Il futuro del ciclismo italiano
Re: Il futuro del ciclismo italiano
Praticamente copiano , nei pro , reverberi
Organico da 24..25 corridori
E 7..8 under per il calendario .2
In più squadra junior top da 15 corridori
E in futuro quella allievi..
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Re: Il futuro del ciclismo italiano
Punto della situazione del nostro movimento dopo olimpiadi e tour piuttosto desolante. Cerco sempre di vedere del positivi e diciamo che qualche giovane interessante c'è. Su tutti milan per le volate, pellizzari e tiberi per i giri. Poi tra juniores e vari devo team ci sono buoni potenziali ma ancora tutti da dimostrare.
Vediamo come andrà, diciamo che peggio degli ultimi anni è difficile.
Vediamo come andrà, diciamo che peggio degli ultimi anni è difficile.
Re: Il futuro del ciclismo italiano
No la polti
Ha già una squadra forte in Spagna (più la bustese in italia)
Diventerà più simile all auto eder
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Re: Il futuro del ciclismo italiano
Al giro di Bulgaria, gli italiani del team UKYO hanno vinto le prime tre tappe con carboni e maluccelli a inizio anno leggevo di un progetto ambizioso, si sa qualcosa se l anno prossimo faranno almeno il salto di categoria?
Intanto ottima notizia il passaggio nel WT di Kajamini, credo che anche crescioli l anno prossimo sia quasi certo del passaggio a prof.
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Re: Il futuro del ciclismo italiano
Vincere non è mai scontato, però per la Ukyo obiettivamente dominare le corse 2.2 è quasi il minimo indispensabile
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Re: Il futuro del ciclismo italiano
dopo questo inizio di vuelta la situazione è ancora peggioAnquetil29 ha scritto: ↑martedì 6 agosto 2024, 22:00 Punto della situazione del nostro movimento dopo olimpiadi e tour piuttosto desolante. Cerco sempre di vedere del positivi e diciamo che qualche giovane interessante c'è. Su tutti milan per le volate, pellizzari e tiberi per i giri. Poi tra juniores e vari devo team ci sono buoni potenziali ma ancora tutti da dimostrare.
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Re: Il futuro del ciclismo italiano
Sicuramente alla vuelta stiamo andando molto male.nurseryman ha scritto: ↑mercoledì 28 agosto 2024, 7:40dopo questo inizio di vuelta la situazione è ancora peggioAnquetil29 ha scritto: ↑martedì 6 agosto 2024, 22:00 Punto della situazione del nostro movimento dopo olimpiadi e tour piuttosto desolante. Cerco sempre di vedere del positivi e diciamo che qualche giovane interessante c'è. Su tutti milan per le volate, pellizzari e tiberi per i giri. Poi tra juniores e vari devo team ci sono buoni potenziali ma ancora tutti da dimostrare.
Vediamo come andrà, diciamo che peggio degli ultimi anni è difficile.
Speriamo che Milan continui a vincere con costanza come in Germania cosi almeno qualcosa di buono lo avremo.
Re: Il futuro del ciclismo italiano
Io dal prossimo anno credo che Busatto e De Pretto faranno molto bene anche in termini di vittorie,con la speranza non si perdano come Battistella,che sembrava potesse fare molto bene da prof
Re: Il futuro del ciclismo italiano
Ma Fortunato sta provando a fare classifica alla Vuelta? Mi aspettavo puntasse alle tappe, era l’unico corridore, tolti Cicco e ovviamente Tiberi, che ha fatto vedere qualcosa dei nostri in salita.
Re: Il futuro del ciclismo italiano
Al netto dei problemi di Caruso e Ciccone, non mi pare che Tiberi stesse andando male prima di domenica. Inoltre Frigo si è fatto vedere con un secondo posto e tanto lavoro per i compagni, idem Vergallito e Zana non hanno fatto male. Garofoli piano piano sta trovando dei buoni risultati al suo primo GT, Cattaneo e Affini offrono il loro contributoAnquetil29 ha scritto: ↑mercoledì 28 agosto 2024, 7:56Sicuramente alla vuelta stiamo andando molto male.nurseryman ha scritto: ↑mercoledì 28 agosto 2024, 7:40dopo questo inizio di vuelta la situazione è ancora peggioAnquetil29 ha scritto: ↑martedì 6 agosto 2024, 22:00 Punto della situazione del nostro movimento dopo olimpiadi e tour piuttosto desolante. Cerco sempre di vedere del positivi e diciamo che qualche giovane interessante c'è. Su tutti milan per le volate, pellizzari e tiberi per i giri. Poi tra juniores e vari devo team ci sono buoni potenziali ma ancora tutti da dimostrare.
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Re: Il futuro del ciclismo italiano
Crescioli mi sembra sia già confermato alla Polti-Kometa.Anquetil29 ha scritto: ↑martedì 27 agosto 2024, 16:45 Intanto ottima notizia il passaggio nel WT di Kajamini, credo che anche crescioli l anno prossimo sia quasi certo del passaggio a prof.
