Minitappe nei GT: la proposta Van Garderen

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udra
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Minitappe nei GT: la proposta Van Garderen

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Vorrei anche segnalare questo commento di Van Garderen, che già come corridore non mi fa impazzire, con questa poi...
"When you have that short of a stage you never have a moment of down time. Actually I think it would be interesting if every now and then in a race they had a stage like that. You actually get to see how the breakaway is formed which is a part of racing that people don’t really get to understand. It would be cool to have this more often,”
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Tranchée d'Arenberg
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Re: Giro della Svizzera 2016 11-19/6/2016

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udra ha scritto:Vorrei anche segnalare questo commento di Van Garderen, che già come corridore non mi fa impazzire, con questa poi...
"When you have that short of a stage you never have a moment of down time. Actually I think it would be interesting if every now and then in a race they had a stage like that. You actually get to see how the breakaway is formed which is a part of racing that people don’t really get to understand. It would be cool to have this more often,”
Un ignorante. Dichiarazioni del genere sono attribuibili solo ad un ignorante, nel senso che ignora quale sia l'essenza di questo sport. Per fortuna è pure un perdente.
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Re: Giro della Svizzera 2016 11-19/6/2016

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udra ha scritto:Vorrei anche segnalare questo commento di Van Garderen, che già come corridore non mi fa impazzire, con questa poi...
"When you have that short of a stage you never have a moment of down time. Actually I think it would be interesting if every now and then in a race they had a stage like that. You actually get to see how the breakaway is formed which is a part of racing that people don’t really get to understand. It would be cool to have this more often,”
Sintesi del testo ?
Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
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Tranchée d'Arenberg
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Re: Giro della Svizzera 2016 11-19/6/2016

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nino58 ha scritto:
udra ha scritto:Vorrei anche segnalare questo commento di Van Garderen, che già come corridore non mi fa impazzire, con questa poi...
"When you have that short of a stage you never have a moment of down time. Actually I think it would be interesting if every now and then in a race they had a stage like that. You actually get to see how the breakaway is formed which is a part of racing that people don’t really get to understand. It would be cool to have this more often,”
Sintesi del testo ?
Traduco liberamente " Quando hai una tappa così corta, non ci sono tempi morti. Io penso che sarebbe interessante se ogni tanto ci fosse una tappa del genere. Oggi si arriva a vedere come si forma la fuga, che è una parte di corsa che la gente in realtà non arriv a capire . Sarebbe bello avere queste tappe più spesso"

Aggiungo, rispetto al mio precedente commento: molti corridori provenienti dal mondo anglosassone (escludo dalla lista ovviamente Brad Wiggins, che potrebbe dare lezioni di storia del ciclismo :worthy: ) che ha una tradizione quasi nulla, sono veramente poco informati sulla natura del ciclismo, non hanno la cultura che invece si respira in europa (Belgio su tutti) e pensano che gli appassionati siano ancora più ignoranti, tanto da non capire le logiche e le dinamiche con cui si forma la fuga del mattino. E' una cosa che reputo molto grave.
Se Tejay vuole un pò di lezioni, può passare qui sul forum in qualsiasi orario. Sono sicuro che troverà in ogni momento della giornata qualche valido utente in grado di spiegargli un pò di cose.
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nino58
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Re: Giro della Svizzera 2016 11-19/6/2016

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Tranchée d'Arenberg ha scritto:
nino58 ha scritto:
udra ha scritto:Vorrei anche segnalare questo commento di Van Garderen, che già come corridore non mi fa impazzire, con questa poi...
"When you have that short of a stage you never have a moment of down time. Actually I think it would be interesting if every now and then in a race they had a stage like that. You actually get to see how the breakaway is formed which is a part of racing that people don’t really get to understand. It would be cool to have this more often,”
Sintesi del testo ?
Traduco liberamente " Quando hai una tappa così corta, non ci sono tempi morti. Io penso che sarebbe interessante se ogni tanto ci fosse una tappa del genere. Oggi si arriva a vedere come si forma la fuga, che è una parte di corsa che la gente in realtà non arriv a capire . Sarebbe bello avere queste tappe più spesso"

Aggiungo, rispetto al mio precedente commento: molti corridori provenienti dal mondo anglosassone (escludo dalla lista ovviamente Brad Wiggins, che potrebbe dare lezioni di storia del ciclismo :worthy: ) che ha una tradizione quasi nulla, sono veramente poco informati sulla natura del ciclismo, non hanno la cultura che invece si respira in europa (Belgio su tutti) e pensano che gli appassionati siano ancora più ignoranti, tanto da non capire le logiche e le dinamiche con cui si forma la fuga del mattino. E' una cosa che reputo molto grave.
Se Tejay vuole un pò di lezioni, può passare qui sul forum in qualsiasi orario. Sono sicuro che troverà in ogni momento della giornata qualche valido utente in grado di spiegargli un pò di cose.
Grazie Tranchèe. ;)
Von Rock ? Nein, danke.
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simociclo
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Re: Giro della Svizzera 2016 11-19/6/2016

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Tranchée d'Arenberg ha scritto:
nino58 ha scritto:
udra ha scritto:Vorrei anche segnalare questo commento di Van Garderen, che già come corridore non mi fa impazzire, con questa poi...
"When you have that short of a stage you never have a moment of down time. Actually I think it would be interesting if every now and then in a race they had a stage like that. You actually get to see how the breakaway is formed which is a part of racing that people don’t really get to understand. It would be cool to have this more often,”
Sintesi del testo ?
Traduco liberamente " Quando hai una tappa così corta, non ci sono tempi morti. Io penso che sarebbe interessante se ogni tanto ci fosse una tappa del genere. Oggi si arriva a vedere come si forma la fuga, che è una parte di corsa che la gente in realtà non arriv a capire . Sarebbe bello avere queste tappe più spesso"

Aggiungo, rispetto al mio precedente commento: molti corridori provenienti dal mondo anglosassone (escludo dalla lista ovviamente Brad Wiggins, che potrebbe dare lezioni di storia del ciclismo :worthy: ) che ha una tradizione quasi nulla, sono veramente poco informati sulla natura del ciclismo, non hanno la cultura che invece si respira in europa (Belgio su tutti) e pensano che gli appassionati siano ancora più ignoranti, tanto da non capire le logiche e le dinamiche con cui si forma la fuga del mattino. E' una cosa che reputo molto grave.
Se Tejay vuole un pò di lezioni, può passare qui sul forum in qualsiasi orario. Sono sicuro che troverà in ogni momento della giornata qualche valido utente in grado di spiegargli un pò di cose.
io non sareo c sì drastico (e nemmeno, permettimi, così presuntuoso: la frase "potrebbe venire sul forum a qualsiasi ora..." è veramente bruttina, detto con stima :) , perchè stai cmq parlando con un ciclista professionaista di buon livello). Anch'io penso che una tappa così ci possa stare "ogni tanto". Il problema è se diventa la prassi e se sostituiscono completamente i tapponi. Sulla formazione delle fughe: io sono convinto che il 90% di chi segue il ciclismo non sappia nulla di quella fase. Chi sa su questo forum è una piccola parte di appassionati, quelli "plus" e se si vuole allargare il bacino si deve anche pensare a chi ne sa di meno. Ripeto, io non sono favorevole a questa tendenza di tagliare le tappe, ma se fosse una a giro.... non lo troverei scandaloso, come non trovo scandalosa l'uscita di TJ (per pigrizia ho letto solo la tua traduzione :D )
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Tranchée d'Arenberg
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Re: Giro della Svizzera 2016 11-19/6/2016

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Il fatto che sia un ciclista professionista di buon livello non significa ne che dica per forza cose giuste, ne che sia un grande conoscitore dello sport che pratica. Secondo me se gli chiedi chi è Van Looy oppure Van Steenbergen questo non sa neanche di chi stiamo parlando. Felice d'essere considerato un presuntuoso (poi non mi riferivo a me stesso ma parlavo della comunità che è il forum).
Il ciclismo su strada è uno sport di FONDO. Se non piace si può sempre far altro. Ricordiamo pure che esiste già la pista, il ciclocross, la MTB e altre specialità dove si esaltano maggiormente le distanze brevi. Se invece si vuole trasformare pure il ciclismo su strada sport di sprint, possiamo già iniziare a preparare la bara. Magari dato che ci siamo possiamo far correre tutti insieme prof, un23, juniores e allievi, tanto con queste distanze pure un 16enne regge il ritmo.

