Re: Fatti di politica 2025
Inviato: mercoledì 8 gennaio 2025, 13:11
Uno dei due ostaggi è stato liberato, vediamo se verrà liberato il secondo o se staremo permanentemente a pecora.
Occhio al vino dai. Oggi si è contenti e basta, se poi non vuoi stare a pecora inizia tu a prendere d'assalto le basi Nato/Usa in Italia, magari se ne vanno.
Queste cose si risolvono pagando. Sicuramente il prezzo è stato alto e non credo alla pari con l' eventuale liberazione dell' ingegnere iraniano altrimenti gli ayatollah l' avrebbero mollata solo a scambio contemporaneo. L' incognita è: cosa abbiamo dato?
pagare in soldi cash può interessare un gruppo terroristico o dei rapinatori, ma uno stato grande come l’Iran non credo se ne faccia molto, a meno che non sia una cifra fuori discussione…Gimbatbu ha scritto: ↑mercoledì 8 gennaio 2025, 18:35Queste cose si risolvono pagando. Sicuramente il prezzo è stato alto e non credo alla pari con l' eventuale liberazione dell' ingegnere iraniano altrimenti gli ayatollah l' avrebbero mollata solo a scambio contemporaneo. L' incognita è: cosa abbiamo dato?
a parte che non è successo ieri, ma è storia di Dicembre. (sorvolando sul fatto che non sono propriamente “disertori”, anche se cmq grave in quanto AWOL, che il fatto non è successo in Francia e che faranno altro addestramento).
Certo che gli diamo Abedini. Prima lo fanno uscire dal carcere e poi lo fanno scappare.Scattista ha scritto: ↑mercoledì 8 gennaio 2025, 18:45pagare in soldi cash può interessare un gruppo terroristico o dei rapinatori, ma uno stato grande come l’Iran non credo se ne faccia molto, a meno che non sia una cifra fuori discussione…Gimbatbu ha scritto: ↑mercoledì 8 gennaio 2025, 18:35Queste cose si risolvono pagando. Sicuramente il prezzo è stato alto e non credo alla pari con l' eventuale liberazione dell' ingegnere iraniano altrimenti gli ayatollah l' avrebbero mollata solo a scambio contemporaneo. L' incognita è: cosa abbiamo dato?
Sicuramente ci sarà stata una contropartita “tecnica”. Quale è un’incognita, come dici tu.
Io personalmente, almeno stando al pochissimo che ne sappiamo, gli avrei dato il dronista Abedini. Tanto sui droni mi sembra che l’Iran abbia già un ottimo livello (vedi i droni e la tecnologia passata alla Russia). Però magari le informazioni che ha rubato erano importantissime davvero. Però, dal nulla che ne sappiamo, io avrei fatto lo scambio, tanto ormai con il rapimento della Sala il danno era già stato fatto.
Tu non sei contento quando i soldati rifiutano di uccidere o essere uccisi ?Scattista ha scritto: ↑mercoledì 8 gennaio 2025, 19:10a parte che non è successo ieri, ma è storia di Dicembre. (sorvolando sul fatto che non sono propriamente “disertori”, anche se cmq grave in quanto AWOL, che il fatto non è successo in Francia e che faranno altro addestramento).
Se invece vuoi farti le seghe su notizie veramente fresche, questa è Zhaporizhia oggi.
Poi se sei sarai ancora arrapato domani, dimmelo che bombe russe sui civili cadono ogni giorno
Io sono contento quando le diserzioni avvengono dal lato di chi aggredisce.nino58 ha scritto: ↑mercoledì 8 gennaio 2025, 19:22Tu non sei contento quando i soldati rifiutano di uccidere o essere uccisi ?Scattista ha scritto: ↑mercoledì 8 gennaio 2025, 19:10a parte che non è successo ieri, ma è storia di Dicembre. (sorvolando sul fatto che non sono propriamente “disertori”, anche se cmq grave in quanto AWOL, che il fatto non è successo in Francia e che faranno altro addestramento).
Se invece vuoi farti le seghe su notizie veramente fresche, questa è Zhaporizhia oggi.
Poi se sei sarai ancora arrapato domani, dimmelo che bombe russe sui civili cadono ogni giorno
Se quelli che hanno bombardato Zaporisha disertavano non era meglio?
Solo il rifiuto di uccidere da parte dei soldati può salvare il mondo.
In quanto al linguaggio con cui ti stai rivolgendo a uno che non si è mai permesso di utilizzarlo con te non fa che qualificati come persona maleducata.
