Tour de France 2025 - 18a tappa - Vif > Courchevel (Col de la Loze)

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
Babylon
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Re: Tour de France 2025 - 18a tappa - Vif > Courchevel (Col de la Loze)

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brunello ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 0:14
Pantani the best ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 0:07
PassistaScalatore ha scritto: giovedì 24 luglio 2025, 23:27 Dopo quello che è successo sull'Hautacam, non ci si poteva aspettare di più, anzi, Vingegaard ha già fatto molto.
Ci hanno provato da lontano, Pogacar è rimasto a ruota, dà più di spalle di quello a cui siamo abituati, anche sul Ventoux, non ha passeggiato e non è stata una routine per lui rimanere con Vingegaard.
Nel finale di una tappa che ha portato tutti al limite, ha provato a fare la differenza, ma ci è riuscito relativamente, proprio perché anche lui è arrivato a dover esprimere il massimo o quasi. E Vingegaard come prevedibile non è stato superiore, sarebbe stato incredibile vedere un ribaltamento dei valori in campo, però si è difeso molto bene.

Con questa condotta, non è detto che portato al limite Pogacar abbia un momento di difficoltà. Di crisi è quasi impossibile, ma di difficoltà è già più probabile. In vista di domani, facile che si veda una ripetizione di oggi, ma non è scontato.
Premesso che penso nessuno discuta la tesi secondo cui l'attuale Pogacar non abbia la forma di Hautacam e neanche la stessa superiorità nei confronti di Vingegaard.
Detto questo, la tua considerazione secondo la quale nel finale pur forzando ha guadagnato solo 9 secondi su Vingegaard dice tutto come anche niente.
Se anche Pogacar sull'ultima salita avesse avuto in dote un gap potenziale su Vingegaard poniamo attorno al minuto, non è che attaccare nel finale per guadagnare quei pochi secondi dimostrerebbe il contrario.
Voglio dire, cosa ti aspetti che in poche centinaia di metri uno guadagni un minuto per avere questa certezza?
Se per assurdo ad Hautacam si fosse limitato ad attaccare negli ultimi 500m cosa pensi che avrebbe guadagnato 2 minuti come è effettivamente successo attaccando dopo pochi chilometri?

Comunque sul col de la Loze sono andati a 5.53 w/kg stimati, io che al netto di tutto, vadano più piano di S.Yates al giro di un tot non ci credo.
Premettendo che quello di Yates sul Finestre è stato l'exploit di una carriera, ti hanno già risposto con tempi e numeri del Ventoux qualche giorno fa.
Ieri hanno fatto Madeleine e Glandon molto forte, inoltre non credo una salita come la Loze permetta di registrare grandi wattaggi date pendenze e discontinuità. Sicuramente non l'hanno fatta a tutta, ma aveva pure relativo senso per entrambi per come si era messa la corsa. Aggiungici dislivello, quota 2000 e clima, ed ecco qui i risultati.
Temujin
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Re: Tour de France 2025 - 18a tappa - Vif > Courchevel (Col de la Loze)

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Temujin ha scritto: giovedì 24 luglio 2025, 22:59 Magari mi sbaglio ma vedo un Pogacar abbastanza vuoto mentalmente. Non mi sembra che si diverta né che abbia la cattiveria agonistica dello scorso anno, quando voleva spaccare tutto dopo le due sconfitte 2022-23. È come se la larga vittoria dell'anno scorso lo avesse un po' riappacificato con il Tour e si senta tranquillo di un livello che Vingegaard pare non poter raggiungere (e che forse non raggiungerà neanche l'anno prossimo, andando il danese verso i 30). Il Pogacar dell'anno scorso almeno oggi avrebbe puntato a vincere per "riscattare" la sua bambola più clamorosa su questa salita.

Non mi sorprenderebbe se a fine Tour annunciasse che non farà la Vuelta.
Mi auto-cito dopo aver letto questa dichiarazione su Pogacar dopo la tappa di ieri (traduzione in italiano direttamente da twitter):

"Non vedo l'ora che finisca il Tour de France per tornare alla normalità. Mi chiedo spesso perché sono ancora qui, sono così lunghe queste tre settimane. Conti i chilometri fino a Parigi e sì, non vedo l'ora che finisca per poter fare anche altre belle cose nella mia vita. È ancora bello pedalare qui, anche alla terza settimana, quando sei stanco e infastidito da tutti intorno a te, più o meno, ma sì, vuoi solo tornare a casa."

Ergo: mi sembrano parole di uno che ora non pensa minimamente alla Vuelta.
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Maìno della Spinetta
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Re: Tour de France 2025 - 18a tappa - Vif > Courchevel (Col de la Loze)

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Pogi non ha mai fatto mistero di amare tanto le classiche e di non amare tanto il Tour (lungo e stressante). Ovviamente ci va perché lo pagano una valanga di soldi e perché vince, però da anni ha sempre mostrato di essere molto serio nel prepararsi, molto garibaldino in gara, molto attento a riservarsi spazi liberi. è un uomo da gara di un giorno come testa.
“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
lucks83
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Re: Tour de France 2025 - 18a tappa - Vif > Courchevel (Col de la Loze)

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Maìno della Spinetta ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 11:42 Pogi non ha mai fatto mistero di amare tanto le classiche e di non amare tanto il Tour (lungo e stressante). Ovviamente ci va perché lo pagano una valanga di soldi e perché vince, però da anni ha sempre mostrato di essere molto serio nel prepararsi, molto garibaldino in gara, molto attento a riservarsi spazi liberi. è un uomo da gara di un giorno come testa.
Io sono dell'idea che se potesse scegliere di fare 2 GT all'anno, sceglierebbe sempre Giro e Vuelta, che sono molto meno stressanti.
A maggior ragione dopo aver vinto il Tour più volte.
Allabersagliera
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Re: Tour de France 2025 - 18a tappa - Vif > Courchevel (Col de la Loze)

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brunello ha scritto: giovedì 24 luglio 2025, 14:59
Nono ho il multiscreen li ho contati come gli antichi.
Fonti autorevoli riconducono i primi sviluppi della matematica ai sumeri, e più precisamente ai loro tentativi di stabilire quanti corridori rimanessero in gruppo sulle prime rampe del Giro della Mesopotamia
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Beppugrillo
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Re: Tour de France 2025 - 18a tappa - Vif > Courchevel (Col de la Loze)

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Salita finale bruttina, se posso dire. Fino a Courchevel è orribile e ok, ma da questo versante manco la parte pista ciclabile mi è sembrata particolarmente bella, né sportivamente parlando né come inquadrature e paesaggi. Però bello il concetto di ciclabile in montagna
TheArchitect99
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Re: Tour de France 2025 - 18a tappa - Vif > Courchevel (Col de la Loze)

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Temujin ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 11:27
Temujin ha scritto: giovedì 24 luglio 2025, 22:59 Magari mi sbaglio ma vedo un Pogacar abbastanza vuoto mentalmente. Non mi sembra che si diverta né che abbia la cattiveria agonistica dello scorso anno, quando voleva spaccare tutto dopo le due sconfitte 2022-23. È come se la larga vittoria dell'anno scorso lo avesse un po' riappacificato con il Tour e si senta tranquillo di un livello che Vingegaard pare non poter raggiungere (e che forse non raggiungerà neanche l'anno prossimo, andando il danese verso i 30). Il Pogacar dell'anno scorso almeno oggi avrebbe puntato a vincere per "riscattare" la sua bambola più clamorosa su questa salita.

Non mi sorprenderebbe se a fine Tour annunciasse che non farà la Vuelta.
Mi auto-cito dopo aver letto questa dichiarazione su Pogacar dopo la tappa di ieri (traduzione in italiano direttamente da twitter):

"Non vedo l'ora che finisca il Tour de France per tornare alla normalità. Mi chiedo spesso perché sono ancora qui, sono così lunghe queste tre settimane. Conti i chilometri fino a Parigi e sì, non vedo l'ora che finisca per poter fare anche altre belle cose nella mia vita. È ancora bello pedalare qui, anche alla terza settimana, quando sei stanco e infastidito da tutti intorno a te, più o meno, ma sì, vuoi solo tornare a casa."

