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Re: Goat sport italiano

Inviato: martedì 12 agosto 2025, 10:21
da Slegar
nino58 ha scritto: lunedì 11 agosto 2025, 16:53
Slegar ha scritto: lunedì 11 agosto 2025, 15:14
mg77 ha scritto: lunedì 11 agosto 2025, 13:49 Non si può definire sportivo in senso stretto, ma come atleta non so quanti siamo stati superiori a Walter Bonatti.
Ti direi Riccardo Cassin
Però non puoi mettere contro, anche solo in una sfida teorica, Bonatti e Cassin
Sono due epopee confinanti ma diverse.
Cassin lo ricordiamo portare viveri alla 52 esima Garibaldi sul monte Berlinghiera, Bonatti denunciare le storture della conquista di Stato sul K2..
Sempre contro, mai uno contro l'altro.
Ed infatti io non li metto contro; Riccardo Cassin è, probabilmente, quello che ha "inventato" l'alpinismo come noi lo conosciamo e senza le sue esperienze nell'innovazione dell'equipaggiamento, nell'apertura di nuove vie e nell'organizzare spedizioni estremamente impegnative (Gasherbrum IV e McKinley su tutti) Bonatti e Messner non avrebbero portato avanti l'evoluzione dell'alpinismo come poi è stato. Poi ad una persona che alla soglia degli ottant'anni ripete l'ascesa al Pizzo Badile di cinquant'anni prima bisogna solamente riservare un'ammirazione infinta.

Visto che si parla di GOAT e di alpinismo, ritengo che la spedizione sul Gasherbrum IV del 1958 (capo spedizione Riccardo Cassin, arrivarono in vetta Walter Bonatti e Carlo Mauri) sia il punto più alto mai raggiunto dall'alpinismo mondiale.
Trullo ha scritto: lunedì 11 agosto 2025, 19:46
Slegar ha scritto: lunedì 11 agosto 2025, 12:42 [Gustav Thöni (ed il resto della valanga azzurra) l'ho visto gareggiare e a quei tempi ha reso uno sport di massa quello che era poco più di un gioco di nicchia (perché ai tempi quando la responsabile di una nota stazione sciistica delle mie parti al lunedì mattina entrava in banca con due sacchi neri da 120 gonfi di soldi non si può parlare di pratica sportiva di nicchia). La stessa cosa, ancora più in grande, si può dire di Adriano Panatta e del tennis.

Pure nei film di Fantozzi sci alpino e tennis sono trattati come sport di massa.
La differenza e' che Thoeni ha vinto quattro coppe del mondo in cinque anni (e quella in mezzo un altro italiano, Gros) terzo assoluto (insieme ad altri tre) nella storia del suo sport, mentre Panatta ha vinto un Roland garros e una Davis. La differenza che passa fra un Coppi e un Cunego (con rispetto parlando, grande stima per Panatta, ma giusto metterlo al suo posto)
Diciamo che Panatta, Barazzutti, Bertolucci (e Zugarelli, altri non ce n'erano) hanno creato un movimento di massa clamoroso per i, relativamete, pochi risultati ottenuti. La grandezza di Gustav Thöni sta che le vittorie che hai elencato le ottenute entro i 25 anni; facendo un confronto con il ciclismo sarebbe come a dire che Tadej Pogačar, nel 2025, fosse già nella fase discendnte della carriera e quest'anno avesse vinto solamente una classica.

Re: Goat sport italiano

Inviato: martedì 12 agosto 2025, 12:11
da bicycleran
Io da bambino alle Olimpiadi ero tifoso di Vincenzino Maenza, piccolo grande lottatore

Re: Goat sport italiano

Inviato: martedì 12 agosto 2025, 12:26
da Otto Kruger
bicycleran ha scritto: martedì 12 agosto 2025, 12:11 Io da bambino alle Olimpiadi ero tifoso di Vincenzino Maenza, piccolo grande lottatore
Io ancora rosico per il mancato terzo oro olimpico consecutivo di Pollicino Maenza: nella finale di Barcellona '92 contro l'ex sovietico Kutscherenko Maenza si avvicinò a inizio match per dare la mano e il suo avversario anziché stringergli la mano fece una mossa e conquistò l'unico punto che decise il match. Beffa atroce.

