Maìno della Spinetta ha scritto: ↑lunedì 9 maggio 2022, 13:42
Una salita così, a fine Giro, in una tappa di 200 e passa km con almeno due salite degne prima, farebbe una carneficina
Ciao a tutti,
vi leggo da sempre ma senza mai avere scritto e, data questa discussione, entro a gamba tesa dato che in passato tentai di disegnare un percorso massacrante sulle strade dell'Etna in quanto, da buon catanese quale sono, ho sempre sognato di vedere un mega tappone tra le "mie strade" e la mia mente sadica ha elaborato un giro dei vari versanti abbastanza "duretto" (LFR mi stima più di 6000 metri di dislivello).
Ecco qui l'altimetria:
etna - bottara.png (127.45 KiB) Visto 3183 volte
Partenza da Capo d'Orlando, prima salita a Pizzo di Colasacca (salita che onestamente non conoscevo), discesa e via verso i Nebrodi arrivando a Portella Mandrazzi, con i suoi 23 km mooolto pedalabili. Discesa e si va alla volta di Linguaglossa per imboccare il primo versante dell'Etna, quello che porta al Rifugio Citelli. Successivamente discesa verso Mascali dal quale inizia il "mostro". Dal mare si sale fino a Zafferana Etnea per affrontare il versante dedicato a Vincenzo Nibali, il più duro. Circa 16 km al 7% di pendenza media. Arrivati in cima discesa verso Nicolosi prendendo il versante affrontato nel 2017 e subito imbocco per la salita verso il Rifugio Sapienza ma fermandosi prima, a Piano Bottara. La salita fino a lì è molto pedalabile che potrebbe contribuire a far compiere attacchi dal versante di Zafferana e poi ampliare i distacchi imboccata questa salita.
Ne avevo elaborato un altro con arrivo a Rifugio Sapienza ma temo che in questo caso l'ultima salita bloccherebbe la corsa, cosa che non succederebbe in questo caso.
Allego i dettagli della salita di Zafferana Etnea (in realtà di Mascali) e della salita fino a Piano Bottara
Mario Rossi ha scritto: ↑lunedì 9 maggio 2022, 18:56
frcre ha scritto: ↑lunedì 9 maggio 2022, 18:36
Ineos e bike Exchange terranno la situazione sotto controllo, ma credo che siano ben contenti di lasciare la maglia e qualche minuto a qualcuno non pericoloso.
Il discorso cambia se qualche big sente la gamba buona e vuole provare a fare qualcosa.
Penso proprio a Yates.
Fossi in lui con la gamba esagerata mostrata nella crono una bottarella ignorante nel tratto duro proverei a darla per vedere se si riesce a tirare fuori un gruppetto di 4-5 e/o se qualche rivale va in crisi (penso proprio a carapaz che non mi é piaciuto per niente sullo strappo della crono).
Ma yates é yates quindi é capace pure di andare in crisi lui dopo aver fatto il fenomeno l'altro giorno.
Nel dubbio penso proprio che faranno un ritmo regolare e ne potrebbe approfittare o la fuga o una seconda linea a cui lasciano spazio.
Penso a Pello Bilbao, Arensman, Hindley/Buchmann, Oomen, Sosa e perché no i nostri Nibali, Ciccone e Rosa
Yates se sta bene la maglia la prende sul Blockhaus. Bex non ha la possibilità di tenere chiusa la corsa per 20 giorni. Nonostante la squadra sia la migliore che si potesse realizzare, la rosa è abbastanza penosa. I miei 2 nomi per tappa e maglia sono Fortunato e Kamna, più il primo del secondo. Nessuno dei 2 è un vero pericolo, e può consentire alle squadre di poter correre senza maglia fino a domenica. Per me con Fortunato vincono tutti. Già con Kamna e Dombro/ De La, che in generale sono già in posizione da fuga, non vedo Astana e Bora brinadare in caso di tale opzione, dato che i capitani sono altri. Naturalmente si ragiona su nomi in grado di arrivare. Domani mi aspetto anche Zana, ma penso che lui rischi di essere Ravasi bis.
