Tante le critiche al percorso, con poche salite fino alla terza settimana e l'assenza dei 3 fenomeni.
Però a conti fatti è uscito fuori un Giro combattutissimo e incerto: dalla polvere delle strade bianche di Siena fino al gran finale al Colle delle Finestre dove, tra tatticismi, tradimenti e mosse a sorpresa, la maglia rosa è passata nelle mani di Simon Yates con una scalata da campione.
E' il giro delle rivelazioni e dei colpi di scena, con l'ascesa del giovane messicano Del Toro che ribalta le gerarchie in casa UAE, le tante cadute e ritiri dei protagonisti attesi come Roglic, Ayuso e Ciccone e le sorprese come Giulio Pellizzari
Se doveste dare un voto al Giro d'Italia 2025, quale voto dareste?
E anche un vostro bilancio sulla Corsa Rosa di quest'anno
Ultima modifica di IlDucadiQuadalto il domenica 1 giugno 2025, 20:22, modificato 1 volta in totale.
Mi è piaciuto più del 2023, del 2022, del 2021 e del 2020.
E questo nonostante un percorso che ritengo inferiore rispetto a tutte le ultime edizioni.
Tanti interpreti degni della Corsa Rosa, da Pedersen a Yates, da Del toro a Carapaz, da Bernal a Fortunato, da Pellizzari a Van Aert l’hanno tutti valorizzata.
E bravi Caruso, Plapp, Kooj, Scaroni e tanti altri.
Miglior Giro della decade per me, senza troppi patemi.
Percorso squilibrato sulla terza settimana molto dura, ma tutto sommato mi sono divertito nell'arco di tutto il Giro.
Moltissimi spunti, dai ritiri dei favoriti Roglic - Ayuso, al rivelarsi ad alti livelli di Del Toro e Pellizzari, alla rivalsa di Carapazfino alla rivincita con la sorte e con il Finestre di Yates.
In mezzo alle battaglie per la generale vanno citati il mostro ciclamino Pedersen, alla sua stagione e GT migliore per distacco, ed un redivivo Van Aert che si porta a casa una delle tappe più belle e prestigiose di queste tre settimane ed infine dà il colpo di grazia sul Sestriere alle ambizioni rosa di Carapaz e Del Toro.
Ottima Astana e grande Giro per Fortunato, cui manca solo una vittoria di tappa.
Do 8 ma sarebbe 8,5
Tappa migliore: Verres - Sestriere
Miglior rivelazione: Mathias Vacek (che in realtà già alla scorsa Vuelta ed in questa Primavera aveva fatto bene)
Nonostante il percorso, sicuramente il più bello degli ultimi cinque anni, direi nettamente più appassionante dello scorso anno, cui le emozioni sono terminate alla prima tappa. Voto 8 che può aumentare di mezzo punto per essere riusciti a renderlo cosi interessante nonostante il percorso.
Speriamo che Pogacar e Vingegaard stiano alla larga dal Giro per ancora molti anni
Il percorso era bruttino . Alcune tappe anche pericolose . C'è da rivedere la politica degli arrivi e la distribuzione delle difficoltà.
Magari è stata una scelta per far venire corridori versatili , e creare equilibrio fino alla fine . Non è giusto però fare arrivi per funamboli .
Non so. I corridori lo hanno interpretato bene , tante battaglie , meno fughe degli altri anni , però fughe di qualità .
Certo ,l'assenza di fenomeni veri ha creato attesa e spettacolo . Sicuramente l'anno scorso lo spettacolo era sconfortante , Pogacar si allenava .
Diamogli un buon 7 generale . Ma insufficiente per gli arrivi pericolosi in volata e per il san pellegrino e per la tappa del Grappa.
La tappa di Bormio ci stava ,ma anche se non metti il Mortirolo per fare audience va ancora meglio.
