - 9a tappa: Troyes - Troyes (199 Km)

Messaggio da leggere da lucks83 »

Babylon ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 14:02
lucks83 ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 13:04
Babylon ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 12:52

Guarda ho seguito quello che ha fatto da inizio anno all'incidente, e posso dire che a mio avviso pareva aver fatto uno step in più anche rispetto all'inizio 2023. Alla Tirreno è stato impressionante.
Comunque non dico che Vingegaard non sia adatto, anzi è adattissimo e fa paura in ogni tipo di salita, ma Pogacar sugli strappi brevi è il migliore al mondo (con Roglic quando è in condizione, probabilmente). Penso fosse normale aspettarsi un diverso esito sul San Luca, considerato tutto.

Guidare bene la bicicletta sull'asfalto e fare lo stesso sullo sterrato non è scontato, specie se non si è abituati o se non si sono potuti fare sopralluoghi a causa dell'infortunio patito (cosa che Remco e Pogacar hanno invece potuto fare). Infatti ieri ad ogni curva sugli attacchi di Pogacar perdeva un paio di metri che lo costringevano a rilanciare, e che ne denotavano le difficoltà. Inoltre nel tratto con fondo sdrucciolevole è andato in visibile difficoltà, ed è stato salvato da Laporte e Jorgenson.
Sulla Strade Bianche: possibile che Vingegaard possa vincerne una, per caratteristiche è abbastanza affine ed ha certamente più watt nelle gambe del 99,5 % del gruppo. Il problema è che si dovrebbe confrontare con lo sloveno, ed in uno duello vis a vis sullo sterrato io lo vedo con molte meno speranze che, per dire, ad una Liegi.
Giusto difendersi per lui ieri, ed ottimo risultato essere arrivati assieme.
Ma infatti non ho mica detto che abbia sbagliato completamente approccio alla corsa.
Per esempio, giusto non collaborare con Tadej e Remco sull'azione ai meno 80.
Dove si sarebbe trovato solo.

Meno giusto non farlo ai meno 20, con gli sterrati quasi finiti e uno Jorgenson e un Laporte stellari, che lo avrebbero riportato comunque dentro dopo ogni scatto di Pogacar.
Ha guardato solo Pogacar, ma di Remco per ora mi fiderei poco.
Sia mai che faccia il sorpresone, con la gamba che ha.

Il fatto che sia stato salvato dai compagni, è ulteriore conferma che ieri aveva la squadra migliore del lotto per il tipo di percorso e che se avessero fatto un altro tipo di corsa, isolando la maglia gialla, sarebbe potuto succedere di tutto.

Sul fatto che Pogacar sia il migliore al mondo negli strappi secchi posso concordare, il fatto è che se Vingegaard ci si cimentasse come lui, con costanza, non so se avremmo la stessa opinione, perché come ci siamo detti, in questo 2024 ha fatto un ulteriore step anche su quel terreno.
Penso Vingegaard veda gli altri eventuali avversari più come degli alleati: attacca Remco, attende che sia Pogacar a muoversi per riportarsi sotto. Finchè il belga e Roglic rimangono in classifica Pogacar si deve curare di loro, in termini psico-fisici non deve essere piacevole. Vingegaard invece basa tutto su un cavallo solo, immagino che arrivare secondo o terzo a sto punto non gli faccia grande differenza.
Comunque che vinca o meno il Tour spero proprio che il prossimo anno corra una, almeno una, classica delle Ardenne. Preferibilmente la Liegi ma andrebbe bene pure l'Amstel.
Si, è davvero un peccato che non corra le classiche delle Ardenne, ma se come si vocifera in giro, ci sono trattative per portarlo al Giro 2025, magari è la volta buona che fa la Liegi seriamente.

Tornando al Tour, sono d'accordo con quello che dici.
Per Vingegaard è utile che Remco e Roglic siano ancora in classifica, di modo da costringere Tadej a guardarsi anche da loro.
Dopo la tappa di ieri, però, non vorrei che la sua tattica gli si rivoltasse contro: prima ha fatto imbufalire Remco non collaborando in un frangente in cui, secondo il belga, si sarebbe potuto decidere il podio del Tour.

Poi ha fatto innervosire Pogacar, facendo melina quando è rimasto dietro il belga.
A quanto pare lo sloveno avrebbe detto " me ne ricorderò che in Visma guardano solo me".
Non vorrei che ne nascesse un alleanza tra Tadej e Remco, e penso alla tappa di Le Lioran....
Se parte prima Remco, che ne so sul Puy Mary, col beneplacito dello sloveno, e Vingegaard non va a chiudere come al solito, cosa succede?
Se poi magari subito dopo parte pure Pogacar e riesce a staccare il danese di 100 metri... stai certo che Remco poi lo aspetta e ......
FrancescoGra
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Re: Tour 2024 - 9a tappa: Troyes - Troyes (199 Km)

Messaggio da leggere da FrancescoGra »

lucks83 ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 14:38
Babylon ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 14:02
lucks83 ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 13:04

Ma infatti non ho mica detto che abbia sbagliato completamente approccio alla corsa.
Per esempio, giusto non collaborare con Tadej e Remco sull'azione ai meno 80.
Dove si sarebbe trovato solo.

Meno giusto non farlo ai meno 20, con gli sterrati quasi finiti e uno Jorgenson e un Laporte stellari, che lo avrebbero riportato comunque dentro dopo ogni scatto di Pogacar.
Ha guardato solo Pogacar, ma di Remco per ora mi fiderei poco.
Sia mai che faccia il sorpresone, con la gamba che ha.

Il fatto che sia stato salvato dai compagni, è ulteriore conferma che ieri aveva la squadra migliore del lotto per il tipo di percorso e che se avessero fatto un altro tipo di corsa, isolando la maglia gialla, sarebbe potuto succedere di tutto.

Sul fatto che Pogacar sia il migliore al mondo negli strappi secchi posso concordare, il fatto è che se Vingegaard ci si cimentasse come lui, con costanza, non so se avremmo la stessa opinione, perché come ci siamo detti, in questo 2024 ha fatto un ulteriore step anche su quel terreno.
Penso Vingegaard veda gli altri eventuali avversari più come degli alleati: attacca Remco, attende che sia Pogacar a muoversi per riportarsi sotto. Finchè il belga e Roglic rimangono in classifica Pogacar si deve curare di loro, in termini psico-fisici non deve essere piacevole. Vingegaard invece basa tutto su un cavallo solo, immagino che arrivare secondo o terzo a sto punto non gli faccia grande differenza.
Comunque che vinca o meno il Tour spero proprio che il prossimo anno corra una, almeno una, classica delle Ardenne. Preferibilmente la Liegi ma andrebbe bene pure l'Amstel.
Si, è davvero un peccato che non corra le classiche delle Ardenne, ma se come si vocifera in giro, ci sono trattative per portarlo al Giro 2025, magari è la volta buona che fa la Liegi seriamente.