Ergo: mi sembrano parole di uno che ora non pensa minimamente alla Vuelta.
Mica era stato detto che il capitano alla Vuelta sarebbe stato Almeida? Secondo me non ci va Pogacar
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PassistaScalatore
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Re: Tour de France 2025 - 18a tappa - Vif > Courchevel (Col de la Loze)

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Pantani the best ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 0:07
PassistaScalatore ha scritto: giovedì 24 luglio 2025, 23:27 Dopo quello che è successo sull'Hautacam, non ci si poteva aspettare di più, anzi, Vingegaard ha già fatto molto.
Ci hanno provato da lontano, Pogacar è rimasto a ruota, dà più di spalle di quello a cui siamo abituati, anche sul Ventoux, non ha passeggiato e non è stata una routine per lui rimanere con Vingegaard.
Nel finale di una tappa che ha portato tutti al limite, ha provato a fare la differenza, ma ci è riuscito relativamente, proprio perché anche lui è arrivato a dover esprimere il massimo o quasi. E Vingegaard come prevedibile non è stato superiore, sarebbe stato incredibile vedere un ribaltamento dei valori in campo, però si è difeso molto bene.

Con questa condotta, non è detto che portato al limite Pogacar abbia un momento di difficoltà. Di crisi è quasi impossibile, ma di difficoltà è già più probabile. In vista di domani, facile che si veda una ripetizione di oggi, ma non è scontato.
Premesso che penso nessuno discuta la tesi secondo cui l'attuale Pogacar non abbia la forma di Hautacam e neanche la stessa superiorità nei confronti di Vingegaard.
Detto questo, la tua considerazione secondo la quale nel finale pur forzando ha guadagnato solo 9 secondi su Vingegaard dice tutto come anche niente.
Se anche Pogacar sull'ultima salita avesse avuto in dote un gap potenziale su Vingegaard poniamo attorno al minuto, non è che attaccare nel finale per guadagnare quei pochi secondi dimostrerebbe il contrario.
Voglio dire, cosa ti aspetti che in poche centinaia di metri uno guadagni un minuto per avere questa certezza?
Se per assurdo ad Hautacam si fosse limitato ad attaccare negli ultimi 500m cosa pensi che avrebbe guadagnato 2 minuti come è effettivamente successo attaccando dopo pochi chilometri?
Semplice. Ad Hautaxam aveva la forza per fare quello cbe ha fatto, ieri no. Forse poco prima sì, ma solo per fare qualcosa negli ultimissimi chilometri. Anche lui è andato vicino al limite.
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Lampiao
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Re: Tour de France 2025 - 18a tappa - Vif > Courchevel (Col de la Loze)

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Brakko ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 9:12 Senza sindacare sui gusti di nessuno, ieri:
- il 5o e 7o in classifica attaccano a più di 100km dall'arrivo
- la squadra del 2o manda un uomo in avanscoperta e tira forte sulla penultima salita, così che il 2o attacca a più di 70 km dall'arrivo
- il 3o in classifica si stacca, recupera e va all'attacco nel falsopiano. Guadagna più di due minuti. Poi paga lo sforzo e cede più di due minuti dal 1o in classifica e un minuto e mezzo dal 4o, mettendo a rischio podio e maglia bianca
- arrivano praticamente uno alla volta
Cioè, anch'io a un certo punto mi aspettavo persino qualcosa in più. Ma davvero dite che è stata una tappa deludente e persino noiosa?
Se la racconti così sembra una gran tappa, ma in realtà è stata più una tappa strana che bella. Il duello tanto atteso praticamente non c' è stato. Alcune squadre sembrano aver corso a casaccio (Bora) o una volta che il piano A è sfumato non avevano un piano B (Visma) o si sono trovate gli uomini giusti nel finale per demeriti altrui più che per meriti propri (UAE). La tappa si è ammosciata sul falsopiano dopo la Madeleine quando hanno rinunciato a tirare dritto e hanno aspettato il gruppo dietro. Bravo O'Connor ad approfittare dell'anarchia, ma i capitani non si sono praticamente mai visti.
O fuzil de Lampião, tem cinco laços de fita
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Re: Tour de France 2025 - 18a tappa - Vif > Courchevel (Col de la Loze)

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Lampiao ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 14:59
Brakko ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 9:12 Senza sindacare sui gusti di nessuno, ieri:
- il 5o e 7o in classifica attaccano a più di 100km dall'arrivo
- la squadra del 2o manda un uomo in avanscoperta e tira forte sulla penultima salita, così che il 2o attacca a più di 70 km dall'arrivo
- il 3o in classifica si stacca, recupera e va all'attacco nel falsopiano. Guadagna più di due minuti. Poi paga lo sforzo e cede più di due minuti dal 1o in classifica e un minuto e mezzo dal 4o, mettendo a rischio podio e maglia bianca
- arrivano praticamente uno alla volta
Cioè, anch'io a un certo punto mi aspettavo persino qualcosa in più. Ma davvero dite che è stata una tappa deludente e persino noiosa?
Se la racconti così sembra una gran tappa, ma in realtà è stata più una tappa strana che bella. Il duello tanto atteso praticamente non c' è stato. Alcune squadre sembrano aver corso a casaccio (Bora) o una volta che il piano A è sfumato non avevano un piano B (Visma) o si sono trovate gli uomini giusti nel finale per demeriti altrui più che per meriti propri (UAE). La tappa si è ammosciata sul falsopiano dopo la Madeleine quando hanno rinunciato a tirare dritto e hanno aspettato il gruppo dietro. Bravo O'Connor ad approfittare dell'anarchia, ma i capitani non si sono praticamente mai visti.
Non si sono mai visti? Non c'è stato duello?
Io mi arrendo, sono state viste tappe di anni diversi, palesemente.
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Re: Tour de France 2025 - 18a tappa - Vif > Courchevel (Col de la Loze)

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Lampiao ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 14:59
Brakko ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 9:12 Senza sindacare sui gusti di nessuno, ieri:
- il 5o e 7o in classifica attaccano a più di 100km dall'arrivo
- la squadra del 2o manda un uomo in avanscoperta e tira forte sulla penultima salita, così che il 2o attacca a più di 70 km dall'arrivo
- il 3o in classifica si stacca, recupera e va all'attacco nel falsopiano. Guadagna più di due minuti. Poi paga lo sforzo e cede più di due minuti dal 1o in classifica e un minuto e mezzo dal 4o, mettendo a rischio podio e maglia bianca
- arrivano praticamente uno alla volta
Cioè, anch'io a un certo punto mi aspettavo persino qualcosa in più. Ma davvero dite che è stata una tappa deludente e persino noiosa?
Se la racconti così sembra una gran tappa, ma in realtà è stata più una tappa strana che bella. Il duello tanto atteso praticamente non c' è stato. Alcune squadre sembrano aver corso a casaccio (Bora) o una volta che il piano A è sfumato non avevano un piano B (Visma) o si sono trovate gli uomini giusti nel finale per demeriti altrui più che per meriti propri (UAE). La tappa si è ammosciata sul falsopiano dopo la Madeleine quando hanno rinunciato a tirare dritto e hanno aspettato il gruppo dietro. Bravo O'Connor ad approfittare dell'anarchia, ma i capitani non si sono praticamente mai visti.
No, una gran tappa no: proprio perché è (parzialmente) mancato lo scontro frontale fra i primi due in classifica.
Ma è stata comunque avvincente fino alla fine della discesa della Madeleine e, dopo, nella sua confusione, per lo meno interessante per la lotta al podio.
Insomma, capisco chi l'ha vissuta come un rapporto interrotto, ma mi è sembrato strano leggere che si sia trattato di una tappa noiosa. Probabilmente il problema è che è vissuta nell'attesa di qualcosa di "impossibile", ovvero che Vingegård staccasse Pogačar, mentre la lotta per il podio non appassiona a causa del poco blasone dei contendenti.
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Re: Tour de France 2025 - 18a tappa - Vif > Courchevel (Col de la Loze)