Con la sfortuna che ha messo fuori i due principali favoriti, che facevano temere uno svolgimento della corsa incolore fino al penultimo giorno, si sono venute ad unire due correnti alternative: da una parte i giovani, con Del Toro che ha avuto per la prima volta al suo secondo GT l'occasione per vincere, e dall'altra la possibilita' di rivalsa per campioni "quasi" di ieri, ancora competitivi ma poco considerati. Carapaz prima di tutto, ma soprattutto Simon Yates che ha si' aspettato il penultimo giorno per colpire, ma lo ha fatto in maniera esemplare.
Questa fusione ha generato quindi un Giro come non si vedeva da almeno un lustro, divertente per almeno due terzi, pieno di incertezze nei pronostici durante la corsa e con epilogo quasi commuovente.
Ho dato 7 come voto, facendo la solita media tra percorso (al quale diedi 6 alla presentazione), e 8 per lo svolgimento.
Per il resto, peccato che Pellizzari non abbia avuto il tempo di essere realmente promosso a prima punta, abbastanza bene Gee, maglie azzurra e ciclamino che sono state letteralmente cucite addosso a Fortunato e Pedersen, che le hanno onorate nel migliore dei modi.
Ho dato 9 perchè è il miglior Giro dal 2018 a questa parte, nonostante un percorso non eccezionale, soprattutto nella distribuzione delle tappe e abbiamo vissuto un'ultima tappa veramente memorabile, nel bene e nel male, come non se ne vedevano dal 2018 appunto. Sarebbe più un 8,5 ma voglio premiare questo Giro e i corridori che lo hanno reso sempre divertente anche nelle tappe meno avvezze.
Il Giro a mio avviso è stato carino e divertente. Rafforza la logica del la corsa la fanno i corridori. Carapaz e Yates hanno reso divertente una corsa che si prospettava pericolosamente noiosa. Certo i ritiri di Roglic e Ayuso, attendisti per natura, hanno aiutato, ma son sicuro che Ciccone e Landa avrebbero movimentato la gara e quindi il bilancio è uguale. Trovo 2 note negative che emergono. La prima è il percorso. I corridori sono stati molto bravi nel trarre il meglio da un percorso disegnato malissimo. Non mi dilungo sugli errori da voi evidenziati, ma auspico il ritorno di alcune salite storiche (Marmolada e Stelvio in primis). Il Tour ogni anno ripropone 3/4 salite, va bene la varietà ma alcune salite devono esserci sempre. Seconda nota negativa gli squadroni. 11 tappe vinte dai 3 top team (Lidl, Visma e UAE) con 7 corridori diversi. In questo Giro è emerso in modo preoccupante la differenza che intercorre tra il quarto e il quinto capitano di Visma e UAE rispetto alle altre squadre. Spero che si apra una riflessione (salary cap? Draft?) per cambiare la situazione. Alcune WT (Intermarchè , Cofidis e Arkea) manifestamente inadeguate, altre (Movistar e Groupama) che nei loro limiti han portato ottime squadre ma che non hanno raccolto nulla alla luce dell'eccessivo squilibrio tra i mezzi.
Questo Giro mi ha riavvicinato con il ciclismo dopo l'anno scorso, dove avevo trovato inguardabili le 9 gare più importanti del calendario. Se paragonato agli ultimi 4 Giri il voto è ottimo. Se rapportato al biennio 18/19 è sufficiente. In quegli anni al Giro si scontravano i top non le terze scelte. Detto questo, penso sia giunto il momento di affrontare il tema squadroni. Ne vale la credibilità di questo spodt
Sparo una sentenza su Remco per me lui è un Benoot che ci crede di più. Cioè non sarà lui il futuro dei belgi nei GT ma mi da sempre più la sensazione di essere quelli che per me sono i "classici mezzi corridori belga". Sono forti, però la salita non è roba per loro.
Questo Giro è stato come una ventata di nostalgia nell'epoca del ciclismo dei fenomeni. A me questa ventata è piaciuta, ma capisco che qualcuno non la veda così. Come spesso accade al Giro purtroppo i ritiri hanno giocato un ruolo decisivo, 5 uomini di classifica tra i più quotati che escono di scena possono ammazzare una corsa, eppure non è stato così. E' proprio questa la bellezza del Giro 2025, è stato avvincente per 21 tappe nonostante molti degli uomini più attesi non siano stati protagonisti. Niente scandali o polemiche, si è parlato solo di ciclismo.