Tornando al Tour, sono d'accordo con quello che dici.
Per Vingegaard è utile che Remco e Roglic siano ancora in classifica, di modo da costringere Tadej a guardarsi anche da loro.
Dopo la tappa di ieri, però, non vorrei che la sua tattica gli si rivoltasse contro: prima ha fatto imbufalire Remco non collaborando in un frangente in cui, secondo il belga, si sarebbe potuto decidere il podio del Tour.

Poi ha fatto innervosire Pogacar, facendo melina quando è rimasto dietro il belga.
A quanto pare lo sloveno avrebbe detto " me ne ricorderò che in Visma guardano solo me".
Non vorrei che ne nascesse un alleanza tra Tadej e Remco, e penso alla tappa di Le Lioran....
Se parte prima Remco, che ne so sul Puy Mary, col beneplacito dello sloveno, e Vingegaard non va a chiudere come al solito, cosa succede?
Se poi magari subito dopo parte pure Pogacar e riesce a staccare il danese di 100 metri... stai certo che Remco poi lo aspetta e ......
Madonna il brividino di piacere che ho provato pensando a questo scenario
TheArchitect99
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Re: Tour 2024 - 9a tappa: Troyes - Troyes (199 Km)

Messaggio da leggere da TheArchitect99 »

lucks83 ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 14:38
Babylon ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 14:02
lucks83 ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 13:04

Ma infatti non ho mica detto che abbia sbagliato completamente approccio alla corsa.
Per esempio, giusto non collaborare con Tadej e Remco sull'azione ai meno 80.
Dove si sarebbe trovato solo.

Meno giusto non farlo ai meno 20, con gli sterrati quasi finiti e uno Jorgenson e un Laporte stellari, che lo avrebbero riportato comunque dentro dopo ogni scatto di Pogacar.
Ha guardato solo Pogacar, ma di Remco per ora mi fiderei poco.
Sia mai che faccia il sorpresone, con la gamba che ha.

Il fatto che sia stato salvato dai compagni, è ulteriore conferma che ieri aveva la squadra migliore del lotto per il tipo di percorso e che se avessero fatto un altro tipo di corsa, isolando la maglia gialla, sarebbe potuto succedere di tutto.

Sul fatto che Pogacar sia il migliore al mondo negli strappi secchi posso concordare, il fatto è che se Vingegaard ci si cimentasse come lui, con costanza, non so se avremmo la stessa opinione, perché come ci siamo detti, in questo 2024 ha fatto un ulteriore step anche su quel terreno.
Penso Vingegaard veda gli altri eventuali avversari più come degli alleati: attacca Remco, attende che sia Pogacar a muoversi per riportarsi sotto. Finchè il belga e Roglic rimangono in classifica Pogacar si deve curare di loro, in termini psico-fisici non deve essere piacevole. Vingegaard invece basa tutto su un cavallo solo, immagino che arrivare secondo o terzo a sto punto non gli faccia grande differenza.
Comunque che vinca o meno il Tour spero proprio che il prossimo anno corra una, almeno una, classica delle Ardenne. Preferibilmente la Liegi ma andrebbe bene pure l'Amstel.
Si, è davvero un peccato che non corra le classiche delle Ardenne, ma se come si vocifera in giro, ci sono trattative per portarlo al Giro 2025, magari è la volta buona che fa la Liegi seriamente.

Tornando al Tour, sono d'accordo con quello che dici.
Per Vingegaard è utile che Remco e Roglic siano ancora in classifica, di modo da costringere Tadej a guardarsi anche da loro.
Dopo la tappa di ieri, però, non vorrei che la sua tattica gli si rivoltasse contro: prima ha fatto imbufalire Remco non collaborando in un frangente in cui, secondo il belga, si sarebbe potuto decidere il podio del Tour.

Poi ha fatto innervosire Pogacar, facendo melina quando è rimasto dietro il belga.
A quanto pare lo sloveno avrebbe detto " me ne ricorderò che in Visma guardano solo me".
Non vorrei che ne nascesse un alleanza tra Tadej e Remco, e penso alla tappa di Le Lioran....
Se parte prima Remco, che ne so sul Puy Mary, col beneplacito dello sloveno, e Vingegaard non va a chiudere come al solito, cosa succede?
Se poi magari subito dopo parte pure Pogacar e riesce a staccare il danese di 100 metri... stai certo che Remco poi lo aspetta e ......
In quel caso lui marcherebbe solo Tadej, se si stacca da Tadej vuol dire che si sarebbe staccato a prescindere da quello che fa Remco. Poi se intendi che Remco e Tadej collaborerebbero per distanziare JV quello è matematico, ma se il primo scatto lo fa Remco non reagirà ne sono sicuro.
rododendro
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Iscritto il: martedì 4 agosto 2020, 15:35

Re: Tour 2024 - 9a tappa: Troyes - Troyes (199 Km)

Messaggio da leggere da rododendro »

Il miglior risultato di Vinge in una corsa di un giorno ad oggi è l'ottavo posto alla San Sebastian 2021, mentre invece alla Vuelta 2023 Remco non gli ha preso nemmeno la targa, su quali basi Vinge avrebbe dovuto tentare l'assalto sullo sterrato con Jorgenson ad un vincitore di Fiandre e plurivincitore di Strade Bianche continuo a non capirlo, è Remco piuttosto che dovrà dimostrare di non essere quello dell'anno scorso in salita in Spagna, non è cerro il danese che deve far vedere di essere corridore anche da corse di un giorno, per di più da sterrato, due Lombardia Vingegaard per ora li ha fatti ma nei 10 non c'è arrivato, eppure la resistenza non gli manca visto che l'anno scorso ha disputato 2 GT a fila con ottimi risultati direi, non è che tutti i campioni odierni debbano essere per forza multidisciplinari per contratto, mi ricordo di quando si diceva che MVDP avrebbe potuto vincere la Tirreno...
panta2

Re: Tour 2024 - 9a tappa: Troyes - Troyes (199 Km)

Messaggio da leggere da panta2 »

Cervinia4478 ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 13:32 Però con i “se” si fa poco.

Se Vingegaard non si è ancora cimentato nella classiche è perché evidentemente non ha la mentalità per farlo, rispettabilissimo, ma è il motivo per cui Pogacar è considerato globalmente inarrivabile.
Esatto.
Babylon
Messaggi: 1629
Iscritto il: mercoledì 10 gennaio 2024, 17:05

Re: Tour 2024 - 9a tappa: Troyes - Troyes (199 Km)

Messaggio da leggere da Babylon »

TheArchitect99 ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 14:53
lucks83 ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 14:38
Babylon ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 14:02

Penso Vingegaard veda gli altri eventuali avversari più come degli alleati: attacca Remco, attende che sia Pogacar a muoversi per riportarsi sotto. Finchè il belga e Roglic rimangono in classifica Pogacar si deve curare di loro, in termini psico-fisici non deve essere piacevole. Vingegaard invece basa tutto su un cavallo solo, immagino che arrivare secondo o terzo a sto punto non gli faccia grande differenza.
Comunque che vinca o meno il Tour spero proprio che il prossimo anno corra una, almeno una, classica delle Ardenne. Preferibilmente la Liegi ma andrebbe bene pure l'Amstel.
Si, è davvero un peccato che non corra le classiche delle Ardenne, ma se come si vocifera in giro, ci sono trattative per portarlo al Giro 2025, magari è la volta buona che fa la Liegi seriamente.