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PassistaScalatore ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 15:03
Lampiao ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 14:59
Brakko ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 9:12 Senza sindacare sui gusti di nessuno, ieri:
- il 5o e 7o in classifica attaccano a più di 100km dall'arrivo
- la squadra del 2o manda un uomo in avanscoperta e tira forte sulla penultima salita, così che il 2o attacca a più di 70 km dall'arrivo
- il 3o in classifica si stacca, recupera e va all'attacco nel falsopiano. Guadagna più di due minuti. Poi paga lo sforzo e cede più di due minuti dal 1o in classifica e un minuto e mezzo dal 4o, mettendo a rischio podio e maglia bianca
- arrivano praticamente uno alla volta
Cioè, anch'io a un certo punto mi aspettavo persino qualcosa in più. Ma davvero dite che è stata una tappa deludente e persino noiosa?
Se la racconti così sembra una gran tappa, ma in realtà è stata più una tappa strana che bella. Il duello tanto atteso praticamente non c' è stato. Alcune squadre sembrano aver corso a casaccio (Bora) o una volta che il piano A è sfumato non avevano un piano B (Visma) o si sono trovate gli uomini giusti nel finale per demeriti altrui più che per meriti propri (UAE). La tappa si è ammosciata sul falsopiano dopo la Madeleine quando hanno rinunciato a tirare dritto e hanno aspettato il gruppo dietro. Bravo O'Connor ad approfittare dell'anarchia, ma i capitani non si sono praticamente mai visti.
Non si sono mai visti?
Io mi arrendo, sono state viste tappe di anni diversi, palesemente.
Dai, Vingegaard ha provato l'allungo a -72km, bravo, ma uno-scatto-uno ha fatto e manco troppo convinto. Sulla salita finale tutti dietro a Yates fino ai -2 km. Non è stata un pascolata e ci mancherebbe, onore ai corridori, ma dopo le dichiarazioni bellicose della vigilia mi aspettavo ben altro.
La cosa che mi ha infastidito di più è stato il non dare continuità all'azione da parte della Visma dopo che sulla Madeleine avevano lasciato Pogacar senza gregari, lì dovevano tirare dritto anche a costo di bruciare Jorgenson (che poi si è bruciato lo stesso andando dietro a O'Connor e Rubio). Se ti fermi e aspetti il gruppo a che è servito il lavoro prima?
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Re: Tour de France 2025 - 18a tappa - Vif > Courchevel (Col de la Loze)

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Lampiao ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 14:59
Brakko ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 9:12 Senza sindacare sui gusti di nessuno, ieri:
- il 5o e 7o in classifica attaccano a più di 100km dall'arrivo
- la squadra del 2o manda un uomo in avanscoperta e tira forte sulla penultima salita, così che il 2o attacca a più di 70 km dall'arrivo
- il 3o in classifica si stacca, recupera e va all'attacco nel falsopiano. Guadagna più di due minuti. Poi paga lo sforzo e cede più di due minuti dal 1o in classifica e un minuto e mezzo dal 4o, mettendo a rischio podio e maglia bianca
- arrivano praticamente uno alla volta
Cioè, anch'io a un certo punto mi aspettavo persino qualcosa in più. Ma davvero dite che è stata una tappa deludente e persino noiosa?
Se la racconti così sembra una gran tappa, ma in realtà è stata più una tappa strana che bella. Il duello tanto atteso praticamente non c' è stato. Alcune squadre sembrano aver corso a casaccio (Bora) o una volta che il piano A è sfumato non avevano un piano B (Visma) o si sono trovate gli uomini giusti nel finale per demeriti altrui più che per meriti propri (UAE). La tappa si è ammosciata sul falsopiano dopo la Madeleine quando hanno rinunciato a tirare dritto e hanno aspettato il gruppo dietro. Bravo O'Connor ad approfittare dell'anarchia, ma i capitani non si sono praticamente mai visti.
sono d'accordo, strana e non bella. Lo spettacolo si è sciolto tristemente come un gelato al sole.
Parafrasando l'ultimo film di Albanese, "il falsopiano lo fa".

Mi chiedo perché appunto sul falsopiano la Bora abbia scelto di andare all-in col tedesco (sponsor?) invece di collaborare con la Visma per i rispettivi interessi.
Avrebbero tenuto a distanza di sicurezza Onley sfruttando le energie di Jorgenson, poi erano cazzi del danese e della maglia gialla.
Pantani the best
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Re: Tour de France 2025 - 18a tappa - Vif > Courchevel (Col de la Loze)

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PassistaScalatore ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 14:45
Pantani the best ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 0:07
PassistaScalatore ha scritto: giovedì 24 luglio 2025, 23:27 Dopo quello che è successo sull'Hautacam, non ci si poteva aspettare di più, anzi, Vingegaard ha già fatto molto.
Ci hanno provato da lontano, Pogacar è rimasto a ruota, dà più di spalle di quello a cui siamo abituati, anche sul Ventoux, non ha passeggiato e non è stata una routine per lui rimanere con Vingegaard.
Nel finale di una tappa che ha portato tutti al limite, ha provato a fare la differenza, ma ci è riuscito relativamente, proprio perché anche lui è arrivato a dover esprimere il massimo o quasi. E Vingegaard come prevedibile non è stato superiore, sarebbe stato incredibile vedere un ribaltamento dei valori in campo, però si è difeso molto bene.

Con questa condotta, non è detto che portato al limite Pogacar abbia un momento di difficoltà. Di crisi è quasi impossibile, ma di difficoltà è già più probabile. In vista di domani, facile che si veda una ripetizione di oggi, ma non è scontato.
Premesso che penso nessuno discuta la tesi secondo cui l'attuale Pogacar non abbia la forma di Hautacam e neanche la stessa superiorità nei confronti di Vingegaard.
Detto questo, la tua considerazione secondo la quale nel finale pur forzando ha guadagnato solo 9 secondi su Vingegaard dice tutto come anche niente.
Se anche Pogacar sull'ultima salita avesse avuto in dote un gap potenziale su Vingegaard poniamo attorno al minuto, non è che attaccare nel finale per guadagnare quei pochi secondi dimostrerebbe il contrario.
Voglio dire, cosa ti aspetti che in poche centinaia di metri uno guadagni un minuto per avere questa certezza?
Se per assurdo ad Hautacam si fosse limitato ad attaccare negli ultimi 500m cosa pensi che avrebbe guadagnato 2 minuti come è effettivamente successo attaccando dopo pochi chilometri?
Semplice. Ad Hautaxam aveva la forza per fare quello cbe ha fatto, ieri no. Forse poco prima sì, ma solo per fare qualcosa negli ultimissimi chilometri. Anche lui è andato vicino al limite.
No, non puoi saperlo, perché Pogacar ha la maglia gialla e un vantaggio di oltre 4 minuti, quindi in linea teorica attaccare solo nel finale anziché essere sinonimo che fosse a tutta anche lui può anche stare a significare che non aveva alcun interesse nel farlo prima.
Al solito invidio chi mostra certezze sul pretesto delle mosse altrui.
Zavoli; "Lei sarebbe Pantani, come per esempio Coppi fu Coppi, se avesse osservato alla lettera quella dieta?"

Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"
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Re: Tour de France 2025 - 18a tappa - Vif > Courchevel (Col de la Loze)

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Pantani the best ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 15:21
PassistaScalatore ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 14:45
Pantani the best ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 0:07

Premesso che penso nessuno discuta la tesi secondo cui l'attuale Pogacar non abbia la forma di Hautacam e neanche la stessa superiorità nei confronti di Vingegaard.
Detto questo, la tua considerazione secondo la quale nel finale pur forzando ha guadagnato solo 9 secondi su Vingegaard dice tutto come anche niente.
Se anche Pogacar sull'ultima salita avesse avuto in dote un gap potenziale su Vingegaard poniamo attorno al minuto, non è che attaccare nel finale per guadagnare quei pochi secondi dimostrerebbe il contrario.
Voglio dire, cosa ti aspetti che in poche centinaia di metri uno guadagni un minuto per avere questa certezza?
Se per assurdo ad Hautacam si fosse limitato ad attaccare negli ultimi 500m cosa pensi che avrebbe guadagnato 2 minuti come è effettivamente successo attaccando dopo pochi chilometri?
Semplice. Ad Hautaxam aveva la forza per fare quello cbe ha fatto, ieri no. Forse poco prima sì, ma solo per fare qualcosa negli ultimissimi chilometri. Anche lui è andato vicino al limite.
No, non puoi saperlo, perché Pogacar ha la maglia gialla e un vantaggio di oltre 4 minuti, quindi in linea teorica attaccare solo nel finale anziché essere sinonimo che fosse a tutta anche lui può anche stare a significare che non aveva alcun interesse nel farlo prima.
Al solito invidio chi mostra certezze sul pretesto delle mosse altrui.
In effetti pensare che alla diciannovesima tappa in cui hanno fatto un ritmo altissimo da 90 chilometri dall'arrivo, erano già uno per angolo quando mancavano più di 2000 metri di dislivello da fare, poi arrivati su una salita da 25 chilometri, fossero al lumicino, tanto che Pogacar anche sulla Madeleine dava di spalle come poche volte lo si vede, segno di fatica...è proprio da arroganti che pensano teorie astruse.
Molto più facile e logico, invece, pensare che avrebbero fatto una prestazione monstre, e che se non l'hanno fatta è perché Pogacar ha passeggiato...
ok.

Pogacar è uno che attacca, se può. Lo ha già dimostrato tante volte in carriera. Può gestire, ma se attacca a tre dall'arrivo, proprio perché ha quattro minuti di vantaggio, lo fa. Ieri non ne aveva tanta. Vingegaard è migliorato rispetto ad Hautacam, lo aveva già fatto capire nella cronoscalata.

Ma chi vuole resti convinto anche delle più grandi assurdità ,a me non cambia niente.
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Re: Tour de France 2025 - 18a tappa - Vif > Courchevel (Col de la Loze)

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stakia ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 15:08
Lampiao ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 14:59
Brakko ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 9:12 Senza sindacare sui gusti di nessuno, ieri:
- il 5o e 7o in classifica attaccano a più di 100km dall'arrivo
- la squadra del 2o manda un uomo in avanscoperta e tira forte sulla penultima salita, così che il 2o attacca a più di 70 km dall'arrivo
- il 3o in classifica si stacca, recupera e va all'attacco nel falsopiano. Guadagna più di due minuti. Poi paga lo sforzo e cede più di due minuti dal 1o in classifica e un minuto e mezzo dal 4o, mettendo a rischio podio e maglia bianca
- arrivano praticamente uno alla volta
Cioè, anch'io a un certo punto mi aspettavo persino qualcosa in più. Ma davvero dite che è stata una tappa deludente e persino noiosa?
Se la racconti così sembra una gran tappa, ma in realtà è stata più una tappa strana che bella. Il duello tanto atteso praticamente non c' è stato. Alcune squadre sembrano aver corso a casaccio (Bora) o una volta che il piano A è sfumato non avevano un piano B (Visma) o si sono trovate gli uomini giusti nel finale per demeriti altrui più che per meriti propri (UAE). La tappa si è ammosciata sul falsopiano dopo la Madeleine quando hanno rinunciato a tirare dritto e hanno aspettato il gruppo dietro. Bravo O'Connor ad approfittare dell'anarchia, ma i capitani non si sono praticamente mai visti.
sono d'accordo, strana e non bella. Lo spettacolo si è sciolto tristemente come un gelato al sole.
Parafrasando l'ultimo film di Albanese, "il falsopiano lo fa".

Mi chiedo perché appunto sul falsopiano la Bora abbia scelto di andare all-in col tedesco (sponsor?) invece di collaborare con la Visma per i rispettivi interessi.
Avrebbero tenuto a distanza di sicurezza Onley sfruttando le energie di Jorgenson, poi erano cazzi del danese e della maglia gialla.
Questo sicuramente, l'errore è stato della Bora e forse a quel punto Jorgenson avrebbe contribuito. Vingegaard ha fatto quello che doveva fare, dopo avere provato a staccarlo sulla Madeleine, non aveva nessun senso continuare a caricarsi sulle spalle da soli il lavoro nel falsopiano, ci sarebbe stata la salita finale, ma si era già capito che sarebbe stato difficile staccarlo. Il fatto positivo è che anche Pogacar è stato messo alle corde, come si è visto era messo alla prova nel momento dello scatto e poi per fare la sua azione ha aspettato l'ultimo chilometro.

Oggi non cambierà il Tour, ma è stato un bel duello, non naufragato come l'anno scorso.
Babylon
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Re: Tour de France 2025 - 18a tappa - Vif > Courchevel (Col de la Loze)

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PassistaScalatore ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 15:31
Pantani the best ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 15:21
PassistaScalatore ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 14:45

Semplice. Ad Hautaxam aveva la forza per fare quello cbe ha fatto, ieri no. Forse poco prima sì, ma solo per fare qualcosa negli ultimissimi chilometri. Anche lui è andato vicino al limite.
No, non puoi saperlo, perché Pogacar ha la maglia gialla e un vantaggio di oltre 4 minuti, quindi in linea teorica attaccare solo nel finale anziché essere sinonimo che fosse a tutta anche lui può anche stare a significare che non aveva alcun interesse nel farlo prima.
Al solito invidio chi mostra certezze sul pretesto delle mosse altrui.
In effetti pensare che alla diciannovesima tappa in cui hanno fatto un ritmo altissimo da 90 chilometri dall'arrivo, erano già uno per angolo quando mancavano più di 2000 metri di dislivello da fare, poi arrivati su una salita da 25 chilometri, fossero al lumicino, tanto che Pogacar anche sulla Madeleine dava di spalle come poche volte lo si vede, segno di fatica...è proprio da arroganti che pensano teorie astruse.
Molto più facile e logico, invece, pensare che avrebbero fatto una prestazione monstre, e che se non l'hanno fatta è perché Pogacar ha passeggiato...
ok.

Pogacar è uno che attacca, se può. Lo ha già dimostrato tante volte in carriera. Può gestire, ma se attacca a tre dall'arrivo, proprio perché ha quattro minuti di vantaggio, lo fa. Ieri non ne aveva tanta. Vingegaard è migliorato rispetto ad Hautacam, lo aveva già fatto capire nella cronoscalata.

Ma chi vuole resti convinto anche delle più grandi assurdità ,a me non cambia niente.
+1, inutili discussioni da sofisti
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Re: Tour de France 2025 - 18a tappa - Vif > Courchevel (Col de la Loze)

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PassistaScalatore ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 15:31
Pantani the best ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 15:21
PassistaScalatore ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 14:45

Semplice. Ad Hautaxam aveva la forza per fare quello cbe ha fatto, ieri no. Forse poco prima sì, ma solo per fare qualcosa negli ultimissimi chilometri. Anche lui è andato vicino al limite.
No, non puoi saperlo, perché Pogacar ha la maglia gialla e un vantaggio di oltre 4 minuti, quindi in linea teorica attaccare solo nel finale anziché essere sinonimo che fosse a tutta anche lui può anche stare a significare che non aveva alcun interesse nel farlo prima.
Al solito invidio chi mostra certezze sul pretesto delle mosse altrui.
In effetti pensare che alla diciannovesima tappa in cui hanno fatto un ritmo altissimo da 90 chilometri dall'arrivo, erano già uno per angolo quando mancavano più di 2000 metri di dislivello da fare, poi arrivati su una salita da 25 chilometri, fossero al lumicino, tanto che Pogacar anche sulla Madeleine dava di spalle come poche volte lo si vede, segno di fatica...è proprio da arroganti che pensano teorie astruse.
Molto più facile e logico, invece, pensare che avrebbero fatto una prestazione monstre, e che se non l'hanno fatta è perché Pogacar ha passeggiato...
ok.

Pogacar è uno che attacca, se può. Lo ha già dimostrato tante volte in carriera. Può gestire, ma se attacca a tre dall'arrivo, proprio perché ha quattro minuti di vantaggio, lo fa. Ieri non ne aveva tanta. Vingegaard è migliorato rispetto ad Hautacam, lo aveva già fatto capire nella cronoscalata.

