La generazione 70: da dilettanti.

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
ste87
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La generazione 70: da dilettanti.

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Buonasera a tutti,
in questi giorni, stimolato dalla concomitanza con il tour, sono andato a ripescare qualche vecchio articolo sulle rivalità ai tempi dei dilettanti tra Gotti, Casagrande, Belli, Pantani, Simoni. Però davvero non si trova molto. Certo, conosco vagamente le storie dei giri d'italia dilett. anno 90, 91, 92. Ma nessuno di voi è in grado di fornire qualche dettaglio in più, qualche aneddoto? E in seconda battuta una curiosità che mi voglio davvero levare... Ma davvero Simoni vinceva spesso su Pantani e sugli altri e in salita non aveva rivali? Insomma, se avete materiale... contribuite!


Winter
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Re: La generazione 70: da dilettanti.

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Quello che non aveva rivali era Gotti (pero' era del 69) e in una squadra fortissima


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galliano
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Re: La generazione 70: da dilettanti.

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Io tenevo d'occhio simoni e bertolini mie corregionali e che spesso vedevo passare sotto casa durante gli allenamenti, come poi M.Moser
Il confronto tra simoni e gotti mi pare poco significativo per via dei 2 anni di differenza che tra i giovani contano parecchio.
Simoni era un predestinato per le gare a tappe (credo che tra i dilettanti abbia vinto più di Pantani), in salita faceva sempre la differenza, ma una volta passato professionista (93?) deluse le aspettative che erano elevatissime.
Era l'epoca dell'epo a manetta e non so se questo abbia giocato un ruolo nella sua deludente prima parte di carriera.
Il sospetto ce l'ho, perché poi dal 99' si ricominciò a vedere nuovamente il Simoni dei dilettanti con la sua esplosione definitiva nel 2000.
Scalatore molto forte, a mio avviso sottovalutato (più forte di heras) soprattutto a causa di certe sparate al microfono che avrebbe potuto saggiamente risparmiarsi.
Mi resta il pensiero che una certa acidità nei suoi commenti sia figlia di quei primi anni di carriera tra i prof passati nell'anonimato.
Tra Simoni e Gotti reputo decisamente più forte il primo.


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Abruzzese
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Re: La generazione 70: da dilettanti.

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galliano ha scritto: Era l'epoca dell'epo a manetta e non so se questo abbia giocato un ruolo nella sua deludente prima parte di carriera.
Il sospetto ce l'ho, perché poi dal 99' si ricominciò a vedere nuovamente il Simoni dei dilettanti con la sua esplosione definitiva nel 2000.
Galliano a me pare di ricordare (ho sicuramente alcuni anni meno di te poiché il periodo in questione non l'ho seguito, non ancora mi avvicinavo al ciclismo e nei primi anni seguivo solo i professionisti) che avessero giocato anche problemi personali sul fatto che la carriera di Gibo stentasse a decollare (credo che a metà anni Novanta avesse perso il padre o comunque avesse avuto un grave lutto in famiglia). Io la spiego così e col fatto che magari non tutti hanno la fortuna di maturare allo stesso modo. Pantani era un fenomeno e riuscì a dimostrarlo molto presto, per Simoni evidentemente c'è voluto più tempo ma francamente non sono portato a pensare che le difficoltà siano dovute al periodo storico, la mano sul fuoco è impossibile da mettere.
Lo stesso Ivan Basso, al netto di ciò che avvenne dopo, si trovò a passare professionista addirittura a metà stagione facendo il suo esordio al Giro d'Italia del 1999 dopo che qualche mese prima aveva vinto il mondiale. La sua crescita nei grandi giri è stata graduale, anche lui ce ne ha messo di tempo prima di diventare un grande protagonista.


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Salvatore77
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Re: La generazione 70: da dilettanti.

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Interessante discussione.
Questa generazione fu quella del blocco olimpico del 1992, dove oltre ai ragazzi da gare a tappe (Casagrande, Belli, Pantani) c'erano tanti corridori adatti a tutti i percorsi. Giusto per citare qualche nome a memoria: Bartoli, Rebellin, Casartelli, Lombardi, Minali, Peron, Gualdi che aveva qualche anno in più, Guerini e altri ancora.
I confronti tra Pantani Casagrande, Belli eccetera non mi sembra poi una discussione che può portarci da qualche parte, perchè da ragazzini conta molto l'età e quanto riesci a maturare prima e questo non misura effettivamente il valore dei corridori. Analizzando le carriere da dilettanti non avremmo forse pronosticato tanta differenza fra i risultati da prof di Pantani e Belli.
Tra i prof è tutta un'altra musica.


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quasar
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Re: La generazione 70: da dilettanti.

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ste87 ha scritto:a davvero Simoni vinceva spesso su Pantani e sugli altri e in salita non aveva rivali? Insomma, se avete materiale... contribuite!
leggenda metropolitana, per non dire cazzata bella e buona, nata da una frase sparata da Moser subito dopo i primi risultati conseguiti da gibo tra i prof. a sua giustificazione, diciamo che fu trasportato da un eccesso di gioia nel vedere Simoni risorgere dopo i primi 3-4 anni di professionismo effettivamente tribolati. ricorda bene Abruzzese, problemi familiari puttosto seri, con la scomparsa di due familiari, a cui si aggiunse un problema fisico che lo costrinse ad intervento, resero particolarmente complicato il suo passaggio.
sia chiaro, ottimo dilettante, andava indubbiamente forte, ma non vinceva spesso su Pantani e aveva tanti rivali che andavano piu forte di lui. non è un caso che la sua stagione d'oro tra i dilettanti sia stata il 93', proprio quando i vari belli, casagrande, pantani passarono prof.
Tornando ad un discorso più generale, ad inizio 93 chi godeva di maggior considerazione era Belli, sia alla luce dei risultati conseguiti da dilettante sia perchè era ritenuto un corridore completo, forte su tutti i terreni. non a caso si parlava di lui come del nuovo Bugno. e proprio il Giro 93 sembrò avvalorare questa sensazione. a conti fatti invece,di quella splendida nidiata, fu colui che conseguì i risultati meno eclatanti.


dietzen
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Re: La generazione 70: da dilettanti.