Come buoni uomini da fuga che se la cavano in salita e in squadre senza capitani credibili, a cui potrebbero lasciare spazio ci sarebbero Gall, Cepeda, Sepulveda, Hirt, Taaramae, Rosa, De Marchi, Vanhoucke.
Kamna, Dombrowski e De La Cruz potrebbero restare coi capitani.
Fossi nella Bahrein un corridore solido come pello proverei a farlo attaccare sul tratto duro.
davide200294 ha scritto: ↑lunedì 9 maggio 2022, 19:05
Maìno della Spinetta ha scritto: ↑lunedì 9 maggio 2022, 13:42
Una salita così, a fine Giro, in una tappa di 200 e passa km con almeno due salite degne prima, farebbe una carneficina
Ciao a tutti,
vi leggo da sempre ma senza mai avere scritto e, data questa discussione, entro a gamba tesa dato che in passato tentai di disegnare un percorso massacrante sulle strade dell'Etna in quanto, da buon catanese quale sono, ho sempre sognato di vedere un mega tappone tra le "mie strade" e la mia mente sadica ha elaborato un giro dei vari versanti abbastanza "duretto" (LFR mi stima più di 6000 metri di dislivello).
Ecco qui l'altimetria:
etna - bottara.png
Partenza da Capo d'Orlando, prima salita a Pizzo di Colasacca (salita che onestamente non conoscevo), discesa e via verso i Nebrodi arrivando a Portella Mandrazzi, con i suoi 23 km mooolto pedalabili. Discesa e si va alla volta di Linguaglossa per imboccare il primo versante dell'Etna, quello che porta al Rifugio Citelli. Successivamente discesa verso Mascali dal quale inizia il "mostro". Dal mare si sale fino a Zafferana Etnea per affrontare il versante dedicato a Vincenzo Nibali, il più duro. Circa 16 km al 7% di pendenza media. Arrivati in cima discesa verso Nicolosi prendendo il versante affrontato nel 2017 e subito imbocco per la salita verso il Rifugio Sapienza ma fermandosi prima, a Piano Bottara. La salita fino a lì è molto pedalabile che potrebbe contribuire a far compiere attacchi dal versante di Zafferana e poi ampliare i distacchi imboccata questa salita.
Ne avevo elaborato un altro con arrivo a Rifugio Sapienza ma temo che in questo caso l'ultima salita bloccherebbe la corsa, cosa che non succederebbe in questo caso.
Allego i dettagli della salita di Zafferana Etnea (in realtà di Mascali) e della salita fino a Piano Bottara
etna zafferana.png
etna bottara.png
Complimenti. Sei andato a prendere Colasacca. Io li avrei fatti scollinare a floresta. Bravo
Ma fai con qst app il percorso che ho pensato io con arrivo in sterrato in quota e vedi che t esce
Indipendentemente da come quel Giro si svolse, rimane un dato di fatto che da Monte Petrano in poi c'erano soltanto unipuerto e tappe ondulate. Ci fossero state due tappe come quelle di Potenza e del Blockhaus di quest'anno sarebbe stato un degnissimo finale anche da Alpi. Per chi volesse nella sezione avevo già avanzato molteplici proposte appenniniche.
Non ho contestato questo..ma il fatto che il Giro si fosse chiuso gia' alla 12ma tappa..
Alla dodicesima tappa Menchov aveva 34 secondi su Di Luca.
Poi nella seconda appassionantissima parte è riuscito a rosicchiare ben 16 secondi per poi perderne un'altra ventina e finire a 41.
Che Menchov andasse più forte di Di Luca a cronometro era un fatto noto, stava lì e controllava, non mi ricordo un solo secondo in cui la sua vittoria finale sia stata in dubbio.
A parte magari la caduta nell'ultimo km della crono finale.
Ripeto, giro insulso e noiosissimo.