è inutile che fai il santarellino, che sei il primo a non avere educazione e a provocare e basta. Tanto è vero che hai fatto il post ironico sugli ucraini in risposta ad un commento serio che si felicitava per il rientro a casa di Cecilia Sala. Tirando fuori argomenti che non c’entravano niente di niente e buttandola in caciara.nino58 ha scritto: ↑mercoledì 8 gennaio 2025, 19:22Tu non sei contento quando i soldati rifiutano di uccidere o essere uccisi ?Scattista ha scritto: ↑mercoledì 8 gennaio 2025, 19:10a parte che non è successo ieri, ma è storia di Dicembre. (sorvolando sul fatto che non sono propriamente “disertori”, anche se cmq grave in quanto AWOL, che il fatto non è successo in Francia e che faranno altro addestramento).
Se invece vuoi farti le seghe su notizie veramente fresche, questa è Zhaporizhia oggi.
Poi se sei sarai ancora arrapato domani, dimmelo che bombe russe sui civili cadono ogni giorno
Se quelli che hanno bombardato Zaporisha disertavano non era meglio?
Solo il rifiuto di uccidere da parte dei soldati può salvare il mondo.
In quanto al linguaggio con cui ti stai rivolgendo a uno che non si è mai permesso di utilizzarlo con te non fa che qualificati come persona maleducata.
Beh tecnicamente non è presidente ancora
Usare la maleducazione invece dell' ironia qualifica chi la usa.Scattista ha scritto: ↑mercoledì 8 gennaio 2025, 20:01è inutile che fai il santarellino, che sei il primo a non avere educazione e a provocare e basta. Tanto è vero che hai fatto il post ironico sugli ucraini in risposta ad un commento serio che si felicitava per il rientro a casa di Cecilia Sala. Tirando fuori argomenti che non c’entravano niente di niente e buttandola in caciara.nino58 ha scritto: ↑mercoledì 8 gennaio 2025, 19:22Tu non sei contento quando i soldati rifiutano di uccidere o essere uccisi ?Scattista ha scritto: ↑mercoledì 8 gennaio 2025, 19:10
a parte che non è successo ieri, ma è storia di Dicembre. (sorvolando sul fatto che non sono propriamente “disertori”, anche se cmq grave in quanto AWOL, che il fatto non è successo in Francia e che faranno altro addestramento).
Se invece vuoi farti le seghe su notizie veramente fresche, questa è Zhaporizhia oggi.
Poi se sei sarai ancora arrapato domani, dimmelo che bombe russe sui civili cadono ogni giorno
Se quelli che hanno bombardato Zaporisha disertavano non era meglio?
Solo il rifiuto di uccidere da parte dei soldati può salvare il mondo.
In quanto al linguaggio con cui ti stai rivolgendo a uno che non si è mai permesso di utilizzarlo con te non fa che qualificati come persona maleducata.
Se poi vuoi una risposta seria e assennata, te l’ha già data anche Jumbo: no, non c’è da essere contenti di una diminuzione (anche minima, come nel caso in questione) delle capacità ucraine di difendersi perché un calo della capacità di difendersi vuol dire che i civili Ucraini avranno in proporzione più morti, subiranno più distruzioni, più furti delle loro proprietà, più distruzione della loro infrastruttura energetica.
Personalmente non mi rallegro affatto ma manco condivido il dovere costituzionale di difesa della patria.
Mi rallegro eccome, queste diserzioni sono l'unica cosa giusta che sta facendo una parte degli ucraini dal 2014 a questa parte.bicycleran ha scritto: ↑venerdì 10 gennaio 2025, 12:37Personalmente non mi rallegro affatto ma manco condivido il dovere costituzionale di difesa della patria.
Il mio punto politico è se gli ucraini hanno effettivamente voglia di proseguire la guerra (ne avrebbero tutte le ragioni e il diritto) o se si avanti per alimentare l'industria bellica internazionale.
Che schifogalliano ha scritto: ↑venerdì 10 gennaio 2025, 14:31Mi rallegro eccome, queste diserzioni sono l'unica cosa giusta che sta facendo una parte degli ucraini dal 2014 a questa parte.bicycleran ha scritto: ↑venerdì 10 gennaio 2025, 12:37Personalmente non mi rallegro affatto ma manco condivido il dovere costituzionale di difesa della patria.
