
Fuga a due di Timo Roosen e Lars Bak, con il primo che si prende tappa e maglia nello sprint ristretto. Angelo Tulik a completare il podio a 18 secondi. Male gli italiani, tutti sfavoriti dalla neutralizzazione e accreditati col tempo dei peggiori.
Campione del mondo? Mi risulta che il campione del mondo sia Smukulis! Sagan arrivò ultimo... http://www.procyclingstats.com/race/Wor ... _Race_2015Patate ha scritto:con ignominioso ultimo posto per il campione del mondo Peter Sagan.
Bennett è sicuramente un serissimo pretendente. Il suo problema è riuscire ad arrivare a parigi.dietzen ha scritto:bennett è uscito subito allo scoperto, uno dei candidati al successo finale, chissà se riesce a tenere fino alla fine il peso della leadership.
C'è da dire che lui e il suo rivale Bennet hanno beneficiato di una caduta ad inizio dove hanno potuto affinare la condizione meglio degli altrimaglianera ha scritto:Questo Morkov si sta rivelando un fuoriclasse immenso, sta uccidendo il Tour
Bello! Il camion scopa fine lente, bell'ideacauz. ha scritto:non amo l'autopromozione, quindi mi scuso in anticipo, ma la storia di morkov in questo tour è davvero notevole.
noi l'abbiamo raccontata cosi' :)
https://www.facebook.com/ciclismoliquid ... 21/?type=3
L’ULTIMO TEOREMA DI MORKOV - “Ormai è quasi una settimana che guido dietro di lui, tutto il tempo”. Alain Daniel guida il Camion Balai, lo storico furgoncino che chiude il serpentone del Tour e raccatta i corridori ritirati dalla corsa: da quattro giorni fa la corte a Michael Mørkøv, 31enne danese della Katusha. Mørkøv è caduto all’ultima curva della prima tappa, si è procurato un bel numero di danni sul lato destro del corpo e, da allora, è sempre arrivato ultimo. Tredici, otto, quattordici, trentatré minuti dopo il vincitore di giornata. A 25 dall’arrivo si stacca e va del suo ritmo, col solo obiettivo di non cadere ancora e di arrivare entro il tempo massimo; a fine tappa dice di far fatica persino a camminare. Ma non ha ancora ceduto alle lusinghe del ritiro.
Obiettivo di giornata? “Arrivare al traguardo”. Obiettivo a breve termine? “Superare il weekend”. Obiettivo a medio termine? “Tornare utile alla squadra, la ragione per cui mi alleno tutto l’anno”. Obiettivo a lungo termine? “Lavorare per Kristoff, foss’anche soltanto l’ultimo giorno a Parigi”. Il problema è che, hai voglia a dirle di tacere, ma la gamba malandata è più violacea che rosa, e quella sana sta cominciando a patire il sovraccarico. Ultimissimo in classifica generale, Mørkøv è la lanterna rossa del Tour, la lucetta in fondo al convoglio, il leader dei perdenti temporanei. “La vita è così, a volte ti trovi a dover dare il meglio in situazioni casuali che non puoi controllare”.
Curioso che il Tour sia passato oggi da Caylus, la cittadina medievale che ha dato il nome a un gioco da tavolo famoso invece per la quasi totale assenza di aleatorietà. Il vincitore viene deciso ai nastri di partenza, sorteggiando le condizioni iniziali. Un gioco molto deterministico, un po’ come la tappa di oggi, lungo e noioso trasferimento dal Massiccio Centrale al Midi. Due martiri ci provano, il gruppo li lascia andare, poi li riprende e si procede alla volata. Oggi il dado l’hanno lanciato Barta e Arashiro, il montepremi l’ha vinto di nuovo Cavendish, e mica per caso: solo Merckx ha vinto più tappe di lui al giro di Francia.
Dopo Cav, tutti gli altri 197 di Mont-St-Michel. Per la prima volta nella storia del Tour, dopo sei tappe - una settimana lavorativa piena - non si è ancora ritirato nessuno. Mørkøv è arrivato penultimo, dice di stare un po’ meglio. In tanti continuano a far fatica a spiegare razionalmente cos’è che spinga un ex campione del mondo e argento olimpico a un supplizio del genere. Per giustificare il teorema della sofferenza servirebbe Pierre de Fermat, la mente più brillante dell’Alta Garonna, colui che per mascherare l’incapacità di spiegare il suo ultimo enunciato matematico scrisse così: “Dispongo di una meravigliosa dimostrazione di questo teorema, ma non può essere contenuta nel margine troppo stretto di questa pagina.” (LP-RS)
L'effetto Nibali colpisce ancora. Il siciliano elimina ancora una volta il più diretto concorrenteWalter_White ha scritto:Incredibile ciò che è appena accaduto. Il dominatore e padrone del Tour Morkov, abbandona la corsa. Voci di corridoio dicono che la manifesta superiorità mostrata abbia attirato le antipatie di atleti più quotati alla partenza ma fin qui deludenti, che hanno costretto il cannibale danese a lasciare la scena. Tutto si riapre.
corre benissimo, sempre nelle ultime posizioni del gruppo, pronto a cogliere l'occasione per far parte dei ventagli in ritardo, ma mai nell'ultimissima posizione, così rimane riparato dall'eventuale vento a favoreScattista ha scritto:ma di Shane Archbold, il neozelandese col mullet in forza alla Bora ne vogliamo parlare???io tengo per lui!