Insomma...tu, e tanti altri, fate sempre il conte senza l'oste..se Menchov e' riuscito a non farsi erodere tutto il vantaggio, sara' anche forse perche' andava forte.
Ed il percorso, a parte la tappa del Monte Petrano, proprio perche' e' stato concepito in tal modo, favoriva piu' uno scattista alla Di Luca che non un fondista come il Russo..
Quindi, paradossalmente, con qualche tappone in piu', forse il Giro, il Russo l'avrebbe chiuso anche prima.
Voi date troppa importanza ai percorsi(che comunque non e' che non contino) e molto poco alle gambe dei corridori.
PS:Per la cronaca, Menchov sul San Luca non perse nemmeno un secondo da Di Luca...non sara' che era troppo piu' forte dell'Abruzzese? Anche con un percorso, ripeto, che non lo favoriva per nulla.
Il Giro 2009 era disegnato per Armstrong che aveva accettato l'invito di Zomegnan.
Il disegno originario non era brutto ,con la vera Cuneo Pinerolo e il Blockhaus fino in cima . Una frana sulla Maddalena e un problema sul Blockhaus lo cambiarono un po' .Inoltre la crono di 60 km indirizzò molto la sfida a favore del russo.
Comunque fu un bel Giro ,combattuto e pieno di protagonisti ,era il Giro del centenario e la startlist era di livello .
I famosi giri dal 2000 al 2004 , nonostante fossero più duri erano peggio .
La tappa di Monte Petrano ,del Blockhaus e del Vesuvio furono belle , molte tappe mosse e per attaccanti ,spettacolare vittoria di Gilbert ad Anagni che fu la nascita agonistica del grande Phil.
Poche tappe per velocisti e tante occasioni per attaccare ,inoltre tutte le più importanti città italiane furono sede di tappa . Ricordo una bella atmosfera.
aleph ha scritto: ↑lunedì 9 maggio 2022, 21:23
Le previsioni cosa dicono? Ricordo un "no contest" causa vento in una delle precedenti ascese dell'Etna.
giorgio ricci ha scritto: ↑lunedì 9 maggio 2022, 21:21
Il Giro 2009 era disegnato per Armstrong che aveva accettato l'invito di Zomegnan.
Il disegno originario non era brutto ,con la vera Cuneo Pinerolo e il Blockhaus fino in cima . Una frana sulla Maddalena e un problema sul Blockhaus lo cambiarono un po' .Inoltre la crono di 60 km indirizzò molto la sfida a favore del russo.
Comunque fu un bel Giro ,combattuto e pieno di protagonisti ,era il Giro del centenario e la startlist era di livello .
I famosi giri dal 2000 al 2004 , nonostante fossero più duri erano peggio .
La tappa di Monte Petrano ,del Blockhaus e del Vesuvio furono belle , molte tappe mosse e per attaccanti ,spettacolare vittoria di Gilbert ad Anagni che fu la nascita agonistica del grande Phil.
Poche tappe per velocisti e tante occasioni per attaccare ,inoltre tutte le più importanti città italiane furono sede di tappa . Ricordo una bella atmosfera.
Tutto questo non lo discuto. Zomegnan per me ha fatto un ottimo lavoro sotto molti aspetti (a parte i trasferimenti assurdi del 2011). Però un tappone in più nell'ultima settimana ci stava da Dio.
barrylyndon ha scritto: ↑lunedì 9 maggio 2022, 18:02
Non ho contestato questo..ma il fatto che il Giro si fosse chiuso gia' alla 12ma tappa..
Alla dodicesima tappa Menchov aveva 34 secondi su Di Luca.
Poi nella seconda appassionantissima parte è riuscito a rosicchiare ben 16 secondi per poi perderne un'altra ventina e finire a 41.
Che Menchov andasse più forte di Di Luca a cronometro era un fatto noto, stava lì e controllava, non mi ricordo un solo secondo in cui la sua vittoria finale sia stata in dubbio.