Il mio punto politico è se gli ucraini hanno effettivamente voglia di proseguire la guerra (ne avrebbero tutte le ragioni e il diritto) o se si avanti per alimentare l'industria bellica internazionale.
Per il resto, mi spiace per loro, ma ci hanno capito poco o nulla.
Io non sono d'accordo e dico il perché, visto che sul forum non l'ho mai scritto.galliano ha scritto: ↑venerdì 10 gennaio 2025, 14:31Mi rallegro eccome, queste diserzioni sono l'unica cosa giusta che sta facendo una parte degli ucraini dal 2014 a questa parte.bicycleran ha scritto: ↑venerdì 10 gennaio 2025, 12:37Personalmente non mi rallegro affatto ma manco condivido il dovere costituzionale di difesa della patria.
Il mio punto politico è se gli ucraini hanno effettivamente voglia di proseguire la guerra (ne avrebbero tutte le ragioni e il diritto) o se si avanti per alimentare l'industria bellica internazionale.
Per il resto, mi spiace per loro, ma ci hanno capito poco o nulla.
Tutto nasce come al solito dalla fregnonaggine USA. Fosse andata avanti la storia sarebbe uscito fuori che l' ingegnere iraniano era pappa e ciccia con alcune aziende americane belle grosse. Altrimenti non si sarebbe risolto tutto in un amen. C' è poco da fare, ma la coattella della Garbatella oltre ad essere un animale politico ha pure una bella dose di c..o e ogni tanto gli servono una ciambella col buco già pronta che le giova assai.
Che poi, non sono così sicuro che sia un bene, per l'ingegnere, rientrare in Iran.Gimbatbu ha scritto: ↑domenica 12 gennaio 2025, 17:09Tutto nasce come al solito dalla fregnonaggine USA. Fosse andata avanti la storia sarebbe uscito fuori che l' ingegnere iraniano era pappa e ciccia con alcune aziende americane belle grosse. Altrimenti non si sarebbe risolto tutto in un amen. C' è poco da fare, ma la coattella della Garbatella oltre ad essere un animale politico ha pure una bella dose di c..o e ogni tanto gli servono una ciambella col buco già pronta che le giova assai.
Fossi in lui farei come hai suggerito tu. Ma non so se può...nino58 ha scritto: ↑domenica 12 gennaio 2025, 17:18Che poi, non sono così sicuro che sia un bene, per l'ingegnere, rientrare in Iran.Gimbatbu ha scritto: ↑domenica 12 gennaio 2025, 17:09Tutto nasce come al solito dalla fregnonaggine USA. Fosse andata avanti la storia sarebbe uscito fuori che l' ingegnere iraniano era pappa e ciccia con alcune aziende americane belle grosse. Altrimenti non si sarebbe risolto tutto in un amen. C' è poco da fare, ma la coattella della Garbatella oltre ad essere un animale politico ha pure una bella dose di c..o e ogni tanto gli servono una ciambella col buco già pronta che le giova assai.
Sì è fatto beccare, e non è titolo di merito.
Essendo anche cittadino elvetico, sarebbe stato meglio per lui rientrare nella Confederazione.
Magari mi sbaglio ma la vedo così
un italiano in poltrona che dice che gli Ucraini non hanno capito nulla di una guerra che piove sulla loro testa è la gag dell’anno. E dopo viene da piangere per il livello culturale italiano.galliano ha scritto: ↑venerdì 10 gennaio 2025, 14:31Mi rallegro eccome, queste diserzioni sono l'unica cosa giusta che sta facendo una parte degli ucraini dal 2014 a questa parte.bicycleran ha scritto: ↑venerdì 10 gennaio 2025, 12:37Personalmente non mi rallegro affatto ma manco condivido il dovere costituzionale di difesa della patria.
Il mio punto politico è se gli ucraini hanno effettivamente voglia di proseguire la guerra (ne avrebbero tutte le ragioni e il diritto) o se si avanti per alimentare l'industria bellica internazionale.
Per il resto, mi spiace per loro, ma ci hanno capito poco o nulla.
Si fa troppa ideologia su queste cose, ma in realtà i fatti sono molto più spicci. Ce lo dice la storia militare.bicycleran ha scritto: ↑venerdì 10 gennaio 2025, 9:26 Sarebbe utile un confronto tra i numeri dei disertori e quello dei volontari non stranieri, per una stima di chi vuole combattere e di chi lo fa solo perché precettato.
Personalmente sono sicurissimo che se fossi russo non vorrei andare in guerra, ma credo che anche se fossi ucraino preferirei scappare. Però non è banale entrare nella testa dei protagonisti.
