Capisco il ragionamento di fondo, ma qua stiamo paragonando un Vingegaard che per caratteristiche mostrate in altri contesti (crono, montagna, tracciati misti) si ipotizzava potesse andare forte sugli sterrati ad uno che ha vinto due Strade Bianche, ovvero LA classica degli sterrati, di cui l'ultima quest'anno con 80km di fuga individuale. Pogacar poteva pagare qualcosa solo in caso di incidenti meccanici o cadute, impossibile pensare di staccarlo in altra maniera.lucks83 ha scritto: ↑lunedì 8 luglio 2024, 11:05Guarda, io cerco sempre di vedere le cose da ogni prospettiva.Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑lunedì 8 luglio 2024, 9:47Sono d'accordo. Vingegaard ha un gran motore, mi pare che lo abbia più volte dimostrato nelle crono degli ultimi Tour. Solo che quest'anno per ovvi motivi non è al massimo e per il momento deve pensare a difendersi più che ad attaccare. Ma se ragioniamo in generale il tuo post è da incorniciare.lucks83 ha scritto: ↑lunedì 8 luglio 2024, 9:44
Esatto.
Vingegaard va fortissimo pure a crono e sul passo, lo scorso anno a Laruns nella pianura dopo il Marie Blanque ha guadagnato su un gruppo di inseguitori che tirava a tutta.
Si è dato per scontato che sullo sterrato non fosse in grado, quando nessuno poi lo aveva mai visto affrontarlo prima.
Se uno è un fenomeno è un fenomeno, non si capisce perché dovrebbe essere solo Pogacar a sapersi districare bene su ogni terreno e a lui sia preclusa questa possibilità.
Prima del Tour, al netto dei discorsi sulla condizione fisica che poteva avere Jonas, sentivo dire che Pogacar sarebbe stato avvantaggiato nella tappa di Bologna col San Luca e in quella con gli sterrati.
Perché ovviamente ha dimostrato sul campo di saper andar forte sui terreni da classicomani e da gravel bike.
Non includo la tappa di Rimini perché alla fine le salite interessanti erano davvero troppo lontane dal traguardo.
Allo stesso tempo, in tempi non sospetti e molto tempo prima del Tour 2024, ho letto moltissimi commenti sul fatto che Vingegaard è un delitto che non faccia la Liegi, perché sarebbe adattissimo a corse di quel tipo.
Inoltre ha dimostrato negli ultimi anni di andare fortissimo anche in pianura, al netto del peso piuma.
Non capisco allora come poteva essere così sbilanciato il pronostico verso Pogacar in queste due tappe: Vingegaard ha tutte le caratteristiche e ha dimostrato di poter primeggiare pure su questi terreni, ok prima d'ora non lo avevamo mai visto sugli sterrati, ma molti avevano dedotto non fosse in grado di sopprtarli.
Ma siamo davvero sicuri che non sia in grado di vincere una Strade Bianche, se lo volesse?
C'é riuscito Pidcock, che pesa quanto, e non può riuscirci Jonas?
Inoltre quello che aveva il team più adatto alla corsa di ieri era proprio il danese, mentre mi ricordo benissimo le critiche espresse da molti sul forum per la selezione UAE , che è piena zeppa di scalatori ma leggerina in pianura.
Non capisco come si possa allora definire Pogacar come lo sconfitto del giorno: se lo è, è solo per il fatto di non aver guadagnato nulla su un rivale la cui condizione pare non essere al 100%, non certo per le sue caratteristiche tecniche o per la composizione della sua squadra.
Aggiungo che parlare di vincitori o di sconfitti per ora ha poco senso, visto i dubbi che aleggiano per diversi motivi sulla tenuta fisica di entrambi: per quello che penso io, però, la tappa di ieri era potenzialmente pericolosa per entrambi e, se si fossero verificate alcune condizioni, forse lo era più per Pogacar.
Ed è per questo che lo sloveno è considerato il più forte ciclista al mondo, perchè va fortissimo dalle salite più tradizionali ai tracciati da classicomani, senza perdere nulla in termini di prestazione: aspettarsi le medesime cose, al medesimo livello, da Vingegaard dimostra quanto il danese sia forte, ma al contempo è ingeneroso nei suoi confronti.
Pogacar si è presentato solo soletto a Siena con due azioni di altri tempi, guida benissimo la bici, si è dimostrato un fenomeno anche su terreni come il pavè del Fiandre o quello del Tour, di inverno partecipa ad un paio di corse di CX in patria per divertimeno e le vince per dispersione.
La Liegi di quest'anno l'ha vinta con autorità assoluta. Sugli strappi tipo San Luca, Huy, Redoute e compagnia è indubbiamente nella top 2 al mondo.
Anche qui, Jonas ha tutte le qualità per fare benissimo alla Liegi, io l'ho sempre sostenuto ed in caso vi si cimentasse al top della forma non lo escluderei mai dalla vittoria finale, ma il favorito assoluto sarebbe Tadej, con Remco poco sotto. Ovvero due corridori che quelle qualità lì le hanno espresse sul campo.
D'altro canto è un fatto che pure essendo fenomenale su tutti i tipi di salite non ha la stessa esplosività dell'avversario, quindi sul San Luca avrebbe potuto pagare dazio (San Luca che tra l'altro Pogacar ormai conosce bene visti i numerosi Giri dell'Emilia corsi).
Direi che questi sono i motivi per i quali si pensava che tali tappe fossero pro-Pogacar, cui si aggiungevano i dubbi sulle condizioni post infortunio di Vingegaard.