A parte magari la caduta nell'ultimo km della crono finale.
Ripeto, giro insulso e noiosissimo.
Insomma...tu, e tanti altri, fate sempre il conte senza l'oste..se Menchov e' riuscito a non farsi erodere tutto il vantaggio, sara' anche forse perche' andava forte.
Ed il percorso, a parte la tappa del Monte Petrano, proprio perche' e' stato concepito in tal modo, favoriva piu' uno scattista alla Di Luca che non un fondista come il Russo..
Quindi, paradossalmente, con qualche tappone in piu', forse il Giro, il Russo l'avrebbe chiuso anche prima.
Voi date troppa importanza ai percorsi(che comunque non e' che non contino) e molto poco alle gambe dei corridori.
PS:Per la cronaca, Menchov sul San Luca non perse nemmeno un secondo da Di Luca...non sara' che era troppo piu' forte dell'Abruzzese? Anche con un percorso, ripeto, che non lo favoriva per nulla.
Io non ho mica detto che Menchov era più scarso di Di Luca.
Ho detto che quel Giro è stato brutto, noioso e scontato.
Anche paesaggisticamente : un conto sono le Dolomiti nell'ultima settimana, un conto gli appennini meridionali
Comunque, vento da est, attenzione alla zona a sud del vulcano dove dovrebbero incontrare vento abbastanza forte e laterale, ma bisogna vedere come sono disposte le strade. Il vento in cima non mi pare particolarmente intenso.
barrylyndon ha scritto: ↑lunedì 9 maggio 2022, 18:02
Non ho contestato questo..ma il fatto che il Giro si fosse chiuso gia' alla 12ma tappa..
Alla dodicesima tappa Menchov aveva 34 secondi su Di Luca.
Poi nella seconda appassionantissima parte è riuscito a rosicchiare ben 16 secondi per poi perderne un'altra ventina e finire a 41.
Che Menchov andasse più forte di Di Luca a cronometro era un fatto noto, stava lì e controllava, non mi ricordo un solo secondo in cui la sua vittoria finale sia stata in dubbio.
A parte magari la caduta nell'ultimo km della crono finale.
Ripeto, giro insulso e noiosissimo.
Insomma...tu, e tanti altri, fate sempre il conte senza l'oste..se Menchov e' riuscito a non farsi erodere tutto il vantaggio, sara' anche forse perche' andava forte.
Ed il percorso, a parte la tappa del Monte Petrano, proprio perche' e' stato concepito in tal modo, favoriva piu' uno scattista alla Di Luca che non un fondista come il Russo..
Quindi, paradossalmente, con qualche tappone in piu', forse il Giro, il Russo l'avrebbe chiuso anche prima.
Voi date troppa importanza ai percorsi(che comunque non e' che non contino) e molto poco alle gambe dei corridori.
PS:Per la cronaca, Menchov sul San Luca non perse nemmeno un secondo da Di Luca...non sara' che era troppo piu' forte dell'Abruzzese? Anche con un percorso, ripeto, che non lo favoriva per nulla.
mah ... tapponi come quello di montepetrano (5500 mt veri di dislivello) (tre salite dure in successione) (sterrato)ce ne sono pochi nei giri
tanto è vero che diversi provarono e rimbalzarono indietro
Di luca non ebbe la forza di provare in quella tappa proprio perche troppo dura per lui
tentò invece successivamente sul block house e sul vesuvio
ma il giro si era deciso nelle marche e nella crono
gli attacchi successivi furono per il pubblico
fu un giro dove la crono dura di 65 km condizionò molto la corsa e congelò la classifica
Condiziono' la corsa perche' disgraziatamente quello che domino' la crono andava anche in salita-
La colpa non fu del percorso, che ripeto, dalla crono in poi, monte Petrano a parte era favorevole a Di Luca piuttosto che a Menchov, ma della forza del Russo..