A proposito delle fughe. Non credo che il 90% delle persone non sappia nulla di quella fase. Ma anche se fosse così, è una conseguenza del fatto che buona parte della corsa è fuori dalla diretta tv. Ad ogni modo, non mi pare un buon motivo per dire "e vabbè, allora facciamo tappe di 60 km, tanto la fuga non se la caga nessuno".
Sai quanti appassionati di calcio ignorano alcune regole fondamentali? Sai quanta gente non sa che se parti davanti all'ultimo difensore prima della linea di centrocampo, non è fuorigioco? Eppure non ho mai sentito un calciatore dire "la gente non capisce bene il fuorigioco, togliamolo".
Il ciclismo non è canale 5, dove ti propinano uomini e donne solo perchè c'è una platea di rincoglioniti che se lo guarda, pur essendo il massimo del trash. Il ciclismo è sport con oltre 100 anni di onorata tradizione. Sta cosa di doverne modificare le caratteristiche fondamentali, per attirare qualche ipotetico spettatore in più, mi fa allo stesso tempo paura e tristezza.

Che poi vorrei capire perchè colui che non segue il ciclismo o lo fa con scarsa assiduità, dovrebbe diventare appassionato semplicemente facendo corse da 60 km. :boh:
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Re: Giro della Svizzera 2016 11-19/6/2016

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udra ha scritto:Vorrei anche segnalare questo commento di Van Garderen, che già come corridore non mi fa impazzire, con questa poi...
"When you have that short of a stage you never have a moment of down time. Actually I think it would be interesting if every now and then in a race they had a stage like that. You actually get to see how the breakaway is formed which is a part of racing that people don’t really get to understand. It would be cool to have this more often,”
a me sembra un cumulo di stronzate
anche le tappe corte hanno un limite inferiore, 120 va
altrimenti diventa una corsa per junior
Kruijswijk... il resto è noia

"Siamo in gennaio, siamo in Australia ma per me questo e' il successore di Froome nell'albo d'oro della grand boucle.."
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Re: Giro della Svizzera 2016 11-19/6/2016

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Tranchée d'Arenberg ha scritto:Il fatto che sia un ciclista professionista di buon livello non significa ne che dica per forza cose giuste, ne che sia un grande conoscitore dello sport che pratica. Secondo me se gli chiedi chi è Van Looy oppure Van Steenbergen questo non sa neanche di chi stiamo parlando. Felice d'essere considerato un presuntuoso (poi non mi riferivo a me stesso ma parlavo della comunità che è il forum).
Il ciclismo su strada è uno sport di FONDO. Se non piace si può sempre far altro. Ricordiamo pure che esiste già la pista, il ciclocross, la MTB e altre specialità dove si esaltano maggiormente le distanze brevi. Se invece si vuole trasformare pure il ciclismo su strada sport di sprint, possiamo già iniziare a preparare la bara. Magari dato che ci siamo possiamo far correre tutti insieme prof, un23, juniores e allievi, tanto con queste distanze pure un 16enne regge il ritmo.

A proposito delle fughe. Non credo che il 90% delle persone non sappia nulla di quella fase. Ma anche se fosse così, è una conseguenza del fatto che buona parte della corsa è fuori dalla diretta tv. Ad ogni modo, non mi pare un buon motivo per dire "e vabbè, allora facciamo tappe di 60 km, tanto la fuga non se la caga nessuno".
Sai quanti appassionati di calcio ignorano alcune regole fondamentali? Sai quanta gente non sa che se parti davanti all'ultimo difensore prima della linea di centrocampo, non è fuorigioco? Eppure non ho mai sentito un calciatore dire "la gente non capisce bene il fuorigioco, togliamolo".
Il ciclismo non è canale 5, dove ti propinano uomini e donne solo perchè c'è una platea di rincoglioniti che se lo guarda, pur essendo il massimo del trash. Il ciclismo è sport con oltre 100 anni di onorata tradizione. Sta cosa di doverne modificare le caratteristiche fondamentali, per attirare qualche ipotetico spettatore in più, mi fa allo stesso tempo paura e tristezza.

Che poi vorrei capire perchè colui che non segue il ciclismo o lo fa con scarsa assiduità, dovrebbe diventare appassionato semplicemente facendo corse da 60 km. :boh:
92 minuti di applausi :clap: :clap: :clap: :clap: :clap:
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Re: Giro della Svizzera 2016 11-19/6/2016

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Tranchée d'Arenberg ha scritto:
nino58 ha scritto:
udra ha scritto:Vorrei anche segnalare questo commento di Van Garderen, che già come corridore non mi fa impazzire, con questa poi...
"When you have that short of a stage you never have a moment of down time. Actually I think it would be interesting if every now and then in a race they had a stage like that. You actually get to see how the breakaway is formed which is a part of racing that people don’t really get to understand. It would be cool to have this more often,”
Sintesi del testo ?
Traduco liberamente " Quando hai una tappa così corta, non ci sono tempi morti. Io penso che sarebbe interessante se ogni tanto ci fosse una tappa del genere. Oggi si arriva a vedere come si forma la fuga, che è una parte di corsa che la gente in realtà non arriv a capire . Sarebbe bello avere queste tappe più spesso"

Aggiungo, rispetto al mio precedente commento: molti corridori provenienti dal mondo anglosassone (escludo dalla lista ovviamente Brad Wiggins, che potrebbe dare lezioni di storia del ciclismo :worthy: ) che ha una tradizione quasi nulla, sono veramente poco informati sulla natura del ciclismo, non hanno la cultura che invece si respira in europa (Belgio su tutti) e pensano che gli appassionati siano ancora più ignoranti, tanto da non capire le logiche e le dinamiche con cui si forma la fuga del mattino. E' una cosa che reputo molto grave.
Se Tejay vuole un pò di lezioni, può passare qui sul forum in qualsiasi orario. Sono sicuro che troverà in ogni momento della giornata qualche valido utente in grado di spiegargli un pò di cose.
esagerato ed irrispettoso quando gli dai dell'ignorante e del perdente
presuntuoso per il resto, come ha già giustamente rilevato simociclo.

si parla di qualche tappa non di tutte le tappe
come idea può avere un suo perchè credo che un prodotto del genre dal punto di vista televisivo avrebbe il suop appeal

è comunque un punto di vista con cui si può tranquillamente essere in disaccordo senza i fronzoli che hai aggiunto :angelo:
i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
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Tranchée d'Arenberg
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Re: Giro della Svizzera 2016 11-19/6/2016

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Strong ha scritto:
Tranchée d'Arenberg ha scritto:
nino58 ha scritto:
Sintesi del testo ?
Traduco liberamente " Quando hai una tappa così corta, non ci sono tempi morti. Io penso che sarebbe interessante se ogni tanto ci fosse una tappa del genere. Oggi si arriva a vedere come si forma la fuga, che è una parte di corsa che la gente in realtà non arriv a capire . Sarebbe bello avere queste tappe più spesso"

Aggiungo, rispetto al mio precedente commento: molti corridori provenienti dal mondo anglosassone (escludo dalla lista ovviamente Brad Wiggins, che potrebbe dare lezioni di storia del ciclismo :worthy: ) che ha una tradizione quasi nulla, sono veramente poco informati sulla natura del ciclismo, non hanno la cultura che invece si respira in europa (Belgio su tutti) e pensano che gli appassionati siano ancora più ignoranti, tanto da non capire le logiche e le dinamiche con cui si forma la fuga del mattino. E' una cosa che reputo molto grave.
Se Tejay vuole un pò di lezioni, può passare qui sul forum in qualsiasi orario. Sono sicuro che troverà in ogni momento della giornata qualche valido utente in grado di spiegargli un pò di cose.
esagerato ed irrispettoso quando gli dai dell'ignorante e del perdente
presuntuoso per il resto, come ha già giustamente rilevato simociclo.