Ma chi vuole resti convinto anche delle più grandi assurdità ,a me non cambia niente.
Guarda che io ho sempre detto che a sensazione magari attaccando prima poteva guadagnare un minuto su Vingegaard, alludere alla prestazione monstre lo stai facendo tu solo per portare acqua al tuo mulino, visto che io nel mio primo commento in risposta al tuo avevo appunto fatto la premessa che il Pogacar attuale non è quello di Hautacam.
Quindi assurdi sono proprio commenti come i tuoi che cercano di fraintendere di proposito le considerazioni altrui.
Ripeto, beato te che hai tutte queste certezze, cosa che ti differenzia da me in cui sulla questione esprimo solo sensazioni senza spacciarle per verità incontrovertibili (era a tutta).
Zavoli; "Lei sarebbe Pantani, come per esempio Coppi fu Coppi, se avesse osservato alla lettera quella dieta?"

Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"
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Re: Tour de France 2025 - 18a tappa - Vif > Courchevel (Col de la Loze)

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Pantani the best ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 16:28
PassistaScalatore ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 15:31
Pantani the best ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 15:21

No, non puoi saperlo, perché Pogacar ha la maglia gialla e un vantaggio di oltre 4 minuti, quindi in linea teorica attaccare solo nel finale anziché essere sinonimo che fosse a tutta anche lui può anche stare a significare che non aveva alcun interesse nel farlo prima.
Al solito invidio chi mostra certezze sul pretesto delle mosse altrui.
In effetti pensare che alla diciannovesima tappa in cui hanno fatto un ritmo altissimo da 90 chilometri dall'arrivo, erano già uno per angolo quando mancavano più di 2000 metri di dislivello da fare, poi arrivati su una salita da 25 chilometri, fossero al lumicino, tanto che Pogacar anche sulla Madeleine dava di spalle come poche volte lo si vede, segno di fatica...è proprio da arroganti che pensano teorie astruse.
Molto più facile e logico, invece, pensare che avrebbero fatto una prestazione monstre, e che se non l'hanno fatta è perché Pogacar ha passeggiato...
ok.

Pogacar è uno che attacca, se può. Lo ha già dimostrato tante volte in carriera. Può gestire, ma se attacca a tre dall'arrivo, proprio perché ha quattro minuti di vantaggio, lo fa. Ieri non ne aveva tanta. Vingegaard è migliorato rispetto ad Hautacam, lo aveva già fatto capire nella cronoscalata.

Ma chi vuole resti convinto anche delle più grandi assurdità ,a me non cambia niente.
Guarda che io ho sempre detto che a sensazione magari attaccando prima poteva guadagnare un minuto su Vingegaard, alludere alla prestazione monstre lo stai facendo tu solo per portare acqua al tuo mulino, visto che io nel mio primo commento in risposta al tuo avevo appunto fatto la premessa che il Pogacar attuale non è quello di Hautacam.
Quindi assurdi sono proprio commenti come i tuoi che cercano di fraintendere di proposito le considerazioni altrui.
Ripeto, beato te che hai tutte queste certezze, cosa che ti differenzia da me in cui sulla questione esprimo solo sensazioni senza spacciarle per verità incontrovertibili (era a tutta).
Dava di spalle sulla Madeleine, anche sul Ventoux si è visto che ha dovuto spendersi per stare con Vingegaard, di sicuro non stava passeggiando.
Fare un confronto con l'anno scorso, quando l'altro ad aprile era su un letto di ospedale e nella terza settimana invece di mantenere è crollato, non ha nessun senso.
Hanno fatto una grande tappa ieri.

Poi ognuno la pensi come vuole.

Certo mi fa ridere che parli di me che ho certezze e poi affermi apoditticamente che, senza dubbio, Pogacar è peggiore di quello di Hautacam.
Lì è stato incredibile, ma è anche Vingegaard che ha avuto una controprestazione.
è passata una settimana, non un mese. I margini sono quelli che sono.
Babylon
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Re: Tour de France 2025 - 18a tappa - Vif > Courchevel (Col de la Loze)

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PassistaScalatore ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 16:54
Pantani the best ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 16:28
PassistaScalatore ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 15:31

In effetti pensare che alla diciannovesima tappa in cui hanno fatto un ritmo altissimo da 90 chilometri dall'arrivo, erano già uno per angolo quando mancavano più di 2000 metri di dislivello da fare, poi arrivati su una salita da 25 chilometri, fossero al lumicino, tanto che Pogacar anche sulla Madeleine dava di spalle come poche volte lo si vede, segno di fatica...è proprio da arroganti che pensano teorie astruse.
Molto più facile e logico, invece, pensare che avrebbero fatto una prestazione monstre, e che se non l'hanno fatta è perché Pogacar ha passeggiato...
ok.

Pogacar è uno che attacca, se può. Lo ha già dimostrato tante volte in carriera. Può gestire, ma se attacca a tre dall'arrivo, proprio perché ha quattro minuti di vantaggio, lo fa. Ieri non ne aveva tanta. Vingegaard è migliorato rispetto ad Hautacam, lo aveva già fatto capire nella cronoscalata.

Ma chi vuole resti convinto anche delle più grandi assurdità ,a me non cambia niente.
Guarda che io ho sempre detto che a sensazione magari attaccando prima poteva guadagnare un minuto su Vingegaard, alludere alla prestazione monstre lo stai facendo tu solo per portare acqua al tuo mulino, visto che io nel mio primo commento in risposta al tuo avevo appunto fatto la premessa che il Pogacar attuale non è quello di Hautacam.
Quindi assurdi sono proprio commenti come i tuoi che cercano di fraintendere di proposito le considerazioni altrui.
Ripeto, beato te che hai tutte queste certezze, cosa che ti differenzia da me in cui sulla questione esprimo solo sensazioni senza spacciarle per verità incontrovertibili (era a tutta).
Dava di spalle sulla Madeleine, anche sul Ventoux si è visto che ha dovuto spendersi per stare con Vingegaard, di sicuro non stava passeggiando.
Fare un confronto con l'anno scorso, quando l'altro ad aprile era su un letto di ospedale e nella terza settimana invece di mantenere è crollato, non ha nessun senso.
Hanno fatto una grande tappa ieri.

Poi ognuno la pensi come vuole.

Certo mi fa ridere che parli di me che ho certezze e poi affermi apoditticamente che, senza dubbio, Pogacar è peggiore di quello di Hautacam.
Lì è stato incredibile, ma è anche Vingegaard che ha avuto una controprestazione.
è passata una settimana, non un mese. I margini sono quelli che sono.
Quoto ancora. Inoltre alla luce della tappa odierna si capisce come i margini sull'avversario fossero molto risicati.
Pantani the best
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Re: Tour de France 2025 - 18a tappa - Vif > Courchevel (Col de la Loze)

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PassistaScalatore ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 16:54
Pantani the best ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 16:28
PassistaScalatore ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 15:31

In effetti pensare che alla diciannovesima tappa in cui hanno fatto un ritmo altissimo da 90 chilometri dall'arrivo, erano già uno per angolo quando mancavano più di 2000 metri di dislivello da fare, poi arrivati su una salita da 25 chilometri, fossero al lumicino, tanto che Pogacar anche sulla Madeleine dava di spalle come poche volte lo si vede, segno di fatica...è proprio da arroganti che pensano teorie astruse.
Molto più facile e logico, invece, pensare che avrebbero fatto una prestazione monstre, e che se non l'hanno fatta è perché Pogacar ha passeggiato...
ok.

Pogacar è uno che attacca, se può. Lo ha già dimostrato tante volte in carriera. Può gestire, ma se attacca a tre dall'arrivo, proprio perché ha quattro minuti di vantaggio, lo fa. Ieri non ne aveva tanta. Vingegaard è migliorato rispetto ad Hautacam, lo aveva già fatto capire nella cronoscalata.