Comunque i nostri Under 23 passano tutti, in Italia o all'estero, continuo a non afferrare per nulla il nesso tra la nostra "crisi" e l'assenza di una squadra WT italiana, che semmai mi sembra una conseguenza. Anche ieri in telecronaca su Eurosport "eh se Frigo corresse in una squadra italiana non dovrebbe tirare per Bennett", ma se sei meno forte di Bennett che ruolo puoi recitare in questo ciclismo? I nostri fanno i gregari perché vanno meno forte dei rispettivi capitani, nessuna squadra si boicotta da sola.
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Re: Il futuro del ciclismo italiano
Non farebbe la Vuelta ma si giocherebbe ad esempio la classica di Geraardbergen.Beppugrillo ha scritto: ↑giovedì 29 agosto 2024, 7:49Crescioli mi sembra sia già confermato alla Polti-Kometa.Anquetil29 ha scritto: ↑martedì 27 agosto 2024, 16:45 Intanto ottima notizia il passaggio nel WT di Kajamini, credo che anche crescioli l anno prossimo sia quasi certo del passaggio a prof.
Comunque i nostri Under 23 passano tutti, in Italia o all'estero, continuo a non afferrare per nulla il nesso tra la nostra "crisi" e l'assenza di una squadra WT italiana, che semmai mi sembra una conseguenza. Anche ieri in telecronaca su Eurosport "eh se Frigo corresse in una squadra italiana non dovrebbe tirare per Bennett", ma se sei meno forte di Bennett che ruolo puoi recitare in questo ciclismo? I nostri fanno i gregari perché vanno meno forte dei rispettivi capitani, nessuna squadra si boicotta da sola.
Certo, con la nostra mentalità per cui tutto ciò è dovuto se no significa che non ti sai fare rispettare, non si capisce che in un gruppo di 8-9 corridore solo uno è capitano e gli altri sono in aiuto a lui.
Fare il gregario ci sta, se vuoi gareggiare ad alto livello, altrimenti fai il capitano per le corse cinesi o giapponesi
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Re: Il futuro del ciclismo italiano
Anche perchè Bennett non è israeliano, e nemmeno canadese (premier tech è canadese)Beppugrillo ha scritto: ↑giovedì 29 agosto 2024, 7:49Crescioli mi sembra sia già confermato alla Polti-Kometa.Anquetil29 ha scritto: ↑martedì 27 agosto 2024, 16:45 Intanto ottima notizia il passaggio nel WT di Kajamini, credo che anche crescioli l anno prossimo sia quasi certo del passaggio a prof.
Comunque i nostri Under 23 passano tutti, in Italia o all'estero, continuo a non afferrare per nulla il nesso tra la nostra "crisi" e l'assenza di una squadra WT italiana, che semmai mi sembra una conseguenza. Anche ieri in telecronaca su Eurosport "eh se Frigo corresse in una squadra italiana non dovrebbe tirare per Bennett", ma se sei meno forte di Bennett che ruolo puoi recitare in questo ciclismo? I nostri fanno i gregari perché vanno meno forte dei rispettivi capitani, nessuna squadra si boicotta da sola.
Come Bennet trova il suo spazio in una squadra non del suo paese lo troverebbero i nostri se fossero forti.
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Re: Il futuro del ciclismo italiano
Credo sia assodato che correre nella squadra della propria nazione non serve a nulla.
Per inciso, un baluardo della nazionalizzazione delle squadre, cioè Lutsenko, l'anno prossimo cambierà squadra.
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1° Tour de France 2018
Campionato del mondo gara in linea 2021.
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Re: Il futuro del ciclismo italiano
Frigo poi al Giro, dove probabilmente avrebbe avuto più libertà, è stato un fantasma.(non so se abbia avuto problemi o meno ma questo è)Tour de Berghem ha scritto: ↑giovedì 29 agosto 2024, 9:22Anche perchè Bennett non è israeliano, e nemmeno canadese (premier tech è canadese)Beppugrillo ha scritto: ↑giovedì 29 agosto 2024, 7:49Crescioli mi sembra sia già confermato alla Polti-Kometa.Anquetil29 ha scritto: ↑martedì 27 agosto 2024, 16:45 Intanto ottima notizia il passaggio nel WT di Kajamini, credo che anche crescioli l anno prossimo sia quasi certo del passaggio a prof.
Comunque i nostri Under 23 passano tutti, in Italia o all'estero, continuo a non afferrare per nulla il nesso tra la nostra "crisi" e l'assenza di una squadra WT italiana, che semmai mi sembra una conseguenza. Anche ieri in telecronaca su Eurosport "eh se Frigo corresse in una squadra italiana non dovrebbe tirare per Bennett", ma se sei meno forte di Bennett che ruolo puoi recitare in questo ciclismo? I nostri fanno i gregari perché vanno meno forte dei rispettivi capitani, nessuna squadra si boicotta da sola.
Come Bennet trova il suo spazio in una squadra non del suo paese lo troverebbero i nostri se fossero forti.