Certo espressioni come "gli ucraini vogliono combattere" andrebbero corroborate da qualche evidenza.
Un attimo.Scattista ha scritto: ↑domenica 12 gennaio 2025, 21:49Si fa troppa ideologia su queste cose, ma in realtà i fatti sono molto più spicci. Ce lo dice la storia militare.bicycleran ha scritto: ↑venerdì 10 gennaio 2025, 9:26 Sarebbe utile un confronto tra i numeri dei disertori e quello dei volontari non stranieri, per una stima di chi vuole combattere e di chi lo fa solo perché precettato.
Personalmente sono sicurissimo che se fossi russo non vorrei andare in guerra, ma credo che anche se fossi ucraino preferirei scappare. Però non è banale entrare nella testa dei protagonisti.
Certo espressioni come "gli ucraini vogliono combattere" andrebbero corroborate da qualche evidenza.
La voglia di combattere c’è, a parte lo slancio iniziale di chi si è arruolato, quasi sempre solo per spirito di lealtà, dovere e cameratismo verso i propri compagni e la propria unità. Lo si vede bene in quei soldati semplici tedeschi che sul fronte italiano nel 1945 combattevano con grandissimo coraggio e abilità una guerra persa per il peggiore dei dittatori mentre su a Nord gli Alleati erano quasi a Berlino.
Le diserzioni e gli ammutinamenti più che per motivi ideologici avvengono per motivi pratici: ad esempio se il rateo di perdite è superiore diciamo al 50% (Keegan dava un numero ma non lo ricordo), il fante si fa due conti in tasca e perde la voglia di combattere, anche per la più giusta delle cause. I fanti francesi nel 1917 credevano fermamente nella causa della difesa della patria contro l’invasore tedesco eppure si ammutinarono in massa, per il semplice motivo che subivano troppe perdite e le loro condizioni di vita erano inumane. Quando furono promesse loro delle migliori condizioni di servizio, di cibo, di riposo (licenze, rotazioni) ecc, e furono promessi loro “meno attacchi” (quindi meno perdite) gli ammutinamenti rientrarono.
Sotto certi aspetti la condizione degli Ucraini può assomigliare lontanamente a quella dei francesi/inglesi nel 1917: la guerra ora è una estenuante e terribile guerra di trincea, di attrito, in cui non si possono più sognare le avanzate liberatorie come avvenuto a Izium o Lyman nel’autunno del 2022; il rateo di perdite non è sicuramente quello del 1917, ma certamente i soldati ucraini soffrono di condizioni difficili, ci sono stati errori e problemi nella gestione, ad esempio ho letto a riguardo delle rotazioni.
In più il morale cala più si va avanti in una guerra, in particolare se questa diventa statica come ora (dove da mesi e mesi il fronte si muove di pochissimi km). E’ una cosa fisiologica.
Dall’altra parte del fronte le notizie sono ovviamente molto più nascoste, ma è facile indovinare il morale dei soldati russi, visto anche il rateo di perdite subite negli ultimi mesi (estremamente alto). Eventi come la sconfitta dell’ “ammutinamento di Prigozhin” sono sicuramente serviti anche a disciplinare col bastone i malcontenti dell’esercito: se ricordate bene Prigozhin prima della sua marcia su Mosca, faceva spesso video con lo sfondo soldati caduti, accusando le alte sfere russe di mandare al macello i soldati. Esprimeva un malcontento non per la guerra in sé (anzi ne era un fautore) ma per la gestione dei soldati, le loro condizioni di vita e di combattimento (si lamentava spessissimo per la mancanza di armi).
In somma: sicuramente le motivazioni ideologiche e morali servono per lo slancio iniziale e chiaramente gli Ucraini ne hanno beneficiato moltissimo: era ed è molto sentita la necessità di difendere la propria nazione, le proprie famiglie, il proprio futuro. E queste cose rimangono solidissime, in particolare per le famiglia al casa. Per la truppa al fronte, dopo tre anni inizia a contare di più se si mangia e si dorme umanamente, se si hanno o non si hanno licenze per tornare a casa ogni tanto, se il proprio superiore è un incapace o uno di cui fidarsi, e soprattutto quale è la % di tornare a casa prima della fine della guerra. E’ piuttosto semplice.
la leva obbligatoria non è sinonimo di arruolamento forzato, se è quello che intendevi.nino58 ha scritto: ↑domenica 12 gennaio 2025, 23:35Un attimo.Scattista ha scritto: ↑domenica 12 gennaio 2025, 21:49Si fa troppa ideologia su queste cose, ma in realtà i fatti sono molto più spicci. Ce lo dice la storia militare.bicycleran ha scritto: ↑venerdì 10 gennaio 2025, 9:26 Sarebbe utile un confronto tra i numeri dei disertori e quello dei volontari non stranieri, per una stima di chi vuole combattere e di chi lo fa solo perché precettato.