Ma chi vuole resti convinto anche delle più grandi assurdità ,a me non cambia niente.
Guarda che io ho sempre detto che a sensazione magari attaccando prima poteva guadagnare un minuto su Vingegaard, alludere alla prestazione monstre lo stai facendo tu solo per portare acqua al tuo mulino, visto che io nel mio primo commento in risposta al tuo avevo appunto fatto la premessa che il Pogacar attuale non è quello di Hautacam.
Quindi assurdi sono proprio commenti come i tuoi che cercano di fraintendere di proposito le considerazioni altrui.
Ripeto, beato te che hai tutte queste certezze, cosa che ti differenzia da me in cui sulla questione esprimo solo sensazioni senza spacciarle per verità incontrovertibili (era a tutta).
Dava di spalle sulla Madeleine, anche sul Ventoux si è visto che ha dovuto spendersi per stare con Vingegaard, di sicuro non stava passeggiando.
Fare un confronto con l'anno scorso, quando l'altro ad aprile era su un letto di ospedale e nella terza settimana invece di mantenere è crollato, non ha nessun senso.
Hanno fatto una grande tappa ieri.

Poi ognuno la pensi come vuole.

Certo mi fa ridere che parli di me che ho certezze e poi affermi apoditticamente che, senza dubbio, Pogacar è peggiore di quello di Hautacam.
Lì è stato incredibile, ma è anche Vingegaard che ha avuto una controprestazione.
è passata una settimana, non un mese. I margini sono quelli che sono.
Lol, adesso capisco dove volevi andare a parare.
Tutta questa discussione per arrivare alla conclusione che tra i due le differenze in salita sono minime.
Se mi dici che ieri sono andati forte evidentemente ignori il distacco che hanno inflitto ad avversari contro il quale mantenendo i loro standard si fanno beffa.

Ma in generale contro il Pogacar di Pla d'Adet 24, Plateau de Beille 24, Isola 2000 24, Delfinato 25 e Hautacam 25 non c'è Vingegaard che tenga, altro che differenze minime.
E anche nella cronoscalata i 36 secondi che li hanno differenziati non sono tanti ma neanche pochi.
La realtà è che negli ultimi 3 anni questo è stato il primo Tour in cui entrambi vi sono arrivati con un tipo di avvicinamento senza grossi intoppi, e seppur non con la stessa superiorità dello scorso anno, anche stavolta Pogacar ha dimostrato di essergli superiore, infliggendogli due mazzate tra crono e Hautacam, e una mezza mazzata nella cronoscalata, mentre Vingegaard non è mai riuscito a prendergli un metro di vantaggio.
Come dissi già prima del Tour 2024 (anche se in quel caso ne facevo un discorso di programmazione paritaria), il destino del loro duello è sempre nella mani di Pogacar, semplicemente perché è un corridore più forte, che in quanto tale se si esprime al massimo delle sue capacità è inavvicinabile anche per il miglior Vingegaard.
Zavoli; "Lei sarebbe Pantani, come per esempio Coppi fu Coppi, se avesse osservato alla lettera quella dieta?"

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Re: Tour de France 2025 - 18a tappa - Vif > Courchevel (Col de la Loze)

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Pantani the best ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 18:22
PassistaScalatore ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 16:54
Pantani the best ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 16:28

Guarda che io ho sempre detto che a sensazione magari attaccando prima poteva guadagnare un minuto su Vingegaard, alludere alla prestazione monstre lo stai facendo tu solo per portare acqua al tuo mulino, visto che io nel mio primo commento in risposta al tuo avevo appunto fatto la premessa che il Pogacar attuale non è quello di Hautacam.
Quindi assurdi sono proprio commenti come i tuoi che cercano di fraintendere di proposito le considerazioni altrui.
Ripeto, beato te che hai tutte queste certezze, cosa che ti differenzia da me in cui sulla questione esprimo solo sensazioni senza spacciarle per verità incontrovertibili (era a tutta).
Dava di spalle sulla Madeleine, anche sul Ventoux si è visto che ha dovuto spendersi per stare con Vingegaard, di sicuro non stava passeggiando.
Fare un confronto con l'anno scorso, quando l'altro ad aprile era su un letto di ospedale e nella terza settimana invece di mantenere è crollato, non ha nessun senso.
Hanno fatto una grande tappa ieri.

Poi ognuno la pensi come vuole.

Certo mi fa ridere che parli di me che ho certezze e poi affermi apoditticamente che, senza dubbio, Pogacar è peggiore di quello di Hautacam.
Lì è stato incredibile, ma è anche Vingegaard che ha avuto una controprestazione.
è passata una settimana, non un mese. I margini sono quelli che sono.
Lol, adesso capisco dove volevi andare a parare.
Tutta questa discussione per arrivare alla conclusione che tra i due le differenze in salita sono minime.
Se mi dici che ieri sono andati forte evidentemente ignori il distacco che hanno inflitto ad avversari contro il quale mantenendo i loro standard si fanno beffa.

Ma in generale contro il Pogacar di Pla d'Adet 24, Plateau de Beille 24, Isola 2000 24, Delfinato 25 e Hautacam 25 non c'è Vingegaard che tenga, altro che differenze minime.
E anche nella cronoscalata i 36 secondi che li hanno differenziati non sono tanti ma neanche pochi.
La realtà è che negli ultimi 3 anni questo è stato il primo Tour in cui entrambi vi sono arrivati con un tipo di avvicinamento senza grossi intoppi, e seppur non con la stessa superiorità dello scorso anno, anche stavolta Pogacar ha dimostrato di essergli superiore, infliggendogli due mazzate tra crono e Hautacam, e una mezza mazzata nella cronoscalata, mentre Vingegaard non è mai riuscito a prendergli un metro di vantaggio.
Come dissi già prima del Tour 2024 (anche se in quel caso ne facevo un discorso di programmazione paritaria), il destino del loro duello è sempre nella mani di Pogacar, semplicemente perché è un corridore più forte, che in quanto tale se si esprime al massimo delle sue capacità è inavvicinabile anche per il miglior Vingegaard.
Tra l’altro anche per numeri, il miglior Vingegaard di carriera si è visto al tour 2024.
Quest’anno entrambi per un motivo o per l’altro sono andati meno forte dell’anno scorso.
Babylon
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Re: Tour de France 2025 - 18a tappa - Vif > Courchevel (Col de la Loze)

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brunello ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 18:29
Pantani the best ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 18:22
PassistaScalatore ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 16:54

Dava di spalle sulla Madeleine, anche sul Ventoux si è visto che ha dovuto spendersi per stare con Vingegaard, di sicuro non stava passeggiando.
Fare un confronto con l'anno scorso, quando l'altro ad aprile era su un letto di ospedale e nella terza settimana invece di mantenere è crollato, non ha nessun senso.
Hanno fatto una grande tappa ieri.

Poi ognuno la pensi come vuole.

Certo mi fa ridere che parli di me che ho certezze e poi affermi apoditticamente che, senza dubbio, Pogacar è peggiore di quello di Hautacam.
Lì è stato incredibile, ma è anche Vingegaard che ha avuto una controprestazione.
è passata una settimana, non un mese. I margini sono quelli che sono.
Lol, adesso capisco dove volevi andare a parare.
Tutta questa discussione per arrivare alla conclusione che tra i due le differenze in salita sono minime.
Se mi dici che ieri sono andati forte evidentemente ignori il distacco che hanno inflitto ad avversari contro il quale mantenendo i loro standard si fanno beffa.

