giorgio ricci ha scritto:
Non so che dire, voi che ne pensate di questo modo di disegnare i GT ? Certo che i Tour di Leblanc erano già decisi prima delle salite.
I Tour di Leblanc erano già decisi all'inizio della seconda settimana non tanto per i percorsi quanto piuttosto per la presenza di due autentici tiranni come Miguelon e Armstrong. Più forti di tutti sia a crono che in montagna.
Nell'intermezzo tra i due regni, ci sono stati Rjis e Ullrich, pure loro, in quelle annate, fortissimi in ogni fondamentale. E il 98, qualcosa di irripetibile nella sua straordinarietà ed unicità.
Non è un caso che i Tour più incerti dell'era Leblanc siano stati i due vinti da Lemond, vittorioso ma con fatica, essendo più o meno sugli stessi livelli dei Fignon e dei Delgado.
Troppa cronometro? Resto sempre convinto che non 80 o 90, ma almeno una cinquantina di km a crono pianeggiante debbano essere presenti in una grande corsa a tappe. L'andar forte contro il tempo è pur sempre una grande qualità di un ciclista, non un handicap.
Diamo sempre tanto, troppo peso ai tracciati.