Me lo ricorderò per un po', mi ci sono affezionato.
Stylus ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 20:50
Nonostante il percorso, sicuramente il più bello degli ultimi cinque anni, direi nettamente più appassionante dello scorso anno, cui le emozioni sono terminate alla prima tappa. Voto 8 che può aumentare di mezzo punto per essere riusciti a renderlo cosi interessante nonostante il percorso.
Speriamo che Pogacar e Vingegaard stiano alla larga dal Giro per ancora molti anni
In realtà il mio sogno sarebbe di avere al via sia Pogacar che Vingegaard, ma temo non succederà mai.
Il percorso alla vigilia non mi è piaciuto e onestamente anche a posteriori non posso promuoverlo del tutto. Bella la prima settimana, molto meno la seconda che ha pagato la totale carenza di una tappa seria nel weekend. Bella l'ultima settimana, ma non ha senso mettere 4 tappe di montagna in 5 giorni intervallate solo da una frazione soft. Poi finisce che almeno una delle 4, nella fattispecie quella di Champoluc, finisca in no contest. La tappa decisiva con il Finestre però da sola vale tantissimo. E' ormai una garanzia visto che nelle 5 occasioni in cui è stato affrontato ha sempre offerto grandissime emozioni (2011 forse unica eccezione). Un jolly che non può non condizionare il giudizio finale.
La corsa devo dire che è stata molto piacevole grazie anche all'incertezza che ha regnato sovrana fino all'ultimo gpm. Inoltre devo dire che corridori, Champoluc a parte, non si sono mai risparmiati. Carapaz e Bernal in particolare hanno animato la gara anche quando sembrava poco probabile (vedi Monte Grappa) che potesse accadere qualcosa di veramente interessante.
Rispetto allo scorso anno, ho visto un Giro 10 (ma anche 20) spanne più bello vista l'assenza di un mattatore in grado di uccidere la corsa da subito, come invece accaduto nel 2024 con un Pogacar che a mio avviso aveva reso il Giro molto noioso. Ma il confronto è vincente anche rispetto alle edizioni 2022 e 2023 in cui, pur in assenza di un dominatore, c'era stato un equilibrio fatto di marcature ad uomo e noia mortale. Nel 2023 la corsa si era risolta nella cronoscalata del Lussari, mentre nel 2022 negli ultimi 3 km del Fedaia. In entrambi i casi, prima degli ultimi km c'era stato pochissimo spettacolo.
Quest'anno invece, anche se la corsa si è decisa alla tappa 20, non possiamo lamentarci di quello che è successo nelle frazioni precedenti.
ps: Stylus non vuole Pogacar e Vingegaard. Io li vorrei invece, ma solo se si presentano entrambi al via. Altrimenti meglio che vadano entrambi a scannarsi al Tour e a farci divertire lì.
Cobblestone 2012, 2013,2018 & 2021 - 1° Classifica Generale
Giro 8
Tappa Siena 8,5
Tappa Finestre 9
Momenti topici;
Van Aert Siena 9
Yates Finestre 9,5
Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì
"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.
"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono."
Giro voto 8...
Interpretato bene e in modo spettacolare da molti dei protagonisti.
Sul percorso avrei messo un arrivo in salita serio in piu' magari al posto di Nova Gorica o Asiago,che ne so, uno Zoncolan, per dire e la tappa valdostana l'avrei fatto terminare o in salita,ma con una salita lunga e non banale, o in discesa dal Joux..
Sui protagonisti
Pedersen 10...per me il vero mattatore del Giro, sempre o quasi presente in ogni tappa
Yates 10...ha corso al contrario del 2018..abbastanza coperto,abbastanza, non del tutto, sino alle Finestre, e propositivo, diciamo cosi, sulla salitona piemontese.Le lacrime sul traguardo testimoniano di quanto sia importante la vittoria di un Giro d'Italia.