Ma in generale contro il Pogacar di Pla d'Adet 24, Plateau de Beille 24, Isola 2000 24, Delfinato 25 e Hautacam 25 non c'è Vingegaard che tenga, altro che differenze minime.
E anche nella cronoscalata i 36 secondi che li hanno differenziati non sono tanti ma neanche pochi.
La realtà è che negli ultimi 3 anni questo è stato il primo Tour in cui entrambi vi sono arrivati con un tipo di avvicinamento senza grossi intoppi, e seppur non con la stessa superiorità dello scorso anno, anche stavolta Pogacar ha dimostrato di essergli superiore, infliggendogli due mazzate tra crono e Hautacam, e una mezza mazzata nella cronoscalata, mentre Vingegaard non è mai riuscito a prendergli un metro di vantaggio.
Come dissi già prima del Tour 2024 (anche se in quel caso ne facevo un discorso di programmazione paritaria), il destino del loro duello è sempre nella mani di Pogacar, semplicemente perché è un corridore più forte, che in quanto tale se si esprime al massimo delle sue capacità è inavvicinabile anche per il miglior Vingegaard.
Tra l’altro anche per numeri, il miglior Vingegaard di carriera si è visto al tour 2024.
Quest’anno entrambi per un motivo o per l’altro sono andati meno forte dell’anno scorso.
E come loro, tutti gli altri. Ci sarà un motivo comune, tipo clima e approccio dalla prima tappa.
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Re: Tour de France 2025 - 18a tappa - Vif > Courchevel (Col de la Loze)

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Babylon ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 18:46
brunello ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 18:29
Pantani the best ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 18:22

Lol, adesso capisco dove volevi andare a parare.
Tutta questa discussione per arrivare alla conclusione che tra i due le differenze in salita sono minime.
Se mi dici che ieri sono andati forte evidentemente ignori il distacco che hanno inflitto ad avversari contro il quale mantenendo i loro standard si fanno beffa.

Ma in generale contro il Pogacar di Pla d'Adet 24, Plateau de Beille 24, Isola 2000 24, Delfinato 25 e Hautacam 25 non c'è Vingegaard che tenga, altro che differenze minime.
E anche nella cronoscalata i 36 secondi che li hanno differenziati non sono tanti ma neanche pochi.
La realtà è che negli ultimi 3 anni questo è stato il primo Tour in cui entrambi vi sono arrivati con un tipo di avvicinamento senza grossi intoppi, e seppur non con la stessa superiorità dello scorso anno, anche stavolta Pogacar ha dimostrato di essergli superiore, infliggendogli due mazzate tra crono e Hautacam, e una mezza mazzata nella cronoscalata, mentre Vingegaard non è mai riuscito a prendergli un metro di vantaggio.
Come dissi già prima del Tour 2024 (anche se in quel caso ne facevo un discorso di programmazione paritaria), il destino del loro duello è sempre nella mani di Pogacar, semplicemente perché è un corridore più forte, che in quanto tale se si esprime al massimo delle sue capacità è inavvicinabile anche per il miglior Vingegaard.
Tra l’altro anche per numeri, il miglior Vingegaard di carriera si è visto al tour 2024.
Quest’anno entrambi per un motivo o per l’altro sono andati meno forte dell’anno scorso.
E come loro, tutti gli altri. Ci sarà un motivo comune, tipo clima e approccio dalla prima tappa.
Sull'approccio oddio , nella scorsa edizione pronti via e subito se le diedero sul San Luca, poi due giorni dopo sul Galibier, poi ci fu la crono, la tappa degli sterrati (altre scaramucce) e quella sul Massiccio Centrale, tutto questo racchiuso nei primi 10 giorni che precedettero le prime vere tappe di montagna.
Zavoli; "Lei sarebbe Pantani, come per esempio Coppi fu Coppi, se avesse osservato alla lettera quella dieta?"

Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"
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Re: Tour de France 2025 - 18a tappa - Vif > Courchevel (Col de la Loze)

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Pantani the best ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 18:22
PassistaScalatore ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 16:54
Pantani the best ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 16:28

Guarda che io ho sempre detto che a sensazione magari attaccando prima poteva guadagnare un minuto su Vingegaard, alludere alla prestazione monstre lo stai facendo tu solo per portare acqua al tuo mulino, visto che io nel mio primo commento in risposta al tuo avevo appunto fatto la premessa che il Pogacar attuale non è quello di Hautacam.
Quindi assurdi sono proprio commenti come i tuoi che cercano di fraintendere di proposito le considerazioni altrui.
Ripeto, beato te che hai tutte queste certezze, cosa che ti differenzia da me in cui sulla questione esprimo solo sensazioni senza spacciarle per verità incontrovertibili (era a tutta).
Dava di spalle sulla Madeleine, anche sul Ventoux si è visto che ha dovuto spendersi per stare con Vingegaard, di sicuro non stava passeggiando.
Fare un confronto con l'anno scorso, quando l'altro ad aprile era su un letto di ospedale e nella terza settimana invece di mantenere è crollato, non ha nessun senso.
Hanno fatto una grande tappa ieri.

Poi ognuno la pensi come vuole.

Certo mi fa ridere che parli di me che ho certezze e poi affermi apoditticamente che, senza dubbio, Pogacar è peggiore di quello di Hautacam.
Lì è stato incredibile, ma è anche Vingegaard che ha avuto una controprestazione.
è passata una settimana, non un mese. I margini sono quelli che sono.
Lol, adesso capisco dove volevi andare a parare.
Tutta questa discussione per arrivare alla conclusione che tra i due le differenze in salita sono minime.
Se mi dici che ieri sono andati forte evidentemente ignori il distacco che hanno inflitto ad avversari contro il quale mantenendo i loro standard si fanno beffa.

Ma in generale contro il Pogacar di Pla d'Adet 24, Plateau de Beille 24, Isola 2000 24, Delfinato 25 e Hautacam 25 non c'è Vingegaard che tenga, altro che differenze minime.
E anche nella cronoscalata i 36 secondi che li hanno differenziati non sono tanti ma neanche pochi.
La realtà è che negli ultimi 3 anni questo è stato il primo Tour in cui entrambi vi sono arrivati con un tipo di avvicinamento senza grossi intoppi, e seppur non con la stessa superiorità dello scorso anno, anche stavolta Pogacar ha dimostrato di essergli superiore, infliggendogli due mazzate tra crono e Hautacam, e una mezza mazzata nella cronoscalata, mentre Vingegaard non è mai riuscito a prendergli un metro di vantaggio.
Come dissi già prima del Tour 2024 (anche se in quel caso ne facevo un discorso di programmazione paritaria), il destino del loro duello è sempre nella mani di Pogacar, semplicemente perché è un corridore più forte, che in quanto tale se si esprime al massimo delle sue capacità è inavvicinabile anche per il miglior Vingegaard.
Però nei fatti le differenze tra i due in salita sono state minime da Superbagneres in poi.
Ieri sono andati forte, hanno fatto Glandon e Madeleine a ritmo molto elevato contando che si scollinava ai -65km dal traguardo e con una sola progressione di Vingegaard. Quel versante della Loze non si prestava molto ad azioni velleitarie visto che le differenze in salita non erano marcate come ad Hautacam, cosa di cui abbiamo avuto riprova oggi.
Poi che Pogacar sia stato superiore è piuttosto palese, come pure che entrambi siano andati meno forte di un anno fa specie in questi ultimi due tapponi.
Babylon
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Re: Tour de France 2025 - 18a tappa - Vif > Courchevel (Col de la Loze)

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Pantani the best ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 18:52
Babylon ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 18:46
brunello ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 18:29

Tra l’altro anche per numeri, il miglior Vingegaard di carriera si è visto al tour 2024.
Quest’anno entrambi per un motivo o per l’altro sono andati meno forte dell’anno scorso.
E come loro, tutti gli altri. Ci sarà un motivo comune, tipo clima e approccio dalla prima tappa.
Sull'approccio oddio , nella scorsa edizione pronti via e subito se le diedero sul San Luca, poi due giorni dopo sul Galibier, poi ci fu la crono, la tappa degli sterrati (altre scaramucce) e quella sul Massiccio Centrale, tutto questo racchiuso nei primi 10 giorni che precedettero le prime vere tappe di montagna.
Anche l'anno scorso andarono molto forte, ma ci furono 8 volate + 1 tappa di pausa (Barcelonette), oltre a tempo clemente a confronto.
Quest'anno 5, di cui la prima durissima poichè caratterizzata dai ventagli Visma.
Forse 6 con domani, che si prospetta esser passerella per gli uomini di CG.
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Re: Tour de France 2025 - 18a tappa - Vif > Courchevel (Col de la Loze)

Messaggio da leggere da Pantani the best »

Babylon ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 18:53
Pantani the best ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 18:22
PassistaScalatore ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 16:54

Dava di spalle sulla Madeleine, anche sul Ventoux si è visto che ha dovuto spendersi per stare con Vingegaard, di sicuro non stava passeggiando.
Fare un confronto con l'anno scorso, quando l'altro ad aprile era su un letto di ospedale e nella terza settimana invece di mantenere è crollato, non ha nessun senso.
Hanno fatto una grande tappa ieri.