Tornando al Tour, sono d'accordo con quello che dici.
Per Vingegaard è utile che Remco e Roglic siano ancora in classifica, di modo da costringere Tadej a guardarsi anche da loro.
Dopo la tappa di ieri, però, non vorrei che la sua tattica gli si rivoltasse contro: prima ha fatto imbufalire Remco non collaborando in un frangente in cui, secondo il belga, si sarebbe potuto decidere il podio del Tour.

Poi ha fatto innervosire Pogacar, facendo melina quando è rimasto dietro il belga.
A quanto pare lo sloveno avrebbe detto " me ne ricorderò che in Visma guardano solo me".
Non vorrei che ne nascesse un alleanza tra Tadej e Remco, e penso alla tappa di Le Lioran....
Se parte prima Remco, che ne so sul Puy Mary, col beneplacito dello sloveno, e Vingegaard non va a chiudere come al solito, cosa succede?
Se poi magari subito dopo parte pure Pogacar e riesce a staccare il danese di 100 metri... stai certo che Remco poi lo aspetta e ......
In quel caso lui marcherebbe solo Tadej, se si stacca da Tadej vuol dire che si sarebbe staccato a prescindere da quello che fa Remco. Poi se intendi che Remco e Tadej collaborerebbero per distanziare JV quello è matematico, ma se il primo scatto lo fa Remco non reagirà ne sono sicuro.
Di questo sono sicuro anche io.
In quel caso bisogna vedere se sia se Pogacar riesce a staccare Vingegaard, possibile a mio avviso, sia se poi riesce ad andare a prendere Remco, che in una tappa come quella fa a sua volta i buchi per terra una volta che è da solo.
Ieri è successo con relativa facilità ma perchè Remco si aspettava qualcuno rientrasse da dietro per dare man forte nell'azione, a Le Lioran non credo starebbe tanto a tergiversare.
lucks83
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Re: Tour 2024 - 9a tappa: Troyes - Troyes (199 Km)

Messaggio da leggere da lucks83 »

TheArchitect99 ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 14:53
lucks83 ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 14:38
Babylon ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 14:02

Penso Vingegaard veda gli altri eventuali avversari più come degli alleati: attacca Remco, attende che sia Pogacar a muoversi per riportarsi sotto. Finchè il belga e Roglic rimangono in classifica Pogacar si deve curare di loro, in termini psico-fisici non deve essere piacevole. Vingegaard invece basa tutto su un cavallo solo, immagino che arrivare secondo o terzo a sto punto non gli faccia grande differenza.
Comunque che vinca o meno il Tour spero proprio che il prossimo anno corra una, almeno una, classica delle Ardenne. Preferibilmente la Liegi ma andrebbe bene pure l'Amstel.
Si, è davvero un peccato che non corra le classiche delle Ardenne, ma se come si vocifera in giro, ci sono trattative per portarlo al Giro 2025, magari è la volta buona che fa la Liegi seriamente.

Tornando al Tour, sono d'accordo con quello che dici.
Per Vingegaard è utile che Remco e Roglic siano ancora in classifica, di modo da costringere Tadej a guardarsi anche da loro.
Dopo la tappa di ieri, però, non vorrei che la sua tattica gli si rivoltasse contro: prima ha fatto imbufalire Remco non collaborando in un frangente in cui, secondo il belga, si sarebbe potuto decidere il podio del Tour.

Poi ha fatto innervosire Pogacar, facendo melina quando è rimasto dietro il belga.
A quanto pare lo sloveno avrebbe detto " me ne ricorderò che in Visma guardano solo me".
Non vorrei che ne nascesse un alleanza tra Tadej e Remco, e penso alla tappa di Le Lioran....
Se parte prima Remco, che ne so sul Puy Mary, col beneplacito dello sloveno, e Vingegaard non va a chiudere come al solito, cosa succede?
Se poi magari subito dopo parte pure Pogacar e riesce a staccare il danese di 100 metri... stai certo che Remco poi lo aspetta e ......
In quel caso lui marcherebbe solo Tadej, se si stacca da Tadej vuol dire che si sarebbe staccato a prescindere da quello che fa Remco. Poi se intendi che Remco e Tadej collaborerebbero per distanziare JV quello è matematico, ma se il primo scatto lo fa Remco non reagirà ne sono sicuro.
Si, è quello che ho detto.
Se parte prima Remco ovviamente Vingegaard non lo segue, ma se Pogacar riuscisse a staccare il danese in seguito, non ho dubbi che allora Evenepoel lo aspetterebbe per collaborare, pur sapendo di essere inferiore a Pogacar in generale, per rendere la pariglia al danese.

Qualche scoria la tappa di ieri potrebbe averla lasciata.
Babylon
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Re: Tour 2024 - 9a tappa: Troyes - Troyes (199 Km)

Messaggio da leggere da Babylon »

Comunque lo scenario più probabile mercoledì è che Remco e Vingegaard si trovino a collaborare per perdere il meno possibile dalla maglia gialla.
Il primo a partire per me sarà proprio Pogacar, a 1-1,5 km dallo scollinamento sul Puy Mary, quando le pendenze saranno del 13%, dopo un forcing UAE.
Dura stargli dietro, in caso gli rispondessero potrebbe riprovare sul Col de Pertus, breve ma tosto. Se non gli tengono la ruota invece sono dolori, 30 km così mossi se li mangia. Jorgenson potrebbe rivelarsi pedina importantissima per il suo capitano in una tappa così.
Fossi nella Visma e nella Soudal inserirei almeno un uomo nella fuga di giornata.
brunello
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Re: Tour 2024 - 9a tappa: Troyes - Troyes (199 Km)

Messaggio da leggere da brunello »

StipemdioXTutti ha scritto: domenica 7 luglio 2024, 18:31
brunello ha scritto: domenica 7 luglio 2024, 18:02 Comunque per me Vingegaard poteva riavvicinarsi a Remco in classifica. Occasione persa.
Troppo lontani dal traguardo per le energie che aveva.
Ma era con Jorgenson ai -20.
lucks83
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Re: Tour 2024 - 9a tappa: Troyes - Troyes (199 Km)

Messaggio da leggere da lucks83 »

Babylon ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 16:07 Comunque lo scenario più probabile mercoledì è che Remco e Vingegaard si trovino a collaborare per perdere il meno possibile dalla maglia gialla.
Il primo a partire per me sarà proprio Pogacar, a 1-1,5 km dallo scollinamento sul Puy Mary, quando le pendenze saranno del 13%, dopo un forcing UAE.
Dura stargli dietro, in caso gli rispondessero potrebbe riprovare sul Col de Pertus, breve ma tosto. Se non gli tengono la ruota invece sono dolori, 30 km così mossi se li mangia. Jorgenson potrebbe rivelarsi pedina importantissima per il suo capitano in una tappa così.
Fossi nella Visma e nella Soudal inserirei almeno un uomo nella fuga di giornata.
Altro scenario plausibile .
Non sono certo, però, che nel caso Remco aiuterebbe Vingegaard nell' inseguimento, soprattutto dopo le scaramucce di ieri.
A lui interessa più il podio, quanto ho capito.