si parla di qualche tappa non di tutte le tappe
come idea può avere un suo perchè credo che un prodotto del genre dal punto di vista televisivo avrebbe il suop appeal

è comunque un punto di vista con cui si può tranquillamente essere in disaccordo senza i fronzoli che hai aggiunto :angelo:

Io mi permetto di essere in disaccordo con tutti i 'fronzoli' che mi pare giusto aggiungere. Tu, piuttosto, invece di venire sempre a fare la morale a me, esprimi le tu idee. Se ne hai, ovviamente.
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Re: Giro della Svizzera 2016 11-19/6/2016

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simociclo ha scritto:
Tranchée d'Arenberg ha scritto:Traduco liberamente " Quando hai una tappa così corta, non ci sono tempi morti. Io penso che sarebbe interessante se ogni tanto ci fosse una tappa del genere. Oggi si arriva a vedere come si forma la fuga, che è una parte di corsa che la gente in realtà non arriv a capire . Sarebbe bello avere queste tappe più spesso"

Aggiungo, rispetto al mio precedente commento: molti corridori provenienti dal mondo anglosassone (escludo dalla lista ovviamente Brad Wiggins, che potrebbe dare lezioni di storia del ciclismo :worthy: ) che ha una tradizione quasi nulla, sono veramente poco informati sulla natura del ciclismo, non hanno la cultura che invece si respira in europa (Belgio su tutti) e pensano che gli appassionati siano ancora più ignoranti, tanto da non capire le logiche e le dinamiche con cui si forma la fuga del mattino. E' una cosa che reputo molto grave.
Se Tejay vuole un pò di lezioni, può passare qui sul forum in qualsiasi orario. Sono sicuro che troverà in ogni momento della giornata qualche valido utente in grado di spiegargli un pò di cose.
io non sareo c sì drastico (e nemmeno, permettimi, così presuntuoso: la frase "potrebbe venire sul forum a qualsiasi ora..." è veramente bruttina, detto con stima :) , perchè stai cmq parlando con un ciclista professionaista di buon livello). Anch'io penso che una tappa così ci possa stare "ogni tanto". Il problema è se diventa la prassi e se sostituiscono completamente i tapponi. Sulla formazione delle fughe: io sono convinto che il 90% di chi segue il ciclismo non sappia nulla di quella fase. Chi sa su questo forum è una piccola parte di appassionati, quelli "plus" e se si vuole allargare il bacino si deve anche pensare a chi ne sa di meno. Ripeto, io non sono favorevole a questa tendenza di tagliare le tappe, ma se fosse una a giro.... non lo troverei scandaloso, come non trovo scandalosa l'uscita di TJ (per pigrizia ho letto solo la tua traduzione :D )

mi accodo a simociclo.
che l'essenza del ciclismo sia il fondo, è un dato di fatto e non ha senso nemmeno metterlo in discussione.
così come è una necessità che i GT (e non solo) tornino ad affrontare distanze lunghe, in alcuni casi direi anche "estreme". nell'appiattimento di valori del ciclismo odierno, il fondo è ancora una discriminante sensibile... non è un caso che io sostenga da tempo la possibilità di spingere alcune grandi classiche anche oltre i 300 km...

detto ciò, secondo me TJVG non dice una stronzata. una corsa a tappe è lunga e si può tranquillamente bilanciare il disegno includendo anche tappe dal chilometraggio ridotto. anche all'ultimo giro quella di andalo è stato un ottimo esempio, una delle più spettacolari dell'intera corsa rosa.
anzi, visto il tetto massimo di chilometri per i GT, la possibilità di inserire ogni tanto una tappa corta "libera" oltretutto il terreno per allungare i veri e propri tapponi.
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Re: Giro della Svizzera 2016 11-19/6/2016

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Si ma un conto sono 120 km un altro 50 (fra l'altro come è già stato detto, per regolamento, distanza di corsa non ammessa).
Poi per carità bella tappa ieri, ma se andiamo dietro a questo ragionamento, dovremmo dare ragione anche a quelli della vuelta che disegnano tappe con 100 km di nulla e sforzi intensi concentrati nel finale.
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Re: Giro della Svizzera 2016 11-19/6/2016

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cauz. ha scritto:
mi accodo a simociclo.
che l'essenza del ciclismo sia il fondo, è un dato di fatto e non ha senso nemmeno metterlo in discussione.
così come è una necessità che i GT (e non solo) tornino ad affrontare distanze lunghe, in alcuni casi direi anche "estreme". nell'appiattimento di valori del ciclismo odierno, il fondo è ancora una discriminante sensibile... non è un caso che io sostenga da tempo la possibilità di spingere alcune grandi classiche anche oltre i 300 km...

detto ciò, secondo me TJVG non dice una stronzata. una corsa a tappe è lunga e si può tranquillamente bilanciare il disegno includendo anche tappe dal chilometraggio ridotto. anche all'ultimo giro quella di andalo è stato un ottimo esempio, una delle più spettacolari dell'intera corsa rosa.
anzi, visto il tetto massimo di chilometri per i GT, la possibilità di inserire ogni tanto una tappa corta "libera" oltretutto il terreno per allungare i veri e propri tapponi.
cauz, tappe dal chilometraggio ridotto per me sono frazioni come quella di Andalo (132 km) o come quella inizialmente in programma ieri (117 km) prima dell'accorciamento. Robe del genere sono accettabili, anche in virtù del regolamento di cui parli.

Pensare invece di proporre in un GT o anche in un Giro di Svizzera tappe di 57 km, come accaduto ieri solo per una questione di maltempo, a me pare una follia una esagerazione improponibile, parte integrante di una deriva pericolosa che il ciclismo sta prendendo da un pò di tempo. Vedrai che nel giro di 10 anni il Giro e il Tour si disputeranno nei velodromi, con tappe di 40 km, senza pioggia, vento e freddo.
57 km li faccio pure io, che sono una pippa, alla prima uscita stagionale dopo essermi bevuto 100 litri di birra. Meno della crono di Valdobbiadene del Giro 2015. Rendiamoci conto.
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Re: Giro della Svizzera 2016 11-19/6/2016

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Tranchée d'Arenberg ha scritto:Il fatto che sia un ciclista professionista di buon livello non significa ne che dica per forza cose giuste, ne che sia un grande conoscitore dello sport che pratica. Secondo me se gli chiedi chi è Van Looy oppure Van Steenbergen questo non sa neanche di chi stiamo parlando. Felice d'essere considerato un presuntuoso (poi non mi riferivo a me stesso ma parlavo della comunità che è il forum).
Il ciclismo su strada è uno sport di FONDO. Se non piace si può sempre far altro. Ricordiamo pure che esiste già la pista, il ciclocross, la MTB e altre specialità dove si esaltano maggiormente le distanze brevi. Se invece si vuole trasformare pure il ciclismo su strada sport di sprint, possiamo già iniziare a preparare la bara. Magari dato che ci siamo possiamo far correre tutti insieme prof, un23, juniores e allievi, tanto con queste distanze pure un 16enne regge il ritmo.

A proposito delle fughe. Non credo che il 90% delle persone non sappia nulla di quella fase. Ma anche se fosse così, è una conseguenza del fatto che buona parte della corsa è fuori dalla diretta tv. Ad ogni modo, non mi pare un buon motivo per dire "e vabbè, allora facciamo tappe di 60 km, tanto la fuga non se la caga nessuno".
Sai quanti appassionati di calcio ignorano alcune regole fondamentali? Sai quanta gente non sa che se parti davanti all'ultimo difensore prima della linea di centrocampo, non è fuorigioco? Eppure non ho mai sentito un calciatore dire "la gente non capisce bene il fuorigioco, togliamolo".
Il ciclismo non è canale 5, dove ti propinano uomini e donne solo perchè c'è una platea di rincoglioniti che se lo guarda, pur essendo il massimo del trash. Il ciclismo è sport con oltre 100 anni di onorata tradizione. Sta cosa di doverne modificare le caratteristiche fondamentali, per attirare qualche ipotetico spettatore in più, mi fa allo stesso tempo paura e tristezza.