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sì, anche io ricordo un simoni fortissimo fra i dilettanti nel 93, il migliore italiano insieme a bertolini (che poi ha avuto una lunga carriera tra i prof con anche alcuni bei risultati ma senza dubbio lontano da quelle che erano le aspettative).
come correttamente ricordato da quasar nei primi anni da professionista simoni ebbe un sacco di problemi, lutti familiari e malanni fisici, che ne limitarono assai il rendimento. insomma, una certa sfica. se non mi sbaglio nell'anno alla mg di ferretti era nei primi dieci al giro quando si dovette ritirare per caduta e frattura della clavicola.


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Visconte85
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Re: La generazione 70: da dilettanti.

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ste87 ha scritto:Buonasera a tutti,
in questi giorni, stimolato dalla concomitanza con il tour, sono andato a ripescare qualche vecchio articolo sulle rivalità ai tempi dei dilettanti tra Gotti, Casagrande, Belli, Pantani, Simoni. Però davvero non si trova molto. Certo, conosco vagamente le storie dei giri d'italia dilett. anno 90, 91, 92. Ma nessuno di voi è in grado di fornire qualche dettaglio in più, qualche aneddoto? E in seconda battuta una curiosità che mi voglio davvero levare... Ma davvero Simoni vinceva spesso su Pantani e sugli altri e in salita non aveva rivali? Insomma, se avete materiale... contribuite!
essendo nato nel 1985 non ti posso essere molto d'aiuto, l'argomento è molto interessante ma purtroppo ha preso una piega che ha mandato in vacca il 3d


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Salvatore77
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Re: La generazione 70: da dilettanti.

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dietzen ha scritto:sì, anche io ricordo un simoni fortissimo fra i dilettanti nel 93, il migliore italiano insieme a bertolini (che poi ha avuto una lunga carriera tra i prof con anche alcuni bei risultati ma senza dubbio lontano da quelle che erano le aspettative).
Effettivamente si aveva già all'epoca che il 1993 fosse un anno dove fra i dilettanti la con concorrenza fosse inferiore a quella del biennio 1991-92 dove avvenne poi l'infornata di neo pro già citata.


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giorgio ricci
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Re: La generazione 70: da dilettanti.

Messaggio da leggere da giorgio ricci »

Ricordo, come gia detto , di un Belli predestinato al pari di Gotti , che pero aveva un anno in piu. Simoni fece una stagione straordinaria nel 1993, quando erano passati tutti .Fece fatica nei prof, ricordo anche una positivita che gli costo credo una squalifica , forse nel 1996. Gia nel 97 comincio a ingranare, si ruppe la clavicola quando era nella top ten al Giro prima delle dolomiti.
Pantani gia nel 90 avrebbe potuto vincere,il Giro baby ma perse molto tempo nelle prime tappe, non ricordo per cosa.

Un ultima cosa . Non si puo bannare chi da informazioni tendenziose e fuori dal contesto ? Perche non va a vedere i valori di tutti gli altri , senza fare nomi ?
A me questo sito piace tantissimo ma va protetto altrimenti si perdono utenti importanti. Invito chi di dovere a prendere provvedimenti per evitare,che il forum diventi un caravan serraglio.
Non capisco inoltre perche rispondete motivando a delle irritanti provocazioni


Winter
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Re: La generazione 70: da dilettanti.

Messaggio da leggere da Winter »

Discorso molto interessante , peccato , come ha scritto Ricci e altri , gli interventi idioti di un utente

Premessa i big , si affrontavano meno di adesso perché non c'erano due gare per weekend.. ma venti
Quindi spesso gareggiavano nella loro regione
Prendiamo i 4 piu' quotati Gotti (1969) , Pantani (1970) , Belli (1970) , Simoni (1971)

Gotti passa pro nel 1991 , con una doppietta al Giro della Valle d'Aosta (1989 - 1990) , il secondo posto al Giro Baby (1990 , dietro al compagno di squadra Belli) , corre in una super squadra , la Remac di Olivano Locatelli (con lui ci sono il gia' citato Belli , Guerini , Casartelli , Fina ecc
Pantani passa pro nell'agosto 1992 (blocco olimpico) , i suoi piazzamenti al Giro Baby son eloquenti (3° nel 1990 , 2° dietro Casagrande nel 1991 , 1° nel 1992 dopo aver recuperato dieci minuti). La Giacobazzi era tutto tranne che uno squadrone..
Belli passa anche lui nell'agosto 1992 ha dalla sua la vittoria al Giro Baby (aiutato dal fatto che Gotti non poteva attaccarlo) 1990 e la vittoria al Valle d'Aosta 1991). Come Gotti corre nel dream team Remac (poi Domus 87)
Simoni piu' giovane passa pro nel 1994 stessa doppietta di Belli , Valle d'Aosta 1992 (dopo grande duello con Piepoli) e Giro Baby 1993 , oltre al campionato Italiano sempre quell'anno e un'altra quarantina di gare (come numero di vittorie nettamente il piu' forte dei quattro). La Prodet non era la Remac ma non era nemmeno la squadra di Pantani
Finche a corso tra i dilettanti , secondo me Gotti era il piu' forte
Dove andava vinceva o faceva vincere i compagni


Salvatore77
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Re: La generazione 70: da dilettanti.

Messaggio da leggere da Salvatore77 »

Gotti inoltre diede segnali incoraggianti immediatamente da professionista.


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el_condor

Re: La generazione 70: da dilettanti.