Il ruolo dei compagni di squadra sarà fondamentale.
Anche la UAE dovrebbe mettere un uomo in fuga, a parer mio.
TheArchitect99
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Re: Tour 2024 - 9a tappa: Troyes - Troyes (199 Km)

Messaggio da leggere da TheArchitect99 »

Babylon ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 16:07 Comunque lo scenario più probabile mercoledì è che Remco e Vingegaard si trovino a collaborare per perdere il meno possibile dalla maglia gialla.
Il primo a partire per me sarà proprio Pogacar, a 1-1,5 km dallo scollinamento sul Puy Mary, quando le pendenze saranno del 13%, dopo un forcing UAE.
Dura stargli dietro, in caso gli rispondessero potrebbe riprovare sul Col de Pertus, breve ma tosto. Se non gli tengono la ruota invece sono dolori, 30 km così mossi se li mangia. Jorgenson potrebbe rivelarsi pedina importantissima per il suo capitano in una tappa così.
Fossi nella Visma e nella Soudal inserirei almeno un uomo nella fuga di giornata.
Si appunto, penso a Benoot o Van Wilder che potrebbero inserirsi nella fuga, la Visma non ha molto da offrire come supporto in montagna vista l'assenza di Kuss e le condizioni di Van Aert. Ovviamente Jorgenson e Landa(che però sembra voler fare anche la sua classifica) rimarranno vicini ai capitani. Sicuramente è una tappa dove Pogacar proverà ad attaccare anche se da lontano.
Babylon
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Re: Tour 2024 - 9a tappa: Troyes - Troyes (199 Km)

Messaggio da leggere da Babylon »

lucks83 ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 16:21
Babylon ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 16:07 Comunque lo scenario più probabile mercoledì è che Remco e Vingegaard si trovino a collaborare per perdere il meno possibile dalla maglia gialla.
Il primo a partire per me sarà proprio Pogacar, a 1-1,5 km dallo scollinamento sul Puy Mary, quando le pendenze saranno del 13%, dopo un forcing UAE.
Dura stargli dietro, in caso gli rispondessero potrebbe riprovare sul Col de Pertus, breve ma tosto. Se non gli tengono la ruota invece sono dolori, 30 km così mossi se li mangia. Jorgenson potrebbe rivelarsi pedina importantissima per il suo capitano in una tappa così.
Fossi nella Visma e nella Soudal inserirei almeno un uomo nella fuga di giornata.
Altro scenario plausibile .
Non sono certo, però, che nel caso Remco aiuterebbe Vingegaard nell' inseguimento, soprattutto dopo le scaramucce di ieri.
A lui interessa più il podio, quanto ho capito.

Il ruolo dei compagni di squadra sarà fondamentale.
Anche la UAE dovrebbe mettere un uomo in fuga, a parer mio.
Remco è un campione, se Pogacar è davanti dubito si metta a fare dispetti e calcoli. Non nascondo che ne sarei deluso.
Per il resto si, anche la UAE dovrebbe piazzare Sivakov o Soler in fuga per aiutare eventualmente Pogacar, ma corrono sempre in modo strano gli emiratini.
albopaxo
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Re: Tour 2024 - 9a tappa: Troyes - Troyes (199 Km)

Messaggio da leggere da albopaxo »

Babylon ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 16:38 Remco è un campione, se Pogacar è davanti dubito si metta a fare dispetti e calcoli.
beh dopo le dichiarazioni di ieri non sarei così sicuro, cioè avendo quel caratterino puoi aspettarti di tutto
Giro 2017: tappe 3 e 18
Giro 2018: tappa 17
Vuelta 2017: tappa 11
Tour de Yorkshire 2018
Tour2020: tappe 3 e 11
Tour2020: Classifica Generale
Tour2022: tappa 18
Winter
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Re: Tour 2024 - 9a tappa: Troyes - Troyes (199 Km)

Messaggio da leggere da Winter »

herbie ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 7:35
Winter ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 7:33 La tappa è stata spettacolare
Però penso al Pirata
Tappa come oggi.. perdeva 10 minuti
ma infatti Vingegaard, che secondo me peserà tre chili meno del Pirata a vederlo in bici, e quindi sullo sterrato dovrebbe soffrire ancora di più, è stato prodigioso.
Marco 173 x 57 kg
Vingegaard 175 x 58 kg

Sarei curioso..gli entusiasti degli sterrati cos avrebbero detto 25 anni se mettevano una tappa del genere?
lucks83
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Re: Tour 2024 - 9a tappa: Troyes - Troyes (199 Km)

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albopaxo ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 16:50
Babylon ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 16:38 Remco è un campione, se Pogacar è davanti dubito si metta a fare dispetti e calcoli.
beh dopo le dichiarazioni di ieri non sarei così sicuro, cioè avendo quel caratterino puoi aspettarti di tutto
Io conoscendo il caratterino di Remco penso che sarà quello che incendierá per primo la tappa.
Qualcuno ha voglia di aprire il topic sulla tappa di Le Lioran, così ci spostiamo di là? Lo farei ma mo aspettano per il giro in bici... :P
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Re: Tour 2024 - 9a tappa: Troyes - Troyes (199 Km)

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Walter_White ha scritto: domenica 7 luglio 2024, 16:50 Spero non sia commozione cerebrale per Vlasov
Vlasov ritirato, domani non ripartirà
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Re: Tour 2024 - 9a tappa: Troyes - Troyes (199 Km)

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maurofacoltosi ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 17:27
Walter_White ha scritto: domenica 7 luglio 2024, 16:50 Spero non sia commozione cerebrale per Vlasov
Vlasov ritirato, domani non ripartirà
Nella caduta di ieri si è fratturato una caviglia
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Re: Tour 2024 - 9a tappa: Troyes - Troyes (199 Km)

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maurofacoltosi ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 17:27
Walter_White ha scritto: domenica 7 luglio 2024, 16:50 Spero non sia commozione cerebrale per Vlasov
Vlasov ritirato, domani non ripartirà
Brutto colpo per Roglic, anche se realisticamente in montagna sapeva già di doversela cavare da solo nel corpo a corpo.
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Re: Tour 2024 - 9a tappa: Troyes - Troyes (199 Km)