Che poi vorrei capire perchè colui che non segue il ciclismo o lo fa con scarsa assiduità, dovrebbe diventare appassionato semplicemente facendo corse da 60 km. :boh:

perdonami ma sei troppo duro, ha detto "alcune"

e non mi sembra così sbagliato, se sono tappe corte ma dure hanno il suo perchè anche televisivo

e il vedere come si forma la fuga dall'inizio ha un valenza

poi boh puoi non essere d'accordo ma ignorante e perdente te li potevi risparmiare secondo me
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Seb
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Re: Giro della Svizzera 2016 11-19/6/2016

Messaggio da leggere da Seb »

udra ha scritto:Si ma un conto sono 120 km un altro 50 (fra l'altro come è già stato detto, per regolamento, distanza di corsa non ammessa)
Non mi pare che nel regolamento ci siano distanze minime per le tappe, al Tour of Japan fanno sempre una tappa di 11 km
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Patate
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Re: Giro della Svizzera 2016 11-19/6/2016

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Seb ha scritto:
udra ha scritto:Si ma un conto sono 120 km un altro 50 (fra l'altro come è già stato detto, per regolamento, distanza di corsa non ammessa)
Non mi pare che nel regolamento ci siano distanze minime per le tappe, al Tour of Japan fanno sempre una tappa di 11 km
Vero. Anche nel giro 2009 la tappa del Blockhaus era sotto gli 80 km già prima del taglio.
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Re: Giro della Svizzera 2016 11-19/6/2016

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Tranchée d'Arenberg ha scritto: Io mi permetto di essere in disaccordo con tutti i 'fronzoli' che mi pare giusto aggiungere. Tu, piuttosto, invece di venire sempre a fare la morale a me, esprimi le tu idee. Se ne hai, ovviamente.
la mia idea è che possano esiste tanti punti di vista....
se proprio devo essere esplicito così magari ti sforzi a ragionare provando a valutare anche altre opinioni, ti faccio questo esempio personale:

a me lo sci di fondo non piace più di tanto e mai mi metterei a guardare in tv una 50km ad esempio,
però le sprint le guardo e le ho sempre trovate anche parecchio piacevoli
i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
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Re: Giro della Svizzera 2016 11-19/6/2016

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Strong ha scritto:
Tranchée d'Arenberg ha scritto: Io mi permetto di essere in disaccordo con tutti i 'fronzoli' che mi pare giusto aggiungere. Tu, piuttosto, invece di venire sempre a fare la morale a me, esprimi le tu idee. Se ne hai, ovviamente.
la mia idea è che possano esiste tanti punti di vista....
se proprio devo essere esplicito così magari ti sforzi a ragionare provando a valutare anche altre opinioni, ti faccio questo esempio personale:

a me lo sci di fondo non piace più di tanto e mai mi metterei a guardare in tv una 50km ad esempio,
però le sprint le guardo e le ho sempre trovate anche parecchio piacevoli
Ottimo esempio. Uno sport che stanno rovinando. Pensa un pò che si chiama 'Sci di Fondo' e lo stanno trasformando in una disciplina sprint. Una contraddizione grande così...
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Tranchée d'Arenberg
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Re: Giro della Svizzera 2016 11-19/6/2016

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Seb ha scritto:
udra ha scritto:Si ma un conto sono 120 km un altro 50 (fra l'altro come è già stato detto, per regolamento, distanza di corsa non ammessa)
Non mi pare che nel regolamento ci siano distanze minime per le tappe, al Tour of Japan fanno sempre una tappa di 11 km
Più che altro cauz parlava del limite massimo alla lunghezza di un GT. Gli organizzatori devono stare entro un limite, perciò e metti 3 tappe di 250 km poi sei costretto a 'tagliare' altrove. C'è però da dire che ci sono le cronometro. Basta mettere un prologo e due crono e la media s'aggiusta.
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Re: Giro della Svizzera 2016 11-19/6/2016

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Se si trattasse di una eccezione ogni tanto si potrebbe anche riproporre una tappa del genere, a patto di mettere comunque un percorso molto impegnativo che possa fare subito selezione in gruppo fin dai primissimi chilometri di gara. L'importante però è che rimanga una eccezione. Se ad esempio mettono una tappa del genere in un Grande Giro una volta all'anno, in modo da mettere poi anche tapponi sopra i 200 km, allora non sarebbe una proposta così assurda. Il problema nascerebbe solo qualora pensassero di fare una corsa a tappe intera con solo questo genere di percorsi oppure se pensassero di proporre questo tipo di arrivi più volte durante uno stesso giro trasformandolo così in un criterium a tappe.
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Re: Giro della Svizzera 2016 11-19/6/2016

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Tranchée d'Arenberg ha scritto: Più che altro cauz parlava del limite massimo alla lunghezza di un GT. Gli organizzatori devono stare entro un limite, perciò e metti 3 tappe di 250 km poi sei costretto a 'tagliare' altrove. C'è però da dire che ci sono le cronometro. Basta mettere un prologo e due crono e la media s'aggiusta.
Tre tappe di 250 km non le puoi fare neanche se le altre 18 sono di 100 km :D
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Re: Giro della Svizzera 2016 11-19/6/2016

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Seb ha scritto:
Tranchée d'Arenberg ha scritto: Più che altro cauz parlava del limite massimo alla lunghezza di un GT. Gli organizzatori devono stare entro un limite, perciò e metti 3 tappe di 250 km poi sei costretto a 'tagliare' altrove. C'è però da dire che ci sono le cronometro. Basta mettere un prologo e due crono e la media s'aggiusta.
Tre tappe di 250 km non le puoi fare neanche se le altre 18 sono di 100 km :D
Era buttata lì per far capire il concetto :D
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Re: Giro della Svizzera 2016 11-19/6/2016

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fosse per me, il 90% dei tapponi dovrebbero essere almeno di 200 km, con sequenza finale colle duro-colle pedalabile o colle duro-discesa.
5 di queste tappe.
e sempre, per legge, una crono piatta o leggermente mossa, di 50-60 km, prima delle montagne. Basta con le crono a favore degli scalatori.
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Walter_White
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Re: Giro della Svizzera 2016 11-19/6/2016

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Fedaia ha scritto:fosse per me, il 90% dei tapponi dovrebbero essere almeno di 200 km, con sequenza finale colle duro-colle pedalabile o colle duro-discesa.
5 di queste tappe.
e sempre, per legge, una crono piatta o leggermente mossa, di 50-60 km, prima delle montagne. Basta con le crono a favore degli scalatori.
Aggiungerei l'abolizione delle cronoscalate.
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Re: Giro della Svizzera 2016 11-19/6/2016

Messaggio da leggere da chinaski89 »

Fedaia ha scritto:fosse per me, il 90% dei tapponi dovrebbero essere almeno di 200 km, con sequenza finale colle duro-colle pedalabile o colle duro-discesa.
5 di queste tappe.
e sempre, per legge, una crono piatta o leggermente mossa, di 50-60 km, prima delle montagne. Basta con le crono a favore degli scalatori.
Sui tapponi imho basta che siano di almeno 170 Km più o meno più uno sopra i 200 Km e magari una tappa più breve sotto i 150 Km zeppa di salite. Sulla crono se fosse soltanto una così lunga sarebbe tanti di guadagnato per lo spettacolo in teoria quindi concordo
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Re: Giro della Svizzera 2016 11-19/6/2016

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Tranchée d'Arenberg ha scritto: Pensare invece di proporre in un GT o anche in un Giro di Svizzera tappe di 57 km, come accaduto ieri solo per una questione di maltempo, a me pare una follia una esagerazione improponibile, parte integrante di una deriva pericolosa che il ciclismo sta prendendo da un pò di tempo. Vedrai che nel giro di 10 anni il Giro e il Tour si disputeranno nei velodromi, con tappe di 40 km, senza pioggia, vento e freddo.
57 km li faccio pure io, che sono una pippa, alla prima uscita stagionale dopo essermi bevuto 100 litri di birra. Meno della crono di Valdobbiadene del Giro 2015. Rendiamoci conto.
Caro Tranchée, a volte sei proprio tranchant... :D

Ti risulta ad esempio che il Giro del 1976 si sia disputato nei velodromi, con tappe di 40 km, senza pioggia, vento e freddo?
Te lo chiedo perché 10 anni prima (il lasso di tempo da te paventato per il compimento della deriva) si disputò una tappa in linea di 60 km, da Imperia a Monesi con arrivo in salita.
Anche al Giro del 1967 troviamo una tappa brevissima, a Palermo, 63 km, circuito del Monte Pellegrino. Parlo di tappe singole, non di semitappe.