Personalmente sono sicurissimo che se fossi russo non vorrei andare in guerra, ma credo che anche se fossi ucraino preferirei scappare. Però non è banale entrare nella testa dei protagonisti.
Certo espressioni come "gli ucraini vogliono combattere" andrebbero corroborate da qualche evidenza.
La voglia di combattere c’è, a parte lo slancio iniziale di chi si è arruolato, quasi sempre solo per spirito di lealtà, dovere e cameratismo verso i propri compagni e la propria unità. Lo si vede bene in quei soldati semplici tedeschi che sul fronte italiano nel 1945 combattevano con grandissimo coraggio e abilità una guerra persa per il peggiore dei dittatori mentre su a Nord gli Alleati erano quasi a Berlino.
Le diserzioni e gli ammutinamenti più che per motivi ideologici avvengono per motivi pratici: ad esempio se il rateo di perdite è superiore diciamo al 50% (Keegan dava un numero ma non lo ricordo), il fante si fa due conti in tasca e perde la voglia di combattere, anche per la più giusta delle cause. I fanti francesi nel 1917 credevano fermamente nella causa della difesa della patria contro l’invasore tedesco eppure si ammutinarono in massa, per il semplice motivo che subivano troppe perdite e le loro condizioni di vita erano inumane. Quando furono promesse loro delle migliori condizioni di servizio, di cibo, di riposo (licenze, rotazioni) ecc, e furono promessi loro “meno attacchi” (quindi meno perdite) gli ammutinamenti rientrarono.
Sotto certi aspetti la condizione degli Ucraini può assomigliare lontanamente a quella dei francesi/inglesi nel 1917: la guerra ora è una estenuante e terribile guerra di trincea, di attrito, in cui non si possono più sognare le avanzate liberatorie come avvenuto a Izium o Lyman nel’autunno del 2022; il rateo di perdite non è sicuramente quello del 1917, ma certamente i soldati ucraini soffrono di condizioni difficili, ci sono stati errori e problemi nella gestione, ad esempio ho letto a riguardo delle rotazioni.
In più il morale cala più si va avanti in una guerra, in particolare se questa diventa statica come ora (dove da mesi e mesi il fronte si muove di pochissimi km). E’ una cosa fisiologica.
Dall’altra parte del fronte le notizie sono ovviamente molto più nascoste, ma è facile indovinare il morale dei soldati russi, visto anche il rateo di perdite subite negli ultimi mesi (estremamente alto). Eventi come la sconfitta dell’ “ammutinamento di Prigozhin” sono sicuramente serviti anche a disciplinare col bastone i malcontenti dell’esercito: se ricordate bene Prigozhin prima della sua marcia su Mosca, faceva spesso video con lo sfondo soldati caduti, accusando le alte sfere russe di mandare al macello i soldati. Esprimeva un malcontento non per la guerra in sé (anzi ne era un fautore) ma per la gestione dei soldati, le loro condizioni di vita e di combattimento (si lamentava spessissimo per la mancanza di armi).
In somma: sicuramente le motivazioni ideologiche e morali servono per lo slancio iniziale e chiaramente gli Ucraini ne hanno beneficiato moltissimo: era ed è molto sentita la necessità di difendere la propria nazione, le proprie famiglie, il proprio futuro. E queste cose rimangono solidissime, in particolare per le famiglia al casa. Per la truppa al fronte, dopo tre anni inizia a contare di più se si mangia e si dorme umanamente, se si hanno o non si hanno licenze per tornare a casa ogni tanto, se il proprio superiore è un incapace o uno di cui fidarsi, e soprattutto quale è la % di tornare a casa prima della fine della guerra. E’ piuttosto semplice.
Ricapitoliamo.
E partiamo dal primo conflitto mondiale, nel quale i soldati erano arruolati a forza per legge e avevano di fronte il nemico che li poteva uccidere e alle spalle la propria (del proprio paese) polizia militare che se provavano a scappare li uccideva.