Messaggio da leggere da el_condor »

Winter ha scritto:Discorso molto interessante , peccato , come ha scritto Ricci e altri , gli interventi idioti di un utente

Premessa i big , si affrontavano meno di adesso perché non c'erano due gare per weekend.. ma venti
Quindi spesso gareggiavano nella loro regione
Prendiamo i 4 piu' quotati Gotti (1969) , Pantani (1970) , Belli (1970) , Simoni (1971)

Gotti passa pro nel 1991 , con una doppietta al Giro della Valle d'Aosta (1989 - 1990) , il secondo posto al Giro Baby (1990 , dietro al compagno di squadra Belli) , corre in una super squadra , la Remac di Olivano Locatelli (con lui ci sono il gia' citato Belli , Guerini , Casartelli , Fina ecc
Pantani passa pro nell'agosto 1992 (blocco olimpico) , i suoi piazzamenti al Giro Baby son eloquenti (3° nel 1990 , 2° dietro Casagrande nel 1991 , 1° nel 1992 dopo aver recuperato dieci minuti). La Giacobazzi era tutto tranne che uno squadrone..
Belli passa anche lui nell'agosto 1992 ha dalla sua la vittoria al Giro Baby (aiutato dal fatto che Gotti non poteva attaccarlo) 1990 e la vittoria al Valle d'Aosta 1991). Come Gotti corre nel dream team Remac (poi Domus 87)
Simoni piu' giovane passa pro nel 1994 stessa doppietta di Belli , Valle d'Aosta 1992 (dopo grande duello con Piepoli) e Giro Baby 1993 , oltre al campionato Italiano sempre quell'anno e un'altra quarantina di gare (come numero di vittorie nettamente il piu' forte dei quattro). La Prodet non era la Remac ma non era nemmeno la squadra di Pantani
Finche a corso tra i dilettanti , secondo me Gotti era il piu' forte
Dove andava vinceva o faceva vincere i compagni
e Francesco Casagrande ? Non fu lui a vincere un Giro dilettanti ?
Nel 1997 Casagrande e simoni erano al Tour con la saeco: Casagrande sempre con i migliori, Simoni sempre staccato.
Di Casagrande ricordo imprese memorabili:
Una vittoria a San Sebastian dopo aver staccato tutti a una quarantina di km dall'arrivo
Un vittoria al Romagna dopo aver staccato tutti a 70 km dall'arrivo
Una vittoria alla Bernocchi dopo aver staccato tutti a una cinquantina di km
La vittoria all' Abetone (con un minuto e quaranta ? non ricordo bene) dopo aver staccato tutti sul San Pellegrino..
Se ho commesso qualche errore certamente qualche esperto mi correggerà...
Se Casagrande avesse avuto l'intelligenza tattica di Nibalil avrebbe vinto molto di piu'...
ciao
eL_condor


Winter
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Re: La generazione 70: da dilettanti.

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el_condor ha scritto:
Winter ha scritto:Discorso molto interessante , peccato , come ha scritto Ricci e altri , gli interventi idioti di un utente

Premessa i big , si affrontavano meno di adesso perché non c'erano due gare per weekend.. ma venti
Quindi spesso gareggiavano nella loro regione
Prendiamo i 4 piu' quotati Gotti (1969) , Pantani (1970) , Belli (1970) , Simoni (1971)

Gotti passa pro nel 1991 , con una doppietta al Giro della Valle d'Aosta (1989 - 1990) , il secondo posto al Giro Baby (1990 , dietro al compagno di squadra Belli) , corre in una super squadra , la Remac di Olivano Locatelli (con lui ci sono il gia' citato Belli , Guerini , Casartelli , Fina ecc
Pantani passa pro nell'agosto 1992 (blocco olimpico) , i suoi piazzamenti al Giro Baby son eloquenti (3° nel 1990 , 2° dietro Casagrande nel 1991 , 1° nel 1992 dopo aver recuperato dieci minuti). La Giacobazzi era tutto tranne che uno squadrone..
Belli passa anche lui nell'agosto 1992 ha dalla sua la vittoria al Giro Baby (aiutato dal fatto che Gotti non poteva attaccarlo) 1990 e la vittoria al Valle d'Aosta 1991). Come Gotti corre nel dream team Remac (poi Domus 87)
Simoni piu' giovane passa pro nel 1994 stessa doppietta di Belli , Valle d'Aosta 1992 (dopo grande duello con Piepoli) e Giro Baby 1993 , oltre al campionato Italiano sempre quell'anno e un'altra quarantina di gare (come numero di vittorie nettamente il piu' forte dei quattro). La Prodet non era la Remac ma non era nemmeno la squadra di Pantani
Finche a corso tra i dilettanti , secondo me Gotti era il piu' forte
Dove andava vinceva o faceva vincere i compagni
e Francesco Casagrande ? Non fu lui a vincere un Giro dilettanti ?
Parlavo di salita
Casagrande era meno scalatore degli altri 4 (e 5 se includiamo Piepoli)
Rivaleggiava con Gotti , Pantani ecc nelle gare a tappe
e i vari Bartoli , Rebellin , Bertolini nelle gare di un giorno piu' dure


Salvatore77
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Re: La generazione 70: da dilettanti.

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Casagrande quando passò professionista ebbe buoni risultati ma sembrava stentasse nei grandi giri, soprattutto nella terza settimana. Poi all'improvviso la svolta, il sesto posto al Tour 1997, uno dei tour più duri e corso alla grande dai corridori, basti pensare i distacchi abnormi che diede Ullrich a tutti, il secondo Virenque prese 9 minuti, Casagrande sesto a 22 minuti. Se paragonati ai distacchi di quest'anno, rende l'idea della forza dei partecipanti.
Da quel momento Casagrande cominciò a diventare competitivo nei GT.


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dietzen
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Re: La generazione 70: da dilettanti.