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Babylon ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 16:38
lucks83 ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 16:21
Babylon ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 16:07 Comunque lo scenario più probabile mercoledì è che Remco e Vingegaard si trovino a collaborare per perdere il meno possibile dalla maglia gialla.
Il primo a partire per me sarà proprio Pogacar, a 1-1,5 km dallo scollinamento sul Puy Mary, quando le pendenze saranno del 13%, dopo un forcing UAE.
Dura stargli dietro, in caso gli rispondessero potrebbe riprovare sul Col de Pertus, breve ma tosto. Se non gli tengono la ruota invece sono dolori, 30 km così mossi se li mangia. Jorgenson potrebbe rivelarsi pedina importantissima per il suo capitano in una tappa così.
Fossi nella Visma e nella Soudal inserirei almeno un uomo nella fuga di giornata.
Altro scenario plausibile .
Non sono certo, però, che nel caso Remco aiuterebbe Vingegaard nell' inseguimento, soprattutto dopo le scaramucce di ieri.
A lui interessa più il podio, quanto ho capito.

Il ruolo dei compagni di squadra sarà fondamentale.
Anche la UAE dovrebbe mettere un uomo in fuga, a parer mio.
Remco è un campione, se Pogacar è davanti dubito si metta a fare dispetti e calcoli. Non nascondo che ne sarei deluso.
Per il resto si, anche la UAE dovrebbe piazzare Sivakov o Soler in fuga per aiutare eventualmente Pogacar, ma corrono sempre in modo strano gli emiratini.
sono d'accordo anch'io...nel ciclismo di oggi si dicono delle cose, ma le alleanze non esistono proprio più, nemmeno quando sarebbero logiche, e in questo caso sarebbe solo una ripicca. Poi non penso che Remco attacchi in anticipo, ha tutto l'interesse a correre in difesa, in salita.

PS: mi sa che ho quotato il post sbagliato :hammer:
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Tranchée d'Arenberg
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Re: Tour 2024 - 9a tappa: Troyes - Troyes (199 Km)

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Babylon ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 14:02
lucks83 ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 13:04
Babylon ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 12:52

Guarda ho seguito quello che ha fatto da inizio anno all'incidente, e posso dire che a mio avviso pareva aver fatto uno step in più anche rispetto all'inizio 2023. Alla Tirreno è stato impressionante.
Comunque non dico che Vingegaard non sia adatto, anzi è adattissimo e fa paura in ogni tipo di salita, ma Pogacar sugli strappi brevi è il migliore al mondo (con Roglic quando è in condizione, probabilmente). Penso fosse normale aspettarsi un diverso esito sul San Luca, considerato tutto.

Guidare bene la bicicletta sull'asfalto e fare lo stesso sullo sterrato non è scontato, specie se non si è abituati o se non si sono potuti fare sopralluoghi a causa dell'infortunio patito (cosa che Remco e Pogacar hanno invece potuto fare). Infatti ieri ad ogni curva sugli attacchi di Pogacar perdeva un paio di metri che lo costringevano a rilanciare, e che ne denotavano le difficoltà. Inoltre nel tratto con fondo sdrucciolevole è andato in visibile difficoltà, ed è stato salvato da Laporte e Jorgenson.
Sulla Strade Bianche: possibile che Vingegaard possa vincerne una, per caratteristiche è abbastanza affine ed ha certamente più watt nelle gambe del 99,5 % del gruppo. Il problema è che si dovrebbe confrontare con lo sloveno, ed in uno duello vis a vis sullo sterrato io lo vedo con molte meno speranze che, per dire, ad una Liegi.
Giusto difendersi per lui ieri, ed ottimo risultato essere arrivati assieme.
Ma infatti non ho mica detto che abbia sbagliato completamente approccio alla corsa.
Per esempio, giusto non collaborare con Tadej e Remco sull'azione ai meno 80.
Dove si sarebbe trovato solo.

Meno giusto non farlo ai meno 20, con gli sterrati quasi finiti e uno Jorgenson e un Laporte stellari, che lo avrebbero riportato comunque dentro dopo ogni scatto di Pogacar.
Ha guardato solo Pogacar, ma di Remco per ora mi fiderei poco.
Sia mai che faccia il sorpresone, con la gamba che ha.

Il fatto che sia stato salvato dai compagni, è ulteriore conferma che ieri aveva la squadra migliore del lotto per il tipo di percorso e che se avessero fatto un altro tipo di corsa, isolando la maglia gialla, sarebbe potuto succedere di tutto.

Sul fatto che Pogacar sia il migliore al mondo negli strappi secchi posso concordare, il fatto è che se Vingegaard ci si cimentasse come lui, con costanza, non so se avremmo la stessa opinione, perché come ci siamo detti, in questo 2024 ha fatto un ulteriore step anche su quel terreno.
Penso Vingegaard veda gli altri eventuali avversari più come degli alleati: attacca Remco, attende che sia Pogacar a muoversi per riportarsi sotto. Finchè il belga e Roglic rimangono in classifica Pogacar si deve curare di loro, in termini psico-fisici non deve essere piacevole. Vingegaard invece basa tutto su un cavallo solo, immagino che arrivare secondo o terzo a sto punto non gli faccia grande differenza.
Comunque che vinca o meno il Tour spero proprio che il prossimo anno corra una, almeno una, classica delle Ardenne. Preferibilmente la Liegi ma andrebbe bene pure l'Amstel.
Abbastanza d'accordo con te. Vingegaard sta correndo per vincere senza l'assillo di dover vincere per forza (cosa che probabilmente era invece vera lo scorso anno). Sa che in salita l'avversario più forte di diverse spanne sopra gli altri è Pogacar, mentre Remco è sostanzialmente un'incognita che potrebbe andare forte, ma potrebbe anche scoppiare alla prima tappa di vera montagna (il Tourmalet dell'ultima Vuelta alcuni non lo ricordano evidentemente). Correre per staccare Roglic o Remco non è attualmente una priorità di Vingegaard. Il suo cruccio, in questo momento in cui non è evidentemente al massimo, è non perdere da Pogacar, con la speranza che poi negli ultimi 8-9 giorni i rapporti di forza possano cambiare. Se il danese dovesse migliorare (cosa affatto scontata) Remco non sarebbe un problema e a quel punto l'unico in grado di contendergli il tris sarebbe ovviamente Pogacar. Viceversa, se Vingegaard non cresce a sufficienza, con la condizione attuale non c'è trippa per gatti e a lui di arrivare terzo anzichè secondo non importa più di tanto.
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Re: Tour 2024 - 9a tappa: Troyes - Troyes (199 Km)

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Tranchée d'Arenberg ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 19:51
Babylon ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 14:02
lucks83 ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 13:04

Ma infatti non ho mica detto che abbia sbagliato completamente approccio alla corsa.
Per esempio, giusto non collaborare con Tadej e Remco sull'azione ai meno 80.
Dove si sarebbe trovato solo.