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Re: Il futuro del ciclismo italiano
faccio una domanda
perchè non ho informazioni recenti
ma Luca cavallo ha qualche prospettiva di passare oppure non ha nessuna proposta
sarebbe uno spreco perchè le doti il ragazzo le avrebbe
perchè non ho informazioni recenti
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Re: Il futuro del ciclismo italiano
Incredibile serie di risultati nelle corse italiane dilettanti
Dominati da corridori britannici di squadre di terza fascia
Oggi gp cuoio e pelli.. thomas mein (project one)
Ieri Carnago.. addirittura doppietta Harding (zappi) su Martin (project one)
Il 27 Cesa vittoria Kingston (del team mgkvis italiano)
Il 25 corsanico il solito Harding
Il 24 freccia dei vini con wood sempre zappi
Ai nostri le briciole
Dominati da corridori britannici di squadre di terza fascia
Oggi gp cuoio e pelli.. thomas mein (project one)
Ieri Carnago.. addirittura doppietta Harding (zappi) su Martin (project one)
Il 27 Cesa vittoria Kingston (del team mgkvis italiano)
Il 25 corsanico il solito Harding
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Re: Il futuro del ciclismo italiano
Sono le stesse scemenze che dicono nel calcio: “Le squadre di club non fanno giocare gli Italiani”. Ma perché sono scarsi, nessuno è masochista.Beppugrillo ha scritto: ↑giovedì 29 agosto 2024, 7:49Crescioli mi sembra sia già confermato alla Polti-Kometa.Anquetil29 ha scritto: ↑martedì 27 agosto 2024, 16:45 Intanto ottima notizia il passaggio nel WT di Kajamini, credo che anche crescioli l anno prossimo sia quasi certo del passaggio a prof.
Comunque i nostri Under 23 passano tutti, in Italia o all'estero, continuo a non afferrare per nulla il nesso tra la nostra "crisi" e l'assenza di una squadra WT italiana, che semmai mi sembra una conseguenza. Anche ieri in telecronaca su Eurosport "eh se Frigo corresse in una squadra italiana non dovrebbe tirare per Bennett", ma se sei meno forte di Bennett che ruolo puoi recitare in questo ciclismo? I nostri fanno i gregari perché vanno meno forte dei rispettivi capitani, nessuna squadra si boicotta da sola.
Le squadre italiane le abbiamo, non hanno i soldi per salire di livello perché il ciclismo interessa a quattro gatti e nessun grande gruppo ne trarrebbe beneficio economico, per giunta con il rischio di associarsi al doping che nella testa di molti ancora è sinonimo di ciclismo.
Ma avessero anche i soldi, le squadre italiane dovrebbero fare risultati esattamente come gli altri e punterebbero sui migliori ciclisti ingaggiabili in base al budget che, guarda un po’, non sarebbero comunque italiani.
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Re: Il futuro del ciclismo italiano
Avere una squadra WT sicuramente aiuterebbe a far passare qualche italiano in più, ma cambierebbe di poco o nulla la qualità del movimento; se uno è forte tutt'ora passa.
Ad esempio tra FDJ, Cofidis, Ag2r e Arkea ci sono 66 francesi (nel WT sono 80, a differneza dei 54 italiani). I vari Cosnenfroy, i fratelli PP, Demare, Gaudu etc. passerebbero in ogni caso. Ma probabilmente di questi 66, facendo finta che le WT fossero tutte arabe, almeno 1/3 faticherebbe a trovare un posto nella serie A del ciclismo. Nonostante ciò non mi sembra che la Francia domini i grandi giri o le classiche.
Riassumendo avere una squadra WT aiuta ad aumentare il numero di gente che passa e la classe media, ma imho sposta poco in termini di qualità. Sarebbe sicuramente positivo avere squadre italiane nel WT, ma per invertire davvero la tendenza è necessario intervenire a livello giovanile.
Ad esempio tra FDJ, Cofidis, Ag2r e Arkea ci sono 66 francesi (nel WT sono 80, a differneza dei 54 italiani). I vari Cosnenfroy, i fratelli PP, Demare, Gaudu etc. passerebbero in ogni caso. Ma probabilmente di questi 66, facendo finta che le WT fossero tutte arabe, almeno 1/3 faticherebbe a trovare un posto nella serie A del ciclismo. Nonostante ciò non mi sembra che la Francia domini i grandi giri o le classiche.
Riassumendo avere una squadra WT aiuta ad aumentare il numero di gente che passa e la classe media, ma imho sposta poco in termini di qualità. Sarebbe sicuramente positivo avere squadre italiane nel WT, ma per invertire davvero la tendenza è necessario intervenire a livello giovanile.
Re: Il futuro del ciclismo italiano

Nel calcio non è così
Con il decreto crescita a parità di stipendio un calciatore italiano costa molto più caro che uno straniero
Senza contare plusvalenze
Fondi esteri ecc
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Re: Il futuro del ciclismo italiano
Oggi al giro del friuli podio tutto italiano, tra cui un primo anno del team CTF thomas capra.
Re: Il futuro del ciclismo italiano
la verità secondo me sta nel mezzo...certo che se hai Pogacar e O'Connor sacrifichi le velleità di O'Connor per far vincere Pogacar. Se apre il gas avrà 40 o 50 watt in più tanto per dire cifre a caso, ovvio....damr ha scritto: ↑lunedì 2 settembre 2024, 23:31Sono le stesse scemenze che dicono nel calcio: “Le squadre di club non fanno giocare gli Italiani”. Ma perché sono scarsi, nessuno è masochista.Beppugrillo ha scritto: ↑giovedì 29 agosto 2024, 7:49Crescioli mi sembra sia già confermato alla Polti-Kometa.Anquetil29 ha scritto: ↑martedì 27 agosto 2024, 16:45 Intanto ottima notizia il passaggio nel WT di Kajamini, credo che anche crescioli l anno prossimo sia quasi certo del passaggio a prof.