Carapaz 9- e del Toro 9...sulle prime tornate delle Finestre si pregustava gia' un duello Tonkov Pantani stile Montecampione.Nessuno, probabilmente anche tra noi, si immaginava l'ingresso nella scena del delitto di un terzo incomodo.Dopodiche' chi con piu' colpa chi con meno o nessuna colpa hanno perso un Giro nel quale sembravano i piu' forti.Perlomeno in salita.
Gee 8..conferma la tenuta sulle tre settimane che al Tour 2024 gli aveva permesso un ingresso nella top ten..subisce la corsa sino ad un certo punto, poi' cerca di farla..ma in salita non aveva, mediamente il passo dei tre corrdori che l'hanno preceduto.
Caruso 8..Gran Giro..ricorda il giro 2022 di Nibali..piu' o meno la stessa eta',piu' o meno lo stesso piazzamento
Bernal 7,5...fa piacere rivedere tra i primi un corridore di gran talento che un incidente ha a lui precluso, probabilmente, una carriera diversa.
Ayuso, Landa,Roglic, Tiberi s.v. il primo era sembrato in palla sino alle strade bianche.Resto dell'idea che il suo ruolo al Giro di unico antagonista di Roglic sia stato un po' pompato.Un terzo posto in una Vuelta in un anno in cui la preparazione fu calibrata solo per la corsa spagnola, contro avversari che avevano gia' sulle gambe o un Giro o un Tour, vale si'...ma fino ad un certo punto..sicuramente e' da corse a tappe, in ogni caso
Landa..poteva forse aspirare al podio..ma visto l'esito del Sestriere,qualche rimpianto in piu' soggiunge.
Roglic..il grande mistero del Giro.un ottima crono, una piu' che buona e poi poco altro..se non una sequela di cadute.Non ha mai convinto del tutto nemmeno prima della caduta di Siena.Il che fa pensare alle parole di un addetto ai lavori con cui si accennava al fatto che Roglic fosse al Giro solo per preparazione in vista del Tour..non ci credo molto, a dire il vero.Anche sulla previsione fatta in tempi non sospetti dallo stesso addetto ai lavori in cui si affermava che ne' lui ne' Del Toro avrebbero vinto il Giro, alla fine, non si puo' certo sindacare granche'..
Tiberi..lui invece finisce il suo giro sul marciapiede di Gorizia..fino a la' e' sembrato solido..
"non ho mai visto uno andare cosi forte in salita...ma non ho mai visto nessuno andare cosi piano in discesa"
TheArchitect99 ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 21:42
Ho dato 9 perchè è il miglior Giro dal 2018 a questa parte, nonostante un percorso non eccezionale, soprattutto nella distribuzione delle tappe e abbiamo vissuto un'ultima tappa veramente memorabile, nel bene e nel male, come non se ne vedevano dal 2018 appunto. Sarebbe più un 8,5 ma voglio premiare questo Giro e i corridori che lo hanno reso sempre divertente anche nelle tappe meno avvezze.
TheArchitect99 ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 21:42
Ho dato 9 perchè è il miglior Giro dal 2018 a questa parte, nonostante un percorso non eccezionale, soprattutto nella distribuzione delle tappe e abbiamo vissuto un'ultima tappa veramente memorabile, nel bene e nel male, come non se ne vedevano dal 2018 appunto. Sarebbe più un 8,5 ma voglio premiare questo Giro e i corridori che lo hanno reso sempre divertente anche nelle tappe meno avvezze.
Come emozioni Cancano 2020 fu tanta roba comunque
“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
Ho dato 5.
Troppo leggero, troppi difetti, troppe tappe noiose.
Perché in pratica tutto il ricordo giro sta in piedi grazie al fatto che all'ultima - vera - tappa ci sia stata l'impresa ribaltone di S. Yates, col carico di poesia in più dovuta al fatto che nel 2018, alla 18° tappa, da maglia rosa, era crollato perdendo 40 minuti.
Per il resto?
Un 7+ alla tappa con arrivo a San Valentino? Un 7+ a quella delle Strade Bianche?
