E la tappa prevede tanta salita. Poche doppie cifre ma tanta salita.
La prima salita è facile, in Piemonte, e servirà solamente ad aiutare il formarsi della fuga.

La seconda salita sarà la più dura di giornata, e passerà proprio vicino a champoluc, ma arrivati a Challand St Victor prenderà la sinistra in una salita mortale, un Fedaia a mio avviso, col tratto della ringhiera, costantemente al 15%, ben conosciuto dai cicloamatori per la difficoltà.

La terza di salita è quella più dura di quele finali: il Saint pantaleon. Molto dura, regolare, ma i km finali sono molto impegnativi. Perché alla fine di una lunga salita. Perché talvolta in doppia cifra. Perché in alto, attorno ai 2000 metri, dove l'ossigeno è meno concentrato.

La penultima salita, il Col de Joux, è molto pedalabile. Espostissima, non c'è proprio un albero. Se fa caldo lo si sentirà tutto, perché esposta a sud e ovest. Per posizionamento e lunghezza potrebbe propiziare qualcosa. C'è il rischio che Majka metta tutti in fila nel cloroformio, però occorre vedere quanta stanchezza ci sarà in gruppo.

Infine si scende su Brusson, passaggio al camping e centro del fondo, e subito 1 km impegnativo con 2 tornanti. Tratto in falsopiano e poi altro km duro. Si apre la vista sul ghiacciaio, ma si svolta nuovamente a sinistra e si affrontano i difficili km finali verso Antagnod, quelli che passano attraverso Lignod. A tratti impegnativi, garantiranno degli attacchi ache nel finale.

un paio di km in falsopiano, prima della picchiata su Champoluc.