E' così cambiata la situazione ?
Dove no e dove un poco.
E questa è a situazione attuale.
Degli obbligati dico, non di volontari o mercenari.
Le diserzioni non avvengono, se non in alcuni casi, per motivi ideologici però quando si diserta poi una certa idea ce la si fa.Scattista ha scritto: ↑lunedì 13 gennaio 2025, 0:37la leva obbligatoria non è sinonimo di arruolamento forzato, se è quello che intendevi.nino58 ha scritto: ↑domenica 12 gennaio 2025, 23:35Un attimo.Scattista ha scritto: ↑domenica 12 gennaio 2025, 21:49
Si fa troppa ideologia su queste cose, ma in realtà i fatti sono molto più spicci. Ce lo dice la storia militare.
La voglia di combattere c’è, a parte lo slancio iniziale di chi si è arruolato, quasi sempre solo per spirito di lealtà, dovere e cameratismo verso i propri compagni e la propria unità. Lo si vede bene in quei soldati semplici tedeschi che sul fronte italiano nel 1945 combattevano con grandissimo coraggio e abilità una guerra persa per il peggiore dei dittatori mentre su a Nord gli Alleati erano quasi a Berlino.
Le diserzioni e gli ammutinamenti più che per motivi ideologici avvengono per motivi pratici: ad esempio se il rateo di perdite è superiore diciamo al 50% (Keegan dava un numero ma non lo ricordo), il fante si fa due conti in tasca e perde la voglia di combattere, anche per la più giusta delle cause. I fanti francesi nel 1917 credevano fermamente nella causa della difesa della patria contro l’invasore tedesco eppure si ammutinarono in massa, per il semplice motivo che subivano troppe perdite e le loro condizioni di vita erano inumane. Quando furono promesse loro delle migliori condizioni di servizio, di cibo, di riposo (licenze, rotazioni) ecc, e furono promessi loro “meno attacchi” (quindi meno perdite) gli ammutinamenti rientrarono.
Sotto certi aspetti la condizione degli Ucraini può assomigliare lontanamente a quella dei francesi/inglesi nel 1917: la guerra ora è una estenuante e terribile guerra di trincea, di attrito, in cui non si possono più sognare le avanzate liberatorie come avvenuto a Izium o Lyman nel’autunno del 2022; il rateo di perdite non è sicuramente quello del 1917, ma certamente i soldati ucraini soffrono di condizioni difficili, ci sono stati errori e problemi nella gestione, ad esempio ho letto a riguardo delle rotazioni.
In più il morale cala più si va avanti in una guerra, in particolare se questa diventa statica come ora (dove da mesi e mesi il fronte si muove di pochissimi km). E’ una cosa fisiologica.
Dall’altra parte del fronte le notizie sono ovviamente molto più nascoste, ma è facile indovinare il morale dei soldati russi, visto anche il rateo di perdite subite negli ultimi mesi (estremamente alto). Eventi come la sconfitta dell’ “ammutinamento di Prigozhin” sono sicuramente serviti anche a disciplinare col bastone i malcontenti dell’esercito: se ricordate bene Prigozhin prima della sua marcia su Mosca, faceva spesso video con lo sfondo soldati caduti, accusando le alte sfere russe di mandare al macello i soldati. Esprimeva un malcontento non per la guerra in sé (anzi ne era un fautore) ma per la gestione dei soldati, le loro condizioni di vita e di combattimento (si lamentava spessissimo per la mancanza di armi).
In somma: sicuramente le motivazioni ideologiche e morali servono per lo slancio iniziale e chiaramente gli Ucraini ne hanno beneficiato moltissimo: era ed è molto sentita la necessità di difendere la propria nazione, le proprie famiglie, il proprio futuro. E queste cose rimangono solidissime, in particolare per le famiglia al casa. Per la truppa al fronte, dopo tre anni inizia a contare di più se si mangia e si dorme umanamente, se si hanno o non si hanno licenze per tornare a casa ogni tanto, se il proprio superiore è un incapace o uno di cui fidarsi, e soprattutto quale è la % di tornare a casa prima della fine della guerra. E’ piuttosto semplice.
Ricapitoliamo.
E partiamo dal primo conflitto mondiale, nel quale i soldati erano arruolati a forza per legge e avevano di fronte il nemico che li poteva uccidere e alle spalle la propria (del proprio paese) polizia militare che se provavano a scappare li uccideva.
E' così cambiata la situazione ?
Dove no e dove un poco.