Nel '72 abbiamo una Livigno-Stelvio di 88 km (ben al di sotto del livello di guardia - anche noto come Livello Andalo), nell'84 una Merano-Selva di Val Gardena di 74 km, nell'85 una St.Vincent-Gran Paradiso di 58 km, appena uno in più della frazione osannata da Tiggei.

Ora, a meno di voler definire ignorante e perdente il massimo innovatore in tema di organizzazione ciclistica e percorsi (Vincenzo Torriani), direi che il tuo giudizio a caldo potrebbe tranquillamente essere rivisto. Mi potrai ribattere che i Giri di metà anni '80 non facevano testo, in quanto generalmente troppo facili per i motivi che sappiamo, ma se già a metà anni '60 vennero proposte minitappe come quelle che ho citato, evidentemente la cosa non cozza poi così tanto con la storia e la tradizione di questo sport. Per il semplice motivo che in discussione non c'è l'ipotesi di disegnare tutte le tappe in questo modo, ma solo la proposta di inserirne qualcuna qua e là. Come variazione sul tema, insomma; una a GT? Una ogni due o tre GT? Sia come sia, a me la cosa non dispiacerebbe affatto, sarebbe un elemento di variabilità in più da inserire in un percorso.

Fatta salva, naturalmente, la necessità di salvaguardare l'esistenza dei tapponi over 200 e al contempo over 4000 e al contempo over 4 Gpm... Il percorso della Vuelta è solitamente indecente (e ne sono il primo critico) proprio perché le tappe hanno un andamento standard, sembrano una uguale all'altra. In effetti nell'ultima edizione proprio nelle uniche due frazioni disegnate in modo diverso, qualcosa di molto interessante è successo.

In un GT c'è spazio per tutto, secondo me. Per l'arrivo su un muro di 6 km al 20%, per il piattone con 15 km in salita alla fine, per il tappone di 250 km sulle Dolomiti, per Stelvio&Gavia nella stessa frazione, e pure per una tappa di 50 km in cui può comunque succedere di tutto. Non vedo a chi possa far male questa varianza.

:cincin: :cincin:

PS: dalle ricerche che ho fatto, non mi risulta che i chilometraggi delle tappe che ho citato siano stati decurtati in corso d'opera per motivi vari. Erano state proprio disegnate così brevi.
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Re: Giro della Svizzera 2016 11-19/6/2016

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Ma ti dirò di più. Ricordavo di aver visto sui vari almanacchi l'esistenza di queste minitappe negli ultimi 50 anni, e per questo sono andato a cercarle; ma ora incuriosito ho spulciato ancora a ritroso, e che ti trovo?

7/6/1935 Cuneo-Asti 91 km (vince Olmo su Binda)
27/5/1940 Arezzo-Firenze 91 km (vince Bizzi su Bartali)
3/6/1948 Auronzo-Cortina 90 km (Coppi rifila 4'12" a Bartali...)
5/6/1956 Lecco-Sondrio 98 km (vince Poblet su Boni)

Parliamo sempre di tappe singole, non di semitappe (di quest'ultime, dal chilometraggio di poche decine di km, è disseminata la storia del Giro e pure del Tour).

Insomma, se Coppi e Bartali, tra una 300 e una 400 km, ogni tanto si trovavano a fare pure una tappa di meno di 100 km, direi che possiamo non scandalizzarci se nel ciclismo d'oggi dovesse capitare una frazione di 50 km.
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Re: Giro della Svizzera 2016 11-19/6/2016

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Bene, dai dati che esponi tu è chiaro che anche in passato sono state fatte tappe molto corte. Una nel 67, una nel 76, alcune negli anni 80. E altre ancora in precedenza, anche se dall'elenco che hai fatto si vedono distanze intorno ai 90-100 km che sono ben più dei 57 km km dell'ultima tappa del TdS. Ammetto che non le ricordavo pur avendo 'studiato' tutti i Giri ed i Tour uno ad uno (in Francia non credo ci siano esempi del genere).
Ma non è quello che mi incazza. Se se ne facesse una ogni 10 anni potrebbe pure andare bene. Il problema è invece un altro e mi stupisce che uno come te faccia finta di non capire il messaggio che ho voluto mandare. Il problema è la deriva che sta prendendo questo sport. Già ci hanno propinato l'EWP, già esiste un limite ai km totali di un GT (15-20 anni fa erano lunghi 500 km in più), già si sta limitando le tappe superiori ai 200 km. Già vediamo un sacco di tappette sui 130 km. Se poi vogliamo riempire i GT pure di tappe di 57 km allora a me pare che la deriva diventi preoccupante.
Tu porti esempi di anni in cui si correva la tappetta da 70 km in mezzo a due di 300 km. Oggi se ne mette una di 57 in mezzo a due di 140 km. A me sta cosa dispiace, a te e ad altri evidentemte no. Questione di gusti
Admin ha scritto: In un GT c'è spazio per tutto, secondo me.
Proprio per tutto? E se domani venissero a dirci che per far audience e che siccome c'è spazio per tutto, sarebbe il caso di fare una tappa dove i corridori vestiti da pagliacci, con un pennacchio sul casco e due ali da angelo, devono ripetere un circuito di 1,5 km per 10 volte mentre gli vengono lanciate uova dal pubblico, saresti d'accordo?
Mettiamo dei punti fermi, mettiamo dei limiti affinchè sto sport non venga alterato ancora.

Se si legge per bene quanto dice Van Garderen, si capisce che il suo "di tanto in tanto" non significa una volta ogni 10 anni, ma qualcosa di molto più frequente. Soprattutto la cosa peggiore è la giustificazione che ne da, ovvero che i tifosi non capiscono come si forma la fuga, che è un modo (ancora peggiore del mio) di dare dell'ignorante ad una massa di appassionati.
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Re: Giro della Svizzera 2016 11-19/6/2016

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Tranchée d'Arenberg ha scritto: Tu porti esempi di anni in cui si correva la tappetta da 70 km in mezzo a due di 300 km. Oggi se ne mette una di 57 in mezzo a due di 140 km. A me sta cosa dispiace, a te e ad altri evidentemte no. Questione di gusti

Per la precisione, nel 1935 la tappetta era inserita tra una di 148 km e una di 250.
Nel 1940 tra una di 183 km e un giorno di riposo, dopo il quale ce ne fu una di 184 km.
Nel 1948 tra un giorno di riposo (prima del quale ce n'era stata una di 125 km) e una di 160 km.
Nel 1956 tra una di 278 km e un giorno di riposo (dopo il quale ce ne fu una di 163 km).

Sul resto (sui clown), non mi spingerei troppo in là col paradosso. In ogni caso tutto è in evoluzione, e una cosa che 30 anni fa era impensabile oggi è magari non solo attuabile ma proprio auspicabile o necessaria.