Meno giusto non farlo ai meno 20, con gli sterrati quasi finiti e uno Jorgenson e un Laporte stellari, che lo avrebbero riportato comunque dentro dopo ogni scatto di Pogacar.
Ha guardato solo Pogacar, ma di Remco per ora mi fiderei poco.
Sia mai che faccia il sorpresone, con la gamba che ha.

Il fatto che sia stato salvato dai compagni, è ulteriore conferma che ieri aveva la squadra migliore del lotto per il tipo di percorso e che se avessero fatto un altro tipo di corsa, isolando la maglia gialla, sarebbe potuto succedere di tutto.

Sul fatto che Pogacar sia il migliore al mondo negli strappi secchi posso concordare, il fatto è che se Vingegaard ci si cimentasse come lui, con costanza, non so se avremmo la stessa opinione, perché come ci siamo detti, in questo 2024 ha fatto un ulteriore step anche su quel terreno.
Penso Vingegaard veda gli altri eventuali avversari più come degli alleati: attacca Remco, attende che sia Pogacar a muoversi per riportarsi sotto. Finchè il belga e Roglic rimangono in classifica Pogacar si deve curare di loro, in termini psico-fisici non deve essere piacevole. Vingegaard invece basa tutto su un cavallo solo, immagino che arrivare secondo o terzo a sto punto non gli faccia grande differenza.
Comunque che vinca o meno il Tour spero proprio che il prossimo anno corra una, almeno una, classica delle Ardenne. Preferibilmente la Liegi ma andrebbe bene pure l'Amstel.
Abbastanza d'accordo con te. Vingegaard sta correndo per vincere senza l'assillo di dover vincere per forza (cosa che probabilmente era invece vera lo scorso anno). Sa che in salita l'avversario più forte di diverse spanne sopra gli altri è Pogacar, mentre Remco è sostanzialmente un'incognita che potrebbe andare forte, ma potrebbe anche scoppiare alla prima tappa di vera montagna (il Tourmalet dell'ultima Vuelta alcuni non lo ricordano evidentemente). Correre per staccare Roglic o Remco non è attualmente una priorità di Vingegaard. Il suo cruccio, in questo momento in cui non è evidentemente al massimo, è non perdere da Pogacar, con la speranza che poi negli ultimi 8-9 giorni i rapporti di forza possano cambiare. Se il danese dovesse migliorare (cosa affatto scontata) Remco non sarebbe un problema e a quel punto l'unico in grado di contendergli il tris sarebbe ovviamente Pogacar. Viceversa, se Vingegaard non cresce a sufficienza, con la condizione attuale non c'è trippa per gatti e a lui di arrivare terzo anzichè secondo non importa più di tanto.
Sì, però. Ieri Vingegaard ha detto due cose: guarda che il mio stato di forma mi consente di starti dietro (prova di forza). Ma ha anche detto un'altra cosa: non ne ho di più di così, questo è il mio limite, e per starti dietro ho bisogno della squadra.
Ieri avrebbe potuto tentare il bluff e andare dietro a Pogacar e collaborare quando era rimasto con Jorgenson: avrebbe dato un' impressione ancora superiore di salute, per me.

Evenepoel può essere un alleato di Vingegaard, ma come modo di correre io lo vedo molto più come una spina nel fianco, dato che lui e Pogacar potrebbero avere interessi comuni e a nessuno dei due fa paura osare da lontano. Hanno un' indole più simile Remco e Tadej, che Remco e Jonas.
Con questo non voglio dire che Remco sicuramente favorirà Pogi, ma che ci sono buone probabilità per entrambi gli scenari. Aggiungendone un terzo: Evenepoel parte, tira tu che tiro io, Vingegaard e Pogacar si guardano troppo e buttano via il tour. L'abbiamo già visto succedere con Roglic e Nibali nei confronti di Carapaz al Giro (saranno anche state le gambe, ma a me rimane quell' impressione).
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Re: Tour 2024 - 9a tappa: Troyes - Troyes (199 Km)

Messaggio da leggere da dietzen »

Bomby ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 21:07
Evenepoel può essere un alleato di Vingegaard, ma come modo di correre io lo vedo molto più come una spina nel fianco, dato che lui e Pogacar potrebbero avere interessi comuni e a nessuno dei due fa paura osare da lontano. Hanno un' indole più simile Remco e Tadej, che Remco e Jonas.
Con questo non voglio dire che Remco sicuramente favorirà Pogi, ma che ci sono buone probabilità per entrambi gli scenari. Aggiungendone un terzo: Evenepoel parte, tira tu che tiro io, Vingegaard e Pogacar si guardano troppo e buttano via il tour. L'abbiamo già visto succedere con Roglic e Nibali nei confronti di Carapaz al Giro (saranno anche state le gambe, ma a me rimane quell' impressione).
questa però mi pare un'ipotesi improbabile, pogacar non mi sembra il tipo che lascia andare uno come evenpoel perché poi sa che è tosta andarlo a prendere. poi non so la visma che forse non è affidabilissima, ma la uae ha nel caso gli uomini per chiudere su un'azione del genere in una tappa di montagna. se si trattasse invece di un momento in cui rimangono in tre o quattro, pogacar non lascia andare via nessuno (di sua volontà).
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Re: Tour 2024 - 9a tappa: Troyes - Troyes (199 Km)

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Bomby ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 21:07
Tranchée d'Arenberg ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 19:51
Babylon ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 14:02

Penso Vingegaard veda gli altri eventuali avversari più come degli alleati: attacca Remco, attende che sia Pogacar a muoversi per riportarsi sotto. Finchè il belga e Roglic rimangono in classifica Pogacar si deve curare di loro, in termini psico-fisici non deve essere piacevole. Vingegaard invece basa tutto su un cavallo solo, immagino che arrivare secondo o terzo a sto punto non gli faccia grande differenza.
Comunque che vinca o meno il Tour spero proprio che il prossimo anno corra una, almeno una, classica delle Ardenne. Preferibilmente la Liegi ma andrebbe bene pure l'Amstel.
Abbastanza d'accordo con te. Vingegaard sta correndo per vincere senza l'assillo di dover vincere per forza (cosa che probabilmente era invece vera lo scorso anno). Sa che in salita l'avversario più forte di diverse spanne sopra gli altri è Pogacar, mentre Remco è sostanzialmente un'incognita che potrebbe andare forte, ma potrebbe anche scoppiare alla prima tappa di vera montagna (il Tourmalet dell'ultima Vuelta alcuni non lo ricordano evidentemente). Correre per staccare Roglic o Remco non è attualmente una priorità di Vingegaard. Il suo cruccio, in questo momento in cui non è evidentemente al massimo, è non perdere da Pogacar, con la speranza che poi negli ultimi 8-9 giorni i rapporti di forza possano cambiare. Se il danese dovesse migliorare (cosa affatto scontata) Remco non sarebbe un problema e a quel punto l'unico in grado di contendergli il tris sarebbe ovviamente Pogacar. Viceversa, se Vingegaard non cresce a sufficienza, con la condizione attuale non c'è trippa per gatti e a lui di arrivare terzo anzichè secondo non importa più di tanto.
Sì, però. Ieri Vingegaard ha detto due cose: guarda che il mio stato di forma mi consente di starti dietro (prova di forza). Ma ha anche detto un'altra cosa: non ne ho di più di così, questo è il mio limite, e per starti dietro ho bisogno della squadra.
Ieri avrebbe potuto tentare il bluff e andare dietro a Pogacar e collaborare quando era rimasto con Jorgenson: avrebbe dato un' impressione ancora superiore di salute, per me.