Re: Goat sport italiano

Inviato: martedì 12 agosto 2025, 12:56
da Ismaele72
Otto Kruger ha scritto: martedì 12 agosto 2025, 12:26
bicycleran ha scritto: martedì 12 agosto 2025, 12:11 Io da bambino alle Olimpiadi ero tifoso di Vincenzino Maenza, piccolo grande lottatore
Io ancora rosico per il mancato terzo oro olimpico consecutivo di Pollicino Maenza: nella finale di Barcellona '92 contro l'ex sovietico Kutscherenko Maenza si avvicinò a inizio match per dare la mano e il suo avversario anziché stringergli la mano fece una mossa e conquistò l'unico punto che decise il match. Beffa atroce.
Non me ne parlare perché ero lì in prima fila... Ché mi viene da piangere sia per l'incazzatura , sia perché sono passati 33 anni

Re: Goat sport italiano

Inviato: martedì 12 agosto 2025, 17:52
da nino58
Ismaele72 ha scritto: martedì 12 agosto 2025, 12:56
Otto Kruger ha scritto: martedì 12 agosto 2025, 12:26
bicycleran ha scritto: martedì 12 agosto 2025, 12:11 Io da bambino alle Olimpiadi ero tifoso di Vincenzino Maenza, piccolo grande lottatore
Io ancora rosico per il mancato terzo oro olimpico consecutivo di Pollicino Maenza: nella finale di Barcellona '92 contro l'ex sovietico Kutscherenko Maenza si avvicinò a inizio match per dare la mano e il suo avversario anziché stringergli la mano fece una mossa e conquistò l'unico punto che decise il match. Beffa atroce.
Non me ne parlare perché ero lì in prima fila... Ché mi viene da piangere sia per l'incazzatura , sia perché sono passati 33 anni
Naturalmente i giudici non videro nulla o, più probabilmente, non avevano capito un cazzo

Re: Goat sport italiano

Inviato: giovedì 14 agosto 2025, 23:00
da eliacodogno
Slegar ha scritto: lunedì 11 agosto 2025, 12:42
eliacodogno ha scritto: giovedì 7 agosto 2025, 15:13 Sono di parte e non ho visto Gustav.
Ma rispetto al predecessore ha vinto meno coppe generali, ma più coppe di specialità, medaglie olimpiche e gare di coppa. Ed ha vinto comunque per un periodo più lungo, perché praticamente per 11 anni di carriera almeno una gara di Coppa l'ha vinta.
Poi l'impatto che ha avuto in generale per me è stato una cosa abbastanza rara da vedere per uno sport comunque non di massa, anche se sicuramente anche ai tempi della valanga azzurra c'era un grandissimo interesse del pubblico generalista.
Premesso che personalmente queste classifiche non mi piacciono, rispondo però a questo post. Gustav Thöni (ed il resto della valanga azzurra) l'ho visto gareggiare e a quei tempi ha reso uno sport di massa quello che era poco più di un gioco di nicchia (perché ai tempi quando la responsabile di una nota stazione sciistica delle mie parti al lunedì mattina entrava in banca con due sacchi neri da 120 gonfi di soldi non si può parlare di pratica sportiva di nicchia). La stessa cosa, ancora più in grande, si può dire di Adriano Panatta e del tennis.

Pure nei film di Fantozzi sci alpino e tennis sono trattati come sport di massa.
Mi sono espresso in modo non corretto, in effetti. Soprattutto nei tempi in cui si affermava la valanga azzurra (forse un po prima) dati gli inverni nevosi, i Bassi costi energetici e gli standard di sicurezza scarsi, si mettevano Skilift quasi ovunque. Basti pensare tra i tanti al progetto del comprensorio frais pian gelassa.