Allora anagolamente possiamo dire che la crono di Saltara congelo' la corsa nel Giro 2013...ma non fu colpa del percorso,della neve, del freddo..
fu a causa dei rapporti di forza in quel Giro
barrylyndon ha scritto: ↑lunedì 9 maggio 2022, 23:39
Condiziono' la corsa perche' disgraziatamente quello che domino' la crono andava anche in salita-
La colpa non fu del percorso, che ripeto, dalla crono in poi, monte Petrano a parte era favorevole a Di Luca piuttosto che a Menchov, ma della forza del Russo..
Allora anagolamente possiamo dire che la crono di Saltara congelo' la corsa nel Giro 2013...ma non fu colpa del percorso,della neve, del freddo..
fu a causa dei rapporti di forza in quel Giro
Il giro 2009 a me è piaciuto come percorso,fu un esperimento che ci può stare ogni tanto.Poi è normale che Stelvio,Gavia,Mortirolo e tutte le Alpi sono la colonna portante della storia del Giro e non possono essere snobbate per più di un anno.Ma ben venga,ogni tanto,qualche novità sul percorso.
Ma veramente si sta scrivendo che il percorso del Giro 2009 non favoriva per nulla Menchov?
Uno che l'unico altro GT che ha vinto è stata una Vuelta con quattro tappe di montagna, QUATTRO, di cui una al quarto giorno, una con arrivo ad Andorra Arcalis e una con arrivo sull'Alto de Abantos?
In tutti i GT con percorsi di durezza standard, quindi non roba tipo Giro 2011, roba normale, Menchov ha sempre avuto giornate storte in montagna.
Al Tour 2010 si prese due sveglie mica da ridere tra Maddalena e Tourmalet.
Giro 2008 tre tappe di montagna in fila: a Pampeago è il più forte, il giorno dopo, sul Fedaia, si stacca da Riccò, Di Luca, Simoni e Contador e al terzo giorno, nella cronoscalata di Plan de Corones, è il peggiore degli uomini di classifica.
Menchov aveva doti di fondo e recupero tutto fuorché eccezionali, tanto che pure al Giro 2009, sul Blockhaus, alla seconda tappa di montagna in fila, era molto meno brillante rispetto al giorno prima.
Il Giro 2009 era ancor più adatto a Menchov che a Di Luca, dato che il russo, invece, era sottovalutato come "scattista". Basti vedere come ha vinto tutte le tappe in linea che ha conquistato, in carriera, nei GT.
pereiro2982 ha scritto: ↑martedì 10 maggio 2022, 0:02
sul giro 2009 mi sembra di ricordare che ebbe il problema del corridore piu forte con la squadra piu forte
Non aveva una squadra dominante come alcune di quelle che abbiamo visto in epoca recente, però volava e, per l'appunto, il percorso del Giro 2009 non esponeva quei limiti che, nonostante le caratteristiche sulla carta ideali, non gli hanno permesso di giocarsi il successo al Tour de France nel corso della carriera.
pereiro2982 ha scritto: ↑martedì 10 maggio 2022, 0:02
sul giro 2009 mi sembra di ricordare che ebbe il problema del corridore piu forte con la squadra piu forte
Non aveva una squadra dominante come alcune di quelle che abbiamo visto in epoca recente, però volava e, per l'appunto, il percorso del Giro 2009 non esponeva quei limiti che, nonostante le caratteristiche sulla carta ideali, non gli hanno permesso di giocarsi il successo al Tour de France nel corso della carriera.
diciamo che le tappe di media montagna simil piccole liegi o freccia vallone che avrebbero dovuto favorire Di luca videro una sua difesa sorprendente
sinceramente anche nel tappone appenninico sorprese come prestazione
poi ok poteva(doveva) esserci un vero tappone per il blockhaus
ma secondo me fu Diluca ad andare meno forte visto che nelle tappe prima della crono era riuscito a guadagnare piu di un minuto e mezzo
mentre dopo nelle tappe successive era molto meno brillante
quindi non 'è detto che il tappone mancante gli sarebbe stato favorevole
cmq in sostanza il russo si dimostro piu forte del previsto
pereiro2982 ha scritto: ↑martedì 10 maggio 2022, 0:02
sul giro 2009 mi sembra di ricordare che ebbe il problema del corridore piu forte con la squadra piu forte
Non aveva una squadra dominante come alcune di quelle che abbiamo visto in epoca recente, però volava e, per l'appunto, il percorso del Giro 2009 non esponeva quei limiti che, nonostante le caratteristiche sulla carta ideali, non gli hanno permesso di giocarsi il successo al Tour de France nel corso della carriera.