Comunque i nostri Under 23 passano tutti, in Italia o all'estero, continuo a non afferrare per nulla il nesso tra la nostra "crisi" e l'assenza di una squadra WT italiana, che semmai mi sembra una conseguenza. Anche ieri in telecronaca su Eurosport "eh se Frigo corresse in una squadra italiana non dovrebbe tirare per Bennett", ma se sei meno forte di Bennett che ruolo puoi recitare in questo ciclismo? I nostri fanno i gregari perché vanno meno forte dei rispettivi capitani, nessuna squadra si boicotta da sola.
Le squadre italiane le abbiamo, non hanno i soldi per salire di livello perché il ciclismo interessa a quattro gatti e nessun grande gruppo ne trarrebbe beneficio economico, per giunta con il rischio di associarsi al doping che nella testa di molti ancora è sinonimo di ciclismo.
Ma avessero anche i soldi, le squadre italiane dovrebbero fare risultati esattamente come gli altri e punterebbero sui migliori ciclisti ingaggiabili in base al budget che, guarda un po’, non sarebbero comunque italiani.
L'altro giorno Paret-Pientre o Gall ha aspettato O'Connor per aiutarlo a difendersi. Se hai Gall e O'Connor è chiaro che se decidi prima di far fare il capitano a uno dei due questa è una scelta più politica che tecnica, dipende dal procuratore, dal contratto, dagli accordi presi, son corridori che avranno 10 watt di differenza non 50 più o meno in salita vanno uguale. Frigo se corre coperto e aiutato va sicuramente più piano di Bennet? Mah, ne possiamo discutere, dipende. io non l'ho ancora visto correre da capitano. Nel'Astana ad esempio, squadra con staff anche molto italiano capita molto più spesso di vedere correre corridori italiani liberi da compiti di gregariato. Nella Sky/Ineos devi essere Ganna per fare tre o quattro corse da capitano, per dire...ma se non sei Ganna te lo scordi.
Per non parlare del fatto che c'è un abisso tra la preparazione di uno che viene preparato per fare il gregario e uno che viene preparato per fare il capitano, oltre all'abitudine e al logorio totalmente differente. E, sì, spesso a monte di questo non ci sono decine di watt di differenza, ma semplicemente scelte più o meno "politiche", a seconda degli sponsor e della nazione di riferimento delle squadre WT, delle dinamiche che si instaurano all'interno delle squadre, che spesso hanno delle precise e anche logiche precedenze legate alle aspettative dei tifosi "di casa".
Se passano alla Movistar, facendo un salto temporale ardito, allo stesso tempo Aru e Mas, chi farà il capitano subito e chi verrà preparato per tirare il gruppo a lungo salita, preparandosi per qualche anno a questo lavoro? (ho scelto due corridori che ritengo, forse erroneamente, equivalersi al top in salita...era per fare un esempio con due corridori di alto livello in salita).
Una Wt francese difficilmente andrà a seguire e pescare corridori futuribili in Italia, a meno che si vedano delle differenze alla Pogacar o Evenepoel, Nibali da giovane non aveva queste indiscutibili evidenze da fuoriclasse che poi ha lentamente maturato, ma senza la Liquigas non so se sarebbe passato abituandosi immediatamente a ruoli importanti o da "battitore libero"....tutt'altro. Se cominci a fare tre o quattro anni ad allenarti a tirare il gruppo ad andatura costante e a non abituarti a vedere la corsa e glia vversari da battere, le caratteristiche possono anche dieselizzarsi , più o meno definitivamente.
Discorso trito e ritrito, certo, ma non mi sembra che le cose siano così lineari come da alcuni commenti letti sopra.
Re: Il futuro del ciclismo italiano
https://www.ciclismoweb.net/2024/09/04/ ... -ciclismo/
Dopo 43 anni.. farà strano non vedere più quella maglia
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Re: Il futuro del ciclismo italiano
Brutto colpo lascia la Zalf 

Re: Il futuro del ciclismo italiano
L'altro giorno Gall non ha aspettato O'Connor.herbie ha scritto: ↑giovedì 5 settembre 2024, 1:49la verità secondo me sta nel mezzo...certo che se hai Pogacar e O'Connor sacrifichi le velleità di O'Connor per far vincere Pogacar. Se apre il gas avrà 40 o 50 watt in più tanto per dire cifre a caso, ovvio....damr ha scritto: ↑lunedì 2 settembre 2024, 23:31Sono le stesse scemenze che dicono nel calcio: “Le squadre di club non fanno giocare gli Italiani”. Ma perché sono scarsi, nessuno è masochista.Beppugrillo ha scritto: ↑giovedì 29 agosto 2024, 7:49
Crescioli mi sembra sia già confermato alla Polti-Kometa.
Comunque i nostri Under 23 passano tutti, in Italia o all'estero, continuo a non afferrare per nulla il nesso tra la nostra "crisi" e l'assenza di una squadra WT italiana, che semmai mi sembra una conseguenza. Anche ieri in telecronaca su Eurosport "eh se Frigo corresse in una squadra italiana non dovrebbe tirare per Bennett", ma se sei meno forte di Bennett che ruolo puoi recitare in questo ciclismo? I nostri fanno i gregari perché vanno meno forte dei rispettivi capitani, nessuna squadra si boicotta da sola.