Ho già scritto che i tapponi over 200 vanno preservati, e che il disegno di un GT non deve risolversi in una sequela di tappe brevi o simili. Quanto a TJVG, non è importante per me scandagliare le motivazioni che lo hanno spinto a fare questa proposta, il tema in discussione non è valutare quanto sia intelligente Tiggei, ma valutare la bontà (o la non bontà) di questa proposta, e capirne l'attuabilità al fine di avere un ciclismo più vario e bello.
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Re: Giro della Svizzera 2016 11-19/6/2016

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Admin ha scritto:
Sul resto (sui clown), non mi spingerei troppo in là col paradosso. In ogni caso tutto è in evoluzione, e una cosa che 30 anni fa era impensabile oggi è magari non solo attuabile ma proprio auspicabile o necessaria.
Invece io il problema me lo pongo, Marco. Me lo pongo perchè come tu mi insegni bisogna sempre cercare di capire cosa potrà accadere fra qualche anno. Ad esempio, a proposito dell'EWP, è già da diversi anni che tanti utenti del forum prevedavano che sarebbe uscita fuori una vaccata del genere. Credo che herbie per primo avesse previsto una deriva del genere già durante la SanRemo fatta in pulman. Sono passati un paio d'anni ed è arrivata, puntualissima.
Ora viene fuori sta storia che le tappette sono più spettacolari delle tappe over 200 e che tanto ai tifosi non glie ne fotte una mazza delle fughe (che invece sono parte integrante di un GT. Col cazzo avremmo visto un Giro d'Italia come quello del 2010 se non ci fosse stata la tappa de l'Aquila!) . Magari fra 5 anni ci troveremo a rimpiangere le tappe della vuelta perchè nel frattempo al Giro s'è deciso di correre sulle distanze degli juniores. Io ci rifletto.
Admin ha scritto: Ho già scritto che i tapponi over 200 vanno preservati, e che il disegno di un GT non deve risolversi in una sequela di tappe brevi o simili. Quanto a TJVG, non è importante per me scandagliare le motivazioni che lo hanno spinto a fare questa proposta, il tema in discussione non è valutare quanto sia intelligente Tiggei, ma valutare la bontà (o la non bontà) di questa proposta, e capirne l'attuabilità al fine di avere un ciclismo più vario e bello.
No, invece le motivazioni di una proposta a me interessano. Perchè se la motivazione è una fesseria, io allora ci penso 10 volte prima di approvarla. Se si parte dal presupposto di cui sopra, prima si vorrà mettere una tappetta all'anno, poi due e poi fra 10 anni, ci ritroveremmo pure gli allievi e il sottoscritto a correre coi professionisti.

edit: poi se il principio di partenza è quello di dover inserire delle 'evoluzioni' solo per il piacere di non sentirsi vintage o perchè si crede (non so sulla base di quali presupposti) che delle 'innovazioni' attirino più pubblico, boh, non so che dire. Io credo che per attirare più gente, senza trasformare il ciclismo in un altro sport, serva ben altro. Anzi tutto levare l'alone di sospetto che grava sul ciclismo dal luglio 1998. Dopodichè ci sono tante innovazioni che non cozzano con lo spirito del ciclismo, a partire dalle telecamere on-board.
Ultima modifica di Tranchée d'Arenberg il martedì 21 giugno 2016, 16:16, modificato 1 volta in totale.
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Re: Giro della Svizzera 2016 11-19/6/2016

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Secondo me ha ragione Tranchée. In questo ciclismo, la volontà dei corridori influenza alla grande le decisioni dei direttori di corsa, come si è visto in questi anni al Giro, con un Vegni impotente, altrimenti i big vanno a correre in California per esempio. Gli unici che possono fare la voce grossa sono quelli di ASO, che però sono anche quelli che negli ultimi Tour hanno proposto tappe di 109, 120, 130 chilometri come decisive. L'uscita di Van Garderen può lasciare il tempo che trova, ma può essere anche presa d'esempio da qualcuno. Se hai tempi di Coppi e Bartali si affrontavano tappe su lunghezze che oggigiorno affrontano gli juniores, era solo l'eccezione posta in percorsi con tappe >300 km, e ci potevano anche stare. Ma andiamo, tappe di 57 chilometri come quella del TdS sono roba che non si può vedere tra i professionisti al giorno d'oggi.
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Re: Giro della Svizzera 2016 11-19/6/2016

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Tranchée d'Arenberg ha scritto: No, invece le motivazioni di una proposta a me interessano. Perchè se la motivazione è una fesseria, io allora ci penso 10 volte prima di approvarla. Se si parte dal presupposto di cui sopra, prima si vorrà mettere una tappetta all'anno, poi due e poi fra 10 anni, ci ritroveremmo pure gli allievi e il sottoscritto a correre coi professionisti.
Resto convinto che la motivazione che ha spinto Van Garderen a fare questa proposta sia del tutto irrilevante ai fini della presa in esame della proposta stessa. Van Garderen rappresenta solo se stesso, quindi uno su mille, quindi nessuno, in definitiva.

edit: poi se il principio di partenza è quello di dover inserire delle 'evoluzioni' solo per il piacere di non sentirsi vintage o perchè si crede (non so sulla base di quali presupposti) che delle 'innovazioni' attirino più pubblico, boh, non so che dire. Io credo che per attirare più gente, senza trasformare il ciclismo in un altro sport, serva ben altro. Anzi tutto levare l'alone di sospetto che grava sul ciclismo dal luglio 1998. Dopodichè ci sono tante innovazioni che non cozzano con lo spirito del ciclismo, a partire dalle telecamere on-board.
Il ciclismo è da sempre il più conservatore tra gli sport. Dovremmo entrare nell'ottica che a tentare qualcosa non ci si perde nulla, e si può sempre tornare indietro se quel qualcosa non va bene.

:cincin:
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Re: Giro della Svizzera 2016 11-19/6/2016

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Admin ha scritto: Il ciclismo è da sempre il più conservatore tra gli sport. Dovremmo entrare nell'ottica che a tentare qualcosa non ci si perde nulla, e si può sempre tornare indietro se quel qualcosa non va bene.
:cincin:
ecco stavo pensando proprio a questo (ma da anni lo stavo pensando :D )
perchè nel ciclismo c'è tutto questo immobilismo ?
uno sport per vecchi governato da vecchi?

non vedo quali danni possa causare buttare dentro una qualche novità ogni tanto. :boh:
i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
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Re: Giro della Svizzera 2016 11-19/6/2016

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Ero impegnato nel studiare le modifiche ai punteggi del fanta e mi stavo perdendo questa discussione :D

Credo sia noto che io, come cauz allungherei certe corse, vedi San Remo a 350 e passa chilometri. Sono inoltre contrario alla riduzione dei chilometraggi totali nei GT.
Considero il rispetto della tradizione uno dei punti cardine del fascino del ciclismo.
Tutto questo premesso per dire che non sono contrario ad una tappa mignon, ma a condizione che sia una rarità e non la regola.

Piuttosto che scannarsi sulla lunghezza delle tappe ad alto contenuto tecnico, mi concentrerei sul porre rimedio a certi obrobri rappresentati da tappe di pianura che concentrano il contenuto tecnico negli ultimi 5 km.
Ecco è lì che andrei ad intervenire pesantemente.
Che senso ha una tappa di 200km di sola pianura con scontato arrivo in volata dopo la fuga di 3 disperati? Le classiche tappe di metà Tour che conciliano il sonno dopo un'abbondante libagione.
E' lì che bisogna inventarsi qualcosa per rendere queste tappe più appetibili.
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Re: Giro della Svizzera 2016 11-19/6/2016

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galliano ha scritto:Ero impegnato nel studiare le modifiche ai punteggi del fanta e mi stavo perdendo questa discussione :D

Credo sia noto che io, come cauz allungherei certe corse, vedi San Remo a 350 e passa chilometri. Sono inoltre contrario alla riduzione dei chilometraggi totali nei GT.
Considero il rispetto della tradizione uno dei punti cardine del fascino del ciclismo.
Tutto questo premesso per dire che non sono contrario ad una tappa mignon, ma a condizione che sia una rarità e non la regola.

