Den Hertog è da considerarsi come uno dei più grandi corridori incompiuti della storia del pedale, ed uno dallo stile sulla bici tra i più belli ed armoniosi che il sottoscritto abbia mai visto (forse lo dico troppo ma quando è una caratteristica evidente perchè tacerla?).
Per ricordarlo, riporto qui, il miniritratto che ho pubblicato sul primo volume dell’Agenda Storica dei Ciclisti Professionisti, uscito a fine anno.
Condoglianze alla famiglia.
Fedor Iwan Den Hertog (Ned)
Nato il 20 aprile 1946 a Utrecht (morto ad Ermelo il 12 fennraio 2011). Passista. Alto 1,83 per 76 kg. Professionista dal 1974 al 1981 con 14 vittorie.

Una carriera anomala quella di questo tulipano dalla pe-dalata felice ed armoniosa e dalla classe cristallina. Ano-mala, perché rimase dilettante oltre ogni limite di ragio-nevolezza e sembrò a lungo come quei tanti atleti di va-lore dell’est europeo che non potevano passare all’elite per i motivi che si sanno. Un peccato, perché Fedor fra i dilettanti si mostrò corridore di spessore uguale o supe-riore a due autentiche glorie del pedale orange: Zoete-melk e Kuiper. È vero che nel 1967, mentre si allenava in Belgio, sulle Ardenne, fu investito da un auto, ed in molti pensarono che la sua carriera fosse finita lì; ed è vero che pur recuperando, rimase a lungo col timore di non poter tenere la distanza, e quelle differenze chilometriche che sono sempre esis-tite fra i dilettanti ed i professionisti. Ma già il 1968 fu sufficiente per far capire a chi consigliava Fedor e a lui stesso che il recupero era giunto appieno e che il passaggio nell’elite sarebbe stato possibile senza problemi. Già, perché vincere le Olimpiadi nella 100 chilometri a squadre (assieme a Joop Zoetemelk, René Pijnen e Jan Kre-kels) che era prova massacrante, nonché tutte quelle prove che lo elessero, in virtù del nome abbinato a Fedor, “Iwan il terribile”, erano più che sufficienti per dimostrare l’assurdità di rimanere fra i dilettanti. Fatto sta che fra i puri fino a 28 anni, vinse di tutto, annichilendo chiunque, ma alla storia del ciclismo, il buon Den Hertog, è pas-sato come un incompiuto, perché è sempre obbligatorio sottolinearlo e ripeterlo in ogni occasione: il ciclismo dei dilettanti rappresenta solo un segmento propedeutico e non fa storia, ieri come oggi. Fra i professionisti dal ’74, Fedor si è segnalato solo per il Titolo olandese su strada nel 1977 e come un cacciatore di tappe. Poco per un corridore col potenziale dei super. Tutte le sue vittorie. 1976: 2a Tappa del Giro di Olanda, Giro del Midden-Zeeland. 1977: Campionato d’Olanda su strada; 10a Tappa del Tour de France; 3a Tappa della Vuelta di Spagna; 5a Tappa del Giro del Medi-terraneo; Freccia Liedekerkse; Trofeo Jan Van Erp; Criterium Schijndel. 1978: 5a Tappa Parigi-Nizza; 5a Tappa Etoile des Espoirs. 1979: 3° Tappa del Giro d’Olanda; GP Frans Ver-beeck. 1980: Freccia Maaslandse.