Le squadre italiane le abbiamo, non hanno i soldi per salire di livello perché il ciclismo interessa a quattro gatti e nessun grande gruppo ne trarrebbe beneficio economico, per giunta con il rischio di associarsi al doping che nella testa di molti ancora è sinonimo di ciclismo.
Ma avessero anche i soldi, le squadre italiane dovrebbero fare risultati esattamente come gli altri e punterebbero sui migliori ciclisti ingaggiabili in base al budget che, guarda un po’, non sarebbero comunque italiani.
L'altro giorno Paret-Pientre o Gall ha aspettato O'Connor per aiutarlo a difendersi. Se hai Gall e O'Connor è chiaro che se decidi prima di far fare il capitano a uno dei due questa è una scelta più politica che tecnica, dipende dal procuratore, dal contratto, dagli accordi presi, son corridori che avranno 10 watt di differenza non 50 più o meno in salita vanno uguale. Frigo se corre coperto e aiutato va sicuramente più piano di Bennet? Mah, ne possiamo discutere, dipende. io non l'ho ancora visto correre da capitano. Nel'Astana ad esempio, squadra con staff anche molto italiano capita molto più spesso di vedere correre corridori italiani liberi da compiti di gregariato. Nella Sky/Ineos devi essere Ganna per fare tre o quattro corse da capitano, per dire...ma se non sei Ganna te lo scordi.
Per non parlare del fatto che c'è un abisso tra la preparazione di uno che viene preparato per fare il gregario e uno che viene preparato per fare il capitano, oltre all'abitudine e al logorio totalmente differente. E, sì, spesso a monte di questo non ci sono decine di watt di differenza, ma semplicemente scelte più o meno "politiche", a seconda degli sponsor e della nazione di riferimento delle squadre WT, delle dinamiche che si instaurano all'interno delle squadre, che spesso hanno delle precise e anche logiche precedenze legate alle aspettative dei tifosi "di casa".
Se passano alla Movistar, facendo un salto temporale ardito, allo stesso tempo Aru e Mas, chi farà il capitano subito e chi verrà preparato per tirare il gruppo a lungo salita, preparandosi per qualche anno a questo lavoro? (ho scelto due corridori che ritengo, forse erroneamente, equivalersi al top in salita...era per fare un esempio con due corridori di alto livello in salita).
Una Wt francese difficilmente andrà a seguire e pescare corridori futuribili in Italia, a meno che si vedano delle differenze alla Pogacar o Evenepoel, Nibali da giovane non aveva queste indiscutibili evidenze da fuoriclasse che poi ha lentamente maturato, ma senza la Liquigas non so se sarebbe passato abituandosi immediatamente a ruoli importanti o da "battitore libero"....tutt'altro. Se cominci a fare tre o quattro anni ad allenarti a tirare il gruppo ad andatura costante e a non abituarti a vedere la corsa e glia vversari da battere, le caratteristiche possono anche dieselizzarsi , più o meno definitivamente.
Discorso trito e ritrito, certo, ma non mi sembra che le cose siano così lineari come da alcuni commenti letti sopra.
Frigo e Bennet.
Caruso e Colbrelli capitani in Bahrein?
Re: Il futuro del ciclismo italiano
Io in generale lo dico da tempo, nonostante Gregorio e Magrini quando vanno sul discorso dicano il contrario..
Investire nel ciclismo al giorno d'oggi non conviene.
Non solo perché non guadagni nulla,ma nemmeno ti ripaghi l'investimento e perdi dei soldi.
Investire nel ciclismo al giorno d'oggi non conviene.
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Re: Il futuro del ciclismo italiano
Diciamo che la follia Cattaneo/QS di ieri rinforza la tesi del "se avessimo una squadra italiana..."
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Re: Il futuro del ciclismo italiano
In World Tour?
E che cambierebbe?
Ci vogliono i punti per stare in World Tour e quindi servono ciclisti forti, più di Cattaneo, che sarebbe stato costretto a fare il gregario ad un capitano straniero, magari Landa stesso.
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Re: Il futuro del ciclismo italiano
Voglio vedere un DS italiano che va da cattaneo a fermarlo perché il capitano (qualsiasi nazionalità abbia) è attardato.StipemdioXTutti ha scritto: ↑venerdì 6 settembre 2024, 7:58In World Tour?
E che cambierebbe?
Ci vogliono i punti per stare in World Tour e quindi servono ciclisti forti, più di Cattaneo, che sarebbe stato costretto a fare il gregario ad un capitano straniero, magari Landa stesso.
Re: Il futuro del ciclismo italiano
Sì
Perché fate i teoremi su quanto pippe siano i corridori italiani
Poi ne fermano uno a 13 kms dall'arrivo quando può finalmente giocarsi una tappa dopo anni di gregariato e tutti muti
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Re: Il futuro del ciclismo italiano
Ci vorrebbe anche una squadra World Tour prussiana
Re: Il futuro del ciclismo italiano
Certo che se chi può vincere fa il gregario 360 giorni all'anno di punti non je farà mai... comincia a correre in una squadra dove corri almeno metà delle corse per te e dove ti alleni per fare risultato non per fare il diesel. Poi vedrai che punti arrivano.StipemdioXTutti ha scritto: ↑venerdì 6 settembre 2024, 7:58In World Tour?