Un 7- ad un paio di quelle che abbia vinto Pedersen?
Troppo poco.
Senza l'impresa romanticissima lo ricorderemo solo per un gran Pedersen, le troppe cadute, e per la scoperta di del Toro che a 21 anni e mezzo è già veramente forte (ma per quello magari poteva bastare anche un giro di Svizzera).
Il problema di aver messo tutte le - comunque poche rispetto ad altri giri ben "più seri" - salite vere alla fine, è che se sia vero che sulla carta la lotta per la vittoria, per il podio, per l'ordine in top10, sia restata aperta, giocoforza, fino a fine giro, altresì in questa maniera molti pretendenti erano già stati fatti fuori da cadute prima che si potesse testare come andassero:
- Landa
- Roglic
- Ayuso
- Tiberi
- Ciccone
- Bernal?
- ecc. ecc.
Perché mi pare che Ayuso pure prima della caduta non è che andasse a tutta.
Anche Roglic non pareva tirato proprio a lucido quest'anno; e via dicendo.
Insomma, tra tutti questi scommetterei che alcuni che abbian avuto in tal modo un alibi, mentre in realtà non sarebbero comunque andati "di suo".
Ayuso in primis, ma non solo. Chessò, il povero Bernal visto come era ridotto due anni fa ci fa piacere anche vederlo fare 7°, figurarsi, ma siamo sicuri che senza la caduta avrebbe fatto 4°-5°, o avrebbe fatto comunque 7°?
Ecc. ecc.
Chissà.
Dato questo esperimento, non so se valga la candela, rischiarsela così al giro.
Capisco la prima settimana. Ma un paio di tappe ben più dure già nella seconda settimana, tipo il 10-11° giorno ci devono essere.
Ricordiamoci che Nova Gorica era la 14°.
Prima tappa seria, cronometro escluse, la 16°? Direi davvero troppo tardi.
Giro molto bello secondo me.
Una sola tappa deludente, il percorso un pò così ma alla fine anche la prima parte è stata piacevole pur nell'assenza di un arrivo in salita serio.
Peccato per il ritiro dei due favoriti, in compenso grande merito per lo spettacolo di un pedersen in formato extralusso e anche un buon van aert.
TheArchitect99 ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 21:42
Ho dato 9 perchè è il miglior Giro dal 2018 a questa parte, nonostante un percorso non eccezionale, soprattutto nella distribuzione delle tappe e abbiamo vissuto un'ultima tappa veramente memorabile, nel bene e nel male, come non se ne vedevano dal 2018 appunto. Sarebbe più un 8,5 ma voglio premiare questo Giro e i corridori che lo hanno reso sempre divertente anche nelle tappe meno avvezze.
Come emozioni Cancano 2020 fu tanta roba comunque
Si assolutamente, infatti il Giro 2020 lo metterei al secondo posto tra quelli degli ultimi 8 anni, lo Stelvio è sempre uno spettacolo assicurato.
Io ho dato 4.
Per me si salvano 3 tappe , il resto una noia mortale.
Aggiungo anche che il comportamento della maglia rosa nella tappa del Finestre è stato da squalifica a vita (o almeno io lo bandirei dal correre il Giro)
FC
2021 : GP Indurain,T20 Giro,comb. Giro,Appennino,T1 Tour,Mi-To
2022 : Mi-To , Catalunya , Hamburg , Britain , T20-T21 Vuelta , Montreal , Sabatini , Langkawi
2023 : La Marseillaise , Le Samyn , Brabante , Koln , Wallonie , Deutschland , T7 Vuelta , Sabatini
2024 : T14 Giro , Dunkerque , C. It. ITT , T7-T17 Tour , T1 Vuelta
2025 : Almeria , E3 , RAV , Roubaix , T2 Giro , Dunkerque
io ho dato 7.
perché bellissima la storia di yates, ma ecco che si vinca un Giro nascondendosi per 3 settimane e sparando una sola cartuccia non depone proprio a favore di noi spettatori e dello spettacolo