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Salvatore77 ha scritto:Casagrande quando passò professionista ebbe buoni risultati ma sembrava stentasse nei grandi giri, soprattutto nella terza settimana. Poi all'improvviso la svolta, il sesto posto al Tour 1997, uno dei tour più duri e corso alla grande dai corridori, basti pensare i distacchi abnormi che diede Ullrich a tutti, il secondo Virenque prese 9 minuti, Casagrande sesto a 22 minuti. Se paragonati ai distacchi di quest'anno, rende l'idea della forza dei partecipanti.
Da quel momento Casagrande cominciò a diventare competitivo nei GT.
all'inizio era considerato quasi un cronoman, ma stentava sulle salite dure. poi perse un po' di chili (mi sa che è stato uno dei primi a lavorare in questo senso) e divenne ottimo in salita e competitivo nei grandi giri (anche se poi a crono non andava proprio più).
sempre competitivo anche nelle classiche e nelle corse a tappe di una settimana, grandissimo regolarista, una enormità di piazzamenti, gli è mancata la grande vittoria. tutto questo me lo fa accomunare a miki boogerd (anche se l'olandese è 3-4 anni più giovane).

ricordo anche il fratello filippo che pareva pure lui un grande talento (soprattutto dopo aver vinto una tappa al giro al primo anno e altri bei risultati nella squadra di reverberi) e invece si è eclissato presto.


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Abruzzese
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Re: La generazione 70: da dilettanti.

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Salvatore77 ha scritto:Casagrande quando passò professionista ebbe buoni risultati ma sembrava stentasse nei grandi giri, soprattutto nella terza settimana. Poi all'improvviso la svolta, il sesto posto al Tour 1997, uno dei tour più duri e corso alla grande dai corridori, basti pensare i distacchi abnormi che diede Ullrich a tutti, il secondo Virenque prese 9 minuti, Casagrande sesto a 22 minuti. Se paragonati ai distacchi di quest'anno, rende l'idea della forza dei partecipanti.
Da quel momento Casagrande cominciò a diventare competitivo nei GT.
Ecco, visto che in questi giorni si parlava addirittura di Tour stradominato. Io me lo ricordo bene quel Tour, fu il primo che seguii. Quel che fece Ullrich ad Arcalis fu un qualcosa di fantastico.

Comunque si, Francesco Casagrande andava molto bene a cronometro, in quella che conduceva ad Assisi al Giro del 1995 si comportò abbastanza bene (arrivò tipo 4°, sul Selvino non ricordo ma credo si difese anche lì), poi ha cambiato le sue caratteristiche e, ironia della sorte, il Giro del 2000 lo perse proprio nella dura crono che conduceva al Sestriere (preceduta dal Monginevro). Si era comunque ritagliato un ottimo spazio da protagonista nelle corse di un giorno, dove si è tolto più di una soddisfazione.


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quasar
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Re: La generazione 70: da dilettanti.

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el_condor ha scritto: e Francesco Casagrande ? Non fu lui a vincere un Giro dilettanti ?
Nel 1997 Casagrande e simoni erano al Tour con la saeco: Casagrande sempre con i migliori, Simoni sempre staccato.
Di Casagrande ricordo imprese memorabili:
Una vittoria a San Sebastian dopo aver staccato tutti a una quarantina di km dall'arrivo
Un vittoria al Romagna dopo aver staccato tutti a 70 km dall'arrivo
Una vittoria alla Bernocchi dopo aver staccato tutti a una cinquantina di km
La vittoria all' Abetone (con un minuto e quaranta ? non ricordo bene) dopo aver staccato tutti sul San Pellegrino..
Se ho commesso qualche errore certamente qualche esperto mi correggerà...
Se Casagrande avesse avuto l'intelligenza tattica di Nibalil avrebbe vinto molto di piu'...
ciao
eL_condor
condor, per correttezza storica simoni nel 97 correva con ferretti...
il discorso su casagrande non fa una piega, ma si discuteva di potenziale tra i dilettanti, non di chi sia stato il più vincente tra i prof.
in ogni caso, casagrande ebbe un impatto devastante tra i prof, come ricordato buon cronoman ma soprattutto dotato di uno spunto molto veloce in volate ristrette che gli permise di vincere diverse corse nel 94. poi come ricordato da dietzen, la svolta... sacrificò diveri kg di peso con conseguente perdita di potenza. incrementò le prestazioni in salita ma non fu più competitivo contro il tempo e non vinse più volate di gruppetto.
tornando alla carriera dilettantistica, anche lui un predestinato, piuttosto completo senza comunque eccellere ne in salita ne nelle corse in linea. meno forte di gotti e pantani in salita, un gradino sotto rispetto a belli in una valutazione più generale.


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jerrydrake
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Re: La generazione 70: da dilettanti.

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All'epoca seguivo abbastanza i dilettanti e, se avessi dovuto scommettere su qualcuno della generazione del 1970, avrei puntato sicuramente su Francesco Casagrande. Non ricordo però una cosa: i Giri baby dominati dai 70, erano Under23, Under26, UnderNiente? Sicuramente i giri anni 80 e post 1994 furono aperti anche agli Under26.


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Subsonico
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Re: La generazione 70: da dilettanti.

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jerrydrake ha scritto:All'epoca seguivo abbastanza i dilettanti e, se avessi dovuto scommettere su qualcuno della generazione del 1970, avrei puntato sicuramente su Francesco Casagrande. Non ricordo però una cosa: i Giri baby dominati dai 70, erano Under23, Under26, UnderNiente? Sicuramente i giri anni 80 e post 1994 furono aperti anche agli Under26.
qui sa Winter, sicuramente


VINCITORE DEL FANTATOUR 2016 SUL CAMPO: certe fantaclassifiche verranno riscritte...

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Re: La generazione 70: da dilettanti.