Evenepoel può essere un alleato di Vingegaard, ma come modo di correre io lo vedo molto più come una spina nel fianco, dato che lui e Pogacar potrebbero avere interessi comuni e a nessuno dei due fa paura osare da lontano. Hanno un' indole più simile Remco e Tadej, che Remco e Jonas.
Con questo non voglio dire che Remco sicuramente favorirà Pogi, ma che ci sono buone probabilità per entrambi gli scenari. Aggiungendone un terzo: Evenepoel parte, tira tu che tiro io, Vingegaard e Pogacar si guardano troppo e buttano via il tour. L'abbiamo già visto succedere con Roglic e Nibali nei confronti di Carapaz al Giro (saranno anche state le gambe, ma a me rimane quell' impressione).
Fioccano gli scenari, fioccano le fantasie. Poi in salita bisognerà fare i conti con le gambe e i precedenti non è che siano così favorevoli a Remco che, peraltro, nelle dichiarazioni è stato tutt'altro che spadaccino.

Allo stato attuale, in salita due volte è andato via Pogacar e in entrambi i casi Remco non è riuscito a reagire, poi si può immaginare e fantasticare la qualunque. I fatti, son questi però. Come dice Dietzen, ti pare che se Remco prova la mattata da lontano, Pogacar per fare il dispetto a Vingegaard lo lascia andare? Suvvia, torniamo coi piedi per terra ogni tanto.
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Re: Tour 2024 - 9a tappa: Troyes - Troyes (199 Km)

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Si tutte queste tattiche, alleanze e chi più ne ha più ne metta esistono sempre sulle pagine del forum e nella fantasia degli utenti. La realtà poi è sempre ben diversa
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Re: Tour 2024 - 9a tappa: Troyes - Troyes (199 Km)

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Tranchée d'Arenberg ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 23:35
Bomby ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 21:07
Tranchée d'Arenberg ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 19:51

Abbastanza d'accordo con te. Vingegaard sta correndo per vincere senza l'assillo di dover vincere per forza (cosa che probabilmente era invece vera lo scorso anno). Sa che in salita l'avversario più forte di diverse spanne sopra gli altri è Pogacar, mentre Remco è sostanzialmente un'incognita che potrebbe andare forte, ma potrebbe anche scoppiare alla prima tappa di vera montagna (il Tourmalet dell'ultima Vuelta alcuni non lo ricordano evidentemente). Correre per staccare Roglic o Remco non è attualmente una priorità di Vingegaard. Il suo cruccio, in questo momento in cui non è evidentemente al massimo, è non perdere da Pogacar, con la speranza che poi negli ultimi 8-9 giorni i rapporti di forza possano cambiare. Se il danese dovesse migliorare (cosa affatto scontata) Remco non sarebbe un problema e a quel punto l'unico in grado di contendergli il tris sarebbe ovviamente Pogacar. Viceversa, se Vingegaard non cresce a sufficienza, con la condizione attuale non c'è trippa per gatti e a lui di arrivare terzo anzichè secondo non importa più di tanto.
Sì, però. Ieri Vingegaard ha detto due cose: guarda che il mio stato di forma mi consente di starti dietro (prova di forza). Ma ha anche detto un'altra cosa: non ne ho di più di così, questo è il mio limite, e per starti dietro ho bisogno della squadra.
Ieri avrebbe potuto tentare il bluff e andare dietro a Pogacar e collaborare quando era rimasto con Jorgenson: avrebbe dato un' impressione ancora superiore di salute, per me.

Evenepoel può essere un alleato di Vingegaard, ma come modo di correre io lo vedo molto più come una spina nel fianco, dato che lui e Pogacar potrebbero avere interessi comuni e a nessuno dei due fa paura osare da lontano. Hanno un' indole più simile Remco e Tadej, che Remco e Jonas.
Con questo non voglio dire che Remco sicuramente favorirà Pogi, ma che ci sono buone probabilità per entrambi gli scenari. Aggiungendone un terzo: Evenepoel parte, tira tu che tiro io, Vingegaard e Pogacar si guardano troppo e buttano via il tour. L'abbiamo già visto succedere con Roglic e Nibali nei confronti di Carapaz al Giro (saranno anche state le gambe, ma a me rimane quell' impressione).
Fioccano gli scenari, fioccano le fantasie. Poi in salita bisognerà fare i conti con le gambe e i precedenti non è che siano così favorevoli a Remco che, peraltro, nelle dichiarazioni è stato tutt'altro che spadaccino.

Allo stato attuale, in salita due volte è andato via Pogacar e in entrambi i casi Remco non è riuscito a reagire, poi si può immaginare e fantasticare la qualunque. I fatti, son questi però. Come dice Dietzen, ti pare che se Remco prova la mattata da lontano, Pogacar per fare il dispetto a Vingegaard lo lascia andare? Suvvia, torniamo coi piedi per terra ogni tanto.

Si parla di scatti negli ultimi 800 metri di salita..pero'..facciamo attenzione.
Secondo me Remco attualmente in salite lunghe vale Vingegaard...il Vingegaard attuale.ovviamente.
Ma le risposte arriveranno a breve
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Re: Tour 2024 - 9a tappa: Troyes - Troyes (199 Km)

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Tranchée d'Arenberg ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 23:35
Bomby ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 21:07
Tranchée d'Arenberg ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 19:51

Abbastanza d'accordo con te. Vingegaard sta correndo per vincere senza l'assillo di dover vincere per forza (cosa che probabilmente era invece vera lo scorso anno). Sa che in salita l'avversario più forte di diverse spanne sopra gli altri è Pogacar, mentre Remco è sostanzialmente un'incognita che potrebbe andare forte, ma potrebbe anche scoppiare alla prima tappa di vera montagna (il Tourmalet dell'ultima Vuelta alcuni non lo ricordano evidentemente). Correre per staccare Roglic o Remco non è attualmente una priorità di Vingegaard. Il suo cruccio, in questo momento in cui non è evidentemente al massimo, è non perdere da Pogacar, con la speranza che poi negli ultimi 8-9 giorni i rapporti di forza possano cambiare. Se il danese dovesse migliorare (cosa affatto scontata) Remco non sarebbe un problema e a quel punto l'unico in grado di contendergli il tris sarebbe ovviamente Pogacar. Viceversa, se Vingegaard non cresce a sufficienza, con la condizione attuale non c'è trippa per gatti e a lui di arrivare terzo anzichè secondo non importa più di tanto.
Sì, però. Ieri Vingegaard ha detto due cose: guarda che il mio stato di forma mi consente di starti dietro (prova di forza). Ma ha anche detto un'altra cosa: non ne ho di più di così, questo è il mio limite, e per starti dietro ho bisogno della squadra.
Ieri avrebbe potuto tentare il bluff e andare dietro a Pogacar e collaborare quando era rimasto con Jorgenson: avrebbe dato un' impressione ancora superiore di salute, per me.