E questa è a situazione attuale.
Degli obbligati dico, non di volontari o mercenari.
Un paese come la Gran Bretagna, poi, fece i primi due anni di guerra senza leva obbligatoria, che non aveva mai avuto nella sua storia, no nemmeno ai tempi in cui “la schiuma della terra” combatteva contro Napoleone agli ordini del Duca Di Wellington.
Ma, soprattutto, la polizia militare non c’entra niente di niente. Nel 1917 in Francia si ammutinarono milioni di soldati. Non c’è polizia militare che tenga. Avrebbero potuto sopraffare qualunque controllo. Ma rimasero al fronte nelle trincee e nella stragrande maggioranza dei casi non torsero un capello ai propri ufficiali, ai quali però si rifiutavano di obbedire.
Non ho capito la tua tesi. La mia è che le “diserzioni” e gli “ammutinamenti” negli eserciti non avvengono per motivi ideologici. Non lo fanno perché “il rifiuto dei soldati a uccidere può salvare il mondo”. Se uccidere i soldati nemici portasse ad veloce conclusione della guerra e/o ad un tangibile miglioramento delle proprie condizioni, sarebbero ‘felici’ di farlo. E’ terribile, fa schifo, ma è così. Invece lo fanno perché o hanno più probabilità di lasciarci le penne che di sopravvivere o perché le condizioni di vita al fronte sono misere. Tanto è vero che nel 1917 i Francesi ammutinati non chiedevano la fine della guerra e nemmeno rifiutavano la guerra ma chiedevano più licenze, più rotazioni di unità al fronte, migliori condizioni di vita negli accampamenti e meno attacchi (cioé di abbassare la probabilità di venire accoppati).
Similmente gli Ucraini “ammutinati” (la maggior parte dei quali è ritornata al fronte) non sono contro la guerra di per sé, ma le lamentele di cui si è letto riguardano la disorganizzazione, l’incompetenza di alcuni comandanti, lo scarso armamento (in particolare si lamentavano dei pochi droni), ma soprattutto la scarsità se non la quasi totale assenza di addestramento prima di essere mandati al fronte, cose che hanno fatto crollare la fiducia, in una situazione in cui il morale delle truppe è già basso, come già spiegato, fisiologicamente visto che siamo a tre anni di guerra.
questo è interessante.bicycleran ha scritto: ↑venerdì 10 gennaio 2025, 19:01 Tò, un sondaggio di un paio di mesi fa. Molti l'avranno già visto ma io l'ho scoperto oggi.
A quanto pare la metà degli Ucraini è per la pace immediata. E i 2/3 tra quelli che vivono a est.
https://news.gallup.com/poll/653495/hal ... d-war.aspx
Putin non se ne fa proprio niente di una garanzia di neutralità dell’Ucraina.bicycleran ha scritto: ↑lunedì 13 gennaio 2025, 10:23 Io penso che a Putin possa andare bene una garanzia concreta di neutralità dell'Ucraina, oltre ai territori già conquistati
Be' infatti Putin fra le sue richieste ha messo il ridimensionamento dell'esercito ucraino. Chissà a quale scopo...Scattista ha scritto: ↑lunedì 13 gennaio 2025, 15:13Putin non se ne fa proprio niente di una garanzia di neutralità dell’Ucraina.bicycleran ha scritto: ↑lunedì 13 gennaio 2025, 10:23 Io penso che a Putin possa andare bene una garanzia concreta di neutralità dell'Ucraina, oltre ai territori già conquistati
L’Ucraina era neutrale già nel 2014 (nel senso che oscillava socialmente tra pulsioni europee ed ingerenza russa in politica) ma a livello militare era indipendente, e debolissima. La “neutralità” non ha impedito a Putin di invadere Donbass e Crimea, anzi lo ha stimolato.
La “neutralità dell’Ucraina” è un non argomento, credo se ne parli solo in Italia. Ora l’Ucraina non è neutrale in quanto combatte per difendersi dalla Russia che l’ha invasa ed è tecnicamente impossibile che ora ritorni improvvisamente neutrale.
Se anche dovesse mai cedere dei territori, non potrà mai rinunciare a potenziare le proprie difese casomai alla Russia tornasse la voglia di invadere.
Alla fine si, l’Ucraina può e potrà essere neutrale in quanto non parte attiva di alcuna alleanza tipo Nato. Ma da neutrale può e deve essere libera di farsi rifornire o comprare armi da chi vuole, con lo scopo di difendersi.