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jerrydrake ha scritto:All'epoca seguivo abbastanza i dilettanti e, se avessi dovuto scommettere su qualcuno della generazione del 1970, avrei puntato sicuramente su Francesco Casagrande. Non ricordo però una cosa: i Giri baby dominati dai 70, erano Under23, Under26, UnderNiente? Sicuramente i giri anni 80 e post 1994 furono aperti anche agli Under26.
credo fossero semplicemente dilettanti, indipendentemente dall'età.
la categoria under 23 (e in seguito le varianti per gare u26, u27, ecc) è stata introdotta con la riforma uci del 1996.


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Re: La generazione 70: da dilettanti.

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dietzen ha scritto:
jerrydrake ha scritto:All'epoca seguivo abbastanza i dilettanti e, se avessi dovuto scommettere su qualcuno della generazione del 1970, avrei puntato sicuramente su Francesco Casagrande. Non ricordo però una cosa: i Giri baby dominati dai 70, erano Under23, Under26, UnderNiente? Sicuramente i giri anni 80 e post 1994 furono aperti anche agli Under26.
credo fossero semplicemente dilettanti, indipendentemente dall'età.
la categoria under 23 (e in seguito le varianti per gare u26, u27, ecc) è stata introdotta con la riforma uci del 1996.
si, senza distinzione d'età.
proprio in quegli anni ci furono dilettanti che passarono prof molto tardi, mi viene in mente Faustini... mi pare coetaneno di Gotti se non piu grande, che passò proprio a cavallo della riforma del 96. pure lui qualche acuto tra i dilettanti, qualche acuto in alta montagna al Giro prof, ma nulla di più.
a proposito della riforma che introdusse gli under 23, già da tempo si discuteva di una riorganizzazione del mondo dilettantistico ma non se ne fece mai nulla. fu la vittoria al mondiale siciliano del 94 da parte del danese quasi trentenne, con annesse polemiche, che accelerò improvvisamente i tempi per per l'approvazione di tale riforma.


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galliano
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Re: La generazione 70: da dilettanti.

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Me lo sono sognato, oppure il giro dilettanti ad inizio anni '90 era trasmesso in diretta dalla RAI?
Ho vaghi ricordi della tappa in cui pantani ribaltò la classifica recuperando una vagonata di minuti per andare poi a vincere il Giro dilettanti.
Può essere anche che ci fosse la diretta audio tipo radiocronaca con le immagini fisse dall'arrivo.


Salvatore77
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Re: La generazione 70: da dilettanti.

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Io ricordo tappe del giro d'Italia dilettanti. In diretta non saprei.


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Abruzzese
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Re: La generazione 70: da dilettanti.

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quasar ha scritto: proprio in quegli anni ci furono dilettanti che passarono prof molto tardi, mi viene in mente Faustini... mi pare coetaneno di Gotti se non piu grande, che passò proprio a cavallo della riforma del 96. pure lui qualche acuto tra i dilettanti, qualche acuto in alta montagna al Giro prof, ma nulla di più.
Diciamo che Faustini sembrava che dovesse spaccare il mondo soprattutto dopo il 1996, quando alla prima stagione da professionista riuscì a chiudere nei primi 10 sia il Giro d'Italia che la Vuelta, però poi non riuscì più a ripetere quelle prestazioni.


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Re: La generazione 70: da dilettanti.

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galliano ha scritto:Me lo sono sognato, oppure il giro dilettanti ad inizio anni '90 era trasmesso in diretta dalla RAI?
Ho vaghi ricordi della tappa in cui pantani ribaltò la classifica recuperando una vagonata di minuti per andare poi a vincere il Giro dilettanti.
Può essere anche che ci fosse la diretta audio tipo radiocronaca con le immagini fisse dall'arrivo.
So che c'era una trasmission di un'ora
pero' non ricordo se fosse in diretta


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barrylyndon
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Re: La generazione 70: da dilettanti.

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Abruzzese ha scritto:
quasar ha scritto: proprio in quegli anni ci furono dilettanti che passarono prof molto tardi, mi viene in mente Faustini... mi pare coetaneno di Gotti se non piu grande, che passò proprio a cavallo della riforma del 96. pure lui qualche acuto tra i dilettanti, qualche acuto in alta montagna al Giro prof, ma nulla di più.
Diciamo che Faustini sembrava che dovesse spaccare il mondo soprattutto dopo il 1996, quando alla prima stagione da professionista riuscì a chiudere nei primi 10 sia il Giro d'Italia che la Vuelta, però poi non riuscì più a ripetere quelle prestazioni.
Faustini non potrebbe essere il "matto" super addizionato di cui parlava il libro ..di Mentheour?


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Re: La generazione 70: da dilettanti.

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Abruzzese ha scritto:
quasar ha scritto: proprio in quegli anni ci furono dilettanti che passarono prof molto tardi, mi viene in mente Faustini... mi pare coetaneno di Gotti se non piu grande, che passò proprio a cavallo della riforma del 96. pure lui qualche acuto tra i dilettanti, qualche acuto in alta montagna al Giro prof, ma nulla di più.
Diciamo che Faustini sembrava che dovesse spaccare il mondo soprattutto dopo il 1996, quando alla prima stagione da professionista riuscì a chiudere nei primi 10 sia il Giro d'Italia che la Vuelta, però poi non riuscì più a ripetere quelle prestazioni.
Faustini classe 1968
Molto quotato a inizio anni 90.. poi il non passaggio al professionismo , lo fece calare di livello fino al ritiro
Poi il ritorno ne 1995 alla Vini Caldirola..
Da Luglio a Ottobre.. 15 vittorie (inspiegabilmente non convocato per il mondiale colombiano dove avrebbe stracciato tutti)
Lui e la squadra facevano quello che volevano , triplette in ogni gare
Giro della Valle dominato alla grandissima , manco la Vie Claire nel 1986
Fois top 3 in ogni tappa , il fido Faustini tranne in uno e Apollonio a fare il resto
Poi si è saputo poi il motivo..
Diciamo che dal 1994 in poi il mondo dilettanti.. era molto cambiato
Tra i pro , sfrutta gli enormi vantaggi della " preparazione " nei primi due anni di professionismo poi..il logico calo


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Re: La generazione 70: da dilettanti.