E che cambierebbe?
Ci vogliono i punti per stare in World Tour e quindi servono ciclisti forti, più di Cattaneo, che sarebbe stato costretto a fare il gregario ad un capitano straniero, magari Landa stesso.
Re: Il futuro del ciclismo italiano
Che poi per fare i punti mica serve vincere, se ne fanno un sacco anche con i piazzamenti nei primi.
Re: Il futuro del ciclismo italiano
I grandi problemi del ciclismo italiano.ntun ha scritto: ↑venerdì 6 settembre 2024, 8:23Sì
Perché fate i teoremi su quanto pippe siano i corridori italiani
Poi ne fermano uno a 13 kms dall'arrivo quando può finalmente giocarsi una tappa dopo anni di gregariato e tutti muti
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Re: Il futuro del ciclismo italiano
Quando nella Quick Step c'era Bettini non c'erano discussioni su chi fosse il capitano.ntun ha scritto: ↑venerdì 6 settembre 2024, 8:23Sì
Perché fate i teoremi su quanto pippe siano i corridori italiani
Poi ne fermano uno a 13 kms dall'arrivo quando può finalmente giocarsi una tappa dopo anni di gregariato e tutti muti
Era una squadra, allora come ora, Belga, ma avevano un corridore italiano di talento enorme e lo supportarono con tutte le loro forze per anni.
Se la Quick Step avesse un corridore italiano di talento farebbe la stessa cosa anche oggi.
Ieri non lo ha fatto perchè Cattaneo è un discreto professionista, ma non è un corridore di talento.
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Re: Il futuro del ciclismo italiano
No, lo hanno fatto perchè non capiscono una beatissima.Tour de Berghem ha scritto: ↑venerdì 6 settembre 2024, 12:30Quando nella Quick Step c'era Bettini non c'erano discussioni su chi fosse il capitano.
Era una squadra, allora come ora, Belga, ma avevano un corridore italiano di talento enorme e lo supportarono con tutte le loro forze per anni.
Se la Quick Step avesse un corridore italiano di talento farebbe la stessa cosa anche oggi.
Ieri non lo ha fatto perchè Cattaneo è un discreto professionista, ma non è un corridore di talento.
Fermare uno che può vincere per salvaguardare il ...esimo posto in classifica di un altro è incompetenza.
Chiunque sia l'uno e chiunque sia l'altro.
Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
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Re: Il futuro del ciclismo italiano
Visto che ti interessa il discorso.
Altro Mondiale duro, 2018, 6 anni fa, non 30, quindi già in piena crisi, quattro italiani nei primi 11.
Oggi secondo miglior italiano 21esimo....come il peggiore degli italiani arrivati al traguardo sei anni fa.
Di questo passo tra qualche anno finiremo anche noi per essere un'Eritrea con il suo Girmay, c'è da essere felici.
Peraltro, tornando a quei 4, due oggi sono ritirati (uno è su OnlyFans) e un altro ha avuto qualsiasi tipo di problema fisico possibile immaginabile. Magari sarebbe anche il caso di farsi qualche domanda, anziché flexare quei 2/3 risultati che arrivano ad ogni morte del papa.
Re: Il futuro del ciclismo italiano
mah. Dopo aver visto la corsa di oggi, e confrontando col 2018, non vedo vedo molte analogie tra la corsa di Finn e quella di Fancellu...cycling_chrnicles ha scritto: ↑giovedì 26 settembre 2024, 23:07Visto che ti interessa il discorso.
Altro Mondiale duro, 2018, 6 anni fa, non 30, quindi già in piena crisi, quattro italiani nei primi 11.
Oggi secondo miglior italiano 21esimo....come il peggiore degli italiani arrivati al traguardo sei anni fa.
Di questo passo tra qualche anno finiremo anche noi per essere un'Eritrea con il suo Girmay, c'è da essere felici.
Peraltro, tornando a quei 4, due oggi sono ritirati (uno è su OnlyFans) e un altro ha avuto qualsiasi tipo di problema fisico possibile immaginabile. Magari sarebbe anche il caso di farsi qualche domanda, anziché flexare quei 2/3 risultati che arrivano ad ogni morte del papa.
Le analogie le vedo con la corsa di un altro corridore, del mondiale juniores 2018.
Poi sarà la giornata migliore della sua carriera irripetibile e dovuta ad una congiunzione astrale da vincita al Superenalotto, per carità, ci può stare.
Qyello che non mi è piacuto tanto è che lui si definisca un corridore "da corse a tappe". Se sei un corridore da corse a tappe lo capisci dopo tre o quattro anni di professionismo, perchè prima vere corse a tappe non sai bene cosa siano e rischi di sbatterci contro duramente. Pér come l'ho visto oggi mi pare uno da grandi classiche,
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Re: Il futuro del ciclismo italiano
Non so dove hai visto paragoni tra Fancellu e Finnherbie ha scritto: ↑venerdì 27 settembre 2024, 1:54mah. Dopo aver visto la corsa di oggi, e confrontando col 2018, non vedo vedo molte analogie tra la corsa di Finn e quella di Fancellu...cycling_chrnicles ha scritto: ↑giovedì 26 settembre 2024, 23:07Visto che ti interessa il discorso.
