Tieni conto che la premessa al mio discorso era stata questa:
Aldilà della tipologia di gare, la paura vera di tutti quanti è che Peter venga snaturato da qualche "specializzatore".alfiso ha scritto:Francamente sembra anche a me esagerato, però Luca Pisapia non è un newbie di ciclismo.
Sono più orientato a leggerlo come un pezzo smaccatamente tifoso per Sagan.
Il ciclismo ha bisogno come il pane di uno che inventa, che non sia un robottino monotono.
La sua sregolatezza è ossigeno per questo sport. La sua leggerezza, anche nei momenti brutti (una caduta), è pura poesia.
Esce dal solito stereotipo del ciclista Jacoponico solo sofferenza e fatica (e niente classe) che si piange addosso dalla mattina alla sera.
Perchè la fatica ed il sacrificio sono valori che adoro se associati ad un obiettivo, sennò sono solo masochismo.
Ecco Peter Sagan è l'uomo che può allontanare il ciclismo dal suo inutile ma endemico masochismo fine a sè stesso.