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Bravo Barry è lui
Aveva l'abitudine (dopo il rientro nel ciclismo ) di scriversi delle frasi motivazionali e incollarle al manubrio ;)
ed è quello sorpreso dal bretone in ghiacciaia durante la notte..


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Re: La generazione 70: da dilettanti.

Messaggio da leggere da Abruzzese »

barrylyndon ha scritto:
Abruzzese ha scritto:
quasar ha scritto: proprio in quegli anni ci furono dilettanti che passarono prof molto tardi, mi viene in mente Faustini... mi pare coetaneno di Gotti se non piu grande, che passò proprio a cavallo della riforma del 96. pure lui qualche acuto tra i dilettanti, qualche acuto in alta montagna al Giro prof, ma nulla di più.
Diciamo che Faustini sembrava che dovesse spaccare il mondo soprattutto dopo il 1996, quando alla prima stagione da professionista riuscì a chiudere nei primi 10 sia il Giro d'Italia che la Vuelta, però poi non riuscì più a ripetere quelle prestazioni.
Faustini non potrebbe essere il "matto" super addizionato di cui parlava il libro ..di Mentheour?
Avevo letto il libro e dalla descrizione avevo dedotto che fosse proprio lui.


"L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L'importante è ciò che provi mentre corri" (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")

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Re: La generazione 70: da dilettanti.

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Winter ha scritto:Bravo Barry è lui
Aveva l'abitudine (dopo il rientro nel ciclismo ) di scriversi delle frasi motivazionali e incollarle al manubrio ;)
ed è quello sorpreso dal bretone in ghiacciaia durante la notte..
questa della ghiacciaia non la sapevo..cosa ci faceva, scusa l'ingenuita'? :)


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Re: La generazione 70: da dilettanti.

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Tornando alla generazione 70
Fino al 1994 era proprio un bel periodo per il ciclismo dilettantistico
Tantissime corse , tante squadre , tanto entusiasmo
Tanti talenti
Io non ho seguito gli anni dei Fondriest , Bugno ecc
e credo che anche li di spettacolo ce ne sara' stato tanto

Ricordo che una tappa del Giro della Valle d'Aosta
aveva come gpm il Piccolo San Bernardo , Roseland , Saisies e altri 4 colli :o
Quasi 5000 di dislivello
Eppure vincevano dei ventenni e nessuno si lamentava


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Re: La generazione 70: da dilettanti.

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barrylyndon ha scritto:
Winter ha scritto:Bravo Barry è lui
Aveva l'abitudine (dopo il rientro nel ciclismo ) di scriversi delle frasi motivazionali e incollarle al manubrio ;)
ed è quello sorpreso dal bretone in ghiacciaia durante la notte..
questa della ghiacciaia non la sapevo..cosa ci faceva, scusa l'ingenuita'? :)
In mezzo alla notte (non visto dagli altri..) andava a prendere i suoi prodotti magici
Una notte Mentheour lo segue.. e capisce :D
Non era con le frasi motivazionali che ha fatto top 10 al giro :D


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barrylyndon
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Re: La generazione 70: da dilettanti.

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grazie Winter....quindi anche in quei tempi di doping democratico, c'era che osava di piu'... :cincin:


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Re: La generazione 70: da dilettanti.

Messaggio da leggere da cauz. »

galliano ha scritto:Me lo sono sognato, oppure il giro dilettanti ad inizio anni '90 era trasmesso in diretta dalla RAI?
Ho vaghi ricordi della tappa in cui pantani ribaltò la classifica recuperando una vagonata di minuti per andare poi a vincere il Giro dilettanti.
Può essere anche che ci fosse la diretta audio tipo radiocronaca con le immagini fisse dall'arrivo.
dei vaghi ricordi li ho pure io, ma secondo me non erano dirette. piuttosto dei contributi di sintesi all'interno del mitico "pomeriggio sportivo" (quando rai3 saltellava allegramente nel pomeriggio dal ciclismo al windsurf, dal biliardo alla motonautica... il tutto nei piccoli intervalli concessi dall'ippica).

riguardo a faustini ricordo che qualcuno, non so più se nel vecchio forum o nel newsgroup, raccontava di averlo incontrato: oggi fa il medico. :)


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Re: La generazione 70: da dilettanti.

Messaggio da leggere da MagliaRossa »

Su Faustini ricordo un coraggioso attacco sul Gavia nel giro del 96, e un paio di articoli su bicisport in cui se ne esaltava l'approccio "zen" al ciclismo (evidentemente c'era anche qualcos'altro, come dimostra il libro del compagno di squadra). Se non ricordo male, nel 1999 si ritirò dopo un ricovero in ospedale d'urgenza.

Oggi fa il dentista: http://www.sfedental.it/about/dott-stef ... stini.html


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Re: La generazione 70: da dilettanti.

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avrei molto da dire di quella generazione e dei loro anni tra i... emh... "puri" :D
però parlare di prestazioni senza finire fuori stanza è impossibile.

PS: winter non c'è riuscito :D
e a proposito... il pre '94 non è diverso dal '95, il pre '92 invece, nonostante la presenza di qualche squadra già "extraterrestre", nelle gare meno importanti il gruppo era ancora vivibile.


Fanta cicloweb 2015:
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Re: La generazione 70: da dilettanti.

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Dilettanti anni 90...come non ricordare il mondiale del 96 a Lugano. Salvatore Commesso in fuga solitaria per tanti km. ...poi...un campionato nazionale...primo secondo terzo e quarto. Del primo, Giuliano Figueras si diceva che era fenomeno e sarebbe diventato un campione per le corse di un giorno..purtroppo deluse tutte le aspettative! Del secondo, Sgambelluri si diceva che poteva tranquillamente vincere Giro e Tour...non pervenuto, il terzo Sironi....l'unico di cui sono pervenute notizie...e che notizie...fu il quarto...tale Bettini Paolo da La California...