Altro Mondiale duro, 2018, 6 anni fa, non 30, quindi già in piena crisi, quattro italiani nei primi 11.
Oggi secondo miglior italiano 21esimo....come il peggiore degli italiani arrivati al traguardo sei anni fa.
Di questo passo tra qualche anno finiremo anche noi per essere un'Eritrea con il suo Girmay, c'è da essere felici.
Peraltro, tornando a quei 4, due oggi sono ritirati (uno è su OnlyFans) e un altro ha avuto qualsiasi tipo di problema fisico possibile immaginabile. Magari sarebbe anche il caso di farsi qualche domanda, anziché flexare quei 2/3 risultati che arrivano ad ogni morte del papa.
Le analogie le vedo con la corsa di un altro corridore, del mondiale juniores 2018.
Poi sarà la giornata migliore della sua carriera irripetibile e dovuta ad una congiunzione astrale da vincita al Superenalotto, per carità, ci può stare.
Qyello che non mi è piacuto tanto è che lui si definisca un corridore "da corse a tappe". Se sei un corridore da corse a tappe lo capisci dopo tre o quattro anni di professionismo, perchè prima vere corse a tappe non sai bene cosa siano e rischi di sbatterci contro duramente. Pér come l'ho visto oggi mi pare uno da grandi classiche,

Quel che si paragona è la spedizione in toto.
Il primo problema del ciclismo italiano, poi a cascata viene tutto il resto (ed è veramente tutto il resto), è che non ci sono più corridori.
Il numero degli junior italiani, già 5 anni fa, era ridicolo se paragonato a quello di 20/30 anni fa. Oggi è ancor più ridicolo, come dimostra, per l'appunto, il fatto che dietro a Finn ci sia il nulla totale.
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Re: Il futuro del ciclismo italiano
Ha 17 anni, lasciamolo sognare. Se, davanti ai microfoni, non avesse parlato il suo Io ma il suo Es avrebbe probabilmente detto "spero un giorno di vincere il Giro d'Italia"herbie ha scritto: ↑venerdì 27 settembre 2024, 1:54Qyello che non mi è piacuto tanto è che lui si definisca un corridore "da corse a tappe". Se sei un corridore da corse a tappe lo capisci dopo tre o quattro anni di professionismo, perchè prima vere corse a tappe non sai bene cosa siano e rischi di sbatterci contro duramente. Pér come l'ho visto oggi mi pare uno da grandi classiche,cycling_chrnicles ha scritto: ↑giovedì 26 settembre 2024, 23:07Visto che ti interessa il discorso.
Altro Mondiale duro, 2018, 6 anni fa, non 30, quindi già in piena crisi, quattro italiani nei primi 11.
Oggi secondo miglior italiano 21esimo....come il peggiore degli italiani arrivati al traguardo sei anni fa.
Di questo passo tra qualche anno finiremo anche noi per essere un'Eritrea con il suo Girmay, c'è da essere felici.
Peraltro, tornando a quei 4, due oggi sono ritirati (uno è su OnlyFans) e un altro ha avuto qualsiasi tipo di problema fisico possibile immaginabile. Magari sarebbe anche il caso di farsi qualche domanda, anziché flexare quei 2/3 risultati che arrivano ad ogni morte del papa.
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Re: Il futuro del ciclismo italiano
Magari come dice Herbie sarà stato l' allineamento dei pianeti, ma questo ragazzo ha fatto una grande impresa. Chissà se tra i suoi avi c'è il leggendario mago del trotto Alessandro Finn, l' unico driver ad aver vito sei volte il Gran Prix d' Amerique.
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Re: Il futuro del ciclismo italiano
Ok secondo miglior italiano 21esimo, pero' gara senza paragone. Qui c'era un nubifragio a cui i nostri ragazzi non sono granche' abituati, infatti lo spagnolo si e' congelato ed e' scoppiato. Oltre al fatto che un paio sono pure caduti quando la gara iniziava a muoversi e recuperare in questo circuito non e' facile.cycling_chrnicles ha scritto: ↑giovedì 26 settembre 2024, 23:07Visto che ti interessa il discorso.
Altro Mondiale duro, 2018, 6 anni fa, non 30, quindi già in piena crisi, quattro italiani nei primi 11.
Oggi secondo miglior italiano 21esimo....come il peggiore degli italiani arrivati al traguardo sei anni fa.
Di questo passo tra qualche anno finiremo anche noi per essere un'Eritrea con il suo Girmay, c'è da essere felici.
Peraltro, tornando a quei 4, due oggi sono ritirati (uno è su OnlyFans) e un altro ha avuto qualsiasi tipo di problema fisico possibile immaginabile. Magari sarebbe anche il caso di farsi qualche domanda, anziché flexare quei 2/3 risultati che arrivano ad ogni morte del papa.