diciamo che le tappe di media montagna simil piccole liegi o freccia vallone che avrebbero dovuto favorire Di luca videro una sua difesa sorprendente
sinceramente anche nel tappone appenninico sorprese come prestazione
poi ok poteva(doveva) esserci un vero tappone per il blockhaus
ma secondo me fu Diluca ad andare meno forte visto che nelle tappe prima della crono era riuscito a guadagnare piu di un minuto e mezzo
mentre dopo nelle tappe successive era molto meno brillante
quindi non 'è detto che il tappone mancante gli sarebbe stato favorevole
cmq in sostanza il russo si dimostro piu forte del previsto
Non ricordo le tappe di media montagna di cui parli, l'unica era quella del San Luca dove arrivarono tutti insieme. Poi, per la verità, Menchov era un corridore assai esplosivo, magari un filo meno di Di Luca, ma che di certo non avrebbe perso un Giro su strappi di vario genere, anzi.
Qui, ad esempio, Menchov umilia Valverde su un arrivo perfetto per il murciano alla Vuelta 2004.
Prima della crono Di Luca staccò Menchov solamente nella Cuneo-Pinerolo, il resto del vantaggio lo costrui tra cronosquadre e l'abbuono pieno che prese a San Martino di Castrozza. All'Alpe di Siusi, però, perse la volata.
Dopo la crono, invece, Menchov vinse la volata sul Monte Petrano, mentre Di Luca gli guadagnò qualche secondo sul Blockhaus e vinse la volata sul Vesuvio. A conti fatti i rapporti di forza rimasero più o meno gli stessi.
Erano due atleti con diverse cose in comune, ma Menchov aveva il grande vantaggio di andare più forte a cronometro.
C'è da dire che Menchov, ad ogni modo, anche quando sembrava fortissimo, vedi Vuelta 2005 o terza settimana del Tour 2010, era capace di tirarti fuori la giornata storta dal cilindro. Per cui con un'altra tappa di montagna vera nell'ultima settimana era capacissimo di andare a fondo. Del resto già sul Blockhaus, in una unipuerto di appena 80 chilometri, finì parecchio sulle gambe.
Subsonico ha scritto: ↑lunedì 9 maggio 2022, 17:32
Il tentativo di fare un Giro d'Italia sud-oriented fu fatto nel 2009. Il risultato finale non piacque a molti...
Direi che il potenziale c'è per cose ma nell'economia di un GT per avere il climax l'ideale son sempre le Alpi.
Le alpi sono le alpi, specialmente quando si parla di alcune cime che superano abbondantemente i 2000 m e che fanno la differenza in un modo esagerato (peccato manchino quest'anno). Non ci son cazzi.
Quanto al tentativo del 2009, io sono tra quelli che pensa che si poteva fare molto meglio nell'ultima settimana. Come ha già fatto notare qualche altro forumista, dopo la maxicrono di Sestri Levante oltre alla tappa del Monte Petrano (disegnata veramente bene) quel finale di Giro propose veramente poco. Ad esempio ci si poteva inventare qualcosa di molto più interessante in Abruzzo vista la quantità di salite che vi sono in quella regione. Invece ci proposero la tappa del Blockhaus lunga appena 82 km e un'altra frazione scialba con arrivo sul Vesuvio.