Poi ognuno la pensi come vuole.

Certo mi fa ridere che parli di me che ho certezze e poi affermi apoditticamente che, senza dubbio, Pogacar è peggiore di quello di Hautacam.
Lì è stato incredibile, ma è anche Vingegaard che ha avuto una controprestazione.
è passata una settimana, non un mese. I margini sono quelli che sono.
Lol, adesso capisco dove volevi andare a parare.
Tutta questa discussione per arrivare alla conclusione che tra i due le differenze in salita sono minime.
Se mi dici che ieri sono andati forte evidentemente ignori il distacco che hanno inflitto ad avversari contro il quale mantenendo i loro standard si fanno beffa.

Ma in generale contro il Pogacar di Pla d'Adet 24, Plateau de Beille 24, Isola 2000 24, Delfinato 25 e Hautacam 25 non c'è Vingegaard che tenga, altro che differenze minime.
E anche nella cronoscalata i 36 secondi che li hanno differenziati non sono tanti ma neanche pochi.
La realtà è che negli ultimi 3 anni questo è stato il primo Tour in cui entrambi vi sono arrivati con un tipo di avvicinamento senza grossi intoppi, e seppur non con la stessa superiorità dello scorso anno, anche stavolta Pogacar ha dimostrato di essergli superiore, infliggendogli due mazzate tra crono e Hautacam, e una mezza mazzata nella cronoscalata, mentre Vingegaard non è mai riuscito a prendergli un metro di vantaggio.
Come dissi già prima del Tour 2024 (anche se in quel caso ne facevo un discorso di programmazione paritaria), il destino del loro duello è sempre nella mani di Pogacar, semplicemente perché è un corridore più forte, che in quanto tale se si esprime al massimo delle sue capacità è inavvicinabile anche per il miglior Vingegaard.
Però nei fatti le differenze tra i due in salita sono state minime da Superbagneres in poi.
Ieri sono andati forte, hanno fatto Glandon e Madeleine a ritmo molto elevato contando che si scollinava ai -65km dal traguardo e con una sola progressione di Vingegaard. Quel versante della Loze non si prestava molto ad azioni velleitarie visto che le differenze in salita non erano marcate come ad Hautacam, cosa di cui abbiamo avuto riprova oggi.
Poi che Pogacar sia stato superiore è piuttosto palese, come pure che entrambi siano andati meno forte di un anno fa specie in questi ultimi due tapponi.
Che dopo la cronoscalata i valori in salita tra i due si siano equivalsi è indiscutibile, anzi dopo oggi comincio a pensare che le mie sensazioni su ieri fossero errate.
Ma in assoluto mi sembra evidente come un Pogacar che si esprime al suo top resti inavvicinabile anche per Vingegaard.
Zavoli; "Lei sarebbe Pantani, come per esempio Coppi fu Coppi, se avesse osservato alla lettera quella dieta?"

Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"
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Re: Tour de France 2025 - 18a tappa - Vif > Courchevel (Col de la Loze)

Messaggio da leggere da Pantani the best »

Babylon ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 19:03
Pantani the best ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 18:52
Babylon ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 18:46

E come loro, tutti gli altri. Ci sarà un motivo comune, tipo clima e approccio dalla prima tappa.
Sull'approccio oddio , nella scorsa edizione pronti via e subito se le diedero sul San Luca, poi due giorni dopo sul Galibier, poi ci fu la crono, la tappa degli sterrati (altre scaramucce) e quella sul Massiccio Centrale, tutto questo racchiuso nei primi 10 giorni che precedettero le prime vere tappe di montagna.
Anche l'anno scorso andarono molto forte, ma ci furono 8 volate + 1 tappa di pausa (Barcelonette), oltre a tempo clemente a confronto.
Quest'anno 5, di cui la prima durissima poichè caratterizzata dai ventagli Visma.
Forse 6 con domani, che si prospetta esser passerella per gli uomini di CG.
Allora questo è dipeso dal percorso e non dall'approccio.
Zavoli; "Lei sarebbe Pantani, come per esempio Coppi fu Coppi, se avesse osservato alla lettera quella dieta?"

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Re: Tour de France 2025 - 18a tappa - Vif > Courchevel (Col de la Loze)

Messaggio da leggere da Babylon »

Pantani the best ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 19:12
Babylon ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 19:03
Pantani the best ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 18:52

Sull'approccio oddio , nella scorsa edizione pronti via e subito se le diedero sul San Luca, poi due giorni dopo sul Galibier, poi ci fu la crono, la tappa degli sterrati (altre scaramucce) e quella sul Massiccio Centrale, tutto questo racchiuso nei primi 10 giorni che precedettero le prime vere tappe di montagna.
Anche l'anno scorso andarono molto forte, ma ci furono 8 volate + 1 tappa di pausa (Barcelonette), oltre a tempo clemente a confronto.
Quest'anno 5, di cui la prima durissima poichè caratterizzata dai ventagli Visma.
Forse 6 con domani, che si prospetta esser passerella per gli uomini di CG.
Allora questo è dipeso dal percorso e non dall'approccio.
Giusta osservazione in effetti, secondo me nì: quest'anno la Visma ha provato spesso anche in tappe "innocue" ad alzare il livello del conflitto, come ad esempio la prima. Oltre ad averne corse alcune ai mille all'ora, tipo Rouen dove sono andati come pazzi negli ultimi 30 km.
Lo scorso anno evitò probabilmente per timore di fiaccare un Vingegaard di cui non era certa la tenuta.
Insomma, credo sia stato un mix dei due aspetti.
Pantani the best
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Re: Tour de France 2025 - 18a tappa - Vif > Courchevel (Col de la Loze)

Messaggio da leggere da Pantani the best »

Babylon ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 19:18
Pantani the best ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 19:12
Babylon ha scritto: venerdì 25 luglio 2025, 19:03

Anche l'anno scorso andarono molto forte, ma ci furono 8 volate + 1 tappa di pausa (Barcelonette), oltre a tempo clemente a confronto.
Quest'anno 5, di cui la prima durissima poichè caratterizzata dai ventagli Visma.
Forse 6 con domani, che si prospetta esser passerella per gli uomini di CG.
Allora questo è dipeso dal percorso e non dall'approccio.
Giusta osservazione in effetti, secondo me nì: quest'anno la Visma ha provato spesso anche in tappe "innocue" ad alzare il livello del conflitto, come ad esempio la prima. Oltre ad averne corse alcune ai mille all'ora, tipo Rouen dove sono andati come pazzi negli ultimi 30 km.
Lo scorso anno evitò probabilmente per timore di fiaccare un Vingegaard di cui non era certa la tenuta.
Insomma, credo sia stato un mix dei due aspetti.
Diciamo anche che quest'anno era Vingegaard quello che doveva cercare di fare qualcosa per sovvertire il pronostico, lo scorso anno invece era l'opposto.
E infatti nella scorsa edizione fu Pogacar con la sua squadra fin dalla prima tappa a fare di tutto per cominciare a prendere vantaggio in classifica.
Quest'anno invece lo sloveno consapevole della sua superiorità ha approcciato tutte le varie tappe interlocutorie in un modo più soft in attesa delle vere montagne.

Comunque alla fine avevo ragione a dire dopo Hautacam che il livello globale quest'anno fosse più basso, e che ad Hautacam non erano stati fattori esterni a generare valori globali sotto le aspettative ma era proprio il livello globale ad essere più basso rispetto alle aspettative, questo nonostante alla fine della fiera proprio ad Hautacam si è assistito alla migliore performance in salita di tutto questo Tour.
Zavoli; "Lei sarebbe Pantani, come per esempio Coppi fu Coppi, se avesse osservato alla lettera quella dieta?"

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