Quindi alla fine la questione non è di un’Ucraina neutrale, ma di un’Ucraina sovrana.
Un paese europeo sovrano ?Scattista ha scritto: ↑lunedì 13 gennaio 2025, 15:13Putin non se ne fa proprio niente di una garanzia di neutralità dell’Ucraina.bicycleran ha scritto: ↑lunedì 13 gennaio 2025, 10:23 Io penso che a Putin possa andare bene una garanzia concreta di neutralità dell'Ucraina, oltre ai territori già conquistati
L’Ucraina era neutrale già nel 2014 (nel senso che oscillava socialmente tra pulsioni europee ed ingerenza russa in politica) ma a livello militare era indipendente, e debolissima. La “neutralità” non ha impedito a Putin di invadere Donbass e Crimea, anzi lo ha stimolato.
La “neutralità dell’Ucraina” è un non argomento, credo se ne parli solo in Italia. Ora l’Ucraina non è neutrale in quanto combatte per difendersi dalla Russia che l’ha invasa ed è tecnicamente impossibile che ora ritorni improvvisamente neutrale.
Se anche dovesse mai cedere dei territori, non potrà mai rinunciare a potenziare le proprie difese casomai alla Russia tornasse la voglia di invadere.
Alla fine si, l’Ucraina può e potrà essere neutrale in quanto non parte attiva di alcuna alleanza tipo Nato. Ma da neutrale può e deve essere libera di farsi rifornire o comprare armi da chi vuole, con lo scopo di difendersi.
Quindi alla fine la questione non è di un’Ucraina neutrale, ma di un’Ucraina sovrana.
In realtà è proprio una richiesta di PutinScattista ha scritto: ↑lunedì 13 gennaio 2025, 15:13Putin non se ne fa proprio niente di una garanzia di neutralità dell’Ucraina.bicycleran ha scritto: ↑lunedì 13 gennaio 2025, 10:23 Io penso che a Putin possa andare bene una garanzia concreta di neutralità dell'Ucraina, oltre ai territori già conquistati
L’Ucraina era neutrale già nel 2014 (nel senso che oscillava socialmente tra pulsioni europee ed ingerenza russa in politica) ma a livello militare era indipendente, e debolissima. La “neutralità” non ha impedito a Putin di invadere Donbass e Crimea, anzi lo ha stimolato.
La “neutralità dell’Ucraina” è un non argomento, credo se ne parli solo in Italia.
Questi invece sarebbero i desiderata di Zelensky se fosse nelle condizioni di raggiungerli. Ma non mi pare che l'andamento del conflitto stia andando in quella direzione
Se il giochetto è questo, le tue opinioni potrebbero trovare ospitalità a Mosca.galliano ha scritto: ↑lunedì 13 gennaio 2025, 17:54 Scattista hai una visione che potrebbe trovare ospitalità sulle pagine del Messaggero.
Tu ignori allegramente tutta la politica di ideologizzazione e indottrinamento russofobica portata avanti su mandato americano ben prima del 2014 e poi ulteriormente rafforzata soprattutto nelle regioni dell'ovest ucraino che sono poi quelle che hanno portato ai fatti cruenti di Maidan.
Altra cosa, la trattativa dei primi mesi 2022 non prevedeva affatto che l'Ucraina diventasse una nuova Bielorussia come tu ci vuoi propinare.
Ovvio che dopo aver alimentato ad arte un sentimento antirusso, dopo aver armato fino ai denti gli ucraini, dopo aver lasciato campo libero alle frange più nazionaliste e intolleranti, non ti potrai certo aspettare che i russi accettino un miserabile compromesso che consenta agli amici di Washington di riproporre lo stesso schema tra qualche anno.
L'esercito ucraino dovrà essere ridotto ai minimi termini e l'Ucraina (sempre che sopravviva come entità statale) dovrà essere neutrale.
Sui territori si potrà discutere, alla Russia interessa poco un quarto di oblast in più o in meno.
Certo c'è il nodo Odessa che è un po' delicato, soprattutto per la situazione che si sta creando in Transnistria per la politica scellerata della marionetta Sandu.
questa cosa della “Nato ai confini” è una delle cose più assurde e ormai francamente noiose del panorama italiano.bicycleran ha scritto: ↑lunedì 13 gennaio 2025, 17:04
In altri termini la Russia non vorrebbe trovarsi in futuro la Nato ai confini. Dell'Ucraina in sè frega niente, concordo.