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Re: La generazione 70: da dilettanti.

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Mondiale 1991 dilettanti: la beffa.



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Re: La generazione 70: da dilettanti.

Messaggio da leggere da l'Orso »

theanswer ha scritto:Dilettanti anni 90...come non ricordare il mondiale del 96 a Lugano. Salvatore Commesso in fuga solitaria per tanti km. ...poi...un campionato nazionale...primo secondo terzo e quarto. Del primo, Giuliano Figueras si diceva che era fenomeno e sarebbe diventato un campione per le corse di un giorno..purtroppo deluse tutte le aspettative! Del secondo, Sgambelluri si diceva che poteva tranquillamente vincere Giro e Tour...non pervenuto, il terzo Sironi....l'unico di cui sono pervenute notizie...e che notizie...fu il quarto...tale Bettini Paolo da La California...
del primo... se aprisse bocca... ("dopo", non l'ha mai fatto e penso mai lo farà)
è sempre stato un ragazzo con la testa sulle spalle, mi ha un parte sorpreso il suo passaggio fra i prof, sebbene dopo un anno di "meditazione", alla fine gli piaceva ancora troppo correre per non provarci, anche se mai "fino in fondo" (chi vuol capire...).
Chissà se si è poi pentito della scelta di non smettere dopo il Mondiale dilettanti.... (e chissà se c'è qualcuno che si ricorda cosa disse da quel palco, ma si va OT).

Cmq quelli erano ordini d'arrivo "indimenticabili" :(


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Salvatore77
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Re: La generazione 70: da dilettanti.

Messaggio da leggere da Salvatore77 »

l'Orso ha scritto: del primo... se aprisse bocca... ("dopo", non l'ha mai fatto e penso mai lo farà)
è sempre stato un ragazzo con la testa sulle spalle, mi ha un parte sorpreso il suo passaggio fra i prof, sebbene dopo un anno di "meditazione", alla fine gli piaceva ancora troppo correre per non provarci, anche se mai "fino in fondo" (chi vuol capire...).
Chissà se si è poi pentito della scelta di non smettere dopo il Mondiale dilettanti.... (e chissà se c'è qualcuno che si ricorda cosa disse da quel palco, ma si va OT).
Non ho capito niente :(


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Re: La generazione 70: da dilettanti.

Messaggio da leggere da Winter »

l'Orso ha scritto:avrei molto da dire di quella generazione e dei loro anni tra i... emh... "puri" :D
però parlare di prestazioni senza finire fuori stanza è impossibile.

PS: winter non c'è riuscito :D
e a proposito... il pre '94 non è diverso dal '95, il pre '92 invece, nonostante la presenza di qualche squadra già "extraterrestre", nelle gare meno importanti il gruppo era ancora vivibile.
No è diverso
Fino al 1993 l'epo tra i dilettanti non c'e'
E infatti son gli stessi degli anni precendenti a vincere (Simoni , Piepoli , Bertolini ecc)
Invece nel 1994.. la rivoluzione


Winter
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Re: La generazione 70: da dilettanti.

Messaggio da leggere da Winter »

l'Orso ha scritto:
Cmq quelli erano ordini d'arrivo "indimenticabili" :(
All'epoca credo di aver rivisto la corsa una decina di volte
Allora non guardavo il modo.. i nostri avevano qualcosa in più..
Ricordo che Adorni non capiva la tattica dei nostri

Altra gara indimenticabile il mondiale juniores di San Marino 1995 in diretta Rai , dimostrazione incredibile
China andava come una moto
Basso foro' ma fece cmq secondo
Terzo credo Nocentini
non ce n'era per nessuno


giorgio ricci
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Re: La generazione 70: da dilettanti.

Messaggio da leggere da giorgio ricci »

Faustini da dilettante non l'ho seguito ma nei prof ricordo che nel 96 , mi pare fece settimo al Giro, mentre l'anno dopo lottava per la maglia nera. Ricordo benissimo le frasi motivazionali sulla bici.In seguito lessi il libro di montheur in cui parlava del famoso frigo ma non mi stupì . Montheur scrisse pure di un corridore non francese suo compagno di squadra che si ammalo di cancro e che durante le chemio si domandava quanto le sostanze dopanti avessero influito sulla malattia.
Il Giro baby in giugno veniva trasmesso in differita negli anni 80 90. Ricordo bene la dominazione sovietica, il terzo posto di Bugno nell'85 negli anni dei super dilettanti dell'est, e la promessa Fondriest vincere 2 tappe ma fallire in classifica nel 86 ( Correggetemi se necessario, mi affido solo alla memoria).
Poi ho seguito Pantani dal 90, sarei molto grato se qualcuno pubblicasse gli ordini d'arrivo dei Giri baby di quegli anni.
Casagrande era veramente un talento , negli anni 94 95 non riusci a ingranare al Giro nonostante,un decimo posto nel 95. Nel 96 vinse tirreno adriatico e giro dei paesi baschi ma arrivo stanco al Giro e crolló sulle alpi. Poi si ripresentò al Tour 97-facendo sesto. Nel 2000 c'è da dire che Casagrande andò in calando per tutta la seconda,parte del Giro e arrivò alla crono del Sestriere sulle ginocchia alle prese anche con alcuni problemi fisici.


castelli
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Re: La generazione 70: da dilettanti.

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Winter ha scritto:Bravo Barry è lui
Aveva l'abitudine (dopo il rientro nel ciclismo ) di scriversi delle frasi motivazionali e incollarle al manubrio ;)
ed è quello sorpreso dal bretone in ghiacciaia durante la notte..
faustini il filosofo...