Ecco, magari una volta ogni 10/15 anni un tentativo di un Giro 'capovolto' si potrebbe fare, a patto di disegnarlo meglio rispetto a quello di 13 anni fa. Altrimenti teniamoci il gran finale sulle alpi che è molto meglio
Mi aspetto uno squillo da parte degli scalatori, soprattutto quelli che hanno perso a cronometro un pò in più.
Carapaz a detta di molti non è brillante, ma nella prima tappa è stato tra i migliori.
Credo che la INEOS si metterà a tirare e scremerà notevolmente il gruppo.
Subsonico ha scritto: ↑lunedì 9 maggio 2022, 17:32
Il tentativo di fare un Giro d'Italia sud-oriented fu fatto nel 2009. Il risultato finale non piacque a molti...
Direi che il potenziale c'è per cose ma nell'economia di un GT per avere il climax l'ideale son sempre le Alpi.
Le alpi sono le alpi, specialmente quando si parla di alcune cime che superano abbondantemente i 2000 m e che fanno la differenza in un modo esagerato (peccato manchino quest'anno). Non ci son cazzi.
Quanto al tentativo del 2009, io sono tra quelli che pensa che si poteva fare molto meglio nell'ultima settimana. Come ha già fatto notare qualche altro forumista, dopo la maxicrono di Sestri Levante oltre alla tappa del Monte Petrano (disegnata veramente bene) quel finale di Giro propose veramente poco. Ad esempio ci si poteva inventare qualcosa di molto più interessante in Abruzzo vista la quantità di salite che vi sono in quella regione. Invece ci proposero la tappa del Blockhaus lunga appena 82 km e un'altra frazione scialba con arrivo sul Vesuvio.
Ecco, magari una volta ogni 10/15 anni un tentativo di un Giro 'capovolto' si potrebbe fare, a patto di disegnarlo meglio rispetto a quello di 13 anni fa. Altrimenti teniamoci il gran finale sulle alpi che è molto meglio
Anche nella prima settimana si poteva fare di meglio. Molte tappe scialbe, senza mettere un tappone sin da subito, si poteva trovare una salita migliore di San Martino di Castrozza per una unipuerto, o disegnare meglio altre tappe.
Poohbook ha scritto: ↑martedì 10 maggio 2022, 9:51
Buon giorno, tornando alla tappa odierna credo che oggi tra i big chi rischia grosso sia proprio Dumoulin.
Concordo. Diciamo che oggi capiremo se Dumoulin sarà un uomo di classifica.
Subsonico ha scritto: ↑lunedì 9 maggio 2022, 17:32
Il tentativo di fare un Giro d'Italia sud-oriented fu fatto nel 2009. Il risultato finale non piacque a molti...
Direi che il potenziale c'è per cose ma nell'economia di un GT per avere il climax l'ideale son sempre le Alpi.
Le alpi sono le alpi, specialmente quando si parla di alcune cime che superano abbondantemente i 2000 m e che fanno la differenza in un modo esagerato (peccato manchino quest'anno). Non ci son cazzi.
Quanto al tentativo del 2009, io sono tra quelli che pensa che si poteva fare molto meglio nell'ultima settimana. Come ha già fatto notare qualche altro forumista, dopo la maxicrono di Sestri Levante oltre alla tappa del Monte Petrano (disegnata veramente bene) quel finale di Giro propose veramente poco. Ad esempio ci si poteva inventare qualcosa di molto più interessante in Abruzzo vista la quantità di salite che vi sono in quella regione. Invece ci proposero la tappa del Blockhaus lunga appena 82 km e un'altra frazione scialba con arrivo sul Vesuvio.
Ecco, magari una volta ogni 10/15 anni un tentativo di un Giro 'capovolto' si potrebbe fare, a patto di disegnarlo meglio rispetto a quello di 13 anni fa. Altrimenti teniamoci il gran finale sulle alpi che è molto meglio
Anche nella prima settimana si poteva fare di meglio. Molte tappe scialbe, senza mettere un tappone sin da subito, si poteva trovare una salita migliore di San Martino di Castrozza per una unipuerto, o disegnare meglio altre tappe.