Evenepoel può essere un alleato di Vingegaard, ma come modo di correre io lo vedo molto più come una spina nel fianco, dato che lui e Pogacar potrebbero avere interessi comuni e a nessuno dei due fa paura osare da lontano. Hanno un' indole più simile Remco e Tadej, che Remco e Jonas.
Con questo non voglio dire che Remco sicuramente favorirà Pogi, ma che ci sono buone probabilità per entrambi gli scenari. Aggiungendone un terzo: Evenepoel parte, tira tu che tiro io, Vingegaard e Pogacar si guardano troppo e buttano via il tour. L'abbiamo già visto succedere con Roglic e Nibali nei confronti di Carapaz al Giro (saranno anche state le gambe, ma a me rimane quell' impressione).
Fioccano gli scenari, fioccano le fantasie. Poi in salita bisognerà fare i conti con le gambe e i precedenti non è che siano così favorevoli a Remco che, peraltro, nelle dichiarazioni è stato tutt'altro che spadaccino.

Allo stato attuale, in salita due volte è andato via Pogacar e in entrambi i casi Remco non è riuscito a reagire, poi si può immaginare e fantasticare la qualunque. I fatti, son questi però. Come dice Dietzen, ti pare che se Remco prova la mattata da lontano, Pogacar per fare il dispetto a Vingegaard lo lascia andare? Suvvia, torniamo coi piedi per terra ogni tanto.
Ma io mica ho detto che andrà a finire così. Ho detto semplicemente che non è detto che avere Evenepoel vicino in classifica sia necessariamente un vantaggio per Vingegaard come qualcuno ha sostenuto. Potrebbe essere un vantaggio anche per Pogacar. O uno svantaggio per entrambi.

Al momento i rapporti di forza non sono ancora delineati, e quindi non si può certo prevedere come andranno le cose sulla base di una tappa di montagna e una con gli sterrati.
Non mi sembra di aver parlato di alleanze o scenari fantasiosi, semplicemente di indole sportiva e interessi comuni.
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Re: Tour 2024 - 9a tappa: Troyes - Troyes (199 Km)

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dietzen ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 22:55
Bomby ha scritto: lunedì 8 luglio 2024, 21:07
Evenepoel può essere un alleato di Vingegaard, ma come modo di correre io lo vedo molto più come una spina nel fianco, dato che lui e Pogacar potrebbero avere interessi comuni e a nessuno dei due fa paura osare da lontano. Hanno un' indole più simile Remco e Tadej, che Remco e Jonas.
Con questo non voglio dire che Remco sicuramente favorirà Pogi, ma che ci sono buone probabilità per entrambi gli scenari. Aggiungendone un terzo: Evenepoel parte, tira tu che tiro io, Vingegaard e Pogacar si guardano troppo e buttano via il tour. L'abbiamo già visto succedere con Roglic e Nibali nei confronti di Carapaz al Giro (saranno anche state le gambe, ma a me rimane quell' impressione).
questa però mi pare un'ipotesi improbabile, pogacar non mi sembra il tipo che lascia andare uno come evenpoel perché poi sa che è tosta andarlo a prendere. poi non so la visma che forse non è affidabilissima, ma la uae ha nel caso gli uomini per chiudere su un'azione del genere in una tappa di montagna. se si trattasse invece di un momento in cui rimangono in tre o quattro, pogacar non lascia andare via nessuno (di sua volontà).
Son perfettamente d'accordo. Però il discorso per me vale anche per Vingegaard: mica è un suo compagno di squadra: ove mai Remco partisse, perché dovrebbe aspettare che Pogacar lo riporti sotto come qualcuno suggeriva?
Ribadisco, per me Evenepoel può essere la variabile impazzita: non si conosce il suo livello né la sua tenuta, né si conosce quella dei suoi avversari dato il loro stato di forma. Nei prossimi giorni si vedrà.
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Re: Tour 2024 - 9a tappa: Troyes - Troyes (199 Km)

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A me non sembra che Vingegaard calcoli molto Evenepoel..visto che domenica quando aveva l''occasione di farlo fuori non ha fatto tirare Jorgenssen.
Preferisco pensare che fosse al gancio..
"non ho mai visto uno andare cosi forte in salita...ma non ho mai visto nessuno andare cosi piano in discesa"
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Re: Tour 2024 - 9a tappa: Troyes - Troyes (199 Km)

Messaggio da leggere da Babylon »

barrylyndon ha scritto: martedì 9 luglio 2024, 22:51 A me non sembra che Vingegaard calcoli molto Evenepoel..visto che domenica quando aveva l''occasione di farlo fuori non ha fatto tirare Jorgenssen.
Preferisco pensare che fosse al gancio..
Vingegaard fa palesemente la corsa solo su Pogacar, ovvero sull'unico avversario vero che ha avuto negli ultimi 3 anni di GT. Non credo fosse al gancio in quel frangente, in difficoltà sì, ma al gancio no, sennò poi non avrebbe risposto alle sparate successive di Pogacar.
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Re: Tour 2024 - 9a tappa: Troyes - Troyes (199 Km)

Messaggio da leggere da barrylyndon »

Babylon ha scritto: mercoledì 10 luglio 2024, 1:17
barrylyndon ha scritto: martedì 9 luglio 2024, 22:51 A me non sembra che Vingegaard calcoli molto Evenepoel..visto che domenica quando aveva l''occasione di farlo fuori non ha fatto tirare Jorgenssen.
Preferisco pensare che fosse al gancio..
Vingegaard fa palesemente la corsa solo su Pogacar, ovvero sull'unico avversario vero che ha avuto negli ultimi 3 anni di GT. Non credo fosse al gancio in quel frangente, in difficoltà sì, ma al gancio no, sennò poi non avrebbe risposto alle sparate successive di Pogacar.
Allora e' stato uno stolto..
"non ho mai visto uno andare cosi forte in salita...ma non ho mai visto nessuno andare cosi piano in discesa"
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