Hai visto una gara ed ora sei sicurissimo che tutto il movimento fa schifo (che magari hai pure ragione, ora corrono in pochissimi in confronto a 10-20 anni fa), pero' non la metterei proprio cosi, basta vedere il Lunigiana con 4 nei 10 e Bessega che si e' ritirato per primo appena dietro al polacco che anche se ha finito 15emo ieri e' andato forte forte. Seixas gia' prossimo vincitore di Tour arriva a 4 minuti..
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Re: Il futuro del ciclismo italiano
Premesso che nel ciclismo conta vincere e non piazzarsi, una squadra che mette 4 atleti nei 10 senza andare a podio significa che deve rivedere le sue strategie di corsa.cycling_chrnicles ha scritto: ↑giovedì 26 settembre 2024, 23:07Visto che ti interessa il discorso.
Altro Mondiale duro, 2018, 6 anni fa, non 30, quindi già in piena crisi, quattro italiani nei primi 11.
Oggi secondo miglior italiano 21esimo....come il peggiore degli italiani arrivati al traguardo sei anni fa.
Di questo passo tra qualche anno finiremo anche noi per essere un'Eritrea con il suo Girmay, c'è da essere felici.
Peraltro, tornando a quei 4, due oggi sono ritirati (uno è su OnlyFans) e un altro ha avuto qualsiasi tipo di problema fisico possibile immaginabile. Magari sarebbe anche il caso di farsi qualche domanda, anziché flexare quei 2/3 risultati che arrivano ad ogni morte del papa.
Peraltro tornando a quel mondiale il secondo belga finì 55°! Avrebbero quindi dovuto preoccuparsi? O si beavano di aver trovato un fenomeno?
Poi sono il primo a dire che purtroppo 'il movimento' che aveva sempre reso grande il nostro ciclismo e che ci permetteva di dominare negli anni 80-90 anche con le seconde linee si è arenato.
Però intanto speriamo di aver trovato la punta di diamante, perchè è risaputo che quando c'è il campione l'entusiasmo porta proseliti. Ed in questo momento il ciclismo italiano avrebbe un bisogno disperato di un trascinatore
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Re: Il futuro del ciclismo italiano
È il quarto anno di fila che metti un italiano nei 20....non c'è sempre il nubifragio.marco_graz ha scritto: ↑venerdì 27 settembre 2024, 9:20 Ok secondo miglior italiano 21esimo, pero' gara senza paragone. Qui c'era un nubifragio a cui i nostri ragazzi non sono granche' abituati, infatti lo spagnolo si e' congelato ed e' scoppiato. Oltre al fatto che un paio sono pure caduti quando la gara iniziava a muoversi e recuperare in questo circuito non e' facile.
Hai visto una gara ed ora sei sicurissimo che tutto il movimento fa schifo (che magari hai pure ragione, ora corrono in pochissimi in confronto a 10-20 anni fa), pero' non la metterei proprio cosi, basta vedere il Lunigiana con 4 nei 10 e Bessega che si e' ritirato per primo appena dietro al polacco che anche se ha finito 15emo ieri e' andato forte forte. Seixas gia' prossimo vincitore di Tour arriva a 4 minuti..
Finn è letteralmente l'unico junior italiano con risultati degni di nota dal post lockdown.
Che poi andar forte negli junior vuol dire poco, vedi un Palumbo a caso, ma non è motivo di rallegrarsi dato che i corridori non ci sono e i pochi che ci sono non hanno modo di crescere gradualmente.
Lunigiana lascerei proprio perdere, l'80% dei partecipanti sono italiani. E lascerei perdere pure i confronti col Seixas di turno, che magari è un fenomeno, ma la storia ormai ci insegna che molto spesso i fenomeni degli junior sono Brenner e Quinn Simmons.
Ultima modifica di cycling_chrnicles il venerdì 27 settembre 2024, 11:08, modificato 1 volta in totale.
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Re: Il futuro del ciclismo italiano
Fancellu fa podio in quel Mondiale e c'era poco da fare strategie in quella gara dato che la corsa venne influenzata dalla caduta di Remco con conseguente attacco della Repubblica Ceca (che l'aveva causata) e lungo inseguimento del belga.kokkelkoren ha scritto: ↑venerdì 27 settembre 2024, 9:51 Premesso che nel ciclismo conta vincere e non piazzarsi, una squadra che mette 4 atleti nei 10 senza andare a podio significa che deve rivedere le sue strategie di corsa.
Peraltro tornando a quel mondiale il secondo belga finì 55°! Avrebbero quindi dovuto preoccuparsi? O si beavano di aver trovato un fenomeno?
Poi sono il primo a dire che purtroppo 'il movimento' che aveva sempre reso grande il nostro ciclismo e che ci permetteva di dominare negli anni 80-90 anche con le seconde linee si è arenato.
Però intanto speriamo di aver trovato la punta di diamante, perchè è risaputo che quando c'è il campione l'entusiasmo porta proseliti. Ed in questo momento il ciclismo italiano avrebbe un bisogno disperato di un trascinatore
Il Belgio ha una filiera produttiva che noi ci sognamo la notte e punta molto meno forte sugli junior perché li sviluppa con più calma...anzi, buona parte di quelli che vanno forte presto, come Vandenabeele, Vervloesem e Ponsaert, si perdono. Ma puoi permetterti di perderli quando dal cross tiri fuori Nys. Noi, invece, costringiamo De Pretto e Olivo a lasciare il cross a 18 anni.