Vero anche quello. Io mi sono limitato ad analizzare quella parte di Giro che venne disputata dall'appennino tosco-emiliano in giù. Ma hai ragione anche tu nel dire che pure la prima parte del Giro non fu un granchè
VDP perderà la maglia rosa
Nibali farà una bella tappa, nella sua regione ha dato sempre prova di sè
Per il resto c'è molta incertezza, potrebbe arrivare la fuga
Oggi in maglia rosa uno tra: Carapaz, Almeida, Yates, Dumoulin
Steven ha scritto: ↑martedì 10 maggio 2022, 9:55
Mi aspetto uno squillo da parte degli scalatori, soprattutto quelli che hanno perso a cronometro un pò in più.
Carapaz a detta di molti non è brillante, ma nella prima tappa è stato tra i migliori.
Credo che la INEOS si metterà a tirare e scremerà notevolmente il gruppo.
Vero però secondo me, seppur breve ed atipica, la crono è più probante. Probabilmente Carapaz non è brillantissimo ed è giusto così: è un fondista e il Giro lo deve vincere l'ultima settimana e c'ha lo squadrone che oggi può fare il ritmo perfetto per lui ma non credo attaccherà, tatticamente conviene fare un ritmo alto regolare sperando che ci sia selezione da dietro. Se ne hanno come pare, sono i Bahrein che dovrebbero provare e anche Lopez, Bardet
Subsonico ha scritto: ↑lunedì 9 maggio 2022, 17:32
Il tentativo di fare un Giro d'Italia sud-oriented fu fatto nel 2009. Il risultato finale non piacque a molti...
Direi che il potenziale c'è per cose ma nell'economia di un GT per avere il climax l'ideale son sempre le Alpi.
Le alpi sono le alpi, specialmente quando si parla di alcune cime che superano abbondantemente i 2000 m e che fanno la differenza in un modo esagerato (peccato manchino quest'anno). Non ci son cazzi.
Quanto al tentativo del 2009, io sono tra quelli che pensa che si poteva fare molto meglio nell'ultima settimana. Come ha già fatto notare qualche altro forumista, dopo la maxicrono di Sestri Levante oltre alla tappa del Monte Petrano (disegnata veramente bene) quel finale di Giro propose veramente poco. Ad esempio ci si poteva inventare qualcosa di molto più interessante in Abruzzo vista la quantità di salite che vi sono in quella regione. Invece ci proposero la tappa del Blockhaus lunga appena 82 km e un'altra frazione scialba con arrivo sul Vesuvio.
Ecco, magari una volta ogni 10/15 anni un tentativo di un Giro 'capovolto' si potrebbe fare, a patto di disegnarlo meglio rispetto a quello di 13 anni fa. Altrimenti teniamoci il gran finale sulle alpi che è molto meglio
Anche nella prima settimana si poteva fare di meglio. Molte tappe scialbe, senza mettere un tappone sin da subito, si poteva trovare una salita migliore di San Martino di Castrozza per una unipuerto, o disegnare meglio altre tappe.
Quel Giro fu una vera schifezza, il Blackhaus, che pure fece una discreta selezione, mortificato da una tappa con percorso mediocre.
Forse centrava la presenza di Armstrong al rientro, mi pare fosse quella la ragione del percorso soft.
Tommeke92 ha scritto: ↑martedì 10 maggio 2022, 12:49
Veramente? Ma che ha fatto, è caduto?
Si è staccato immediatamente. Si è avvicinato all'ammiraglia toccandosi la coscia.
L'ammiraglia ha addirittura consigliato a Tejada di andarsene e lasciare lì Mal.
Tommeke92 ha scritto: ↑martedì 10 maggio 2022, 12:49
Veramente? Ma che ha fatto, è caduto?
Si è staccato immediatamente. Si è avvicinato all'ammiraglia toccandosi la coscia.
L'ammiraglia ha addirittura consigliato a Tejada di andarsene e lasciare lì Mal.