Piuttosto che scannarsi sulla lunghezza delle tappe ad alto contenuto tecnico, mi concentrerei sul porre rimedio a certi obrobri rappresentati da tappe di pianura che concentrano il contenuto tecnico negli ultimi 5 km.
Ecco è lì che andrei ad intervenire pesantemente.
Che senso ha una tappa di 200km di sola pianura con scontato arrivo in volata dopo la fuga di 3 disperati? Le classiche tappe di metà Tour che conciliano il sonno dopo un'abbondante libagione.
E' lì che bisogna inventarsi qualcosa per rendere queste tappe più appetibili.
Secondo me là non è neanche necessario cambiare percorso...basta inventarsi qualcosa di mai fatto prima

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Re: Giro della Svizzera 2016 11-19/6/2016

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Admin ha scritto:
Tranchée d'Arenberg ha scritto: No, invece le motivazioni di una proposta a me interessano. Perchè se la motivazione è una fesseria, io allora ci penso 10 volte prima di approvarla. Se si parte dal presupposto di cui sopra, prima si vorrà mettere una tappetta all'anno, poi due e poi fra 10 anni, ci ritroveremmo pure gli allievi e il sottoscritto a correre coi professionisti.
Resto convinto che la motivazione che ha spinto Van Garderen a fare questa proposta sia del tutto irrilevante ai fini della presa in esame della proposta stessa. Van Garderen rappresenta solo se stesso, quindi uno su mille, quindi nessuno, in definitiva.

edit: poi se il principio di partenza è quello di dover inserire delle 'evoluzioni' solo per il piacere di non sentirsi vintage o perchè si crede (non so sulla base di quali presupposti) che delle 'innovazioni' attirino più pubblico, boh, non so che dire. Io credo che per attirare più gente, senza trasformare il ciclismo in un altro sport, serva ben altro. Anzi tutto levare l'alone di sospetto che grava sul ciclismo dal luglio 1998. Dopodichè ci sono tante innovazioni che non cozzano con lo spirito del ciclismo, a partire dalle telecamere on-board.
Il ciclismo è da sempre il più conservatore tra gli sport. Dovremmo entrare nell'ottica che a tentare qualcosa non ci si perde nulla, e si può sempre tornare indietro se quel qualcosa non va bene.:cincin:
Figurati, io non sono contro le innovazioni a prescindere. Non sono conservatore nella vita, non lo sono in generale. Ho semplicemente un approccio critico rispetto a determinati cambiamenti. Non c'è scritto da nessuna parte che una 'innovazione' sia buona a prescindere, così come non è assolutamente certo che una tappetta da 57 km attiri maggiormente gli appassionati (per quale motivo poi, io non l'ho ancora capito...).

Altri sport hanno introdotto innovazioni. Nel calcio si è passato dalla Coppa Campioni ad eliminazione diretta all'attuale Champions League, aumentandone l'importanza di 100 volte. Però sempre sullo stesso rettangolo si gioca, sempre in 11 contro 11, le porte sono rimaste le stesse e le partite durano sempre 90 minuti. Nessun stravolgimento dei fondamentali di questo sport. Un'innovazione che ha fatto bene alla coppa.

Quando invece si è cercato di forzare alcuni paletti del calcio (moderno), ad esempio introducendo il golden gol, con l'idea che sarebbe stato portatore di spettacolo, si fallì miseramente e si dovette tornare indietro (non prima d'aver collezionato un altro fallimento col silver goal). Si pensava che il golden goal avrebbe spinto le squadre giunte ai supplementari ad attaccare di più, invece le squadre puntualmente si rintanavano in difesa perchè la paura di prendere gol era superiore alla voglia di farne uno. E così s'arrivava sempre ai rigori. Na bella cazzata.

In sintesi, ci sono innovazioni buone e innovazioni pessime. Essere contrario ad alcune, non significa essere contrario sempre. :cincin:

Ecco una proposta intelligente:
Subsonico ha scritto: Secondo me là non è neanche necessario cambiare percorso...basta inventarsi qualcosa di mai fatto prima

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Re: Minitappe nei GT: la proposta Van Garderen

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Visto che non c'entrava in realtà nulla col Giro di Svizzera, ho diviso questa discussione dal thread della corsa.
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Re: Minitappe nei GT: la proposta Van Garderen

Messaggio da leggere da udra »

Ahhh, credevo di essermi rincoglionito ad aver aperto un 3d senza neanche ricordarsi ahah
Mi ero spaventato :D
Winter
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Re: Minitappe nei GT: la proposta Van Garderen

Messaggio da leggere da Winter »

Io ste mini tappe le metterei solo come semitappa
con al pomeriggio l crono

Una giornata intera con una tappa da allievo per i pro non ha senso
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Dr. Solma Di Cormano
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Re: Minitappe nei GT: la proposta Van Garderen

Messaggio da leggere da Dr. Solma Di Cormano »

Quello che han fatto all'Eneco Tour non è affatto da buttar via. Rendere le tappe smaccatamente per velocisti più interessanti a mio parere è una sfida che il ciclismo nei prossimi anni dovrà affrontare. E certamente ridurre il chilometraggio/trasformarle in semitappe/aggiungere traguardi volanti multipli sono opzioni da vagliare.
In noi la follia esiste ed è presente come lo è la ragione. La società dovrebbe accettare tanto la ragione quanto la follia. Invece accetta la follia come parte della ragione, la fa diventare ragione attraverso una scienza che si incarica di eliminarla.
team opc
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Re: Minitappe nei GT: la proposta Van Garderen

Messaggio da leggere da team opc »

Secondo me siete andati un po troppo duri con van garderen.Voglio dire,una tappa breve ci può stare, magari se con partenza in salita.Secondo me ha più senso di un prologo di 3 km o di una cronsquadre di 10 km
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Visconte85
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Re: Minitappe nei GT: la proposta Van Garderen

Messaggio da leggere da Visconte85 »

Ma che cavolo può interessare allo spettatore medio/occasionale di come si forma la fuga!

un piattone di 80 km, si forma la fuga e poi noia assoluta fino ai -5km quando vengono ripresi e poi tutti allo sprint. Se devono innovare meglio seguire altre vie.
2024. amstel, romandia, Mondiale in linea Zurigo
Montana Miller
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Re: Giro della Svizzera 2016 11-19/6/2016

Messaggio da leggere da Montana Miller »

Tranchée d'Arenberg ha scritto:Nessun stravolgimento dei fondamentali di questo sport
Il cambiamento sulla regola del fuorigioco direi che ha già sembianze che tendono a stravolgere quanto inizialmente stabilito,anche se ha origini antiche a propria volta..comunque per incentivare lo spettacolo qualcosa di più sostanzioso e vicino nel tempo li va riconosciuto,come i 3 punti per la vittoria,il passaggio al portiere,l'espulsione per fallo da ultimo uomo..se vai a vedere la media gol a partita tra gli anni 60 e gli anni 80 della Serie A ti accorgerai come quasi sempre sia andata a decrescere,per risalire in prossimità dei cambiamenti.La reintroduzione degli stranieri incise in misura minima,segno che serviva altro..Una volta ho sentito il sempre bravo Savoldelli affermare che per controllare la corsa "servono","ci vogliono" 9 corridori..chi l'ha stabilito che una corsa va controllata?Ecco,il cambiamento che interesserebbe a me e verrebbe buono per più aspetti delle criticità del Ciclismo è la riduzione dei corridori per squadra,ma non sono contrario a qualunque cosa possa venire buona per lo spettacolo.Nel merito della discussione e in termini pratici,da una parte penso che un corridore che ambisce a vincere un piccolo o grande Giro debba avere quella polivalenza giusta per ogni percorso,dall'altra che su un tracciato limitato ci possa essere più spazio logistico per il disegnatore.Non è il tuo caso,però penso anch'io che essere figli del proprio tempo e della mentalità sviluppata in esso,sia tutt'altro che un pregio.
Zillo
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Re: Minitappe nei GT: la proposta Van Garderen