Defensor Froomey. dal 28/5/19 FORZA ROGLIC

Puntò il 20/5/19 10 euro su s.yates dato a 12. 5 euro su nibali dato a 3.
mancò il coraggio per puntare 20 euro su landa dato a 66.
non credette alla tenuta di rogla fino a verona.
bassi valerio
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Re: La generazione 70: da dilettanti.

Messaggio da leggere da bassi valerio »

theanswer ha scritto:Dilettanti anni 90...come non ricordare il mondiale del 96 a Lugano. Salvatore Commesso in fuga solitaria per tanti km. ...poi...un campionato nazionale...primo secondo terzo e quarto. Del primo, Giuliano Figueras si diceva che era fenomeno e sarebbe diventato un campione per le corse di un giorno..purtroppo deluse tutte le aspettative! Del secondo, Sgambelluri si diceva che poteva tranquillamente vincere Giro e Tour...non pervenuto, il terzo Sironi....l'unico di cui sono pervenute notizie...e che notizie...fu il quarto...tale Bettini Paolo da La California...

come mai secondo voi figueras non si impose tra i prof?


castelli
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Re: La generazione 70: da dilettanti.

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giorgio ricci ha scritto:Faustini da dilettante non l'ho seguito ma nei prof ricordo che nel 96 , mi pare fece settimo al Giro, mentre l'anno dopo lottava per la maglia nera. Ricordo benissimo le frasi motivazionali sulla bici.In seguito lessi il libro di montheur in cui parlava del famoso frigo ma non mi stupì . Montheur scrisse pure di un corridore non francese suo compagno di squadra che si ammalo di cancro e che durante le chemio si domandava quanto le sostanze dopanti avessero influito sulla malattia.
Il Giro baby in giugno veniva trasmesso in differita negli anni 80 90. Ricordo bene la dominazione sovietica, il terzo posto di Bugno nell'85 negli anni dei super dilettanti dell'est, e la promessa Fondriest vincere 2 tappe ma fallire in classifica nel 86 ( Correggetemi se necessario, mi affido solo alla memoria).
Poi ho seguito Pantani dal 90, sarei molto grato se qualcuno pubblicasse gli ordini d'arrivo dei Giri baby di quegli anni.
Casagrande era veramente un talento , negli anni 94 95 non riusci a ingranare al Giro nonostante,un decimo posto nel 95. Nel 96 vinse tirreno adriatico e giro dei paesi baschi ma arrivo stanco al Giro e crolló sulle alpi. Poi si ripresentò al Tour 97-facendo sesto. Nel 2000 c'è da dire che Casagrande andò in calando per tutta la seconda,parte del Giro e arrivò alla crono del Sestriere sulle ginocchia alle prese anche con alcuni problemi fisici.
casagrande fu pure squalificato per testosterone mi pare. al giro 2000 nella tappa dell'abetone fece un gran numero, un numero tipo froome quest'anno ma poi crollò a sestriere...diciamo che a garzelli andò abbastanza grassa quell'anno.


Defensor Froomey. dal 28/5/19 FORZA ROGLIC

Puntò il 20/5/19 10 euro su s.yates dato a 12. 5 euro su nibali dato a 3.
mancò il coraggio per puntare 20 euro su landa dato a 66.
non credette alla tenuta di rogla fino a verona.
castelli
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Re: La generazione 70: da dilettanti.

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bassi valerio ha scritto:
theanswer ha scritto:Dilettanti anni 90...come non ricordare il mondiale del 96 a Lugano. Salvatore Commesso in fuga solitaria per tanti km. ...poi...un campionato nazionale...primo secondo terzo e quarto. Del primo, Giuliano Figueras si diceva che era fenomeno e sarebbe diventato un campione per le corse di un giorno..purtroppo deluse tutte le aspettative! Del secondo, Sgambelluri si diceva che poteva tranquillamente vincere Giro e Tour...non pervenuto, il terzo Sironi....l'unico di cui sono pervenute notizie...e che notizie...fu il quarto...tale Bettini Paolo da La California...

come mai secondo voi figueras non si impose tra i prof?
figueras secondo me non aveva capito bene come funzionava il meccanismo, almeno in generale.
mi ricordo che fu uno di quelli che puntò il dito contro pantani per ragioni che non ricordo (era un mapei all'epoca), in ogni caso quando il ventilatore addizionato di sostanza marrone cominciò a soffiare verso di lui non resse il colpo e si ritirò.


Defensor Froomey. dal 28/5/19 FORZA ROGLIC

Puntò il 20/5/19 10 euro su s.yates dato a 12. 5 euro su nibali dato a 3.
mancò il coraggio per puntare 20 euro su landa dato a 66.
non credette alla tenuta di rogla fino a verona.
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Re: La generazione 70: da dilettanti.

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Salvatore77 ha scritto:Casagrande quando passò professionista ebbe buoni risultati ma sembrava stentasse nei grandi giri, soprattutto nella terza settimana. Poi all'improvviso la svolta, il sesto posto al Tour 1997, uno dei tour più duri e corso alla grande dai corridori, basti pensare i distacchi abnormi che diede Ullrich a tutti, il secondo Virenque prese 9 minuti, Casagrande sesto a 22 minuti. Se paragonati ai distacchi di quest'anno, rende l'idea della forza dei partecipanti.
Da quel momento Casagrande cominciò a diventare competitivo nei GT.

Ullrich del biennio 96-97 era spaziale, ad andorra stracciò anche pantani


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nemecsek
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Re: La generazione 70: da dilettanti.

Messaggio da leggere da nemecsek »

Thread interessantissimo, quanti fatti inediti, almeno per me..... :clap:


A volte il dito indica proprio il dito, non la luna.
Dopo Campiglio qualcuno ha abbandonato il ciclismo, qualcun altro ha ripreso a seguirlo.
I veri campioni erano quelli che dicevano no [Winter]
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