Ed infatti io non li metto contro; Riccardo Cassin è, probabilmente, quello che ha "inventato" l'alpinismo come noi lo conosciamo e senza le sue esperienze nell'innovazione dell'equipaggiamento, nell'apertura di nuove vie e nell'organizzare spedizioni estremamente impegnative (Gasherbrum IV e McKinley su tutti) Bonatti e Messner non avrebbero portato avanti l'evoluzione dell'alpinismo come poi è stato. Poi ad una persona che alla soglia degli ottant'anni ripete l'ascesa al Pizzo Badile di cinquant'anni prima bisogna solamente riservare un'ammirazione infinta.nino58 ha scritto: ↑lunedì 11 agosto 2025, 16:53Però non puoi mettere contro, anche solo in una sfida teorica, Bonatti e Cassin
Sono due epopee confinanti ma diverse.
Cassin lo ricordiamo portare viveri alla 52 esima Garibaldi sul monte Berlinghiera, Bonatti denunciare le storture della conquista di Stato sul K2..
Sempre contro, mai uno contro l'altro.
Visto che si parla di GOAT e di alpinismo, ritengo che la spedizione sul Gasherbrum IV del 1958 (capo spedizione Riccardo Cassin, arrivarono in vetta Walter Bonatti e Carlo Mauri) sia il punto più alto mai raggiunto dall'alpinismo mondiale.
Diciamo che Panatta, Barazzutti, Bertolucci (e Zugarelli, altri non ce n'erano) hanno creato un movimento di massa clamoroso per i, relativamete, pochi risultati ottenuti. La grandezza di Gustav Thöni sta che le vittorie che hai elencato le ottenute entro i 25 anni; facendo un confronto con il ciclismo sarebbe come a dire che Tadej Pogačar, nel 2025, fosse già nella fase discendnte della carriera e quest'anno avesse vinto solamente una classica.Trullo ha scritto: ↑lunedì 11 agosto 2025, 19:46La differenza e' che Thoeni ha vinto quattro coppe del mondo in cinque anni (e quella in mezzo un altro italiano, Gros) terzo assoluto (insieme ad altri tre) nella storia del suo sport, mentre Panatta ha vinto un Roland garros e una Davis. La differenza che passa fra un Coppi e un Cunego (con rispetto parlando, grande stima per Panatta, ma giusto metterlo al suo posto)Slegar ha scritto: ↑lunedì 11 agosto 2025, 12:42 [Gustav Thöni (ed il resto della valanga azzurra) l'ho visto gareggiare e a quei tempi ha reso uno sport di massa quello che era poco più di un gioco di nicchia (perché ai tempi quando la responsabile di una nota stazione sciistica delle mie parti al lunedì mattina entrava in banca con due sacchi neri da 120 gonfi di soldi non si può parlare di pratica sportiva di nicchia). La stessa cosa, ancora più in grande, si può dire di Adriano Panatta e del tennis.
Pure nei film di Fantozzi sci alpino e tennis sono trattati come sport di massa.