Messaggio da leggere da Zillo »

Già che si parla di innovazioni (per inciso sono favorevole a una tappa breve e nervosa in un GT... a patto che ci siano sempre i tapponi) ribadisco una cosa che dico da anni... ma è da tanto tempo che non scrivo sul forum. Per me la vera "innovazione" che dovrebbe essere fatta in tutte le corse per aumentare davvero lo spettacolo è quella limitare le radioline a una sola per tutta la squadra. E gli altri si arrangiano! O se la passano quando lo ritengono opportuno... sarebbe un elemento tattico non indifferente: si potrebbe scegliere di "pilotare" un corridore (come di fatto avviene ora) o di parlare solo con una specie di DT in corsa.. che poi riferirà agli altri. Sicuramente arriverebbero più fughe... e le corse sarebbero meno bloccate!
gampenpass
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Re: Giro della Svizzera 2016 11-19/6/2016

Messaggio da leggere da gampenpass »

Admin ha scritto:Ma ti dirò di più. Ricordavo di aver visto sui vari almanacchi l'esistenza di queste minitappe negli ultimi 50 anni, e per questo sono andato a cercarle; ma ora incuriosito ho spulciato ancora a ritroso, e che ti trovo?

7/6/1935 Cuneo-Asti 91 km (vince Olmo su Binda)
27/5/1940 Arezzo-Firenze 91 km (vince Bizzi su Bartali)
3/6/1948 Auronzo-Cortina 90 km (Coppi rifila 4'12" a Bartali...)
5/6/1956 Lecco-Sondrio 98 km (vince Poblet su Boni)

Parliamo sempre di tappe singole, non di semitappe (di quest'ultime, dal chilometraggio di poche decine di km, è disseminata la storia del Giro e pure del Tour).

Insomma, se Coppi e Bartali, tra una 300 e una 400 km, ogni tanto si trovavano a fare pure una tappa di meno di 100 km, direi che possiamo non scandalizzarci se nel ciclismo d'oggi dovesse capitare una frazione di 50 km.
Allora perché non fare ogni tanto anche tappe over 300 km, visto che all'epoca si facevano?
Al Tour de France l'ultima risale al 1990 (Avranches-Rouen 301 km), ma negli anni '80 ne sono state fatte parecchie ai tempi di Hinault e Fignon con chilometraggio anche superiore (per esempio nel 1984 la Nantes-Bordeaux di 338 km e la Crans Montana-Villefranche en Beaujolais di 320,5 km)
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Oro&Argento
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Re: Minitappe nei GT: la proposta Van Garderen

Messaggio da leggere da Oro&Argento »

Dio ci liberi da questa deriva...per piacere.....ma avete visto la tappa di Corvara che danni ha fatto?il Falsarego che è una salita pedalabile ha fatto esplodere la corsa,perchè messo dopo più di 200km e dopo 5000 metri di dislvello...ste tappe corte non si possono vedere,i fondisti li penalizzi troppo.
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Tranchée d'Arenberg
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Re: Minitappe nei GT: la proposta Van Garderen

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Oro&Argento ha scritto:Dio ci liberi da questa deriva...per piacere.....ma avete visto la tappa di Corvara che danni ha fatto?il Falsarego che è una salita pedalabile ha fatto esplodere la corsa,perchè messo dopo più di 200km e dopo 5000 metri di dislvello...ste tappe corte non si possono vedere,i fondisti li penalizzi troppo.
Pensavo ad una cosa mentre ero in auto stamattina. Un concetto su cui mi sono già espresso, però mi pare inevitabile ritornarci per aggiungere altri elementi alla discussione: L'importanza della fuga (si della fuga, con la 'u' :D ).
Immaginatevi tappa di Risoul, che pure non era esempio di tappone over 200km ma era pur sempre lunga il triplo della tappetta del Tour de Suisse presa come riferimento, se fosse stata così corta da non permettere la formazione della fuga. Cosa sarebbe accaduto? Il Giro avrebbe avuto tutt'altro epilogo perchè proprio due dei fuggitivi del mattino, ovvero Plaza e Scarponi, compagni di Chaves e Nibali, han fatto si che l'azione dei due capitani non venisse annullata dal gruppetto inseguitore che, ricordiamolo, ad un certo punto nel tratto di fondovalle tra la discesa dell'Agnello e la salita di Risoul, era arrivato a 20 secondi dal gruppetto Chaves-Nibali.

Dunque, al di là della questione del fondo da te giustamente sottolineata e che è ovviamente importantissima, ci sono anche altri elementi, relativi all'aspetto tattico, che vengono inevitabilmente stravolti ed offesi dal disegno di tappe del genere. Il gioco di squadra, la possibilità di avvalersi dei compagni lanciati in fuga dal mattino o di provare soluzioni 'non convenzionali' per battere l'avversario, sono tutti aspetti che con una ridicola tappa di 57 km vengono meno. E sono tutti ingredienti importanti di una corsa a tappe di 3 settimane. Si vuole sacrificarli in nome di una ricerca incondizionata della novità, ma a me non pare chissà quale evoluzione.
Ultima modifica di Tranchée d'Arenberg il giovedì 23 giugno 2016, 17:16, modificato 1 volta in totale.
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Oro&Argento
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Re: Minitappe nei GT: la proposta Van Garderen

Messaggio da leggere da Oro&Argento »

Tranchée d'Arenberg ha scritto:
Oro&Argento ha scritto:Dio ci liberi da questa deriva...per piacere.....ma avete visto la tappa di Corvara che danni ha fatto?il Falsarego che è una salita pedalabile ha fatto esplodere la corsa,perchè messo dopo più di 200km e dopo 5000 metri di dislvello...ste tappe corte non si possono vedere,i fondisti li penalizzi troppo.
Pensavo ad una cosa mentre ero in auto stamattina. Un concetto su cui mi sono già espresso, però mi pare inevitabile ritornarci per aggiungere altri elementi alla discussione: L'importanza della fuga (si della fuga, con la 'u' :D ).
Immaginatevi tappa di Risoul, che pure non era esempio di tappone over 200km ma era pur sempre lunga il triplo della tappetta del Tour de Suisse presa come riferimento, se fosse stata così corta da non permettere la formazione della fuga. Cosa sarebbe accaduto? Il Giro avrebbe avuto tutt'altro epilogo perchè proprio due dei fuggitivi del mattino, ovvero Plaza e Scarponi, compagni di Chaves e Nibali, han fatto si che l'azione dei due capitani non venisse annullata dal gruppetto inseguitore che, ricordiamolo, ad un certo punto nel tratto di fondovalle tra la discesa dell'Agnello e la salita di Risoul, era arrivato a 20 secondi dal gruppetto Chaves-Nibali.

Dunque, al di là della questione del fondo da te giustamente sottolineata e che è ovviamente importantissima, ci sono anche altri elementi, relativi all'aspetto tattico, che vengono inevitabilmente stravolti ed offesi dal disegno di tappe del genere. Il gioco di squadra, la possibilità di avvalersi dei compagni lanciati in fuga dal mattino o di provare soluzioni 'non convenzionali' per battere l'avversario, sono tutti aspetti che con una ridicola tappa di 57 km vengono meno. E sono tutti ingredienti importanti di una corsa a tappe di 3 settimane. Si vuole sacrificarli in nome di una ricerca incondizionata della novità, ma a me non pare una chissà quale evoluzione.
hai fatto bene a sottolineare l'aspetto tattico,ma scherziamo...io quando Scarponi si era fermato cronometravo il tempo che divideva lui da Nibali che non passava mai :sedia: ...ma poteva essere anche Froome,per dire questi aspetti tattici ti danno un'adrenalina che ste mini tappe non ti daranno mai.
Luca90
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Re: Minitappe nei GT: la proposta Van Garderen

Messaggio da leggere da Luca90 »

io una minitappa nervosa di 60 km la metterei nella prima settimana con distacchi ancora minimi...
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